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autolesionismo? o.o


solo17

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ciao a tutti, scusatemi ma sono un po' sconvolto. ho visto su italia uno un servizio che parlava di ragazzi autolesionisti che si tagliavano braccia gambe petto, tutto, con lamette, trincetti, chiodi e chissà cos'altro. ora mi chiedo: cosa spinge un quattordicenne a farsi del male? e i genitori cosa pensano di tutto questo?

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Ehm...ti risponde un exautolesionista

 

Non saprei spiegartelo, ma farsi del male mi aiutava ad allontanare il dolore...sembra un controsenso lo so, ma dopo che mi facevo del male mi sentivo meglio, anche se per poco. Non arrivavo a tagliarmi le vene, mi limitavo a farmi sanguinare i palmi delle mani lacerandomi la carne con le unghie. Non saprei spiegarti il motivo, ma il dolore fisico mi "distraeva" da tutto il resto, e lenire questo dolore autoinflitto in un certo senso mi aiutava a sentirmi meglio...è complicato da spiegare >.<

 

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/24896-scratches/

Edited by Hefes
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Sono le malattie del benessere, le malattie di chi ha tutto, talvolta troppo, ma non lo apprezza piú: in Africa, dove ogni giorno la gente lotta per vivere, certe problematiche sono rarissime. Fonte: un mio amico psicologo che é vissuto per tanti anni in Kenya.

Edited by ben81
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Hefes ha ragione, il male fisico allontana la sofferenza.

Quando sento che perdo il controllo o che tutto sta precipitando mi aiuta. é come se mettesse le cose a posto per un po'. E lo stesso meccanismo di abuso di alcol, droghe o farmaci.

Me ne vergogno, so che è una stronzata e che sono una testa di cazzo. Credo che tutte le persone che lo fanno lo pensino.

 

 

@Ben81, secondo me si possono definire malattie del benessere, ma non perché non si apprezzano più le cose che si hanno, piuttosto credo che il benessere comporti tempo per riflettere e il prendere consapevolezza di certe cose, e la consapevolezza destabilizza.

Oppure può anche darsi che semplicemente in Kenya la selezione naturale sia molto più rigida e individui che sono portati a sviluppare tendenze di questo tipo muoiano prima di poterle sviluppare.

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@ben81, non ho le competenze per affermarlo

ma mi sembra piuttosto evidente che il nostro cervello

non si sia evoluto per il "benessere" ma per sopportare

condizioni di stress molto superiori (fame, freddo, sforzo fisico)

e l'assenza di questi stimoli potrebbe indurci a ricrearli artificialmente.

 

Inoltre ci sono anche dei fattori culturali che stimiamo poco.

Una normale tribù africana, amazzonica o australiana

fa al suo corpo atti di autolesionismo molto superiori a quelli dei nostri adolescenti

solo che se li fa "un selvaggio" vengono ritualizzati e accettati socialmente,

mentre se li fa un ragazzo occidentale si parla di "disagio".

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io non credo siano malattie del benessere. e anche se lo fossero la causa del benessere non è nei malati, loro sono eventualmente la vittima del benessere.

 

chi soffe di disturbo borderline può avere l'autolesionismo tra i sintomi del suo disturbo e le malattie psichiche non sono una prerogativa delle nazioni ricche anche se forse in quelle povere non vengono diagnosticate per la medicina carente di personale e altro.

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Tralascerei i casi in cui l'autolesionismo è il sintomo di una

malattia psichica, mi sembra un caso a parte.

 

La differenza è che le culture premoderne, non conoscono

l'adolescenza che si esaurisce in un breve periodo rituale

di passaggio dall'infanzia all'età adulta.

 

Sono riti spesso molto cruenti o dolorosi, ma completamente

ritualizzati e socializzati...come dice Almadel. In quei contesti

il disagio sarebbe sottrarvisi.

 

La domanda quindi potrebbe essere: cosa dovrebbe fare un

adolescente secondo la nostra società per essere adolescente?

Sappiamo dire con facilità cosa non dovrebbe fare: bere, fumare

drogarsi, etc. ma non viene detto molto dagli adulti su come dovrebbe

interagire coi coetanei ed il mondo esterno.

 

A questo punto io introdurrei una distinzione fra il fare una certa

cosa per comunicare con il mondo esterno ed il fare una certa cosa

per esprimere un conflitto interiore.

 

In entrambi i casi l'adolescente agisce e spesso agisce tramite pratiche

di modificazione del corpo...ma certamente sono due cose ben diverse

 

E' ben diverso il ragazzo che si tatua si fa il piercing o si depila o quel che

volete voi...cioè si appropria del proprio corpo per difendere una sua identità

in modo affermativo e/o aggressivo verso l'esterno, rispetto al ragazzo che

per certi versi ritorce questa aggressività contro se stesso

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Tralascerei i casi in cui l'autolesionismo è il sintomo di una

malattia psichica, mi sembra un caso a parte.

 

io invece credo sia la norma solamente che i disagi psichici non vengono spesso diagnosticati e per questo non si sa che si hanno.

Edited by marco7
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PietroUomoDiPietra

ciao a tutti, scusatemi ma sono un po' sconvolto. ho visto su italia uno un servizio che parlava di ragazzi autolesionisti che si tagliavano braccia gambe petto, tutto, con lamette, trincetti, chiodi e chissà cos'altro. ora mi chiedo: cosa spinge un quattordicenne a farsi del male?

 

Cosa spinge non lo so ma ti posso dire cosa (in misura minima)  trovano dopo: uno scarico a tensioni psichiche molto più laceranti, spesso vere e proprie ossessioni. Il farsi male costringe il cervello ad abbandonare immediatamente qualsiasi cosa sta facendo (tra cui anche far "girare" ossessioni e circoli mentali viziosi) per occuparsi di un problema reale (il dolore, appunto). Di passata vi è un secondo momentaneo sollievo dovuto al fatto che il sistema nervoso genera, per compensare il dolore, anche minime quantità di endorfine (che non sono altro che stupefacenti autoprodotti dal corpo) che, oltre ad attenuare la sensazione fisica del dolore, "stacca" momentaneamente il cervello dalla presa delle sue stesse ossessioni.

 

Sono tutti meccanismi presenti in ognuno di noi ma che in alcuni si attivano più efficacemente che in altri e che, almeno parzialmente, agiscono anche in chi usa il dolore fisico per accelerare e intensificare l'orgasmo. Di regola il trarre godimento da una sofferenza fisica ha anche una base fisiologica, non è solo una paturnia mentale. Esattamente come il drogarsi (anche perché E' un drogarsi, sia pure molto blando).

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io invece credo sia la norma solamente che i disagi psichici non vengono spesso diagnosticati e per questo non si sa che si hanno.

 

 

Un disagio psichico non è in ogni caso una malattia, resta un disagio

anche se forse è qualcosa di più della mera espressione di una conflittualità

interiore.

 

Molti di questi comportamenti sono legati all'età quindi mi pare difficile

ipotizzare qualcosa di più se c'è remissione dei comportamenti ( ciò non

toglie magari che una x% permanga o diventi un disturbo in senso stretto )

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@Hinzelmann

 

disagi, malattia, condizione, disturbo.... sono parole usate spesso come sinonimi per malattie o disagi psichici. non sono sicuro sia una faccenda che ha a che fare con l'età. tempo fa vidi a un distributore di benzina tedesco una impiegata sulla cinquantina che aveva le braccia tutte tagliuzzate, non poco.

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Inoltre ci sono anche dei fattori culturali che stimiamo poco.

Una normale tribù africana, amazzonica o australiana

fa al suo corpo atti di autolesionismo molto superiori a quelli dei nostri adolescenti

solo che se li fa "un selvaggio" vengono ritualizzati e accettati socialmente,

mentre se li fa un ragazzo occidentale si parla di "disagio".

 

Questo è verissimo. Ma come hai detto tu, nel caso delle tribù africane (etc.) fa parte di un rituale praticato da secoli e secoli. Nella nostra cultura non rientrano più pratiche di questo tipo da quando venivano considerate come modo per espiare i peccati ed avvicinarsi a Dio. Se non sono socialmente accettate credo sia perchè ormai si conoscono i rischi di queste pratiche (e forse in secondo luogo per quella che è ormai la nostra tendenza a curare ed aggiustare qualsiasi cosa).

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tempo fa vidi a un distributore di benzina tedesco una impiegata sulla cinquantina che aveva le braccia tutte tagliuzzate, non poco.

 

Questo è vero in una x% di casi, ma purtroppo

credo che lo si possa verificare solo a posteriori

come d'altronde in moltissime sintomatologie del

genere

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Io sono tuttora un pò lesionista e quindicenne

Le ragioni per cui lo faccio sono perchè vedo poco il mio ragazzo o per motivi peggiori ( ad esempio quando i miei compagni mi dicono "se muori chissene frega" oppure quando litigo con i miei)

I miei genitori non lo sanno..o almeno.. tempo fa lo sapevano,non sanno che ho ricominciato

Quando mi taglio/graffio sento il dolore che si concentra sulla ferita e il dolore mentale (che ti giuro è più duro da sopportare) sembra alleviarsi

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Quando mi taglio/graffio sento il dolore che si concentra sulla ferita e il dolore mentale (che ti giuro è più duro da sopportare) sembra alleviarsi

 

se posso chiederti: perchè hai dolore mentale e come si manifesta concretamente. rispondere naturalmente è facoltativo.

 

uno psicologo o uno psichiatra non potrebbe aiutarti ad alleviare il dolore mentale ?

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Pfff, gli psicologi sono inutili, non capiscono un cazzo, fanno solo domande ma non ti danno risposte...

 

Comunque credo che con l'espressione di dolore mentale lui si riferisca ad un profonda, e grave, depressione.

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Accidenti ma come si può arrivare a questo capisco che la depressione è una brutta bestia ma io per scaricarmi urlo come una bestia a tutti quelli che micircondano non cerco di farmi del male...

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Mmmmm come spiegarmi...

 

Allora io sono una persona che odia(va) raccontare i fatti miei in giro, perchè mi da fastidio il fatto che le persone sappiano i fatti miei, o diventino ossessivi nei miei confronti, quindi tendevo a tenermi tutto dentro, qualora avessi iniziato a urlare, le persone avrebbero capito che qualcosa mi turbava, e quindi avrebbero iniziato a darmi addosso, è per questo che mi laceravo i palmi, perchè mi bastava chiudere i pugni o mettere le mani in tasca per nascondere tutto...aggiungi poi che durante quel periodo non avevo molti amici, quindi, anche volendo, con chi avrei potuto confidarmi??? L'ansia in un modo o nell'altro deve uscir fuori, e se tendi a soffocare tutto, sfocia in atti di autolesionismo...

Edited by Hefes
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io ne ho passate tante, troppe, ma ho sempre cercato l'aiuto di amici stretti, parenti, se uno è credente come me anche di un prete, ma mai autolesionismo. nel senso, oltre a fare male fisicamente è anche un male psicologico, perché in quel momento allievi il "dolore psicologico", ma dopo poco ci ricadi e quindi ricominci, fino a quando non diventi in qualche modo dipendente sia dal farti male sia dal tuo disagio (passatemi il termine) psicologico. sbaglio?

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anche io per un periodo sono stato solo, ma ho cercato di mettermi in gioco frequentando corsi di canto, teatro, club di lettura ecc.. tutto pur di stare in compagnia e conoscere gente!

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Mmmmm come spiegarmi...

 

Allora io sono una persona che odia(va) raccontare i fatti miei in giro, perchè mi da fastidio il fatto che le persone sappiano i fatti miei, o diventino ossessivi nei miei confronti, quindi tendevo a tenermi tutto dentro, qualora avessi iniziato a urlare, le persone avrebbero capito che qualcosa mi turbava, e quindi avrebbero iniziato a darmi addosso, è per questo che mi laceravo i palmi, perchè mi bastava chiudere i pugni o mettere le mani in tasca per nascondere tutto...aggiungi poi che durante quel periodo non avevo molti amici, quindi, anche volendo, con chi avrei potuto confidarmi??? L'ansia in un modo o nell'altro deve uscir fuori, e se tendi a soffocare tutto, sfocia in atti di autolesionismo...

Sai che questa  è la mia condizione attuale? Però ho trovato voi e già questo per me è la cosa più bella che mi sia capitata :) (escluso itagli alle mani, mi dispiace però che tu sia stato forzato a fare questo ;( ...)

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Ad esempio Almadel è autolesionista dalla nascita, è Veneto.

Hey hey Calma..........................

 

C'è un altro veneto qui e non l'ho ancora conosciuto?

 

Un momento che insinui noi veneti... emiliano, tu stai sotto io sto sopra XD Geograficamente parlando...

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@solo17 ma il più delle volte non sei tu che ti isoli, sono gli altri che isolano te.

hefes io non sto giudicando, perché sono tutti modi per esprimere un dolore personale. dico la mia esperienza, e non essendo stato autolesionista non capisco questo "sfogo"..

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E io sto tentando di spiegartelo XD non fraintendere :P:

 

Se sei SOLO devi sfogarti in un modo o nell'altro, e può succedere che un ragazzo, non vedendo altre alternative, ricorra all'autolesionismo come ultima spiaggia...è difficile da spiegare >.< se non lo provi (e ti auguro di non provarlo mai) non puoi capire :\

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hefes io non sto giudicando, perché sono tutti modi per esprimere un dolore personale. dico la mia esperienza, e non essendo stato autolesionista non capisco questo "sfogo"..

è ovvio che non puoi capirlo per il semplice fatto che non hai vissuto la sua vita ogniuno di noi non capirà mai gli altri fino in fondo... ma è questo il bello della vita e anche il brutto....

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però prima di arrivare all'autolesionismo uno dovrebbe tentare di cambiare compagnia una volta, un'altra, un'altra ancora! insomma, uno prima o poi trova le persone giuste no?

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PietroUomoDiPietra

Quando mi taglio/graffio sento il dolore che si concentra sulla ferita e il dolore mentale (che ti giuro è più duro da sopportare) sembra alleviarsi

 

Complimenti per la tua (rara) lucidità.

 

Ciao

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