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M5S chiede rimozione barriere e ostilità per omosex nell'esercito


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Roberta Pinotti: il ministro della Difesa che voleva i gay nell’esercito l grillino Della Valle chiede alla senatrice al governo di rimuovere ogni barriera per gli omosessuali che vogliono arruolarsi. Proprio come faceva lei nel 2009

 

«In Italia vige tuttora una preclusione normativa all’arruolamento» nell’esercito delle persone Lgbt «nonostante fin dal 1990 l’Organizzazione mondiale della sanità abbia depennato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali». Il Movimento 5 Stelle combatte ancora sul terreno dei diritti degli omosessuali una delle sue battaglie nei confronti della maggioranza di governo e, in particolare, del Partito Democratico, di cui alcuni esponenti hanno mostrano e mostrano in diverse occasioni la loro sensibilità e attenzione sul tema.

 

I GRILLINI OGGI - A mettere nero su bianco il problema della discriminazione è il deputato grillino Ivan Della Valle, che la scorsa settimana ha presentato un’interrogazione parlamentare per denunciare discriminazione nei confronti dei gay che intendono arruolarsi nelle forze armate e per ricordare come in passato si fosse schierata in prima linea proprio la destinataria del testo, il neo ministro della Difesa Roberta Pinotti. «The Hague Centre for Strategic Studies – ha scritto Della Valle al ministro Pinotti – è un rinomato centro studi internazionale, specializzato nell’analisi delle politiche della sicurezza e della difesa; recentemente ha pubblicato uno studio relativo alla considerazione dei diritti delle persone Lgbt nell’ambito dei Corpi militari di oltre cento Paesi, nonché alla loro integrazione negli stessi, sulla base di 19 parametri raggruppati in cinque categorie: inclusione, ammissione, tolleranza, esclusione e persecuzione; in tale studio l’Italia è valutata quasi ultima in Europa». Dunque, ha spiegato ancora Della Valle, «il non lusinghiero giudizio, con tutta probabilità, potrebbe essere dovuto anche al fatto che in Italia vige tuttora una preclusione normativa all’arruolamento delle persone Lgbt: infatti l’articolo 582, comma 1, lettera r) punto 4 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, numero 90, prevede i ‘disturbi nell’identità di genere’ tra le patologie elencate nelle cause psichiatriche di esclusione».

LA PINOTTI NEL 2009 – Insomma, il deputato del Movimento 5 Stelle chiede al Ministro se «consideri la norma in questione tuttora discriminatoria nei confronti delle persone Lgbt e se non ritenga quindi opportuno assumere iniziative per eliminarla», anche e soprattutto in virtù del fatto che, come ricorda ancora l’interrogazione di Della Valle, nel 2009 era proprio la Pinotti a chiedere espressamente in un’intervista diritti per i «gay nell’esercito senza se e senza ma» e a sottolineare che le cause che spesso identificano i soldati come «non idonei» a svolgere la loro attività costituiscono una preclusione, se non formale, quantomeno sostanziale alla carriera militare. Era stata, inoltre, la senatrice Pinotti, con una mozione datata 3 dicembre 2009, a chiedere l’«eliminazione di ogni riferimento all’omosessualità come fenomeno collegato a possibili disturbi psichici o di tipo relazionale o sociale o comunque come casua di idoneità al servizio e alla carriera militare».

(Fonte foto: archivio LaPresse)

 

http://www.giornalettismo.com/archives/1390179/la-vecchia-battaglia-di-roberta-pinotti-per-i-gay-nellesercito/

 

@Almadel mi ha tolto le parole di bocca. L'ostacolo è materiale, sostanziale, non formale o giuridico.

Comunque, dell'utilità di un esercito permanente e così numeroso continuo ad avere seri dubbi

NeutronCollision

«In Italia vige tuttora una preclusione normativa all’arruolamento»  ecc ecc

 

 in italia dal punto di vista normativo non vi è nessuna preclusione per omosessuali.Durante tutte le fasi psicologiche di arruolamento non vengono poste domande ne scritte ne orali sull'orientamento sessuale,vige la regola del "non dire non chiedere" esattamente quella adottata dal sistema americano fino a qualche anno fa.

 

discorso a parte per il retaggio mentale secondo il quale se sei la "checca di turno" del plotone i tuoi colleghi ti discriminano,isolandoti.

ma questo vale per molte altre categorie (lo scemo del villaggio,la brutta del villaggio ecc ecc)

ma questi  sono problemi di ordine sociale non diversi da chi indica un ragazzo femmineo per strada e gli urla "frocio".

nessuna norma potrà mai cambiare la mentalità delle persone.

o magari vorresti le quote beige per gli lgbt nei concorsi pubblici?cosi' magari ci si ghettizza n'artro pò!

 

 


nessuna norma potrà mai cambiare la mentalità delle persone.

Che fatalista che sei.. Invece la mentalità delle persone cambia eccome!

Chi avrebbe mai potuto dire che Sua Santità Papa Francesco dicesse

"Chi sono io per giudicare i gayz?"

NeutronCollision

"nessuna norma potrà mai cambiarla"

nel senso che non è facendo due righe su un pezzo di carta firmato da napolitano che da domani le forze armate diventeranno gay friendly

poi ovvio che essa possa cambiare ma per altre vie

  • 2 years later...

se volete una dimostrazione plastica del mutamento genetico che han subito i grullini,

son passati dal prendere posizioni come quella ricordata in questo thread agli odierni post PUBBLICI tipo

 

 

Si, ma questa è una semplice militante di un meetup, non ha nessuna carica pubblica.

Silverselfer

A prescindere il fatto che sentirsi votato a sparare contro altre persone possa essere considerato un'attitudine ben più pericolosa del disturbo dell'identità di genere ... mi pare che questo non sia mai stato d'intralcio alle soldate che, tra l'altro, pare che a breve avranno l'agognato impegno in prima linea e potranno finalmente sporcarsi le mani di sangue anche loro. 

 

Ora non conosco la situazione che vige nell'esercito italiano, ma per quello che mi capita di vedere, una grande (molto grande) parte non ha un impiego diretto e neanche viene addestrata alla vita da campo, cioè ruoli che potrebbe ricoprire qualsiasi impiegato d'ufficio ... quindi continuare a fare discriminazioni sul piano dell'orientamento sessuale è assolutamente pretestuoso. 

 

E poi, anche in Italia si stanno approntando dei reparti con nuove tipologie di soldati/e che arrivano soprattutto dalle università ... i quali sono lontani anni luce dallo storico bersagliere. 

 

E poi lo trovo molto antipatico distinguere "il disturbo di genere" dall'omosessualità ... cos'è questo, il nuovo confine della normalità fissato dalle unioni civili? La disforia di genere potrà ancora essere considerata una malattia mentale, ma sicuramente non lede il coraggio e la determinazione perché non ho mai conosciuto persone più coraggiose e determinate, anche a costo di dare fuoco al mondo, delle trans. Se poi stiamo fermi al concetto di soldato virile ... beh, mi sa che di caserme ne avete viste poche ... nel senso che ci sta dentro tutta la varia umanità, compresi troppi codardi e anzi, sono quelli da cui ti devi veramente parare il culo perché non esiteranno a spararti alle spalle pur di salvare la pelle.

 

Sui pentastellati ... guardando cosa sta accadendo in questi giorni a Roma, mi accorgo che il movimento sta "naturalmente" andando a riempire un vuoto di proposte politiche della destra nazionale. Il problema, se così si può chiamare, è che alla base manca un filtro ideologico, il quale viene sostituito dall'obiettivo programmatico ... non ultimo vincere la tornata elettorale. 

 

Dal punto di vista "militare" il M5S ha sostenuto tutto e il contrario di tutto, finanche benedire lo Stato Islamico, quando Grillo non ha mai fatto mistero di essere filo iraniano ... e anche antisemita, ma questa è un'altra storia. Insomma, la parte delle forze armate che ha da sempre interessato il movimento è esclusivamente il controllo dei servizi segreti .... e questo ci dovrebbe far pensare su cosa sia l'organizzazione di Casaleggio e specie i suoi "associati". Resta ancora un mistero come siano venuti in possesso di tutte le informazioni sulla Parmalat e specie sulla Telecom, quando Grillo ne faceva i suoi cavalli di battaglia negli show e su cui ha costruito la propria credibilità politica. 

Lettera43

 

Le parole gay, lesbica, bisessuale, trans? Lotta alla transfobia e all'omofobia? Meglio evitare.
Soprattutto in campagna elettorale.
Specialmente a Roma, dove per qualunque candidato sindaco il peso d'Oltretevere si avverte eccome.
E dove si cerca di raggranellare pure il voto dei delusi di destra.
Il Movimento 5 stelle non fa eccezione, nonostante siano state spese parole e promesse.

 

DUE SCHEDE SCOMPARSE. Il Tavolo politiche sociali pentastellato della Capitale, infatti, alla fine del 2015 aveva messo a punto due schede da inserire nel programma: la prima si proponeva di rendere Roma una vera capitale europea, con un progetto legato alla cultura e al turismo definito ''Roma Gay Friendly'' e la seconda per avviare una specifica lotta alla transfobia e all'inclusione sociale e lavorativa delle persone trans, come spiega Cristina Leo, componente dell'Osservatorio parlamentare Lgbt dei cinque stelle.
Organo, vale la pena di ricordarlo, nato nel 2013 «con un apposito documento sottoscritto dai parlamentari M5s che hanno a cuore il tema dei diritti civili e che risiedono in commissioni chiave come Giustizia, Affari sociali e Affari costituzionali».
Schede troppo «tecniche» e «specifiche» per entrare nella sintesi del programma di Virginia Raggi, o almeno così sono state definite nelle conversazioni tra attivisti.

 

LIQUIDATI COME ''ACCOGLIENZA''. Ma la politica, si sa, è compromesso.
E così, come ricorda Leo, ai membri del tavolo che si era occupato della redazione delle schede il gruppo M5s per le politiche sociali aveva promesso di inserire almeno un riferimento alla lotta al bullismo omofobo nelle scuole.
Invece nulla. Grazie e arrivederci.
O quasi. Perché nella sintesi del programma di Raggi la questione diritti civili, che tanto aveva surriscaldato il popolo M5s dopo il voltafaccia sulla Cirinnà, viene liquidata con una riga alla voce ''Accoglienza'': «Organizzazione e promozione di iniziative per una Roma città accogliente e tollerante nei confronti di tutte le diversità» .

 

«TOLLERIAMO» I «DIVERSI». Già: «Tollerante nei confronti delle diversità», una frase che da sola mette i brividi agli attivisti Lgbt: in una riga si scoprono non solo «diversi», ma pure «da tollerare».
Il tema diritti civili, però, torna utile al momento della bisogna.
E così per attaccare l'avversario Alfio Marchini, che aveva maldestramente dichiarato di non essere intenzionato a celebrare unioni gay, Virginia Raggi ha prontamente replicato di non aver «mai visto un obiettore di coscienza su questi temi».
Salvo poi non aver inserito nel programma i punti dedicati al mondo Lgbt.

 

CHI HA PRESO LA DECISIONE? «Nessuno si è voltuto assumere la responsabilità della decisione di rimuovere questa voce del programma», ha attaccato Leo su Facebook.
Così ha rilanciato: «Chi ha preso questa decisione? Qualche semplice attivista del Tavolo politiche sociali del M5s di Roma? La stessa candidata sindaco Virginia Raggi? Lo staff nazionale? Chi?».
E ancora: «Il M5s ha sbandierato la bandiera dell'Onestà, ma essere onesti non significa solo non aver compiuto reati, implica anche onestà intellettuale! Allora dove è l'onestà intellettuale di chi ha manomesso il programma delle politiche sociali del M5s di Roma?».
Insomma, il #CoRAGGIo sventolato come slogan dalla candidata su questi temi è sembrato mancare.

 

A TORINO IL TEMA È AFFRONTATO. Un'assenza che fa ancora più rumore se si sfoglia il programma di un'altra candidata pentastellata: Chiara Appendino.
Per Torino l'aspirante sindaco ha infatti dedicato un capitolo al riconoscimento dei diritti Lgbt. 

Edited by Rotwang

Il M5S se vogliamo è l'erede naturale del Popolo Viola.

 

Sulle posizioni del movimento sulle tematiche LGBT ho parlato con alcuni attivisti e mi hanno detto che è sempre stato molto friendly, basta pensare che ha sempre votato contro a tutte le proposte della destra sulla famiglia naturale, che poi ci sia un'attivista di Trento che scrive quelle cose direi che non rappresenta il MoVimento, Airola, che essendo parlamentare conta qualcosa in più era contro la legge perché troppo "morbida" e accondiscendente con Alfano http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/02/25/unioni-civili-airola-m5s-legge-nel-nome-di-alfano-e-schifani-andate-affanculo-e-la-taverna-scoppia-a-piangere/485064/

 

Penso che in futuro il M5S diventerà invece l'antagonista naturale della destra, che attualmente è in forma, basta pensare che ha quattro partiti (NCD, FI, FDI e LN) che coprono l'intero arco dal centro all'estrema destra che è compattata quasi ovunque tranne che un paio di città, attualmente è messa molto peggio l'area di sinistra, con il PD dominante ma in crisi nera e le formazioni minori poco significative. Penso che nel giro di 2-3 anni succederà quello che negli anni '50 avvenne sempre a sinistra : il progressivo declino del PSI e l'aumento del PCI diventato in breve tempo primo partito, allora come adesso si spianerebbe alle forze democristiane e conservatrici una ventina d'anni di governo senza un'opposizione in grado di prenderne il posto. 

 

 

Il M5S se vogliamo è l'erede naturale del Popolo Viola

sì vabbè, ciao...


 

 

all'estrema destra che è compattata quasi ovunque tranne che un paio di città

talmente compattata che solo a Roma ha 3 candidati sindaco (casapound, forzaNuova e fronte nazionale) + Storace che sta con Marchini

--

dillo che sti sfondoni li scrivi apposta x provocarmi, su...

talmente compattata che solo a Roma ha 3 candidati sindaco (casapound, forzaNuova e fronte nazionale) + Storace che sta con Marchini

--

dillo che sti sfondoni li scrivi apposta x provocarmi, su...

 

Se hai letto bene mi riferivo all'area della destra governativa (NCD,FI, FDI e LN) che tranne Roma è quasi ovunque compattata, l'estrema destra tutta assieme se prende il 2% è tanto... 

Silverselfer

Il M5S se vogliamo è l'erede naturale del Popolo Viola.

Scusa, ho rimosso quella parte troppo personalistica e molto colorita dal mio post precedente e ora la tua affermazione pare campata per aria ... in ogni modo, il Popolo Viola nacque molto tempo dopo del Blog di Grillo ed è successivo anche alle prime formazioni del M5S che si presentarono alle elezioni emiliane. All'epoca Di Pietro frequentava i palchi grillini insieme a Travaglio eccetera ... se proprio dobbiamo trovare una cronologia per indicare una successione, Il Fatto Quotidiano e il Popolo Viola sono una conseguenza scaturita da quelle piazze.

 

Il Popolo Viola ha una genesi assai misteriosa con il fantomatico San Precario che non si è mai saputo se esistesse veramente, e la sua pagina nazionale su FB da cui venne il No B-Day ... metto questo piccolo contributo tanto per ricordare quel 2009 che, seppure non troppo lontano, pare che se lo siano dimenticato tutti ... pur di non rendersi conto che Renzi governa con quel parlamento e i voti della peggio feccia di quella classe politica.

 

 

Alla fine del video c'è la firma "degli amici di Bologna di Beppe Grillo" ... ma la pax tra i due movimenti durò poco ... appena qualche settimana dopo il No B Day a Roma ci si scannò per lo "scandalo" di chi pagò il mega palco ... non fu mai ammesso, ma i soldi ce li mise Di Pietro e il suo IDV che con Il Popolo Viola voleva catturare il consenso dei grillini ... per dire ... il nostro presidente romano era Gianfranco Mascia, che a quei tempi se non ricordo male era responsabile dell'ufficio stampa dell'IDV ... I rapporti si ruppero definitivamente con Grillo che lanciò la sua fatwa e ci fu la prima epurazione di fatto dal M5S di chiunque fosse coinvolto nel Popolo Viola.

 

La differenza tra "noi" e "loro" era il principio di legalità e difesa della costituzione repubblicana ... la leggevamo in piazza e durante i presidi ... presenziavamo i seggi elettorali e con noi c'erano moltissimi dell'ANPI che ci ospitavano anche nelle loro sedi ... sostanzialmente noi si voleva cambiare il sistema in rispetto delle leggi costituzionali e l'aiuto della magistratura, mentre i grillini erano per la rivoluzione dura e pura ... ma avevamo in comune i nemici che, badate bene, non era Berlusconi che pure combattevamo, ma la sinistra istituzionale del PD ... erano loro che ci segavano le gambe e non ci volevano tra i piedi. Solo Il Fatto Quotidiano ci dava visibilità e ancora oggi ci consente di scrivere sulla sua versione on line.

 

Ma ora basta che sono andato fin troppo OT ... no, devo dire un'ultima cosa ... proprio perché ho questa piccola esperienza di militanza, posso dire che se il M5S non avesse un ordinamento così rigido molto verticalizzato, avrebbe fatto la fine del Popolo Viola ... solo a Roma il gruppo romano si scisse con i Violaverso all'indomani del No B Day, o forse lo stesso giorno chissà ... e così via in ogni città, paese o regione, tutti in lotta contro tutti ... i toscani erano i più agguerriti che manco ai tempi del rinascimento con accuse di ogni genere e dissidenze varie.

 

C'è un detto inglese che più o meno recita ---> non si può portare dei gatti al pascolo ---> aggiungo io ---> perché se ne metti troppi insieme si scannano.

 

Resta il fatto inconfutabile che se oggi non ci fosse il M5S, quel dissenso che riesce a catalizzare sarebbe stato catturato dall'estrema destra come succede nel resto d'Europa, quindi in tempi di "mali minori" tolleriamo noi il dispotismo del direttorio grillino che "saggiamente" tiene salde le redini del movimento.

Se hai letto bene mi riferivo all'area della destra governativa (NCD,FI, FDI e LN)

peccato però che scrivesti LETTERALMENTE

fino all'estrema destra che è compattata quasi ovunque tranne che un paio di città,

E cmq pure la fu "destra governativa" non mi pare tanto unita dalle altre parti (vedi Torino, Bologna, mi pare di aver letto qsa pure su Bolzano l'altra settimana..)

 

 

 

il nostro presidente romano era Gianfranco Mascia

 

ma è lo stesso che adesso ha fatto le primarie del pd coll'orsacchiotto di peluche??

marò...

Edited by freedog

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