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i muri della nostra società


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@jaky124 Forse, anzi probabilmente è come dici tu, ma sperare in un domani migliore non costa niente ;) anzi, sperare è d'obbligo per costruire un futuro degno di essere chiamato tale :D

la filosofia fa male xD comunque si la speranza c'è sempre 

 

 


La nostra società è una società libera all'apparenza, ma se ne andiamo ad analizzare le varie sfaccettature ci rendiamo conto che ci pone davanti molteplici "muri" se voi ne aveste la possibilità di abbatterne due o tre quali abbattereste

 

Una società umana senza muri (o meglio senza "mura") non sarebbe una società, ma un magma anarchico di tutti contro tutti.....

Ciò non toglie che ci siano muri che sono superati dai tempi e che più o meno lentamente sono demoliti ed altri che invece più o meno lentamente sono costruiti.

Si può partecipare più o meno attivamente alla demolizione od alla costruzione, ma non ci si illuda troppo né sulla durevolezza delle demolizioni né sulla solidità delle costruzioni.

Io, probabilmente, abbatterei prima di ogni altra cosa il muro dell'ignoranza. Trovo che sia un po' come una sorta di domino, e abbattuto quello cadano necessariamente quello della discriminazione, dell'odio, del pregiudizio, della mente ristretta ad una sola opinione, e compagnia bella. Ma sarebbe un abbattimento pacifico, il cui mezzo dovrebbe essere una lenta e graduale informazione, educazione... Ad esempio, non appena sarò economicamente emancipato farò coming out con chiunque mi si avvicinerà, perfino con mio padre che so non capirà mai. Questo per aprire loro gli occhi e dire "sono gay, sono qui, come voi, niente di diverso":

La discriminazione esisterà sempre. Non credo nella possibilità di realizzare un'utopia in cui sia l'amore a regnare sovrano. Ognuno di noi ha impulsi egoistici, individualistici, e immaginare di poter abbattere questo è sì da sognatori, ma anche un po' da illusi. Tuttavia, esiste la possibilità di educare le persone, e non mi fa strano sapere che i paesi più tolleranti sono anche i paesi dove la popolazione è risaputamente più educata (mi viene in mente la Svezia, ma anche l'Inghilterra). Alcuni pensano che il problema principale dell'Italia sia la religiosità di molti, ma trovo che anche questa sarebbe facilmente superabile se solo ci fosse più informazione, se solo si ricordasse che la Bibbia è soggetta a interpretazione, che fra le altre cose - come ho scritto in un altro topic poco fa - condanna a morte un figlio disobbediente e dice che non è lecito mischiare tessuti o mangiare frutti di mare, e una donna non vergine al matrimonio dovrebbe essere condotta alla casa del padre e presa a sassate fino alla morte. Se l'ignoranza cadesse (o almeno si riducesse ad ambienti ristretti), e questa non è un'utopia visto l'esempio di paesi cui guardo con ammirazione, si capirebbe che accettare che alcune persone sono gay non comporta niente di negativo, non provoca catastrofi climatiche/ambientali né distruggerà le loro famiglie. Semplicemente, affermerà l'amore, che ridimensionerà l'odio.

 

 


I paesi più tolleranti sono anche i paesi dove la popolazione è risaputamente più educata (mi viene in mente la Svezia, ma anche l'Inghilterra). Alcuni pensano che il problema principale dell'Italia sia la religiosità di molti, ma trovo che anche questa sarebbe facilmente superabile se solo ci fosse più informazione, se solo si ricordasse che la Bibbia è soggetta a interpretazione

 

Giusto per informazione, i Paesi più Atei d'Europa:

sono l'Olanda, il Belgio e la Svezia

e i Paesi più religiosi la Romania, Malta e la Polonia.

Ora vediamo se indovini i Paesi dove i gay vivono meglio :)

Attenzione, il paese dove i gay vivono meglio potrebbe essere anche Città del Vaticano, dipende dai punti di vista :-)

Il mondo gay è molto vario: vi sono gay atei, gay agnostici, gay credenti, gay ecclesiastici...

 

Rientrando IT: è la società stessa che si fonda su un muro, tra essa e la Natura, per esempio. Abbattere tutti i muri significa abbattere la società e tornare allo stato naturale. Abbattere le mura di una città significava nei tempi passati aprirla alla conquista del nemico

 

In genere proporsi di abbattere dei muri è una fatica inutile. L'andamento di ogni società è ciclico: una società nasce, cresce e muore, come un qualsiasi organismo. E viene soppiantata da un'altra, che può essere migliore, ma anche no (non credo nelle "magnifiche sorti e progressive"). Cioè è la società stessa che erige e abbatte i suoi muri, generalmente però conserva sempre qualcosa sulla quale si edificherà quella successiva (pezzi di muri, mattoni, calce).

Spesso i muri sono molto più simbolici di quanto si creda - o sono solo immaginari. Spesso abbattere un muro non è un momento di liberazione ma è un sottile momento di ulteriore sottomissione. Dirigere una società ha molto a che fare con la costruzione di muri e il loro smantellamento. In effetti, la simbologia massonica ha origine nell'arte della muratoria...

L'unica persona che è capace di abbattere muri in maniera... costruttiva (mi si perdoni il gioco di parole), e quindi di liberare effettivamente una società, è un messia o un profeta o un eroe. Ma a ben guardare, egli non è altro che un catalizzatore di energie che hanno comunque una base sociale. Ad esempio, Gandhi e Mandela, per venire a due figure storicamente vicine, nulla avrebbero potuto se non avessero avuto a loro sostegno un'intera società matura per percorrere la strada che indicavano.

La legge suprema però resta quella della ciclicità. Passano i secoli, la memoria dei messia, dei profeti e degli eroi si perde, il loro messaggio viene travisato o capovolto, le strutture di dominio ergono nuovi muri, quando quelli precedenti ormai sono decrepiti e basta un soffio per farli crollare. E magari la gente è convinta di aver fatto chi sa quale rivoluzione...

Edited by akinori

Giusto per informazione, i Paesi più Atei d'Europa:

sono l'Olanda, il Belgio e la Svezia

e i Paesi più religiosi la Romania, Malta e la Polonia.

Ora vediamo se indovini i Paesi dove i gay vivono meglio :)

 

Anche questo è vero, però trovo che eliminare la religione sia più difficile che eliminare l'ignoranza. O meglio, che eliminata l'ignoranza, il fatto che la religione rimanga non comporta necessariamente omofobia, perché con un po' di cervello si può essere credenti senza essere omofobi. Ma eliminata la religione, l'ignoranza rimarrebbe (mi viene in mente mio padre che è del tutto ateo ma "la natura vuole che pene+vagina=famiglia"), e non si sarebbe risolto il problema, se non in parte e con poca effettiva efficacia.

Edited by Phyl

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