Jump to content

Omosessualità nella società


Luca1919

Recommended Posts

Veramente la parola politicamente corretta sarebbe "matrimonio egualitario"

 

Cioè un matrimonio che non discrimina tra gay ed etero

 

Non si tratta infatti di sostituire il termine matrimonio con un altra parola

ma di far cadere la discriminazione nell'accesso all'istituto matrimoniale

tra gay ed etero

 

 

 


guadagnandomi la fama di "negazionista" della cultura gay

 

Non è che sia capitato per caso...è che come ribadisci ancora

ritieni riduttivo -  per la cultura - accostare cultura ed omosessualità

 

E poiché lo ribadisci....direi sia una fama "meritata"

Link to comment
Share on other sites

Comunque si dice "matrimonio" e basta. Al massimo si specifica "sono sposato con un uomo", ma mai sentito né utilizzato "matrimonio gay". "Matrimonio gay" è un termine da giornali omofobi, qui si utilizza tecnicamente "matrimonio igualitario" quando ci sono notizie inerenti al tema.

Link to comment
Share on other sites

PietroUomoDiPietra

Ti rendi conto che sono discorsi offensivi per una persona sposata, fidanzata e/o innamorata? Altro che "paura", comincio davvero ad averne abbastanza di gente che paragona il sesso di una coppia a un paio di orgasmi con un tizio di una notte.

 

Mi rendo conto che quello che dico lo percepisci come una minaccia. Al che posso solo risponderti: ti da fastidio quello che dico? Non leggermi e non commentare quello che dico,  più semplice di così... Io, finché non mi cacciano, qui scrivo tutto quel che mi passa per la testa, anche perché non scrivo per TE ma per tutti. E non solo non si può accontentare tutti ma soprattutto NON VOGLIO accontentare tutti: non me ne potrebbe fregare di meno... E se ogni tanto mi capita di bruciare la barba a qualcuno.... pazienza, se la farà ricrescere!

Link to comment
Share on other sites

Ma complimenti che risposta!! Non è questione di 'ideologia', ma di cinismo, egoismo e del non avere rispetto per il prossimo. Hai rivelato che in fondo tu pensi solo agli affari tuoi nello stesso modo in cui lo fanno i cattolici radicali. Ora visto che non può fregartene di meno, fattene una ragione se poi la gente fa distinzioni (e con ragione). Minaccia de che? Non sono certo io a non essere amato e da single non mi pare di aver mai preteso che le mie scopatelle dovessero avere chissà quale dignità dinnanzi a delle coppie. Le cose si chiamano col proprio nome e da oggi comincerò a essere meno politcally correct visto che alla fin fine viene richiesta tanta comprensione e poi certuni sono i primi a voler denigrare gli altri. Quindi no, non è la minaccia (??) a darmi fastidio, ma questo atteggiamento distruttivo ed egoista verso il prossimo per i soli e propri interessi.

Link to comment
Share on other sites

Veramente la parola politicamente corretta sarebbe "matrimonio egualitario"

 

Cioè un matrimonio che non discrimina tra gay ed etero

 

Non si tratta infatti di sostituire il termine matrimonio con un altra parola

ma di far cadere la discriminazione nell'accesso all'istituto matrimoniale

tra gay ed etero

 

Sono d'accordo...anche se non si può fingere che per duemila anni la parola "matrimonio" ha significato qualcosa che il matrimonio "gay" di fatto de-significa...

ma è il bello del postmoderno.

 

Non è che sia capitato per caso...è che come ribadisci ancora

ritieni riduttivo -  per la cultura - accostare cultura ed omosessualità

 

E poiché lo ribadisci....direi sia una fama "meritata"

 

Vorrei ribadire che il mio punto di vista è un po' più sofisticato di così....non mi spaventa che la "cultura" (qualsiasi cosa significhi) sia accostata all'omosessualità.

Trovo che sia fuorviante aderire ad una logica binaria, per cui ci troviamo di fronte ad un'opera "gay" o, di conseguenza, ad un prodotto "non-gay".

Perché credo che spesso questo vada a detrimento di un apprezzamento (scusate la rima) dell'opera stessa, o che comunque non inviti il fruitore -di cultura- a sviluppare una riflessione un po' più elaborata su quel che vedono, leggono, etc...

Link to comment
Share on other sites

PietroUomoDiPietra

Ma complimenti che risposta!! Non è questione di 'ideologia', ma di cinismo, egoismo e del non avere rispetto per il prossimo. Hai rivelato che in fondo tu pensi solo agli affari tuoi nello stesso modo in cui lo fanno i cattolici radicali. Ora visto che non può fregartene di meno, fattene una ragione se poi la gente fa distinzioni (e con ragione). Minaccia de che? Non sono certo io a non essere amato e da single non mi pare di aver mai preteso che le mie scopatelle dovessero avere chissà quale dignità dinnanzi a delle coppie. Le cose si chiamano col proprio nome e da oggi comincerò a essere meno politcally correct visto che alla fin fine viene richiesta tanta comprensione e poi certuni sono i primi a voler denigrare gli altri. Quindi no, non è la minaccia (??) a darmi fastidio, ma questo atteggiamento distruttivo ed egoista verso il prossimo per i soli e propri interessi.

 

Ok cantatele come vuoi. A me delle tue menate "nobili" (?) non me ne può fregar di meno. Posso ancora permettermi di parlare con gente di ben altro spessore, altra forza d'animo e, detto in tutta franchezza, altra onestà intellettuale. Quanta alla tua presunta comprensione verso gli altri... non darti tante arie; non sei un granchè.

 

Adieu...

Link to comment
Share on other sites

Sono d'accordo...anche se non si può fingere che per duemila anni la parola "matrimonio" ha significato qualcosa che il matrimonio "gay" di fatto de-significa...

ma è il bello del postmoderno.

 

 

Vorrei ribadire che il mio punto di vista è un po' più sofisticato di così....non mi spaventa che la "cultura" (qualsiasi cosa significhi) sia accostata all'omosessualità.

Trovo che sia fuorviante aderire ad una logica binaria, per cui ci troviamo di fronte ad un'opera "gay" o, di conseguenza, ad un prodotto "non-gay".

Perché credo che spesso questo vada a detrimento di un apprezzamento (scusate la rima) dell'opera stessa, o che comunque non inviti il fruitore -di cultura- a sviluppare una riflessione un po' più elaborata su quel che vedono, leggono, etc...

 

....in Italia quando si parla di matrimonio gay al 90% si finisce per parlare di un altro

istituto, riservato ai gay, con un trattamento più o meno diverso dal matrimonio eterosessuale

Bisogna vedere il contesto in cui la parola è usata e significativamente l'uso degli etero

diverge da quello dei gay.

 

In genere gli etero dicono "matrimonio gay"  per mantenere i gay fuori dal matrimonio

e non per de-significarlo, laddove noi gay chiediamo il "matrimonio gay" per avere

l'uguaglianza.

 

La storia della cultura eteronormata, è la storia di una cultura che cancella censura

o ridimensiona sistematicamente l'omosessualità dell'autore e dell'opera. Ed è rispetto

a questa operazione di distruzione e cancellazione culturale, sistematica, che muove una

operazione di recupero storico di un patrimonio altrimenti disperso.

 

Ma è la censura che impedisce la comprensione e l'apprezzamento e la fruizione

piena dell'opera e dell'autore...non certo la verità.

 

Tu è come se immaginassi lo scaffale di una libreria con da una parte i prodotti

gay e dall'altra parte i prodotti non gay....cioè come se stessimo parlando di una

"etichettatura" di prodotti 

 

Se ci rifletti bene, non è un timore che nasce da un ragionamento molto sofisticato

su ciò che la cultura è o può determinare nella società , ma al contrario la sofisticazione

di una paura che preesiste al ragionamento.

 

Dietro il ragionamento il timore è lo stesso di tantissimi ragazzi che hanno paura delle etichette

o di essere etichettati. Non vorrei che tu usassi la tua intelligenza, male, cioè per rendere sofisticato

qualcosa che non lo è affatto.

Link to comment
Share on other sites

M no no no Hinzelmann. Come sai, ci rifletto su questa cosa e sia con te sia con Isher ne abbiamo discusso anche "aspramente".

Io non sto sofisticando una paura, solo che non credo che un'affermazione come questa:

 

La storia della cultura eteronormata, è la storia di una cultura che cancella censura

o ridimensiona sistematicamente l'omosessualità dell'autore e dell'opera. Ed è rispetto

a questa operazione di distruzione e cancellazione culturale, sistematica, che muove una

operazione di recupero storico di un patrimonio altrimenti disperso.

 

sia del tutto difendibile solo per mezzo di argomenti che appartengono ad una forma di (perdonami il termine un po' forte) "ideologia" che ricostruisce -e non necessariamente rivela- una verità "gay".

Forse invece -e di qui la bontà dell'operazione che tu difendi- a volte si tratta solo di rendere più visibile, più trasparente quel che nell'opera già c'è...allora ben venga. Ma è difficile esprimere un'opinione così vaga senza entrare nel merito di casi specifici.

 

 

Tu è come se immaginassi lo scaffale di una libreria con da una parte i prodotti

gay e dall'altra parte i prodotti non gay....cioè come se stessimo parlando di una

"etichettatura" di prodotti 

 

questo non è quello che "immagino"...è un pochino quello che "temo". 

Anche se, probabilmente, mi trovassi io a gestire es. una libreria o un mediastore, obbedirei a questa logica. Ovviamente non farei lo stesso se gestissi una biblioteca.

 

 

In genere gli etero dicono "matrimonio gay"  per mantenere i gay fuori dal matrimonio

e non per de-significarlo, laddove noi gay chiediamo il "matrimonio gay" per avere

l'uguaglianza.

 

Non possiamo però far finta che il matrimonio tra persone dello stesso sesso non sia qualcosa di radicalmente nuovo rispetto a quel che è stato fino a ieri il matrimonio...non è che la storia si cancelli con un colpo di spugna. Detto ciò, io non sono contrario al matrimonio gay, anzi!

 

Per concludere, forse le mie sono "inutili complicazioni" a fronte di pensieri molto più limpidi, lineari...qual è il tuo. Io sono un po' quello che cerca un'adesione piena alla propria posizione, e che per questo crede in una sorta di "giusto mezzo" in un'infinità di cose...quel che qualche volta mi ha fatto guadagnare la fama di falso, o inautentico...mi ci sono un po' rassegnato :D

Mettiamola così, casomai mi occupassi di "cultura gay" adotterei un basso profilo.

Edited by schopy
Link to comment
Share on other sites

 

 


questo non è quello che "immagino"...è un pochino quello che "temo". 

 

Ma è un timore del tutto infondato...non è che Thomas Mann sia stato

spostato nello scaffale di nessuna libreria ed i quadri di Francis Bacon

che ritraggono il suicidio del suo fidanzato, siano stati collocati altrove

nei musei in cui sono esposti, solo perchè esistono gli LGBT studies

 

Capirei se tu potessi dirmi che negli USA questo stesse accadendo

 

 


senza entrare nel merito di casi specifici.

 

Ci siamo entrati, ma il problema stava nel fatto che di 7-8 esempi diversi

fatti da me, isher almadel....a te - per un motivo o per un altro - non ne

andava bene neanche uno....Lol

 

Se ovviamente quella discussione ti ha portato ora ad un approccio di questo

tipo, invece, significa  che è servita...salvo il fatto che poi tu devi farne delle

applicazioni tue 

 

 


Mettiamola così, casomai mi occupassi di "cultura gay" adotterei un basso profilo.

 
E quindi devi fare il contrario rispetto a mantenere un basso profilo....XD
 
Sul matrimonio ti posso dare ragione, in effetti "matrimonio gay" non è un
termine che  possa essere criticato se usato nel modo giusto
Link to comment
Share on other sites

A me pare che il più delle volte le paranoie se le facciano più i gay che gli etero. Queste argomentazioni filosofiche le fanno al massimo gli omofobi, ma vi garantisco che non ho mai visto nessun etero fare distinzioni o mettere i puntini sulle i, e parlo pure per gente molto anziana. @hinzelmann non odiarmi, ma per esperienza posso dirti che sono proprio certi gay che hanno difficoltà a comprendere il termine matrimonio e a essere 'inopportuni' con frasi e azioni. Per semplificarla, se gli etero hanno un certo rispetto/riconoscimento per il matrimonio, per certi gay viene visto come un "gioco" o un qualcosa da non meritare chissá quale dignità/riconoscimento sociale. Non dico che molti lo facciano con cattive intenzioni, eppure per quanto possa sembrare assurdo sembrano gli stessi gay i più insicuri e diffidenti sul matrimonio. My two cents ovviamente...;)

Link to comment
Share on other sites

Guarda, ho il sospetto che tu lo abbia scritto qualche altra volta.

 

Più o meno un post ogni due...

 

Credo che sia una tua opinione, che potevo presumere di conoscere

già, però certamente non devi scrivere pensando al rischio di annoiare

me, o altri, certamente devi scrivere ciò che vuoi.

 

Il giorno in cui mi spiazzerai con qualche opinione "strana" però te lo

farò sapere XD 

Link to comment
Share on other sites

Credimi, sarei il primo ad essere felicissimo di dire l'esatto contrario di quello che dico, ma la realtà che vedo è quella che è (e no, non credo che sia una cosa soggettiva) ed è pure probabile che col tempo sia diventato ancor più insofferente verso certe cose (non lo nego affatto). Gli argomenti poi ciclicamente si ripetono, quindi non metto in dubbio che mi ripeta in modo un po' eccessivo in concetti che bene o male già sapete :P. A me poi, al contrario di ciò che si possa pensare, piace ben poco avere opinioni negative perché poi ci rifletto e mi demoralizzano, ma non posso certo far finta di non vedere certe cose e non avere l'onestà di ammetterlo (per quanto poi possa essere facilmente 'impopolare').

 

Aspetterò di essere spiazzato (in meglio) anch'io.. :)

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...