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Nasce VenTo, il progetto per la mega-ciclabile da Torino a Venezia


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679 km di pista ciclabile tracciati lungo gli argini del Po da Torino a Venezia passando per Milano per un’opera che avvicinerebbe l’Italia alle piste europee più conosciute. Sogno o realtà?

 

Per il dipartimento di infrastrutture e progettazione del Politecnico di Milano questa utopistica visione ha già un nome e un progetto ben delineato: si chiama ‘VenTo’ e corrisponde a una mega pista ciclabile elaborata in un anno di studi da una giovane equipe di ricercatori coordinati dal direttore scientifico del dipartimento Paolo Pileri.

 

Un progetto da 80 milioni di euro che dovrebbe essere finanziato dalle regioni interessate ma che per essere realizzato dovrebbe trovare anche l’appoggio del Governo. Ma vediamo nel dettaglio il mirabolante percorso che dovrebbe compiere la pista in questione.

 

Si parte dal Lido di Venezia e dopo due tratti di traghetto si arriva a Chioggia, poi al Polesine da cui si raggiunge il canale di Burana. Da lì si prosegue sul Po fino a Pavia, dove attraverso la ciclabile del Naviglio Pavese si arriva a Milano. Se il progetto potesse essere portato a termine in tempo per l’Expo 2015, le vie d’acqua consentirebbero un’affascinante visita ai padiglioni dell’esposizione. Da lì, ritorno in Piemonte fino a Torino, passando per una miriade di cittadine e centri abitati minori dall’immenso patrimonio rurale e artistico che potrebbe aprire allo sviluppo di un interessante nicchia di mercato turistico.

 

La grande opportunità sarebbe da cogliere al volo visto che il 15% dell’intero tracciato esiste già e presenta tutti gli standard di sicurezza necessari. E per superare il problema degli sbarramenti e recinzioni che al momento non permettono di chiudere alcuni anelli ciclabili basterebbe un impegno della politica nella semplificazione dei regolamenti d’uso sugli argini o sulle strade vicinali.

 

Al momento il progetto ha incassato una tiepida accoglienza da parte delle autorità che hanno partecipato alla presentazione ufficiale e solo un rappresentante del comune di Milano ha espresso apertamente il proprio appoggio.

Senza farsi troppe illusioni, c’è solo da sperare che il vento prima o poi cambi…

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