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Paura della solitudine


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Sono tornato da poco a Roma dopo un periodo all'estero e allo stesso tempo sono tornato single dopo un lungo periodo della mia vita in cui sono stato più o meno sempre fidanzato. Devo dire che l'impatto con questa nuova vita è stato per me durissimo, soprattutto per quanto riguarda  il fare nuove conoscenze (amicali, romantiche ecc..) In ambito gay. Ormai nelle chat sembra che non si riesca andare oltre le solite 3 domande (zona, anni, ecc..) e poi o ci si incontra per la scopata o non se ne fa niente. Trovare sesso è facilissimo ma trovare uno che ti invita per un caffè, una passeggiata o un aperitivo è diventata la ricerca del santo graal. Nei locali sembra che tutti stiano li a far la sfilata e le uniche persone che riesci ad avvicinare son quelle che poi ti porterai a letto per poi neanche salutarsi il giorno dopo.

Io mi chiedo, ma possibile che nel mondo gay la voglia di stringere rapporti umani sia totalmente sparita? Io ho 33 anni e mi sento ancora giovane ma mi viene da chiedermi cosa sarà la mia vita a 40, 50 ecc.. se già oggi fare i conti con la solitudine è diventata la mia quotidianità.

Di sicuro non avrò figli e anche l'idea di avere un compagno mi sembra ormai poco  più che una fantasia. Di amicizie ne ho pochissime che mi porto avanti da anni ma risulta davvero difficile stringerne delle nuove. Ho avuto varie relazioni e quello che ho sempre visto nelle mie storie e in quelle di altri è l'estrema facilità con cui si manda tutto all'aria al primo problema o alla prima sbandata.

E nonostante nel corso degli anni abbia frequentato locali, associazioni, iniziative varie e conosciuto centinaia di omosessuali, di coppie veramente affiatate che stavano insieme da anni ne ricordo pochissime.

Mi sembra che l'imperativo del mondo gay sia "divertirsi" come se non ci fosse un domani, e non pensare a costruire nulla. Spesso quando esprimo questi miei pensieri vengo tacciato di omofobia interiorizzata, di visioni distorte e negative delle cose. E allora ho pensato di scriverlo qua, per sentire i vostri pareri.

Perchè magari mi farebbe bene sentire persone che hanno esperienze differenti dalle mie, magari più positive. Scusate per la pesantezza dello sfogo ma avevo veramente bisogno di farlo 

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non avendo mai avuto relazioni e mai contatti con il mondo gay quello che tu racconti fa molta tristezza. ad ogni modo, secondo me, ciò è spiegabile dalle condizioni in cui l'ambiente circostante ci conduce. la gente difficilmente accetta coppie gay che vede passeggiare per il centro mano nella mano. ciò conduce ad una ghettizzazione e ad una forte difficoltà ad intraprendere forti relazioni di amicizia cosi come d'amore

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Mi sembra che l'imperativo del mondo gay sia "divertirsi"

 

Io non credo che la prassi corrente nel giro gay sia neppure questa. Credo che internet e la facilità estrema ad incontrare persone a scopo sessuale abbia prodotto un effetto contrario alla realizzazione del piacere, cioè a una de-valorizzazione assoluta della persona che si ha di fronte, la quale viene trattata nello stesso modo in cui si trattano i carciofi in un banco di verdure al mercato: li si valutano dall'aspetto in due secondi, e poi via; spesso, proprio come nei mercati, per non procedere a nessun acquisto. C'è un fondo di evidente negazione in tutto ciò. Il problema è dunque reale, e molte altre riflessioni si potrebbero aggiungere alle tue. E non si tratta nemmeno se qualcuno abbia esperienze più positive delle tue, perché una ristretta percentuale dei casi che ha fortuna c'è sicuramente, e anche tu potrai avere una occasione migliore; il problema è che sarà sempre un'eccezione, in una società mercificata e per di più in una ristretta minoranza quale sono i gay. È addirittura ridicolo, grottesco, che tu debba precisare che a 33 anni 'ti senti ancora giovane'! ma capisco che tu sia indotto a parlare così. La cosa più grave è che molti di coloro che vivono in questo stato di cose spesso lo neghino o ne esultino ilari, a seconda dei casi, perché nessuno vuol vedere (ci vorrebbe una coscienza politica, etica, umana, per questo) che un simile tipo di vita è fondato sulla non-espressione, sulla riduzione degli individui a oggetti interscambiabili. 

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Il motivo per cui sei un "omofobo interiorizzato"

non ha nulla che vedere con il tuo disagio;

ha a che vedere solo con quelle che ritieni le cause del tuo disagio

ovvero il fatto che pensi che i tuoi problemi derivino dalla tua omosessualità.

 

Intendo dire che una ragazza di 33 anni che si lamenti delle stesse cose

non darebbe mai la colpa alla sua "eterosessualità";

anche se pressappoco dirà cose molte simili alle tue

("I maschi sono degli immaturi che pensano solo a scopare,

se mi snobbano così a trent'anni figurati quando ne avrò cinquanta").

 

(Ti paragono a una ragazza perchè i tuoi coetanei etero sfortunati

dicono delle cose molto diverse: cioè che le ragazze se la tirano,

vanno solo con quelli pieni di soldi e ti "usano come amico"

per farsi portare in giro e di te non gliene frega niente.)

 

Il punto è che nell'ambiente gay c'è chi ci sguazza e c'è chi ci affoga.

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Vorrei solo precisare che il mio problema non è "se non mi si pigliano a 30 anni non mi si pigliano più". Probabilmente non mi sono spiegato bene io. Era una riflessione sulle difficoltà relazionali all'interno del mondo gay a 360° , ovvero trovare altre persone che abbiano voglia di conoscerti e viverti come persona al di là del fatto che possa essere per una grande amicizia, una storiella di 3 giorni , l'amore della vita o semplicemente chiacchierare 1 ora con uno sconosciuto e conoscere la sua storia. 

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il fatto è che il mondo gay è un po' come quello che una volta erano le agenzia matrimoniali. chi ci va è perchè nel suo quotidiano non riesce a trovare il compagno e deve ricorrere al ghetto.

 

e nel ghetto non ci si comporta come nella vita quotidiana e anche gli altri si comportano diversamente rispetto alla vita quotidiana.

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Io di preciso non ho capito perché non si voglia parlare:

probabilmente c'è una sfiducia generalizzata verso la conversazione.

 

Stiamo però attenti a cosa chiediamo quando cerchiamo "amicizia".

Perché le amicizie si fondano su qualcosa di diverso rispetto alla sessualità.

E' inutile dire  che si cerca di "trovare altre persone che abbiano voglia di conoscerti e viverti come persona al di là del fatto che possa essere per una grande amicizia"

e cercare questa cosa nel mondo gay, quando non si è capace di trovare qualcosa di simile fuori dal mondo gay.

 

Il miglior punto dove lavorare per avere una vita sociale gay interessante

probabilmente consiste nel dichiararsi con i propri amici etero con cui si condividono le nostre passioni.

Il guaio è che sono poche le persone gay che hanno davvero delle passioni o dei veri amici etero.

 

Per me sono state fondamentali le passioni per i giochi da tavolo, la politica e un certo genere di musica.

E un po' alla volta sono riuscito a rendermi interessante oltre alla mia semplice omosessualità.

Questo è il nodo centrale nella costruzione di una rete di relazioni gay:

non mettere l'omoessualità al centro, ma partire dal resto.

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Ricordo ancora quando a 17 anni feci coming out con tutta la mia comitiva di amici... Da allora non ho mai smesso nella mia vita sociale di essere me stesso senza nascondermi.Poi purtroppo gli amici etero a 30-35 si sposano e cominciano a far figli, gradualmente si ritirano dalla vita sociale e alla fine sei fortunato se li vedi una volta ogni 6 mesi per una cena.  

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Il punto è che nell'ambiente gay c'è chi ci sguazza e c'è chi ci affoga.

 

 

 


Solo a me vogliono portare a prendere un caffè, birra, cena? Se vuoi te li passo un po'...Anche perché, dopo un altro mese travagliato con l'ennesimo tipo, li sto rifiutando tutti...

 

Ah beh, la cosa peggiore sono quelli che ci sguazzano e fanno i fighi ovviamente :D

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Molte delle cose che hai detto le penso anche io, capisco benissimo come devi sentirti ma non bisogna mai perdere è la speranza altrimenti è la fine

 

Anche sei hai 33 anni non è troppo tardi per conoscere nuova gente. E anche se nel mondo gay è vero che molti vogliono solo divertirsi ci sono anche tante persone che cercane esattamente quello che cerchi tu, te lo garantisco. Bisogna far la differenza, non mollare... :) Nessuno è fatto per star solo

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Mina Vagante

Condivido molte delle tue osservazioni, altre invece rispondono a classici -seppur spesso veri- stereotipi.

 

Posso solo augurarti di ritrovare la felicità e la fortuna di cui hai già saputo godere nel passato, intanto non disperare: la solitudine è una condizione -una delle tante, come la socialità, ad esempio- ontologicamente a noi connaturata, basta sapervi convivere e vedrai che troverai altre solitudini a cui avvicinarti, finanche da amare, così che sarete meno soli...

 

In bocca al lupo!

Edited by Mina Vagante
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Era una riflessione sulle difficoltà relazionali all'interno del mondo gay a 360°

 

E' una difficoltà che c'è sempre stata... ( mia opinione )

 

Venti anni fa si teorizzava il fatto che i gay facessero amicizia dopo

aver fatto sesso, che era la teorizzazione di una situazione che già

fotografava una difficoltà relazionale esistente

 

Magari alcuni reagivano con l'entusiasmo dei 20 anni andando in 

quei due-tre posti in cui fosse possibile fare "compagnia" e quindi

non vedevano ciò che già era vero per persone di generazioni precedenti

 

Si sono fatti i locali di socializzazione, spesso però ci si va e ci si trovano

tavoli di coppie...e non è sempre facile inserirsi in una situazione, che sembra

già determinata

 

Ma la soluzione non può certo stare nell'aggiungersi al numero di coloro che

cercano in chat un appuntamento per andare allo stesso bar e sedersi allo

stesso tavolino già in coppia, in una situazione determinata

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33 anni di roma :P

 

io sono arrivato a farmi bidonare 10 volte di fila, spendere 50 euro a 18anni e mezza giornata di viaggio per poi trovarmi desolato in una stazione lontana da casa, e aspettare fiduciosamente 3 giorni e poi ancora 3 settimane per una persona con la quale avrei potuto costruire qualcosa...

 

ora non mi va più di buttarci via tempo e denaro...

 

se tu sei sempre disponibile per gli altri, ma poi quando hai bisogno su 20 persone che contatti nessuno ti aiuta e inoltre nessuno si degna nemmeno di mandarti un sms in risposta... allora o fai pure tu come loro, o sei l'unico a rimetterci.

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Premetto che io non sono mai stato in un locale gay o simili, però mi viene da domandare; dopo aver saggiato la realtà di questi posti, perché li frequentate?

Alcuni conoscenti che frequentano locali e feste, partecipano attivamente a quello che poi definiscono schifo.

Prima partecipano con tutte le scarpe e poi li senti dire che non riescono a trovare nessuno di serio, nessuno che vada oltre il sesso.

E se gli chiedi spiegazioni, loro ti rispondono che purtroppo il mondo è così e se non sei così, vieni isolato.

Ma meglio isolato tutta la vita che buttarsi via nella speranza di trovare qualcuno che magicamente vada oltre. Della serie ho visto la luce.

Resto dell'idea che l'oltre delle cose possiamo essere noi come individui. In certi ambienti fare la differenza è davvero troppo semplice, il problema vero è che quella differenza non c'è.

Edited by PepiT
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@Astronauta, ti capisco in tutto.

Attualmente , dopo quasi nove anni di relazione io e il mio compagno siamo in crisi profonda anche se abbiamo lottato tenacemente a tutte le difficoltà che porta una relazione nel corso della sua storia, dalle incomprensioni al calo del desiderio sessuale e il più delle volte abbiamo rivolto lo sguardo altrove per non ferirci , ma onestamente ,almeno al momento si profila l'unica soluzione sensata...

La cosa che mi spaventa di più è proprio la superficialità dell'ambiente gay , non tanto la solitudine anche perchè io come carattere sono piuttosto introverso e la solitudine a volte la considero un gran dono.

Che il nostro sia un ambiente superficiale è assodato , ma questo fin da quando avevo la tua età (io ormai vado per i 49)...

Quindi che dire, sicuramente troverai un nuovo compagno , ti innamorerai ancora e ancora....

Ma alla fine ci si ritrova sempre soli ed è meglio imparare a convivere con questa solitudine che è sempre li a farci da ombra....

Edited by StevenRob
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 Mamma quant'è vera sta cosa!! Ti stimo

Ti ringrazio :-)

Non è una frase ad effetto è solo una verità che si solidifica durante il nostro cammino.

Ammetto che comunque non mi trovo in un periodo particolarmente gioioso e vedo un po tutto nero... 

Edited by StevenRob
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mentecritica

@Astronauta, ti capisco in tutto.

Attualmente , dopo quasi nove anni di relazione io e il mio compagno siamo in crisi profonda anche se abbiamo lottato tenacemente a tutte le difficoltà che porta una relazione nel corso della sua storia, dalle incomprensioni al calo del desiderio sessuale e il più delle volte abbiamo rivolto lo sguardo altrove per non ferirci , ma onestamente ,almeno al momento si profila l'unica soluzione sensata...

La cosa che mi spaventa di più è proprio la superficialità dell'ambiente gay , non tanto la solitudine anche perchè io come carattere sono piuttosto introverso e la solitudine a volte la considero un gran dono.

Che il nostro sia un ambiente superficiale è assodato , ma questo fin da quando avevo la tua età (io ormai vado per i 49)...

Quindi che dire, sicuramente troverai un nuovo compagno , ti innamorerai ancora e ancora....

Ma alla fine ci si ritrova sempre soli ed è meglio imparare a convivere con questa solitudine che è sempre li a farci da ombra....

Questo messaggio e' tanto vero quanto triste...Purtroppo è così...Il mondo gay, ovunque tu vada, è così...Delusioni, rifiuti, prese in giro, tradimenti...Bisogna impararci a vivere e farsi forza...Io ormai viaggio come nelle montagne russe...Non ti nascondo che sono molto triste perché stare SEMPRE, SEMPRE e SEMPRE soli non è il massimo e soprattutto stare alla continua ricerca di attenzioni, coccole con persone che di te non gliene frega nulla...:-( Ecco perché non ho nemmeno più voglia d'incontrare i ragazzi per un caffè, birra o quello che volete...Mi sono strarotto, già quando me lo propongono mi scende il latte ai ginocchi...perché tanto 9/10 so già come va a finire...
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Dunque. Sono perfettamente d'accordo con Almadel quando parla di un'eccessiva enfasi psichica posta sull'omosessualità in qualità di fattore determinante la socialità. In altre parole, non credo che l'omosessualità sia una ragion sufficiente per dire che "siamo tutti poligami -condizione che comunque condividiamo col resto dell'umanità-, sciocchi, asettici nei rapporti, frigidi a livello amoroso". Vedo con molto sospetto (o forse voglio ingenuamente sperare che non sia così) l'idea che l'omosessualità possa essere una sorta di substrato psichico in cui possono attecchire tutte quelle caratteristiche tristissime di cui si racconta.

Una delle cose che più sarebbe corretto fare è coming out con almeno una persona a noi molto vicina: io l'ho fatto con due amiche di 28 anni cui tengo molto. Purtroppo con la mia compagnia di amici attuale no, ma perché sono troppo immaturi per affrontare la cosa, e non c'è nulla che mi ferisca maggiormente dell'incapacità di affrontare l'argomento da parte di qualcuno con cui ho un legame.

Va da sé che la nostra condizione esistenziale, nel relazionarci all'altro omosessuale, è radicalmente diversa da quella di un etero: l'amicizia tra maschi etero è diversa da quella tra maschi gay. Nessuna delle due è meglio o peggio, ma partono da visioni dell'altro diverse. Nel caso degli omosessuali c'è sempre di mezzo anche la nascosta possibilità erotica. Non importa se poi tra due amici gay mai e poi mai avverrà un rapporto sessuale, l'altro è visto in ogni caso con una più o meno pronunciata ambivalenza: è sì mio amico, ma anche possibile rivale in amore (cosa che vale anche per gli etero) e soprattutto possibile amante (cioè possibile persona che prova attrazione per me) o amato (cioè persona per cui io provo attrazione).

Non mi esprimo su quali siano le conseguenze di tale ambivalenza: non ho amici gay. Mi limito a constatare questa cosa giusto per fare ordine nel topic.

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forse, e dico forse, soltanto quando si riuscirà a vivere la propria sessualità come tutte le cose naturali che ci riguardano, si smetterà di vivere tentando di affermarla con qualsiasi cosa respiri un minimo. E magari, è un augurio, si riuscirà a vivere come persone e non come macellai

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mentecritica

@Mentecritica, un conto è rendersi conto come è l'ambiente e un conto è arrendersi , tutti i miei amori sono valsi la pena di essere vissuti , mai arrendersi , quel 1/10 ne vale sempre la pena!

A trovarlo...io sono anni che sono single e le ho paravate tutte...:-O

 

@ Amor-fati ed è anche vero quello che dici sulle amicizie tra gay, c'è molta competizione (si ammazzano per un cazzo), all'altro puoi piacere, ecc...Io, onestamente, sono molto netto, se è un mio amico non lo vedrò mai come amante o trombamico ma lo vedrò solo come amico con cui confidarmi, uscire, ecc...Ne' lo posso vedere come rivale, non ho mai visto di buon occhio queste cose, onde evitate discussioni per un cretinetti trovato in discoteca mai mi sono messo in mezzo anche se non posso dire il contrario...

Edited by mentecritica
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Finché parlerai di "mondo gay" credo che per te non cambierà nulla :) tutto il mondo è paese, sui siti d'incontri e chat simili spesso si incontrano casi umani e gente che cerca ossessivamente la botta e via, è così da sempre, se ci vai con l'idea di trovare il principe azzurro sei un allocco. Come anche in ambienti reali ci sono maniaci e persone che basano la propria vita sul sesso, la vera differenza sta solo in te se sei abbastanza intelligente da capire che persone hai davanti e cosa vogliono, e se ti fai fregare così tante volte e spudoratamente sei un allocco e un ingenuo. Cerca persone che cercano quello che cerchi tu.

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Finché parlerai di "mondo gay" credo che per te non cambierà nulla :) tutto il mondo è paese, sui siti d'incontri e chat simili spesso si incontrano casi umani e gente che cerca ossessivamente la botta e via, è così da sempre, se ci vai con l'idea di trovare il principe azzurro sei un allocco. Come anche in ambienti reali ci sono maniaci e persone che basano la propria vita sul sesso, la vera differenza sta solo in te se sei abbastanza intelligente da capire che persone hai davanti e cosa vogliono, e se ti fai fregare così tante volte e spudoratamente sei un allocco e un ingenuo. Cerca persone che cercano quello che cerchi tu.

Non mi faccio fregare e infatti concludo poco niente. Cerco persone che cercano quello che cerco io e come ho detto ho conosciuto molte persone in tutti i canali possibili di incontro, le mie perplessità nascono proprio da questo. Grazie comunque per le belle parole di incoraggiamento. 

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@Astronauta, ti capisco in tutto.

Attualmente , dopo quasi nove anni di relazione io e il mio compagno siamo in crisi profonda anche se abbiamo lottato tenacemente a tutte le difficoltà che porta una relazione nel corso della sua storia, dalle incomprensioni al calo del desiderio sessuale e il più delle volte abbiamo rivolto lo sguardo altrove per non ferirci , ma onestamente ,almeno al momento si profila l'unica soluzione sensata...

La cosa che mi spaventa di più è proprio la superficialità dell'ambiente gay , non tanto la solitudine anche perchè io come carattere sono piuttosto introverso e la solitudine a volte la considero un gran dono.

Che il nostro sia un ambiente superficiale è assodato , ma questo fin da quando avevo la tua età (io ormai vado per i 49)...

Quindi che dire, sicuramente troverai un nuovo compagno , ti innamorerai ancora e ancora....

Ma alla fine ci si ritrova sempre soli ed è meglio imparare a convivere con questa solitudine che è sempre li a farci da ombra....

 

E non credi che proprio per questo spettro della solitudine e per il fatto che non abbiamo accesso al "percorso" figli-famiglia ecc.. Dovremmo essere più solidali e sociali gli uni con gli altri? 

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