Argencourt Posted September 13, 2006 Share Posted September 13, 2006 Per me è un grandissimo intellettuale, mitico nell'aver capito tutto dell'orrendo futuro che si prospettava e nell'aver affondato nel senso del male di questa società, con la sua tesi della sottocultura che si è sostituita alla Cultura e vive della violenza figurata basata sull'omologazione. I film sanno essere talora assai potenti e sconvolgenti, talora sono un pasticcio dovuto alla sua non proprio appartenza cinematografica. E' stato uno dei primi omosessuali a dichiararsi e questo gli ha attirato molte accuse di immoralità, spesso montate. Credo che molto si debba a lui. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yrian Posted September 13, 2006 Share Posted September 13, 2006 Non posso che dirmi d'accordo. Sono un estimatore di Pasolini e vi rimando alla discussione già avviata su di lui in "Libri". http://www.gay-forum.it/forum/index.php?topic=2618.0 In questa sede, per favore, soprattutto gli interventi su Pasolini cineasta; ivi, quelli su di lui come scrittore e, in generale, sulla sua figura. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rano83 Posted September 19, 2006 Share Posted September 19, 2006 Trovo che i film di pasolini siano davvero dei capolavori, anche se spesso affrontani tematiche non proprio tranquille, oppure alcune delle quali si ha bisogno di una certa conoscenza personale per poterli capire fino in fondo. E' stato più che altro famoso per le storie che racocntava più che per le scelte di regia, anche se nei suoi film si respira sempre una certa atmosfera. Personalmente ogni volta che mi è capitato di vederne uno, è sempre segiuto un periodo di tristezza abissale, dove quasi smettevo di veder film perchè mi ripotavano a mente il suo film. Qualcuno di voi ha visto "Salò", e se la sente di commentare? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
rainbowTN Posted September 19, 2006 Share Posted September 19, 2006 Salò o le 120 giornate di sodoma... Un film del 1975 che ho avuto occasione di vedere qualche mese fa. Sinceramente non mi sono mai avventurato nella lettura dell'omonimo romanzo di De Sade. Certo nè il libro nè il film sono per stomaci deboli. C'è chi la definisce un'opera d'arte. Voi che ne pensate? http://www.pasolini.net/cinema_salo.htm Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Argencourt Posted September 19, 2006 Author Share Posted September 19, 2006 Parole di Pasolini: "il film ha come tema centrale il sesso, ma essendo ispirato a De Sade è un sesso del tutto a carattere sadomasochista; un sesso non fine a sè stesso ovviamente, ma che assume la metafora della violenza che il potere perpetua nei confronti dei corpi, della mercificazione dei corpi e degli individui". Io già queste parole le trovo geniali. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rano83 Posted September 25, 2006 Share Posted September 25, 2006 Io in questo contesto le trovo invece olto inquetanti, ricordo bene questo film anche se lo vidi anni fa, credo di aver avuto intorno ai 13 anni. Da restare a bocca aperta. Riconosco in Pasolini un grande genio, ma alle volte è difficile da digerire, e Salò è terrificante proprio perchè accosta il sesso alla violenza fisica e psicologica. Io però sono curioso di leggerlo il libro...voi lo consigliate? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Argencourt Posted September 28, 2006 Author Share Posted September 28, 2006 Dissi che trovavo quese parole geniali per come rappresentano l'orrore del potere. In Sade non c'è nulla di tutto questo. In Sade c'è perversione compiaciuta. E' stata geniale la scelta di Pasolini di utilizzare le perversioni di Sade come metafora dell'orrore del potere. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Geryon Posted February 15, 2007 Share Posted February 15, 2007 Di Pasolini regista, ahimè, conosco quasi niente. Ma ho avuto la fortuna, recentemente, di vedermi "Che cosa sono le nuvole?", uno degli episodi di "Capriccio all'italiana".È la storia di un gruppo di marionette di un teatrino romano che mettono in scena l'"Otello". Durante le pause della rappresentazione, Jago (Totò) e Otello (Ninetto Davoli) discorrono del senso della vita, dell'esistenza, di Dio.In occasione della scena del tradimento di Jago, il pubblico dello spettacolo interviene indignato e prende a legnate le marionette; ormai inutilizzabili, Jago e Otello sono portati alla discarica dall'immondezzaro (Domenico Modugno).Nel caso non lo conosceste e foste interessati a vederlo, fate una ricerca su Youtube. Io vi segnalo, , la parte finale, che si chiude con le ultime commoventi parole di Totò al Cinema. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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