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Nel mezzo del cammin di nostra vita... diventai etero!


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Sì ovviamente appartenere ad una minoranza non

può significare sostenere che "tutto è possibile"

 

Anche perchè una minoranza, non è una "stravaganza" :pausa:

 

E' anche vero che una simmetria fra noi e gli etero non esiste

e non potrebbe che essere così giacché non viviamo "nell'astratto"

ma in un mondo "concreto", dove l'uguaglianza non c'è.

 

Come ho già scritto io avrei conosciuto delle persone eterosessuali

che avevano praticato l'omosessualità in gioventù, si tratta oramai

di persone over 50

 

La mia impressione è che avessero vissuto da principio una omosessualità

molto circoscritta, delimitata, sia in senso sessuale che affettivo 

 

Ora è chiaro che si può pensare che non si siano mai completamente accettati

e siano diventati "etero" soltanto nel senso di una repressione di una parte di sé

o forse ( meglio ) abbiano controllato la propria omosessualità, avendone un

concetto molto "povero" in linea coi tempi che hanno vissuto

 

L'omosessualità non è infatti solo istinto-feeling, ma anche immaginario-pensiero

non conta solo ciò che io "sento" per potermi definire gay, ma anche ciò che io

penso su ciò che sento e su ciò che poi vivo in concreto ( le mie esperienze )

 

La componente istintiva è quella che fa sì che l'omosessualità sia sempre esistita

e ragionevolmente ci fa pensare, sempre esisterà, a dispetto di ogni censura

D'altronde i capisaldi di questa censura sono progressivamente caduti, uno dopo

l'altro: oggi esiste il gay con una precisa identità, la coppia gay con un suo chiaro

immaginario di vita etc.

 

Scegliere di diventare eterosessuale, significa scegliere di non diventare gay

mentre un tempo si potrebbe immaginare che "diventare adulti" significasse

tendenzialmente "diventare etero"

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  • Rookie92

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  • unmondomigliore

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  • PietroUomoDiPietra

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  • lollone

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Perdonatemi non mi sono letto tutti i post, ma solo quelli della prima pagina e alcuni delle altre.

Non capisco, sinceramente, perchè vi sorprendiate se una persona cambia da etero a gay e viceversa.

Proprio noi, dovremmo sapere, che la natura non è bianco o nero, esistono diverse sfumature.

La sessualità è parte della nostra natura e come tale è sfumata.. non è detto che chi oggi è gay o etero lo sarà per sempre. Ognuno è fatto a modo suo.

Se poi dite che ci possono essere nel cambio di gusti di qualcuno, dei condizionamenti personali e dettati dalla paura di rimanere solo, allora ok.. ma non crediate che sia sempre così.

Edited by Bluhero
duedipicche85

Comprensibilmente ci sono omosessuali che si reprimono: ma viceversa prima di accettarsi come gay, un maschio fa tutti i possibili tentativi con l'eterosessualità e arriva a una certa età già con le idee ben chiare.

 

 

Perchè parli di maschio? Si parlava di omosessualità in generale.

 

Magari fosse così semplice come la descrivi tu: dopo i possibili tentativi con l'eterosessualità ad una certa età si accende la lampadina della omosessualità e le idee si fanno ben chiare. Sicuro che questo non valga per te ed, eventualmente, per la maggioranza di omosessuali, ma non per tutti?

 

 

E' solo per questo che "scoprirsi etero" non capita ai gay

 

 

Infatti, non capiterà ai gay, ma a chi fino a quel momento della sua vita ha creduto di esserlo, potrebbe capitare! Non me ne intendo di psicologia, ma posso assicurarti che due miei compagni di classe (sia alle medie, che alle superiori) erano tra loro amici per la pelle, al punto che si è creata una intesa sentimentale e sessuale che è andata avanti per anni, finché uno dei due si è innamorato di una ragazza e vive felicemente con lei. L'altro, invece, dopo una breve depressione, si è tranquillamente accettato come gay e oggi siamo amici e mi ha raccontato tutto (in effetti, ai tempi della scuola qualcosa sospettavamo perché erano molto molto legati...).

Io penso che il mondo sia bello perché soggettivo e vario. Per esperienza personale però, non mi sono mai chiesto se un giorno potrei diventare etero, perchè ora sono gay e vivo tutte le emozioni che l'essere gay mi regala e non penso che la mia omosessualità dovrebbe essere repressa a 40 anni quando non avrò figli e magari sarò solo e non piacerò più a molti. Io mi immagino al fianco di un uomo che mi possa rendere felice fino al resto dei giorni.

Ma non è vero che "tutto è possibile" perché semplicemente nel mondo reale certe cose non accadono. E' un wishful thinking perché la sessualità fluida è emotivamente più accettabile delle etichette.

Non esistono gay maschi pienamente accettati che poi si scoprono etero e non rinnegano il passato. Potete pure dirmi che in Papuasia esiste un gay che poi è diventato etero, ma non ci facciamo molto con le storie per sentito dire. In ogni caso sicuramente non sarebbe una cosa frequente e quindi trascurabile.

Esistono gay che, in un certo periodo della vita, si illudono di essere etero e si giustificano in modo improbabile.

Esistono pure gay che si sposano con donne ma che poi hanno il desiderio di andare con maschi.

Ovviamente è normale avere un po' di confusione, specie nell'adolescenza.

Ho volutamente evitato le donne perché per loro è diverso.

unmondomigliore

Io ho capito subito che le donne non facevano per me. Voglio dire, che cosa c'è da essere confusi? Non mi piacciono e basta. Non mi piace toccarle, non mi piace il loro c.ulo e le tette, e mi farebbe schifo andare a letto con loro. Invece provo il sentimento per i maschi. Io non capisco le persone gay che si illudono di essere etero e fanno finta di amare una donna, di essere sposate ed essere felici. La felicità sta nell'essere se stessi, come si fa a essere felici con una maschera? La cosa che mi renderebbe più triste è dover vivere una bugia. Sarebbe una vita sprecata e non credo in un Dio quindi non credo in una ''seconda'' vita :-)

duedipicche85

Personalmente credo che l'orientamento sessuale possa - non sempre e non necessariamente - cambiare o comunque modificarsi nel lungo periodo.

 

Tuttavia, comprendo anche le ragioni di chi sostiene che una volta che una persona abbia raggiunto un elevato tasso di consapevolezza di sè e di maturità sessuale e sia sicuro del proprio orientamento, quello rimarrà tale per il resto dei suoi giorni senza possibilità di cambiamenti.

 

Quello che proprio non comprendo è distinguere tra orientamento omosessuale o orientamento eterosessuale. Se così è, è per tutti!

Edited by duedipicche85
  • 4 months later...
duedipicche85

Guarda che io non parlavo di prendere in giro sè stessi o altri, ma semplicemente del fatto che può ben capitare che qualcuno, per una parte più o meno lunga della sua vita, non comprenda, in assoluta buona fede con sè stessi, il fatto di essere omosessuale. E questo anche se prova pulsioni per persone del suo stesso sesso, vuoi perchè la sua testolina le giustifica con "mi piace questo quel maschio solo perchè a me piacerebbe essere come lui", vuoi perchè le fa rientrare (anche se forzatamente) nell'amicizia, vuoi per altri mille motivi che solo chi studia la mente umana ci sa dire...

 

Ebbene, un bel giorno (si spera non troppo tardi), gli si accende la lampadina e rivendendo il film della sua vita fino a quel momento riesce a dare un senso diverso alle sensazioni ed esperienze vissute (o anche solo sognate).

 

Certo, ci sono anche pochi fortunati che, alla prima eccitazione guardando una persona del proprio sesso, hanno esclamato allo specchio "Oh perbacco sono omosessuale!". Ma le eccezioni servono a confermare la regola.

 

Fin qui credo che si possa essere tutti più o meno d'accordo.

 

Ebbene, io per quanto mi sforzi non riesco a comprendere perchè non possa accadere il contrario, cioè che qualcuno, magari nella adolescenza, abbia creduto di essere omosessuale, fin quando, un bel giorno, gli si è accesa una lampadina è ha capito che, in fondo in fondo, è eterosessuale.

 

E credetemi lo dico da omosessuale convinto, sicuro che mai per me nessuna lampadina potrà accendersi e farmi capire che mi piace la patata.

 

Ma chi sono io per escludere che a qualcuno possa accadere (ed, anzi, sia accaduto)?

Duedipicche

 

Nel primo caso la lampadina non si accende perchè tutta la societá

NON VUOLE che essa venga accesa. Anzi ti viene insegnato

Che a chi si accende, diventa un pervertito o un pedofilo o un criminale..

Allora tu che sai di non esserlo e di esser uguale a tutti gli altri

Non cogli (o fai finta a te stesso) di non cogliere i segnali

E la lampadina resta spenta finchè non puó far altro che divampare

Di fronte all'amore o altre prove schiaccianti..

 

Nel secondo caso gli impedimenti non ci sono,

Anzi vieni spinto fin da bambino a trovare la fidanzatina (??!).

Quindi anche il piú piccolo segnale la farebbe accendere subito.

Un caso moooooolto limite potrebbe essere di uno che si trova bene con gli uomini

Ma poi prova anche con una donna e scopre di essere un minimo bisex..

Ma quanti casi ci sono? Pochissimi..

Ilromantico

@unmondomigliore in realtà la questione è ben piu complessa. Esistono vari gradi di orientamento sessuale, dal "non riuscirei a sfiorare una donna" al "le donne non mi dispiacciono, ma preferisco i maschi" fino ad arrivare alla bisessualità. I gay che si sposano con le donne e si reprimono soffriranno e reciteranno, ma penso che abbiano un certo orientamento sessuale che gli permetta di vivere la cosa in modo 'tollerabile'. Il tuo errore è credere che tu e un gay sposato viviate lo stesso tipo di omosessualità, ma non è così visto che loro mantengono relazioni sessuali etero. Direi che li paragonerei a una donna che si sposa per interessi e non per amore. Si pone sull'ago della bilancia una vita sessuale/sentimentale scialba a cambio di una vita tranquilla e da persona "normale". Per me la verità ed essere se stessi viene prima di tutto, ma ho avuto anche un percorso di vita (e tanta fortuna) che me l'ha permesso. Non mi sento di biasimare più di tanto chi a scapito della propria verità sceglie una vita più comoda anche se gli tocca recitare. Non è nemmeno detto che questa 'verità' al giorno d'oggi e in certi ambiti valga la pena, trovarsi circostritti in una minoranza limitante e limitata, tra discriminazioni dirette ed indirette e con una realtà sentimentale e familiare decisamente acerba non so se valga più la pena di un matrimonio scialbo con figli e una vita senza rompimenti di coglioni. Se Vivessimo in una società dove l'essere gay non comporta sacrifici oggettivi il tuo discorso sarebbe sempre veritiero, ma al momento attuale e in molte realtà non so quanto possa esserlo. Mi ricollego un po' al discorso di @hinzelmann dove spiega il perché nel passato fosse più probabile la tendenza al ritorno all'eterosessualità.

Hinzelmann

 

 


Quello che proprio non comprendo è distinguere tra orientamento omosessuale o orientamento eterosessuale. Se così è, è per tutti!

 

Questa è una affermazione infantile, permettimi : "se è così, è così per tutti"

 

Non sei tu e non siamo noi che facciamo la distinzione o abbiamo la pretesa

di escludere che possa accadere, è la Società che è fatta in questo modo e non

in un altro

 

Prendi allora il caso di una società diversa, l'Antica Grecia tutti potevano

esordire alla sessualità con comportamenti ( omosessuali ) passivi, ma in

prima battuta questo era possibile - come modello sociale educativo 

escludendo che significasse "orientamento omosessuale" nel senso moderno

del termine: significava diventare un maschio adulto

 

Per cui anche nell'Antica Grecia io avrei capito di essere diverso dagli altri e

omosessuale solo nel momento in cui avrei poi rifiutato le donne nel ruolo attivo

cosa che avveniva dopo ( ad età successiva ) ma era previsto come obbligatorio

fin dall'inizio

 

Chiaro che a livello di speculazione Fantascientifica possiamo immaginare

un mondo diverso in cui "tutto è possibile"

 

Ma deve essere un discorso declinato al FUTURO : esisterà un giorno una

società di uguali in cui sarà possibile addirittura essere educati alla possibilità

di scoprirsi gay, in modo tale che un ragazzino a 12 anni possa presumerlo per

poi accorgersi che in realtà è etero

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