Jump to content

Italia in rivolta : cosa ne pensate?


Recommended Posts

@conrad65

Capisci che questi leader non rappresentano tutta la platea dei manifestanti? Ma come fate ad essere così ciechi?

Evidentemente fai parte di quel 10 % che possiede la meta o più della ricchezza italiana.

Edited by Lavipera
  • Replies 124
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Gabry18

    27

  • Lavipera

    19

  • Icoldibarin

    13

  • Fabius81

    8

@conrad65

Sei il mo idolo*________*

 

Il problema non è la gente che protesta e si mobilita. Il problema è la mancanza di una guida che abbia obiettivi precisi e che sia portatrice di cultura. Se la massa che è ignorante (e non mi si dica che parecchie dichiarazioni di costoro non sono palese manifesto di ignoranza!) è fomentata da menti prive di cultura o concentrate solo sul loro interesse particolare, il risultato è il trionfo dell'ignoranza, della cialtroneria, del disordine e dell'ingiustizia.

Nulla di nuovo per l'Italia si potrebbe obbiettare, ma, nonostante ciò, io un poco di inquietudine la provo.

Carissimo @Lavipera ,

Ah beh, non volevo assolutamente affermare che i partiti siano stati guidati da persone di cultura! Di solito chi ha veramente cultura tende a non entrare nel turbine della politica perché è conscio del livello medio delle persone con cui poi dovrà discutere. Infatti vedere nei talk filosofi e altre categorie di studiosi che discutono con gentaglia di infimo livello intellettuale mi fa ridere perché è come se un universitario spiegasse secondo i suoi paramentri la storia romana a un bambino delle elementari: la materia è la stessa, l'approccio e i contenuti quantomai differenti.

@GreenLamb

Questo atteggiamento saccente e presuntuoso non ti porterà lontano! Quasi a dire che gli illetterati o la gente non erudita non abbiano diritto alla partecipazione attiva nella società. Ricorda che i diritti di cui anche tu adesso godi vengono dal basso!

Edited by Lavipera
privateuniverse

E' inutile che cerchi di continuare a ribattere con sempre meno argomenti...comunque io la penso così come chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale e di cultura storica e politica ( e non è il tuo caso dal momento che parli per partito preso e per sentito dire, o peggio per quello che pensi di sapere ma che in realtà non sai ). Se vuoi pensarla diversamente nessuno te lo vieta, ma almeno pensa con la tua testa e non con quella degli altri.

Esattamente, non sono i popoli che dovrebbero aver paura dei governi ma i governi che dovrebbero aver paura dei popoli ( cit. )

Un popolo tiene in piedi un governo, un popolo può rovesciarlo in qualunque momento, un popolo è sempre sovrano ( altrimenti non è democrazia )

 

A parte le ultime due affermazioni, che sono condivisibili ma che sono appiccicate lì non si sa bene a che titolo, è interessante notare alcune strane coincidenze.

 

La prima: queste manifestazioni, guarda caso, si fanno non appena Berlusconi esce dal parlamento; intanto, Berlusconi va a una radio francese a dire che, se dovesse esserci qualche provvedimento nei suoi confronti, ci sarebbero delle rivolte. Pagate e fomentate da lui, probabilmente.

 

La seconda: Ferro proviene, se non sbaglio, dall'estrema destra; Calvani, a quanto dici tu stesso, era un simpatizzante leghista, e se n'è andato da un comizio in Jaguar (lui ha detto che non era la sua, al che viene spontaneo chiedersi di chi fosse).

 

Indubbiamente, è irrilevante chi ha governato negli ultimi dieci anni? Se Berlusconi non si fosse occupato dei suoi problemi personali e avesse ridotto il disavanzo e il debito pubblico negli anni in cui ha governato e l'economia andava non dico bene, ma certo non così male come adesso, oggi avremmo più margini per essere indipendenti, e gli sproloqui sulle banche e sull'euro potremmo risparmiarceli (non che non abbiano senso, ma per essere indipendenti bisogna mettersi in condizione di non dipendere dagli altri).

 

Invece, quanto ci sono costati i condoni, la corruzione, gli sprechi per la ricostruzione dell'Aquila, i favori agli amici? In un caso è facile quantificarlo: far fallire l'acquisizione dell'Alitalia da parte dell'Air France ci è costata la bellezza di 4 miliardi, i debiti pregressi che Berlusconi ha fatto accollare allo stato, cioè ai contribuenti, mentre l'Air France sarebbe stata disposta a metterseli lei sul groppone.

 

Questa è una protesta confusa negli obiettivi e opaca nelle modalità. A me poi, pur nel contesto della crisi, sta cominciando a stufare la lagna continua combinata con l'affidarsi al primo demagogo che passa. Le responsabilità sono sempre generiche e indistinte, e c'è chi prospera sul caos.

 

 

PS Sta tranquillo che non potrà certo essere uno come te a darmi lezioni di "cultura storica".

 

dimentichi gli ebrei....

 

Zunino, l’agricoltore di 60 anni che abita tra Biella e Vercelli, dice a Repubblica:

 

    «Vogliamo le dimissioni del governo. Vogliamo la sovranità dell’Italia, oggi schiava dei banchieri, come i Rotschild: è curioso che 5 o 6 tra i più ricchi del mondo siano ebrei, ma è una cosa che devo approfondire. Con Grillo mi incontrerei, i 5 Stelle sono persone perbene. Con Berlusconi mai, anche se le porcate peggiori da noi le ha fatte la sinistra».

 

Guarda caso, "le porcate peggiori le ha fatte la sinistra".

 

Chissà da quale punto di vista è così eh.

 

dov'è che c'ha portato invece l'intellighenzia italica?

 

Io non sono certo un difensore né di Monti né di Letta.

 

Ma di certo a questo punto ci ha portato non l'intelligencija, ma la cleptocrazia di coloro contro i quali questo "movimento" non protesta.

 

A proposito: ma come mai, per molto meno, chi protestava contro coloro per cui simpatizzano questi tizi si sono beccati, e si beccano, fiori di manganellate, mentre questi qui non li tocca nessuno?

AndrejMolov89

Oggettivamente sono un branco di fascisti che stanno mangiando sopra i problemi reali delle persone. Quindi la protesta pur arrivando da problemi reali, è sostanzialmente veicolata dove vogliono i fascisti. 

Ci sono state un infinità di proteste, studentesche e non, che sono state fatte, ma quelle stesse persone che controllano a marionetta il mal contento le bollavano come persone che non avevano voglia di lavorare oppure come fan cazzisti. Li ho visti all'opera, e devo dire che sono persone ipocrite e opportuniste nel senso peggiore del termine.

Volete fare una protesta generale? Fatela, ma veicolate la rabbia affinché si evolva socialmente, non prendete un branco di disperati senza dargli degli obbiettivi ben precisi e bloccare un paese perché è la pancia a guidarli. 

Ci sono stati scioperi e proteste da 10 anni a sta parte e queste persone se ne sono sempre stra fregate altamente il cazzo, ora si svegliano perché vedono che la loro pancia si sta svuotando ma non c'è più nessuno a riempirgliela. Ora, abbiamo avuto 20 anni per protestare e farci rispettare, però ci hanno dato sempre dato il contentino momentaneo che all'epoca non ci faceva capire l'inculata pazzesca che stavamo prendendo, ora che non ci danno neppure quello e rimaniamo con le macerie della nostra indifferenza scendiamo a protestare senza pensare in grande, ovvero nel lungo termine? Ma siamo scemi? Prima di scendere in piazza una sana auto-critica con conseguente progetto a lungo termine è inutile se non deleterio socialmente parlando. O il movimento dei forconi si trasforma da una semplice masnadata di disperati (che oggettivamente SONO DISPERATI) in un movimento con chiari obbiettivi e che non viene manovrato dai prossimi deficienti che gli la metterano in culo, oppure questo blocco è solo propedeutico ad aumentare la cinetica della reazione che ci porterà un altro distillato di inculate col sabbione. E' troppo facile riscoprire la dignità, solo quando la pancia è vuota, o è troppo facile lamentarsi delle azioni di governo che durano da venti anni, solo alla fine perché si ha una visione strabica e miope del tempo e dei suoi processi. Sinceramente, se le proteste fossero più delineate ,se avessero veramente coscienza dei problemi reali dell'Italia e soprattutto se non si fermassero un minuto dopo dell'immediato sarei più propenso a parteciparvi, ma adesso come adesso, vedo semplicemente un branco di arrabbiati (GIUSTAMENTE) che si sono svegliati tardi (qui meno giustamente) che fanno il bello e il cattivo tempo. 

 

Mi viene in mente il fidanzato di una mia amica, che sfotteva il mio ragazzo perché l'istruzione universitaria ad ingegneria è peggiorata: ma dov'era lui quando facevano questo massacro? A pensare ai propri cazzi, ecco dov'era, e ora che si accorge del disastro se la prende con chi è stato colpito dalla sua indifferenza: ovvero, è un rincoglionito di prima categoria, e il cui fallimento è solo un epigono di come lui ha deciso di non partecipare alla contro risposta allo scempio che si sta facendo da 20 anni. E sinceramente, abbiamo avuto tutto il tempo di questo mondo per migliorare il nostro fottuto stato, abbiamo avuto tutto il tempo del mondo per dire:"CAzzo,l'informazione non deve essere opinione" e cacciare tutti i giornalisti idioti e fargli fare lo spazzino (da quelli de IlGiornale a Travaglio, che è un cazzaro di prima categoria) per avere un'idea chiara di cosa si sta facendo: invece, pur avendo dei dati, pur conoscendo che esisteva una commistione tra politica, narcisismo personale e informazione, ci siamo lasciati informare da questi idioti assumendo che le loro opinioni fossero vere e quindi ci siamo sempre lasciati coscientemente ingannare riducendo tutto ad una guerra tra poveri cretini che se gli chiedi un dato, non te lo sanno dare. Se questo disastro è un processo di venti anni, e che quindi ha dato dei segnali ben precisi per almeno 20 anni (in meno di dieci c'è stato il boom economico e ce ne siamo accorti) venite a fare una protesta senza chiari obbiettivi con composizione fatta di fascistoidi e pretendete che io protesti con voi altrimenti sono io a rovinare l'Italia: dove eravate voi quando io protestavo perché vedevo da un lato un taglio sconclusionato al diritto allo studio e alla pubblica istruzione in favore dell'anarchia e degli accumoli di potere nel mondo accademico? Dove eravate? Eravate a farvi i cazzi vostri, perché questi problemi non vi toccavano, ma ora che toccano a voi, apriti cielo, subito a protestare in modo del tutto da strafatti, senza obbiettivi a lungo termine. 

@Lavipera

Mi aspettavo che mi venisse detto ciò, eppure io la penso così. I diritti vengono dalo sforzo intellettuale di pochi che poi, eventualmente, hanno ispirato i più, non viceversa. Non è la violenza bruta o la protesta bovina ad ottenere dei risultati positivi se manca chi canalizza tutto ciò verso fini "nobili".

io concordo con GreenLamb sul fatto che se l'italia si trova nella situazione in cui si trova la responsabilità è della classe politica tutta italiana che purtroppo è votata dagli italiani, anche perchè se tutti i partiti sono uguali, non vi è alternativa (almeno fino all'arrivo dei 5* che purtroppo si sono rivelati un flop).

 

i politici italiani sono veramente squallidi e spero che se si riduce veramente il numero dei politici riescano a sopravvivere solo i migliori politici dell'italia o ancora meglio dei nuovi politici che riescano a staccarsi dai vecchi intrallazzi politici.

 

non vorrei farmi delle facili illusioni però.

 

 


solo quando la pancia è vuota

Ma tu la pancia ce l'hai mai avuta veramente vuota? E' troppo facile non empatizzare con chi sta nella merda quando si conduce una vita agiata. Quello che posso augurarti è di esperire per un po' anche tu la vera miseria. Allora vedremo se rimarrai della stessa opinone.

 

 


A parte le ultime due affermazioni, che sono condivisibili ma che sono appiccicate lì non si sa bene a che titolo, è interessante notare alcune strane coincidenze.
 
La prima: queste manifestazioni, guarda caso, si fanno non appena Berlusconi esce dal parlamento; intanto, Berlusconi va a una radio francese a dire che, se dovesse esserci qualche provvedimento nei suoi confronti, ci sarebbero delle rivolte. Pagate e fomentate da lui, probabilmente.
 
La seconda: Ferro proviene, se non sbaglio, dall'estrema destra; Calvani, a quanto dici tu stesso, era un simpatizzante leghista, e se n'è andato da un comizio in Jaguar (lui ha detto che non era la sua, al che viene spontaneo chiedersi di chi fosse).
 
Indubbiamente, è irrilevante chi ha governato negli ultimi dieci anni? Se Berlusconi non si fosse occupato dei suoi problemi personali e avesse ridotto il disavanzo e il debito pubblico negli anni in cui ha governato e l'economia andava non dico bene, ma certo non così male come adesso, oggi avremmo più margini per essere indipendenti, e gli sproloqui sulle banche e sull'euro potremmo risparmiarceli (non che non abbiano senso, ma per essere indipendenti bisogna mettersi in condizione di non dipendere dagli altri).
 
Invece, quanto ci sono costati i condoni, la corruzione, gli sprechi per la ricostruzione dell'Aquila, i favori agli amici? In un caso è facile quantificarlo: far fallire l'acquisizione dell'Alitalia da parte dell'Air France ci è costata la bellezza di 4 miliardi, i debiti pregressi che Berlusconi ha fatto accollare allo stato, cioè ai contribuenti, mentre l'Air France sarebbe stata disposta a metterseli lei sul groppone.
 
Questa è una protesta confusa negli obiettivi e opaca nelle modalità. A me poi, pur nel contesto della crisi, sta cominciando a stufare la lagna continua combinata con l'affidarsi al primo demagogo che passa. Le responsabilità sono sempre generiche e indistinte, e c'è chi prospera sul caos.
 
 
PS Sta tranquillo che non potrà certo essere uno come te a darmi lezioni di "cultura storica".
Le ultime due affermazioni non erano nemmeno destinate a te e non entro quindi nel merito...anche perchè credo tu sia in grado di capire da solo se solo lo volessi...

Quando Berlusconi ha fatto queste dichiarazioni la rivolta era già cominciata...e poi gradirei veramente tanto se la smettessi di accusarmi velatamente di berlusconismo ( perchè sono l'esatto opposto ) e di parlare di Berlusconi dal momento che mi sembra di aver già detto che non lo sopporto e che non ho niente a che spartire con lui, mi limiti ad essere oggettivo  ad osservare la realtà da un punto di vista imparziale, al contrario di te...

 

Ci sono anche i centri sociali e gli anarchici della sinistra insurrezionista ed antagonista lì in mezzo ( ancora una volta ti invito ad informarti )...Calvani ho detto che ha avuto una parentesi leghista, ma ha girato tutti i partiti disponibili, incluso l'UDC che sono stati ospitati anche dal tuo amico Monti...e poi tu che sostieni di avere una cultura politica dimmi : può un partito secessionista, federalista ed indipendentista come la Lega  Nord essere di estrema destra ( nazionalismo e fascismo ) ? Berlusconi e Forza Italia ( liberalismo e conservatorismo ) secondo te è di estrema destra ? Allora Forza Nuova o MSFT cosa sono ? 

 

Nel caso non lo sapessi in questi anni ha governato anche il centro-sinistra, e ti ripeto, non dico che Berlusconi sia esente da colpe, anzi, ma non sono tutte le sue, è l'intera classe politica che ha sbagliato e che deve andare a casa...concordo che bisogna essere in condizioni di non dipendere dagli altri, ma soprattutto coloro che tu difendi hanno venduto questo Paese alla UE, alla BCE e al FMI...quindi...

 

E' incredibile che non sapete interpretare quanto la gente sia stanca di voi e delle vostre chiacchiere...del vostro accusare di demagogia e populismo quelli che propongono soluzioni concrete ed applicabili invece delle vostre promesse irraggiungibili e delle vostre farneticazioni al solo fine di rimanere inchiodati alla poltrone...ma non temano, se non se ne andranno da soli sarà il popolo sovrano a farli cadere...

 

PS Sta tranquillo anche tu...non intendo farlo tanto meno con chi ha una concezione politicizzata e distorta della realtà in cui vive...posso impiegare meglio il mio tempo...

Io tutte queste soluzioni concrete, se devo essere sincero, non le vedo neanche da parte

di chi protesta.

 

C'è sicuramente una quota di esasperazione che può legittimamente estendersi ad un

sistema politico che nel suo complesso ha dimostrato di non funzionare, ma questa da

un lato non può tradursi nel qualunquismo di chi pretenda di dire che tutto è uguale e

dall'altro è anche lo specchio di una crisi economica che non viene interpretata, mentre

invece questa agisce e colpisce in modo differenziato fasce e zone diverse del paese.

 

Credo che vi possa essere forse una ragione di fondo, il fatto che rigore ed austerity

si sono tradotti in una imposizione fiscale straordinaria che ha colpito la piccola e media

borghesia ( accise carburanti, casa e seconda casa, IVA, contributi previdenziali acconti

fiscali al 101-103% etc ) e non la media e grande impresa. E' questa la linea Monti-Letta

che crea risentimento e esasperazione.

 

Ma va detto che nel frattempo apprendisti e operai venivano licenziati in massa, mentre

non mi risulta che in Italia si sia visto un solo impiegato di banca con la scatola di cartone

in mano, come negli USA. 

Secondo Berlusconi incarna perfettamente tutti i tipici comportamenti e le abitudini degli italiani che hanno portato a questa situazione, quindi da un punto di vista simbolico.... si é tutta colpa sua!

 

Inviato dal mio M-MP85S23G con Tapatalk 4

@Hinzelmann

Perché minimizzate. C'è l'ISTAT e similia che hanno fotografato chiaramente la situazione da post guerra in cui versa l'Italia. Lo capite che sono milioni gli italiani che non riescono più a pagare le bollette o a riscaldarsi bene per l'inverno?

Ripeto, fatevi un giro nelle Caritas dei vostri quartieri. Così forse vi potrete fare un'idea più corrispondente della realtà!

Dove avrei minimizzato?

 

Io dico semplicemente dati INPS alla mano

che in 5 anni in Italia c'è stata una flessione

dell'occupazione del 3,3% tutta concentrata

fra operai e apprendisti, mentre i quadri sono

accresciuti dell'11,2% e gli impiegati dello 0,7%

@Hinzelmann

Ci era parso che minimizzassi dall'aspetto "limitativo" che si evinceva da questa frase: "C'è sicuramente una quota di..".

Dimentichi di citare i milioni di inoccupati che non hanno altra speranza se non emigrare.

Anyway, hanno eliminato il finanziamento pubblico ai partiti. Dovremmo rallegrarcene? -_-

@Pix

Perché il 10 % di 60 milioni di italiani gli sghei ce li hanno eccome! E' il resto a vari gradi a vivere nell'indigenza! Ma davvero non vedete la gente che letteralmente muore di fame? Ma lo sapete che se avete una casa, magari perché lasciata dai genitori, anche se non avete reddito alcuno perché non occupati, dovete pagare le tasse sulla casa? Tasse che non pagate si accumulano fino ad arrivare a cifre astronomiche. con la bella equitalia. Figurarsi chi ha un impresa e va in crisi. E in queste condizioni lo sono moltissimi.Lo sapete che la casa costituisce reddito. Un vecchietto che prende 400 euro di pensione e si trova ad avere una casa propria di 100mq non ha diritto a nessuna detrazione e aiuto sociale perché il valore catastale della casa si cumula con la pensione. La Cina e le tasse stanno depauperando irrimendiabilmente questo paese.

 

Non credo che sia quella la percentuale. Attorno a me vedo gente che nasconde la Ferrari in garage, ragazzi che mettono le radici davanti ai bar ogni sera e sfoggiano Smart e motirini consumando spumanti e altri alcolici; vedo gente che compra Iphone, console e oggetti superflui. La crisi c'è ma a guardare le persone non è così drammatica.


Io tutte queste soluzioni concrete, se devo essere sincero, non le vedo neanche da parte
di chi protesta.
 
C'è sicuramente una quota di esasperazione che può legittimamente estendersi ad un
sistema politico che nel suo complesso ha dimostrato di non funzionare, ma questa da
un lato non può tradursi nel qualunquismo di chi pretenda di dire che tutto è uguale e
dall'altro è anche lo specchio di una crisi economica che non viene interpretata, mentre
invece questa agisce e colpisce in modo differenziato fasce e zone diverse del paese.
 
Credo che vi possa essere forse una ragione di fondo, il fatto che rigore ed austerity
si sono tradotti in una imposizione fiscale straordinaria che ha colpito la piccola e media
borghesia ( accise carburanti, casa e seconda casa, IVA, contributi previdenziali acconti
fiscali al 101-103% etc ) e non la media e grande impresa. E' questa la linea Monti-Letta
che crea risentimento e esasperazione.
 
Ma va detto che nel frattempo apprendisti e operai venivano licenziati in massa, mentre
non mi risulta che in Italia si sia visto un solo impiegato di banca con la scatola di cartone
in mano, come negli USA. 
Ma infatti, cosa che forse è stata fraintesa nel mio ragionamento, non appoggio la protesta in quanto soluzione unica, ma la apprezzo in quanto segno che ciò che sembrava essere morto e condannato alla passività ( gli italiani ) si è improvvisamente risvegliato ed ha preso coscienza che bisogna lottare e che bisogna farsi sentire, questa protesta per me è importante perchè si richiedono diritti negati come la libertà di lavorare ed avere soldi per vivere dignitosamente e sfamare le proprie famiglie o di produrre generi alimentari ( nel caso dei blocchi al Brennero etc. ) e venderli/consumarli senza dover far fronte alle sanzioni europee ( se un agricoltore produce un quintale di grano col quale potremmo produrre farina ad esempio, perchè le norme UE lo sanzionano perchè ha prodotto troppo e noi dobbiamo importare ciò che abbiamo ? E' senza senso, sarebbe come se avessi già due pc nuovi e ne volessi comprare un'altro buttando quelli che già ho...)

Sul resto concordo in tutto quanto quello che hai scritto, incluso sull'ultima parte, ma come ben saprai in Italia la casta non è solo politica e manageriale, è anche bancaria e amministrativa ( in questo Paese i funzionari e tutto il settore dell'amministrazione pubblica sono praticamente intoccabili ) e quindi lo scotto alla fine lo pagano sempre i soliti ( operai salariati sia del pubblico che del privato, piccoli e medi imprenditori, professionisti, artigiani e pensionati )..

 

.

Secondo Berlusconi incarna perfettamente tutti i tipici comportamenti e le abitudini degli italiani che hanno portato a questa situazione, quindi da un punto di vista simbolico.... si é tutta colpa sua!
[/quote 

Vero che Berlusconi è il ritratto dell'italiano medio con tutti i suoi vizi e con poche virtù, dell'arricchito, mafioso, corrotto e corruttore e che ha un idea dello Stato come di una delle sue aziende che come tale gestisce, e posso anche concordare che la colpa sia simbolicamente sua seguendo il tuo ragionamento...ma il male inizia molto prima di Berlusconi e i politici di oggi c'erano anche loro a quei tempi ( anche se i veri responsabili come Andreotti o Cossiga sono morti ), e quindi dire che la crisi sia stata originata da Berlusconi ( inteso come persona e non come simbolo ) non mi sembra corretto...nonostante Berlusconi sia uno dei peggiori politici della storia d'Italia non mi sento di colpevolizzarlo anche di questo

Edited by Gabry18

Direi un ottimo riassunto del/dei movimento/i che più che una sollevazione spontanea della classe popolare mi pare una rete a strascico gettata da pochi interessati e che sta raccattando senza far alcuna distinzione le reazioni più irrazionali dovute all'inadeguatezza di questo sistema economico.

I metodi sono principalmente grilleschi e quindi verosimilmente fascisti nell'essere autoritari e nel fare "di tutta l'erba un fascio"...

Mi rendo colpevole di doppio post per riportarvi un'esternazione di Natalino Balasso che tocca bene il tema;

 

 

Abbiamo vissuto anni di patti d'instabilità al grido di "più rotonde meno cultura", ti abbiamo chiesto di scegliere per noi cantanti e cuochi attraverso la televisione, ti abbiamo chiesto di credere ai nostri telegiornali.
Ti abbiamo chiesto di partecipare all'obsolescenza programmata della nostra società per cui ora hai bisogno di un governo nuovo ogni settimana, questo perché ti sei convinto che la politica cambia la società, dopo che te lo abbiamo urlato in ogni modo dai nostri programmi di approfondimento in cui abbiamo reso importante sapere cosa dice la Santanché o Belen, o Paolo Fox o Brunetta, o Balotelli o Bersani, ti abbiamo inondato con una marmellata di dichiarazioni che nemmeno un dazebao.
Ora sei giustamente stanco, oltretutto in tutta questa ansia, non ti sei nemmeno accorto che non hai più un lavoro oppure che il tuo compenso è invariato da anni mentre qualunque spesa è aumentata, qualcuna anche del 70%.
Eh si, è vero, ti abbiamo raccontato in mille modi che sei ricco e hai invece scoperto di essere povero. Ma hai fatto bene a crederci perché abbiamo una novità per te.
Lo sappiamo che vorresti ribaltare tutto, che questi legacci che ti abbiamo fissato mentre stavi fermo ora ti impediscono di camminare.
Oltretutto sei disorientato dal fatto che tutti protestano, ma non si sa contro chi. Fanno a gara, se la CGL blocca il trasporto, i forconi bloccano la tangenziale, se il M5S sale sul tetto, gli studenti bloccano l'Ateneo. L'anno scorso il PD ha fatto una protesta contro la Povertà, ma, a quanto pare, la Povertà non ha desistito. La Lega protesta contro se stessa.
Lo sappiamo cosa vorresti tu: una bella rivoluzione su misura. Certo, non hai minimamente idea di che cazzo sia una rivoluzione, ma è una parola simpatica da dire e poi tu vorresti che le cose si raddrizzassero solo per te perché, diciamolo pure, degli altri non te n'è mai fregato un cazzo, ti sei sempre fatto gli affaracci tuoi, solo che ora che sei nella merda vorresti tanto che ci fossero altri a cui unirti perché hai capito, troppo tardi, che da solo non conti un cazzo.
È per questo che in cambio di una piccolissima questua, ti faremo partecipare alla rivoluzione, direttamente a casa tua.
Potrai urlare slogan assieme a molti altri che vedrai sullo schermo del tuo televisore, del tuo computer, dello smartphone che siamo riusciti a convincerti che fosse indispensabile e nemmeno più ti accorgi che non ti serve a un cazzo. Urla anche tu, con tutta la tribù.
Riempi il form, dacci per l'ennesima volta tutti i tuoi dati e iscriviti alla Rivoluzione Direttamente a Casa Tua.

Ho sempre nutrito un certo sospetto verso chi protesta. Non dico che non abbiano ragione, sicuramente tra di loro c'è gente disperata. E che ha ragione. Ma trovo sia una percentuale irrisoria di quelli che ora stanno protestando. Protestano di che? Fortunatamente non ho la tv e mi risparmio le menate apocalittiche dei telegiornali. Ma quanta cavolo di ignoranza c'è dietro a proteste che impediscono ad altre persone di poter lavorare? Davvero, non mi viene nessuna parola diversa da ignoranza. Urlando in una piazza davvero la gente crede di ottenere qualcosa? Per carità, non nego sia espressione di una pseudo forma di democrazia. E non nego che in altri Paesi urlare in una piazza significhi tanto. Ma in Italia, nell'Italia di oggi, cosa crede di ottenere quella gente? Chi ascolta le loro urla? Gente che gli tira bestemmie perché stanno scioperando, impedendo loro di poter andare a lavorare. Ora ripeto, oltre a non avere la tv sto proprio fuori dal mondo. E vedo solo quello che capita qui a Genova. E pure di striscio. Quindi la mia opinione non conta nulla. Cioè, conta ancora meno del nulla che potrebbe contare.

 

Ma il punto è che mi si contorce lo stomaco a vedere gente che si lamenta quando la soluzione c'è ed è muovere il culo ed andare in un'altra città o in un altro Paese che certe cose te le può offrire. Non dico che esista la terra promessa, ma cristo, lamentati solo dopo che hai girato in lungo e in largo e davvero non hai trovato nessun modo per migliorare la tua soluzione.

 

E mi si contorce ancora più lo stomaco perché credo che chi è davvero nella merda, non ha il tempo, il modo e le possibilità di andare a protestare. Credo che troppa gente semplicemente non voglia abbassare lo standard del proprio stile di vita. E non sappia rinunciare a tante cose.

 

Con questo non dico che la situazione lì fuori in realtà sia rosea. Ma davvero, chi protesta credendo pure di "fare qualcosa di utile per il Paese" non lo riesco a tollerare.

Ma il punto è che mi si contorce lo stomaco a vedere gente che si lamenta quando la soluzione c'è ed è muovere il culo ed andare in un'altra città o in un altro Paese che certe cose te le può offrire.

 

La soluzione non dovrebbe mai essere "essere costretti a migrare verso un altro paese" anche se sappiamo che in molti casi è praticamente così.

È normale e giusto che la maggior parte delle persone voglia passare la propria vita dove è cresciuta, quello che non è normale è la corruzione, l'ignoranza e la sudditanza italiana che ha prodotto una situazione insostenibile per molte persone.

 

A parte il fatto che fuori l'Italia il mondo non è tutto rosa e fiori, cambiare paese a cinquant'anni è diverso che farlo a venti, lasciare famiglia, amici e le persone che conosci per andare in un paese in cui bisogna apprendere una nuova lingua non è una scelta leggera.

Senza far conto con gli antisemitismi verso di noi che si trovano grazie ai vari leghisti locali "C'è sempre qualcuno più a nord di te".

 

Con te condivido che protestare in questo modo è dannoso e strumentale, e l'agitazione non è spontanea.

 

 


Ho sempre nutrito un certo sospetto verso chi protesta. Non dico che non abbiano ragione, sicuramente tra di loro c'è gente disperata. E che ha ragione. Ma trovo sia una percentuale irrisoria di quelli che ora stanno protestando. Protestano di che? Fortunatamente non ho la tv e mi risparmio le menate apocalittiche dei telegiornali. Ma quanta cavolo di ignoranza c'è dietro a proteste che impediscono ad altre persone di poter lavorare? Davvero, non mi viene nessuna parola diversa da ignoranza. Urlando in una piazza davvero la gente crede di ottenere qualcosa? Per carità, non nego sia espressione di una pseudo forma di democrazia. E non nego che in altri Paesi urlare in una piazza significhi tanto. Ma in Italia, nell'Italia di oggi, cosa crede di ottenere quella gente? Chi ascolta le loro urla? Gente che gli tira bestemmie perché stanno scioperando, impedendo loro di poter andare a lavorare. Ora ripeto, oltre a non avere la tv sto proprio fuori dal mondo. E vedo solo quello che capita qui a Genova. E pure di striscio. Quindi la mia opinione non conta nulla. Cioè, conta ancora meno del nulla che potrebbe contare.
 
Ma il punto è che mi si contorce lo stomaco a vedere gente che si lamenta quando la soluzione c'è ed è muovere il culo ed andare in un'altra città o in un altro Paese che certe cose te le può offrire. Non dico che esista la terra promessa, ma cristo, lamentati solo dopo che hai girato in lungo e in largo e davvero non hai trovato nessun modo per migliorare la tua soluzione.
 
E mi si contorce ancora più lo stomaco perché credo che chi è davvero nella merda, non ha il tempo, il modo e le possibilità di andare a protestare. Credo che troppa gente semplicemente non voglia abbassare lo standard del proprio stile di vita. E non sappia rinunciare a tante cose.
 
Con questo non dico che la situazione lì fuori in realtà sia rosea. Ma davvero, chi protesta credendo pure di "fare qualcosa di utile per il Paese" non lo riesco a tollerare.
E' chiaro che gli estremisti, i violenti o coloro che impediscono agli altri di lavorare e di tenere aperti i negozi sono da condannare e da emarginare...che cosa si dovrebbe fare se non protestare ? Lasciare che questi coglioni che ci hanno rovinato la vita ci lascino morire per la loro inettitudine ? Dovremmo stare zitti e subire ? E' finito il tempo di subire, adesso si combatte per i diritti e per la libertà...

 

Mi spieghi perchè bisogna emigrare ? Io amo il mio Paese e voglio che cambi e migliori, ho la mia terra e qui voglio rimanere...e poi scappare non è mai la soluzione ai problemi, bisogna avere le palle di affrontare le situazioni e combattere...

 

Quale sarebbe l'alternativa ala protesta se siamo sotto ad un regime che nega perfino il diritto più elementare delle democrazie...ovvero la libertà di voto ( l'80% degli italiani chiede le elezioni e il nostro duce Napolitano si ostina a negarle dal momento che questo circo chiamato governo ha una maggioranza illegale, illegittima ed incostituzionale in un Parlamento di nominati e non di eletti ) ?

@Icoldibarin

 

Non dico che negli altri posti sia tutto rosa e fiori. Ma credo ci sia una sedentarietà di base nel cervello di molti italiani, e molti non si accorgono che, a volte - e lo ripeto non dico che sia sempre così per tutti i casi, basta spostarsi. Se la situazione è critica e una soluzione non si trova, è inutile star li ad aspettare che le cose cambino. Vattene e amen. E non dico solo all'estero. L'Italia è estremamente eterogenea. Sicuramente ci sono zone prese molto peggio di ciò che posso immaginare, ma ci sono zone che a mio avviso hanno ancora da offrire. Ovvio è, che bisogna adattarsi a quello che offrono.

 

Non riesco davvero a trovare niente di normale a volere a tutti i costi vivere dove si è nati. Rimanere attaccati allo scoglio a tutti i costi. Capisco se quel posto ti offre qualcosa. Ma se ti offre solo gli affetti, davvero, non lo capisco. 

 

Certo è che per un cinquantenne con famiglia possa venire più difficile spostarsi all'estero, magari anche solo per la lingua nel caso in cui non abbia ricevuto nemmeno una buona istruzione da giovane. Ma di cinquantenni e passa che sono emigrati, in Italia, in città più evolute li conosco. E non ci vuole davvero niente a farlo. 

 

Ora davvero, non posso generalizzare, uno che fa il contadino e ha le terre mica può emigrare e lasciare tutto li. Quindi il mio discorso si riferisce solo alla parte di quelli li che protestano e a cui non passa nemmeno per l'anticamera del cervello che forse la soluzione sta nelle loro gambe.

 

 

@Gabry18

 

Ma credi davvero che protestando si combatte "per i diritti e per la libertà"? Mi sembra una visione un po' troppo utopistica delle cose. Credi che a quelli che ci hanno rovinato la vita freghi qualcosa che la gente protesta? Tanto zitti o urlanti, non penso cambi qualcosa.

 

Emigrare, andarsene in un Paese che ti può offrire un'istruzione migliore o un lavoro migliore non è scappare. E' usare il cervello e non dover rischiare di lasciarlo andare a male, un giorno, decidendo di restare qui. Che cosa significa amare il tuo Paese? Cosa ami? Certo anche io posso essere affezionata ad un luogo, ma non è che mi ci affeziono perché  parte della mia nazione. Rimanere in Italia perché si è italiani e combattere per il bene dell'Italia? Suvvia. Che cos'è l'Italia? Cosa sono le nazioni? Sono concetti inventati. Rovinarmi la vita e il futuro perché qualcuno un giorno se ne è venuto fuori con ste idee nazionalistiche mi pare un po' stupido. Le mie palle - o non palle - le uso per affrontare situazioni per cui ritengo valga davvero la pena di combattere. E un Paese in cui ritrovo un'ignoranza dilagante, una chiusura mentale spaventosa, una tale sedentarietà non è tra le cose  per le quali ritengo valga la pena combattere. O almeno non così tanto da privarmi del futuro che posso avere altrove.

 

E in ogni caso, credi davvero che usando la nostra cara democrazia le cose cambieranno? Credi che andando a votare le cose cambieranno? Più della metà della gente che tu dici chiede il voto, a votare non ci andrà. E chi ci andrà si ritroverà costretto a votare la stessa gente contro la quale ora sta protestando.

 

Io di soluzioni non ne vedo, semplicemente. E non mi illudo di vederle. 

Edited by ellen

@Gabry18

 

Ma credi davvero che protestando si combatte "per i diritti e per la libertà"? Mi sembra una visione un po' troppo utopistica delle cose. Credi che a quelli che ci hanno rovinato la vita freghi qualcosa che la gente protesta? Tanto zitti o urlanti, non penso cambi qualcosa.

 

Emigrare, andarsene in un Paese che ti può offrire un'istruzione migliore o un lavoro migliore non è scappare. E' usare il cervello e non dover rischiare di lasciarlo andare a male, un giorno, decidendo di restare qui. Che cosa significa amare il tuo Paese? Cosa ami? Certo anche io posso essere affezionata ad un luogo, ma non è che mi ci affeziono perché  parte della mia nazione. Rimanere in Italia perché si è italiani e combattere per il bene dell'Italia? Suvvia. Che cos'è l'Italia? Cosa sono le nazioni? Sono concetti inventati. Rovinarmi la vita e il futuro perché qualcuno un giorno se ne è venuto fuori con ste idee nazionalistiche mi pare un po' stupido. Le mie palle - o non palle - le uso per affrontare situazioni per cui ritengo valga davvero la pena di combattere. E un Paese in cui ritrovo un'ignoranza dilagante, una chiusura mentale spaventosa, una tale sedentarietà non è tra le cose  per la quale ritengo valga la pena combattere. O almeno non così tanto da privarmi del futuro che posso avere altrove.

 

E in ogni caso, credi davvero che usando la nostra cara democrazia le cose cambieranno? Credi che andando a votare le cose cambieranno? Più della metà della gente che tu dici chiede il voto, a votare non ci andrà. E chi ci andrà si ritroverà costretto a votare la stessa gente contro la quale ora sta protestando.

 

Io di soluzioni non ne vedo, semplicemente. E non mi illudo di vederle. 

 

Certo che serve a qualcosa, serve almeno a far capire che il tempo dei giochi per chi comanda e diventa grande sulla pelle degli altri è finito...certo che gliene frega qualcosa, perchè lì in mezzo c'è gente che non sa come sfamare i figli, gente che ha perso il lavoro e la casa, imprenditori che hanno dovuto chiudere i battenti etc. la situazione è di estrema gravità e a nessuno frega niente, questa è la cosa atroce...

 

Io quando davanti a dei problemi si getta la spugna e si fugge lo chiamo scappare ed è vigliacco, usare il cervello significa sforzarsi per cambiare le cose e progredire nel proprio territorio. Per me le Nazioni esistono e non inventiamo le solite boiate mondialiste e globaliste, io sono fiero di essere italiano e l'Italia non è brutto come Paese, sarebbe meraviglioso se fosse gestita a dovere, i  miei avi hanno buttato il sangue su questa terra, hanno combattuto guerre e si sono fatti ammazzare perchè potessimo essere liberi e fieri di ciò che siamo...se non vale la pena di combattere per te stesso per che cosa ( ti piaccia o no sei italiano e appartieni a questo Paese ) allora ?

 

Anche se non cambieranno le cose almeno il gesto democratico di provarci ( e stavolta la gente a votare ci andrà, è rimasta scottata da questa volta e non lascerà ancora che quattro gatti decidano per tutti )...Napolitano non è nessuno per negare le elezioni ( se la vogliamo dire tutta lui nemmeno dovrebbe starci lì dato che nemmeno lui è costituzionale e legittimo )

 

La soluzione secondo me c'è ed è semplicissima, basta avere occhi per vedere, orecchie per ascoltare e bocca per parlare.

 

PS : non ce l'ho con te nonostante i toni aggressivi ;)

Edited by Gabry18

 

 


Ma di cinquantenni e passa che sono emigrati, in Italia, in città più evolute li conosco. E non ci vuole davvero niente a farlo.

Capisco avere diversi metri di misura ma dire che non ci vuole niente mi pare un'esagerazione quasi offensiva.

 

La signora che ha curato mia nonna fino alla sua morte, di provenienza ucraina, non la penserebbe di certo così, avendo dovuto in età già matura spostarsi in Italia lasciando a casa tutti gli affetti, compreso un marito ed i propri figli. Anche se non ha più problemi da tempo con l'italiano e passa spesso il Natale con noi, che nel possibile cerchiamo di creare un clima familiare, non è certo indifferente alla lontananza dalla sua casa, con tutto quello che rappresenta per lei.

Non puoi dire che non ci vuole niente a non vedere crescere i tuoi figli e a non poter stare accanto alla persona che ami, a meno che tu non viva solo per lavorare.

 

Se provi ad ascoltare qualche canzone di autori africani, spesso emiigrati in Francia e nel resto d'Europa ci troverai facilemte un amore profondo e immutato per il loro continente, la cui situazione fin fine gli ha costretti ad emigrare. Forse da loro dovremmo imparare un po' d'amore anche per il nostro, un amore costruttivo che ci porti a migliorarlo prima di scappare con facilità...

In Italia ormai cambiando città risolvi ben poco, certo dai dati Istat il centro-nord ha un reddito più alto rispetto al sud, ma si sta pesantemente sgretolando anch'esso perchè nato sulle pensioni del boom economico e sui risparmi delle famiglie. All'estero sicuramente Regno Unito, Germania, Paesi scandinavi stanno nettamente meglio ma cosa facciamo riversiamo tutte le forze produttive dell'Europa mediterranea e orientale li? Direi che è impossibile.

 

Sui Forconi alcuni punti sono condivisibili, ad esempio quello di superare l'economia liberista attuale ed adottare un sistema di stato corporativo, un modello economico che con la società attuale potrebbe funzionare abbastanza bene, fino ad oggi l'unico esperimento di corporativismo a lungo termine è stato il Portogallo di Salazar, con risultati non brillantissimi, ma era un'altra epoca. Anche il taglio delle autonomie locali per arrivare ad uno stato centralista non è male, trovo che il federalismo sia la cosa più deleteria che possa intraprendere uno stato. Come io sostengo da tempo il vero "riformismo" attualmente è il mantenimento dello status quo raggiunto, che deve essere mantenuto.

 

 


Sui Forconi alcuni punti sono condivisibili, ad esempio quello di superare l'economia liberista attuale ed adottare un sistema di stato corporativo, un modello economico che con la società attuale potrebbe funzionare abbastanza bene, fino ad oggi l'unico esperimento di corporativismo a lungo termine è stato il Portogallo di Salazar, con risultati non brillantissimi, ma era un'altra epoca. Anche il taglio delle autonomie locali per arrivare ad uno stato centralista non è male, trovo che il federalismo sia la cosa più deleteria che possa intraprendere uno stato. Come io sostengo da tempo il vero "riformismo" attualmente è il mantenimento dello status quo raggiunto, che deve essere mantenuto.

Lo Stato corporativo non credo possa funzionare in una società moderna, magari nel secolo scorso poteva anche andar bene ma oggi non credo sia la soluzione ideale ai numerosi problemi del Paese ( sei cosciente che qualunque economista e politicante attuale ti accuserebbe di eresia vero XD ? )

 

Sul superamento del liberismo concordo, è un sistema che fa arricchire i ricchi e che costringe i poveri ed in genere il ceto medio e basso ad essere soggetti ai capricci del mercato e della finanza con risultati disastrosi.

 

Io credo sia da adottare un sistema statalista e neo-protezionista in economia e allo stesso tempo snellire la burocrazia ( che è una spesa enorme ed ha produttività totalmente squilibrata ai costi ) una politica fiscale veramente equilibrata e non opprimente per imprese, pensionati e lavoratori, ritengo che il sindacalismo sia da superare a favore di una rappresentanza interna ed individuale di lavoratori in ogni azienda e cosa più importante di tutte, credo sia opportuno controllare e porre dei limiti allo strapotere delle banche e dell'alta finanza che gioca con le vite e con le tasche della gente come fosse niente.

 

Riguardo la UE per me è tempo o di uscire dall'euro ( pur rimanendo in Europa ) e tornare alla lira o di adottare un altro euro insieme ai Paesi con economie più simili alle nostre ( Francia, Spagna, Grecia, Portogallo ), è una moneta troppo forte per l'Italia quella attuale e i risultati sono ben visibili

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...