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Secondo voi desiderare un fidanzato della stessa "razza" di Zac Efron è desiderare troppo ??


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PietroUomoDiPietra

Sinceramente suggerigli che potrebbe essere etero è la cosa più irreale e nociva che gli si possa dire.

Perché? Non sarebbe nemmeno il primo etero che si traveste da gay per non affrontare i problemi che ha sul SUO terreno. L'essere gay è tutto tranne che una "cura" per l'eventuale inadeguatezza di un etero rispetto al suo ambiente e che, se si sente tale, è bene che i suoi problemi se li risolva a casa sua. Buon ultimo, il mio non è un "suggerimento" ma un ESPLICITO invito a verificare come stanno davvero le cose senza starci a girare troppo intorno. Anche perché se non è lui il primo a darsi da fare a cavare le SUE castagne dal fuoco, noi possiamo fare ben poco.

 

 

io ho sempre detto di essere bisessuale;

Non gay effettivo al 100 per cento;

Ok. Spiega bene cosa intendi per essere "non gay effettivo al 100%". Perché, a quanto ne so, un bisessuale è in tutto e per tutto ANCHE un "gay effettivo al 100%". Altrimenti il definirsi bisessuale non si capisce molto bene cosa definisca realmente. Un etero può tranquillamente nutrire per un suo amico un affetto tecnicamente indistinguibile dall'amore ma questo, in assenza di un qualsivoglia desiderio sessuale anche sublimato, NON ne fa automaticamente un gay, anzi. Mentre il desiderio sessuale per un individuo dello stesso sesso (il volerci scopare insomma) è SUFFICIENTE a qualificare una persona come gay anche in assenza di qualunque affettività.

Tu questo desiderio FISICO lo provi o no? L'uccellino che tieni in gabbia si agita o continua a dormire? Immaginati il tuo Zack Efron nudo e in piena erezione che si sdraia sul letto accanto a te: quali sono le tue reazioni fisiche? Ti si "accende" qualcosa o ti metti a guardare il soffitto?

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Ovvio che mi si accende qualcosa; e vorrei anche dire una cosa: avere attrazione per i ragazzi, per me, è tutto tranne che un modo di liberarsi dal mondo etero; a volte anzi mi sembra una condanna per qualcosa di sbagliato che ho fatto; ho sempre detto che sinceramente parlando l'avere delle attrazioni verso i maschietti la vedo più come un "problema"; e uno deve essere a mio parere davvero scemo a farsi passare per gay/bisessuale dopo tutte le paranoie/problemi in casa etc che da questo ne potrebbero derivare;

A volte mi sento veramente inappropriato, sbagliato; quindi, concludo dicendo che non è affatto una cosa così piacevole per me, ma che sto cercando piano piano di accettare;

sono priorità. è giusto che adesso (quanti anni hai, 20,24?) pensi certe cose. tanto tra dieci anni ne penserai altre. non ti fossilizzare troppo, ma se lo desideri puoi sempre darti da fare a trovare un fidanzato che rispecchia i tuoi canoni del momento.

Ma io sono un passivo;

Sono i ragazzi che devono provarci con me;

 

Troppo comodo...cioè intendiamoci non è che qui siamo tutti nati imparati

belli-biondi-ricchi-brillanti ed intraprendenti....

 

E' chiaro che tutti noi abbiamo avuto le nostre difficoltà, i nostri successi

i nostri insuccessi, a qualcuno è andata meglio, ad altri peggio etc.

 

Nessuno dice sia una passeggiata di salute XD

 

Però la tua posizione di principio -  i belli ci devono provare con me

fa molto "sindrome di peter pan"

 

Rifiutare la mediocrità della vita ed anche la mediocrità di ipotetiche

prime esperienze, significa rifiutare la vita stessa, nel tentativo infantile

di confermare la propria unicità ed alimentare un ideale di sè, che invece

deve confrontarsi con le difficoltà che la realtà ci pone.

 

Difficoltà da cui però si impara....e da cui tu potresti e dovresti imparare.

 

Per poter pensare di essere un 7+ ( e se tu fossi un 7 meno o fra il 6 ed il

7 non cambierebbe molto ) tu finisci per perdere in individualità ed essendo

disponibile ad essere tutto, pur di essere speciale....finisci per non essere

niente....un bisessuale passivo, cioè una sostanza inafferrabile, senza forma

né direzione.

 

Questa situazione - in termini psicologici - è esattamente la posizione

di chi nega  a livello inconscio il sentimento, per il timore di essere ferito.

 

Ed ecco che tu diventi un gay non effettivo, un etero putativo, un bisex passivo

cioè ti inventi formule per autoidentificarti che in realtà non definiscono niente

se non il fatto che stai sfuggendo il confronto con la realtà.

 

Se hai 24 anni, devo ricordarti che gli anni passano....stai gettando al vento

la tua giovinezza, gli anni più belli ed avventurosi che tanti tuoi coetanei stanno

vivendo ( siano essi gay, etero o bisex )

Ho 25 anni;

Bel discorso e sono d'accordo; ma comunque non può implicare il fatto che io debba andare con chiunque; anche perché, ripeto, è una cosa più forte di me; non ci riesco proprio; se non sono attratto da qualcosa (e qui c'entra anche il fisico) io non ce la faccio a farci qualcosa....non so più come spiegarmi, è tipo.....fisiologico.....

unmondomigliore

ci sono un sacco di ragazzi attraenti...secondo me basta solo cercare... e poi essere passivo ed essere bisex non c'entra niente, tu puoi provarci e fare il primo passo..altrimenti penseranno che sei un blocco di ghiaccio incapace di sciogliersi. Non puoi aspettare che siano sempre gli altri a provarci con te. Del resto questo succede anche con gli amici : sei tu che te li devi fare perché raramente loro verranno a trovare te alla porta.

PietroUomoDiPietra

A volte mi sento veramente inappropriato, sbagliato; quindi, concludo dicendo che non è affatto una cosa così piacevole per me, ma che sto cercando piano piano di accettare;

 

Allora direi che se l'attrazione FISICA c'è (e lo sai che c'è perché certe reazioni - dal voltarsi istintivamente a guardare qualcuno che ti piace ad avere erezioni per il medesimo - le hai in modo inequivocabile) possiamo accantonare questo problema per affrontare un altro possibile corno del dilemma: come stiamo a omofobia? Se vedi due ragazzi (o due ragazze) che si baciano per strada o anche solo se ne vanno in giro a braccetto) che reazioni hai? Soprattutto se i ragazzi e le ragazze per il resto sono di aspetto normalissimo, né belli né brutti... E' importante perché gli ideali holliwoodiani se li sognano tutti ma l'andare insieme a gente normale (SOPRATTUTTO a letto) lo fanno solo quelli che non hanno alcuna paura di essere quel che sono e di fare quel che vogliono fare e quindi non hanno nessun problema a farsi andare bene gli altri così come sono senza starli a idealizzare troppo.

Scusa un secondo @Doctoralf88, ma che idea orrenda e sublimemente omofoba hai del fatto di essere omosessuale? Chi diavolo ti ha ficcato in testa che se uno è omosessuale deve andarci per forza con qualsiasi individuo di sesso maschile preso a caso nella popolazione umana? Da come scrivi appari più imbevuto di stereotipi di una vecchietta che va a fare la spettatrice nel pubblico delle puntate di Forum.

 

Sfido a trovare un eterosessuale che, per il fatto di essere eterosessuale, si trita angosciosamente il cervello per il dubbio di dover o non dover provare attrazione fisica per la totalità degli esseri viventi di sesso femminile.

 

Follia pura ragazzo mio, devi tornare presto nella realtà.

Edited by Sampei

@PietroUomoDiPietra: la mia reazione a vedere una coppia omosessuale che si tiene per mano per strada ?? Beh, dopo averli visti il primo mio pensiero è: "che carini/e, e che invidia: loro sono felici e spensierati di essere quello che sono in assoluta libertà; vorrei essere come loro (magari col ragazzo che mi piace)";

@Sampei: io non dico affatto le cose di cui mi accusi; sono gli altri ragazzi (se leggi i post precedenti) che me lo dicono;

Eppure dai discorsi che fai a me pare proprio che è da te che proviene tale convinzione, se addirittura ti lasci condizionare in questo modo dagli altri. E' ovvio che se c'è uno interessato a te cerca in tutti i modi di "pubblicizzarsi" al meglio per convincerti che lui è la persona giusta per te; ed è altrettanto ovvio che se un tuo amico deve sentire le tue lamentele riguardo al fatto che non trovi nessuno che ti ispira, per consolarti ti dirà di non essere troppo frettoloso nè troppo schematico, e, se tu insisti, per far smettere le tue lamentele ti dirà di non fare troppo il viziato.

 

Ma da questo non è in alcuno modo lecito estrapolare la tua visione delle cose.

 

Quello che devi fare è smetterla di lamentarti e smetterla di fraintendere i discorsi che le persone attorno a te ti fanno; loro non sono mica fonte di verità assoluta, parlano per motivi del tutto contingenti, parlano per tirar l'acqua al loro mulino. Tu piuttosto cerca di creare quante più scuse possibili per conoscere quante più persone possibili, preferibilmente in ambienti in cui puoi condividere liberamente i tuoi interessi personali con gli altri.

 

E tieni anche presente che per attirare una persona interessante bisogna anche... essere a nostra volta interessanti, dimostrare di avere una certa stabilità, una certa umiltà, una gran bella dose di realismo.

 

E' un do ut des, guarda che niente ti è dovuto. Le persone si conoscono, si incontrano, si osservano, si studiano, fanno degli esperimenti, si avvicinano, si allontanano, si valutano, si parlano, si confrontano, si scoprono a vicenda. E attenzione, è tutto molto... bilaterale, mi sa che non te ne sei ancora reso conto.

 

E' tutto estremamente meno schematico di quanto pensi, e vedrai che pian piano te ne accorgerai anche tu, quando inizierai a relazionarti concretamente con le persone, a fare i tuoi tentativi, i tuoi esperimenti, i tuoi litigi, i tuoi pasticci, come è giusto che sia, abbandonando questa impostazione così tremandamente astratta e unilaterale in cui ti sei impantanato.

Edited by Sampei

 

 



Ho 25 anni;
Bel discorso e sono d'accordo; ma comunque non può implicare il fatto che io debba andare con chiunque; anche perché, ripeto, è una cosa più forte di me;

 

Resta il fatto che esistono problemi veri: non essere mai stato

con nessuno - uomo o donna - a 25 anni e non averci mai provato

perchè dovrebbero essere gli altri a prendere l'iniziativa

 

Ed esistono problemi immaginari: dover andare con chiunque

 

Più forte di te - in questo momento - è cullarti nella speranza

che un uomo ( perchè se aspetti, una donna buonanotte...)

possa ritenerti così speciale da provarci con te, senza che tu

abbia fatto niente perchè questo fatto potesse verificarsi

PietroUomoDiPietra

@hinzelmann...veramente ho avuto una relazione di 3 anni con una ragazza......

 

Prova a raccontarla un po' così in un modo o nell'altro ci si toglie dei dubbi. Tre anni, se ci si è frequentati con assiduità (come viene da presumere dal termine relazione), non sono noccioline, anzi a 25 anni son cocomeri...

 

Comunque, dalla mia esperienza DIRETTA e PERSONALE posso testimoniare che ogni volta che in questo "gioco" viene posta una posta troppo alta o troppo idealizzata è perché in realtà, al di là dei "pro-forma", al "gioco" non si è realmente interessati a partecipare (per i più svariati motivi, alle volte anche validi ma che bisogna darsi la pena di conoscere e non lasciarli scorrazzare nell'inconscio a decidere della tua vita al posto tuo).

 

Io fino a un buon 26-27 anni ero "piuttosto" omofobo nel senso che proprio non riuscivo a togliermi dalla testa che l'omosessualità fosse qualcosa di andato storto e che, per quello che avevo incontrato fino a quel momento (a parte DUE eccezioni, solo morti di sesso e basta), non vedevo alcuna ragione per raddrizzare ma piuttosto per lasciarmi alle spalle il più presto possibile anche perché, mentre dalla mia parte non vedevo FUNZIONARE UN BEL NULLA, dall'altra parte, sul versante etero, vedevo delle storie che invece, pur con i loro bisticci, funzionavano discretamente (allora la gente aveva, nonostante tutto, fiducia nel proprio futuro e da questa fiducia conseguiva anche la determinazione di tanti a mettere su famiglia e ad avere dei figli, aggiustando la propria vita di conseguenza... altri tempi anche se sono solo poco più di venticinque anni fa!). E di continuare ad andare avanti su una strada che non riuscivo a trovare "sana" e soprattutto appagante, non ne avevo una gran voglia e, onestamente, devo dire che se all'epoca non sono andato a buttare via soldi da uno psicoanalista è perché di soldi, oltre quelli che mi servivano a campare tra una fin del mese e l'altra, proprio non c'erano.

 

Poi venne un giorno, dopo quasi nove anni di astinenza, in cui un ragazzo di strada eroinomane, a cui un paio di sere prima avevo offerto - senza chiedere alcunché in cambio - di mangiare qualcosa insieme a me in un Burghy (i Macdonald dell'epoca), fece una cosa che non aveva MAI FATTO NESSUNO prima di allora: mi buttò le braccia al collo per farsi consolare di una giornata di merda  e magari farsi offrire un'altra volta da mangiare (e infatti siamo andati poi a prenderci un panino e da bere).  Quell'abbraccio semplicemente MI CAMBIO LA VITA perché, in un lampo, mi fece capire non solo cosa cercavo veramente (e cioè non una replica della mia prima storia vissuta nell'adolescenza che pure ebbe per me molta importanza nel porre i paletti su cosa andare a cercare nel resto della mia vita) ma soprattutto quanto ERA SEMPLICE e DIRETTO TROVARLO. E me lo aveva fatto capire non un "uomo perfetto" ma un povero disgraziato che, per gli effetti dell'eroina, a 22 anni, aveva ormai i denti più conciati da sbatter via di quanti non ne abbia io oggi a 52.

 

Con quel ragazzo, nonostante in circostanze diverse avrebbe forse potuto esservi qualcosa di più, l'amicizia non durò a lungo: l'eroina è un bruttissimo terzo incomodo da sopportare e soprattutto, per un tossicomane, è il "vero" partner e pure molto esclusivo: al di fuori dei suoi flash non c'è nient'altro che lo interessi... e io, me ne rendevo conto proprio "in vivo", ero in quel momento tutt'altro che "la roccia incrollabile" che credevo di essere, e non potevo assolutamente permettermi di rischiare di diventare a mia volta tossicodipendente (è questa una delle cose in cui la curiosità uccide il gatto e il desiderio di condividere le esperienze con qualcun altro, altrimenti legittimo, può divenire un pericolo mortale... e che per molti lo è diventato senza scampo). Tuttavia quell'abbraccio è rimasto uno degli eventi più importanti e memorabili della mia vita... perché poi mi ha spinto a cercarne altri e soprattutto me li ha fatti cercare in chi poteva e voleva darmeli (in cambio di nient'altro che i MIEI abbracci!) che, 99 volte su cento, tutto erano tranne che campioni di bellezza maschile, anzi... che però sapevano essere sé stessi e proprio per questo rendersi interessante anche soltanto respirando!

 

Nei mesi e negli anni seguiti a quella sera ho anche gradualmente cominciato a capire i gay per quello che erano, persone COMUNISSIME, in genere non più depravate di quanto lo fossi io e che si erano semplicemente dovute adattare a quello che passava il convento: un ambiente di merda con pochissime alternative realmente vivibili (quelle immaginarie e letterarie oovviamente si sprecavano...), abitato da gente piena di mille paure di essere scoperti "dal resto del mondo" per esserne di conseguenza esclusi e in cui molti dei comportamenti "mordi e fuggi" erano praticamente una conseguenza inevitabile di uno stato di cose che, sebbene attivamente replicato e perpetuato da loro stessi, NON era stato inventato da loro.

 

Una volta capito questo (ovvero "siamo tutti  uguali anche se non lo sembra e non lo si vuol vedere e accettare") tutto il resto è venuto da sé, compresi, locali, disco, saune, e quant'altro (allora agli albori). Perché alla fine la chiave per una vera accettazione degli altri è non solo comprendere che siamo più uguali di quel che ci hanno abituato a credere, ma pure che anche nel peggiore degli inferni, gli esseri umani restano SEMPRE esseri umani... ed è qui che sta la loro tragedia ma anche la loro grandezza: omosessuali, tossicomani o galeotti che siano non hanno MAI, come esseri umani, NULLA DI MENO (e ovviamente nulla di più) di quanto abbia il più nobile dei regnanti, che semplicemente non è altro che un altro essere umano che si è dovuto adattare ad un altro ambiente. Tutto qui... Nelle stesse condizioni di vita degli altri sarebbe divenuto esattamente come gli altri: cresci coi lupi e diventi un lupo anche se non lo sei, non hai alternative

 

Pensaci un po' e vedrai che, quasi senza rendertene conto, arrivi al giorno in cui ti dici: "ma che minchiate di problemi mi son fatto fino ad oggi???". Quel giorno anche le catene (e le balle che ti racconti del "non c'è nessuno per me") con cui adesso ti stai legando mani e piedi da  solo, spariranno come un brutto sogno quando apri gli occhi alla luce del mattino...che però devi essere tu ad aprire, perché non può farlo nessun altro al posto tuo.

 

Ciao

unmondomigliore

concordo con Pietro....ha detto delle cose giustissime e verissime

 

 

la maggior parte dei gay non accettano relazioni durature perché hanno paura di uscire allo scoperto e di essere giudicati...è una paura inconscia che anche io ho e a cui si cerca di ovviare con delle serate di divertimento in pub, locali, discoteche, dove nessuno si guarda nemmeno in faccia ed è quindi impossibile costruire dei rapporti che vadano oltre il sesso.

 

fortunatamente le cose stanno migliorando rispetto a venticinque anni fa :)

Be', a me è successo che qualcuno che mi piaceva ci provasse con me, un paio di volte. Statisticamente prima o poi accade. Volevano solo sesso, ovviamente (o almeno è quello che volevano da me, con altri si sono fidanzati poi), ma di per sé non è una cosa impossibile. Certo bisogna creare un attimino le circostanze.

Che poi, fra parentesi, è uno dei pochi vantaggi del maschio gay rispetto a quello etero: le speranze di poter essere rimorchiati senza dover rimorchiare sono sensibilmente più elevate, malgrado le donne di oggi abbiano più iniziativa di un tempo. 

Edited by FreakyFred

Ok; Zac Efron è stata un'esagerazione; all'inizio comunque l'avevo scritto che era provocatoria come roba;

certo è che un tipo del genere non lo disdegno; dico solo che se io mi reputo un 7+ (la metto sui numeri) è ovvio desiderare i dieci e lode magari; ma nella realtà anche un 7/7+ come me è ovvio che mi andrà bene; ma non potrei mai andare con un 3 o con un 4....riformulo: con chi per me sono 3 o 4......

In termini aritmetici la distanza fra 7 e 10 è la medesima

che separa il 7 dal 4

 

E' ovvio desiderare il meglio....e non il peggio, meno scontato

desiderare l'ottimo essendo solo discreti.

 

Poi è chiaro che tutto il discorso è viziato dal fatto che si tratta

di percezioni soggettive, tutti noi sviluppiamo una serie di criteri

di autovalutazione che corrispondono anche ai dati che ricaviamo

dall'esperienza, cioè dal riscontro reale, effettivo. Per la qual cosa

però occorre mettersi in gioco e provarci...

Sempre fermorestando che poi si vedono coppie dove uno è un 3 e l'altro è un 9....

Ma anche tra gli etero, uguale;

Ho un'amica che secondo me è un 9 pieno che sta praticamente con un 2 :/

C'è sempre poi un'eccezione alla regola;

Per la tua amica probabilmente lui é un 10

E tu un 2, se proprio vogliamo parlare in numeri.

 

Cosí come zac efron per alcuni è 10, per altri 6 e per altri 1.

 

Quindi la "razza_10" NON ESISTE!

Esiste semmai una lista di caratteristiche che ti fanno apprezzare un ragazzo.

Il problema é quando questo ragazzo ha una propria lista che non coincide con il tuo fisico/personalitá.

 

Tu punti troppo sulla Lista_Fisico mentre

Badi poco a quella della personalitâ.

É giusto che ci sia attrazione ma non serve solo quella

Anche perchè intorno a te non credo ci siano solo

10 che non ti cagano e 4 che non ti piacciono.

Ci son molti 7 come te che se tu guardassi bene

Anche come Lista_personalitá sarebbero 8 o 9

Piú che accettabili.

Edited by faby91
PietroUomoDiPietra

Sempre fermorestando che poi si vedono coppie dove uno è un 3 e l'altro è un 9....

Ma anche tra gli etero, uguale;

Ho un'amica che secondo me è un 9 pieno che sta praticamente con un 2 :/

Quindi? Dobbiamo farci fare il certificato di idoneità dall'Istituto nazionale di pesi e misure prima di cercarci un partner? Oppure ognuno ha il diritto di farsi piacere quel che gli pare infischiandosene del fatto che gli altri la giudichino una "scelta inopportuna"? Io sono più per la seconda, che dici? :D

 

 

Perché, quando ci si trova in queste situazioni, uno che incontra un altro simile a lui lo reputa sfigato e lo scarta.

Della serie: "Non mi iscriverei mai ad un club disposto ad accettarmi come socio!" (Groucho Marx) ;)

'Sti discorsi messi così hanno poco senso perché non è che uno decide da chi essere attratto. Ciò non accade mai. 

Ovviamente esistono meccanismi tali per cui uno si trova a desiderare sempre le persone non adatte a lui o che non ricambieranno, mentre magari potrebbe trovarsi bene con qualcuno che è già attratto da lui e che disprezza. Ma resta il fato che si tratta di meccanismi INCONSCI e che non possono essere modificati attraverso un azione DIRETTA e COSCIENTE. 

Concordo con @FreakyFred

Per il resto posso dire che sono tutte cose che so benissimo; per me un ragazzo o una ragazza può essere un 10 e lode; per un altro, lo stesso ragazzo può essere un 3; quelli si chiamano gusti; e ripeto che ci sta anche il discorso cervello, perché ripeto che uno può essere bello quanto vuole ma se il cervello è zero per me c'è poco da fare; me ne sono capitati e ne ho mandati tanti a quel paese per il cervello; concordo poi sul fatto che uno piace per l'insieme; non solo per il fisico ma anche non solo per il cervello; poi vabbe se uno trova quello che lo prende sia per il fisico sia per il cervello sia per il resto allora vabbe......fortunato;

Il fatto è che però il fisico è la prima cosa che arriva agli occhi;

Io volevo dire una cosa abbastanza semplice

 

Cioè è vero che non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace

ma questo non significa affatto che piacciamo tutti allo stesso numero di

persone ed allo stesso modo.

 

Tutti possiamo sperare giustamente di piacere a qualcuno...nonostante

mediamente sappiamo di piacere molto o poco.

 

Però è vero anche che se io vado in un locale con Almadel e Freakyfred

e piaccio mediamente più del primo e meno del secondo, non è che io non

mi accorgo di ciò che capita intorno a me o lo ignoro.

 

Piaccio più di uno e meno dell'altro e la mia autostima ideale deve prendere

atto della autostima percepita

 

Precondizione di tutto questo discorso è che Doctoralf88 si metta in gioco

e metta in gioco la sua percezione di sé, come ipoteticamente avremmo fatto

almadel freakyfred ed io

PietroUomoDiPietra

'Sti discorsi messi così hanno poco senso perché non è che uno decide da chi essere attratto. Ciò non accade mai. 

Ovviamente esistono meccanismi tali per cui uno si trova a desiderare sempre le persone non adatte a lui o che non ricambieranno, mentre magari potrebbe trovarsi bene con qualcuno che è già attratto da lui e che disprezza. Ma resta il fato che si tratta di meccanismi INCONSCI e che non possono essere modificati attraverso un azione DIRETTA e COSCIENTE. 

 

Se capisci da dove vengono sì. Soprattutto quando, camuffati da "attrazione/non attrazione" sono in realtà un muro per difendersi dal "rischio" di avere con gli altri gay dei rapporti REALI e non solo immaginari... Poi i gusti son gusti, si capisce. Ma i gusti sono una cosa, le coperture sono un'altra.

Un meccanismo incosciente non lo modifichi attraverso un azione diretta cosciente. Altrimenti sarebbe possibile modificare a comando qualsiasi gusto, qualsiasi attrazione, tutta la propria personalità. 

E' possibile modificare alcuni meccanismi? Forse. Attraverso un azione indiretta, però. Il consiglio "vai anche con uno che non ti piace" chiaramente non attecchisce perché quale che sia il motivo inconscio che c'è dietro, il risultato sarà che Doctoralf88 o chi per lui comunque quello lì non lo trovano attraente e non ci starebbero bene insieme. 

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