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non so cosa sono


donker

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Quando avevo 15 anni ho avuto una sorta di rapporto con uomo molto più grande di me.

Cosa che ho vissuto """"normalmente"""" li per lì, ma in seguito sono arrivati incubi, fobie e la depressione da cui sono uscito con l'aiuto di una psichiatra.

Dopo 6 anni d'inferno in cui ho dato per scontato di essere gay, mi sono reso conto di aver avuto una visione del tutto distorta di me, della sessualità e delle relazioni in generale su cui sto lavorando.

Sono ancora confuso riguardo al mio orientamento, anche se c'è un piccolo dettaglio che complica le cose: non riesco a parlare con le donne. Mi viene l'ansia e mi convinco di fare schifo. Attualmente ad esempio sono costretto a lavorare ad un progetto con una mia compagna di corso che tra l'altro è sempre molto carina con me, ma mi sento a disagio e soprattutto non mi sento all'altezza di avvicinarmi a lei neanche come amico. Tutti problemi che coi maschi non mi farei.

In poche parole non so cosa sono né cosa fare per capirlo. 

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donker, mi dispiace per te... spiegaci però meglio questo rapporto con questo uomo, che rapporto era. Eri consenziente?
Se parli di depressione e incubi, sembra quasi si sia trattata di una violenza.

 

La parte più controversa della tua storia è che tu includi l'essere gay all'inferno che hai passato, che non c'entra praticamente nulla con ciò.

Riguardo la fobia per le donne, non ne hai parlato con la psichiatra? Mi sembra che sia il caso di farlo. E sopratutto perchè le donne ti mettono così ansia, hai cercato di darti delle spiegazioni razionali?

 

Comunque rileggendo il tuo messaggio, sembra che tu leghi la tua presunta omosessualità a tutto il male che hai subito.

La tua su questo punto di vista, è una forma di omofobia interiorizzata molto profonda, che potrebbe rovinarti la vita se non l'ha già fatto.

Parlaci dell'ambiente in cui vivi, le idee delle persone che ti hanno circondato per tutta la tua vita riguardo l'omosessualità. Sei cattolico? La tua famiglia cosa pensa degli omosessuali?

Edited by Rui
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Devi convincerti che sei normale come tutti noi, che anche tu vuoi divertirti come tutti, ma che ogni tanto ci sono problemi. È la vita.

Concentrati su ciò che ti piace.

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se stai lavorando sui tuoi problemi con la psichiatra è già un bel passo avanti, continua finchè non li risolverai o almeno finchè non capirai da cosa sono dovuti.

 

comunque anch'io ti chiedo di spiegarci (sempre che tu lo voglia) un po' meglio la storia che hai avuto con quest'uomo più grande di te. ci aiuterebbe a capire meglio la tua storia. non siamo psichiatri ma siamo qui anche per ascoltarti e magari se sarà possibile darti una mano. 

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Sono temi davvero molto delicati quindi effettivamente l'aiuto di uno psichiatra è necessario, soprattutto per quanto riguarda la fobia sulle donne. In ogni caso secondo me sei fondamentalmente gay, nè etero e neanche bisex. Quell'esperienza avuta a 15 anni ti ha sicuramente influenzato negativamente e ha accresciuto le tue insicurezze, quando riuscirai a liberartene definitivamente potrai avere un rapporto sereno con un ragazzo

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Specchioinfranto

Ciao, perché non provi a rivolgerti a uno psicoterapeuta? Ci sono molti professionisti in gamba che si occupano di problematiche legate all'orientamento sessuale e di problematiche LGTB , che potrebbero aiutarti. Perché continuare a vivere l'inferno?!? Ci sono ferite molto profonde dentro di noi, radicate da molto tempo che senza accorgene condizionano la nostra vita, andare da uno psicoterapeuta può aiutarti a rimarginare quelle ferite e a vivere una vita affettiva e sessuale appagante e serena. Se vuoi posso consigliarti i nomi di alcuni bravi professionisti. Tienici aggiornati

Edited by Specchioinfranto
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donker, mi dispiace per te... spiegaci però meglio questo rapporto con questo uomo, che rapporto era. Eri consenziente?

Se parli di depressione e incubi, sembra quasi si sia trattata di una violenza.

 

La parte più controversa della tua storia è che tu includi l'essere gay all'inferno che hai passato, che non c'entra praticamente nulla con ciò.

Riguardo la fobia per le donne, non ne hai parlato con la psichiatra? Mi sembra che sia il caso di farlo. E sopratutto perchè le donne ti mettono così ansia, hai cercato di darti delle spiegazioni razionali?

 

Comunque rileggendo il tuo messaggio, sembra che tu leghi la tua presunta omosessualità a tutto il male che hai subito.

La tua su questo punto di vista, è una forma di omofobia interiorizzata molto profonda, che potrebbe rovinarti la vita se non l'ha già fatto.

Parlaci dell'ambiente in cui vivi, le idee delle persone che ti hanno circondato per tutta la tua vita riguardo l'omosessualità. Sei cattolico? La tua famiglia cosa pensa degli omosessuali?

 

Non c'era nulla di violento, era fin troppo dolce e gentile cosa che rende tutto più difficile da capire. Comunque sì, ero consenziente anche se non mi rendevo pienamente conto 

 

In pratica dopo avevo smesso di fidarmi di me stesso, avevo completamente perso l'autostima e mi ero allontanato da tutti i miei amici per paura di doverne parlare con loro. Dopo un anno di terapia sono uscito dalla depressione ed ho ripreso i contatti coi miei coetanei. A volte mi sento diverso, ma sono tornato a vivere.. Con le donne però il complesso di inferiorità permane.. Non saprei come altro spiegarlo se non come un senso di inadeguatezza.

 

Sicuramente ho avuto una visione molto negativa del sesso, ma questo a prescindere dal fatto che sia omo o etero. Anche perché sono cresciuto in un ambiente molto libero e senza particolari tabù. 

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comprì... è un situazione difficile, riguardo il complesso di inferiorità con le donne, devi capire la radice di questo disagio. Fare un quadro generale delle figure femminili che ti hanno circondato dall'infanzia fino all'adolescenza... perchè un motivo ci sarà per forza, una sorta di ostilità che avrai ricevuto. Capire questa paura da dove viene e sopratutto esorcizzarla, perchè la realtà è che tra uomini e donne non c'è proprio alcuna differenza, tranne che biologica.

 

 

Tutti siamo cresciuti in un periodo libero... ma questa liberarizzazione è apparente, perchè è una libertà fasulla. In realtà c'è un rapporto schizofrenico tra la libertà collettiva (anche sessuale) e la libertà individuale. Basta pensare come il sesso prematrimoniale ormai non spaventi più nessuno e tutte le pratiche finalizzate a non procreare, ecc.. eppure l'amore omosessuale non è ancora accettato.

Edited by Rui
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ciao! Vivi tranquillo ragazzo! in un certo senso so quello che provi, ho 19 anni, ho capito di essere gay più o meno un mese e mezzo fa, quando ho baciato un uomo per la prima volta, è stato bellissimo, meglio di tutte le donne che mi son fatto fino a due mesi fa, fino ad allora avevo in un certo senso provato attrazione verso gli uomini ma il mio inconscio lì bloccava quasi all'istante, perchè non accettavo la mia natura... quando il mio migliore amico mi ha detto di essere gay, due giorni dopo l'ho baciato, e per me è stato una liberazione accettarmi, anche se sono stato in stato di confusione totale per un mese (e sotto i primi esami universitari)

avevo paura di parlarne coi miei amici, poi parlandone ho scoperto che eravamo tutti o gay o bisex, non solo, i curiosi sono tanti e ti posso assicurare che un buon 80% delle persone potenzialmente lo è o lo sarebbe, molti non lo accettano, il fatto è che spesso le persone non accettano di essere Tutto, malleabili come la creta, e decidono di crearsi dei paletti, per definire la propria personalità e ingabbiare la propria libertà. Questi paletti sono quelli che ci definiscono, quando dici "sono..." e aggiungi un aggettivo, tipo: religioso/ateo/metà-metà, gay/etero/quello che cazzo vi pare, impedito/timido/ecc.

Se proprio vuoi darti un aggettivo, sceglilo bello e non ti porre problemi e definizioni, non servono a nulla, gli animali non si fermano a pensare se quello che fanno sia giusto o sbagliato, lo fanno e basta, quindi vivi come ti senti, se ti piace un uomo e lui ci sta, vivi il rapporto con passione, se ti piace una donna, fatti anche lei, che sia uomo/donna/nero/giallo/rosso/blu o verde o come ti pare oppure più grande o più piccolo, se c'è affetto e non violenza, VIVI E AMA! (...e scopa ;) )

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