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Primarie del Pd 2013


Sbuffo

  

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  1. 1. Chi voterete/votereste nelle primarie del PD?

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    • Cuperlo
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    • Voterò PD ma non andrò alle primarie
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    • Non voterò PD e non andrò alle primarie
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Votero Civati perché il PD dovrebbe ricordasi di essere un partito di centro sinistra e Pippo merita di essere ascoltato di più.

È oltremodo improbabile che mi trovi a votare per il PD alle prossime elezioni anche se la probabilità potrebbe aumentare di molto nel caso di un irrealistica seppur sperata vittoria di Civati.

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privateuniverse

Però una corrente non si improvvisa e soprattutto deve durare

altrimenti è solo una "operazione politica" ( come in effetti fu la

candidatura Marino...)

 

Infatti attorno a Marino non si è aggregata un'area non dico di sinistra, ma neanche "laica" del PD.

Si è creata un'aggregazione occasionale, che si è sfasciata subito dopo.

Questo è ciò che accade nei partiti ridotti a comitati elettorali (il PdL, il partito di Di Pietro) o a conglomerati di comitati elettorali (il PD).

 

m sì, probabilmente hinzelmann ha ragione...però ecco, non nascondiamoci che, talvolta, pure un voto (in)utile può favorire la visibilità di chi altrimenti andrà a scomparire. Alle primarie del 2009 avrei votato Marino "col cuore", ma ho fatto quello più realista del re votando Bersani.

Ora forse la soddisfazione di votar Civati me la tolgo. Se poi durerà o no...non so dire.

 

Questo è quanto avviene quando si vota cercando di "fare i furbi".

E' l'illusione del "voto utile".

L'unico voto veramente utile è quello dato in linea con le proprie convinzioni.

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Certamente il PD è un conglomerato di comitati elettorali

 

Il caso Cancellieri evidenzia il fatto che una parte dei Renziani

cd. pararenziani, che potremmo definire "catto-lettiani", hanno

imposto a Renzi la fiducia alla Cancellieri sub specie di fiducia

a Letta.

 

Per cui Renzi in TV dice una cosa, ma in Parlamento ne fa un'altra

 

Alla fine Cuperlo e Renzi han fatto la stessa cosa e per dirla tutta

pure Civati

 

D'altronde non credo neanche - a voler entrare nel merito - alla

candidatura Cuperlo....se vuoi contendere veramente la segreteria

a Renzi, trovi un candidato migliore e non un candidato di bandiera.

 

Il PD si è "rassegnato" a Renzi

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Difatti credo che Cuperlo sarà la vittima sacrificale, Renzi avrà il suo PD molto probabilmente. D'altronde dopo i risultati elettorali era abbastanza scontato, visto che sono tornati tutti da Renzi come cagnolini a chiedergli di fare il primo ministro, dopo aver fatto una penosa campagna sul voto utile da dare a Bersani per evitare la vittoria del rottamatore.

Mi pare un gran passo di coerenza... :D

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Non sono un elettore del PD ma voglio votare Civati perché credo che qualcosa cambierà nel PD se ci sarà lui come segretario.

 

Lo stesso che farò io, voterei Pd solo se ci fosse Civati come segretario, altrimenti M5S sicuro, stamattina ho sentito Letta che diceva "se non abbassiamo le tasse Grillo andrà al 51%", io ho detto a mio padre "se Renzi guida il Pd Grillo andrà al 51%"  :D.

In ogni modo penso che la prossima campagna elettorale non sarà esente da violenze, anche perchè gli estremisti di destra mi sembrano più forti che mai, un po come è successo in Grecia, basta fare un giro nei commenti dei principali giornali. 

Edited by Fabius81
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Io voterò Civati, senza dubbio. L'ho incontrato due volte, ho letto il suo libro, ho firmato la sua mozione Invito chiunque dice "non voto Pd ma stimo Civati" ad invadere lo stesso le primarie. Perché siamo noi a decidere chi vince e chi perde, non dimentichiamocelo. E con i "vorrei" non si è fatta la storia.

 

Non è un mistero per nessuno il fatto che Civati sia stato

un Renziano.

Questa è una semplificazione assurda. Fondò il movimento dei "rottamatori" con Renzi, ma era suo pari. Quando Renzi cominciò ad essere il Renzi di oggi, Civati lo abbandonò(2010). Alle scorse primarie addirittura Civati votò Bersani(pur non facendogli campagna elettorale) e non si mise d'accordo con Renzi("te premier, io segretario"). Oggi Civati propone una visione di Paese diversa da quella di Renzi. 

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Guarda da uno che ha letto il suo libro e l'ha incontrato e ha firmato

la sua mozione etc non mi aspetto altro che entusiasmo incondizionato.

 

Non è che la storia di Civati sia lunghissima....certo ho semplificato

ma molto meno di quanto non abbia fatto con Renzi che ha un carriera

più lunga, solo che a te la prima cosa dà fastidio, la seconda no

 

Comunque ho riconosciuto che è il meno peggio, anche se

non credo serva a niente votarlo...il ché è il massimo che mi

possa essere chiesto

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Lo stesso che farò io, voterei Pd solo se ci fosse Civati come segretario, altrimenti M5S sicuro, stamattina ho sentito Letta che diceva "se non abbassiamo le tasse Grillo andrà al 51%", io ho detto a mio padre "se Renzi guida il Pd Grillo andrà al 51%" :D.

In ogni modo penso che la prossima campagna elettorale non sarà esente da violenze, anche perchè gli estremisti di destra mi sembrano più forti che mai, un po come è successo in Grecia, basta fare un giro nei commenti dei principali giornali.

In realtà è più probabile il contrario, dato che Renzi è un candidato demagogo, anche se non a livello dei M5S. È probabile che un eventuale sua vittoria eroda la fetta elettorale dei cinque stelle e forse, volendo osare, anche un pochino quella legista delusa.

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privateuniverse

In realtà è più probabile il contrario, dato che Renzi è un candidato demagogo, anche se non a livello dei M5S. È probabile che un eventuale sua vittoria eroda la fetta elettorale dei cinque stelle e forse, volendo osare, anche un pochino quella legista delusa.

 

La mia esperienza personale corrobora quest'ipotesi.

Il mio parentado è quasi tutto di destra o giù di lì e guarda a Renzi con simpatia; così come una mia collega già elettrice dell'MSI-DN e poi di Berlusconi.

Non so quanti voti guadagnerebbe il PD dall'M5S; in ogni caso, ne guadagnerebbe abbastanza dalla destra e dal centro.

 

http://www.termometropolitico.it/84845_sondaggio-ixe-agora-pd-33-renzi-segretario.html

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Pure io penso che Renzi prenda voti un po' di qua un po' di là e penso che vincerebbe le elezioni. Di sicuro se si ricandidassero Letta o Bersani no.

Civati mi piacerebbe, ma il PD funziona in un altro modo.

Se oggi si votasse vincerebbe il M5S alla Camera e non ci sarebbe nessuna maggioranza al Senato.

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nel passato tifavo per renzi (quando era in concorrenza a bersani). gli altri 3 da straniero non li ho mai sentiti nominare e penso sia un bene che siano riusciti a rottamare i nomi storici del partito.

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Pure io penso che Renzi prenda voti un po' di qua un po' di là e penso che vincerebbe le elezioni

 

Questo credo lo abbiano pensato tutti e sia il motivo essenziale

per cui si è deciso di farlo segretario dopo l'ennesima sconfitta

elettorale.

 

Dopodiché ci sarebbe anche da chiedersi il motivo di questa

trasversalità di consensi: è vero Renzi non è di sinistra, ma prevalse

a Firenze contro Lapo Pistelli ( il candidato ufficiale era un ex DC )

e certo neanche Letta è Che Guevara ( ma un altro ex DC )

 

Ha forse questa immagine di persona non di sinistra che

conquista il campo della sinistra, che piace a gente di destra

e non piace a gente di sinistra.

 

Mentre Letta appare come il classico democristiano consociativo

tanto è vero che ha deciso di appoggiarlo per consolidare il proprio

governo, nonostante tutti pensino che Renzi non abbia interesse a

farlo durare.

 

E' da quando sono piccolo che sento agitare questo spauracchio del

"consociativismo" contro la sinistra, mentre la sinistra agita-va (?) quello

del leaderismo

 

Però Letta appoggia Renzi e Renzi non rifiuta l'appoggio di Letta

 

E D'Alema gli contrappone Cuperlo....che è il minimo per poter dire

che Renzi è contro qualcuno

 

Se faccio un paragone col passato, mi sembrava più "vero" lo scontro

Franceschini-Bersani

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Il video del confronto tra i 3 candidati alle primarie del Pd andato in onda ieri sera su SkyTg24:
 
 


 
Le domande e le risposte:
http://www.repubblica.it/speciali/politica/primarie-pd/edizione2013/2013/11/29/news/confronto_tv_primarie_renzi_cuperlo_civati-72296693/?ref=HREA-1
http://www.corriere.it//politica/speciali/2013/primarie-pd/notizie/renzi-cuperlo-promuovono-letta-civati-no-8cbaff2e-5929-11e3-ade8-6dbcc0d06561.shtml
 

Semprini: Che cosa chiederà al governo Letta il 9 dicembre qualora diventasse segretario del Pd?
Cuperlo: il governo deve mettere al centro il dramma del Paese. Ci sono milioni di persone che non ce la fanno più. Bisogna intervenire subito con azioni mirate contro la crisi. Al primo posto va messo il lavoro.
Renzi: oggi c'è anche Berlusconi all'opposizione, e ha sette vite come i gatti. Il governo deve uscire dalla sindrome della paura degli altri. Bisogna cambiare subito la legge elettorale. Rilanciare il lavoro, la ricerca, lo sviluppo. E ridare un minimo di speranza e passione agli italiani. Il governo Letta siamo noi, il Pd, più altre tre o quattro partitini. Non dobbiamo farlo cadere.
Civati: dobbiamo cambiare la legge elettorale, farlo immediatamente. E poi dobbiamo tornare al voto, nella primavera 2014, per creare un governo politico senza ricatti. 
 
Semprini: Quanti soldi si possono recuperare da privatizzazioni di asset pubblici e dismissioni?
Renzi: Ci sono privatizzazioni fatte bene, altre male, come Telecom e Alitalia. Priva di privatizzare e dismettere, bisogna cambiare il modo di concepire l'economia in questo Paese.
Civati: Più che di privatizzazioni preferirei che si parlasse di liberalizzazioni: la concorrenza è più importante. Facciamo una norma sul conflitto di interessi. 
Cuperlo: Veniamo da anni in cui ci hanno detto in cui tutto ciò che era pubblico veniva concepito come negativo. La scuola pubblica, ad esempio, non si può privatizzare. Ci abbiamo investito troppo poco. La dimensione del pubblico nell'innovazione non può essere trascurata. 
 
"Deduco che nessuno dei tre ha un piano di privatizzazioni", conclude Semprini. E Renzi ribatte: "Lei mi ha chiesto che cosa ne pensassi del piano di Letta, io un mio piano ce l'ho. La sinistra sulle privatizzazioni si deve far perdonare molte cose. Con i capitani coraggiosi ci ha perso la faccia".
 
Semprini: c'è il rischio che queste primarie possano essere un fallimento?
Civati: spingeremo le persone per portarle alle urne, saremo "spingitori" di primarie. Puntiamo a 3 milioni.
Cuperlo: penso che almeno due milioni di persone andranno a votare. Siamo una forza popolare. Il mio obiettivo è conquistare il consenso delle persone che pensano che il partito sia una cultura, un'identità, un senso della storia.
Renzi: credo che saranno due milioni le persone che andranno a votare e spero di prendere il 51 per cento. 
 
Semprini: qualcuno ha barato nel voto dei circoli?
Cuperlo: non ho fatto polemiche, ma penso che la trasparenza in un partito come il nostro sia la prima cosa.
Renzi: Cuperlo e Civati sono galantuomini e non barano. Spero pensino lo stesso di me. Sono andati a votare 297mila italiani e per 2 o 3 casi discutibili sono passati per 'tesseropoli': se ci sono casi aperti risponderanno di fronte a magistratura
Civati: chi ha barato lo ha fatto solo a livello locale e lo butterei fuori a calci.
 
Semprini: ci dica il suo stipendio, le proprietà a lei intestate e quanto ha raccolto finora in finanziamenti
Renzi: guadagno 4300 euro come sindaco, ho una casa con un mutuo trentennale e una macchina in comproprietà con mia moglie, ho raccolto 67mila euro. Avevo anche una bici ma me l'hanno fregata.
Civati: ho lo stipendio da parlamentare, 8mila euro, una macchina, sono in affitto. Ho raccolto 77mila euro
Cuperlo: guadagno quanto Civati, sono in affitto, ho una macchina del '98, una vespa nera 300, un cane che si chiama Floyd. Ho raccolto 70-80 mila euro, ma non saprei dirlo con precisione. 
 
Semprini: pensa che l'avversario del Pd sarà ancora Berlusconi?
Cuperlo: mi auguro di no, per il futuro della democrazia di questo Paese: non esiste una sola altra realtà dell'Occidente dove un unico leader politico resti sulla scena ininterrottamente per venti anni.
Renzi: non lo so, sono vent'anni che Berlusconi ci detta l'agenda e ci dice di cosa dobbiamo discutere. Basta. Io sogno una sinistra che vinca e convinca.
Civati: sarà ancora il nostro avversario, non è cambiato granché. Si presenterà come fanno gli imprenditori dalle mie parti: 'Berlusconi & figli', 'Berlusconi & eredi'. Noi facciamo le primarie, loro fanno le 'ereditarie'. Non mi fido di Alfano. Loro dicono che sono cugini. E sono cugini di campagna. E la campagna è quella elettorale. 
 
Semprini: Ci racconti il suo piano di spending review, dove andrebbe a tagliare per risparmiare?
Renzi: la spending review si fa mettendo on line ogni singola spesa, non facendo i professoroni coi numerini. Non importa che alla spending review ci sia un commissario del Fmi, basta un ragazzo di Rignano sull'Arno per capire che basta mettere tutte le spese online.
L'elenco online immediatamente produce nei cittadini un controllo sociale, come ho fatto io a Firenze.
Civati: comincerei a tagliare le spese centrali dello stato. Bisogna chiarire come si spendono i soldi nella Sanità. 
Cuperlo: tagliamo i doppi o tripli incarichi, andiamo a colpire le vere aree di privilegio, ma non tagliamo in modo indiscriminato la spesa come abbiamo fatto in questi anni.
 
Semprini: cosa promette alle donne che non trovano un lavoro stabile e vorrebbero crearsi una famiglia?
Civati: il problema non è la questione femminile, ma maschile: anche oggi qui siamo tre uomini e non va bene. Quando mi si dice di tirare fuori la palle io dico che le palle le voglio tenere dentro.
Cuperlo: una legge sulla parità di salario tra uomo e donna. 
Renzi: alle donne non prometto niente perché negli anni hanno promesso troppe cose in troppi". Cara Francesca (dice rivolgendosi a un'immaginaria telespettatrice, ndr) sappiamo che l'Italia non ha posto in asilo nido: Lisbona dice il 3% ma siamo al 14%. Sappiamo che c'è un problema di stipendio. C'è problema di servizi, di orari. E la politica non si rende conto cosa significa per una mamma coordinare la gestione di una famiglia, spesso con un padre assente, con il lavoro. Francesca, ti dico che il Jobs act lo faremo con te e non senza di te".
 
Semprini: è possibile superare il vincolo europeo del 3%?
Cuperlo: se sarò segretario lo dirò: il governo vada in Europa e spiegare, battendo i pugni, che la strategia di questi anni è fallita: l'idea che si parte dal rigore per poi creare crescita e lavoro, è come il chirurgo che esce dalla sala operatoria e dice: "l'intervento è perfettamente riuscito e il paziente è morto".
Renzi: l'Europa è un'idea comune, è la casa dei nostri figli. Da vent'anni a questa parte l'abbiamo lasciata in mano ai burocrati di Bruxelles. Che quando accade un disastro come Lampedusa si girano dall'altra parte. Dobbiamo mettere in discussione il trattato di Maastricht, dico no all'Europa dei ragionieri.
Civati: la penso come Romano Prodi e gli dedicherei un applauso. Sono d'accordo con Prodi quando ricorda che il 3% è solo un numero. Dobbiamo essere rigorosi ma dobbiamo chiedere che scuola e ricerca siano fuori dal conto del debito. E poi fare anche Italia si faccia il reddito minimo. 
 
Dopo aver richiamato Prodi nella sua risposta, Civati ritorna sulla mancata elezione del Professore a Capo dello Stato, una ferita rimasta aperta nel Pd: "Non aver eletto Prodi a presidente della Repubblica è stato uno degli errori più gravi del centrosinistra". "Un partito è una comunità - replica Gianni Cuperlo - io ho votato Marini ed ho votato Prodi, qualcuno no. Quando si decide una cosa la si rispetta".
 
Semprini: E' d'accordo su una patrimoniale?
Renzi: io le tasse a Firenze le ho abbassate davvero. E' giusto che chi ha di più debba dare di più, ma prima dobbiamo dare il buon esempio noi. 
Civati: si, sono d'accordo, ma prima bisogna fare l'anagrafe di patrimoni. La tassazione deve essere progressiva. 
Cuperlo: vedo che i miei avversari sono piuttosto prudenti su questo tema. La mia risposta invece è un netto si, è giusto avere una patrimoniale in un Paese che soffre come l'Italia. Non per colpire la ricchezza ma per redistribuirla.
 
Semprini: un bilancio di questi sei mesi del governo Letta.
Renzi: dò a Letta un voto sufficiente, tutti gli daremo una mano. Non voglio prendere il suo posto. Siamo una squadra.
Civati: il mio voto non raggiunge la sufficienza, per colpa dell'impianto di questo governo. 
Cuperlo: voto più che sufficiente, ha restituiro credibilità e autorevolezza al nostro Paese sulla scena internazionale. Ora bisogna cambiare passo e intervenire più decisamente sul lavoro. 
 
Semprini: la vostra posizione su affidi, adozioni e unioni civili delle coppie gay.
Civati: io sono per l'assoluta uguaglianza, per i matrimoni ugualitari. Non voglio reticenze, né imbarazzi. Sono favorevole anche ad affidi e adozioni.
Cuperlo: io penso che non dobbiamo avere paura delle parole, ma amare le persone. Estendere i diritti civili non è mai un gioco a somma zero, aiuta tutti. La questione delle adozioni, invece, è complessa, va discussa in maniera più approfondita.
Renzi: invidio molto chi spara certezze, vado più cauto su questi temi rispetto a Gianni e Pippo. Ma si parla tanto, poi si va in Parlamento e si devono presentare gli atti. Non impantaniamoci in discussioni sul matrimonio, altrimenti non si fa nulla nemmeno stavolta. Io sono per la civil partnership, perchè passi la legge sull'omofobia, e la step child adoption".
 
Semprini: qual è la miglior legge elettorale per i cittadini?
Cuperlo: mai più con questa legge elettorale, non si può tornare a votare con il Porcellum. Penso che la migliore sia un doppio turno di collegio, che garantisca ai cittadini la più ampia rappresentanza. 
Renzi: Non c'è una legge elettorale ideale purché garantisca governabilità e no all'inciucio.
Ecco tre possibili modelli: il Mattarellum con un premio di maggioranza al 25%, il sistema dei Comuni sopra i 15 mila abitanti con doppio turno oppure il sistema dei Comuni sotto i 15 mila abitanti con la garanzia che chi vince governa.
Civati: Quagliariello e Violante stanno scrivendo le bozze da due anni. Secondo me c'è del tenero. Sono d'accordo anche io con il doppio turno. 
 
A questo punto Cuperlo replica provocando Renzi sul presidenzialismo: "Hai proposto la legge elettorale sul modello del 'sindaco d'Italia, se sarò segretario io mi impegnerò per impedire qualunque deriva di tipo presidenzialistico del nostro ordinamento repubblicano, puoi prendere lo stesso impegno?". "La mia - replica Renzi- non è una proposta costituzionale, può diventarlo ma non sono affezionato al modello. Non mi mettere in bocca parole che non sono le mie parole e sono le tue parole".
 
Semprini: Dal 9 dicembre la Cancellieri resta al suo posto?
Renzi: lo dovrebbe decidere il presidente del Consiglio e mi sembra che lo abbia già fatto. Ma lei pensa che io voglio fare il segretario di un partito per cambiare un ministro? Io ho ambizioni un po' più grandi, voglio cambiare l'Italia.
Civati: se la questione torna in Senato dobbiamo riaprire la discussione. Se vinco la mia posizione torna di attualità. E' sbagliato chiedere fiducia a tutto il governo o chi sbaglia non cambia mai.
Cuperlo: penso che dobbiamo recuperare un principio di responsabilità anche da un punto di vista individuale, ho rispettato le opinioni del ministro sulla non interferenza, ma c'è stato un grave problema di opportunità. Tuttavia non tocca a noi presentare una mozione sfiducia verso questo governo.
 
Semprini: Due metodi per non vincere nemmeno questa volta alle elezioni?
Civati: dobbiamo smetterla di inseguire i moderati. Dobbiamo essere più netti. 
Cuperlo: dobbiamo riconquistare la fiducia di questo Paese per i valori e i principi che esprimiamo.
Renzi: bisogna pensare che la politica sia tentare di essere orgogliosi del futuro.
 
Semprini: due nomi da inserire nel vostro Pantheon di sinistra
Cuperlo: so che nel Pd sono confluite culture diverse che io rispetto. Ma Enrico Berlinguer ha testimoniato un'idea della politica alta e della moralità in politica. E poi Rosa Parks, tra due giorni c'è l'anniversario. E ha cambiato la storia dei diritti umani nell'Occidente.
Renzi: Meme Auzzi, segretario dei Ds di Firenze e sindaco di Incisa, morto nel 2006. Lui avrebbe sostenuto Cuperlo, ma era un coraggioso militante del Pd che aveva una passione straordinaria. Il secondo è Don Primo Mazzolari.
Civati: Posso citare due persone che stanno benissimo? A me piace il sindaco di New York e il sindaco antimafia di Monasterace Maria Carmela Lanzetta che si è dovuta dimettere.
Ma io non la metto nel Pantheon: è candidata con me e la porto nella direzione del partito.
 
Si arriva all'appello finale.
 
Cuperlo richiama i valori della sinistra: "Negli anni della crisi ci sono milioni di donne e uomini che hanno perso anche una parte della loro dignità - dice - e la più grande responsabilità che sta in capo alla classe dirigente che sta qui è proprio restituire speranza, dignità e una prospettiva di cambiamento a questo Paese. Vorrei un Pd - conclude Cuperlo - che riscopra questa dimensione culturale, i suoi principi e i suoi valori da interpretare con orgoglio e coerenza", ha proseguito, per dire "a una ragazzo: vieni da questa parte perché è la parte giusta".
 
Civati si rivolge ai giovani: "Il mio Pd è un partito degli elettori ma soprattutto dei ragazzi e delle ragazze di questo paese. Voglio dire che saremo al loro fianco perché ci crediamo.
Torniamo alla vostra freschezza diamo a voi il protagonismo che meritate. E poi, smettiamola di chiamare giovani i quarantenni". E conclude: "Fatelo per voi e se posso essere egoista, fatelo per mia figlia che ha solo un anno e che si merita un Paese più bello".
 
Renzi nel suo appello finale ha citato le intercettazioni della baby squillo minacciata dalla madre di non andare più a scuola, una intercettazione che "ferisce il cuore perché fa pensare che l'unico valore che portiamo è economico, io sono cresciuto pensando che il valore" non è solo questo, "il mio Pd proverà a restituire valori e per una volta a far vincere la sinistra che si è stufata di partecipare".

 

 

Tra le domande c'è stata ance quella sui matrimoni omosessuali.

 

Civati è stato quello più chiaro e netto, si è detto favorevole al matrimoni per omosessuali, per le adozioni e per gli affidi ad omosessuali, tutto in nome della laicità.

 

Cuperlo è stato un po' vago sul concreto ha detto che non bisogna aver paura della parole, che estendere i diritti non toglie ma aggiunge, che ci sono tanti passi da fare in questo ambito e che bisogna quindi estendere i diritti agli omosessuali e sulle adozioni ha detto che bisogna aprire un dibattito senza pregiudizi.

 

Renzi ha detto di essere per le civil partnership, per la legge sull'omofobia e per la step child adoption (che dovrebbe essere la possibilità di adottare un figlio da parte dell'altro partner in una coppia omosessuale).

Edited by Sbuffo
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È ovvio che se l'elettorato fosse mediamente informato il 90% dei voti andrebbe a Civati, anche se temo l'esito non sia quello.

 

Grazie per il confronto, ieri me l'ero perso.

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Beh che Civati sia quello più giovane, più laico

e più di sinistra....si sapeva.

 

Temo che interessi molto a noi, non so quanto interessi

al resto degli Italiani

 

Sicuramente è anche il candidato meno conosciuto e

questo lo danneggerà in caso di alta affluenza e voto

clientelare etc.

 

Però onestamente io non so quanto all'Italiano medio 

interessi di certi temi....che a noi sono ovviamente molto

cari.

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privateuniverse

È ovvio che se l'elettorato fosse mediamente informato il 90% dei voti andrebbe a Civati, anche se temo l'esito non sia quello.

 

Se l'elettorato fosse mediamente informato (ma, soprattutto, meno pecorone), i rapporti di forza a sinistra (lo dico forzando la realtà, perché il PD è, al massimo, un partito di centrosinistra, se non un partito tendenzialmente di centro con una piccola minoranza vagamente di sinistra) non sarebbero di 8 a 1 fra il PD e SEL, ma, al massimo, di 3 a 2 o di 1 a 1.

 

Insomma, più simili ai rapporti di forza a sinistra che ci sono in Francia tra il PS e l'FDG, in Germania tra SPD e Sinistra, nei Paesi Bassi tra laburisti e socialisti, e così via.

Edited by privateuniverse
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Sono felice che qualcuno abbia già aperto questo post, lo avrei fatto io altrimenti ^^

Io voterò Civati, e lo farò con una certa felicità, perché per la prima volta nella mia breve carriera di elettore avrò la sensazione di votare il meglio e non il meno peggio, e di scegliere una proposta veramente valida anziché accontentarmi.

 

Personalmente, seguo il suo blog (e quindi le sue idee, il suo programma, le sue battaglie) da quando era un consigliere regionale senza alcuna visibilità, e sono tuttora convinto che i suoi post siano i migliori strumenti di propaganda elettorale a suo favore. Chi volesse leggerli avrebbe modo di rendersi conto che:

1- Non c'è nulla di strumentale o tattico nella candidatura di Civati, che ha annunciato che si sarebbe candidato al successivo congresso prima di chiunque altro, e soprattutto prima ancora delle ultime elezioni politiche;

2- Non è mai stato un renziano (all'epoca della prima Leopolda il tema era il rinnovamento generale della dirigenza, non la candidatura di Renzi a leader del partito), semmai può rappresentare una specie di "antitesi complementare" di Renzi. Tra l'altro, pur di non sembrare renziano, è arrivato a votare Bersani nel 2012 (attirandosi valanghe di insulti e, a mio parere, sbagliando);

3- Non ha posizioni massimaliste o "troppo di sinistra", se non per persone come gli editorialisti del Corriere (i vari Galli Della Loggia, Polito, Battista, Panebianco, che palesemente non lo sopportano e ne parlano solo per criticarlo, cosa che me lo rende istintivamente simpatico). Civati, a mio parere, è collocato esattamente dove il Pd dovrebbe stare, è il Pd che continua a spostarsi su posizioni inutilmente centriste in cerca di voti che puntualmente non arrivano;

4- Nel caso fosse determinante per la formazione della vostra opinione, Civati è da sempre, e non certo per motivi di comodo, un sostenitore dei diritti degli omosessuali (tempo fa, purtroppo nel silenzio e nell'indifferenza generali, tentò di far passare un referendum interno, tra gli iscritti del Pd, che se avesse avuto successo avrebbe vincolato il partito a includere nel programma i matrimoni gay);

 

Sull'effettiva capacità del segretario di influenzare il partito: ricordatevi che si voterà anche per l'elezione dell'Assemblea nazionale del Pd. Se un candidato dovesse ottenere la maggioranza assoluta dei voti, avrà anche la maggioranza assoluta dei delegati all'Assemblea e alla Direzione nazionale, quindi sarà ampiamente in grado di influenzare le scelte del partito (in caso contrario dovrà mediare con le posizioni degli altri candidati, l'eventuale ballotaggio si svolgerà all'interno della stessa neoeletta Assemblea, non tra gli elettori, quindi il numero di delegati rimarrà quello stabilito dalle percentuali delle primarie).

 

Sul perché andare a votare: be', perché non farlo? ^^ La candidatura di Civati è un'opportunità, perché lasciarla passare senza neanche provare a sfruttarla? Io penso che chiunque non escluda a priori di votare per la coalizione di centro-sinistra avrebbe tutto l'interesse a partecipare alle primarie.

 

Sulle prospettive di vittoria alle elezioni: per il candidato premier si svolgeranno altre primarie, qui si tratta di eleggere il segretario (e la vocazione di Civati per questo ruolo mi pare più sincera di quella di Renzi, che lo vede essenzialmente come un mezzo per fare il Presidente del consiglio, e di Cuperlo, che vuole fare il segretario perché altri gli hanno detto che lo vuole fare).

Edited by Samwise
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Del tipo "voterò Civati perché vorrei che il PD fosse diverso"?

 

Direi del tipo "voterei il Pd se Civati fosse il segretario, ma non andrò a votare Civati come segretario".

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Penso che non andrò alle primarie ma se lo facessi il mio voto sarebbe per Civati che sembrerebbe il più convinto rispetto ai suoi condivisibili propositi, per quanto possa esserlo un politico di professione

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@prefy Perché non andare alla fine, quando c'è una possibilità anche piccola di migliorare un briciolo la politica italiana?

 

P.S. su Civati "È stato accusato di essere il candidato di sinistra", bellissimo :D

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Cicci, ci penserò ma hio sempre pensato che le primarie servano al PD, di cui non ho particolare stima ma che forse è il meno peggio, solo per racimolare i contributi dei votanti, tanto il mio voto non potrà cambiare la scontata vittoria di Renzi ma, come ho detto, ho ancora una settimana per pensarci su

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Dai, non vogliamo riproporre ogni volta gli stessi discorsi,

è chiaro che vincerà Renzi se le persone come te ne danno per scontata la vittoria.

Un buon risultato di Civati farebbe bene a tutta la sinistra italiana e non solo al PD, di cui come penso si sia capito anch'io non sono certo un fervido fedele.

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privateuniverse

Direi del tipo "voterei il Pd se Civati fosse il segretario, ma non andrò a votare Civati come segretario".

 

Non è il mio caso.

 

Io non voterei per il PD neanche se il segretario fosse Civati.

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Secondo me è importante andare a votare non solo per cercare di fare eleggere Civati come segretario ma per altre 3 ragioni e cioè:

 

-la prima è che oltre al segretario si elegge anche l'Assemblea Nazionale del Pd che è l'altro organo di governo del partito e quindi anche se Civati non dovesse vincere ma dovesse ottenere un buon risultato potrà cmq far sentire la sua voce all'Assemblea Nazionale con un buon numero di suoi delegati.

 

-la seconda è che secondo me serve far sentire al Pd che c'è ed è forte una base di elettorato di sinistra perchè alla fine quello che interessa ai politici sono i voti e se tu gli fai percepire che quella base di elettorato c'è ed è ampia cmq loro ne terranno conto se invece vedono che quella base non c'è possono essere portati a rivolgersi di più verso altre fette di elettorato, quindi anche se Civati perdesse ma facesse cmq un buon risultato la dirigenza non potrà cmq non tener conto di quella fetta consistente di elettorato.

 

-la terza (che è strettamente legata alle due precedenti) è che quando si dovrà andare a votare nel caso il centrosinistra vincesse e dovesse formare un governo è probabile che il numero dei ministri e dei sottosegretari dell'area di Civati sarà strettamente legato ai voti che hanno preso alle primarie e ai posti che hanno in Assemblea nazionale.

 

Alla fine andare a votare non costa questo gran sacrificio basta alzare il culo e tirar fuori 2 euro che sono poco più di un caffè al bar, quindi secondo me vale la pena provarci.

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il problema non è alzare il culo e tirare fuori due euro. 

il problema è che si tratta di cambiare le regole del gioco, radicalmente. ma, per cambiare le regole del gioco radicalmente, occorre innanzitutto una nuova legge elettorale.

 

civati dichiara, appunto, che la priorità del suo programma, una volta segretario del pd, sarà l'abrogazione della legge calderoli o del cosiddetto "porcellum". bene. ma, inevitabilmente, perché tale priorità conquisti un ordine del giorno in quell'immondo porcile che è il parlamento italiano (i cui onorevoli, senatori, ministri, presidenti e tal dei tali devono, guarda il caso, proprio alla legge di cui sopra quelle sedie sulle quali, beati, posano le loro chiappe, al riparo dalle misere vite disgraziate di noi comuni mortali), occorrerà che civati e, nel suo nome dunque il pd, si allei con quel numero di parlamentari sufficiente a far sì che un'altra proposta di legge sia decretata o approvata.

 

il che, volendo essere realisti, non è impossibile: il movimentocinquestelle di certo condividerà la causa, così pure l'ala più a sinistra (ma, poi, davvero più e a sinistra?) del pd, però le aquile di berlusconi, gli scilipoti e i razzi varii, e quella specie di homersimpson che è angelinoalfano e i suoi ennesimi fantocci nuovidestrorsi? e quelle facce di cera e ingessate di scelta civica? e quei trogloditi dei leghisti? e quelle mummie dei venerabili senatori a vita?

 

insomma: avete mai visto qualche diretta dal parlamento? quale ipocrisia? quale scandalo? 

si applaudono, si insultano, si riprendono, si sbeffeggiano, si azzuffano, quando ci sono.

ripetono come un disco rotto, sia quelli di sinistra sia quelli di destra, le stesse quattro frasi di sempre, poi se ne vanno: per giorni spariscono, viaggiano su aerei privati, stringono le mani ai loro pari davanti alla tv, dimorano nel lusso di case acquistate persino a loro insaputa, e tutte le diavolerie che il potere concede loro.

(e, personalmente, non mi logora il fatto di non averlo: mi logora esattamente la loro avidità).

 

corrotti, dappertutto.

pagliacci. buffoni. di corte, di salotti televisivi, di ridicoli battibecchi sui giornali.

gente che guadagna cifre a quattro zeri per un'apparizione: politici, conduttori di programmi di approfondimento, giornalisti, comici che fanno satira. questa gente guadagna uno sproposito: tanto il politico che ha casa di fronte al colosseo, quanto il giornalista che lo critica da uno studio televisivo.

non bisogna fare di tutta un'erba un fascio, giusto: ma l'ingiustizia sociale è certo abbia toccato vertici di aberrazione.

 

mettiamo pure, allora: vince civati, si andrà al voto per le prossime elezioni politiche con un altro sistema, ci sarà una nuova maggioranza scelta dagli aventi diritto che, di buona volontà, andranno a infilare la loro scheda nell'urna, il pd o il m5s sarà il primo partito e formerà un governo con il m5s o il pd... ma le cose andranno meglio, stavolta? faranno qualcosa di buono, di utile, nell'interesse dei molti (non di tutti, non dei pochi: dei molti), la cui esistenza una "crisi" cosiddetta ha ridotto al mero calcolo di una sopravvivenza indegnamente definita "precaria"? si ridurranno lo stipendio? rinunceranno alle loro pensioni d'oro? e al favorire il cognato della cugina dell'amico? e agli altri privilegi?

 

io purtroppo, pur ammirando chi tra voi, con cognizione di causa, ha fiducia in civati e invita gli altri ad averne, non ci credo.

non credo al pd. non credo al m5s. non credo a sel.

non credo a un male minore. 

e credo sia possibile soltanto continuare a scegliere un male minore finché, dal basso, non salirà la rabbia dei povericristi, o non vedrà la luce un essere umano illuminato, o forse non verrà una guerra, un cataclisma, un apocalisse, una tabula rasa dalla quale quelli che ne saranno i superstiti dovranno, dalle macerie, ricominciare...

 

sì, lo so, intervento sconclusionato, qualunquista, pessimista o, comunque, scoraggiante, negativo, da evitare.

ma sono esattamente vent'anni che ho acquisito il diritto di voto. e sono vent'anni che non me ne perdo una. sono vent'anni che voto il meno peggio.

 

ma il sistema, per l'idea che ormai ne ho, è così marcio che anche il politico dei migliori propositi, arrivato lì dentro, fagocitato al suo interno, diventa uno dei tanti. anzi, no: uno dei pochi.

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