Mario1944 Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 @Dragon Si può discutere se l'Italia abbia sbagliato a vincolarsi con l'euro e considerando gli incorreggibili vizi della nostra classe politico-burocratica forse non è stato un bene, sa almeno questo vincolo la costringerà a riformarsi e a riformare lo stato (cosa difficilissima ma non impossibile). Rimane il fatto che ora siamo dentro l'euro e quindi si devono considerare gli effetti probabili dell'uscita, non quelli ipotizzabili della non entrata! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 L'inflazione è gestibile da NOI. La svalutazione è gestibile da NOI. Sì, infatti, vedo come gestiamo bene quello che è in nostro potere: spesa pubblica folle e clientelare, oppressione fiscale e burocratica, pressione fiscale e contributiva, amministrazione della giustizia per i posteri ecc.... Voglio proprio vedere come potremmo gestire eventi da noi non dipendenti o solo in parte dipendneti come l'inflazione o la svalutazione...... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ican Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 Sì, infatti, vedo come gestiamo bene quello che è in nostro potere: spesa pubblica folle e clientelare, oppressione fiscale e burocratica, pressione fiscale e contributiva, amministrazione della giustizia per i posteri ecc.... Voglio proprio vedere come potremmo gestire eventi da noi non dipendenti o solo in parte dipendneti come l'inflazione o la svalutazione...... ma l'abbiamo fatto per decine di anni suvvia, e io- quasi- manco ero nato. E mi ricollego al fatto di prima: ormai gran parte della popolazione da tutto per scontanto e si è rassegnata. chiedo scusa se io non mi rassegno in questo dannato paese, dato che ho tutto il futuro d'avanti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eilat Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 Partiamo dal presupposto che dovresti aver sentito tutto il dialogo\video. Ti aggiungo inoltre di leggere ciò che ha scritto dragon, che mi pare molto sensato e attienente ai miei discorsi. 3) Si esportazioni. I concorrenti permettono perchè o vengono a produrre da noi (lol) o ciao ciao. L'inflazione è gestibile da NOI. La svalutazione è gestibile da NOI. Emissione di moneta è gestibile da NOI (con la lira intendo). Ora no. Ora siamo vincolati in numerosi paramentri macroeconomici, e lo pigliamo nel derrière (per quanto possa piacerci... :P) 4) Ripresa del mercato interno, di tutti i beni sostituibili da produzioni interne. Macchè oro, non hai compreso il video\quello che sto dicendo io. Macchè immobiliare. Guarda il video, fa parecchi esempi, e potrebbe essere indicativo. Non siamo di certo i migliori produttori al mondo, ma per fortuna in molti ambiti la qualità è dalla nostra parte. Tu scherzi e manco argomenti sull'euro2, quindi manco ti vorrei rispondere, ma lo faccio giusto perchè non ho argomentato precedentemente. Questa opzione è stata presa in seria considerazione da molti economisti. Questo euro è "scollegato" dalla nostra economia, che è piu debole rispetto alla moneta stessa. Non riusciamo a stargli dietro.. e questo non lo dico io lo dicono i dati. Un euro 2, per le economia mediterranee\più deboli, potrebbe essere un'ottima via di mezzo rispetto alla ""drastica"" conversione in lira, mantenendo un profilo europeista e una moneta, a questo punto, semiforte e più riallaciabile alla nostra economia. Euro 2 sarebbe meno traumatico, sopratutto per i primi tempi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eilat Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 (edited) @Dragon Si può discutere se l'Italia abbia sbagliato a vincolarsi con l'euro e considerando gli incorreggibili vizi della nostra classe politico-burocratica forse non è stato un bene, sa almeno questo vincolo la costringerà a riformarsi e a riformare lo stato (cosa difficilissima ma non impossibile). Rimane il fatto che ora siamo dentro l'euro e quindi si devono considerare gli effetti probabili dell'uscita, non quelli ipotizzabili della non entrata! Serve a niente riformare se la moneta è troppo forte. Non ci comprano più prodotti perchè riformiamo ma perchè costano di meno. Edited April 8, 2014 by Dragon Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 ma l'abbiamo fatto per decine di anni suvvia, e io- quasi- manco ero nato. Il problema è ch l'abbiamo fatto molto male e ne sopportiamo ora gli effetti nefasti e li sopporteranno anche i nostri discendenti se non ci correggeremo e presto. Quello che prima poteva andare bene in un mondo fatto economicamente e politicamente in un certo modo, ora non va più bene e andrà sempre meno bene in futuro: o ci si adatta o si muore. Inutile, anzi, dannoso, cullarsi nelle "facilità" del passato! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ican Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 Il problema è ch l'abbiamo fatto molto male e ne sopportiamo ora gli effetti nefasti e li sopporteranno anche i nostri discendenti se non ci correggeremo e presto. Quello che prima poteva andare bene in un mondo fatto economicamente e politicamente in un certo modo, ora non va più bene e andrà sempre meno bene in futuro: o ci si adatta o si muore. Inutile, anzi, dannoso, cullarsi nelle "facilità" del passato! In passato eravamo uno sputo, eppure il boom l'abbiamo fatto. Abbiamo buoni potenziali, abbiamo buoni colossi. Ringraziamo di non essere la Grecia. Proprio per questo io preferisco l'euro 2. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 Euro a due velocità, tra l'altro cosa voluta fin dal 1992-5 dalla Germania... cioè, gli proponiamo la loro stessa idea cassata inizialmente e soprattutto non voluta da noi perché non ci ritenevamo inferiori agli altri stati europei.http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/09/21/la-vestale-monetaria.html"his paper examines a free-rider problem that may arise in the European monetary unification process. Although the paper focuses on stylized models, this analysis is motivated by the debate among European countries over monetary unification sequencing and more specifically the Maastricht treaty for a two-speed monetary unification (henceforth TSMU). Low-inflation countries (in particular Netherlands and Germany) are concerned that the presence of countries from Southern Europe will impose an inflation bias on the future European Central Bank (ECB) monetary policy in particular because of their large budget deficits and debt to GDP ratios. This concern has led them to propose a two-stage approach to monetary union. TSMU has now become a central question in the European debate specially after the monetary and political crises of September 1992 and August 1993. "http://www.enpc.fr/ceras/martin/eerfreerider.pdf Non ho letto il contributo del tutto, ma l'euro a due velocità è stato proposto circa 20 anni fa. E ci siamo rifiutati perché non volevamo essere classificati di serie B. Le conseguenze di un introduzione dell'euro a due velocità potrebbe essere disastrosa come l'uscire definitivamente dall'euro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 In passato eravamo uno sputo, eppure il boom l'abbiamo fatto. Mica troppo sputo: L'Africa era una colonia europea come gran parte dell'Asia, la Cina e la Russia economie socialiste come mezza Europa, il Sudamerica praticamente inesistente..... Ora i paesi in crescita sono molti e grandissimi anche solo per popolazione: Cina, Russia, Brasile, India, Sudafrica ecc. Il mondo è economicamente cambiato e cambierà sempre più e fuori dell'Europa bene o male unita nessun paese europeo è qualcuno, neppure la Germania! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 Non ho letto il contributo del tutto, ma l'euro a due velocità è stato proposto circa 20 anni fa. E ci siamo rifiutati perché non volevamo essere classificati di serie B. Le conseguenze di un introduzione dell'euro a due velocità potrebbe essere disastrosa come l'uscire definitivamente dall'euro. Infatti, non vedo che cosa cambierebbe in sostanza tra il ritorno alla lira ed il passaggio ad un subeuro: sarebbe sempre una moneta debole sotto scacco d'inflazione e svalutazione. L'unica cosa utile sarebbe se il subeuro vigesse per tutti i paesi "minorati": Spagna, Italia, Grecia, Portogallo ecc., perché in questo modo si eviterebbero le svalutazioni competitive tra questi paesi. Ma è poi da vedere se Spagna, Portogallo verrebbero con noi nel subeuro, visto che sembrano più svegli e pronti a quelle riforme che noi continuiamo a rimandare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 Abbiamo buoni potenziali, abbiamo buoni colossi. Potenzialmente siamo tutti genii, il problema è l'attuazione. Quanto ai colossi, se possono se ne andranno altrove (vedi Fiat) e quelli che rimarranno oltre a non essere poi così "colossali" non saranno certo così numerosi da "sostenere" l'Italia intera! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ican Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 Infatti, non vedo che cosa cambierebbe in sostanza tra il ritorno alla lira ed il passaggio ad un subeuro: sarebbe sempre una moneta debole sotto scacco d'inflazione e svalutazione. L'unica cosa utile sarebbe se il subeuro vigesse per tutti i paesi "minorati": Spagna, Italia, Grecia, Portogallo ecc., perché in questo modo si eviterebbero le svalutazioni competitive tra questi paesi. Ma è poi da vedere se Spagna, Portogallo verrebbero con noi nel subeuro, visto che sembrano più svegli e pronti a quelle riforme che noi continuiamo a rimandare. Ovvio il sub euro è per quelle economie dell'area mediterranea. Euro a due velocità, tra l'altro cosa voluta fin dal 1992-5 dalla Germania... cioè, gli proponiamo la loro stessa idea cassata inizialmente e soprattutto non voluta da noi perché non ci ritenevamo inferiori agli altri stati europei. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/09/21/la-vestale-monetaria.html "his paper examines a free-rider problem that may arise in the European monetary unification process. Although the paper focuses on stylized models, this analysis is motivated by the debate among European countries over monetary unification sequencing and more specifically the Maastricht treaty for a two-speed monetary unification (henceforth TSMU). Low-inflation countries (in particular Netherlands and Germany) are concerned that the presence of countries from Southern Europe will impose an inflation bias on the future European Central Bank (ECB) monetary policy in particular because of their large budget deficits and debt to GDP ratios. This concern has led them to propose a two-stage approach to monetary union. TSMU has now become a central question in the European debate specially after the monetary and political crises of September 1992 and August 1993. "http://www.enpc.fr/ceras/martin/eerfreerider.pdf Non ho letto il contributo del tutto, ma l'euro a due velocità è stato proposto circa 20 anni fa. E ci siamo rifiutati perché non volevamo essere classificati di serie B. Le conseguenze di un introduzione dell'euro a due velocità potrebbe essere disastrosa come l'uscire definitivamente dall'euro. Mi dispiace ma ora come ora, alla germania facciamo un baffo. E ora come ora, noi stiamo crollando e loro no. Apprezzo la metafora del prof: aspetti di affondare nel cabinotto, o ti butti a mare e nuoti? Non c'è una prospettiva credibile ora con l'euro. Se uno me la mostrasse ne sarei lieto. stiamo perdendo continuamente nella classifica sul vantaggio comparato.. Ai posteri.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wesker Posted April 8, 2014 Author Share Posted April 8, 2014 Il debito pubblico Vero in teoria, nessun debito è sostenibile senza un reddito. Il Giappone non è proprio un grande esempio da portare avanti. Non è ancora andato in default perché si fa finta di nulla. Ogni anno il debito giapponese aumenta e con esso gli interessi. Visualizziamo il tutto con una serie di piscine. Lo stato raccoglie il suo reddito principalmente tramite le tasse che vanno a riempire la prima vasca. Successivamente l'acqua va nella vasca della spesa pubblica e in quella degli interessi. Il giappone paga interessi molto bassi quindi la vasca è bassa ma mooolto estesa. Questo implica che se gli investitori iniziassero a sentire la puzza che il governo non ha più soldi per pagare gli interessi (dovrebbe diminuire la spesa pubblica o aumentare le tasse, cose politicamente non così semplici) gli interessi sul debito schizzerebbero e l'altezza della vasca salirebbe. Ecco il default. Per quanto riguarda il debito l'Italia deve puntare a una parziale mutualizzazione e all'emissione di eurobond. Ma l'inflazione non dipende dalla domanda? Vero in parte. anche io penso che un ritorno alla lira non causerebbe un'iperinflazione. L’inevitabile ritorno alla lira, I titoli di Stato e la banca d’Italia Il divorzio è stato fatto proprio per questo motivo, evitare che i governi usassero la banca d'Italia come bancomat per accontentare i loro clienti. C'è stato lo scoppio del debito pubblico perché la classe politica ( e gli italiani che li hanno votati) non hanno saputo amministrare ed hanno continuato a spendere in deficit. Essendo l'Italia un paese abbastanza ballerino (proprio perché faceva spesso il giochetto delle svalutazioni competitive) i mercati ci chiedevano tassi assurdi (oltre il 10%) e questo ha fatto aumentare ancora di più il debito. Uno stato non si può finanziare stampando carta, o almeno, solo gli USA possono XD Ad ogni modo, noto ancora che nessuno prende in considerazione le conseguenze a livello internazionale. I trattati non permettono una uscita diretta dall'euro. Sarebbe un atto unilaterale dell'Italia che porterebbe alla dissoluzione dell'eurozona e probabilmente dell'UE stessa. Ne usciremmo tutti con le ossa rotte (chi più chi meno) portando ostilità e diffidenza tra stati europei. Inoltre, l'Italia prende impegni anche con altri partner in sede di WTO, FMI e ONU. Che facciamo, stracciamo tutto? La WTO vieta le svalutazioni competitive. Per quanto riguarda le esportazioni, anche in questo caso gli altri stati reagirebbero. Ognuno cercherà di difendere il suo orticello. Il nostro aumento di competitività dovuto alla svalutazione verrebbe velocemente azzerato dalla svalutazione degli altri o da dazi doganali. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 Sinceramente mi spaventa l'idea di abbandonare l'Europa, sia economicamente che politicamente. Sono convinto che bisogna un attimo rivedere l'europa, ma giustamente noi in questi ultimi 20 anni non abbiamo fatto altro che darci la nomea di un paese di cretini. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 Non c'è una prospettiva credibile ora con l'euro. E' un'opinione, ma altri hanno opinioni opposte. Secondo me ad esempio non c'è per noi una prospettiva credibile fuori dell'euro, incapaci come siamo di governarci razionalmente adeguandoci alle novità dei tempi: l'uscita sarebbe un'avventura in una selva "selvaggia, aspra e forte" in cui probabilmente saremmo sbranati. Ma come? vogliamo salvare la sanità gratuiti per tutti, benestati compresi, l'istruzione gratuita per tutti, asini compresi, il posto di lavoro per tutti, fannulloni compresi, la pensione per tutti, giovincelli compresi ecc. e nello stesso tempo vogliamo avventurarci da soli in una giungla dove la competizione è tra popoli che fino a pochi anni fa morivano di fame e che ora crescono lavorando 16 ore il giorno tutti i giorni, domeniche comprese, per uno stipendio che anche il nostro più miserabile bracciante precario rifiuterebbe? Ringraziamo il cielo che siamo dentro l'Europa e non fuori..... Piangiamo per i sacrifici che dovremo fare spontaneamente per rimanere dentro, ma sarebbe meglio se pensassimo a quelli che dovremmo fare forzatamente se ne uscissimo fuori. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eilat Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 (edited) E' un'opinione, ma altri hanno opinioni opposte. Secondo me ad esempio non c'è per noi una prospettiva credibile fuori dell'euro, incapaci come siamo di governarci razionalmente adeguandoci alle novità dei tempi: l'uscita sarebbe un'avventura in una selva "selvaggia, aspra e forte" in cui probabilmente saremmo sbranati. Ma come? vogliamo salvare la sanità gratuiti per tutti, benestati compresi, l'istruzione gratuita per tutti, asini compresi, il posto di lavoro per tutti, fannulloni compresi, la pensione per tutti, giovincelli compresi ecc. e nello stesso tempo vogliamo avventurarci da soli in una giungla dove la competizione è tra popoli che fino a pochi anni fa morivano di fame e che ora crescono lavorando 16 ore il giorno tutti i giorni, domeniche comprese, per uno stipendio che anche il nostro più miserabile bracciante precario rifiuterebbe? Ringraziamo il cielo che siamo dentro l'Europa e non fuori..... Piangiamo per i sacrifici che dovremo fare spontaneamente per rimanere dentro, ma sarebbe meglio se pensassimo a quelli che dovremmo fare forzatamente se ne uscissimo fuori. Tanto ci pensa la Francia. Rassegnati! Edited April 8, 2014 by Dragon Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wesker Posted April 8, 2014 Author Share Posted April 8, 2014 @Dragon lo stato nazionale è anacronistico ed in declino da parecchi anni. Se vogliamo ancora contare in questo mondo o ci uniamo o diventiamo (o lo siamo già?) i leccapiedi/colonie degli USA. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eilat Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 (edited) @Dragon lo stato nazionale è anacronistico ed in declino da parecchi anni. Se vogliamo ancora contare in questo mondo o ci uniamo o diventiamo (o lo siamo già?) i leccapiedi/colonie degli USA. Se unirsi vuol dire abbracciarsi mortalmente alla Germania preferisco essere anacronistico. Unioni del genere sono sempre finite. Tutte. E l'euro non farà eccezione. Edited April 8, 2014 by Dragon Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wesker Posted April 8, 2014 Author Share Posted April 8, 2014 @Dragon ma neanche io voglio un'Europa germanocentrica, sia mai. Però bisogna chiedersi, perché la Germania comanda in Europa? Come dice Shultz dalla Gruber non può farlo da sola perché nei consigli europei serve o l'unanimità o la maggioranza qualificata, significa che qualcuno la segue altrimenti sarebbe al palo. A mio avviso il problema è che l'attuale UE è troppo intergovernativa, decide tutto il consiglio europeo. E nelle assemblee intergovernative comanda lo stato più forte, è una legge matematica. L'Europarlamento si è sempre schierato contro le politiche della troika e sull'austerity, però per l'appunto, può fare solo questo, lamentarsi perché non è un vero parlamento, basti pensare che gli europarlamentari non possono presentare né una direttiva né un regolamento. La soluzione migliore non sarebbe quella di cambiare in meglio questa europa,renderla più solidale e ,soprattutto, democratica? Non credi? :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eilat Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 (edited) @Dragon ma neanche io voglio un'Europa germanocentrica, sia mai. Però bisogna chiedersi, perché la Germania comanda in Europa? Come dice Shultz dalla Gruber non può farlo da sola perché nei consigli europei serve o l'unanimità o la maggioranza qualificata, significa che qualcuno la segue altrimenti sarebbe al palo. A mio avviso il problema è che l'attuale UE è troppo intergovernativa, decide tutto il consiglio europeo. E nelle assemblee intergovernative comanda lo stato più forte, è una legge matematica. L'Europarlamento si è sempre schierato contro le politiche della troika e sull'austerity, però per l'appunto, può fare solo questo, lamentarsi perché non è un vero parlamento, basti pensare che gli europarlamentari non possono presentare né una direttiva né un regolamento. La soluzione migliore non sarebbe quella di cambiare in meglio questa europa,renderla più solidale e ,soprattutto, democratica? Non credi? :) Con Tardelli e la Zanicchi andiamo a cambiare l'Europa? Ok per il cambiamento. Ma se dopo il semestre tutto sarà uguale, che si fa? Dobbiamo morire per l'euro? No. grazie. Edited April 8, 2014 by Dragon Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eilat Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 (edited) Dal minuto 12.14 Edited April 8, 2014 by Dragon Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted April 8, 2014 Share Posted April 8, 2014 Con Tardelli e la Zanicchi andiamo a cambiare l'Europa? Ok per il cambiamento. Ma se dopo il semestre tutto sarà uguale, che si fa? Dobbiamo morire per l'euro? No. gra chi cazzo li ha votati quei due, secondo te? mah, forse gli italiani Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wesker Posted April 9, 2014 Author Share Posted April 9, 2014 Lettera al corriere http://www.corriere.it/economia/14_aprile_09/uscire-dall-euro-tentazione-pericolosa-5c295598-bfab-11e3-a6b2-109f6a781e55.shtml Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted April 9, 2014 Share Posted April 9, 2014 (edited) @wesker mah. quella lettera non l'ho letta tutta ma ad esempio questo "Reintrodurre la lira significherebbe imporre ai cittadini italiani la conversione dei loro risparmi nella nuova moneta, destinata a perdere di valore nei confronti dell’euro. Gli italiani subirebbero dunque una svalutazione dei risparmi." è sbagliato. anche se la lira ritorna gli italiani possono tenersi i loro risparmi in euro (o in dollari o franchi svizzeri o in oro se desiderano). lo stato obbliga a dichiarare quanti soldi si possiedono per la dichiarazione delle imposte, mica impone come i cittadini devono tenere il loro capitale. possono anche portare legalmente i loro soldi in svizzera e tenerli in svizzera in euro o in franchi per dire, allo stato importa solo che i soldi vengano dichiarati, non dove si tengono o in che valuta si tengono. Edited April 9, 2014 by marco7 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eilat Posted April 9, 2014 Share Posted April 9, 2014 (edited) Se si fa il cambio 1 a 1 vuol dire che chi ha 100 mila euro si ritrova in banca 100 milioni. Le balle dei giornali sono fatte apposta per i creduloni. Art. 1277 Debito di somma di danaroI debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso legale nello Stato al tempo del pagamento e per il suo valore nominale.Se la somma dovuta era determinata in una moneta che non ha più corso legale al tempo del pagamento, questo deve farsi in moneta legale ragguagliata per valore alla prima.Art. 1278 Debito di somma di monete non aventi corso legaleSe la somma dovuta è determinata in una moneta non avente corso legale nello Stato, il debitore ha facoltà di pagare in moneta legale al corso del cambio nel giorno della scadenza e nel luogo stabilito per il pagamento.Art. 1281 Leggi specialiLe norme che precedono si osservano in quanto non siano in contrasto con i princìpi derivanti da leggi speciali.Sono salve le disposizioni particolari concernenti pagamenti da farsi fuori del territorio dello Stato.L’art. 1277 si applicherebbe laddove l’Eurozona esplodesse. In quel caso l’euro non ci sarebbe più, non avrebbe più corso legale da nessuna parte al tempo del pagamento, e i pagamenti andrebbero fatti in moneta legale (nuova lira) ragguagliata per valore all’euro, e il rapporto di cambio sarebbe quello del changeover, cioè uno a uno (mi riferisco al changeover "in uscita", non a quello "in entrata". Solo qualche sprovveduto può pensare che si torni al 1936,27, ma lasciamo stare: non è un blog di psichiatria).L’art. 1278 si applicherebbe laddove l’Eurozona non esplodesse, per cui l’euro continuerebbe ad avere corso legale, ma non nello Stato italiano. In questo caso il debitore potrebbe pagare in euro, ma ha facoltà di pagare in moneta legale (nuova lira) al cambio corrente alla scadenza. ........... ............. Queste disposizioni si applicano a meno che non intervengano leggi speciali, previste dall’art. 1281, e lo Stato OVVIAMENTE DOVRA', nel decreto di uscita, prevedere una deroga all’art. 1278 stabilendo che i Rapporti di Debito e di Credito in euro disciplinati dal Codice Civile saranno regolati in nuove lire al cambio previsto alla data del changeover (cioè uno a uno), e non a quella della scadenza del pagamento (che incorporerebbe la svalutazione). etc etc.... . http://goofynomics.blogspot.it/2012/09/a-rata-der-mutuo.html Edited April 9, 2014 by Dragon Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wesker Posted April 9, 2014 Author Share Posted April 9, 2014 @marco7 vero in teoria. in caso di dissoluzione dell'euro penso che lo stato cercherà di forzare i cittadini a convertire i conti correnti. Prima o poi dovrai acquistare qualcosa e li dovrai avere lire non euro. In più di sicuro arriverà il congelamento dei conti correnti e dei capitali, altrimenti chi può se li converte in dollari o compra commodities. @Dragon in termini nominali è così, in termini reali no. Se la moneta si svaluta il tuo potere d'acquisto cala e a perderci sono i detentori di redditi fissi (pensionati e dipendenti). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted April 9, 2014 Share Posted April 9, 2014 @wesker è chiaro che se uno abita in italia gli spiccioli li deve avere in lire per comprare il pane. ma il grosso del capitale può tenerlo nella moneta che lui vuole, come già ora è il caso. se vuoi puoi tenere la maggior parte dei tuoi soldi in oro o franchi svizzeri e se li hai dichiarati al fisco nessuno può dirti nulla. è una tua scelta. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted April 9, 2014 Share Posted April 9, 2014 Per evitare il collasso bancario bisognerebbe scongiurare la possibilità di una corsa al ritiro dei depositi, che le banche potrebbero non essere in grado di pagare. Dal giorno X - chi lascia, si assume il rischio della svalutazione quindi o gli impedisci di ritirare per legge per tot giorni, per minimizzare il rischio di insolvenza bancaria, oppure non vedrei la cosa come tranquilla Per quanto riguarda i debiti, è vero che potrebbero essere convertiti, ma questo non varrebbe per i debiti di grosse società che nel corso degli anni hanno trovato utile, emettere obbligazioni o titoli di debito di diritto lussemburghese, etc. Questi debiti, in genere, sono regolati tutti dal diritto inglese perchè agganciati alla Borsa di Londra e come tali non governabili dalla legge italiana e soggetti al rischio del cambio sfavorevole Inoltre dal giorno X i titoli del nostro debito pubblico, espressi in Lire sarebbero estremamente poco appetibili e si dovrebbe pagare un premio di rischio maggiore, con aumento della spesa per interessi sul debito Questi sono i tre problemi della transizione...poi certo la svalutazione comporterebbe una certa inflazione, fra il 5% ed i 10% direi sia un qualcosa di abbastanza fisiologico Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eilat Posted April 9, 2014 Share Posted April 9, 2014 @wesker Invece è il contrario. Il potere di acquisto è in calo da quando c'è l'euro. Con l'euro compriamo più prodotti esteri e quindi c'è disoccupazione. Il riallineamento del cambio permetterebbe all'Italia di tonare a competere all'estero e quindi si rafforzerebbe il lavoro e la domanda interna. Tutti comprerebbero i nostri prodotti e noi stessi acquisteremmo meno prodotti esteri. Detto questo, non ho intenzione di proseguire il ping pong delle menzogne. Sincronizza il tuo orologio perchè tra qualche tempo dovrai tornare qui a darci delle spiegazioni. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ThomasBudd Posted April 9, 2014 Share Posted April 9, 2014 (edited) Euro sì, decisamente! perché se l'Italia non è cresciuta e non si è sviluppata in questi ultimi tre decenni (e più), c'entra poco la moneta. la causa va ritrovata in una politica assolutamente incompetente che non ha fatto alcuna significativa riforma economica e sociale.Hanno, al massimo, speso per rafforzare le clientele e diseducare gli italiani ad una vita economica di concorrenza. senza lungimiranza, né progetto, abbiamo puntato sulle acciaierie, mentre il computer dell'Olivetti diveniva realtà di consumo negli States e la Francia sviluppa un forte marchio e una grande qualità nella agricoltura e nei prodotti gastronomici.l'elenco è infinito. ma in sostanza l'euro ha rappresentato per noi un'opportunità, che è stata scioccamente buttata alle ortiche. certamente adesso una moneta forte inibisce le esportazioni, ma se avessimo forgiato una manifattura matura, solida ed efficiente (come in Germania, che fa prodotti di qualità), non ci sarebbe stato bisogno, quando c'era la lira, di provare ad essere competitivi o bloccando i salari o svalutando, sono trucchetti.poi io desidero un'europa davvero unita e democratica, che aiuti una vera unità del continente, a livello di cultura, di opportunità e di mobilità. secondo me siamo sulla buona strada, anche se ce n'è ancora molta da fare. abbandonare questo treno sarebbe un errore storico tragico e terribile, oltre che anacronistico. il mondo diventa globale e le economie pure, cosa conterebbero sessanta milioni di persone con un PIL che è forse meno del 3% mondiale?? niente!! e lasciare l'euro, vuole dire lasciare l'europa!PS: il confronto con altri paesi civili, del resto, aiuta anche il nostro a civilizzarsi. sul tema dei diritti civili (non solo gay) l'europa può essere uno stimolo forte (si pensi alla fecondazione eterologa - notizia recentissima - su cui si era già pronunciata la corte europea). Edited April 9, 2014 by ThomasBudd Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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