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Grandi investigatori e omosessualità


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Forse gli appassionati di letteratura gialla e poliziesca hanno già affrontato il tema, ma io sono del parere che i grandi investigatori della letteratura siano in gran parte velatamente gay (non esplicitamente perchè si tratta di personaggi creati al massimo negli anni '40-'50 quando il tema era un assoluto tabù)...

 

Sherlock Holmes : mai sposato, nei racconti non si parla mai di una sua fiamma nemmeno da giovane, anzi è parecchio misogino e l'unico racconto dove c'è una donna come protagonista (Uno scandalo in Boemia) essa ha un ruolo decisamente negativo. Inoltre la "convivenza" almeno dei primi anni con Watson, sicuramente è strano che nella puritana Londra vittoriana due uomini vivessero assieme in un appartamento per anni!

 

Hercule Poirot : anche qui nessuna donna nella sua vita, una cura maniacale del suo aspetto, meno misogino del suo collega Holmes ma il rapporto con Hastings a volte sembra qualcosa in più che professionale.

 

Ellery Queen : vive con il padre malgrado abbia una trentina abbondante di anni (e negli anni '40 trent'anni erano decisamente più di quelli attuali), non si parla praticamente mai di donne, nella serie di telefilm sembra addirittura un po effeminato.

 

Nero Wolfe : vedi alla voce Sherlock Holmes, è misogino, ha l'hobby dei fiori (negli anni '30 dubito che fosse un hobby prettamente maschile), il rapporto con Archie Goodwin spesso più che professionale sembra intimo

 

E questo solo per citare i più importanti, è un caso che nei libri gialli i protagonisti abbiano un sospetto di omosessualità? Come veniva letta all'epoca la vita privata dei personaggi?

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https://www.gay-forum.it/topic/25930-grandi-investigatori-e-omosessualit%C3%A0/
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Io lo trovo un tema interessante, e sostenibile soprattutto per Sherlock Holmes. Ad esempio, mi viene in mente una serie girata a Londra, di cui è appena uscita credo la terza stagione, che è appunto un rifacimento delle storie di Conan Doyle nel nostro tempo, e in cui Sherlock viene dipinto con diversi tratti che ne lasciano intuire una possibile omosessualità. Chissà

la signora in giallo xD

 

E' vedova  :P: invece ci sono forti sospetti sull'omosessualità di Miss Marple! Su Sherlock Holmes ci sono due teorie diverse degli appassionati : la prima è che fosse gay e che Watson fosse il suo compagno (poi sposatosi per coprire i dubbi), la seconda è che invece fosse etero e che la sua amante era appunto Irene Adler, da cui ebbe anche un figlio illegittimo! Sull'omosessualità di Poirot invece secondo me non ci sono dubbi, anzi è caratterizzato anche come molto effiminato.

La Miss Marple degli anni '60 si, non era molto fine, tra parentesi Margaret Rutherford assomigliava molto alla mia povera nonna! Invece le Miss Marple recente, quelle con Joan Hickson e Geraldine McEwan ne danno un aspetto molto femminile, un po snob (un po fuori luogo per una donna semplice di campagna, com'era nei libri).

Un legame storico - molto indiretto - fra Sherlock Holmes e l'omosessualità

c'è

 

Ernest W. Hornung sposò la sorella di Arthur Conan Doyle e creò una serie, chiaramente

ispirata alla coppia Holmes-Watson di ladri gentiluomini Raffles-Bunny che si pensa siano 

gay ( io non ho letto i suoi romanzi, quindi non posso dire niente al riguardo )

 

Raffles is, in many ways, a deliberate inversion of Holmes

http://en.wikipedia.org/wiki/A._J._Raffles

 

E' un personaggio abbastanza noto in Inghilterra da cui sono stati tratti film e serie TV

e pare sia stato ispirato da un noto attivista gay George Ives ( che ebbe una breve relazione

con Alfred Douglas l'amante di Wilde )

 

Dave Brandsetter credo sia il primo investigatore gay dichiarato

E' uno degli spunti di riflessione più interessanti del forum,

ma sfortunatamente non sono riuscito a farmi nessuna teoria in proposito;

se non forse che il genere letterario del "poliziesco" non prevede romanticismo

esattamente come la "commedia romantica" non prevede sparatorie

o nella pornografia non è consentito introdurre critica sociale...

E' uno degli spunti di riflessione più interessanti del forum,

ma sfortunatamente non sono riuscito a farmi nessuna teoria in proposito;

se non forse che il genere letterario del "poliziesco" non prevede romanticismo

esattamente come la "commedia romantica" non prevede sparatorie

o nella pornografia non è consentito introdurre critica sociale...

 

Non è del tutto vero, ad esempio in Montalbano l'aspetto romantico del personaggio è ben presente, con l'eterna fidanzata Livia, mentre Maigret ha una moglie fedelissima, perciò a volte anche nel giallo/poliziesco l'aspetto sentimentale viene inserito.

La mia teoria personale è che Sherlock Holmes sia tutto sommato un asessuato, qualcuno ha addirittura ipotizzato un suo rapporto simil-pedofilo per via dell'amicizia con i ragazzini "Gli irregolari di Baker Street", ma qui cadiamo secondo me nel delirio, è vero Wiggins e la sua banda fanno spesso dei favori ma penso sia più per un lato umano di Sherlock che vuole dare da vivere a questi poveri ragazzi. Non ho dubbi invece sul fatto che Poirot sia un personaggio gay, anzi forse è quasi uno stereotipo del gay dell'epoca : cura della persona quasi maniacale, interesse sulla moda, ecc... mentre la teoria di Miss Marple lesbica ci sta eccome, anzi io penso che sia la stessa Christie che non potendo rivelare la sua vera natura all'epoca l'abbia trasferita sul suo personaggio, Agatha Christie si sposò ben oltre i trent'anni (raro per una donna dell'epoca) con un uomo di 15 anni più giovane e non ebbe mai figli, un probabile matrimonio di copertura (era anche ben poco femminile per la verità).

Bisogna distinguere fra gialli classici e successivi.

 

Nel giallo classico il protagonista vive in funzione della trama - un enigma da

risolvere - quindi non ha una psicologia, ha una caratterizzazione e basta.

 

Holmes-Poirot- Miss Marple- Ellery Queen -Nero Wolfe appartengono tutti a

questa categoria, detta in Italiano "Giallo deduttivo"

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Giallo_deduttivo

 

L'iniziatore è Edgar Allan Poe con la prima coppia di investigatori, il fatto di essere

in due è un espediente narrativo perchè il rapporto fra l'eroe ( Holmes ) ed il partner

rispecchia quello fra l'autore onnisciente ed il suo pubblico ( che partecipa anch'esso

alla investigazione cercando di capire chi sia l'assassino )

 

Certo Holmes è un dandy ed un misogino, ma anche tutti i protagonisti dei romanzi di 

D'Annunzio lo sono....il che non esclude siano anche eterosessuali.

 

A mio avviso sono un po' troppi per poter essere ritenuti gay velati ( mi sembra poco

verosimile anche se non mi dispiacerebbe....)

 

Con Maigret e Marlowe ed il filone realistico l'eterosessualità dell'eroe viene marcata

Ai gay mediamente piace molto il giallo deduttivo e meno il giallo realistico non so bene

se sia possibile individuare un motivo

Beh comunque il fatto che gli assistenti si sposano ( watson ) oppure

sono fidanzati ( Goodwin ) oppure....leggo da wikipedia:

 

( Poirot ) Abita a Londra in un moderno condominio dal 1930, dopo che il suo amico e compagno di avventure, il capitano Arthur Hastings, ha lasciato l'Inghilterra per andare a vivere in Argentina con sua moglie Dulcie "Cenerentola" Duveen.

 

Significa che in qualche modo la convivenza fra due maschi doveva essere "definita"

in modo da poter escludere tracce di possibile omosessualità fra loro.

 

L'Assistente assolve anche a questa funzione ( escludere possibili fraintendimenti )

Spesso nella letteratura si nascondono moltissimi messaggi subliminali...quel capire senza spiegare e senza nominare apertamente...quindi ne deduco che tutto potrebbe essere, incluso che i grandi investigatori dei gialli fossero omosessuali velati. Magari l'intenzione dell'autore era proprio quella di parlare del tema, ma per ovvie ragioni di censura non ha potuto farlo apertamente ( congettura ed ipotesi personale ).

Concordo con FreakyFred, sono dell'idea che la condizione di scapoli di questi personaggi (Holmes, Poirot, Queen, Wolfe) abbia spiegazioni diverse dall'omosessualità. Spesso, nel romanzo poliziesco, il detective è una figura "irregolare", che vive al di fuori delle normali consuetudini sociali, e riesce a risolvere il caso anche grazie alla possibilità di osservare da una prospettiva esterna la società che lo circonda e la vita delle persone "normali". E questo punto di vista privilegiato include per forza anche i sentimenti, soprattutto l'amore. L'investigatore è colui che intuisce sentimenti inconfessati, unioni infelici, relazioni clandestine e svela i crimini che ne derivano. E' una persona con una mente fuori dal comune, un genio. Deve per forza essere superiore alle misere passioni che agitano gli assassini e le vittime. E non può essere un padre di famiglia come ce sono a migliaia. Insomma, credo che ci siano motivi molto più rilevanti dell'orientamento sessuale, che invece mi sembra poco significativo per delineare il carattere di questi investigatori.

Maigret è invece sposato e con prole, ma questo perché è molto diversa l'idea che sta dietro al suo personaggio, di cui Simenon sottolinea volutamente la natura di persona comune (non a caso, non è un eccentrico investigatore privato che lavora come e quando gli pare, ma un funzionario di polizia, quindi un impiegato che va in ufficio tutti i giorni in attesa della pensione, come tutti).

 

Aggiungo i miei 2 cent su Agatha Christie, che è l'unica di cui (e su cui) abbia letto un numero significativo di cose:

- Sospettarla di omosessualità mi pare parecchio forzato. Anche accettando che il primo matrimonio (dal quale, se non sbaglio, nacque una figlia, Rosalind) sia stato una copertura, come giustificare il secondo? Perché infliggersi una seconda tortura non necessaria?

- Sospettare di omosessualità miss Marple mi pare ancora più forzato: perché non dovrebbe essere semplicemente zitella? Tra l'altro mi pare che la Christie avesse criticato a suo tempo la scelta di Margaret Rutherford, proprio perché molto lontana da come aveva sempre immaginato miss Marple.

- Riguardo a Poirot, il suo carattere eccentrico, pieno di manie, e il suo aspetto fisico vengono spesso ridicolizzati dalla stessa autrice (che nella seconda parte della carriera arrivò a odiare, neanche troppo velatamente, il suo personaggio), e hanno una giustificazione plausibile ed "extra-omosessuale" (?): il desiderio della Christie di marcare la differenza, sia fisica sia comportamentale, con il modello di detective "alla Sherlock" (che Poirot prende spesso in giro, rivendicando la sua estraneità ai segugi che corrono dietro alle impronte). E, anche nel caso in cui Poirot fosse gay, escluderei che il suo compagno sia Hastings, che viene spesso trattato, più che come un amante, come un utile imbecille ^^ Insomma, assolverei Poirot e colleghi dall'accusa di omosessualità per insufficienza di prove.

 

 

 


Ai gay mediamente piace molto il giallo deduttivo e meno il giallo realistico non so bene

se sia possibile individuare un motivo

 

Interessante. E' una tua osservazione personale o hai qualche fonte?

Spunto d'analisi inedito e interessante.

E penso che vi sia un fondo di verità perché i grandi investigatori son sempre stati costruiti secondo due artifici, la caratterizzazione egocentrica e istrionica, spesso tendente alla misantropia quasi patologica, e la narrazione asciutta, scevra di episodi che divergessero dalla conduzione del caso.

Per cui, la prima motivazione potrebbe sottendere una particolare "diversità" che dia adito alla tua speculazione;

la seconda giustificare quell'assenza di riferimenti che ti avrebbe portato alla stessa conclusione.

Inoltre, si consideri la necessità -storica oltre d'espediente- di ricorrere ad una spalla che portasse alla luce quei dubbi che, di volta in volta, avrebbe potuto avere il lettore: all'epoca era forse ancora difficile calare un personaggio femminile in una narrazione sempre appannaggio di personaggi con doti che si consideravano più prettamente maschili.

 

 

Certamente l'evoluzione moderna del giallo s'è allontanata da questi due capisaldi, due topoi lentamente erosi anche dalle trasposizioni grafiche (televisive e cinematografiche), ed ora v'è maggiore concessione alla malizia della penna dell'autore/lettore, per cui sarebbe più concretamente fattibile trovare eventuali riferimenti di carattere "sentimentale", in qualsiasi direzione essi si spingano.

Edited by Mina Vagante

 

 


- Riguardo a Poirot, il suo carattere eccentrico, pieno di manie, e il suo aspetto fisico vengono spesso ridicolizzati dalla stessa autrice (che nella seconda parte della carriera arrivò a odiare, neanche troppo velatamente, il suo personaggio), e hanno una giustificazione plausibile ed "extra-omosessuale" (?): il desiderio della Christie di marcare la differenza, sia fisica sia comportamentale, con il modello di detective "alla Sherlock" (che Poirot prende spesso in giro, rivendicando la sua estraneità ai segugi che corrono dietro alle impronte). E, anche nel caso in cui Poirot fosse gay, escluderei che il suo compagno sia Hastings, che viene spesso trattato, più che come un amante, come un utile imbecille

Quoto, e aggiungo anche che Hastings ha una moglie.

Poirot è l'estremo opposto del modello detective dell'epoca! ecco perché risulta poco attrattivo. 

Lui è precisino (anche maniacale): compra per 50 anni lo stesso profumo, pettina con cura i suoi baffetti, lucida con cura le sue scarpette di vernice, va in giro col bastone, si veste come un piccolo baronetto, si tinge i capelli e soprattutto: si ritira per coltivare la zucca! Quale uomo-eroe si ritirerebbe mai per andare a coltivare zucca nel surrey?!?

Se - come di ce lui - 3 indizi fanno una prova, direi che: parbleu mon ami! questa prova non è sufficiente per definirlo gay XD 

 

Non è gay perché è puramente casuale, di fatto la Christie ha pensato più a costruire un anti Sherlock che non un detective a sé.

 

Miss Marple invece... lei sì che se la fa con le amichette del tè  :D

 

PS Tra l'altro ho anche ripensato al fatto che Poirot lascia che una contessa russa la scampi, perché era attratto dal suo fascino... ora bisogna vedere che tipo di fascino sia...

E ricordo anche che fa scappare un'altra ragazza colpevole... ora non ricordo bene. Comprensione o amore? Chi lo sa ;)

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