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Che cosa significa, per voi, "essere intelligente"?


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So che può essere una domanda strana, ma ho passato la mia vita intera (cioè 18 anni, non troppi, ma abbastanza) a distinguere le persone tra intelligenti e stupide, ed il dramma è che tutte cadevano indiscriminatamente nella seconda categoria. A scuola sono sempre stato "quello bravo", nonostante non studiassi quasi mai e odiassi, come odio ancora adesso, andare a scuola. Stavo simpatico a tutti, perché nonostante questa mia insolita discriminazione cercavo sempre di essere dolce e gentile e non urtare i sentimenti di nessuno. Ma non lasciavo mai avvicinare nessuno ai miei veri pensieri, non mi sono mai costruito veri amici. Poi questa frattura si è fatta sempre più profonda: ho cominciato a vedere i miei compagni di classe come immensurabilmente lontani, inevitabilmente superficiali - tutti presi dai voti e dalle interrogazioni, dalle feste, dai baci che avevano dato, da quelli che non avevano avuto il coraggio di dare, dallo shopping che avrebbero fatto... Così, anche la gentilezza si è a poco a poco mutata in silenzio. Poi ho capito che non è tutto qua, che non è tutta logica, che non è matematica, non è letteratura, non è storia. E' qualcosa di più. E che quella che io chiamavo "intelligenza" era solo logica, era solo non fare altro che pensare, analizzare qualsiasi cosa, e ho capito che la vera intelligenza è anche sentire e capire i propri sentimenti, vivere la propria vita con consapevolezza, sapere che si è qui, presenti, ora, che il sangue scorre nelle nostre vene, i neuroni trasmettono piccole scariche elettriche, il cuore pulsa. "Intelligenti" ho capito che per me doveva essere "essere veri", e che la profondità, a volte, si nasconde proprio nelle piccole cose che chiamavo superficiali.

Cos'è, per voi, "essere intelligenti"?

È consolante leggere il tuo post. Avevi cominciato male, malissimo - per dirla schietta - e hai finito bene, benisssimo: ti sei recuperato, hai visto quante enormi difese c'erano in te e come fosse al lume di quelle che tu avessi elaborato questa distinzione - tutta a tuo favore - tra intelligenti e stupidi, una distinzione ossessiva e univoca.

 

Quanto all'intelligenza, so che in sede di psicologia scientifica se ne distinguono molteplici specie, almeno una trentina di forme. Anche io ritengo che non esista la intelligenza, esistono diverse forme e capacità di intelligere, di sapere, di comprendere, di entrare in contatto con la realtà, di percepirla davvero, di avere a che fare con l'astratto così come con il concreto. Con i sentimenti, come tu dici. 

 

Il problema si complica se poniamo in relazione, in stretta relazione, la questione dell'intelligenza con il problema di capire che cosa è essenziale nella vita e che cosa non lo è: se diamo all'intellugenza (che in teoria potrebbe, e può, non averlo) un fine, e anche un fine esistenziale.

 

In ogni caso per me qualunque forma di intelligenza implica il possesso degli strumenti dell'autocritica, dell'analisi personale e della conoscenza di sé. Implica anche un certo grado di onestà intellettuale. Implica il senso del limite, e di un'umiltà che non è rinuncia - lungi da ciò - ma anzi capacità di andare oltre. 

Edited by Isher

Come mi han giá fatto notare in molti dico solo stronzate..

Quindi ne diró un'altra! :D

Mi scuso con gli alti filosofi se non sará costruttiva.

 

 

Secondo me ha "quel qualcosa in piú" chi nota certi aspetti di una situazione

Capendo che non è solo come si presenta ma

Che c'è qualche altro fattore..

 

Faccio un esempio.

Se il soggetto A vede che il soggetto B suo amico è strano quella sera

Gli chiede cosa non va. Lui dice che tutto ok..

Allora A lo abbraccia e gli dice ora mi dici che cazzo hai

Se no stiam qui fino a domani!

 

Secondo me questa è intelligenza.

 

Lascio commenti piú intelligenti ad altri forumisti.

Grazie a tutti e quattro per le vostre risposte, sono riflessioni interessanti. E credo che alla fine concordino con quello che ho imparato nel tempo, sperimentando in prima persona come quella stupida distinzione fosse leggera e priva di significato. Ne ho parlato perché ieri mi è capitato di ripensarci, ed ero curioso di sentire le vostre opinioni.

@Ferdydurke: Proust mi piace molto, e non potrei non essere d'accordo :)

Ciao, Phyl... Il tuo post mi ha fatto rifelttere e mi ha fatto ritornare a quando anch'io, soprattutto a scuola, tendevo a fare un po' lo stesso: ero il classico che interagiva con la classe solo per dare, a volte, suggerimenti per verifiche o per far copiare i compiti dal quaderno, ma, di fatto, li reputavo quasi tutti un ammasso di laidume indegno ed inutile, tendenti a vivere per inerzia in balia di pulsioni bassissime e valori inesistenti, alla stregua di zombies. Onestamente, a furia di condannare così, ad un certo punto, mi sono chiesto se, anch'io per primo, forse, non meritassi quelle stesse parole e se veramente io potevo permettermi di giudicare tutti così dall'alto al basso. Be', la verità, è che poi, mettendomi anch'io in discussione come persona, mi sono scontrato con limiti e difetti che non credevo di avere e per i quali, proprio io, mi permettevo di sentenziare a destra e a manca. Questo, mi ha portato a sviluppare nei miei confronti, ancora prima che verso gli altri, un'autocritica inflessibile, grazie alla quale, oggi, evito di esprimermi impietosamente su cose sulle quali, però, probabilmente scivolerei anch'io.

 

Tornando al discorso dell'intelligenza, io personalmente sono convinto che non esistano persone meno intelligenti o altre che lo sono di più, ma semplicemente diverse forme di intelligenza che non sempre, a causa di certi criteri di valutazione spicci su cui ci adagiamo molte volte, risaltano così facilmente agli occhi. Ognuno ha le proprie attitudini e tutti abbiamo almeno qualcosa che riesce meglio a noi piuttosto che agli altri che ci stanno intorno, che sia un semplice fattore mnemonico, far di conto e così via... Non sono convinto, inoltre, che l'essere intelligenti sia direttamente proporzionale al numero di collegamenti neurali di un individuo: a mio avviso, l'intelligenza è un insieme di cose che coinvolge anche la sfera emozionale di una persona.

 

Io direi, in definitiva, che, in base alle mie esperienze e alla mia impostazione mentale e caratteriale, l'intelligenza sia il sapersi adattare (per quanto possibile) alle situazioni e agli ambienti in cui ci troviamo, saper capire i propri difetti e lavorarci su con umiltà, portare rispetto sempre per quello che gli altri hanno da darci e possono insegnarci, soprattutto, direi, al posto di sputare sentenze (prescindendo dal torto o dalla ragione), provare almeno a comprendere quelli che noi reputiamo essere i difetti e le mancanze di una prsona, provare a conoscerne la ragione e la storia alla base. In questo modo, scopri te stesso molte più volte di quelle che credi e conosci meglio anche chi ti sta davanti.

 

Scusate la prolissità.

A mio avviso una persona intelligente e' una persona dotata di alcuni tipi di sensibilita' mentali che permettono di comprendere a fondo un determinato concetto (astratto e/o concreto) e agire in tal senso. 

Come giustamente gia' espresso, l'intelligenza e' un'entita' dotata di molteplici sfaccettature, ognuna delle quali non meno rilevante di un'altra.

Il livello di intelligenza di un individuo cambiera' in base al numero di sensibilita' di cui è portatore. 

Le sensibilita' di cui una persona puo' dotarsi si espandono verso ogni ambito della vita quotidiana, dalla piu' semplice routine fino alle situazioni piu' importanti. 

 

Spesso credo che il concetto di intelligenza sia correlato a quello di dinamismo, determinazione e prontezza mentale.

Una persona sensibile capta maggiori informazioni e risulta capace ad metterle in atto: quanto piu' la sensibilita' mentale e' ampia tanto piu' veloce, rapida e dinamica sara' la persona in questione. 

Esistono, pero', fattori che possono intervenire limitando le azioni di una persona intelligente, quali complessi mentali e altre falle psicologiche. 

 

Tengo a precisare che l'intero post e' basato su mie riflessioni iper-personalissime. :D

Edited by Laen

Per me significa tutto tranne che essere ad esempio un genio. Perché di solito i geni sono anche persone insulse e banali che non sanno nulla oltre il loro "ambiente". Per me è intelligente una persona educata, che ha rispetto per gli altri, che è matura, sa prendere decisioni importanti e sa essere profonda quando serve usando le parole giuste. Ma soprattutto che rispetta gli altri e ha buoni principi, questo prima di tutto.

@Phyl wow per avere 18 anni sembri parecchio avanti :)

tutta la storia della filosofia è punteggiata da pensatori che iniziano pensando che la cosa più figa da studiare sia la logica e finiscono ad occuparsi di morale o di estetica...

Grazie per tutte le vostre risposte  ^_^

Grazie a schopy per avermi fatto un così bel complimento, mi ha fatto sorridere

@Roger: è Leona quella nella tua foto profilo, dal video Lovebird? Perché se lo è, come credo, devi sapere che sono un fan anche io, tanto che quest'estate sono riuscito a incontrarla un po' fuori da Londra dove sono stato per un mesetto. Sarebbe un bell'argomento di discussione! 

Oltre a questo, concordo con la tua risposta così come con quella di Crotalo (molto completa, non direi prolissa), Luka34, che ha riassunto molto efficacemente una buona parte di quello che pensavo ed ican e tutti gli altri

Non credevo questa discussione avrebbe ricevuto tante risposte, vi ringrazio! :)

@Roger: è Leona quella nella tua foto profilo, dal video Lovebird? Perché se lo è, come credo, devi sapere che sono un fan anche io, tanto che quest'estate sono riuscito a incontrarla un po' fuori da Londra dove sono stato per un mesetto. Sarebbe un bell'argomento di discussione!

Si, proprio lei. :) Quella canzone ha un significato importantissimo per me ed è anche diventata una specie di simbolo, nonostante non sia tra le mie preferite in assoluto.

Si, proprio lei. :) Quella canzone ha un significato importantissimo per me ed è anche diventata una specie di simbolo, nonostante non sia tra le mie preferite in assoluto.

E' una canzone che mi è sempre piaciuta, da quando ho ascoltato per la prima volta due minuti di demo che erano usciti prima dell'album; contento che piaccia anche a te  ^_^

Io non ho mai pensato che l'intelligenza abbia a che fare con la logica, i ragionmenti e le capcita' matematiche. Credo fortemente che si faccia un uso errato di questo termine ed ho sempre ritenuto che l'intelligenza abbia a che fare con la sensibilita' verso l'esterno, cioe' verso l'ambiente, le persone, gli animali. Avere sensibilita'verso l'esterno, osservare, percepire e capire cosavsuccede significa per me essere intelligenti, soprattutto perche da questo tipo di oservazione e di empatia si impara ad adattarsi e l'adattamento e' la pratica dell'intelligenza, che si traduce in giuste reazioni a determinate situazioni, quello che oggi si chiama problem solving.

Intelligente è colui che ha la capacità di adattarsi, di raggiungere ciò che vuole, di crearsi un suo pensiero e delle sue ideologie e trovare giustificazioni ad esse. E' colui che comprende le situazioni ed agisce di conseguenza, ottenendo ciò a cui aspirava. E' colui che conosce la giusta misura, che sa ritrattare le proprie opinioni ma che non sopporta quelle ingiustificate. Lungi da me pensare che l'intelligente sia "il genio della matematica". Intelligente è colui che vuole conoscere e che a volte si fa scorrere la vita addosso senza viverla a pieno. E poi, secondo me la cosa più importante, l'intelligente è il curioso. La curiosità per me è un grandissimo "sintomo" di intelligenza.

Non saprei proprio dire cos'è l'intelligenza, può essere giudicata tenendo conto di vari criteri. Secondo me, comunque, una persona è davvero intelligente quando è capace di essere totalmente auto ironica. Ed è in grado di saper fare dell'ironia su ogni sciagura che le capita.

privateuniverse

L'intelligenza, per me, è la capacità di capire.

 

Credo, però, che una persona veramente intelligente sia una persona capace di comprendere i propri errori, di riconoscerli e, se del caso, di cambiare strada.

 

Sotto quest'aspetto è una dote rarissima. Sono pochissime le persone capaci di ammettere di aver sbagliato.

Non saprei proprio dire cos'è l'intelligenza, può essere giudicata tenendo conto di vari criteri. Secondo me, comunque, una persona è davvero intelligente quando è capace di essere totalmente auto ironica. Ed è in grado di saper fare dell'ironia su ogni sciagura che le capita.

Io sarei un genio allora ahahah xD

L'intelligenza secondo me è il ricercare.... Essere curiosi, sapersi interrogare su se stessi e su ciò che accade al di fuori di noi, comprendere se stessi cercando di migliorarsi continuamente e di apprendere sempre più.

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