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il problema delle teste mozzate e dei riservati nelle web community


gotcha88

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Quasi accademico è il titolo del mio post ma è quello giusto per parlare di un problema che mi manda in bestia, quello delle teste mozzate, spixellate, cancellate, alterate con un vortice, sostituite con uno smiley e chi più ne ha più ne metta.

Prima di tutto questi tipi sono problematici perchè molto probabilmente vivono la loro omosessualità con paura e vergogna, spesso sono i c.d "riservati" quelli che non vogliono che il mondo venga a sapere di loro e che spesso conducono una doppia vita, accompagnata ovviamente da una doppia morale. Il problema aumenta se pansiamo che l'unione fa la forza e se questo persone non vogliono nemmeno mostrare la propria identità praticamente come gay non esistono, per esempio non possono prendere le difese in discorsi omofobi o difendere in generale le posizioni lgbt, insomma grazie a loro sembriamo di meno e grazie a loro la sessualità ha ancora una forte caratteristica cattolica.

Questi tipi rendono odiosa e difficile la comunicazione, spesso non scrivono nulla di loro sul profilo e ti contattano con un semplice "ciao", ogni volta resto sbigottito.

Infine mi permetto una nota di stile, la presenza delle teste mozzate rende le community eleganti tanto quanto i vecchi gironaletti porno "fermo posta".

 

Lo so, mi sono dilungato un po' troppo ma sono sicuro che capirete l'entità del problema, voi cosa ne pensate?

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Non ci sono soltanto gli ipocriti con una doppia vita:

esistono anche le persone davvero riservato.

 

Immagina di essere un ragazzo gay dichiarato con tutti e con molti amici gay,

sei single e i tuoi amici ti fanno pressioni per iscriverti su Romeo, dove loro stanno già da un pezzo.

 

Beh, a questo punto non tutti vogliono che i loro amici

sappiano dettagli intimi come le fantasie sessuali o il ruolo a letto.

L'alternativa è un profilo con una bella foto viso e la citazione di una canzone

o la richiesta di una sessione di sculacciate e la testa mozzata nell'immagine.

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diciamo che si è un fenomeno dilagante e ha mille spiegazioni. però sull'iscrizione non ci sono dei requisiti standard per le foto, uno può mettere anche la foto del gatto a mio parere, poi sta a un po di educazione far vedere con chi uno sta parlando. 

poi ha ragione @Almadel, POTREBBERO esistere anche le persone veramente riservate xD 

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Hahaha infatti quando ero in certe di incontri scrivo sempre in grassetto : NO A TESTE DECAPITATE O GAY PROBLEMATICI.

Tanto per non cominciare una relazione con uno che ancora non si accetta ( che nel. 2014 non é giustificabile) .

Se sei un tipo tanto riservato non ti iscrivi in un sito di incontri . E poi diciamolo.... La maggior parte di questi tipi non mostreranno la faccia, ma altre parti anatomiche si.... E li la riservatezza di va a farsi fottere .

Se un gay si accetta e non ha problemi di testa, non gliene può fregare un cazzo se un suo amico lo sgama in un sito di incontri o un forum . Io la mia cazzo di faccia la metto sempre per mostrare al mondo che IO ci sono ... Voglio essere visibile a tutti i costi , tanto da poter dare la nausea . Solo così forse , anche in Italia, i gay potranno vivere normalmente : uscendo fuori da ste cazzo di gabbie.

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Io credo che l'erotismo sia fatto di mistero. Detesto chi nelle community mostra la faccia o altre parti del corpo o parla di misure: che volgarità!

Poi, credo che nello scambio di idee, almeno, il narcisismo imperante debba essere abolito. Ho notato che molti quando esprimono un pensiero che non si regge in piedi tendono a puntellarlo con il loro faccino, convinti che sia gradito.

Memorabile quel troll che aveva messo la sua fotografia con le tettine nude, pensando che in questo modo le sue idee deliranti ricevessero i crismi della credibilità e della legittimità.

Ma al di là di queste considerazioni, la riservatezza, come ha fatto già notare più di uno, è fondamentalmente una questione di educazione. E io direi di più: in una civiltà come quella attuale, fondata sul culto dell'immagine, che finisce col sovrastare ogni pensiero autentico e persino ogni idea comune, rinunciare alla fotografia è anche un gesto politico di una certa nobiltà.

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Immagina di essere un ragazzo gay dichiarato con tutti e con molti amici gay,

sei single e i tuoi amici ti fanno pressioni per iscriverti su Romeo, dove loro stanno già da un pezzo.

 

Ma oltre a questo possono esserci tanti casi diversi, io non escludo nulla a priori, alla fine del giro però secondo me la maggioranza sono persone con un cattivo rapporto con la propria sessualità. Gli altri casi di riservati per ragioni nobili sono una minoranza.

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Io credo che l'erotismo sia fatto di mistero. Detesto chi nelle community mostra la faccia o altre parti del corpo o parla di misure: che volgarità!

Poi, credo che nello scambio di idee, almeno, il narcisismo imperante debba essere abolito. Ho notato che molti quando esprimono un pensiero che non si regge in piedi tendono a puntellarlo con il loro faccino, convinti che sia gradito.

Memorabile quel troll che aveva messo la sua fotografia con le tettine nude, pensando che in questo modo le sue idee deliranti ricevessero i crismi della credibilità e della legittimità.

Ma al di là di queste considerazioni, la riservatezza, come ha fatto già notare più di uno, è fondamentalmente una questione di educazione. E io direi di più: in una civiltà come quella attuale, fondata sul culto dell'immagine, che finisce col sovrastare ogni pensiero autentico e persino ogni idea comune, rinunciare alla fotografia è anche un gesto politico di una certa nobiltà.

 

Se mai un giorno uscirò con te verrò all'appuntamento con il passamontagna :)

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@gotcha88, io ci sono uscito con persone decapitate:

anzi con uno di questi sono anche fidanzato da otto anni.

:)

 

Io mi ci sono fidanzato per cinque con un decapitato :D , poi ci siamo lasciati molto malamente ma è stata una storia lunga e felice.

Io rispondo a tutti, resta però sempre una piccola antipatia verso coloro che sono senza foto/testa/ect..

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Ma se qualcuno non è ancora dichiarato non lo puoi condannare, ognuno ha i suoi tempi e non si può pretendere che tutti mostrino il viso pubblicamente in quelle chat. 

 

Di solito si comincia a parlare e quando capisci chi c'è dall'altra parte ci si scambiano le foto del viso. Alla fine l'importante è mostrarsi

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Ma il fatto che uno eviti di mettersi in vetrina nella rete o in determinati siti non significa necessariamente che uno conduca una doppia vita nella realtà o che non prenda la parole nei discorsi omofobi, magari, banalmente, non sono fotogenici o cessi tout court, il fatto è che spesso la realtà è più sfaccettata di come riusciamo a percepirla

poi se i senza volto vi infastidiscono tanto non prendeteli in considerazione

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Vogliamo parlare del caso di quelli che propongono la loro faccia in tutte le salse, per anni, e poi negano che quella faccia sia la loro?  :uhsi:

 

Comunque, a rigor di termini, la testa mozzata è quella di chi mette la fotografia, perché se non c'è fotografia non c'è nulla, quindi come può essere mozzata una testa che non c'è?  :P:

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Specchioinfranto

Molte sono le ragioni che possono indurre una persona a non mostrarsi in volto o a mostrarsi solo in privato. Ci sono tanti omosessuali/bisessuali che non vivono bene il loro orientamento sessuale ma non penso sia giusto biasimarli o criticarli per questo e non credo inoltre che siano loro l'oostacolo alla risoluzione dell'omofobia! Ognuno ha la sua vita e quello che è estremamente facile per qualcuno, potrebbe non esserlo per qualcun altro.

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Tesi delirante, nella mia modestissima e fallace opinione.

 

Vi sarebbero anche degli spunti interessanti, se non fosse tutto condito di un tracotante disprezzo dell'altrui determinazione e del giudizio aprioristico e discriminatorio verso l'infinità varietà di situazioni e problemi che -soprattutto da noi- meriterebbe se non comprensione, quantomeno non astio.

 

Francamente -e sarò di un semplicismo disarmante- ti è possibile evitarli e avresti risolto questo tuo -immagino gravoso- dilemma: se agiscono in tal modo, avranno le loro ragioni, forse sbagliate, ma non passibili di critica pregiudiziale.

Probabilmente queste stesse ragioni sono riconducibili -dubito, in vero- alla difficile accettazione di sé e a una condotta di vita duplice e ambigua, ma -se pur così fosse- saranno sempre e solo problemi loro: magari avranno un futuro infelice, beato te che hai avuto il coraggio per disegnartene uno migliore!

 

Detto ciò, aggiungo:

io son dichiarato con una dozzina di persona, ma ti assicuro -con incrollabile certezza e testimonianza- che NON perdo MAI occasione di prendere le parti non solo dei gay, dei transgender, degli intersexual, dei queer, ma di QUALSIASI -ribadisco, QUALSIASI- categoria umana che -INGIUSTAMENTE- non vede ancora riconosciuti i propri -SACROSANTI- diritti: che siano le donne o i neri, le minoranze religiose o i padri divorziati, che siano i single o i diversamente abili, che siano gli immigrati o gli emarginati, che sia TU o che sia IO.

 

E quest'ultima asserzione posso assicurarti valga per tanti, tantissimi omosessuali non ancora pienamente dichiarati o totalmente "nascosti": la giustizia e il diritto non esistono esclusivamente per ragioni di convenienza e partigianeria.

Altrimenti noi uomini non lotteremmo per la parità dei sessi, non avremmo lottato per l'abolizione della schiavitù; altrimenti non mi proporrei di lottare strenuamente per chiunque non abbia ancora egual diritto di far valere la propria voce!

 

 

 

P.s.:

Per dimostrarti di non esserti -tra l'altro- aprioristicamente contrario, aggiungo che anch'io ritengo che il coming out POSSA -voce del verbo "potere"- migliorare la percezione della nostra comunità e accelerare il percorso non di accettazione, ma di totale e compiuta integrazione paritaria.

Purtroppo, sarebbe -condizionale- solamente uno dei fattori contribuenti: infatti il principale ostacolo resta il bigottismo societario che in taluni casi -ti sembrerà strano- può averla vinta sulla determinazione e il coraggio di ragazzi giovani o/e emarginati: pur se consideri, dunque, il coming out uno strumento POTENTISSIMO, NON MI ARROGHEREI MAI IL DIRITTO DI SINDACARE SULLA SINGOLARISSIMA POSIZIONE-CONDIZIONE CHE POTREBBE INDURRE UN RAGAZZO A MITI CONSIGLI, ERGO A NASCONDERSI.

 

Sogno un mondo in cui ciò non sia più necessario, e ringrazio anche chi quel coraggio -come te, immagino, parzialmente me e tanti altri- un po' alla volta lo trova: ma non addossiamo un altro peso sul cuore di chi già è segregato, discriminato, allontanato, mentalmente oberato ed emotivamente disgregato solo per essere chi è, cioè infinitamente bello e naturale.

Edited by Mina Vagante
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Tesi delirante, nella mia modestissima e fallace opinione.



Vi sarebbero anche degli spunti interessanti, se non fosse tutto condito di un tracotante disprezzo dell'altrui determinazione e del giudizio aprioristico e discriminatorio verso l'infinità varietà di situazioni e problemi che -soprattutto da noi- meriterebbe se non comprensione, quantomeno non astio.



Francamente -e sarò di un semplicismo disarmante- ti è possibile evitarli e avresti risolto questo tuo -immagino gravoso- dilemma: se agiscono in tal modo, avranno le loro ragioni, forse sbagliate, ma non passibili di critica pregiudiziale.

Probabilmente queste stesse ragioni sono riconducibili -dubito, in vero- alla difficile accettazione di sé e a una condotta di vita duplice e ambigua, ma -se pur così fosse- saranno sempre e solo problemi loro: magari avranno un futuro infelice, beato te che hai avuto il coraggio per disegnartene uno migliore!



Detto ciò, aggiungo:

io son dichiarato con una dozzina di persona, ma ti assicuro -con incrollabile certezza e testimonianza- che NON perdo MAI occasione di prendere le parti non solo dei gay, dei transgender, degli intersexual, dei queer, ma di QUALSIASI -ribadisco, QUALSIASI- categoria umana che -INGIUSTAMENTE- non vede ancora riconosciuti i propri -SACROSANTI- diritti: che siano le donne o i neri, le minoranze religiose o i padri divorziati, che siano i single o i diversamente abili, che siano gli immigrati o gli emarginati, che sia TU o che sia IO.



E quest'ultima asserzione posso assicurarti valga per tanti, tantissimi omosessuali non ancora pienamente dichiarati o totalmente "nascosti": la giustizia e il diritto non esistono esclusivamente per ragioni di convenienza e partigianeria.

Altrimenti noi uomini non lotteremmo per la parità dei sessi, non avremmo lottato per l'abolizione della schiavitù; altrimenti non mi proporrei di lottare strenuamente per chiunque non abbia ancora egual diritto di far valere la propria voce!

 

Come sei duro/a con me , non sono tracotante di odio verso i miei simili, penso solo che il loro "farsi i cazzi propi" cioè il vivere privatamente la loro sfera sessuale sia un danno per la comunità gay.

Effettivamente ho sempre considerato la sessualità come un qualcosa di pubblico, condiviso o condivisibile, probabilmente perchè vengo da una famiglia piuttosto "esuberante" su queste materie.

Tendere a chiudere in una sfera privata la propria sessualità è segno di difficoltà nel vivere in maniera condivisa il proprio io, è chiaro che parlo però in linea tendenziale, sono sicuro che ci sono migliaia di sfaccettature del fenomeno e non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma quando apro un sito come gayromeo e mi ritrovo che almeno il 60% degli iscritti presenti la foto di un culo sfocato non posso che percepire da parte loro qualche problema.

Per il resto ammetto di aver sbagliato i toni nella presentazione della cosa, il mio messaggio può sembrare anche odioso, ma non posso far altro che desiderare una sessualità vissuta pubblicamente dalla maggiorparte delle persone, probabilmente è anche per questo che si stranizza quando due ragazzi/e passeggiano mano per la mano o si baciano in pubblico, perchè gli altri non sono abituati a vedere ragazzi/e gay che compiono queste azioni nella quotidianetà.

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No, figurati: nulla di personale!

Anzi, perdonami tu per il tono, stranamente acceso per il mio modo di scrivere e parlare.

Ma -leggendo molti spunti di discussione- capita mi arrabbi nel constatare come quella "comunità" di cui parliamo è -per diverse e spesso giustificate ragioni- divisissima, se non lacerata, da egoismi e invidie.

 

Quando, in un momento storico impervio ma di speranzosa transizione come quello attuale, dovremmo essere più uniti e comprensivi.

A partire dal sottoscritto, per cui rinnovo le mie scuse per i toni taglienti.

 

E, in risposta a quanto aggiungi, chioso che per molti -secondo me la maggioranza- la sessualità è qualcosa di così intimo da essere molto, moooltooo lontano da quella condivisione di cui parli: e verosimilmente è anche il limite ontologico della nostra condizione, rispetto alle altre "minoranze" che sono palesi.

Ma questo non vuol dire che vi sia una patente di dignità a seconda di come decidiamo di vivere la nostra affettività, anche se -è indubbio- la chiarezza aiuterebbe quel processo di riconoscimento di cui abbiamo scritto.

In futuro, passo dopo passo, potremo essere tutti noi stessi senza remore né paure: così potrai anche risparmiarti le fototessere recise e oscurate.

Edited by Mina Vagante
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e chi vi manda o pubblica una foto sua ma di 10 anni prima come lo trovate ?

 

il mio maritino ad esempio scrive che ha 10 anni meno della sua età.  :haha:

 

forse i 20enni non hanno questo problema perchè un ventenne non pubblica certo la sua foto di quando aveva 10 anni, ma chi ha qualche anno in più trova spesso gente che ruba troppo sull'età.

Edited by marco7
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tralascio le teste mozzate, sulle quali la mia arrettratezza social fa sì che io non possa aprire bocca.

 

quanto alla riservatezza, partendo dalla mia, ritengo possa essere una questione di scelta che esula dall'essere esclusivamente indice di disagio, frustrazione o distorsione della propria identità da parte di chi la fa sua.

uno può voler mantenere un profilo virtuale basso, senza che questo voglia dire che si ritenga poco appetibile o che si nasconda per chissà quali altri.

trovo anche sensato, da parte di un utente di un forum o di una chat, che non si sbilanci, che non dia in pasto se stesso e che si riveli, a poco a poco, a chi crede, coltivando nel tempo con lui/lei uno scambio, meriti la sua fiducia.

 

sicuramente, mi dico, esisteranno i "riservati" da intendersi alla maniera di gotcha: e sicuramente, mi dico pure, gotcha avrà qualche ragione in più di me, che ne so poco o nulla, per stanarli o smascherarli.

ma mettere la faccia in una foto, dietro uno schermo, è una scelta che vale quanto l'altra: non è indice necessariamente di un'apertura, di una consapevolezza o di un orgoglio (gay) maggiori.

è nella vita reale che si cammina o meno a testa alta.

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ma mettere la faccia in una foto, dietro uno schermo, è una scelta che vale quanto l'altra: non è indice necessariamente di un'apertura, di una consapevolezza o di un orgoglio (gay) maggiori.

 

di solito nelle gay-chat la gente ci sta per cercar sesso e chi mette la foto presumibilmente lo fa per aver più possibilità nella ricerca più che per mostrare il suo orgoglio gay.

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sì @marco, sono la prima ad accogliere la tua obiezione.

di chat-gay, non ne so nulla, ripeto.

però leggo tanti qui che se ne lamentano e non soltanto per le teste mozzate ma per il fatto, mi sembra di capire, che la maggior parte degli utenti che vi si iscrivono lo fanno perché alla ricerca virtuale di qualcuno con cui fare sesso reale e stop.

 

non solo.

l'andamento della discussione mi è sembrato prendere anche una certa piega sulla riservatezza, tale da farmi esprimere la mia - tipo: "il vivere privatamente la sfera sessuale è un danno per la comunità gay", opinione che non condivido.

e non condivido, non soltanto per le ragioni che ho provato ad argomentare, ma anche perché, come scrivi tu, chi mette la foto in queste chat lo fa probabilmente più per avere maggiori possibilità di trovare quello che cerca che non per mostrare fieramente il suo orgoglio di appartenenza alla comunità gay.

 

poi: gothca allude a una "web community": dunque non soltanto alle chat ma anche a un forum, come questo, giusto?

se così, nonostante la mia riservatezza tecnologica, penso nel mio piccolo ormai di farne parte e di essere in qualche modo chiamata in causa.

se, invece, il topic era da leggersi esclusivamente nell'ottica delle chat, beh, chiedo scusa per l'intrusione.

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questo forum può certamente essere considerato come appartenente alla gay-web-comunity e solo una minoranza degli utenti vi mette le sue foto. di per se avrebbe più senso mettere la foto qui che su una chat per sesso se lo scopo della foto è ribadire il proprio orgoglio gay.

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Specchioinfranto

Come sei duro/a con me , non sono tracotante di odio verso i miei simili, penso solo che il loro "farsi i cazzi propi" cioè il vivere privatamente la loro sfera sessuale sia un danno per la comunità gay.

Effettivamente ho sempre considerato la sessualità come un qualcosa di pubblico, condiviso o condivisibile, probabilmente perchè vengo da una famiglia piuttosto "esuberante" su queste materie.

Tendere a chiudere in una sfera privata la propria sessualità è segno di difficoltà nel vivere in maniera condivisa il proprio io, è chiaro che parlo però in linea tendenziale, sono sicuro che ci sono migliaia di sfaccettature del fenomeno e non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma quando apro un sito come gayromeo e mi ritrovo che almeno il 60% degli iscritti presenti la foto di un culo sfocato non posso che percepire da parte loro qualche problema.

Per il resto ammetto di aver sbagliato i toni nella presentazione della cosa, il mio messaggio può sembrare anche odioso, ma non posso far altro che desiderare una sessualità vissuta pubblicamente dalla maggiorparte delle persone, probabilmente è anche per questo che si stranizza quando due ragazzi/e passeggiano mano per la mano o si baciano in pubblico, perchè gli altri non sono abituati a vedere ragazzi/e gay che compiono queste azioni nella quotidianetà.

Ti riferisci alla sessualità o all'orientamento sessuale? Le due cose non credo siano sovrapponibili in questo contesto o almeno lo sono soltanto in parte!

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  • 2 weeks later...

Comunque ragazzi, non sono intervenuto più perchè le nostre posizioni mi sembrano molto polarizzate e chiare allo stesso tempo, difficilmente il nostro modo di vedere la questione potrebbe convergere.

Sinceramente penso che il forum sia comunque diverso dalla community tipo gayromeo, in realtà @bastian la tua domanda mi ha messo in crisi effettivamente quando ho pensato al messaggio consideravo siti di incontri, il forum andrebbe considerato in questa realtà? Non saprei nemmeno io come risponderti, ci vorrebbe una discussione di tipologia più ampia sul nostro rapporto con la sessualità e con l'orientamento sessuale.

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