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I sogni ed il risveglio.


Ricordate i vostri sogni al risveglio?  

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  1. 1. Ricordate i vostri sogni al risveglio?

    • Si
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    • Si, ma non del tutto
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    • Mai
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Il sogno dell'altra notte è parecchio strano, comincio con l'antefatto : questa primavera è mancato un mio parente piuttosto giovane a causa di una malattia rarissima che aveva da molti anni. Da tempo viveva con le mie zie proprio perchè aveva bisogno di cure.

Il sogno è questo : sono in casa delle mie zie, nel periodo "reale" cioè dopo la morte di questo parente, noto che hanno piano piano cambiato l'arredamento della casa da quando lui non c'è più : la cucina è stata sostituita con una vecchia (!) tipo quelle degli anni '60, la camera dove dormiva il parente che è mancato era diventata una sorta di deposito ed anche il bagno (che è nuovo) era stato cambiato, con sanitari vecchi. Nel sogno non faccio molto caso a queste cose, poi nel soggiorno anche il televisore (ritorna anche qui il televisore nel sogno come in quello precedente  :unsure:)  vedo che è stato sostituito con uno, ovviamente vecchio, il bello è che le mie zie l'accendono e trasmette programmi vecchi di 20-30 anni!

Esco fuori dopo la visita e tutto invece è attuale, anche l'auto è quella nuova, ma ha un senso tutto ciò?

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Se tu non mi avessi menzionato il sogno precedente,

ti avrei detto ad istinto che "retrodatare" tutto l'arredamento

e riempire la sua stanza di altre cose....serve a cancellare

la tristezza presente per questa perdita.

 

Questo sulla base del fatto che mi specifichi che lui era piuttosto

giovane....quindi potrebbe sembrare un far finta che non sia mai

nato

 

Al contempo riempire la sua stanza di oggetti rimuove anche

l'inconscia paura della sua morte, intesa come assenza ( la

stanza vuota l'horror vacui etc. )

 

Però certo c'è una ricorrenza in questa nostalgia del passato.

  • 1 month later...

ok questo è un sogno che ogni tanto faccio. E' sempre molto simile quando si ripete, cambia qualcosina ma il succo è lo stesso.

Allora, siamo a teatro e stiamo svolgendo delle prove per uno spettacolo, siccome io mi sento sicuro decido di non provare la mia parte limitandomi a leggerla da un copione, improvvisamente però l'ambiente cambia, siamo alla prima e io sono in platea prima dell'inizio a parlare amichevolmente con qualcuno tra il pubblico, che però non riesco a vedere in faccia. quando sento che sta per iniziare lo spettacolo, vado in panico salgo dietro le quinte e cerco un copione perchè non ricordo nulla di nulla. tutto quello che riesco a trovare però è un copione di uno spettacolo vecchio, chiedo ad alcuni amici (che stavolta vedo in faccia ed esistono veramente) che mi passano in fretta un copione, nel quale però la mia parte non compare anche sfogliandolo tutto, finchè preso dall'ansia mi sveglio.

 

ecco... una piccola premessa da fare, io per 6 anni ho fatto teatro con alcuni amici, ma non ho mai avuto motivo di odiare la cosa, anzi mi piaceva l'idea di andare in scena e far divertire il pubblico...

leggi la tua vita da un copione e la osservi dalla platea: ma adesso sei chiamato a viverla davvero, però non ti senti pronto e sei spaventato, dalla platea sei scaravantato sul palco ma cerchi affannosamente un copione

trovi solo un copione vecchio, finchè degli amici te ne danno un altro ma la tua parte non c'è perché non ci può essere, è la tua vita e la devi "creare" tu, non puoi recitare un copione vecchio o una parte scritta da altri

 

imho

 

:salut:

Questo è un sogno che ogni tanto faccio, ma non so dire se ciò avviene in concomitanza con eventi della mia vita particolari o no... L'ambiente è sempre casa mia (solo una volta è capitato che mi trovavo in una casa in cui passavo abitualmente le vacanze estive quando ero bambina), e c'è sempre un animale feroce chiuso da qualche parte in casa (di solito la cantina), ma il più delle volte questo animale, che nel sogno percepisco come un leone, o più spesso (non mettetevi a ridere!! :P)  come un T-rex, mi insegue, mi dà la caccia, ed io, nonostante nel sogno non veda mai direttamente questo animale, sento un forte senso di pericolo e scappo, ma non scappo dalla casa, scappo solo da una stanza all'altra, oppure scappo dalla porta secondaria per poi fare il giro dall'esterno e rientro dalla porta principale, ma non scappo mai davvero da casa mia, e quindi non riesco nemmeno a scappare dal pericolo.. fino a che non mi ritrovo nella mansarda (che è la mia stanza, dove ho lo studio e tutte le mie cose), e mi sento come in trappola, non ho più modo di fuggire, mi balza in testa l'idea di saltare sui tetti davanti casa e fuggire, ma poi l'ansia sempre più crescente che si accumula durante questa fuga mi sveglia.. 

Non puoi scappare da te stessa...la casa sei tu

puoi uscire per guardarla-guardarti dall'esterno

( il fuori è la tua esteriorità ) o puoi muoverti nello

spazio interiore ( le stanza interne )

 

La mansarda è la testa della casa, la razionalità

il pensiero, la coscienza ( fra l'altro il luogo in cui

hai fatto il tuo "nido" ) La cantina è la pancia il luogo

oscuro, l'inconscio, dove stanno i mostri

 

L'aggressività che questi animali esprimono e ti

trasmette ansia, potrebbe significare che dentro

di te hai le risorse per uscire dal rifugio dello studio

sei anche tu assertiva, capace di difenderti ( fiera

come un leone...)

La parte istintuale emotiva che ti spaventa è una 

parte di te, può essere incontrollabile, può essere

"brutta" ( o magari non è così incontrollabile e così

brutta come la sogni ) ma può anche avere dei risvolti

positivi, il leone...più che il tirannosauro è aggressivo

ma anche bravo a difendere i propri spazi ( tutta la casa

non solo una parte della casa...cioè il rifugio ) un simbolo

di forza ( il Re della foresta ) orgoglio assertività

 

In ciò che ti spaventa c'è qualcosa di positivo da scoprire

che potrebbe completarti, di cui potresti appropriarti.

 

Ovviamente non si tratterebbe di andare in giro a sbranare

la gente....XD ( in effetti il discorso torna più per il leone che

per il T Rex in cui è più difficile scorgere delle virtù XD Direi

che il T Rex ha l'unico pregio della invincibilità )

Negli ultimi sogni erotici che ho fatto c'era un personaggio di contorno che indossava una maschera da Titti. Devo preoccuparmi? 

 

boh e chi lo sa? mi viene in mente che Titti è un uccello e insieme il personaggio infantile di un cartone animato infantile

come uccello ha ovviamente un aspetto sessuale, cui sembra collegarsi l'infantilismo del personaggio...

inoltre è una maschera quindi cosa ci sarà sotto? una sessualità più adulta che sta emergendo?

Che meraviglia! Quanta perizia nell'interpretazione dei sogni! Si vede che i maggiori interpreti hanno fatto anni di psic/e/0/analisi e/o letto/studiato Freud...

Ricordo che Freud disse che i sogni erano la strada maestra per la realtà...

Strano che poi gli stessi interpretatori di sogni condannino l'ortodossia freudiana, in altri luoghi...

Qui i sogni vengono interpretati gratis, quindi non ci sarebbe  nemmeno margine per una critica deleuziana (flusso di denaro in cambio della semiotica dello psicanalista che territorializza il tuo Edipo (ed il suo) sul suo divano con i tuoi soldi...)

E a maggior ragione: un po' come la confessione al prete no? Anche quella è gratis, per chi ci crede...

Non fidatevi dell'interprete, che vi chieda denaro o lo faccia gratis. Ha sempre uno scopo, codificare, decodificare, surcodificare, territorializzare, deterittorializzare!

Chi è l'untore nell'incubo di @Cambiapelle? Il sieropositivizzato o il sieropositivizzante?

Titti, ovvero l'uccello come sogno molesto, dice di più sul fallocentrismo che dieci seminari di Lacan.

Purtroppo ci sarà sempre un Gatto Silvestro ad attentare alla sua gabbia dorata - coro di risate...

I sogni non vanno interpretati da altri. Chi interpreta il tuo sogno, te lo codifica con il suo (soggettivo) principio di realtà.

 

I sogni vanno realizzati, non interpretati. Ma questa cosa la si capisce solo quando è troppo tardi. Saggezza inutile della vita.

I sogni vanno vissuti, sono la realtà delle macchine desideranti, persino quando sono scassate.

I sogni vanno confessati solo a chi non può comprenderli.

Sono oscuro perché arrivo troppo presto.

Dio è morto, ma ce ne vorrà di tempo prima che se ne abbia coscienza.

Edited by akinori

 

I sogni non vanno interpretati da altri. Chi interpreta il tuo sogno, te lo codifica con il suo (soggettivo) principio di realtà.
 

...

 

Dio è morto, ma ce ne vorrà di tempo prima che se ne abbia coscienza.

 

 

al contrario i sogni vanno solo interpretati da altri... siamo ciechi di fronte ai nostri sogni (e il motivo è ovvio, la simbologia inconscia che emerge non può essere interpretata da noi stessi perché la chiave di lettura è appunto inconscia, ed è tale perché emerge nel momento in cui la coscienza si allenta, ovvero nel sonno)

 

ma poi mi viri su Nietzsche: attento perché diventò matto e si autoedipizzò irrimediabilmente :uhsi:

e se ti leggi i seminari di Jung sullo Zarathustra, che ti consiglio perché godibilissimi, risulta chiaro anche il motivo o meglio il movente....

@Conrad, sull'interpretazione dei sogni ho una visione semiotica. Penso possa essere utile solo al soggetto edipizzabile, ma non utile in senso assoluto. Se non riesci a riparare la tua macchina da solo, e hai bisogno di un meccanico, anche gratis, sei sempre nella logica del debito infinito (logica capitalistica, nonostante tutto). Però non voglio fare un processo alle tue buone intenzioni, sia chiaro!

 

 

Sulle cause della demenza di Nietszche non c'è certezza. Io ho letto tutti i resoconti medici disponibili sul suo ricovero in manicomio. Tradizionalmente, si pensava ad un'origine sifilitica, forse in seguito ad un rapporto omosessuale, più che eterosessuale- aggiungerei io (c'è una grande censura su tutto questo, c'è un grande rimosso culturale sui suoi "Idilli di Messina").

A prescindere da ciò, (origine morbosa, genetica , etc.) tendo a vedere Nietzsche in una prospettiva deleuziana: alla fine aveva "bucato". Aveva sfondato il muro - come Artaud, Van Gogh, Schroeder... Il crollo finale. è stato solo una naturale conseguenza. Nei suoi biglietti della follia, la sua identificazione con il Crocefisso (insieme con tutti i Nomi della Storia) resta una testimonianza inoppugnabile.

 

Grazie per il consiglio bibliografico, comunque. Mi rendo conto che ho trascurato troppo l'ultimo Jung, per dedicarmi a Freud, alla Klein, a Lacan e ad altri.. Ha giocato anche il fatto che il Libro Rosso è stato pubblicato tardivamente, perché su di esso pesava l'interdetto dello stesso Gustav....se Dio esistesse, l'unica cosa che varrebbe la pena chiedergli sarebbe più tempo (per sé).

A prescindere da ciò, (origine morbosa, genetica , etc.) tendo a vedere Nietzsche in una prospettiva deleuziana: alla fine aveva "bucato". Aveva sfondato il muro - come Artaud, Van Gogh, Schroeder... Il crollo finale. è stato solo una naturale conseguenza. Nei suoi biglietti della follia, la sua identificazione con il Crocefisso (insieme con tutti i Nomi della Storia) resta una testimonianza inoppugnabile.

 

OT

effettivamente un'ipotesi (non so quanto accreditata) sulla follia dell'ultimo Nietzsche è che egli fosse in un certo senso approdato a un nirvana mentale, una specie di satori buddista, una post-vita permanendo nella medesima incarnazione ma svuotandola del sè, una totale identificazione con l'archetipo (come dice Jung)

comunque lo Zarathustra resta il documento più lucido dell'evoluzione finale, un passo prima del nulla, insieme forse al saggio sull'Anticristo

 

 


effettivamente un'ipotesi (non so quanto accreditata) sulla follia dell'ultimo Nietzsche è che egli fosse in un certo senso approdato a un nirvana mentale, una specie di satori buddista, una post-vita permanendo nella medesima incarnazione ma svuotandola del sè, una totale identificazione con l'archetipo (come dice Jung)

 

Se questa è l'interpretazione di Jung (ancora non l'ho letta) non la condivido affatto. Il satori (illuminazione) poi riguarda una corrente specifica del buddhismo giapponese, lo zen, non il buddhismo in generale, e non ha nulla a che fare con la teoria delle reincarnazioni...

La follia dell'ultimo Nietzsche è una schize. Era Zarathustra, il Crocifisso, Napoleone, tutti i nomi della storia. Non solo, era anche il cavallo sofferente che abbracciò piangendo a Torino. Era un corpo senza organi completamente deterritorializzato, dove Freud con il suo Edipo non avrebbe potuto trovare nessun appiglio. Credo che nessuno, più di Deleuze e Guattari, possa spiegare in modo convincente la pazzia di Nietzsche senza scollegarla dal suo percorso filosofico.

Se questa è l'interpretazione di Jung (ancora non l'ho letta) non la condivido affatto.

 

no non lo è, Jung la cita solo come "sentito dire" ma condivide il tuo non condividerla affatto

la sua più che una interpretazione è qualcosa di molto ma molto più vasto, un'analisi psicologica di tutto lo Zarathustra, parola per parola

 

FINE OT

  • 1 month later...

allora vi racconto il sogno abbastanza curioso che ho fatto stanotte. Il sogno è essenzialmente suddiviso in due parti. Nella prima parte mi trovavo con un gruppetto di amici a fare una specie di scampagnata in montagna. Non ricordo molto i dettagli ma mi è rimasto impresso solo il fatto che ad un certo punto mi ritrovavo su un treno e avevo con me una busta dentro la quale c'erano anche dei miei soldi. Sceso dal treno mi accorgo di avere lasciato la busta sul treno e poi tutto il sogno si svolge sulla mia preoccupazione per aver perso questi soldi. 

 

Nella seconda parte del sogno l'ambiente cambia del tutto. Mi ritrovo nella camera da letto della casa dove abitavo prima. Sono a letto e sento una sensazione di oppressione sulle spalle. Mi alzo e cammino con fatica verso la stanza dei miei genitori. Una volta arrivato mi appoggio al muro tentando di chiamare i miei ma non ho un filo di voce e continuo sempre a sentire quella strana sensazione di oppressione. 

 

E il sogno finisce qua...... direi che rispetto al solito è un sogno molto diverso.

La montagna rappresenta un traguardo evolutivo

nel tuo percorso di vita, probabilmente individuabile

in base agli amici che sono con te ( il gruppo della scuola

ad es. = adolescenza ) Rispetto a questa tappa collettiva

c'è un desiderio di realizzazione che confligge con l'ansia

di smarrire le risorse per poter far fronte alle difficoltà.

  • 3 weeks later...

Sono oramai quasi tre anni che ogni sogno di cui serbi ricordo termina nello stesso modo: è notte e mi ritrovo sul ponte di una città medievale, sto correndo affannosamente perché alle mie spalle una folla mi insegue. Arrivato alla metà del ponte spaventato mi butto da un altezza considerevole. Nel vuoto del lancio percepisco un piacevole senso di abbandono, finché l'immersione nell'acqua mi induce al risveglio.

Mi capitava lo stesso sogno con qualche piccola variante (era una cascata) e più che un senso di abbandono era paura di morire, era un sogno periodico che capitava quasi ogni notte. Fortunatamente sarà almeno quindici anni che non mi capita più.

Nel primo sogno c'è un ponte, cioè un cambiamento

che spaventa ( le due sponde, il medioevo ed il futuro

passare da una sponda all'altra...essere dell'altra sponda )

la folla può rappresentare la paura per il giudizio degli altri,

ma al contempo la paura del tuo critico interiore di non poter

più apparire perfetto agli occhi degli altri e quindi in pace con

te stesso.

 

C'è il giudizio degli altri, ma c'è anche il nostro desiderio

di apparire perfetti agli occhi degli altri, se questo desiderio

ci blocca quando potremmo fare degli errori funziona bene

se invece ci blocca di fronte a dei cambiamenti ineluttabili

funziona male.

 

Attraversare interamente il ponte significa quindi confrontarsi

coi propri limiti, rinsaldare la propria autostima, essere disposti

ad affrontare l'ignoto tenendo a bada le emozioni...vedrei quindi

nell'acqua in questo caso il significato "materno", la nostalgia per

la sicurezza dell'infanzia, del grembo materno. Tuffarsi in questo

caso è tanto confortevole, quanto regressivo.

 

Soprattutto è illusorio perchè indietro non si torna...

  • 1 month later...

Oggi ne ho fatto uno abbastanza terrificante. Sono per strada di notte e so di essere inseguito da un assassino. SI nasconde nelle siepi che costeggiano il marciapiede, e ogni volta che mi muovo lui si sposta con me e lo riconosco dal fruscio delle foglie. Allora inizio a correre scappando per strada cercando aiuto, ma non c'è né un'auto né un passante. Alla fine incrocio una ragazza e le chiedo aiuto, ma è spaventata quanto me e iniziamo a scappare insieme senza direzione. Alla fine arriviamo ad una piazzola dove sotto un albero ci sono altre tre persone. Scopro che in realtà tutti e quattro complici dell'assassino, che prontamente mi pugnala allo stomaco. Ovviamente il sogno finisce così. 

Ovviamente di tutte le parti del corpo a cui farti pugnalare

mani, gola, occhi...tu scegli la più difficile da circostanziare

la pancia...potrebbe segnalare una difficoltà ad accettare

delle turbolenze interiori

 

Questo assassino ti pedina, non è un inseguimento classico

con tu che corri e l'assassino che ti rincorre da dietro, l'impressione

è quella di un pedinamento cioè di un nascondimento ( alla vista )

che si rivela attraverso il rumore ( il fruscìo delle foglie )
 

Ne dovremmo dedurre che è un aspetto di te che fai fatica a vedere

ma in ogni caso ti accompagna e per certi versi si rivela indirettamente

attraverso degli effetti che provoca su di te e che invece senti-avverti.

 

Sta all'ombra della siepe, ma non è ombra...è in ombra solo

perchè si nasconde e questo complica la cosa

 

La nostra ombra in senso proprio è qualcosa di "brutto" l'aggressività

ad esempio, che siamo educati a reprimere...ma in questo caso questo

aspetto sta in ombra, ma non è di per sé ombra ( fai fatica forse ad

accettare il fatto che sia qualcosa che ti "accompagna"? )

 

 

 


tutti e quattro complici

 

La ragazza non è complice...altrimenti sarebbero 5, no?

No, è complice anche lei, infatti ho detto tre persone ma tutti e quattro sono complici dell'assassino, perché contavo anche la ragazza.

Forse ho capito perché il malinteso... non ho contato l'assassino perché comunque non l'ho visto mai direttamente. 

Edited by FreakyFred

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