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Omosessualità... Femminile??


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buongiorno!!! 

l'omosessualità femminile è una cosa che mi ha sempre lasciato affascinato e perplesso, l'omosessualità maschile è molto diffusa, anche in natura, e biologicamente si può anche capire... non capitemi male, voglio dire, un uomo è predisposto sia a penetrare che a essere penetrato, poi se gli piace l'una o l'altra o entrambe è un altro discorso... 

Mentre per una donna? 

Questa cosa mi incuriosisce davvero, perchè comunque penso che una donna provi piacere nell'essere penetrata... ma da cosa? la prima cosa che mi viene in mente è un dildo, che poi è un pene finto, quindi nn ci vedo molta differenza dal punto di vista del desiderio...

cosa mi dite voi? il sesso è una componente del vostro rapporto oppure non è previsto?

Davvero non ha la più pallida idea in questione, illuminatemi xD

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/26257-omosessualit%C3%A0-femminile/
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si è omosessuali indipendentemente dall'attività sessuale che si ha. si è omosessuali perchè si è attratti e ci si innamora da persone del proprio sesso principalmente e solo in secondo luogo perchè si fa sesso con persone dello stesso sesso (che è la conseguenza dell'essere attratti da persone dello stesso sesso).

 

un etero potrebbe dirti: io non capisco i gay che usano l'ano per fare sesso. allo stesso modo tu non capisci le lesbiche.

Salute a voi ^^ Vorrei esprimere il mio pensiero dedicando a questo meraviglioso forum due canzoni del grandissimo Gaber, entrambe tratte dall'album La Mia generazione Ha Perso: una si intitola "il Desiderio, mentra l'altra è Quando Sarò capace Di Amare. Buon ascolto ^^

 

Il desiderio:

 

Quando sarò capace di amare:

 

 

 

 

P.S;: nonostante Gaber fosse etero, trovo che queste due canzoni siano emozionanti anche per noi ^^

Edited by AlessandraTx

si è omosessuali indipendentemente dall'attività sessuale che si ha. si è omosessuali perchè si è attratti e ci si innamora da persone del proprio sesso principalmente e solo in secondo luogo perchè si fa sesso con persone dello stesso sesso (che è la conseguenza dell'essere attratti da persone dello stesso sesso).

 

un etero potrebbe dirti: io non capisco i gay che usano l'ano per fare sesso. allo stesso modo tu non capisci le lesbiche.

non è che non le capisco, solo che questa cosa mi incuriosisce, visto che per me è una cosa nuova... tutto qui, attendo pareri femminili :)

Vivo benissimo senza un pene e i miei rapporti sessuali non gravitano attorno ad un dildo :asd:

Spiegazioni più dettagliate preferisco non darle, ma ti assicuro che youporn non può essere preso in considerazione per capire come due lesbiche interagiscono :rotfl:

No marco, di sesso ne parlo tranquillamente (e mi è capitato più di una volta) con i miei amici, maschi/femmine etero/nonetero.

Di certo non mi metto a far descrizioni dettagliate su un forum della mia vita sessuale (senza manco aver la certezza che questo non sia un troll-thread :rotfl:)

No marco, di sesso ne parlo tranquillamente (e mi è capitato più di una volta) con i miei amici, maschi/femmine etero/nonetero.

Di certo non mi metto a far descrizioni dettagliate su un forum della mia vita sessuale (senza manco aver la certezza che questo non sia un troll-thread :rotfl:)

non volevo creare imbarazzi... era solo una curiosità, dal momento che quando si parla di omosessualità, la prima cosa che viene in mente è quella maschile, quella femminile è un po' più snobbata (o mi pare a me?), anche tipo in tv, se devono fare spot sui gay, prendono quasi sempre coppie maschili e raramente femminili... 

Ad essere sincera ho visto specie nelle serie tv una maggior presenza di coppie o personaggi omosessuali femminili che maschili.

E parlo di serie generiche non lgbt.

E no, non è questione di imbarazzo, è semplicemente un dato di fatto che un rapporto sessuale non è solamente un "inserisci il tubo A nell'incavo B"

non volevo creare imbarazzi... era solo una curiosità, dal momento che quando si parla di omosessualità, la prima cosa che viene in mente è quella maschile, quella femminile è un po' più snobbata (o mi pare a me?), anche tipo in tv, se devono fare spot sui gay, prendono quasi sempre coppie maschili e raramente femminili... 

 

Se parliamo del caso specifico dell'Italia sì, all'estero fortunatamente sembra essere più equilibrato l'aspetto della visibilità gay.

In questi termini sospetto che molto dipenda dalla visibilità stessa che abbiamo noi donne, dove negli spot o nelle serie TV spesso (e malvolentieri) siamo rappresentate in maniera abbastanza stereotipata.

Sulla tua domanda iniziale invece, premesso che secondo me hai incentrato il discorso sulla errata equazione della penetrazione = sesso:

 

 

 

Questa cosa mi incuriosisce davvero, perchè comunque penso che una donna provi piacere nell'essere penetrata... ma da cosa? la prima cosa che mi viene in mente è un dildo, che poi è un pene finto, quindi nn ci vedo molta differenza dal punto di vista del desiderio...

 

Il desiderio è un aspetto anche mentale ed è più complesso rispetto a quello puramente fisiologico/meccanico derivante dalla penetrazione in sé; meccanicamente si può parlare di stimolo in una zona erogena, ma poi nella realtà dei fatti il desiderio e la sensibilità individuale fanno sì che piaccia, non piaccia o si preferisca propendere per altro.

La penetrazione ha una sua importanza per una questione culturale e perché in linea di massima è "lo stimolo nella zona maggiormente erogena", poi però possono cambiare le modalità (al posto di un dildo le dita, ad esempio) o può non essere rispettato come parametro per parlare del sesso saffico.

La tua domanda è più che leggittima. Io  ho scopato con molte donne, e con alcune il dildo è stato indispensabile. Personalmente so far godere una donna anche senza dildo, ma bisogna saperci fare bene di lingua e non tutte ne sono capaci. Anche se molte non lo ammetteranno mai, i dildo, vibratori e altri giochetti erotici sono molto importanti.

@Biondona

 

in un'intervista una sessuologa (credo) diceva che un uomo non potrà mai stimolare una donna quanto un vibratore. per due lesbiche questo non è di sicuro un problema ma in una coppia etero mi chiedo se potrebbe essere un problema il fatto che alla fine un uomo stimola meno di un vibratore.

Ad essere sincera ho visto specie nelle serie tv una maggior presenza di coppie o personaggi omosessuali femminili che maschili.

E parlo di serie generiche non lgbt.

E no, non è questione di imbarazzo, è semplicemente un dato di fatto che un rapporto sessuale non è solamente un "inserisci il tubo A nell'incavo B"

negli spot televisivi e nelle pubblicità non mettono due ragazze omo che si amano, mettono due stereotipi femminili, due donne-oggetto che fanno le troie per un po' di spicci, e se fossi una donna mi sentirei profondamente insultata nella mia persona... 

Ti dirò che nessuno dei miei amici (maschi) etero avrebbe posto questa domanda  :sarcastic:

Magari qualcuno ne ha una visione poco realistica, ma a me sembra che l'aspetto sessuale sia abbastanza "pubblicizzato".

questo aspetto sessuale pubblicizzato che dici tu non è amore, sono due donne-oggetto che fanno le maiale per compiacere ad un pubblico maschile, su youporn è pieno, ma io mi chiedevo, se è veramente quello che fanno le lesbiche nei rapporti sessuali (penetrazione da dildo, e quindi sempre di pene si tratta) o se invece il loro rapporto è diverso e vissuto diversamente come altri utenti hanno scritto in questo topic... 

cioè, quello che fanno nelle pubblicità e nei porno lo fanno perchè viene chiesto loro di farlo, per soldi, o veramente si comportano così? 

La tua domanda è più che leggittima. Io  ho scopato con molte donne, e con alcune il dildo è stato indispensabile. Personalmente so far godere una donna anche senza dildo, ma bisogna saperci fare bene di lingua e non tutte ne sono capaci. Anche se molte non lo ammetteranno mai, i dildo, vibratori e altri giochetti erotici sono molto importanti.

mi sono fatto una certa cultura di queste cose con "50 sfumature di grigio" xD 

è veramente quello che fanno le lesbiche nei rapporti sessuali (penetrazione da dildo, e quindi sempre di pene si tratta) o se invece il loro rapporto è diverso e vissuto diversamente come altri utenti hanno scritto in questo topic... 

 

 

Ovviamente dipende dalle preferenze personali. Non può esserci una risposta universale.

Per quanto mi riguarda non esiste nessuna mancanza a cui dover porre rimedio, per questo motivo non mi sono mai posta il problema di dover sopperire ad un pene con qualcosa che ci assomigli; se capita è solo un diversivo.

Michiru Kaioh

Vivo benissimo senza un pene e i miei rapporti sessuali non gravitano attorno ad un dildo :asd:

Spiegazioni più dettagliate preferisco non darle, ma ti assicuro che youporn non può essere preso in considerazione per capire come due lesbiche interagiscono :rotfl:

 

Credo che la maggior parte delle ragazze lesbiche viva tranquillamente senza pene o surrogati del pene e senz'altro l'idea più diffusa che gli etero hanno delle ragazze omosessuali derivano da informazioni infondate prese da YouTube, dove a recitare nella maggior parte non sono ragazze lelle, ma delle troie, a cui va bene tutto.

 

Ad essere sincera ho visto specie nelle serie tv una maggior presenza di coppie o personaggi omosessuali femminili che maschili.

E parlo di serie generiche non lgbt.

 

Anche su questo sono d'accordo. Ultimamente vedo diverse serie televisive, film addirittura due spot televisivi con riferimenti all'omosessualità femminile. Mentre quella maschile va un po' "meno di moda". Forse ne hanno parlato troppo, è chiara a tutti e ora vogliono esplorare l'altra metà del mondo omosessuale? Mah, però non è male questa cosa.

 

La tua domanda è più che leggittima. Io  ho scopato con molte donne, e con alcune il dildo è stato indispensabile. Personalmente so far godere una donna anche senza dildo, ma bisogna saperci fare bene di lingua e non tutte ne sono capaci. Anche se molte non lo ammetteranno mai, i dildo, vibratori e altri giochetti erotici sono molto importanti.

 

Ragazzi che romanticismo! Al di là del fatto che, come è già stato detto, è una cosa che dipende da persona a persona, non è che siamo fatti tutti allo stesso modo, non credo che i sex toys siano così fondamentali come dici tu. Io sinceramente non ne ho mai avuto bisogno, ne sento la curiosità di provarli. Personalmente mi danno una certa idea di squallore, se proprio volessi provare una penetrazione di quel genere allora scelgo un ragazzo che almeno è una persona umana. Con tutto rispetto per chi la pensa diversamente e li usa regolarmente.

 

questo aspetto sessuale pubblicizzato che dici tu non è amore, sono due donne-oggetto che fanno le maiale per compiacere ad un pubblico maschile, su youporn è pieno, ma io mi chiedevo, se è veramente quello che fanno le lesbiche nei rapporti sessuali (penetrazione da dildo, e quindi sempre di pene si tratta) o se invece il loro rapporto è diverso e vissuto diversamente come altri utenti hanno scritto in questo topic... 

cioè, quello che fanno nelle pubblicità e nei porno lo fanno perchè viene chiesto loro di farlo, per soldi, o veramente si comportano così? 

Hai c'entrato perfettamente il discordo Daniel. Nei porno fanno il sesso che piace di più agli uomini, quello che li può eccitare maggiormente. Nella maggior parte dei casi quindi si tratta di zoccole che fanno le maiali perché sostanzialmente lo sono. Nella realtà le ragazze lesbiche possono fare sesso senza dildo e vibratori. Ti dirò di più: le ragazze omosessuali possono fare l'amore. Una cosa che non potrai mai vedere nei porno e quando c'è l'amore tutto il resto è superfluo, al massimo un diversivo.

 

L'attrazione per il proprio sesso non è diverso da quello per il sesso opposto. I meccanismi di attrazione sessuale e non solo tra donne è lo stesso che scatta tra uomo e donna e tra uomo e uomo. L'amore è uguale per tutti: il più delle volte si parte da un'affinità psicologica, per arrivare poi al sesso che è l'espressione massima dell'amore. E i rapporti non funzionano diversamente che tra etero: ci sono gelosie; tradimenti; litigi e pacificazioni varie; interessi economici; amicizie di letto; bugie e sincerità; alti e bassi... e tutto ciò che caratterizza I rapporti eterosessuali. L'unica cosa che cambia è la pratica del sesso. Di cui molto hanno già parlato però e sui quali ho già espresso le mie opinioni... 

Personalmente io credo che questo tipo di dubbi e perplessità provengano da stereotipi culturali (in cui il dottor S.Freud ha messo pesantemente lo zampino) radicati nella coscienza comune delle persone.

Ultimamente mi trovo spesso a confrontarmi con diversi tipi di persone che fanno domande e affermazioni simili alle tue e ogni volta un po' dentro di me mi incazzo, perchè trovo che ridurre il rapporto sessuale tra due individui alla sola ed esclusiva penetrazione sia tremendamente riduttivo.

Per mia esperienza personale posso dirti che io ho scoperto il piacere della penetrazione solo ed esclusivamente con le donne, perchè tutte le volte che ho avuto rapporti sessuali eterosessuali, il tutto terminava dopo pochi minuti con un lui mortificato e me in lacrime perchè l'atto che in teoria ci propinano come il più naturale del mondo, per me era un'esperienza dolorosa sia fisicamente che psicologicamente ( e all'epoca ero convinta di essere etero/super innamorata ed extra sicura di quello che stavo facendo).

Attualmente la penetrazione rientra tra le mie pratiche sessuali ma, oltre a rappresentare solo una minima parte di ciò che faccio tra le lenziola, posso aggiungere che non sento minimamente il bisogno di sostituire le mani sapienti di una donna con un dildo, un vibratore o quant'altro.

E' semplicemente questione di gusti che variano da persona a persona indipendentemente dall'orientamento sessuale ;-)

 

 


Ultimamente vedo diverse serie televisive, film addirittura due spot televisivi con riferimenti all'omosessualità femminile. Mentre quella maschile va un po' "meno di moda". Forse ne hanno parlato troppo, è chiara a tutti e ora vogliono esplorare l'altra metà del mondo omosessuale?

Ma difatti avrei da citare almeno una dozzina di personaggi femminili in serie non lgbt che sono lesbiche (fra l'altro, giusto di recente mentre mi guardavo le repliche notturne di E.R. medici in prima linea, ne ho trovata una anche lì senza neanche saperlo :asd:), mentre per le controparti maschili mi verranno in mente si e no due personaggi in croce.

 

 


sono due donne-oggetto che fanno le maiale per compiacere ad un pubblico maschile, su youporn è pieno, ma io mi chiedevo, se è veramente quello che fanno le lesbiche nei rapporti sessuali

...Ma guarda, penso che in generale neanche una coppia etero è in grado di fare le acrobazie di un video hard medio :rotfl:

Cioè io non li terrei proprio in considerazione a 360°

Poi beh, nessuno vieta ad una coppia di usare toys, ma almeno nel mio caso il mio appagamento in un rapporto sessuale non è dipendente da quello e fino ad ora non mi è capitato di trovare una partner che necessitava assolutamente dell'utilizzo di tali espedienti per avere un rapporto sessuale soddisfacente.

 

Per il resto, son d'accordo con quanto dice @SallyLucy che il ritenere la penetrazione con un fallo di qualsiasi natura l'unico modo per provare piacere, vagamente riduttivo nonché viziato da convinzioni vagamente maschiliste (anche perché anatomicamente parlando, non esiste alcun orgasmo "vaginale", ma solamente quello clitorideo che può essere raggiunto per stimolazione diretta o indiretta, motivo per cui non tutte le donne ad esempio raggiungono l'orgasmo unicamente con la penetrazione ;) )

caro Daniel.

 

non credo, pur essendo parte in causa del tuo topic o proprio perché ne sono parte in causa, di essere capace di illuminarti.

premetto, però, che la tua curiosità mi sorprende e mi intenerisce: nessuno, da quando bazzico il forum, mi sembra avesse osato tanto tra i maschietti qui presenti.

 

penso, innanzitutto, che le cose non siano così elementari perché le donne, a differenza degli uomini, sia che amino altre donne sia che amino l'altro sesso, sono forse per natura più indecifrabili o meno elementari, lineari e comprensibili degli uomini.

personalmente, prima di capire che amare una donna per me significasse una possibilità irrinunciabile di sentire il mio corpo in una maniera altrimenti incompleta, ho amato qualche uomo, e anche senza che io potessi dirmene - voglio precisarlo - non appagata sessualmente. però, mi sono state sufficienti più o meno tre esperienze per capire che l'atto di amare un uomo lasciasse inesplorato un mondo, dentro di me, che certamente la penetrazione, per quanto io volessi lasciarmi penetrare, non riusciva a toccare.

 

probabilmente, se non fosse che a un certo punto della mia vita, ho incontrato una donna, tra le cui braccia mi sono sentita come non mai, avrei anche continuato a credere che quel mondo inesplorato io non potessi condividerlo e che non avesse dunque senso pensarne, nell'ombra, una qualsiasi cosa.

 

da allora, mi è venuto naturale ritrovarmi stretta ad una donna piuttosto che ad un uomo.

perché? perché tra gli incerti confini di un rapporto erotico, dunque sessuale, tra due donne sento di poter spaziare in un modo e in una misura che corrispondono esattamente al mio più profondo desiderio di amare e di essere amata.

non c'è un segno esteriore che possa dirti, come nel caso dell'erezione di un uomo, che quella donna, mentre ti guarda, ti vuole.

e con qualsiasi arto o organo o oggetto tu possa accostarti al tuo sesso, tu sai che per lei vale quello che vale per te: non l'arto o l'organo o l'oggetto in sé, ma il battito di un cuore incomprensibilmente accelerato, una sensibilità indicibilmente a fior di pelle, un desiderio di fare tua l'altra a prescindere da quello che puoi avere per le mani o tra le cosce. un desiderio che, quando condiviso, può dare vita, al di là di qualsiasi tecnica amatoria o meccanicità fisica e sessuale, a qualcosa di molto simile, per me, a un'estasi o a una trasfigurazione.

io, quando faccio l'amore con una donna, sento di entrare dentro di lei anche se non ho un sesso con cui penetrarla, anche soltanto standole con il mio sesso incollato al suo, anche soltanto perdendomi nei suoi occhi mentre la stringo.

e, con ogni donna, è puntualmente diverso il modo in cui posso arrivare a lei (purché lo voglia).

perché non si tratta semplicemente di infilarsi in un buco.

il piacere di una donna, nella misura in cui è svincolato da una pura visibile meccanicità, è qualcosa, forse, di gran lungo più complesso che non quello di un uomo.

la mente, l'anima, qualcosa di intangibile, in qualsiasi modo la si voglia chiamare, è il fondamento dal quale, nel desiderio tra due esseri umani e, in special modo, tra due donne, non si può assolutamente prescindere.

 

insomma, io sono proprio una fottuta lesbica del cazzo e con una donna sprofondo, semplicemente, in un'infinità che non ho parole per dire.

caro Daniel.

 

non credo, pur essendo parte in causa del tuo topic o proprio perché ne sono parte in causa, di essere capace di illuminarti.

premetto, però, che la tua curiosità mi sorprende e mi intenerisce: nessuno, da quando bazzico il forum, mi sembra avesse osato tanto tra i maschietti qui presenti.

 

penso, innanzitutto, che le cose non siano così elementari perché le donne, a differenza degli uomini, sia che amino altre donne sia che amino l'altro sesso, sono forse per natura più indecifrabili o meno elementari, lineari e comprensibili degli uomini.

personalmente, prima di capire che amare una donna per me significasse una possibilità irrinunciabile di sentire il mio corpo in una maniera altrimenti incompleta, ho amato qualche uomo, e anche senza che io potessi dirmene - voglio precisarlo - non appagata sessualmente. però, mi sono state sufficienti più o meno tre esperienze per capire che l'atto di amare un uomo lasciasse inesplorato un mondo, dentro di me, che certamente la penetrazione, per quanto io volessi lasciarmi penetrare, non riusciva a toccare.

 

probabilmente, se non fosse che a un certo punto della mia vita, ho incontrato una donna, tra le cui braccia mi sono sentita come non mai, avrei anche continuato a credere che quel mondo inesplorato io non potessi condividerlo e che non avesse dunque senso pensarne, nell'ombra, una qualsiasi cosa.

 

da allora, mi è venuto naturale ritrovarmi stretta ad una donna piuttosto che ad un uomo.

perché? perché tra gli incerti confini di un rapporto erotico, dunque sessuale, tra due donne sento di poter spaziare in un modo e in una misura che corrispondono esattamente al mio più profondo desiderio di amare e di essere amata.

non c'è un segno esteriore che possa dirti, come nel caso dell'erezione di un uomo, che quella donna, mentre ti guarda, ti vuole.

e con qualsiasi arto o organo o oggetto tu possa accostarti al tuo sesso, tu sai che per lei vale quello che vale per te: non l'arto o l'organo o l'oggetto in sé, ma il battito di un cuore incomprensibilmente accelerato, una sensibilità indicibilmente a fior di pelle, un desiderio di fare tua l'altra a prescindere da quello che puoi avere per le mani o tra le cosce. un desiderio che, quando condiviso, può dare vita, al di là di qualsiasi tecnica amatoria o meccanicità fisica e sessuale, a qualcosa di molto simile, per me, a un'estasi o a una trasfigurazione.

io, quando faccio l'amore con una donna, sento di entrare dentro di lei anche se non ho un sesso con cui penetrarla, anche soltanto standole con il mio sesso incollato al suo, anche soltanto perdendomi nei suoi occhi mentre la stringo.

e, con ogni donna, è puntualmente diverso il modo in cui posso arrivare a lei (purché lo voglia).

perché non si tratta semplicemente di infilarsi in un buco.

il piacere di una donna, nella misura in cui è svincolato da una pura visibile meccanicità, è qualcosa, forse, di gran lungo più complesso che non quello di un uomo.

la mente, l'anima, qualcosa di intangibile, in qualsiasi modo la si voglia chiamare, è il fondamento dal quale, nel desiderio tra due esseri umani e, in special modo, tra due donne, non si può assolutamente prescindere.

 

insomma, io sono proprio una fottuta lesbica del cazzo e con una donna sprofondo, semplicemente, in un'infinità che non ho parole per dire.

 

mi sento commosso da tanta profondità :) è un mondo che faccio fatica a comprendere, ma i meccanismi dell'amore so come funzionano, amare davvero è un'esperienza meravigliosa, grazie :)

Michiru Kaioh

Ma difatti avrei da citare almeno una dozzina di personaggi femminili in serie non lgbt che sono lesbiche (fra l'altro, giusto di recente mentre mi guardavo le repliche notturne di E.R. medici in prima linea, ne ho trovata una anche lì senza neanche saperlo :asd:), mentre per le controparti maschili mi verranno in mente si e no due personaggi in croce.

 

 

...Ma guarda, penso che in generale neanche una coppia etero è in grado di fare le acrobazie di un video hard medio :rotfl:

Cioè io non li terrei proprio in considerazione a 360°

 

 

Ahahah, io credevo di essere la meno informata quanto a serie televisive non lgbt che prendono in considerazione le coppie lesbiche, ma tu, nowhere, mi batti se non conoscevi la coppia lella di E.R XD. Per il resto, ogni nuova serie, ultimamente, propone una nuova coppia di donne. Ben venga sia chiaro :-P

E sono d'accordissimo anche con l'altra parte del tuo messaggio comunque XD

mi sento commosso da tanta profondità :) è un mondo che faccio fatica a comprendere, ma i meccanismi dell'amore so come funzionano, amare davvero è un'esperienza meravigliosa, grazie :)

 

Quoto Daniel... anche sul punto dell'amare ;-)

caro Daniel.

 

non credo, pur essendo parte in causa del tuo topic o proprio perché ne sono parte in causa, di essere capace di illuminarti.

premetto, però, che la tua curiosità mi sorprende e mi intenerisce: nessuno, da quando bazzico il forum, mi sembra avesse osato tanto tra i maschietti qui presenti.

 

penso, innanzitutto, che le cose non siano così elementari perché le donne, a differenza degli uomini, sia che amino altre donne sia che amino l'altro sesso, sono forse per natura più indecifrabili o meno elementari, lineari e comprensibili degli uomini.

personalmente, prima di capire che amare una donna per me significasse una possibilità irrinunciabile di sentire il mio corpo in una maniera altrimenti incompleta, ho amato qualche uomo, e anche senza che io potessi dirmene - voglio precisarlo - non appagata sessualmente. però, mi sono state sufficienti più o meno tre esperienze per capire che l'atto di amare un uomo lasciasse inesplorato un mondo, dentro di me, che certamente la penetrazione, per quanto io volessi lasciarmi penetrare, non riusciva a toccare.

 

probabilmente, se non fosse che a un certo punto della mia vita, ho incontrato una donna, tra le cui braccia mi sono sentita come non mai, avrei anche continuato a credere che quel mondo inesplorato io non potessi condividerlo e che non avesse dunque senso pensarne, nell'ombra, una qualsiasi cosa.

 

da allora, mi è venuto naturale ritrovarmi stretta ad una donna piuttosto che ad un uomo.

perché? perché tra gli incerti confini di un rapporto erotico, dunque sessuale, tra due donne sento di poter spaziare in un modo e in una misura che corrispondono esattamente al mio più profondo desiderio di amare e di essere amata.

non c'è un segno esteriore che possa dirti, come nel caso dell'erezione di un uomo, che quella donna, mentre ti guarda, ti vuole.

e con qualsiasi arto o organo o oggetto tu possa accostarti al tuo sesso, tu sai che per lei vale quello che vale per te: non l'arto o l'organo o l'oggetto in sé, ma il battito di un cuore incomprensibilmente accelerato, una sensibilità indicibilmente a fior di pelle, un desiderio di fare tua l'altra a prescindere da quello che puoi avere per le mani o tra le cosce. un desiderio che, quando condiviso, può dare vita, al di là di qualsiasi tecnica amatoria o meccanicità fisica e sessuale, a qualcosa di molto simile, per me, a un'estasi o a una trasfigurazione.

io, quando faccio l'amore con una donna, sento di entrare dentro di lei anche se non ho un sesso con cui penetrarla, anche soltanto standole con il mio sesso incollato al suo, anche soltanto perdendomi nei suoi occhi mentre la stringo.

e, con ogni donna, è puntualmente diverso il modo in cui posso arrivare a lei (purché lo voglia).

perché non si tratta semplicemente di infilarsi in un buco.

il piacere di una donna, nella misura in cui è svincolato da una pura visibile meccanicità, è qualcosa, forse, di gran lungo più complesso che non quello di un uomo.

la mente, l'anima, qualcosa di intangibile, in qualsiasi modo la si voglia chiamare, è il fondamento dal quale, nel desiderio tra due esseri umani e, in special modo, tra due donne, non si può assolutamente prescindere.

 

insomma, io sono proprio una fottuta lesbica del cazzo e con una donna sprofondo, semplicemente, in un'infinità che non ho parole per dire.

caro Daniel.

 

non credo, pur essendo parte in causa del tuo topic o proprio perché ne sono parte in causa, di essere capace di illuminarti.

premetto, però, che la tua curiosità mi sorprende e mi intenerisce: nessuno, da quando bazzico il forum, mi sembra avesse osato tanto tra i maschietti qui presenti.

 

penso, innanzitutto, che le cose non siano così elementari perché le donne, a differenza degli uomini, sia che amino altre donne sia che amino l'altro sesso, sono forse per natura più indecifrabili o meno elementari, lineari e comprensibili degli uomini.

personalmente, prima di capire che amare una donna per me significasse una possibilità irrinunciabile di sentire il mio corpo in una maniera altrimenti incompleta, ho amato qualche uomo, e anche senza che io potessi dirmene - voglio precisarlo - non appagata sessualmente. però, mi sono state sufficienti più o meno tre esperienze per capire che l'atto di amare un uomo lasciasse inesplorato un mondo, dentro di me, che certamente la penetrazione, per quanto io volessi lasciarmi penetrare, non riusciva a toccare.

 

probabilmente, se non fosse che a un certo punto della mia vita, ho incontrato una donna, tra le cui braccia mi sono sentita come non mai, avrei anche continuato a credere che quel mondo inesplorato io non potessi condividerlo e che non avesse dunque senso pensarne, nell'ombra, una qualsiasi cosa.

 

da allora, mi è venuto naturale ritrovarmi stretta ad una donna piuttosto che ad un uomo.

perché? perché tra gli incerti confini di un rapporto erotico, dunque sessuale, tra due donne sento di poter spaziare in un modo e in una misura che corrispondono esattamente al mio più profondo desiderio di amare e di essere amata.

non c'è un segno esteriore che possa dirti, come nel caso dell'erezione di un uomo, che quella donna, mentre ti guarda, ti vuole.

e con qualsiasi arto o organo o oggetto tu possa accostarti al tuo sesso, tu sai che per lei vale quello che vale per te: non l'arto o l'organo o l'oggetto in sé, ma il battito di un cuore incomprensibilmente accelerato, una sensibilità indicibilmente a fior di pelle, un desiderio di fare tua l'altra a prescindere da quello che puoi avere per le mani o tra le cosce. un desiderio che, quando condiviso, può dare vita, al di là di qualsiasi tecnica amatoria o meccanicità fisica e sessuale, a qualcosa di molto simile, per me, a un'estasi o a una trasfigurazione.

io, quando faccio l'amore con una donna, sento di entrare dentro di lei anche se non ho un sesso con cui penetrarla, anche soltanto standole con il mio sesso incollato al suo, anche soltanto perdendomi nei suoi occhi mentre la stringo.

e, con ogni donna, è puntualmente diverso il modo in cui posso arrivare a lei (purché lo voglia).

perché non si tratta semplicemente di infilarsi in un buco.

il piacere di una donna, nella misura in cui è svincolato da una pura visibile meccanicità, è qualcosa, forse, di gran lungo più complesso che non quello di un uomo.

la mente, l'anima, qualcosa di intangibile, in qualsiasi modo la si voglia chiamare, è il fondamento dal quale, nel desiderio tra due esseri umani e, in special modo, tra due donne, non si può assolutamente prescindere.

 

insomma, io sono proprio una fottuta lesbica del cazzo e con una donna sprofondo, semplicemente, in un'infinità che non ho parole per dire.

caro Daniel.

 

non credo, pur essendo parte in causa del tuo topic o proprio perché ne sono parte in causa, di essere capace di illuminarti.

premetto, però, che la tua curiosità mi sorprende e mi intenerisce: nessuno, da quando bazzico il forum, mi sembra avesse osato tanto tra i maschietti qui presenti.

 

penso, innanzitutto, che le cose non siano così elementari perché le donne, a differenza degli uomini, sia che amino altre donne sia che amino l'altro sesso, sono forse per natura più indecifrabili o meno elementari, lineari e comprensibili degli uomini.

personalmente, prima di capire che amare una donna per me significasse una possibilità irrinunciabile di sentire il mio corpo in una maniera altrimenti incompleta, ho amato qualche uomo, e anche senza che io potessi dirmene - voglio precisarlo - non appagata sessualmente. però, mi sono state sufficienti più o meno tre esperienze per capire che l'atto di amare un uomo lasciasse inesplorato un mondo, dentro di me, che certamente la penetrazione, per quanto io volessi lasciarmi penetrare, non riusciva a toccare.

 

probabilmente, se non fosse che a un certo punto della mia vita, ho incontrato una donna, tra le cui braccia mi sono sentita come non mai, avrei anche continuato a credere che quel mondo inesplorato io non potessi condividerlo e che non avesse dunque senso pensarne, nell'ombra, una qualsiasi cosa.

 

da allora, mi è venuto naturale ritrovarmi stretta ad una donna piuttosto che ad un uomo.

perché? perché tra gli incerti confini di un rapporto erotico, dunque sessuale, tra due donne sento di poter spaziare in un modo e in una misura che corrispondono esattamente al mio più profondo desiderio di amare e di essere amata.

non c'è un segno esteriore che possa dirti, come nel caso dell'erezione di un uomo, che quella donna, mentre ti guarda, ti vuole.

e con qualsiasi arto o organo o oggetto tu possa accostarti al tuo sesso, tu sai che per lei vale quello che vale per te: non l'arto o l'organo o l'oggetto in sé, ma il battito di un cuore incomprensibilmente accelerato, una sensibilità indicibilmente a fior di pelle, un desiderio di fare tua l'altra a prescindere da quello che puoi avere per le mani o tra le cosce. un desiderio che, quando condiviso, può dare vita, al di là di qualsiasi tecnica amatoria o meccanicità fisica e sessuale, a qualcosa di molto simile, per me, a un'estasi o a una trasfigurazione.

io, quando faccio l'amore con una donna, sento di entrare dentro di lei anche se non ho un sesso con cui penetrarla, anche soltanto standole con il mio sesso incollato al suo, anche soltanto perdendomi nei suoi occhi mentre la stringo.

e, con ogni donna, è puntualmente diverso il modo in cui posso arrivare a lei (purché lo voglia).

perché non si tratta semplicemente di infilarsi in un buco.

il piacere di una donna, nella misura in cui è svincolato da una pura visibile meccanicità, è qualcosa, forse, di gran lungo più complesso che non quello di un uomo.

la mente, l'anima, qualcosa di intangibile, in qualsiasi modo la si voglia chiamare, è il fondamento dal quale, nel desiderio tra due esseri umani e, in special modo, tra due donne, non si può assolutamente prescindere.

 

insomma, io sono proprio una fottuta lesbica del cazzo e con una donna sprofondo, semplicemente, in un'infinità che non ho parole per dire.

Wow... Sono rimasta senza parole, davvero!

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