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Apro questa discussione perché da poco ho finito di leggere Palinsesto, uno dei due libri autobiografici scritti da Vidal 15-20 anni fa. Qualcuno di voi l'ha letto/che ne pensate?

Inizierò tra poco "La statua di sale", che dei suoi libri credo rimanga tra i più famosi.

Mi ha stupito scoprire che al tempo ha (quasi) sempre avuto successo come scrittore -prima non ne sapevo molto- e pure che ha ricevuto le sue migliori recensioni scrivendo dei romanzi gialli sotto pseudonimo (pazzesco, ma probabilmente testimonia come la "scomodità" del personaggio alle volte oscurasse la sua qualità letteraria).

In Palinsesto poi, m'ha piuttosto colpito leggere le sue opinioni piuttosto "atipiche" sull'omosessualità, il suo stare non ben "addentro" alla cultura "gay" che pure coi suoi testi ha contribuito a creare. Non fraintendiamo, frequentava moltissimo Tennessee Williams e Isherwood, detestava Capote, ha incontrato Santayana, Gide, Forster...ne ho cavato l'impressione comunque di un personaggio molto "trasversale", visto che anche per nascita è cresciuto in mezzo alla politica a Washington...boh per chi ne ha letto qualcosa che impressione se n'è fatto?  :sorriso:

Edited by schopy
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Prima una curiosità simpatica: il link alla prima edizione di

La Statua di Sale all'epoca intitolato "La città perversa"

 

http://www.federiconovaro.eu/bibliografie/4564-gore-vidal-la-citt%C3%A0-perversa-elmo-editore-1949

 

( con nota dell'editore sul Terzo sesso e foto dell'autore che meritano...)

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wow grazie @Hinzelmann...certo che il curatore di sto blog ne ha di tempo da perdere :D

scherzo, ma volevo entrare un po' più nel vivo sul personaggio che, a legger quel che scrive lui, ha sempre condotto una vita promiscua e mai scopato con quello che per 45 anni è stato il suo compagno, che non credo si riferisse a sé stesso col termine "gay"...

Edited by schopy
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il curatore di sto blog ne ha di tempo da perdere

 

Sì, XD

 

Però in questo specifico caso il suo "feticismo" per i libri

ci offre una testimonianza storica preziosa: l'approccio di

un editore italiano all'omosessualità nel 1949

 

Sicuramente devi leggere la statua di sale allora

Credo che di fatto esaurisca tutto il "romanticismo" di Gore

Vidal ed è a livello autobiografico la storia del suo unico vero

amore di una vita intera James Trimble

 

A dire il vero, credo che col suo compagno di una vita abbiano

provato a far sesso, fu un disastro totale e ripiegarono su una

complicità nel sesso a tre 

 

Mentre il suo grande amore era un bisex, che probabilmente

se non fosse morto in guerra si sarebbe sposato...

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sì sì, ste cose nell'autobiografia le scrive infatti...pazzesco, nel periodo di reggenza Kennedy era ospite fisso alla Casa Bianca.A me incuriosisce sempre scoprire le motivazioni "intime" che spingono i politici ad agire in un senso o nell'altro.

Dev'essere quella che @Almadel chiama la "sindrome di Mago Merlino".

Edited by schopy
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sì sì, ste cose nell'autobiografia le scrive infatti...pazzesco

 

Certamente singolare, da un lato - credo - sia abbastanza

evidente quanto le sue idee sull'omosessualità fossero mediate

dai riferimenti alla cultura greco-romana 

 

Si potrebbe pensare alla sceneggiatura di Ben Hur o a Giuliano

l'apostata

 

Ma bisogna contestualizzare....collaborò alla sceneggiatura di

Improvvisamente l'estate scorsa, il film più "gay" degli anni '50 ( gay

gli sceneggiatori, gay il protagonista, frociarola la protagonista femminile )

e certamente il "freudismo" (?) di Tennesse Williams nell'approccio alla propria

omosessualità era l'alternativa del tempo.

 

[ Anche se Tennesse Williams aveva ottime ragioni per detestare la propria

madre che in effetti fece lobotomizzare la sorella....insomma il film è l'espressione

di un tormento autobiografico vero e dei complessi di colpa di Tennesse William

per non aver impedito alla propria madre di lobotomizzare la sorella. Sarebbe

ingeneroso non considerare questo retroterra e riferire il tutto alla sua omosessualità ]

 

Dall'altro lato Gore Vidal ha assegnato un significato talmente alto

a questa amicizia, durata una vita, che chiunque lo abbia frequentato

ha considerato lui ed il suo compagno una coppia sposata, nonostante

lui ne parlasse in termini di amicizia.

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ah vedo che io e Hinzelmann disponiamo delle stesse informazioni.

Be l'ho già scritto altrove, ma considero quel film uno dei più belli di quelli tratti dalle opere di Tennessee Williams...l'ho regalato proprio oggi ad un'amica, che avendo trascorso di recente un periodo in America spero apprezzi la versione originale.

 

A voler fare i "dietrologi", ci sono anche correnti di pensiero che vorrebbero anche Katharine Hepburn (la zia della Taylor nel film) lesbica, e che tutta la faccenda di lei e Spencer Tracy fosse un'invenzione di lei dopo la morte di lui...ma insomma, questa me par n'esageraziooone

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Beh i rumors circolano dai tempi di Sylvia Scarlett

di George Cukor ( gay ) con Cary Grant ( gay-bisex )

per il ruolo della Hepburn ed il bacio lesbo

 

Un fiasco totale, da lei voluto ed in parte finanziato

 

Comunque tutta la filmografia della Hepburn  solleva

continuamente la questione dell'identità di genere femminile

anche se riferita a "femminismo"

 

Inevitabilmente è diventata una icona lesbo

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Sì però Hinz (a parte che non ho mai visto 'sto film del '35 e penso che neanche lo cercherò contrariamente alla mia mania cinefila) come saprai la Hepburn era figlia di una specie di suffragetta e di un urologo che sosteneva la moglie nelle sue campagne pro-anticoncezionali e per la pianificazione familiare -negli anni '10!-  e trascinavano pure i sei-sette figli alle loro manifestazioni...

 

Fine dell'OT. Solo per rimarcare che fondamentalmente la Hepburn era una radical-chic...

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Sì ma in effetti io ho scritto che era inevitabile diventasse una icona lesbo, altra questione lo stabilire se fosse lesbica.

Non mi meraviglierebbe il fatto che il sesso non le piacesse molto....come tipo di donna. Mi ha sempre dato questa idea

d'altronde Howard Hughes e Spencer Tracy erano uomini abbastanza complicati e mal messi...certamente relazioni

"anomale" ( uomini con cui non era possibile convivere ) ma  proprio per questo, direi io,vere. 

 

Da Hollywood Babilonia in poi....va detto che il gioco "indovina il gay?" ha spopolato, non esiste attore o attrice che non sia

chiacchierato hanno ipotizzato che pure Spencer Tracy fosse bisex  Ragionevolmente non potevano essere tutti etero, ma

neanche - ora - tutti gay XD

 

L'aspetto interessante di Gore Vidal, direi straordinario è la tempistica

 

Lui pubblica a 23 anni un romanzo-verità sulla sua adolescenza, non pospone di 20-30 anni l'espressione

della sua omosessualità sul piano letterario, pur sapendo che sarebbe stato immediatamente etichettato come

gay sente l'esigenza di scriverne subito e pubblicare. E qui c'è la modernità assoluta della decisione di Vidal

 

E però è come se a questa realtà idealizzata si sia inchiodato per tutta la vita....trova un suo assetto

di vita, un compagno, ma non narrerà più se stesso o una parte di sè, come farà invece Tennesee Williams

 

Myra Breckinridge è un racconto frocissimo - per certi versi esemplare, ma è già satira, già camp

Il ché non eviterà a Vidal seri problemi con la censura....

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L'aspetto interessante di Gore Vidal, direi straordinario è la tempistica

 

Lui pubblica a 23 anni un romanzo-verità sulla sua adolescenza, non pospone di 20-30 anni l'espressione

della sua omosessualità sul piano letterario, pur sapendo che sarebbe stato immediatamente etichettato come

gay sente l'esigenza di scriverne subito e pubblicare. E qui c'è la modernità assoluta della decisione di Vidal

 

Ho finito oggi La statua di sale e m'è piaciuto. GV è stato coraggioso sì, probabilmente c'entra anche il fatto che provenisse da una famiglia di ceto molto alto, che ha condiviso un patrigno con Jacqueline Kennedy, che non subisse particolari pressioni economiche o non desiderasse un'affermazione sociale...credo che conoscere fin da piccolo le oscenità (e l'immoralità) celate nei clan politici di Washington gli abbia dato da subito un gran senso di "libertà".

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Su questo non c'è dubbio, fra l'altro il nonno materno era Senatore

lui ha frequentato scuole esclusive, ambienti in cui sicuramente si era

molto più liberi di fare ( meno forse di lavare i panni in pubblico ) poi

anche la guerra deve aver facilitato una certa libertà sessuale

 

Insomma ha avuto i suoi privilegi ma il coraggio iniziale l'ha avuto

 

Resta la contraddizione, se convivi con un uomo per una vita intera

la tua omosessualità non è solo una sommatoria di atti sessuali

 

Per poterlo dire, ha dovuto derubricare questo rapporto ad amicizia

 

Magari per lui omosessuale significava frocio o effeminato, non era

certo un Truman Capote...era pur sempre un uomo vicino all'establishment

 

Sicuramente ha conosciuto l'opera di Milk, il movimento gay, il problema dell'AIDS e

a differenza di un Pasolini ha vissuto una relazione stabile ed è vissuto molto più

a lungo di lui, ma su questo non ha mai cambiato idea

 

E' singolare, resta singolare, pur considerando che era un uomo del 1925

( ho citato Pasolini perchè era del 1922 )

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