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[Nicco] Ricomincio da qui


nicco

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Eccomi qui, dopo circa cinque anni di vita “da etero”, mentre ricomincio a pensare a come presenterò il mio attuale ragazzo a vecchie e nuove conoscenze e cerco di immaginare le loro reazioni. 

Intanto ho deciso di riportare i mie coming-out più importanti, per convincermi che non vi è motivo emigrare in Norvegia stanotte :)

 

 

-“se ti piacciono i maschi, significa che sei gay”

-“non mi piacciono i maschi! Mi piace Alessandro”

 

Appunto.

 

Questo il mio primissimo quasiCO con mia sorella che risale ad una decina di anni fa. Andavo alle medie e mi ero infatuato di un mio compagno di classe, ma non volevo ammetterlo, soprattutto a me stesso. A lei è bastato ascoltarmi parlare di lui per intuire che si trattava una simpatia un po' particolare e da lì mi è sempre stata molto vicina nell’accettarmi.

Ero abbastanza sicuro che anche i miei genitori non giudicassero le persone in base al loro orientamento; sarebbero stati decisamente incoerenti col loro stile educativo se lo avessero fatto con me. Tuttavia i discorsi astratti sull'omosessualità e l'apertura mentale dimostrata in tema di diritti civili coi figli degli altri, non bastavano a togliermi dalla testa che li avrei delusi, motivo per cui all’epoca credevo che non glielo avrei mai detto.

 

Qualche anno dopo mi trovavo in quella strana situazione che rinominerei periodo Balto (Non è cane. Non è lupo. Sa soltanto quello che non è)  :sarcastic:  Per cui continuavo ad essere molto attratto dalle ragazze e dalle prime esperienze ci stavo bene insieme, eppure cresceva dentro di me la consapevolezza che mi sarei potuto tranquillamente innamorare di un ragazzo. 

Ne ho parlato con mio padre che mi ha tranquillizzato dicendomi che alla mia età "la confusione" era normale e che mi sarei capito crescendo.

“Col tempo lo capirai” + pacca sulla spalla è più o meno quello che dice ancora oggi riguardo alla mia bisessualità. Perché per i miei i bisessuali non esistono: esistono gli Etero, i Gay e Laggente confusa, ma tant'è.

 

Quando è arrivata anche la prima storia con un ragazzo avevo diciotto anni e, senza che io lo sapessi e sopratutto volessi, mia madre ne è stata messa al corrente da mio padre. Lei faceva finta di niente e aspettava che mi facessi sfuggire qualcosa. Io, per evitare di inventarmi chissà quante bugie, limitavo la comunicazione all'essenziale allargando così inevitabilmente le distanze. Un bel giorno, è proprio il caso di dirlo, mi ha scritto una lunga lettera  :crying:che ha finalmente messo fine alle mie paure di essere una delusione. Sono riuscito ad essere realmente felice di ciò che sono e di ciò che stavo vivendo in quel momento per la prima volta.

 

Dulcis in fundo, gli ultimi a saperlo in casa sono stati mio fratello e mia sorella più piccoli, che quando hanno conosciuto il mio ragazzo la prima volta avevano tredici e dieci anni. Erano per l'appunto piccoli sì, ma pur sempre delle personcine intelligenti che hanno elaborato il tutto con estrema tranquillità e naturalezza. Ad oggi sono quelli che trovano più divertente l'idea di non sapere se avranno un cognato o una cognata e.. Accettano scommesse  :derisive: 

Edited by nicco
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non hai davvero motivo per emigrare in Norvegia... grazie a te stesso e alla tua bellissima famiglia :uhsi:

Edited by conrad65
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penso ha dei buoni gentitori. tuo padre ti ha detto: capirai col tempo senza darti dei suoi modelli e non si sono fatti problemi a farlo sapere ai tuoi fratellini, molti genitori non avrebbero voluto per paura che tu li possa turbare e mettere su una cattiva strada.

 

tua sorella che ti sgamò alle medie è più giovane di te ?

Edited by marco7
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Beh, che dire, tutto è bene quel che finisce bene, si diceva una una volta o il più dolce ... e vissero felici e contenti.

Per fortuna famiglie così c'è ne sono sempre di più, forse dobbiamo dare a loro solo il tempo di metabolizzare la cosa. 

Dopotutto siamo sempre i loro figli, un legame che è più forte di quanto si pensi.

 

Fantastico Nicco!  :preved:

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unmondomigliore

beh è certamente una bella storia :) Mostra come certe volte i genitori riescano ad accettarci e comprenderci molto più di quanto temiamo possano fare...

 

io non ho tutti questi dubbi : sono gay e basta, ed infatti le ragazze non mi piacciono proprio...

però a parte ciò, quello che mi manca è il coraggio di fare CO, come quello che hai avuto te...

è più facile dire di essere bisex che dire di essere gay....

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è più facile dire di essere bisex che dire di essere gay....

 

Non sono necessariamente d'accordo con te: quando si dice di essere bisessuali c'è spesso il rischio di non essere presi sul serio, ricevendo risposte del tipo "Si, ma sarà una cosa momentanea, fra un po' ti passa" come se fosse una febbre o un raffreddore. Ancora, ci si può sentir dire che è solo una copertura per non dire di essere "gay al 100%".

 

In ogni caso tanti complimenti a @nicco e alla sua famiglia per questa situazione che è andata per il meglio!

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è più facile dire di essere bisex che dire di essere gay....

Questa è una cavolata..

Se sei gay sei gay. Punto.

La patatina ti fa schifo..

 

Se sei bisex invece devi capire se è solo un periodo,

Se qua se la, se la patata e il patato ti piacciono,

Se uno di piu o di meno.. Ecc ecc...

 

Poi ricordati che molti gay sono bifobici quindi sei cazziato il doppio...

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@faby91

 

lui ha detto che è più facile dire (agli altri suppongo, non a se stesso) di essere bisex che gay, non che è più facile capire di essere gay che bisex.

 

sono due cose diverse.

Edited by marco7
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unmondomigliore

Questa è una cavolata..

Se sei gay sei gay. Punto.

La patatina ti fa schifo..

 

Se sei bisex invece devi capire se è solo un periodo,

Se qua se la, se la patata e il patato ti piacciono,

Se uno di piu o di meno.. Ecc ecc...

 

Poi ricordati che molti gay sono bifobici quindi sei cazziato il doppio...

io ho detto che è più facile per un genitore accettare un figlio bisex, perché essere bisex è una cosa ambivalente : puoi sposarti con una donna, avere dei figli e fare tutto ciò che la società (inclusi i genitori) suppone tu faccia e preme che tu faccia. I genitori di chi è gay invece devono rassegnarsi all'idea che suo figlio non avrà mai la tipica vita etero che loro sognavano avrebbe avuto. Questo nel 2014 non succede senz'altro più. Non penso fingerebbe di essere chi non è con un matrimonio di copertura, almeno non in europa. Se sei bisex non devi per forza fingere e gli altri lo accettano meglio, secondo me.

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@faby91

 

certo questo mi sembra evidente.

 

però i bisex hanno il vantaggio notevole di avere molti più partner possibili perchè tu per esempio puoi ambire a tante potenziali donne etero.

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penso ha dei buoni gentitori. tuo padre ti ha detto: capirai col tempo senza darti dei suoi modelli e non si sono fatti problemi a farlo sapere ai tuoi fratellini, molti genitori non avrebbero voluto per paura che tu li possa turbare e mettere su una cattiva strada.

 

tua sorella che ti sgamò alle medie è più giovane di te ?

 

Mia sorella più grande ha due anni più di me.

 

Con gli altri due i miei avano già espresso le loro opinioni a riguardo partendo da fatti di cronaca o scene viste in tv.. Però ovviamente parlare è facile, specie finché non sono cose che ci toccano.

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Wow, quanta fortuna, un CO con i fiocchi!

Ma di CO con i toui amici? Come l'hanno presa loro?

 

Non lo sanno tutti, solo i più stretti che conosco da anni.

Non saprei da dove iniziare con quelli che hanno conosciuto le mie ex  :huh:

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io non ho tutti questi dubbi : sono gay e basta, ed infatti le ragazze non mi piacciono proprio...

però a parte ciò, quello che mi manca è il coraggio di fare CO, come quello che hai avuto te...

è più facile dire di essere bisex che dire di essere gay....

 

Sì.. Se ti credono o lo interpretano come uno spiraglio di speranza.

Dall'altro lato rischi di passare per un debosciato che uomini o donne se li fa andare bene tutti :)

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@nicco beh, ogni tanto qualcuno che nn chiede AIUTO AIUTO AIUTO!!  Non che sia brutto cercare di dare una zampa, peró fa piacere pure sentire uno che spontaneamente racconta un percorso di vita positivo :)

 

E ora sei fidanzato?  Xké prp in Norvegia? Piace il mare? Il freddo? Il petrolio? O forse sono gay-friendly??

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Sì.. Se ti credono o lo interpretano come uno spiraglio di speranza.

Dall'altro lato rischi di passare per un debosciato che uomini o donne se li fa andare bene tutti :)

Per questo con alcuni sarei quasi tentato dal dirmi gay invece che bisessuale… una volta ad una mia amica ho sentito dire "quel ragazzo lì è tipo bisex… che schifo, va sia con gli uomini che con le donne!"

Sono rimasto basito.

Edited by AirTotem
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@redneck 

Sì, ho un ragazzo da poco. 

Della Norvegia amo cultura, clima e paesaggi. 

 

 

Ci sono stato per tre mesi e non volevo più tornare a casa, sigh

 

@AirTotem

Purtroppo non mi stupisco..

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[aggiungo ai coming-out più importanti quelli coi miei migliori amici]

 

A 17 anni ho deciso che dovevo parlarne con due delle persone a cui tengo di più, G. ed F. 

Una sera, un po' alticci stavamo aspettando il treno per tornarcene a casa nella sala d'attesa della stazione, ed io ho pensato bene di approfittare dello stato di ebbrezza e del forte ritardo di Trenitalia per svelarmi.

 

G. mi è letteralmente scoppiato a ridere in faccia! Aveva le lacrime agli occhi e non riusciva più a smettere..

-“no, scusami è che non ti ci vedo proprio con un ragazzo. Non ti posso immaginare..”

-“..e mi sentirei più a mio agio se continuassi a non immaginare”

 

F. invece è rimasto abbastanza perplesso.

“Sicuramente ti sbagli” è stata la prima frase che mi ha detto e che poi ha continuato a ripetere tipo mantra per settimane. 

Io ho tentato di rispondere con calma al suo interrogatorio (come ti è venuto in mente, come fai saperlo, da quanto..???) anche se non ne avevo voglia.

E' stato un viaggio strano.

 

La mattina seguente, passata la sbornia, G. mi ha scritto un messaggio per scusarsi. Diceva che l’orientamento sessuale è qualcosa di talmente irrilevante in un'amicizia come potrebbero esserlo l’altezza o il colore della pelle che di certo tra noi non sarebbe cambiato assolutamente nulla per questo. E quel “noi” comprendeva anche F. che aveva i suoi tempi di elaborazione, ma non dovevo preoccuparmi io di questo, ci doveva arrivare da solo..

 

In effetti è andata così, ma per abituarsi completamente all'idea e parlarne normalmente senza l'angoscia negli occhi ci ha messo un bel po'. 

 

_________________

 

Un'altra persona a cui dovevo dirlo è un'amica, all'epoca dei fatti l'unica femmina nella mia classe di 25 maschi.

Questo CO è stato preceduto da un esilarante siparietto gentilmente offertoci dal Prof. di religione.

 

Il tutto è partito proprio da Lei che pretendeva una risposta convincente al perché, in quanto donna, non sarebbe potuta diventare Papa. Poi da lì si è passati al tema più ampio Chiesa cattolica e discriminazioni di vario genere, e ovviamente omofobia. Il prof. in questione sosteneva che la Chiesa accetta gli omosessuali a patto che non compiano atti impuri. Per poi lasciarsi sfuggire, come se fosse la cosa più scontata del mondo, che lui non riusciva neanche ad immaginare cosa potessero fare due uomini insieme dato che non sono stati creati per quello.

*Risata generale

*Gente impazzita che incomincia a fare disegnini esplicativi sul quaderno di religione

*Altra gente che per quattro anni non avevo mai visto partecipare attivamente ad una lezione che alzava la mano come per dire “questa la so!”

*Il Fenomeno che aveva perso il controllo della classe e non riusciva a cambiare argomento ed in quel momento avrebbe preferito discutere di Ior e pedofilia nel clero, lo so.

 

Al termine dello spettacolo avevo mal di testa e volevo passare la pausa a dormire sul mio banco. La futura Papessa mi si avvicina per rubarmi il cibo e poi ci mettiamo a parlare/ridere di questo professore che è un personaggio e forse ci è o forse ci fa, non si capisce. Ridendo e scherzando sull'argomento l'avviso che voglio dirle una cosa, ma c'è gente che entra ed esce dall'aula.. Così glielo scrivo su un bigliettino. Lei legge, si tappa la bocca da sola per non strillare e poi mi abbraccia. 

 

-"Ma perché non me l'hai detto prima?! Ho tanti amici gay e tanti altri che non hanno ancora capito di esserlo, ma è questione di tempo.."

 

Uno di questi tizi è diventato il mio ex.

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Che dire, congratulazioni ^^ anche io ho un programma un coming out con una compagna di classe. Speriamo che la prenda altrettanto bene :)

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Sei stato davvero molto fortunato ad essere nato in una famiglia così aperta dal punto di vista mentale...e poi sei stato bravo comunque a parlarne a tuo padre..io non ho avuto la fortuna di fare coming out perché sono stato scoperto sull'atto di fare l'amore per cui non ho potuto troppo spiegare ai miei cosa stesse succedendo e perché. 

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