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Amburgo vuole eliminare le auto in 20 anni


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La città di Amburgo, già proclamata capitale verde europea nel 2011, potrebbe ampliare la sua prospettiva eco-sostenibile col nuovo programma di eliminazione delle auto dal centro nei prossimi 20 anni, intensificando gli spazi verdi ed i percorsi per pedoni e ciclisti.

 

Il programma previsto per i prossimi 15-20 anni ha l'obiettivo di unire le aree verdi urbane con percorsi ciclabili e pedonali, eliminando l'esigenza di impiegare le quattro ruote in ampie aree della città. Questi cambiamenti puntano a garantire anche la regolazione del clima cittadino, considerando che negli ultimi 60 anni la temperatura media è salita di 1.2°, si pensa di ridurre in tal modo anche il rischio di inondazioni con più spazi naturali non invasi da insediamenti urbani.

 

Si punta a rendere Amburgo, seconda città della Germania per estensione, una meta turistica visitabile dai turisti a piedi o su due ruote. Amburgo è solo una tra le città che si considerano car free o con centri urbani a zero emissioni, mentre molte altre hanno già avviato programmi di decongestionamento per ridurre traffico ed emissioni.

 

In molte città europee la possibilità di evitare l'uso dell'auto è consentita anche da un valido sistema di trasporto pubblico: offrire alternative per scongiurare l'uso dell'auto sembra quindi un obiettivo realistico e sempre più auspicabile.

 

 

A sentire certe cose mi pare che vengano da un altro pianeta...

Fa bene Amburgo, l'ambiente va tutelato e vanno ridotte le emissioni di gas di scarico, di CO2 e di smog delle auto e non solo...magari lo facessero ovunque, magari incentivassero le macchine elettriche e i trasporti pubblici ovunque, magari la gente fosse così intelligente da capire che si sta auto-distruggendo con l'inquinamento dappertutto e non solo ad Amburgo e nel nord-europa.

la reazione di un'Europa che sta venendo giú ed é incapace di governarsi.  Quante palle si sentono sul "benessere" che c'é in germania....   Nelle cittá quando non sanno piu cosa dire, la destra da la colpa ai rom, la sinistra da la colpa alle auto.

 

Quanta stupiditá, pur di non dire che se stiamo morendo stiamo morendo di fame, disoccupazione, crisi sociale, crisi di idee concrete e realiste e non di smog...

 

Ricordate 15 anni fa? La tv e i computer renderanno i bambini ciechi!!!!  Adesso: nelle nostre scuole non c'é la banda larga, aiuto, in altri paesi d'Europa i bambini non usano quasi piu penna e quaderno! Come sono moderni loro!!!

 

Continuo, sempre fino a qualke anno fa: ODDIO, ma i cellulari fanno venire i tumori! E il 3G??  Aiuto, fanno le antenne a forma di albero!!  Adesso: noooo ma come?? in estonia hanno il wifi addirittura nei boschi!! E noi come faremo??

Il problema è che l'Italia è un'eccezione a livello europeo, dove percepiamo il problema di congestionamento e mancanza di spazi come qualcosa esclusivamente di sinistra.

In Germania queste mosse sono, almeno solitamente, condivise fra maggioranza e opposizione.

Qua invece qualcuno non ha imparato ancora ad essere conservatore sulle cose 'buone' e riformista su quelle 'cattive'.

Mercante di Luce

Che la mobilità intesa come la intendiamo oggi non sia sostenibile in ottica globale, men che meno per ambienti densamente popolati, è un dato di fatto.

Oggi, di media, spostiamo una tonnellata, una tonnellata e mezzo di lamiera per spostare meno di un quintale di "ciccia" (quando va bene meno di due, eccezionalmente meno di quattro).

Rafforzare il trasporto pubblico rendendolo affidabile e qualitativo oltre che (relativamente) economico sarebbe una gran battaglia, anche sociale, per il benessere di tutti.

Purtroppo da noi siamo ancora troppo indietro, andare in auto a lavoro o all'università è simbolo di benessere, di potersi permettere di viaggiare comodamente e non su inaffidabili e mai puntuali carri bestiame stipati all'inverosimile all'ora di punta. E purtroppo un pensiero del genere rimane in parte condivisibile finché ci saranno questi carri bestiame.

Che poi non siano solo le auto a contribuire all'inquinamento urbano è certamente vero, infatti non bisogna certamente intervenire solo in questa materia.

 

Ho letto di auto elettriche: Quelle sono uno specchio per le allodole, non risolvono nessun problema di inquinamento ma, anzi, lo elevano (smaltimento e produzione degli accumulatori, consumo di grosse quantità di rame e terre rare) e lo spostano (il fumo esce dalla centrale elettrica al posto che dal tubo di scarico dell'auto, con una lunghissima catena di inefficienze che rendono competitivo anche il ciclo Otto :D )

Io sarei favorevole a eliminare l'auto se:

- ci fosse un sistema che mi consenta di avere un lavoro vicino al posto dove abito anziché farmi 30Km nel traffico.

- per gli spostamenti ci siano mezzi elettrici, treni e tram non affollati e che il servizio funzioni regolarmente

- ci siano servizi di consegne per beni più o meno pesanti che non si possono trasportare a mano o in bici/treno.

- esco da casa e trovo quasi tutto lì

- ecc..

Ci sono problemi di natura politica oltre che tecnica, e non si adatta al contesto di tutte le città ovviamente.

Edited by Fantom

 

 


Che poi non siano solo le auto a contribuire all'inquinamento urbano è certamente vero, infatti non bisogna certamente intervenire solo in questa materia.

Io penso che il problema principale del sovrautilizzo automobilistico più che l'inquinamento in sè sia l'espropriazione degli spazi cittadini.

Si pensi per esempio alle vie del centro, se fossero tutte pedonalizzate sarebbero maggiormente popolate di negozi e servizi

oggi i panettieri, i lattai, le drogherie, i macellai muoiono perché non è pensabile che una persona esca con la macchina e cerchi parcheggio per visitare ogni bottega

si pernserà:

"molto meglio andare al supermercato, con un ampio parcheggio e tutte le cose in un solo posto"

ma a ben vedere un moderno centro commerciale non è per dimensioni dissimile da un piccolo centro di paese.

Per cui io continuo a pensare (e sperare) che laddove una persona possa uscire di casa

senza paura di essere investito (in particolare per le persone anziane e i bambini piccoli), di essere lavato (dalle auto in corsa), da essere infastidito (dagli scarichi delle auto al semaforo)

e potesse trovare sotto casa, il pane buono, il latte e il formaggio buono, la carne buona e via dicendo eviterebbe almeno in parte di andare al supermercato,

finanziando la precarizzazione dei posti di lavoro, il cibo da produzione intensiva e delocalizzata e lo sperpero di carburante tramite il trasporto su gomma (dei camion prima e delle auto poi).

 

Oggi le città hanno perso la loro funzione aggregativa, che invece ancora viene conservata nei centri storici dove per questioni logistiche e politiche le auto non possono entrare.

 


- ci siano servizi di consegne per beni più o meno pesanti che non si possono trasportare a mano o in bici/treno.

Qualche tempo fa avevo beccato un innovativo (per Milano) servizio di consegna: si tratta di tricicli furgonati che trasportavano in mezz'ora (o un'ora a seconda della tariffa scelta) corrispondenza e pacchi fino a 40kg per la città.

Inoltre con gli aereomobili automatici di quasi prossima introduzione potrebbero essere risolti molti problemi logistici...

 

Andare in università coi mezzi e/o in bici sarebbe agevole se ci fossero ciclovie adeguate e convenzioni opportune che permettano di portare le bici sui mezzi senza acrobazie e tariffe eccessive.

Questo discorso mi ricorda un hippie che voleva pedonalizzare qualsiasi via del centro, chiudere le strade e mettere solo piste ciclabili. Bello nel mondo dei Puffi, ma non tutti hanno la forza, il tempo e l'età per muoversi in bici. C'è pure gente che per lavoro deve muoversi ogni giorno in mille punti diversi, per non parlare poi del maltempo.Per quanto belle, certe logiche iper-ecologiste sono poco pratiche e nascondono un altro tipo di egoismo (a me piace la bicletta->voglio che tutta la città sia una pista ciclabile).

 

Io sono piu per un equilibrio su tutto. Qui i mezzi sono eccellenti, ci sono molte aree pedonalizzate e tutto quello che volete, eppure per certe cose la macchina è inevitabile o per altre meglio i mezzi pubblici. Se bisogna andare al lavoro da un punto A a un punto B utilizzo i mezzi pubblici, pratici, puntuali e mi evito variabili seccanti come traffico e posteggio con la sicurezza di arrivare sempre in tot tempo. Viceversa se devo andare in più posti lontani e/o in poco tempo, tra cambi di linee e distanza preferisco la macchina. Idem se si lavora un festivo o si finisce tardi, non c'è traffico è più comodo e si arriva in 10minuti invece che 30.

Io dico solo che andare avanti così non è possibile, stiamo distruggendo l'ambiente e stiamo inquinando tutto ciò che possiamo inquinare, ricordate bene che se soffre l'ambiente soffre anche chi quell'ambiente lo abita...non dico che bisogna far sparire le auto, ma quantomeno pensare ad una soluzione riguardo le auto elettriche per esempio, abbandonando le auto a benzina ( che sarebbe conveniente anche da un punto di vista economico per gli automobilisti ) limitando sempre di più l emissioni dannose per l'atmosfera, lo smog etc., oppure incentivare soluzioni " ecologiche " per tutti i mezzi di trasporto...

Rispettiamo l'ambiente e l'ambiente rispetterà noi...

Sostituire le auto con le auto elettriche come ben ricorda il mercante è uno specchietto per le allodole.

Le auto non sono da condannare, è da condannare il loro uso abnorme, incentivato dalla nuova conformazione della nostra città e dagli influssi culturali da rivisitare completamente.

Certo che puoi!

Promettere una mobilità sostenibile puntando esclusivamente sul concetto di auto a zero emissioni è una truffa.

In primis perché un'auto a zero emissioni non esiste (e non esisterà mai, causa le famose leggi termodinamiche), semmai esistono mezzi a basse emissioni (non intendo solamente la co2, che in fondo sarebbe innocua e naturalmente riconvertibile a basse concentrazioni, ma a tutto il ciclo vita del mezzo e del suo carburante).

Accelerare 1200kg per spostarne 70 è altamente inefficiente, questo lo sarà sempre.

Per cui il cambiamento più che tecnologico deve essere sociale, l'auto (o le auto) di proprietà dovrebbe essere un concetto molto ridimensionato nel futuro sostituito da motocumulazione e micronoleggio in parte, da spostamenti in bici (o velomobili) e mezzi pubblici dall'altra.

 

Produrre un'auto elettrica attualmente prevede di consumare ingenti risorse non sostenibili, oltre all'approvigionamento elettrico che sovente arriva da produzioni egualmente inquinanti. Attualmente la cosa che mi sembra promettere di più per l'autotrasporto è l'alimentazione ibrida (specie coi motori in serie), che permette con batterie modeste di mitigare le inefficienze tipiche del motore termico. Tutto quando deve però seguire il discorso qui sopra, altrimenti resta futile.

 

 


Questo discorso mi ricorda un hippie che voleva pedonalizzare qualsiasi via del centro, chiudere le strade e mettere solo piste ciclabili. Bello nel mondo dei Puffi, ma non tutti hanno la forza, il tempo e l'età per muoversi in bici. C'è pure gente che per lavoro deve muoversi ogni giorno in mille punti diversi, per non parlare poi del maltempo.Per quanto belle, certe logiche iper-ecologiste sono poco pratiche e nascondono un altro tipo di egoismo (a me piace la bicletta->voglio che tutta la città sia una pista ciclabile).

 

A me pare che a Berlino, sebbene le autovie esistano ancora, ci siano riusciti abbastanza bene, eppure non mi paiono tutti hippie, vanno a lavoro anche in bici ed il tempo lì non è proprio un granchè...

@Icoldibarin Di motori non me ne intendo quindi non posso ribattere al meglio, se dici che è così mi fido...ma credo di intendermene di sostenibilità ambientale e posso dire che per quanto mi riguarda ogni soluzione è valida, purchè si rispetti la natura e si inquini il meno possibile, e soprattutto si cerchi di superare l'energia fossile come il petrolio a vantaggio di quella pulita...penso davvero che una civiltà che aspiri alla felicità completa dovrebbe adoperarsi in primo luogo per tutelare l'ambiente ed indirettamente tutelare anche se stesso e la sua salute.

Mi sembra tutto sommato una buona idea, ma molti centri città ormai sono off-limits alle auto, a Genova (porto il caso del capoluogo a me vicino) il centro storico è interamente pedonalizzato, ad esclusione di alcuni mezzi eccezionalmente ammessi già dal 2001, a Firenze se non sbaglio l'isola pedonale esiste da ancora prima, quindi il vero problema nelle città riguarda le periferie e gli hinterland. D'altra parte la tendenza europea è quella di abbandonare il centro cittadino e vivere nelle zone limitrofe, per via del costo più basso delle case e della maggiore disponibilità di verde.

 

In ogni modo le automobili elettriche o al massimo ibride sono una realtà sempre più diffusa (Renault Zoe e Fluence, VW Twin Up!, Toyota Prius, Citroen C-Zero, ecc...) i costi non sono più esorbitanti come alcuni anni fa e le prestazioni di queste auto non hanno niente da invidiare alle classiche a benzina e diesel. Io penso che il futuro dell'auto sarà molto probabilmente elettrico (come vantaggio oltre all'aria pulita c'è anche una forte riduzione del rumore).

@lcoldbarin non far finta di non aver capito il punto. Per quanto la gente possa andare al lavoro anche in bicicletta, è un mezzo fattibile se vi sono infrastrutture adeguate se si è giovani o atletici e se il lavoro è relativamente vicino e richiede solo uno spostamento. Come vedi tanti "se" e condizioni che escludono tant'altra gente ed un mezzo, che come tutti, ha pregi e difetti e un suo pubblico. Proprio per questo trovo assurdo demonizzare le auto, alla fine è sbagliato l'abuso, ma non per questo bisogna elevare le biciclette a chissà quale mezzo perfetto. Sennò provaci tu a fare il rappresentante in bicicletta, a consegnare così le merci, a fare la spesa o altro.

 

Ok, la critica alla cultura dell'auto, ma non scadiamo in una demagogia hippie. Di quello che fanno poi a Berlino o ad Amsterdam poi poco mi frega, non sono esterofilo.

Anche mettendoci tutti i se che vuoi io vedo che buona parte del traffico nelle ore di punta è costituita da genitori che portano il figlio a scuola (in genere non è che tra l'altro sia dall'altra parte del mondo) e da persone che vanno in ufficio sole. Poi c'è chi va in macchina al supermercato a 200m da casa (mio padre per esempio).

 

Io la spesa la faccio in bicicletta (ho installato un pratico baule), servizi di consegna merci in bici esistono, come dicevo anche a Milano e se i rappresentanti non fossero costretti ad un abbigliamento eccessovamente formale potrebbero anch'essi girare in bici o in velomobile.

A me la macchina rompe ci passo molto tempo e faccio un casino di km anch ein cittàa vicenza almeno tre giri la settimana ,io ho una moglie disabile e giriamo con la carozzina elettrica che mi pesa un casino tirala giu dalla macchina figuriamoci sui mezzi pubblici ,che per avere il servizio te lo devi prenotare per tempo ,si poi funziona ma con tempi limitati non hai libertà .

io vedo che faccio circa 300 km alla settimana solo per portare in giro la moglie ,ho provato una macchina a metano ( zafira eco m ) quello che ho risparmiato andando a metano l'ho spso e forse piu di manutenzione .sarei per l'elettrico ...e pio le batterie dove le smaltiremo ?????????????????io per lavoro ne consegnavo 200 all'anno allo smaltimento con costi salati e ricordiamo che il riciclo non è mai totale .

Amburgo sarà una citta riservata alle persone sotto i 60 anni di età e in piena salute ,poi vorro vederli in pieno inverno ....

non sono contro le innovazioni ma sono realista .

ma perche ad esempio non impariamo a risparmiare energia elettrica ,non usare altre fonti per averne di più ,nessuno ne vuol sentir parlare ,a casamia ho istallato magnetotermici da 10A e cerco elettrodomestici con resistenze al massimo 2KWe ho tutto lo stesso .ma tutti mi danno del pazzo,molti invece vorrebbero 4 kw o 5 come in altri paesi europei .io parto con l'abassare il comsumo .

Edited by berto52

@Lcoldibarin tu però continui a citare solo gli abusi e un utilizzo stupido dell macchina, ignorando le situazioni in cui è realmente utile e per chi è essenziale. Capisco che trasporti i pan di stelle e la coca-cola sul baule della bicicletta, ma la gente ha necessità di fare una spesa seria e/o trasportare merci e persone (la vera utilità della macchina). Come vedi stai facendo demagogia solo perché a te piace la bicicletta e pretendi che tutti la pensino come te. La spesa puoi anche ordinarla a domicilio, al lavoro puoi andarci coi mezzi, i mobili di IKEA puoi anche farteli mandare a casa, le soluzioni è vero che ci sono, ma sono nella realtà di un ADULTO ben poco pratiche, dispendiose in termini di tempo e denaro (devo aspettare per le merci e pago pure il servizio) e costretti a dipendere sempre da un servizio e i suoi costi e orari. Io la utilizzo ben poco la macchina perché in certe circostanze sono molto più pratici i mezzi pubblici, eppure la trovo essenziale, comoda ed insostituibile quando serve.

 

Il rappresentante poi rappresentava (scusate il gioco di parole) l'esempio di uno che per lavoro deve sbrigare un sacco di faccende in poco tempo (lasciare i bimbi a scuola, andare a lavoro, muoversi per lavoro, fare la spesa e blah blah). 

 

 


tu però continui a citare solo gli abusi e un utilizzo stupido dell macchina

 


Le auto non sono da condannare, è da condannare il loro uso abnorme, incentivato dalla nuova conformazione della nostra città e dagli influssi culturali da rivisitare completamente.

Mi pare chiaro che io continui a citare gli abusi, perché sono essi da eliminare...

 

 

 


Capisco che trasporti i pan di stelle e la coca-cola sul baule della bicicletta, ma la gente ha necessità di fare una spesa seria

A parte che non compro né Pan Di Stelle né Coca-Cola quali sarebbero i criteri per una spesa seria?

Io intendo alimentari e generi di prima necessita per due/tre giorni per una famiglia di tre persone, grossomodo due/tre sacchetti da supermercato. Ovvio che se intendi fare le scorte al discount per un mese anche io ci vado in auto :P

@Rotwang giochi a gta5 e vuoi pedonalizzare le autostrade?  strano..

 

@ilromantico  oh, qualcuno coi piedi per terra :)

 

cmq se per voi il problema sono le macchine, qnd non ce ne saranno piú saremo salubri e felici. Magari, le facce tristi vanno a piedi , in bici, in auto e con l'asino secondo me..

 

@icoldibarin i negozi di quartiere si riforniscono coi furgoni, non da soli..  e spesso chi va al centro cmmle in auro (nn io d solito) lo fa ANCHE xké qualcuno ha tolto i parcheggi da davanti ai negozi. Io cmq faccio sempre la spesa nel quartiere.  Col divieto non si ottiene nulla se non strade libere a chi ha i soldi..

Mercante di Luce

è ovvio che si tratta di intervenire sul traffico privato in città. E credo che si tratti di una strategia che può funzionare se adeguatamente sostenuta da delle infrastrutture funzionanti.

No Redneck, le automobili non sono il male, ma c'è da capire che la mobilità come la intendiamo oggi non è sostenibile dal nostro pianeta, elettrica, fossile o a buoni pensieri che si muova usare massicciamente un mezzo tanto energivoro come un'auto per spostare una o due persone è insensato.

Per quanto mi riguarda vedo che a Pisa hanno introdotto un servizio di bike sharing da circa un anno i cui abbonati stanno continuamente aumentando, con un prezzo di 35€ all'anno si possono prelevare biciclette in 13 stazioni sparse per la città (Pisa è piuttosto piccola) e la prima mezz'ora di utilizzo è sempre gratuita. Certo una distribuzione più capillare delle stazioni sarebbe molto più comoda e numerosi quartieri residenziali non hanno copertura, però io mi sono abituato anche quando vado in auto, a causa di un servizio ferroviario a volte inaffidabile e comunque assente nelle ore serali, a lasciare la macchina nei parcheggi gratuiti in periferia e coprire delle distanze nel centro che a piedi avrei fatto malvolentieri in una manciata di minuti.

A Firenze la tanto criticata tramvia permette di parcheggiare l'automobile a Scandicci ed entrare in centro senza parcheggi impossibili da trovare e tariffe esose.

Certo non si tratta di soluzioni valide per tutti, ci sono categorie che non potranno comunque mai rinunciare ad un mezzo di trasporto privato per le cause più diverse, ma per molte (moltissime) persone che utilizzano l'automobile come puro elettrodomestico credo che un servizio di condivisione dei mezzi di trasporto (car-sharing, bike-sharing sotto abbonamento annuale) unito a dei buoni servizi di consegna delle merci potrebbe togliere tanti pensieri e rendere le città più vivibili.

 

 

Per finire ci sarebbe bisogno di un'intera discussione nei confronti delle cosiddette "auto ecologiche", tutta quella serie di stratagemmi più o meno onesti per far passare per non inquinante un mezzo che non emette sostanze aeriformi inquinanti durante l'utilizzo.

Mi piacerebbe comunque analizzare velocemente le principali tipologie di questi mezzi.

Le auto elettriche:

Impiegano risorse più nobili per la produzione rispetto ad un'auto tradizionale, per batterie, motori e circuiti in genere. Le cosiddette "Terre Rare", il cui principale produttore è la Cina, vengono estratte da miniere a cielo aperto che distruggono interi ecosistemi nelle loro vicinanze. Le batterie hanno cicli di vita piuttosto brevi poiché per garantire prestazioni idonee alla circolazione stradale vanno sostituite dopo appena il 5% della loro vita (ovvero con ancora il 95% di vita utile!). La gestione viene spesso mantenuta dalla casa madre che sostiene di usarle in altre applicazioni (si spera...) e comunque sia a fine vita lo smaltimento e il riciclaggio degli accumulatori rimane un bel problema.

Per quanto riguarda le ibride le problematiche sono molto simili.

 

Le auto "ad aria compressa":

Si basano su cicli termodinamici estremamente inefficienti, vanno poco e male e hanno grossi problemi di congelamento del gruppo propulsore.

 

Le auto ad Idrogeno:

Come negli esempi precedenti l'Idrogeno NON è una fonte di energia, ma un vettore energetico. Ovvero è un modo (comodo o meno) per immagazzinare energia in un posto ed usarla in un altro.

Oltre a tutte le limitazioni economiche legate alle tecnologie necessarie per immagazzinare, trasportare, stoccare e distribuire idrogeno in forma liquida si uniscono quelle relative a tenerlo al sicuro in un mezzo potenzialmente soggetto a forti sollecitazioni. Si parla di pressioni nell'ordine dei 700 Bar.

Per quanto riguarda le celle a combustibile si torna, anche in questo caso, a problemi simili a quelli dell'auto elettrica.

 

Per tutte queste "alternative" vale il discorso per cui l'energia viene attualmente ottenuta in gran parte da combustione di combustibili fossili, alcuni solidi (carbone), altri liquidi pesanti (residui di raffinazione del petrolio, che produce anche benzine, gas e oli leggeri), altri gassosi.

Quindi se viaggi con la tua Renault Zoe o Nissan Leaf quello che sarebbe uscito dal tubo di scarico è in realtà già uscito dalla ciminiera della centrale elettrica. 

Però tutta la catena che serve per far arrivare l'energia dalla centrale a gas (che hanno rendimenti molto alti, estremamente più alti di un ciclo Otto o Diesel) attraverso i trasformatori, le linee ad alta, media e bassa tensione, ancora trasformatori ed infine negli accumulatori della propria auto disperde una quantità di energia tale da rendere l'efficienza finale (quando va bene) paragonabile ad un motore a benzina (ciclo Otto).

Se si parte da una centrale a carbone è meglio non mettersi nemmeno a ragionarci. 

Mentre per quanto riguarda l'idrogeno, basti pensare che attualmente il modo più efficiente per averlo è attraverso il cracking del petrolio.

L'idrolisi NON è un modo efficiente per ottenere idrogeno.

Ottimo trattato, breve ma incisivo.

Ma sono l'unco che pensa a dei mini ibridi coi supercapacitori in loco delle batterie?

 

P.S., verso le vetture ibride non sarei così rigido, poiché volendo necessiterebbero di batterie molto più modeste, togliendo di mezzo tutti gli organi di trasmissione pesanti, costosi ed ingombranti e mitigando le inefficienze del dover tenere un regime assai variabile nel motore.

Ricordo anche un'interessante motore ibrido Fiat (diesel + aria compressa), in pratica nelle frenate il motore al posto che carburante immetteva aria che veniva compressa ed immagazzinata in una piccola bombola, la stessa poi veniva riutilizzata per riavviare il motore e fare i primi metri in accelerazione prima di reintrodurre il combustibile. Non so che fine abbia fatto però...

AndrejMolov89

Diciamo che ridurre le emissioni di COdovrebbe essere prioritario, non è un paradigma hippie, ma una necessità. Non esistono fonti di energia che non causino in qualche modo un impatto ambientale. Tutte le forme d'energia impattano, prendetelo come postulato necessario: alcune forme d'energia lo fanno meno di altre, ma questo non cambia assolutamente il senso del discorso, utilizzare un marchio cruently free è idiota e ingannevole. 
Bisogna semplicemente a misure che riducano il traffico, se 30 persone predono l'autobus  al posto di 30 auto per ciascuno, mi aspetto una sensibile riduzione delle emissioni, un miglioramento della qualità dell'aria cittadina e soprattutto una diminuzione delle pioggie a pH 3. Con questo non dico che l'auto è il male: anzi, lungi da me dire una simile cagata, soltanto che per un italiano medio rappresenta l'unica possibilità di emanciparsi dal controllo famigliare, dato che di media nessuno riesce ad andarsene prima dei 30 anni, amenoché non studi fuori. L'auto e l'utilizzo dell'auto è divenuto un modo simpatico per auto-determinarsi quasi, è un interpretazione forzosa, però, se ci pensate bene c'è una venerazione del mezzo e tutta l'adolescenza di persone con vita sociale punta all'auto-mezzo e alla semplicità di movimento. 

@Mercante di Luce , quando dici che l'automobile "non é un mezzo sostenibile dal nostro pianeta", ti inviterei prima a riflettere bene, perché la tua é un'affermazione pericolosa.  Pericolosa quanto favorire lo sviluppo di interi continenti o quasi (vedi cina o india) con gli stessi modelli di sviluppo occidentali.

 

In buona sostanza, quando saremo 4 o 5 miliardi di piu.. cosa sará sostenibile? Cosa lo é adesso? Mangiare quello che ci piace? Andare in palestra o a fare sport in bici consumando energia per consumarne altra ancora (derivata dal petrolio)??  Vi ricordate quanta gente poco sviluppata e brutta c'era nei film di 50 anni fa?  e nei film anni 30? Non ve li fareste vero?

  Continuo: fare un lavoro che non ha a che fare col produrre cibo, come che so, IL BLOGGER o il banchiere, o l'informatico??    INSISTO:  ma questo forum é ecosostenibile?

 

C'é una triste veritá che forse é il caso di dire..  o forse no, si é giá capita?

 

Note tecniche:  la frase riferita alle macchine elettriche (che a me non piacciono, percaritá, e su cui condivido il resto: "Le batterie hanno cicli di vita piuttosto brevi poiché per garantire prestazioni idonee alla circolazione stradale vanno sostituite dopo appena il 5% della loro vita (ovvero con ancora il 95% di vita utile!)"  é completamente priva di fonti, ed é, ANCHE riferita alle auto, una stupidata.  Non mi dilungo in dettagli tecnici se nn interessa specificamente a qualcuno.

 

Non é detto comunque che usando un'auto a idrogeno, benzina sintetica o un carburante "derivato" dell'energia elettrica (si, si puó fare la benzina con l'energia elettrica) si usi un combustibile fossile, anche se purtroppo PER ADESSO, il petrolio é insostituibile.  Ma grandi passi in avanti in due settori chiave come la fusione nucleare e la superconduzione a temperatura ambiente, miste al miglioramento della longevitá dei recenti pannelli fotovoltaici o all'incremento dell'efficenza dei generatori eolici stanno davvero promettendo bene, anche se serve ricerca.   Ricerca serve, non solo sacrificio (sempre di noi poveri cristi poi). Dove li mettiamo quegli 85 che @rotwang dice posseggano il 50% della ricchezza globale?  Sistemiamo prima loro, poi pensiamo alle auto della gente, vá..

Si pensi per esempio alle vie del centro, se fossero tutte pedonalizzate sarebbero maggiormente popolate di negozi e servizi

 

Falso: i negozi in centro stanno chiudendo (oltre che per gli alti costi di gestione e per la concorrenza dei centri commerciali) proprio a causa dell'introduzione della pedonalizzazione, dei parcheggi a pagamento, e delle ZTL, che stanno rendendo il centro storico un luogo elitario e frequentabile solo da turisti e dai pochi residenti.

Un mio amico ha un negozio vicino piazza Barberini: da quando a Roma è in vigore la ztl i suoi profitti sono crollati, tanto che probabilmente presto dovrà chiudere...la gente, a causa della ztl, piuttosto che dover parcheggiare la macchina e poi perdere due ore sui mezzi, chiaramente preferisce comprare nei negozi di periferia o presso i centri commerciali, dove vi si può recare comodamente.

In pratica certi provvedimenti stanno soltanto uccidendo il commercio nei centri storici, altro che.

 

Su Amburgo: il titolo dell'articolo è fuorviante: un conto è migliorare la rete pubblica nel centro città, scelta sicuramente da elogiare, ma dire che faranno sparire le auto è fuorviante e ridicolo: i cittadini di Amburgo non escono mai dalla città?

Edited by ben81
AndrejMolov89

Credo che il trasporto pubblico sia efficace dal punto di vista ambientale, anzi, dovrebbe essere incentivato, non è questione di politiche green o altro, è puro pragmatismo e voglia di superare almeno i prossimi due cento anni. 
Il problema che @ben81 ha illustrato, mi spinge a fare delle riflessioni: innanzitutto si stimola il consumatore di preferire ambienti vicino casa, cioè, suppongo che ad una perdita del gettito in centro storico corrisponda ad una localizzazione uniformamente distribuita lungo il territorio urbano, parlo ovviamente di negozi di alimentari, bar, pasticcerie e locali; mentre negozi di abbigliamento e altri beni, in quale misura diminuiscono il proprio gettito? La disicentivazione del consumatore di andare nei centri storici senza auto-mezzo può essere risolta potenziando i mezzi pubblici, in modo che siano più capillari, e che siano affidabili. Credo che Roma, da quanto si dice, abbia i peggiori mezzi pubblici dell'Italia, se questo è vero, è logico che le ZTL tarpino le ali ai negozi dei centri storici, ma il problema in questo caso non è causato dalla ZTL che di fatto rende più piacevole andare in centro, ma dall'assenza di trasporti dignitosi. Ovvio che questi sono ragionamenti un po' farlocchi.
 

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