Jump to content

I mitici anni novanta se li ricorda qualcuno?


Recommended Posts

Già mi sono preso la briga di ripercorrere musicalmente gli anni ottanta. Ed è stata un'esperienza fantastica e molto partecipativa. Grazie ai molti interventi ho scoperto pezzi che non avevo mai ascoltato prima! 

 

Ora è da un po' che ci sto pensando agli anni novanta che stranamente nessuno prende in considerazione, come invece è accaduto per gli anni ottanta e prima ancora i 70 e così via ... 

 

Aiutatemi a ricostruire questi anni ... 

 

Ora cercherò di abbozzare un quadro generale.

 

Ci ricordiamo del nascente fenomeno delle boy band? Perché le boy band così come le conosciamo adesso sono nate proprio nei primi novanta con loro i "Take That"

 

 

                                             250px-Logo_Take_That.png

 

https://www.youtube.com/watch?v=7J3U4Ke0SCY

 

Uh, quanti ricordi! Trattasi di un pop così banale per l'epoca, che pare di ascoltarne altri cento tutti uguali.

 

C'e da dire che loro sono di Manchester, ma l'idea di boy band è molto americana, la formazione dei Jackson Five cos'altro era se non una boy band, solo che nei settanta andavano di moda le famiglie in musica ... e non è un caso che il fulcro dei New Kids on the Block è formato dai fratelli Knight 

 

                                                   200px-Donnie_%26_Jordan.jpg

 

Per inciso, mi sto aiutando con Wikipedia e per semplicità non mi metto a cercare immagini più particolari ...

 

I NKOTB sono la prima vera boy band e nascono nella seconda metà degli anni ottanta e ai primi novanta arrivano a fine carriera.  Posto un link dove c'è un compendio della loro carriera che racchiude tutta la storia delle boy band, compresi gli One Direction.

 

 https://www.youtube.com/watch?v=1Hvob9VmeU4

 

Forse i NKOTB sono la prova provante che i novanta sono una diretta emanazione degli anni ottanta. Se ci pensate anche Dragon Ball nasce negli anni ottanta ma spopola nei novanta e lo stesso vale per il politicamente scorretto che i Simpson diffondono negli anni novanta. 

 

Sicuramente qualcosa di nuovo lo porta il brit pop che spopola proprio in quegli anni e spinge anche i Take That. L'industria discografica inglese è pronta alla sfida della nuova decade e l'avvento della House music ha fatto fiorire un sacco di piccole case discografiche, talmente piccole che nascono e muoiono insieme ai produttori che vanno e vengono. 

 

Si tratta di un fermento musicale eccezionale da cui scaturiscono talmente tanti nomi che mi tremano i polsi a doverli descrivere. Non saprei da che parte iniziare! Ok, rimando il brit pop, magari se qualcuno avesse da dire e ricordare al riguardo, sarebbe fantastico!

 

Io vorrei rimanere sulla boy band, perché è tempo del "Girl Power" 

 

                               250px-Spice_Girls_%286_janv%29_56.jpg

                               250px-Logo_Spice_Girls.gif

 

Io non credo che all'inizio qualcuno avesse mai scommesso che queste cinque squinzie avrebbero letteralmente conquistato il mondo. A differenza delle boy band, loro hanno un'iconografia manga, dove il carattere coincide esattamente con il super potere corrispondente. 

 

Loro arrivano nel 94, e se andiamo a ben guardare, è il momento in cui è adolescente la generazione nata proprio negli anni ottanta. La prima generazione occidentale imbevuta della cultura manga giapponese, 

 

Guardiamoci Wannabe 

 

https://www.youtube.com/watch?v=gJLIiF15wjQ

 

Ma insomma, cos'è che vogliono tutti da queste ragazze? Loro vogliono solo andare in giro con gli amici a divertirsi ... emblematico l'inizio del video in cui sbertucciano una famiglia tradizionale, implicitamente rifiutando il ruolo sociale tradizionale che le vorrebbe madri e spose fedeli.

 

Il Girl Power alla fin dei conti si tratta solo di questo. Queste allegre ragazze fanno le bulle di periferia, sono orgogliosamente ignoranti e solo dopo, con la responsabilità indotta dal successo immenso che ottengono, correggono il tiro e abbandonano quella nota acidula hip hop, per delle sonorità decisamente più dance .. e il mondo si lascerà speziare ... 

 

https://www.youtube.com/watch?v=9wfpXI5PKlw

 

Qui le Spice compiono la mutazione finale, oramai le ragazze coincidono con i loro personaggi. Del Girl Power oramai resta solo il primato di averlo nominato per la prima volta. 

 

Ma cosa sta succedendo dall'altra parte dell'oceano? 

 

Le Spice sono un fenomeno planetario ma, stranamente, l'industria discografica americana non riesce a proporre una sua alternativa. Eppure con le Boy Band ci riesce, perché? 

 

Abbiamo detto che i gruppi vocali di soli ragazzi fanno parte della tradizione americana, già se ne negli anni 50, ma solo perché con la mia cultura musicale non posso spingermi oltre, Certo sono diversi da quelli di oggi. Per esempio, negli states è sempre ben delineato il pop bianco da quello nero, e a ballare erano solo i ragazzi di colore.

 

La rivoluzione sta proprio nella commistione di musica nera con band bianche ... giocano un importante ruolo anche la cultura delle creuw di strada. Esse sono l'evoluzione degli street dancers anni ottanta, la break dance per intenderci.

 

Questo fenomeno è legato a doppio filo con le trasformazioni sociali in atto in tutto il mondo. Non dimentichiamoci che si sta preparando l'avvento della più grande crisi economica dopo quella del 29, che condusse al nazismo in Europa e alla grande depressione negli states.

 

E ma anche questa crisi che viviamo ora è nata negli anni ottanta  e precisamente da quel lunedì nero del 19 ottobre del 1987, quando il down jones perse il 22,6% senza che nessuno ne capisse il motivo. Si trattò della più grande perdita finanziaria proprio dal 1929. Si trattava del primo vagito di quel mostro che mieterà tante vittime silenziose. 

 

Negli anni novanta, dopo le liberalizzazioni sfrenate dell'era tacheriana e reganiana, ricetta economica adottata proprio per scongiurare quanto si stava profilando all'orizzonte, sopraggiunge il neoliberismo che mette in pratica il principio che il mercato è in grado non solo di auto regolamentarsi, ma addirittura può sostituire ogni intervento diretto dello stato sia nell'economia e, soprattutto, nello stato sociale. Si privatizzano persino i servizi sociali, ci manca tanto così che si privatizza anche l'aria che respiriamo. 

 

Questo porta alla divaricazione della forbice sociale tra ricchi e poveri e alla scomparsa della gloriosa classe media. Le periferie delle città s'ingrossano di "losers" --> perdenti. Cioè il peggior epiteto che si possa rivolgere a un americano. 

 

Ecco che giungiamo alla cultura da cui nasce il nuovo pop americano. Per la prima volta le icone pop sono dei perdenti che cadono e si rialzano, certo ... ma raccontano tutti quella vita nelle periferie americane che è la stessa che si sta formando intorno a tutte le grandi metropoli del mondo. Allo stesso modo e soffrendo allo stesso modo ... bianchi, ispanici, gente di tutti i colori, abitano questi luoghi e la commistione che genera è effetto e allo stesso tempo causa della globalizzazione, specie quella della cultura pop.

 

Le abbiamo viste le Spice che facevano le bullette nella festa dei ricconi  in uptown. Si tratta della cultura dannata dell'hip hop. Io non so quanto ci sia veramente di buono in una poesia che aggredisce e professa l'odio razziale. Qui da noi ci arriva solo le cream della cream, ma siccome io all'epoca attraversavo Queens e mi capitava persino di fermarmi a Jamaica station di notte ... quella musica era come un battito cardiaco, la sentivi venire su dai tombini delle fogne tanto vibravano i bassi dei subwoofer. Dalle radio quei gangstarr professavano un credo a ritmo di rap, martellante ... un po' come quegli imam che nei territori palestinesi vendono i nastri delle loro omelie in cui aizzano all'odio razziale, di genere e quant'altro. Solo che per i rapper la rivalsa sociale dura e pura coincide con la volontà di Dio. Il loro dolore viene assurto a una sorta di crocifissione, loro soffrono e quindi se t'incontrano per strada ti rubano anche le mutande e se non abbassi lo sguardo di blindano con una scarica di piombo.

 

Capite che c'è una certa discrepanza tra quando il rap si vende nei negozi di discgi e l'humus sociale da cui scaturisce. In america questo fenomeno è anche un problema di ordine pubblico.

 

Questo è il trailer di Colours (colori di guerra) con Sean Penn 

 

http://www.mymovies.it/trailer/?id=5756

 

 

Qui stiamo ancora nel 1988, perché è inutile, da qualsiasi parte li prendi, i 90 rimangono un'emanazione degli 80.

 

La scena musicale è dominata dalla cultura hIp hop. Ogni suo genere è pervaso dall'iconografia del rapper. Persino il rock che è un caposaldo della musica bianca, si lascia risucchiare dal fenomeno hip hop.

 

Per il vero anche qua le radici affondano negli anni ottanta con gli Antrax eccetera, ma saranno i RUN DMC con Steven Tayler nel 1986 a mischiare il diavolo del rock'n roll bianco con l'acqua santa nera attraverso il successo di Walk This Way, Tuttavia, sarà dieci anni dopo che il percorso si completerà fissandosi in un nuovo modo di fare rock, stiamo parlando dei Linkin Park

 

 

Linkin-Park-linkin-park-25142872-437-500

 

https://www.youtube.com/watch?v=kXYiU_JCYtU

 

 

Se faccio un parallelo con le Spice mi sa che qualcuno s'incazzerebbe ...

 

C'e da dire che loro si formano nel 96, però maturano il loro successo negli anni 2000. Offrono però la chiave di volta di un mondo in profonda evoluzione o devoluzione se vogliamo, comunque in rapido cambiamento. Per non incasinarmi i linkin li lascio in sospeso perché è complesso il discorso che si lega anche al prossimo avvento di Napster nel 1999 ... l'apocalisse delle case discografiche.

 

Restiamo nei novanta, quando la musica digitalizzata si piratava con la masterizzazione seriale dei cd, o si comprava a due soldi insieme alla canna dal pusher di fiducia ...

 

Ho scritto un botto e sono stanco, di tutto questo non ho messo il cuore con i ricordi, spero lo faccia qualcun altro .. anche perché non ho parlato di Britney Spears e l'allegra combriccola della trinità pop del mickey mouse club che condizionò molto questi anni ... britney spears, Justine Timberlake e Christina Aguilera ... ve pare poco?

  • Replies 136
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Silverselfer

    69

  • Dragon Shiryu

    21

  • coeranos

    5

  • bastian

    5

@Silverselfer: quanti anni hai se posso chiederti per andare a cercare gli anni 80 ?

 

@Hefes: si e una ha sposato beckham e ogni tanto la tradisce  :nyam: (peccato solo con donne a quanto sembra...)

Edited by marco7

Se parliamo di musica anni 90 ciò che mi ricordo di più è l'eurodance che mettevano OVUNQUE, e che io associo alle serate estive con zucchero filato e autoscontro. Tipo The Rhythm of the Night che i ventenni di ora ascoltano come fosse una cosa figa del passato, invece all'epoca era una scocciatura.

Poi c'era anche pop decente (dopo il 2000 non se n'é fatto più) tipo Breathe di Midge Ure, High dei Lighthouse Family, My Immagination dei Cranberries ecc...

 Io adoravo il Brit Pop ed in modo particolare gli Oasis. Anche i "rivali" Blur non erano male. Ciò che amavo di più  era la  dance anni 90.Ore ed ore ad ascoltarla prima con il walkman a cassetta, poi con i primi lettori cd portatili. Ricordo ancora le prime feste con gli amici e le prime serate in discoteca...che bei tempi! 

gli anni novanta musicalmente li ho frequentati poco: per me restano legati a due band principalmente, i Nirvana e i Pearl Jam

questo per me è il capolavoro di quel periodo

 

 

in seconda battuta gli Oasis

 

http://www.youtube.com/watch?v=NQqR1tmzClQ

 

e a me piacevano molto i norvegesi Motor Psycho soprattutto nei loro pezzi più "meditativi"

 

Cioè: proprio delle Boy Band dobbiamo ricordarci?

No dai!

 

Mezzanine, Massive Attack 1998

 

https://www.youtube.com/watch?v=WCwfUX58IZw

 

Debut, Bjork 1993

 

https://www.youtube.com/watch?v=efdPHHlLTgI

 

Creep, Radiohead 1992

 

https://www.youtube.com/watch?v=XFkzRNyygfk

 

Setting Sun, Chemical Brother 1996

 

https://www.youtube.com/watch?v=p5NX1FC-7-w

 

Smell like teen spirit, Nirvana, 1991

 

https://www.youtube.com/watch?v=hTWKbfoikeg

 

Beh in effetti potrei continuare a lungo.

Se si calcola che nel 1990 

Almadel aveva 12 anni 

e nel 1999 ne aveva 21...

si può ben dire che siano la colonna sonora di un'adolescenza :)

privateuniverse

Già mi sono preso la briga di ripercorrere musicalmente gli anni ottanta. Ed è stata un'esperienza fantastica e molto partecipativa. Grazie ai molti interventi ho scoperto pezzi che non avevo mai ascoltato prima! 

 

Ora è da un po' che ci sto pensando agli anni novanta che stranamente nessuno prende in considerazione, come invece è accaduto per gli anni ottanta e prima ancora i 70 e così via ... 

 

Aiutatemi a ricostruire questi anni ... 

 

[...]

 

 

 

Negli anni novanta, dopo le liberalizzazioni sfrenate dell'era tacheriana e reganiana, ricetta economica adottata proprio per scongiurare quanto si stava profilando all'orizzonte, sopraggiunge il neoliberismo che mette in pratica il principio che il mercato è in grado non solo di auto regolamentarsi, ma addirittura può sostituire ogni intervento diretto dello stato sia nell'economia e, soprattutto, nello stato sociale. Si privatizzano persino i servizi sociali, ci manca tanto così che si privatizza anche l'aria che respiriamo.

 

 

 

Se parliamo di musica anni 90 ciò che mi ricordo di più è l'eurodance che mettevano OVUNQUE, e che io associo alle serate estive con zucchero filato e autoscontro. Tipo The Rhythm of the Night che i ventenni di ora ascoltano come fosse una cosa figa del passato, invece all'epoca era una scocciatura.

Poi c'era anche pop decente (dopo il 2000 non se n'é fatto più) tipo Breathe di Midge Ure, High dei Lighthouse Family, My Immagination dei Cranberries ecc...

 

Non riesco a staccare la citazione di @Silverselfer da quella di @coeranos.

 

Rispondo prima a quest'ultimo su un solo punto: il successo di "Breathe" di Midge Ure, di fatto, è un vestigio degli anni Ottanta, sia per il personaggio, sia per il pezzo.

 

(Peraltro a me "Breathe" piaceva; in quel periodo andai anche a sentirlo dal vivo, Midge Ure).

 

Veniamo all'intervento di @Silverselfer.

 

Sul punto del neoliberismo, direi che quello è stato, più che altro, il decennio della globalizzazione; o, meglio, il secondo periodo di grande espansione della globalizzazione nella storia economica degli ultimi due secoli (il precedente fu quello a cavallo dell'Ottocento e del Novecento e terminò con la Prima Guerra Mondiale). Ovviamente la globalizzazione è stata la forma assunta dal neoliberismo degli anni precedenti.

 

Musicalmente, è vero che quel decennio pullulava di boy band, e che l'hip hop si sviluppò ulteriormente. Poiché a me non piaceva nessuno dei due generi, però, io associo gli anni Novanta...

 

 Io adoravo il Brit Pop ed in modo particolare gli Oasis. Anche i "rivali" Blur non erano male.

 

...al Brit Pop (Oasis, e prima ancora Blur, ma non solo loro, anche se io preferivo i Blur e i Blur mi sembrano l'espressione più completa e, tutto sommato, anche meno effimera di quel tipo di musica pop-rock)...

 

gli anni novanta musicalmente li ho frequentati poco: per me restano legati a due band principalmente, i Nirvana e i Pearl Jam

 

...e, soprattutto, al grunge e, più in generale, alla scena di Seattle, con tutta una serie di gruppi, soprattutto statunitensi, che, sostanzialmente, a me sembra operarono soprattutto una specie di fusione tra l'energia del punk, l'asciuttezza della new wave e i riff dell'hard rock.

 

Il gruppo simbolo di quegli anni sono stati senza dubbio i Nirvana, anche perché anche i Foo Fighters e gli (le?) Hole possono essere considerati loro filiazioni, quanto meno indirette. Accanto a loro ce ne furono molti altri: i Pearl Jam (che, a differenza che a @conrad65, a me non sono mai piaciuti), i Faith No More, gli Alice in Chains, i Soundgarden, gli Screaming Trees, i Mudhoney, gli Stone Temple Pilots, gli Smashing Pumpkins, le Veruca Salt, i Temple of the Dog, le 7-Year Bitch, i Creed, gli Ugly Kid Joe e altri (alcuni dei gruppi che ho nominato li conosco solo di nome o quasi).

 

Io non ho un ricordo vivido degli anni Novanta. Negli anni Ottanta avevo più tempo per ascoltare musica e sapevo a cosa rivolgermi per farmi un'idea: quali riviste leggere, quali programmi televisivi guardare (fiorivano i programmi dedicati ai neonati video musicali, come "Popcorn" su Canale 5, "DeeJay Televisione" su Italia 1, "L'Orecchiocchio" e "Rockline" su RAI 3) e quali programmi radiofonici ascoltare (soprattutto "RAI Stereo Notte" e un programma di cui non ricordo il nome che davano su Radio Uno la sera dopo cena). Negli anni Novanta i programmi televisivi che ho detto sparirono o smisero di essere un punto di riferimento per conoscere nuovi gruppi, dove vivevo io non si prendeva né MTV né Videomusic e anche i giornali specializzati divennero o troppo focalizzati sulla musica commerciale oppure troppo specialistici. Inoltre, in quegli anni, avendo tra i ventitré e i trentatré anni, terminava la mia giovinezza ed entravo negli anni della prima maturità, per cui ero in tutt'altre faccende affaccendato: dovevo terminare gli studi, cercarmi un lavoro, una volta trovatolo, impegnarmici per avviare la mia carriera (con risultati fallimentari) e, in generale, impostare la mia vita, per cui la mia conoscenza della musica rock di quel periodo era frammentaria. L'unico strumento che avevo, almeno nel periodo in cui sono vissuto a Roma, era Radio Rock.

 

In retrospettiva non posso dire di avere una buona opinione della musica degli anni Novanta. Trovo che, in generale, siano stati meno creativi e originali degli anni Ottanta, e che siano molti di meno i gruppi di quel periodo che abbiano lasciato un segno.

 

Condivido il giudizio un po' acidulo che, qualche tempo fa, ho sentito darne Grant Hart degli Husker Du, il quale si chiedeva che fine avessero fatto gruppi come gli Stone Temple Pilots, gli Smashing Pumpkins o gli Screaming Trees. Mi sembra indicativo che, mentre diversi gruppi degli anni Ottanta abbiano continuato a rimanere attivi negli anni Novanta anche con begli album (XTC, Church) e, in qualche caso, anche dopo il 2000, comunque con qualche disco significativo pur con alterne vicende e nel quadro di una generale tendenza al declino (U2, REM, Depeche Mode, Cure, B52's), degli anni Novanta non rimanga praticamente niente che sia ancora veramente interessante.

Edited by privateuniverse
privateuniverse

 

In effetti avevo dimenticato i Radiohead, me tapino; il gruppo più originale di quel periodo (anche se ora ho smesso di ascoltarli).

 

Poi ovviamente c'erano altre cose: Tori Amos, Sarah MacLachlan, Jeff Buckley, i Porcupine Tree del mio avatar...ma non inscrivibili in una tendenza, direi.

Edited by privateuniverse

Io non ho un ricordo vivido degli anni Novanta. Negli anni Ottanta avevo più tempo per ascoltare musica ...

 

In retrospettiva non posso dire di avere una buona opinione della musica degli anni Novanta. Trovo che, in generale, siano stati meno creativi e originali degli anni Ottanta, e che siano molti di meno i gruppi di quel periodo che abbiano lasciato un segno.

 

 

 

la mia teoria è che i decenni musicali appartengono a chi è stato adolescente in quel periodo: quindi in questo caso ad Almadel e ai suoi coetanei

io sono stato adolescente a cavallo tra la fine anni '70 e la fine anni '80 e su quel periodo non mi batte nessuno: anch'io avevo più tempo per ascoltare musica ma soprattutto avevo più freschezza per entusiasmarmi

se avessi vissuto da adolescente a cavallo tra i '60 e i '70 avrei giudicato gli anni '80 una ben misera cosa...

privateuniverse

la mia teoria è che i decenni musicali appartengono a chi è stato adolescente in quel periodo: quindi in questo caso ad Almadel e ai suoi coetanei

io sono stato adolescente a cavallo tra la fine anni '70 e la fine anni '80 e su quel periodo non mi batte nessuno: anch'io avevo più tempo per ascoltare musica ma soprattutto avevo più freschezza per entusiasmarmi

se avessi vissuto da adolescente a cavallo tra i '60 e i '70 avrei giudicato gli anni '80 una ben misera cosa...

 

Sì e no.

 

Con il passare del tempo ci si rende conto di cosa è durato e cosa no.

 

Secondo me il periodo tra la fine degli anni Settanta e la fine degli anni Ottanta (la New Wave in senso lato, per intendersi), in effetti ha creato molto ed è stato un periodo di eccezionale varietà nella musica pop rock. Molte cose di quel periodo indubbiamente sono invecchiate male (a me vengono in mente gli Ultravox, per esempio), però non è un caso che siano state anche ampiamente riprese; i pezzi campionati in brani successivi si contano a bizzeffe.

 

Penso che anche gli anni Sessanta siano stati un periodo di straordinaria vitalità e freschezza, ineguagliate nei decenni successivi; allo stesso modo, considero gli anni Settanta, quelli dominati dal rock cosiddetto progressivo, un pessimo periodo. Eppure io non sono stato adolescente in nessuno di quei due decenni.

 

Di sicuro il mio giudizio sugli anni Ottanta è condizionato dal fatto che, in quegli anni, scoprivo la musica pop e rock; molte canzoni e gruppi di quel periodo in me evocano le sensazioni che provavo in quel periodo: il gusto della scoperta, la curiosità, anche l'ironia e il divertimento. Probabilmente se facessi sentire i Flock of Seagulls a un 20-30enne di oggi non gli direbbero niente (però tempo fa li ho visti citati in Shoutbox credo da @messermanny, che non è nostro coetaneo).

 

Però non credo sia solo quello. C'è un motivo se oggi ascolto Nick Drake, Joni Mitchell, i Byrds, i Led Zeppelin o i Bauhaus, ma non la PFM, i Jethro Tull o i Green Day.

la mia teoria è che i decenni musicali appartengono a chi è stato adolescente in quel periodo: quindi in questo caso ad Almadel e ai suoi coetanei

 

Nel mio caso non è affatto così, invece ho molto idealizzato gli anni '70 in quasi tutti i settori: musica, design, moda, cinematografia ecc...

il pop uk anni 90 forse è meglio scordarlo...salvo solo i blur. il resto bands tutte uguali: all saints, bewitched, atomic kittens, steps, boyzone, e17, westlife e poi i 5ive ovvero la versione maschile figa delle spice

 

dagli anni 90 ho portato con me bjork e i garbage. poi anche Natalie imbruglia, che aveva il look addict chic di ck (Kate Moss) lo stesso anche della prima fiona apple (altra che porto volentieri con me tutt'oggi)

 

per il resto ho assistito al passaggio da dance a house mainstream (modjo...) e a oggi mi piace aver imparato a riconoscerne i vari tipi ed essere stato testimone di un ennesimo cambiamento pop.

ok, è fantastico! 

 

Leggendovi e ascoltando i frammenti di memoria musicale mi sono ricordato tante altre cose. 

 

Una curiosità tecnica: perché le finestre su You tube di aprono solo per alcuni e altri no, come al sottoscritto?

 

Ma ora torniamo sul tema degli anni novanta.

 

Sul neoliberismo e la globalizzazione, è giusto fare una puntualizzazione. L'era Bush deve ancora arrivare e il neoliberismo pratico è opera sua, mentre stiamo parlando ancora dell'era Clinton (Lasciò la presidenza con il più alto indice di gradimento della storia degli USA nel 2001) e del radical chic Blairiano che, per esempio, qui in Italia si sta realizzando solo ora con Renzi. Ricordo che Clinton importò in america il modello "italiano" nel senso che voleva un'economia basata sulle piccole imprese, più agile e snello delle grandi major che all'epoca erano in declino. Il risultato fu che un manager licenziato da una multinazionale finiva a lavorare nei fast food. Il periodo dei Clinton (In team con la moglie cornificata a piè sospinto) fu un periodo di relativo benessere, così per quello di Blair ... qui da noi, invece, iniziava l'era del quasi ventennio berlusconiano, cioè una parvenza di benessere che continuava a nascondere i problemi sotto il tappeto. Se volessimo fare un parallelo storico, gli anni novanta potrebbero essere assimilati alla "Belle Epoque" tra la prima e seconda guerra mondiale, quando tutto andava a catafascio sulle allegre  note del Charleston .

 

Lasciando le note storiche e tornando alle note in musica, inizio con il 1990 aiutandomi con la classifica del Billboard magazine: 

 

Ecco chi erano i campioni d'incassi del 1990:

 

1) Wilson Philips (Hold on) https://www.youtube.com/watch?v=uIbXvaE39wM

 

2) Roxette (It must been love) https://www.youtube.com/watch?v=k2C5TjS2sh4

 

3) Sinead O'Connor (Nothing compares to you) https://www.youtube.com/watch?v=iUiTQvT0W_0

 

4) Poison (Bell Biv Devoe) 

 

5) Madonna (Vogue) - non c'è bisogno del relativo link

 

6) Mariah Carey ( Vison of love) https://www.youtube.com/watch?v=tov22NtCMC4

 

7) Phil Collins (Another day in paradise) 

 

8) En Vogue (Hold opn) 

 

9) Billy Idol (Cradle of love) https://www.youtube.com/watch?v=MzjM2311uO4

 

10) John Bon Jovi (Blaze of glory) https://www.youtube.com/watch?v=MfmYCM4CS8o

 

Ora sta classifica di vendite è statunitense e personalmente dice assai poco. In europa non abbiamo Billboard e allora approfitto di MTV che proprio nel 1990 ha iniziato a premiare la musica europea, vediamo un po'

 

.. a mbe .. ora ci siamo:

 

1) Phill Collins (Another day in Paradaise)

 

2) Lisa Stansfield (All Around the world)  https://www.youtube.com/watch?v=JVuuatjHGnY

 

3) Madonna (Dear Jessie) 

 

4) Kaoma (Lambada) https://www.youtube.com/watch?v=i8mz9uOvFQA

 

Ok, sulle note della Lambada capisco che le classifiche contano assai poco XD 

 

L'estate del novanta s'inaugurò il tormentone estivo del novo ballo sud americano. Alla Lambada ne sono seguiti un numero infinito di queste meteore, che pure è impossibile non ricordare con una certa nostalgia ...

 

Alcuni di questi successi ero convinto che fossero degli anni ottanta! Ma del resto stiamo proprio sul confine delle due decadi.

 

Tralasciando i posti in classifica, pesco qualche chicca che ritengo importante -

 

Leila K  che ancora non è caricata a pallettoni, ma tra qualche anno dominerà i rave party di mezza Europa e soprattutto loro:

 

Soul to Soul (Get a Life) https://www.youtube.com/watch?v=04RyJJrjUEQ

 

Jazzie B era fantstico, sia nella voce sia nel modo in cui pizzicava il basso. In questi anni gli arpeggi e la musica house si fondono come aveva indicato qualche anno prima Malcom MClaren. Ma questo mi fa tornare in mente tutta la scena House e la figura del produttore DJ che introdusse.

 

Bjork, ad esempio, pubblica Debut dopo che si mette insieme con un certo Nelle Hooper. Sono questi maestri del beat box che sottraggono la House alla dance, facendone qualcosa di estremamente introverso. Purtroppo sono personaggi schivi cui non piace lo showbiz e allora vi propongo forse l'unico di questi che ci ha messo la faccia. Tricky 

 

https://www.youtube.com/watch?v=lnCES1HhIic

 

Faccia in modo di dire, perché la scena house è ancora molto garage e ci tiene ad essere distinta dalla "commerciale".

 

Ma è ancora troppo presto per presentare l'evoluzione della musica elettronica che in quei di Bristol diventerà Trip Hop con i Portishead 

 

https://www.youtube.com/watch?v=yF-GvT8Clnk

 

o Massive Attack che però credo che provengano dalla vicina Manchaster 

 

https://www.youtube.com/watch?v=Vi76bxT7K6U

 

Parliamoci chiaro, hanno molta importanza le droghe che si consumano in quel periodo. Qui viviamo l'arco generazionale che è passato alla storia con il nome di "Chemical generation" da cui i Chemical Brother che con il trip hop non hanno molto a che vedere, ma insomma ... Jungle e Trance e via discorrendo ... per dirla con Gandhi - sono foglie diverse di uno stesso albero

 

https://www.youtube.com/watch?v=Aj8bT-Zh6Ko

 

Ascoltando questo pezzo dei CB mi accorgo che questo genere ha condiviso la scena musicale con il brit pop

 

.. ecco, mi sono appena ricordato che intervenni in un topic sugli Oasis  e quindi ne approfitto per fare un copia incolla -

 

-----------------------------------------------------------------------------

 

ehm, io ho tenevo per i Blur.  :afraid:

Ma c'è da dire che il mio cuore era conteso tra Curt Cubin e Billy Corgan e il brit pop al confronto era quello che era.

Per renderti conto del periodo storico musicale ti traccio un breve percorso per capire il plus ultra che obiettivamente gli Oasis avevano nelle loro note.

I primi che ti propongo sono gli Suede, una ballata cui devi dare il tempo di salire d'intensità.

http://www.youtube.com/watch?v=Z9e8-sqA2po

Questi sono i Pulp, voce mica da ridere (questo video mi piaceva moltissimo)

 

http://www.youtube.com/watch?v=lCb6DJqAAAg

I prossimi sono i sopracitati Blur

http://www.youtube.com/watch?v=SIEsmGzo2UE&feature=related

e ora ascolta che differenza di sonorità con gli Oasis 

http://www.youtube.com/watch?v=FOTsS2mplA0&feature=fvsr


Qui stiamo veramente scolpendo le note sulla pietra della storia del rock. Inutile farti notare la vocalità, sarà un intercalare che influenzerà tutti quelli verranno dopo.

I media inglesi cercheranno subito di trovargli una band rivale. La scelta più facile furono i Blur perché erano i soli che vendevano quanto loro.
I Gallagher vengono dai quartieri popolari, hanno una rabbia in corpo diversa, la musica gli viene su dalla pancia; non come i Blur che sono radical chic, look da studenti fuori corso e in linea con le altre band del momento. Si sputarono in faccia per un po', ma poi gli Oasis sfondarono in America e non ci fu più storia. Del resto la loro musica era sinceramente superiore. 

Come è d'obbligo in UK, il confronto con i Beatles fu inevitabile. Io personalmente non ci ho mai trovato tutta questa grande affinità. questo è un assaggino di All around the world, che a mio avviso ha in sé quella psicadelia che spinse molti a fare questo paragone.

http://www.youtube.com/watch?v=MywWolXGIx8

Complessivamente la discografia degli Oasis è progressivamente influenzata da Noel, che è la mente, sono le note, mentre Liam rimarrà sempre l'istinto, in un certo senso la poesia che ha in sé la forza, il genio ma anche la sregolatezza, gli eccessi, l'irrazionalità del cuore. 
Naturalmente parlo sempre a titolo personale, secondo me dal primo album l'istinto musicale sciama via via, soppiantato da una ricerca musicale sempre più raffinata. 

Per intendere quello che dico ascolta questa versione voce chitarra di Up in the sky, datata 1993 e che fa capire l'anima che sa metterci Liam

http://www.youtube.com/watch?v=Vxgd2_VfJdw

e adesso Falling Down di cui ho causalmente trovato un remix proprio dei Chemical Brother!

http://www.youtube.com/watch?v=uvk6a_9LKIM

Certo che tra questi due pezzi c'è un'intera vita musicale che non si può ignorare. Per esempio questa The Masterplan mooolto influenzata dai Radiohead

http://www.youtube.com/watch?v=yMazI2ROJXM

A questo punto devi scegliere da solo quali Oasis preferisci, qui ci sono in 5 minuti tutti i bridge dei loro pezzi più famosi.

http://www.youtube.com/watch?v=4SlU4YyWvgQ&feature=related

In questo trailer di dig out your soul ci trovi invece il meglio dei loro live

http://www.youtube.com/watch?v=WXwmwxty8Xk

 

 

-------------------------------------------------------

 

Ovviamente parlavo ad un ragazzo che voleva scoprire chi fossero gli Oasis ... in ogni modo, se si parla dei 90 non si può prescindere dagli Oasis
 

Ok, ora me ne vado a mangiare ... 

Rieccomi qua ...

 

Come avete fatto voi, anche io non posso esimermi dal dichiarare il mio punto di vita personale. 

 

Nei primi novanta facevo il ping pong tra Europa e USA e se in quest'ultimi "dovevo" essere "ordine e disciplina", quando tornavo qui esplodevo in cerca di sballo puro ... che significava rave party alla matriciana. Ricordo di una volta emblematica in cui decidemmo di andare a trascorrere il fine settimana sulla neve a Filettino (nota località sciistica per romani). Beh, non ci arrivammo mai. Finimmo in un posto sempre di montagna, Madonna di non so cosa. Era una oasi naturalistica in cui ci si trovavano solo delle scrofe allo stato brado.

 

Le auto avevano tutte degli impianti stereo che pompavano bassi all'ennesima potenza. Io ero nella "civetta mobile" nome dato dal soprannome del proprietario "civettone", Beh, non so bene come, ma un amico di stanza in Somalia, da cui il soprannome "Er Somalia", gli fregò la civetta mobile e iniziò a guidare come un ossesso disegnando cerchi sgommando sul prato di una radura, io ero seduto dietro che non riuscivo a chiudere lo sportello ... folle lo so, ma allo stesso tempo ... indimenticabile ...

 

Ci sorprese la notte con un nebbione surreale. Ricordo un cerchio di auto con i fari accesi e gente ubriaca e strafatta di chicche ... obbiettivamente uno spettacolo poco edificante ... c'era gente che si calava le brache e pisciava al vento come altri che vomitava a fruscio ... tuttavia si rideva a rotto di collo ... io, ovviamente, ero quello che teneva ancora le redini della sobrietà, non perché abusassi meno degli altri, ma non so ...  Bah, comunque, mi ricordo chiaramente che "Venticello", non fatemi spiegare da dove originava il suo soprannome, sfidò la mia proverbiale e irreprensibile e gelida sobrietà facendomi bere dalla sua borraccia da campo. Che cazzo ci teneva li dentro non saprei dire, ma istantaneamente mi salì una tale botta, un capogiro ... una roba da troncarmi le gambe che poco non cadevo come una mela matura ... dopo, quello che mi ricordo è solo sta roba qua che saliva con accelerazioni di bpm infiniti da tutti gli stereo delle automobili: Yerba del Diablo dei Datura

 

https://www.youtube.com/watch?v=nwPU7pLUZhs

 

Ora, oltre a questo ricordo specifico, i primi novanta erano anni di disillusione. Dagli schermi delle televisioni c'erano i politici che ci raccontavano che tutto andava bene ... ma per esempio, qui in Italia era il tempo di mani pulite, con la caduta degli dei come Craxi e la balena bianca della democrazia cristiana. La verità era diversa e si era scissa dal racconto virtuale che se ne facevano  tutti i media. 

 

Ora vi dico da dove nasce la disillusione che caratterizza il primo lustro degli anni novanta. Questo non lo troverete scritto su nessun libro di storia perché è tutta farina del mio sacco, quindi del tutto opinabile. 

 

Il 1989

 

Il 9 novembre cade l'antifaschistisher shutzwall, come veniva chiamato il muro di Berlino dall'altra parte della DDR. Le macerie della barriera antifascista si tirano dietro anche la riforma del comunismo iniziata da Gorbaciov. Volendola semplificare in soldoni, questo fa entrare la ex URSS nell'era capitalista russa di Boris Eltsin, periodo illustrabile con la presa del parlamento a cannonate. 

 

Personalmente, però, il 1989 contiene una data più importante, quella tra aprile e maggio quando piazza tienanmen si riempie di studenti, fu quell'omino dinanzi a quella colonna di carri armati, un diciannovenne come me, a darmi il coraggio di cambiare radicalmente la mia vita, accettando quanto il destino mi riservava ... ma questi sono cazzi miei. 

 

Tralasciando il mondo comunista che viene giù come un castello di carta, il 1989 è anche l'anno in cui la rete, il world Wide Web, quel WWW così importante in tutti gli aspetti della vostra vita, nasce ufficialmente. E' l'anno in cui il Game Boy rivoluziona il concetto di video game, inaugurando una nuova generazione di nerd XD. I Pink Floyd suonano in piazza San Marco a Venezia ... passatemi sto caro ricordo.

 

In Sud Africa si apre alla fine della segregazione razziale ... la rivoluzione di velluto cecoslovacca ... Berlusconi che sola la Mondatori a De Benedetti! Ecco, da quest'ultimo piccolo evento, si capisce quanto le ripercussioni degli eventi accaduti in quel solo anno ancora li stiamo vivendo oggi. 

 

La retorica voleva che da quel cataclisma nascesse finalmente un periodo di pace e prosperità ... in realtà si ruppe un sistema economico che si reggeva artificiosamente attraverso la politica dei due blocchi contrapposti. Ma cerchiamo di tenere fuori il senno di poi. Culturalmente parlando accadde quanto descrive mirabilmente Palahniuk nel suo romanzo e poi film Fight Club, questa è la scena finale sulle note di Where is my mind ricantata dai Placebo ... sì, ho scelto questo pezzo per il fotogramma fantasma del cazzone a citazione di quanto non posso starvi a raccontare tutto il romanzo ve!

 

https://www.youtube.com/watch?v=Um7Za3wss9I

 

Mirabile il dialogo che non riesco a trovare, quando Brad Pitt dice: Ci hanno cresciuto raccontandoci che saremmo diventati tutti delle rock star invece ... 

 

Erano gli anni in cui la X generation cresciuta nell'illusione di un mondo finto, quello del capitalismo occidentale, rifiutava di prendere il testimone da quelli che gli avevano  mentito. La capitale culturale d'Europa tornò ad essere Berlino e non più per il punk di Nena Hagen e le storie come il film Noi ragazzi dello Zoo di Berlino musicato da uno splendido Bowie e la sua celeberrima Hero. No, lo Zoo era stato aperto e gli animali erano scappati tutti via, come raccontano gli U2 di quegli anni

 

https://www.youtube.com/watch?v=5ilSfOfpzlU

 

Sentite la voce corrotta di Bono da un'elettronica che vuole graffiare. Questo periodo degli U2 è segnato dall'incontro con il produttore Brian Eno, uno che negli ottanta sputò sull'industria discografica che faceva il bello e cattivo tempo, incidendo pezzi di venti minuti di musica ambient. Indiscutibilmente un genio che gettò le basi di tutti i generi di musica elettronica, di fatto, come provano gli U2, esondò anche in tutti gli altri generi musicali, anche quelli senza microcip. La prova? Eccovela: PJ Harvey direttamente dal 1993

 

https://www.youtube.com/watch?v=f0TQpCPiuM0

 

In queste note non siamo incazzati, ma amaramente disillusi ... tutto è animato da un nichilismo disfattista. Prima ho citato Palahniuk e il film Fight Club, ma questo riguardava gli states, in Europa c'era Irvine Welsh che raccontava la Chemical generation nei suoi romanzi e che poi il suo TrainSpotting, trasposto con una mirabile sceneggiatura da Denny Boyle sugli schermi cinematografici, ne rappresentò lo spirito

 

https://www.youtube.com/watch?v=DK5kYgE7fzw

 

Emblematico questo discorso iniziale che, per inciso, non esiste nel testo originale del romanzo. Quella generazione decise di non scegliere il mondo imborghesito del capitalismo imperante, solo che non protestava in quanto non credeva in nessun ideale... perché? Perché gli ideali si erano tutti fottuti nel 1989, compreso quello della famiglia, del televisore del cazzo e i figli bastardi che un giorno di diranno " e ma io in quegli anni ero troppo giovane per ricordarmeli". 

 

Born Slippy degli Underworld

 

https://www.youtube.com/watch?v=XiMrrleH_hI

 

La cosa buffa è che tutti i DJ che ancora oggi fanno ballare la gente sono nati in questo periodo qua ... anche se oramai hanno messo su famiglia e preferiscono fare marchette per gli spot pubblicitari dei telefonini. 

 

Il così detto "divertimento" nei primi novanta era inteso non come bisboccia, com'è inteso invece oggi, non ci si vestiva per essere guardati per la nostra bellezza: no, il fine di tutto era spingersi oltre, sfidare quel confine, arrivare al punto di non ritorno ... Prodigy - Voodoo people (pendulum remix)

 

https://www.youtube.com/watch?v=2DPF_pWIy3w

 

In realtà avrei potuto scegliere video più esemplificativi, ma questo qui mi permette di uscire da questo discorso europeo e arrivare dall'altra parte dell'atlantico.

 

Ma insomma, Madonna non è mica scomparsa ... pse, ve lo credevate! No, c'è eccome. Allora, dopo il casino piantato con Like a Prayer, ma guardate un po' le coincidenze, anche questo pubblicato nel 1989, Lady Ciccone nel 90 sta in giro per il mondo a masturbarsi sul palco con il Blond Ambiction Tour, da cui ne verrà il film A letto con Madonna, un tripudio di scorregge e pompini con ingoio praticati su bottigliette della cocacola ... è impazzita forse? Lo pensano in molti che per l'ennesima volta ne dichiarano la fine. 

 

La verità è che le viene consigliato di lasciare gli stati uniti perché rischia il linciaggio non solo mediatico, per trasferirsi a Parigi, capirai, per lei fu come togliere il freno a mano e perse effettivamente la misura del pop che la condusse direttamente in seno agli anni novanta, quelli trasgressivi mica quegli altri mediati dalle boy band, altro che girl power delle Spice che pure sposò, ma declinandolo all'ennesima potenza. I discografici cercano di salvare il salvabile e le fanno incidere la prima raccolta di grandi successi ...cioè la formula con cui si trattano le star decotte legate al passato. Però lei è fin troppo viva e vegeta, e in quella raccolta, come si usa sempre fare, ci mette due inediti ... uno di questi è Justify my love .. vi metto un remix con un intro preso da un dialogo di un film hard anni settanta .. quindi se capite l'inglese e siete impressionabili non aprite il file

 

https://www.youtube.com/watch?v=1hVBX6jGM4A

 

Il video ufficiale se ve lo ricordate si svolge nel corridoio di un bordello alla Shining, tale e quale al video di Karmakoma dei Massive Attack di qualche anno dopo, questo per dire come la Ciccone è già con tutti i tacchi nella nuova decade. Non solo, ma come prova il remix che ho linkato, lei inizia a far remixare i propi pezzi dai maggiori produttori di musica elettronica, tra cui c'è anche quel William Orbit che parecchi anni dopo la farà rinascere un'ennesima volta con l'album Frozen.

 

Madonna è in piena fase lesbica e effettivamente esce fuori dal seminato del pop anche se piazza ancora successi come Vogue... la sua casa discografica le regala una piccola etichetta, metodo che si usa per far sfogare quegli artisti che si sentono repressi nella loro creatività, ma lei di tutta risposta pubblica Sex e semina di nuovo lo scompiglio. Solo che anche la Maverick, la sua etichetta discografica, inizia a sfornare robine tipo Alains Morisette ... giusto 20 milioni di dischi venduti con l'album di debutto 

 

https://www.youtube.com/watch?v=NPcyTyilmYY

 

Non solo ma fa esordire in america una band che in Europa è ritenuta troppo simile ai Radiohead per essere pubblicata, si tratta dei Muse!!! E non basta, perché la Maverick distribuisce in america proprio i Prodigy di Voodoo people. Questo pezzo come tanti altri nel 1995 diventa colonna sonora del film  Hackers di cui la protagonista è una giovanissima Angelina Jolie 

 

https://www.youtube.com/watch?v=PZHG3pi9EDA

 

Diciamoci la verità, il film non è propriamente un capolavoro, tuttavia segna un cambio di testimone generazionale ... arriva il cyborg punk. Ma lo tratterò poi.

 

C'è ancora qualcosa da dire sui primi novanta - il grunge. 

 

Ovviamente non si può parlare di Grunge senza nominare Nirvana ... e indovinate un po' quando pubblicano il loro primo album? E siamo sempre lì - 1989.

 

Il grunge cos'è? E' la vecchia America, non quella delle grandi città dell'est coast che sono sintonizzate con l'Europa, ma quell'altra america e neanche west coast, perché Los Angeles è troppo legata agli ottanta, ai soldi e alla cocaina ... no, parlo dell'america che si racconta nei film indipendenti, quelli che il mondo ignora fino a quando Robert Redford non inaugurerà il Sundance film festival in un luogo di montagna freddo e inospitale ... proprio com'è l'america di cui sto parlando. 

 

Il grunge è di Seattle, Seattle sta nello stato di Washington, che sta sopra la California dove un tempo sarebbe dovuta nascere la nazione di Cascadia

 

                                                  tumblr_miyn9cYjQe1s57s12o1_500.jpg

 

 

Cascadia è la nazione sognata dagli Hippie o dalla cultura hippie sarebbe da dire ... boh, il punto è che il grunge nasce qui dove la cocaina non ha mai messo piede, e invece l'eroina non è stata mai dimenticata. Ora non voglio dire che gli hippie sono eroinomani, solo che .. diciamo, che l'eroina sanno cos'è (me la sono sfangata?).

 

Il grunge secondo me va apparentato alla cultura hippie di questi luoghi. Seppure va tenuto conto che non si sta parlando degli anni settanta. Portland è la città di Palahniuk, quello di Fight Club (si lo so che è russo ma è lì che vive), è la città anche di Gus Van Sant dove nel 1989 gira Drugstore cowboy

 

https://www.youtube.com/watch?v=N6KdZpZxP_k

 

Ascoltate questo monologo e vi accorgete perché negli stessi anni i Nirvana suonavano da quelle stesse parti e perché i "Nirvana" si chiamavano nirvana e poi guardatevi questa clip che ci arriva dal 1989, girata in modo amatoriale in uno dei tour che i Nirvana facevano per i locali di Cascadia ... con un furgoncino e tanta voglia di divertirsi ... 

 

https://www.youtube.com/watch?v=aSlj4QNz4LI

 

Questo è il grunge. Poi divenne una moda e le camice a scacchi e le scarpe da trekking divennero un simbolo di appartenenza a un genere musicale in tutto il mondo, ma capite che avevano un senso solo lì dove ancora oggi s'indossano e ancora oggi si suona quella musica. 

 

Se vogliamo il grunge è stato un fenomeno provinciale che è rientrato nel suo alveo appena la figura dirompente di Kurt Cobain si autodistrusse. 

 

Il discorso è diverso per la band antagonista dei Nirvana - gli Smashing pumpkins . Qui non parliamo di finzione come con i Blur e gli Oasis. Cobain e Billy corgan si disprezzavano sinceramente. Io li ho sempre visti come il primo un cuore e il secondo una mente. Il primo soffriva sanguinando e il secondo graffiando una lavagna con le unghie. 

 

Riprenderò da qui la prox volta e solo per chiudere vi linko questo pezzo perché ci sono una carrellata di foto con Billy corgan capellone XD

 

https://www.youtube.com/watch?v=dTPBuH4vwQM

Mi è piaciuto molto il discorso di Silverselfer.

 

Ciò che all'epoca ci dicevamo è che tutti i decenni avevano fatto qualcosa di interessante mentre in quegli anni la musica era diventata insignificante, vedendo le cose in prospettiva non stavano proprio così, ma non era neppure del tutto sbagliato.

Una cosa che mi piaceva erano le canzoni pop con gli archi (spesso sintetizzati, ma vabbè), che trasmettevano un senso di positività e di voglia di vivere, pensavamo che la vita fosse qualcosa in costante miglioramento, ora non avrebbe senso. Ne ho già linkate e ne aggiungo altre:

 

 

 

Anche se io preferivo:

 

Una cosa che mi piaceva erano le canzoni pop con gli archi (spesso sintetizzati, ma vabbè)

 

piccolo off topic

in realtà gli archi furono introdotti nel pop a partire già dagli anni '70, perfino le canzoni dei cantautori italiani di quel periodo ne sono piene

basta ascoltare l'attacco dell'icona pop della seconda metà degli anni '70, Night Fever dei Bee Gees, per rendersene conto

 

Oi, ragazzi ... che effetto nostalgia ascoltare questi pezzi uno dietro l'altro!

 

@Fenix73 Grazie, sei un amico!

 

Riguardo alla piccola digressione sugli archi - ovviamente si sono sempre usati in qualsiasi genere di musica di ogni decade. Nei novanta si fece tesoro dell'esperimento di Malcom Mclaren che nei fine ottanta ripropose arie di musica classica in chiave House, tra l'altro fu lui a lanciare  il Deep in Vogue, cioè il ballo che agli inizi dei novanta Madonna rimaneggiò lanciando il pezzo Vogue. 

 

 

Tornando all'utilizzo che nei novanta si fece degli archi ... beh, diciamo che più del sintetizzatore, che invece fa molto ottanta, qui si è ricorso di più al campionatore, mezzo arrivato appunto insieme alla House e alla computer music. Alcuni esempi:

 

1990 - Soul II Soul . get a life > Europa

 

 

1995 - Coolio . Gangastas paradaise > USA

 

 

-------------------------------------- 

 

Ora vorrei riprendere il discorso da dove l'ho lasciato, però mi sono accorto che gli Smashing Pumpkins in Europa sono arrivati con l'album  del loro primo flop americano, che ne segnò il lento declino. Cioè a fine novanta con Adore. Ben lungi dagli splendori degli albori o l'apice della creatività raggiunto con il doppio CD Mellon Collie & Infinite Sadness, circa a metà novanta ( che il sottoscritto conosce praticamente a memoria). Quindi temo di parlare di qualcosa che in realtà non appartiene ai novanta made in Europe.

 

Ricomincio dal Pop easy, quello più volte qui nominato e anche lanciato dagli Aqua di Barbie girl  e visto che nessuno ha avuto il coraggio di postare il video ... lo faccio io!

 

 

Loro non erano svedesi, ma la filosofia del pop easy degli Abba è in tutte le band scandinave. Un altro esempio di questo genere sono stati i Vengaboys

 

 

I Vengaboys sono più rappresentativi di un certo pop/dance che nasce tra la Danimarca e il Belgio, tutte con base ad Amsterdam. Sarebbe troppo facile liquidarle come "commerciali".  Tenendo anche presente che tennero banco dagli inizi 90 con i Technotronic che s'inventarono il "New Beat" fino agli Alcazar del 99, ma loro erano proprio svedesi e insieme agli Abba rivisitavano la disco anni 70.

 

 

Da un punto di vista "sociologico" questa musica proviene da paesi con economie solide e soprattutto un welfare che al tuo diciottesimo compleanno ti spediva a casa un assegno di reddito minimo garantito. Dove le trasformazioni in atto nel resto del globo erano appena percepite come un dettaglio sulle passerelle di moda.

 

C'è, invece, da domandarsi come mai queste band poi riscuotevano un successo planetario. Beh, sicuramente il ritornello facile, il ritmo dance aiutavano parecchio, ma da un altro punto di vista servivano a tenere in piedi l'industria del divertimento. 

 

Gli anni novanta sono stati in questo senso i promotori di una nuova economia, appunto quella del divertimento. Ripartiamo dall'era Clinton. Lui si trovò ad affrontare tutti i problemi dell'economia finanziaria che ci troviamo ad affrontare oggi, allora come riuscì a creare un periodo di relativo benessere? Allora ... l'occidente inteso come blocco capitalista aveva consumato l'80% della ricchezza del globo per circa 50 anni, questo significava che la ricchezza mondiale era ancora nelle proprie banche. Questo significava che per tenere in piedi un'economia che non produceva altro che servizi, bastava tenere in circolo questa grandissima ricchezza. Come farlo? Incentivando semplicemente i consumi e il modo più semplice era proprio spingere la gente a divertirsi. Bisognava pensare positivo e tenere lontano lo spettro della recessione. 

 

Voi non ci crederete, mi rivolgo ai nati in quella decade, ma prima di allora si poteva persino rinunciare alla vacanza annuale in qualche paese esotico, solo la disney costruiva parchi di divertimento e pensate un po' l'happy hour  non esisteva! L'era Clinton dismise l'operaio e coniò l'operatore, dove questo termine sta soprattutto per tutti gli impiegati nel settore dell'intrattenimento. 

 

 

Sì, lo so che Fuori dal tunnel è del 2003, ma come ho ampiamente spiegato per i primi novanta, la coscienza critica di una decade arriva nei primi cinque di quella successiva. 

 

Però stiamo parlando di Clinton, un democratico e si sa che la coscienza di sinistra ha sempre bisogno di vestirsi di sociale per auto assolversi dal proprio peccato ... ovviamente, come è giornalisticamente noto, i politici di destra peccano nel letto e quelli di sinistra in banca. Il radical Chic diventa imperante e ripulisce il grunge facendolo diventare "so cool". Torn è un successo inglese portato al successo da una italo australiana, ma rende benissimo l'idea

 

 

I telefilm si riempiono di giovani in difficoltà economiche che vivono con lavori saltuari in appartamentini arredati con quel gusto apparentemente sciatto, vestiti con abiti apparentemente acquistati su qualche bancarella dell'usato ... apparentemente, perché a ben vedere, il mercato immobiliare newyorchese vende a peso d'oro locali come quelli che si vedono nel noto telefilm Friends

 

 

Le star hollywoodiane si spogliano dei loro lustrini e vanno nelle periferie a redimere i poveri delinquenti che si ostinano a non capire che sono "so cool!".

 

Intanto però la classe media scompare man mano che prosciuga il conto in banca, perché lo stipendio con cui Clinton "rottama" il lavoro tradizionale non ti permette più di arrivare a fine mese. Alla fine dei novanta si comincerà a parlare della mitologica Terza Via, ma in realtà questa era già stata battuta e portava al vicolo cieco dove poi si schiantò, lasciando il passo al neoliberismo che smise la maschera del politicamente corretto.

 

E così siamo tornati al cyborgpunk ... il discorso è lungo ... perché siamo tornati a parlare di Cyborgpunk? Perchè se la sinistra tradizionale, quella ideologica di Max per intenderci, venne giù insieme al muro di Berlino nel 1989, la coscienza identitaria della sinistra storica formatasi attraverso le battaglie sindacali e dei diritti civili fu tradita negli anni novanta da quei leader democratici che ne demolirono l'impianto sociale. Come sempre accade quando si cerca di tappare una pentola che bolle, la pressione aumenta fino a far diventare dell'innocua acqua una bomba micidiale. Ecco, gli anni novanta sono dell'acqua che inizia a scaldarsi e la nuova sinistra è il coperchio con cui si cerca di tapparla, il vapore ... il trasudo culturale che si va formando potremmo chiamarlo appunto Cyborgpunk.

 

 

 

In realtà Billy Idolo solo poteva accorgersi di quanto accadeva già nel 1993 perché aveva l'età anagrafica per ricordarselo il cyborgpunk. Sì perché musicalmente parlando questo genere è assimilabile alla psicadelia, che più di un genere musicale fu una sorta d'ispirazione. 

 

Iniziamo con Stabbing Westward - Nothing

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=0ZkSdmmgH_M

 

Questo pezzo fa parte della colonna sonora di Johnny Mnemonic, un film del 1995 tratto da un romanzo di Gibson. Le immagini del video che ho postato idealizzano queste metropoli simili a una scheda elettronica in cui circolano i dati/idee. Gibson era un scrittore del Mirrorshades moviment, un gruppo di scrittori di fantascienza che coniarono il termine cyborgpunk intorno alla prima metà degli anni ottanta. Ora questi signori ebbero una serie d'intuizioni senza dubbio geniali, tuttavia descrissero solo un involucro affascinante senza grandi contenuti. 

 

Dal punto di vista musicale, il cyborgpunk è industrial metal come quello dei Nine Inch Nails - Dead Soul

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=RWs8kdGUgDg

 

Ma è anche Marilyn Manson - Rock is dead colonna sonora del primo Matrix

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&list=PL6488EE7285A64D7B&v=F7LwBllYARg

 

Però, a ben vedere è anche Madonna di Bedtime story,  

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=m01NJm47w4M

 

Questo pezzo è made in casa Bjork, prodotta dall'allora compagno Nelee Hooper

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=u0cS1FaKPWY

 

Ma è anche cyborgpunk la colonna sonora del nostrano Nirvana di Salvadores

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=feOoixPqZv4

 

Ok, ora si è fatto tardi e domani mi aspetta un'alzataccia ... insomma, in comune tutti questi video hanno soprattutto la voglia di combattere la realtà mettendola in discussione sotto ogni suo aspetto: filosofico, sociologico e politico. Questo attraverso la tecnologia informatica. Già era accaduto in passato con l'elettricità e prima ancora con la macchina a vapore, tuttavia mai come adesso tutto questo appare possibile perché la tecnologia informatica si è resa compatibile con la mente umana ... ci siamo entrati dentro! Quindi l'altro aspetto del cyborgpunk che sta nell'estraniarsi fino a mutare il livello delle nostre percezioni come se la tecnologia fosse una droga. Se prendete tutti questi elementi, vi accorgerete che sono gli stessi ingredienti con cui si sono cucinate le correnti culturali della storia dell'umanità. 

 

Ora me ne vado a dormire, ma la prox volta il viaggio musicale ricomincia da qui Xd

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...