Gabry18 Posted January 23, 2014 Author Share Posted January 23, 2014 (edited) @akinori Allora, le tasse servono si per garantire servizi ( in italia neanche quelli ) ma servono anche a rimpinguare le casse dello Stato, il guadagno c'è sempre, lo Stato è come un commerciante, non vende niente se non può ricavarci sopra qualcosa...e poi il discorso che fai tu potrebbe andar bene in un Paese che non sia l'Italia, qui lo Stato ( inteso come casta ) si arricchisce su tutto, di occasioni di guadagnarci su non se ne fa sfuggire neanche una, bisogna sempre contestualizzare, e francamente non credo proprio che l'Italia sia l'ambito adatto a legalizzare la prostituzione, che comunque non migliorerebbe la situazione, ne dal punto di vista sanitario, ne da quello fiscale, ne da quello legale ( non devo dirlo io che in molte occasioni Stato e mafia si sono incrociati e hanno unito le forze sotto un'unica bandiera ), ne da quello delle prostitute, la cui larga parte, diciamo un 80% rimarrebbero comunque per strada e sfruttate...nelle case non credo proprio possa esserci posto per tutte. Mi stai accusando di omofobia e di pornofobia ? Mi dispiace ma sbagli persona, nei miei ragionamenti non c'è traccia ne dell'una ne dell'altra cosa, il mio discorso concerne solo la dignità degli esseri umani, e la moralità ( intesa come sentimento di comune rispetto per se stessi e per gli altri, e non come sciocco ed opinabile senso del pudore ) di Stato, che dovrebbe porsi come un " Grande Padre " di ogni cittadino che lavora e fatica per il benessere dei figli...e, da che mondo è mondo, non credo che nessun padre sano di mente spingerebbe o darebbe il benestare ad un suo figlio o ad una sua figlia per prostituirsi, piuttosto cercherebbe di dissuaderli da simile intento. Sono d'accordo sul concetto della proprietà del corpo, ognuno di se stesso fa ciò che vuole...è qui che spesso vengo frainteso, io non ce l'ho con le prostitute o con i prostituti, non li giudico in nessuna maniera, assolutamente, se vogliono fare la vita la facciano pure, ma non pretendano di ricevere il benestare della legge che deve tutelare da simili comportamenti e deve scoraggiarli, non incitarli... PS le femministe parlavano di proprietà del corpo intesa come possibilità di avere rapporti sessuali con chi volevano, quando li volevano e nel modo che volevano, non c'entra niente con la prostituzione che è da intendersi come prestazione sessuale non finalizzata al piacere individuale ma al guadagno...è questo che è inaccettabile, guadagnare vendendo se stessi....ripeto non è bigottismo o moralismo ipocrita ( cose che odio entrambi ) è semplice difesa della dignità...e non mi pare che io possa essere giudicato negativamente perchè difendo il diritto alla tutela della dignità personale di ogni essere umano. PS lo so bene che la prostituzione riguarda anche gli uomini al giorno d'oggi, ma credo che comunque sia un fenomeno che interessi ed interesserà sempre più le donne... La libertà non consiste nel riaprire i bordelli, la libertà è ben altro...anche se volenti e coscienti di ciò che stanno facendo, coloro che entreranno nei postriboli saranno sempre e comunque schiavi una volta lì dentro. Non dico e non pretendo di avere la verità in mano, dico solo ciò che penso...e penso che la legge Merlin sia stata una conquista sociale e una vittoria in campo di diritti. A volte penso che se la Merlin fosse ancora viva sarebbe dei nostri, nel senso che combatterebbe in prima linea per i diritti lgbt. Edited January 23, 2014 by Loup-garou Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
akinori Posted January 23, 2014 Share Posted January 23, 2014 @Gabry18, capisco la tua posizione riguardo alla legge Merlin, e probabilmente sono stato ingeneroso nel tacciarti provocatoriamente di pornofobia e omofobia, perchè a ben vedere non mi sembra che la tua posizione sia influenzata da preconcetti morali - forse solo da preconcetti politici. Nondimeno ritengo che la legge Merlin sia superata. E forse dovremmo distinguere fra prostituzione intesa come sfruttamento del corpo delle donne ai tempi della Merlin e quelli/e che oggi preferiscono definirsi "sex workers". E anche fra libera prostituzione e tratta delle bianche. Ti riporto un paio di interessanti stralci tratti dalla pagina di questo sito filosofico: http://www.diogenemagazine.eu/home/index.php?option=com_content&view=article&id=91:il-loro-punto-di-vista&catid=16:sessualita&Itemid=110 "Vendere sesso significa vendere ciò che c’è di più intimo, svilendo quindi la propria dignità: questa è l’obiezione morale classica alla prostituzione. Ci sono però anche filosofi che hanno difeso il diritto di prostituirsi, sostenendo che in ogni lavoro si vende non solo il proprio corpo ma anche le proprie emozioni e abilità, come nel caso delle hostess e di molti lavori di servizio e di cura. In quest’ottica, fra la prostituzione e gli altri lavori non ci sarebbe differenza sul piano etico. Certo: in tutti i lavori “ci si vende”. Vendiamo il nostro corpo, la famigerata “forza lavoro”, e vendiamo anche le nostre capacità intellettive ed emotive. È ipocrita attaccare la prostituzione ignorando tutto ciò. Infatti il movimento internazionale delle prostitute ha adottato il termine sex workers, sia per evitare termini stigmatizzanti sia soprattutto per dire che di lavoro si tratta. Anche se io spesso uso ancora il termine “prostituta”, forse un po’ per provocare..." "...chiariamo un possibile equivoco. Il dibattito sulla prostituzione tende ad appiattire il fenomeno sulla tratta delle donne e sullo sfruttamento, come se non ci fossero donne e uomini che scelgono liberamente. Le indagini e le statistiche ci restituiscono invece un quadro diverso, in cui solo una minoranza delle prostitute, intorno al 20%, è costretta o vittima della tratta.Bisogna assolutamente differenziare le due cose: c’è la prostituzione dove le persone, che sono ormai sia uomini che donne, decidono in tutta libertà di vendere il loro corpo per ricavarne del denaro, il più delle volte come attività primaria". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gabry18 Posted January 23, 2014 Author Share Posted January 23, 2014 @akinori Anche io ho capito il tuo punto di vista e lo rispetto come è necessario fare con chiunque la pensi diversamente, dato che la verità e la scienza infusa non ce l'ha nessuno...forse hai ragione quando dici che a spingermi sono dei preconcetti politici, ma più che altro direi che a spingermi è : - una mia personale filosofia di vita ( parlo per me, io non darei mai me stesso ad una persona per la quale non provo niente, figuriamoci se lo farei solo in cambio di soldi, magari anche con un tipo che non mi piace ) che mi spinge a pensarla così, a mio rischi e pericolo di essere accusato ( ingiustamente ) di bigottismo. - una fortissima ammirazione per la Merlin e per ciò che a suo tempo ha rappresentato. - una, come dicevi tu, convinzione politica e filosofica che mi spinge a lottare sempre per chi è più debole, per chi non può difendersi, per chi non ha diritti, per chi viene sfruttato, umiliato e maltrattato, per tutti coloro che sono emarginati e guardati con sospetto dai più. Ho letto gli stralci e, seppur non concordando, li trovo comunque ben fatti e interessanti. Ognuno ha le sue opinioni e devono essere tutte rispettate, a maggior ragione quando si tratta di temi delicati come quello che stiamo affrontando in questa discussione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted January 25, 2014 Share Posted January 25, 2014 Sono favorevole alla legge Merlin: le case chiuse sono uno scempio dell'umanità! Quante persone scelgono di propria volontà la via della prostituzione? A parer mio ben poche! Il mondo della prostituzione si compone di schiave straniere, persone che lo fanno per sopravvivere e poi in minor parte da persone totalmente volontarie. La professione di escort è già consentita e praticata, perché chiudere le dirette interessate e i diretti interessati in strutture apposite, come in dei ghetti? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted January 25, 2014 Share Posted January 25, 2014 perché chiudere le dirette interessate e i diretti interessati in strutture apposite, come in dei ghetti? Innanzitutto non sarebbero «chiuse», le dirette interessate, nel senso che dici tu: imprigionate o rese schiave. Al contrario: se c'è un racket della schiavitù (ma il termine è eccessivo perché con copre tutta la realtà della prostituzione, anzi). Poi per le seguenti ragioni: 1 un problema di salute pubblica, essendo un controllo medico obblgatorio per le prostitute 2 per permettere a persone che scelgono di prostituirsi di creare dei luoghi di lavoro, eventualmente delle cooperative, di farsi imprenditori di sé stesse 3 di pagare le tasse, sottraendo i loro introiti al "nero"; e questo condurrebbe a minimizzare sempre più il ruolo dei magnaccia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ican Posted January 29, 2014 Share Posted January 29, 2014 Contrario, purchè vi sia una qualche garanzia su salute e sfruttamento. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted January 31, 2014 Share Posted January 31, 2014 Innanzitutto non sarebbero «chiuse», le dirette interessate, nel senso che dici tu: imprigionate o rese schiave. Al contrario: se c'è un racket della schiavitù (ma il termine è eccessivo perché con copre tutta la realtà della prostituzione, anzi). Poi per le seguenti ragioni: 1 un problema di salute pubblica, essendo un controllo medico obblgatorio per le prostitute 2 per permettere a persone che scelgono di prostituirsi di creare dei luoghi di lavoro, eventualmente delle cooperative, di farsi imprenditori di sé stesse 3 di pagare le tasse, sottraendo i loro introiti al "nero"; e questo condurrebbe a minimizzare sempre più il ruolo dei magnaccia. Non credo sia così. 1) Sono i clienti a doversene preoccupare e dovrebbero essere le prostitute a garantire la serietà. 2) Questo se una persona decide di propria iniziativa di fare l'escort, una piccola percentuale. 3) Dubito che con il controllo tipico italiano non si riesca ad evadere il fisco. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted January 31, 2014 Share Posted January 31, 2014 1 non ragioniamo con il "dover essere"; ragioniamo sul piano effettuale. È innegabile che in questo modo il problema di salute pubblica sarebbe risolto o migliorato. 2 onestamente non conosco le percentuali, e non capisco nemmeno come si possano fare, per molti motivi diversi. In ogni caso, una volta che ci fossero luoghi del genere, credo stimolerebbero molte persone a organizzarsi, Un po' come la funzione che crea l'organo 3 io invece credo che proprio dei luoghi come questi sarebbero i primi ad essere nel mirino del fisco. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sarah vaughan Posted January 31, 2014 Share Posted January 31, 2014 Innanzitutto non sarebbero «chiuse», le dirette interessate, nel senso che dici tu: imprigionate o rese schiave. Al contrario: se c'è un racket della schiavitù (ma il termine è eccessivo perché con copre tutta la realtà della prostituzione, anzi). Poi per le seguenti ragioni: 1 un problema di salute pubblica, essendo un controllo medico obblgatorio per le prostitute 2 per permettere a persone che scelgono di prostituirsi di creare dei luoghi di lavoro, eventualmente delle cooperative, di farsi imprenditori di sé stesse 3 di pagare le tasse, sottraendo i loro introiti al "nero"; e questo condurrebbe a minimizzare sempre più il ruolo dei magnaccia. sarebbe interessante ascoltare anche le "loro" opinioni, in merito... Io sarei favorevole alla riapertura, per quanto detto sopra da Isher.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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