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AIDS: creato vaccino che debella il virus nei tessuti e non solo nel sangue


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Già la didascalia dell'immagine... "Sperimentato sulle scimmie un vaccino sulle scimmie " comunque è una notizia "vecchia" di circa un mesetto (l'altro vaccino menzionato nell'articolo). Comunque è un bel passo avanti!

Onestamente penso che le grandi industrie farmaceutiche faranno di tutto per avere l'esclusiva e farsi pagare un occhio a vaccino... Speriamo di no!

Solo l idea che potranno debellare il mio amichetto dal mio corpo ... Già mi manca .

 

Comunque beh ..ovvio che prima o poi ci riusciranno ... Ma volete mettere la perdita per le case farmaceutiche ? Sapete quanto costo io allo stato ? 3000 euro al mese ! Pensate che chi produce le pillolina rinuncerebbe davvero a tutto quel guadagno?

Già, ammettendo che questa sia la strada giusta, sicuramente le case farmaceutiche faranno terra bruciata pur di aggiudicarsi l'esclusiva sul vaccino... purtroppo viviamo in un mondo dove i soldi valgono di più della salute...

PietroUomoDiPietra

Per il momento è solo una notizia sul giornale. Una come tante già apparse sulla stampa in passato senza aver poi alcun seguito... Ammesso e non (ancora) concesso che vi saranno sviluppi, prima di arrivare alla sperimentazione sull'uomo ci vorrà ancora un bel po' di tempo.

In realtà non sono molti i vaccini sperimentali che hanno superato la sperimentazione sui primati, è un grosso passo, anche se non garantisce di per sé il successo finale. 

E poi perderei la mia scommessa, io avevo puntato tutto sulla terapia con le staminali :P

I risultati della sperimentazione sono stati pubblicati il 30 ottobre 2013 sulla prestigiosa rivista Nature. Non vorrei sembrare troppo ottimista (dovrei leggere l'articolo e valutare a fondo i risultati della sperimentazione) ma siamo vicini ad un punto di svolta. 

Edited by Akira86
PietroUomoDiPietra

Mah... il fatto che una ricerca sia pubblicata su una rivista come Nature non garantisce di per sé molto di più che è una ricerca e non una bufala. Per il resto il punto di svolta ci sarà solo quando si arriverà a proporre la sperimentazione sull'uomo. Fin quando non si arriverà a questo passaggio rimango piuttosto scettico.

Quando la Montalcini ha scoperto NGF il suo lavoro fu pubblicato proprio su Nature. Pensa te. Da quel giorno il mondo della neurobiologia è cambiato completamente. A quel tempo nessuno sapeva che le sue ricerche avrebbero condizionato in questo modo le scienze mediche moderne.

Questo per dire che i lavori pubblicati su Nature sono valutati dai ricercatori più importanti e più esperti a livello mondiale, non gente qualsiasi (la stessa Montalcini è stata revisore di alcuni lavori). 

Questo lavoro è importantissimo, che tu ci creda o no. Forse non si arriverà ad un vaccino nei prossimi 10 anni, ma il fatto che si è riusciti a portare a termine una sperimentazione sui primati è un fatto clamoroso. 

PietroUomoDiPietra

Guarda, è almeno una quindicina di anni che si è andati avanti a furia di "fatti clamorosi" (e anche di clamorosi abbagli) e ancora l'unica cosa che funziona sono gli antiretrovirali...  Il lavoro può essere importantissimo quanto vuoi ma solo per i ricercatori che si occupano di queste questioni e ai quali spetta l'onere di valutare i risultati effettivi di questa sperimentazione. Dati in abstract reperibili qui:

 

http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature12744.html

 

Non ho le competenze per giudicare questo genere di materiale ma intanto vi sono da dire alcune cose:

 

1) Al momento NON è un vaccino ma al più, se funzionerà anche sugli esseri umani, un trattamento post.-esposizione che andrà ad affiancarsi alle terapie antiretrovirali già esistenti.

 

2) Al momento è stato provato solo su scimmie già infette, non ancora su scimmie sane, cosa che rende l'equiparare questa sperimentazione a quella di un "vaccino" niente più che un "wishful thinking" ancora tutto da dimostrare.

 

3) Da quello che riesco a capire, il cocktail di anticorpi funziona fintanto che vengono somministrati; come cessa la somministrazione il virus riprende il sopravvento, esattamente come succede con gli antiretrovirali attualmente usati per tenere sotto controllo l'HIV.

 

Insomma, sarà pure un lavoro importantissimo ma intanto l'orso che si vuol vendere è ancora tutto da catturare... Con i miei migliori auguri di riuscirci beninteso ma anche con preghiera di non suscitare entusiasmi troppo prematuri. Ne abbiamo già sperimentati più che a sufficienza e ho i miei motivi per pensare che questo, se garantirà in futuro dei risultati stabili e affidabili, sarà solo uno strumento in più che andrà ad affiancarsi agli antiretrovirali e non una vera soluzione al problema (che al momento, francamente, mi sembra ancora molto ma molto lontana - e lo rimarrà ancora per un bel po').

Deduco che tu non abbia minimamente letto il lavoro. Come tu sai l'abstract non rispecchia assolutamente i risultati ottenuti, che vanno capiti a fondo e considerati nel loro insieme. Non so se sei del campo, in ogni caso tu saprai (o voglio sperare, visto che ti permetti di mettere giudizio) che la terapia attualmente in uso, non è tollerata da tutti i pazienti. Oggi si vive bene, questo è vero, ma non tutti i pazienti rispondono in maniera adeguata. Purtroppo c'è ancora chi muore di AIDS e questo perché il virus è comunque capace di replicarsi nonostante i farmaci.

Innanzitutto, una cura con anticorpi è senz'altro meglio tollerata dal nostro organismo (si tratta delle cosiddette terapie biologiche); una cura con farmaci avrà dei sempre dei punti deboli. Per farti un esempio, l'artrite reumatoide oggi si cura con anticorpi monolocali, altamente efficaci e ben tollerati dalla quasi totalità dei pazienti. In passato i farmaci usati devastavano i pazienti.

Secondo punto importante, la scienza non è aria fritta. Ti rendi conto che HIV è un retrovirus? Sai di cosa stiamo parlando? Esso non può essere estirpato dall'organismo perché si integra nel nostro DNA. Non so se ti rendi conto dei risvolti biologici e medici di questo particolare meccanismo virale.

La soluzione migliore è proprio quella di creare una cura capace di neutralizzare il virus, rendendolo di fatto innocuo. Oltre a questo però è necessario che la cura, visto che è a vita, non dia alcun problema al paziente. È vero che oggi ci sono pazienti che vivono un'esistenza perfettamente normale, ma ci sono alcuni che non rispondono bene alla terapia, perché i farmaci sono troppo forti.

Porta rispetto alla comunità scientifica. Se oggi come oggi milioni di persone possono vivere quasi normalmente è soltanto merito di persone che vivono fra laboratorio e casa, molto spesso mettendo da parte vita privata e passioni.

A proposito, sempre per informati: i primati hanno in comune con noi umani il 98% del loro genoma. Sai che vuol dire questo? che se un cocktail di anticorpi ha un effetto di questo tipo sui primati è quasi sicuro che funzioni anche sugli uomini. Tu dirai? "Embe? Io voglio la cura". Allora pensa al cancro. Anche dopo chemioterapia e dopo rimozione del tumore, in caso di malignità, il pericolo di recidiva è altissimo. Allora dovremmo banalizzare tutte le attuali scoperte sui meccanismi di metastatizzazione e di genetica del cancro solo perché non servono a curare definitivamente la malattia?

PietroUomoDiPietra

Niente male come replica: un sacco di aria fritta per non dire una cosa molto semplice: neppure sei del campo per risponderne con cognizione di causa. In ogni caso gli abstract dicono l'essenziale di un articolo e NON sono scritti dal primo tirapiedi di redazione a cui viene appioppata l'incombenza. tuttaltro.

 

Per tutto il resto: l'HIV, con tutti gli annessi e connessi accessibili a un profano, me lo sto seguendo da 25 anni ... da ben prima cioè di contrarre l'infezione a mia volta. E non sono stato 25 anni a legger fumetti, credimi. Se ti dico che sono MOLTO scettico ogni volta che mi si viene a parlare di vaccini per l'HIV ho i miei motivi per esserlo. Prima di supporre che gli altri siano più scemi di quello che sono almeno fatti lo scrupolo di farti venire il dubbio che forse il sottoscritto di cosa sia la comunità scientifica e di come funzioni qualcosa per conto suo lo conosce già... e pure da un bel po.

Il fatto che tu sia sieropositivo e che non voglia riconoscere gli sforzi fatti in questi anni, non ti fa onore. Non so se sei in terapia e come la stai tollerando, ma la verità è che se si riesce a portare un paziente a vivere oltre i 30 anni, lo si deve solo a chi si sbatte dalla mattina alla sera per studiare e fare esperimenti.

Mio padre ha un cancro,maligno, e so che non vivrà ancora a lungo. Ma ringrazio i miei colleghi che da anni fanno di tutto per cercare di aiutare persone come mio padre. E sono sicuro che prima o poi si arriverà alla cura, ma stiamo sempre parlando di malattia di una complessità inaudita. E non ha senso dire "eh ma tanto mi sono informato e quindi non potranno mai curare mio padre".

Ripeto porta rispetto a chi si sta sbattendo per fare qualcosa di buono per questo mondo. E smettila di definirti "informato" su argomenti di cui non hai le basi per parlare. Il discorsetto sull'infezione da HIV del medico curante non a nulla a che vedere con lo stato dell'arte della ricerca su HIV.

PietroUomoDiPietra

Ok, non hai argomenti tecnici e più che retorica non sai tirare fuori. Possiamo anche chiudere qui perché tanto parlare con il tuo genere di personaggi è solo una pura perdita di tempo. Per gli altri posso solo dire:  in queste cose è meglio nutrire qualche speranza in meno che farsi delle illusioni in più. Poi fate voi...

Argomenti tecnici? Scusami tanto, tu hai riportato 3 cose campate per aria a cui sei arrivato tramite un abstract. Mi prendi in giro? Ti rendi conto che hai giudicato un lavoro pubblicato su nature in base a 10 righe?

Forse sono proprio quelli come te che hanno reso questo paese l'ultima ruota del carro in termini di ricerca scientifica.

PietroUomoDiPietra

Argomenti tecnici? Scusami tanto, tu hai riportato 3 cose campate per aria a cui sei arrivato tramite un abstract. Mi prendi in giro? Ti rendi conto che hai giudicato un lavoro pubblicato su nature in base a 10 righe?

Forse sono proprio quelli come te che hanno reso questo paese l'ultima ruota del carro in termini di ricerca scientifica.

 

Ancora stronzate a go go... Collega il cervello alle mani prima di usare la tastiera: ci farai una figura molto migliore...

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