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Quando tutto inizia a diventare pesante


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Ciao a voi..

Ero una utente abituale di questo forum, poi come molte cose nella mia vita vado e vengo.

Però, come sempre quando non si sa cosa fare, si torna nei luoghi dove si è stati bene e si cercando risposte da chi, in un modo o nell'altro senti simile a te.

Ho bisogno di consigli, consigli da chi so che ci è passato.

Ho una relazione con un ragazza da quasi un anno.. è iniziata un po' per gioco, nessuna delle due cercava una storia seria ma entrambe abbiamo deciso di buttarci.

Sono sempre stata una persona che si perdeva in amori forti o in relazioni tanto inutili da non volergli neanche dare un senso, da non interrogarsi neanche se poi avrebbero potuto averlo, un senso.

Lei è una persona molto diversa da me, altra nazione, altro tipo di amicizie, altro modo di vivere, altro tutto.

Abbiamo iniziato una relazione in cui per qualche motivo abbiamo fatto l'una dell'altra la nostra giornata, senza mai chiederci se quello che provavamo era amore o solo sesso o solo il bisogno di stare con qualcuno ed essere felice.

E lo sono stata felice, e lo è stata felice e la maggior parte lo sono ancora.. ma spesso mi chiedo: è tutto qui?

Non so se sono innamorata per il semplice fatto che tutte le volte (una? due?) che lo sono stata è sempre stata una cosa viscerale, dolorosa, fortissima. Delle volte la amo perchè la guardo e penso di avere tutto, altre volte non sento la stabilità che mi permette di essere me stessa sempre, di essere debole se sento di esserlo, o di essere stupida se sento di esserlo.

Mi ha detto ti amo, ma sempre premettendo il fatto che oggi è così, e domani potrebbe non esserlo, che si affida a quello che prova in quel momento, che non riesce a capire sempre e precisamente cosa prova. Altri giorni mi ama cento e altri giorni mi ama cinquanta.

E so, so cosa state pensando perchè anche io l'ho sempre pensato: se uno ama, ama e stop.

Ma quello che mi fa essere ancora qui è che quando siamo vicine, e praticamente viviamo insieme quasi quindi lo siamo spesso, io non ho dubbi su cosa prova lei. Lo capisco da come mi guarda, lo capisco da quello che fa, lo capisco da come si prende cura di me.

Ma altre volte, quando sono lontana e ho bisogno, mi sembra di elemosinare amore. E non so cosa fare, perchè io stessa non so se voglio questo per me. Se mi basta questo.

Non so cosa fare, in questo momento della mia vita in cui tutto mi sembra sbagliato, sento di meritare di essere il cento percento, sempre.

Sto perdendo tempo? sto perdendo me?
un bacio

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https://www.gay-forum.it/topic/26221-quando-tutto-inizia-a-diventare-pesante/
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Posso farti una domanda? Da quello che sono riuscita a capire dallo scritto, quando state insieme, cioè la maggior parte del tempo, Lei ti fa sentire amata, coccolata, desiderata.

Cos'è che invece ti fa pensare non sia così quando siete lontane?

Non è che forse te ne autoconvinci tu, magari per quello che hai vissuto in passato? 

Scusa se sono troppo diretta, ma mi è capitato di arrivare a questa conclusione recentemente.

Te lo chiedo perchè ci sono passata.

Posso farti una domanda? Da quello che sono riuscita a capire dallo scritto, quando state insieme, cioè la maggior parte del tempo, Lei ti fa sentire amata, coccolata, desiderata.

Cos'è che invece ti fa pensare non sia così quando siete lontane?

Non è che forse te ne autoconvinci tu, magari per quello che hai vissuto in passato? 

Scusa se sono troppo diretta, ma mi è capitato di arrivare a questa conclusione recentemente.

Te lo chiedo perchè ci sono passata.

 

E' che lei me lo dice, ogni volta che capita un piccola, stupida, cretinissima discussione. Sfocia tutto lì, nel "non posso dare certezze, alcuni giorni sono legata a te indissolubilmente altri giorni no e blabla".. Lei è un po' più grande di me, ha vissuto solo un "amoreossessionedastarcimaledamorire" e tutte storie finite subito, non ha mai avuto una vera relazione, e per questo dice di non capirci molto.

E non sei troppo diretta :) anzi, mi aiuta tutto questo, o almeno spero lo faccia..

non mi trovo d'accordo sul "se uno ama, ama e stop" l'amore certo non va e viene, ma ci sono dei giorni in cui le sensazioni sono più forti e quindi l'amore si sente di più e altri giorni dove magari hai i cazzi tuoi per la testa e l'amore lo sento meno.

 

io sto da due anni e mezzo con una ragazza che a volte mi da la luna e le stelle e altre volte sembra che il solo sentirmi le sia di peso. ma è così anche per me. ci sono giorni che la cerco per messaggio o fisicamente fino allo stremo e giorni che non la cerco perchè ho bisogno dei miei spazi. ma questo non significa che ci amiamo di più nei giorni pari e meno in quelli dispari. l'importante è ascoltare il cuore e sapere che lei c'è sempre. poi se ci sono giorni che sta più sulle sue non significa che non ti ama.

 

questo vale anche per te. ci sono dei giorni che la senti di più (emozionalmente) e giorni meno. l'amore non è come quello dei libri o dei film tutto passione ardente sempre e per sempre. ci sono giorni che ami di più e altri che ami ma lo senti meno. 

 

penso che fondamentalmente tu hai paura di ferie e di restare ferita. o lei ti ama troppo e tu meno quindi hai paura di ferirla. oppure hai paura di amare troppo lei e di non essere ricambiata quindi a lungo andare soffrirci. ed è meglio amare e perdere che buttare via qualcosa di bello solo per paura di soffrire.

 

se ci stai bene, ti piace stare con lei, la vuoi accanto sempre anche nei momenti no, se hai anche la più vaga idea che ci puoi costruire qualcosa anche per un futuro. beh figlia mia non stai perdendo tempo. se invece pensi di non amarla abbastanza o almeno quanto lei ama te e non ci stai pensando ad un futuro e preferisci non averla accanto. allora è tutto tempo perso.

Se non sai quanto stai dando o quanto potresti dare a te stessa, neanche puoi aspettarti di capire quanto vorresti ricevere dagli altri.

 

Detto in maniera estremamente realistica: penso sia davvero complesso riuscire a dare il massimo a chi amiamo e renderlo felice, più che altro perché stiamo parlando della spontaneità del dare rapportata a ciò che l'altro vorrebbe (senza contare che poi sarebbe bello poter dare sempre il 100%, solo che la vita spesso fa sì che sia possibile dare poco o molto meno). ùLungi da me il dire che stai sbagliando a sentirti trascurata - ognuno di noi ha la propria soglia - ma, se accetti un consiglio spassionato, chiediti se quanto ti manca deriva da un qualcosa che dovresti darti tu, dovrebbe essere lei a dare o sta semmai togliendoti qualcosa.

un vicolo cieco.

una strada che dà su un muro.

questo mi fanno vedere le tue parole, Lilith.

 

un amore può di certo cominciare così com'è cominciato il vostro: senza chiedersi che cosa sia, vivendolo, giorno dopo giorno.

dubito, però, che la canzone dell'eterno presente possa bastare all'una o all'altra o a entrambe, quando il tempo intanto passa.

una relazione della quale poterti dire pienamente, senza riserve, partecipe, mi sembra di capire sia quello che desideri.

mentre l'amore di lei nei tuoi confronti, stando a quello che scrivi, lascia nell'ombra una parte di te, mi sembra di capire pure.

 

parli di pesantezza, non a caso.

perché, forse, è un po' come se tu stessi camminando con lei, trascinandoti dietro quest'ombra, fin dove ti sarà possibile trascinarla e già sapendo, in fondo, che l'impossibile non accadrà.

 

impensabile dire, da qui, se la sua incapacità di andare oltre sia il frutto di una sua consapevolezza circa se stessa o di una sua confusione circa il vostro sentimento o di una sua immaturità o di una sua fragilità o di una sua follia o di chissà quante altre cose.

però, a te che sei qui e che racconti questa storia, per quello che vale, mi viene da dire che la paura non può che portare l'amore in un vicolo cieco.

 

come ti hanno già detto qui sopra, devi fare chiarezza in te stessa, chiederti "se quanto ti manca deriva da un qualcosa che dovresti darti tu, dovrebbe essere lei a dare o sta semmai togliendoti qualcosa".

 

se ami questa donna, svegliati, non puoi e non devi accontentarti, prendila per mano e portala a te, tienila stretta a te, spalle al muro, fino a farlo sparire il muro, fino a lasciarvelo dietro. cascasse pure il mondo.

se la ragione per la quale stai con questa donna, nonostante il limite dietro il quale arresta te e la tua ombra, è la paura di perdere con lei l'illusione di non essere sola, abbi la forza di essere onesta con te stessa e coerente con lei.

Grazie.

Grazie a tutte voi.

Credo davvero che in ogniuna di queste risposte ci sia una o più verità, e comunque avete compreso la situazione.. cosa che faticavo a fare anche io a dire il vero.

La amo, è così. Non di quell'amore che ti strazia due mesi per portarti al paradiso un giorno e poi ricominciare, ma di un amore gentile, di dormire insieme, di fare l'amore cento volte, queste cose qui.

Forse la paura ci mette spalle al muro, e probabilmente i nostri fantasmi ci rincorreranno sempre.. ma diamine, leggendovi e anche solo ipotizzando di perderla, mi manca il respiro.

io credo che ognuno ricerca qualcosa e che gli altri non possano capire. Io provando quello che provi tu fuggirei, non potrei fare a meno del sentirmi coinvolta in ogni molecola dalla persona con cui sto da tempo, sennò mi sentirei che mi sto accontentando di non stare sola. Ma poi vedo persone felici che come dici tu vogliono un amore gentile vogliono vivere e stare bene con l'altra persona sono ovunque e io li invidio perchè io invece a loro posto mi sentirei incompleta. Cioè per quanto gli altri possano consigliarci poi tocca ad ognuno soppesare sia la pesantezza di un rapporto sia la bellezza perchè per ognuno il mix per raggiungere la serenità è diverso, se poi invece la tua perplessità deriva dal suo definirsi 'oggi esserci domani non so' magari è solo il suo modo di essere sono tante quelle a cui pensare alla 'responsabilità' fa mettere le mani avanti per dire 'non ti fidare di me' ma poi sono quelle più affidabili.

Che nella vita anche la più solide delle relazioni debba convivere con lo spettro del "un giorno potrebbe finire", è un dato di fatto.

 

Sbattere in faccia in continuazione che tutto prima o poi finirà in un rapporto che un minimo si è consolidato, è possibile anche interpretarlo da parte sua come un tentativo di rimanere sulla difensiva in modo da non rimaner troppo coinvolta. Insomma una sorta di autodifesa a cui probabilmente neanche lei crede ma che le da sicurezza.

Il discorso è che come esistono persone che hanno bisogno di una rassicurazione del genere, dall'altra esistono persone che, al contrario, accusano il colpo di vivere una relazione con la persona dall'altra parte che continua a dare insicurezze a parole anche se poi all'atto pratico non è così.

 

Ma se comunque alla fine della fiera ti sei accorta che quanto ti da questa storia e quello che provi è più forte rispetto alla questione che hai palesato in questa discussione, allora credo che la tua soluzione l'hai già trovata ;)

Michiru Kaioh

Io credo che, in base a quanto hai detto, il tuo sia un problema che prende chiaramente il nome di "paura d'amare" e non riesci a vivere pienamente i tuoi sentimenti perché hai paura di loro e a causa del dolore che ti hanno procurato le ragazze nelle tue storie precedenti sei più insicura della relazione che stai vivendo ora. Te lo dice una ragazza che si è preclusa l'amore per ben tre anni (quindi non è una critica). Dopo dieci mesi di fidanzamento e un anno di grandissimo dolore ho deciso che non mi sarei mai più innamorata di nessuno. Così, sono arrivata a controllare perfettamente i miei sentimenti, a non andare oltre una semplice cotta. Volevo una ragazza per stare con qualcuno, perché in due si sta meglio che da soli, ma non avevo più bisogno dell'amore. Finché non ho cambiato idea e ho capito che non avrei mai potuto ricevere 100, se davo al massimo 50. Mi ci è voluto tempo per tornare a vivere i miei sentimenti, non più difendendomi in continuazione, ma l'amore...a volte lo sento troppo distante, altre lo sento poco lontano. Come la ragazza con cui sto insieme: quando ci sentiamo quasi tutte le ore per messaggi credo che davvero provi quello che dice di provare lei; poi bastano quattro parole (i ricordi della ex) e credo che in realtà mi voglia bene, ma nulla di più. E la più bella contraddizione è che ora vorrei innamorarmi, ma ho molta paura di poter stare di nuovo male se tutto dovesse finire. Quindi, in buona sostanza, io credo che tu non riesca a capire cosa provi per lei per timore e vai anche fin troppo cauta con i tuoi sentimenti per paura di soffrire. Dovresti avere il coraggio di aprirti di più ad essi e avere pazienza perché ci vuole tempo prima di potersi sentire nuovamente pronti ad amare. Perché l''amore, ahimè, non va e non viene con uno schiocco di dita.

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