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CO dei minorenni: è giusto?


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Non pensavo potesse esistere nel 2014 dei ragazzi cosi mentalmente.

Trovo assurdo che critichi lunastorta perche' bazzica sui forum a 14 anni. A parte che i tempi sono cambiati ed e' giusto che le generazioni che hanno a disposizione la tecnologia la usino.

Io che sono piu' vecchio di te di due anni ho iniziato in prima media (chattare/parlare con gente con cui giocavo online) e non mi sembra abbia qualche sorta di problema.

 

Detto questo, trovo giusto che affermi che bisogna accettare il pensiero degli altri. E' giustissimo e condivido. Ma e' giusto anche cestinarlo.

Non bisogna farsi condizionare dagli altri, specie i propri genitori. Se a loro non gli va bene una cosa, fatti loro io continuo sulla mia strada.

Rispettare un pensiero non significa che debba accettarlo per forza. E' questo forse che non hai ancora capito.

 

A sto punto', visto i tuoi commenti, mi chiedo cosa aspettino a fare delle lezioni sull'omossessualita', a posto di insegnare una materia inutile come religione, per farla conoscere meglio ai giovani e ai genitori.

I genitori avrebbero meno problemi ad accettare un figlio gay, e il ragazzino avrebbe meno cose a cui pensare (io me ne pento di non averlo detto ai miei anni fa e adesso sto dove sto, nel limbo del dubbio.

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  • il Re del nulla

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  • Sampei

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Hai ragione, però siamo sempre lì: viene travisata l' interpretazione del termine "proibire".

 

No non siamo da nessuna parte. Non vorrei fare il pedante, ma se tu il termine "proibire" lo adoperi per primo, poi ti fraintendiamo per forza.

Allora, correggi le tue affermazioni e poi ti risponderemo di conseguenza.

@Il Re del Nulla

Il CO è la cosa che mi fa più vergognare, perché sono una persona socievole, ma riservata.

Nonostante ciò, dopo la mia dichiarazione, mi sento più sicuro ed ho rafforzato alcune amicizie, per finirne di altre.

Mia madre è ancora sotto shock e secondo me ha paura dei pregiudizi che la gente può crearsi sulla mia famiglia, dato che abito in un paesino di cortile dell'omofoba Sicilia; proprio per questo motivo mi ha consigliato di laurearmi, trovare un lavoro ed andare via, senza che lo sappiano mio padre e mia sorella, ai quali comunque lo dirò per chiarire la mia situazione.

In totale penso che il CO sia stato un bene, perché io ho piena consapevolezza riguardo il mio orientamento sessuale senza alcun ripensamento ed ho sviluppato una sicurezza che prima non avevo.

Sappi che non tutti sanno di me, ma solo le persone che io ritengo importanti nella mia vita, anche perché l'omosessualità non è una bandierina da sventolare ai quattro venti, ma è una parte della mia vita privata.

 

 


In effetti la nuova generazione è un po' precoce

 

Non è vero, anzi.

http://www.ilpost.it/davidedeluca/2014/03/13/sesso-adolescenti-beatrice-borromeo/

 

 

 


anche perché l'omosessualità non è una bandierina da sventolare ai quattro venti, ma è una parte della mia vita privata.

 

Sì, finché sei giovanissimo forse è così;

ma appena stai con un ragazzo più di una settimana

smette di essere un vostro fatto privato.

@prefy ed è giusto così!

(nei limiti del buon costume)

 

E i genitori devono fare capire ai figli di non aver paura

A tener per mano la ragazza o il ragazzo.

Se i genitori dicessero al figlio:

"senti se sei gay tienitelo per te e resta nascosto fino ai 18/20 anni

E se hai problemi cazzi tuoi" soltanto al redelnulla sembra una buona idea.

 

Tanto vale dire al figlio di non avere la media dei voti superiore a 8

Se no i compagni lo possono prendere in giro,

Oppure di non portare lenti o occhiali.

E se il figlio é di colore meglio dargli una verniciata bianca fino ai 18

Oppure se é buddista dovrebbe andare in chiesa lo stesso fino a 18 anni.

il Re del nulla

In effetti la nuova generazione è un po' precoce, ma sono fiero di non rappresentarla, poiché è uno schifo  :uhsi:  comunque conosco decisamente la differenza tra sessualità e omoaffettività.

La mia famiglia non è omofoba, ma potrebbe fare della mia omosessualità una cosa ''imbarazzante''; e non mi va di convivere con madre, padre, fratello e sorella in questo clima. Riferendosi a conoscenti, amici ecc., anche qui non ho intenzione di fare CO, naturalmente. Potrebbe ''rovinarmi la reputazione'', grazie alla situazione in Italia che tutti conosciamo. Le uniche persone che sanno del mio orientamento è un'amica (che a sua volta mi ha confessato di essere lesbica!), un'altra mia amica e forse un mio amico con tendenze omosessuali, a livello di comportamento, di cui sono innamorato da più di 3 anni (in teoria 1, dato che prima ero represso e non mi rendevo conto di essere attratto da lui)..ma questo è un altro discorso 

 

Piano piano rispondo a tutti...

 

Perché la tua famiglia potrebbe fare della tua omosessualità un motivo di imbarazzo?

E perché rovinarti la reputazione?

 

Un tuo amico ha un comportamento omosessuale secondo te? E da cosa lo pensi?

 

Se ti riferisci ad un' ipotetica effemminatezza sappi fin da subito che non significa assolutamente niente, l' essere effemminato non è direttamente proporzionale all' essere gay, quella è una caratteristica intrinseca della persona come, per esempio, chi ha un tic nervoso oppure gesticola molto quando parla.

il Re del nulla

Rileggiti meglio tu i post perché NESSUNO ha confermato il tuo discorso

(ti concedo @kobol se vuoi che certamente non ha argomentato un granchè).

 

Io son giá stato piú che preciso nei miei post precedenti e mi ripeterei e basta.

 

Anche quando non ci fosse nessuna conferma da parte di nessuno va bene così, ti ripeto per l' ennesima volta che non è l' applauso del mondo che cerco, ma solamente un confronto e cercare di capire cosa spinga un' adolescente a rivelarsi precocemente e soprattutto quali conseguenze ha vissuto su di sé.

Edited by il Re del nulla
il Re del nulla

Non bisogna farsi condizionare dagli altri, specie i propri genitori. Se a loro non gli va bene una cosa, fatti loro io continuo sulla mia strada.

Rispettare un pensiero non significa che debba accettarlo per forza. E' questo forse che non hai ancora capito.

 

A sto punto', visto i tuoi commenti, mi chiedo cosa aspettino a fare delle lezioni sull'omossessualita', a posto di insegnare una materia inutile come religione, per farla conoscere meglio ai giovani e ai genitori.

I genitori avrebbero meno problemi ad accettare un figlio gay, e il ragazzino avrebbe meno cose a cui pensare (io me ne pento di non averlo detto ai miei anni fa e adesso sto dove sto, nel limbo del dubbio.

 

E chi ha criticato lunastorta? Dove hai letto che l' ho apertamente "criticato"? Ho solamente fatto un' osservazione, mah...

Siccome ho sempre saputo che in molti forum è richiesta una età minima per l' iscrizione il fatto mi ha incuriosito tutto qui.

 

Continuate a parlare di "farsi condizionare dagli altri", ma avere un dialogo o semplicemente stare ad ascoltare cosa l' altro ha da dire non è per niente un condizionamento, è solo apertura mentale.

 

Sbagli di grosso quando dici dei tuoi genitori: "se capiscono bene, altrimenti la vita è solo mia e faccio come mi pare"; dovresti piuttosto a questo punto cercare di spiegare loro alcune cose, magari che ne sai, possibilmente non aspettano altro che quello!

 

Sul discorso dell' omoaffettività (perché fondamentalmente è questa quella che maggiormente andrebbe spiegata), insegnata al posto della religione ti do pienamente ragione, servirebbe molto nelle scuole però spiegata per come realmente è, e non per come

si vorrebbe che fosse.

il Re del nulla

@Il Re del Nulla

Il CO è la cosa che mi fa più vergognare, perché sono una persona socievole, ma riservata.

Nonostante ciò, dopo la mia dichiarazione, mi sento più sicuro ed ho rafforzato alcune amicizie, per finirne di altre.

Mia madre è ancora sotto shock e secondo me ha paura dei pregiudizi che la gente può crearsi sulla mia famiglia, dato che abito in un paesino di cortile dell'omofoba Sicilia; proprio per questo motivo mi ha consigliato di laurearmi, trovare un lavoro ed andare via, senza che lo sappiano mio padre e mia sorella, ai quali comunque lo dirò per chiarire la mia situazione.

In totale penso che il CO sia stato un bene, perché io ho piena consapevolezza riguardo il mio orientamento sessuale senza alcun ripensamento ed ho sviluppato una sicurezza che prima non avevo.

Sappi che non tutti sanno di me, ma solo le persone che io ritengo importanti nella mia vita, anche perché l'omosessualità non è una bandierina da sventolare ai quattro venti, ma è una parte della mia vita privata.

 

Inizio subito col dirti che anch' io sono siciliano sai?

Ma come, proprio tu che vivi nella straordinaria Catania e sei siciliano " ca a' scoccia" parli male della tua terra?

 

Noi siciliani NON siamo più omofobi di nessun' altro popolo presente sulla faccia della Terra, chiaro?

 

Non ti bastano i già tanti, troppi polentoni nordici che ci disprezzano e ci calpestano (tranne quando poi d' estate invadono letteralmente la Sicilia a scassarci la minchia per le vacanze) ?

 

Hai scritto bene: la mamma non è sotto shock, ha solo paura dei giudizi della gente, che è un' altra cosa, ma lei dentro di sé sotto sotto non ti disprezza al contrario, tant' è che secondo lei per il tuo bene dovresti andare via (non farlo assolutamente se non te la senti e sei a posto ed in pace con te stesso), cerca piuttosto di dimostrarle chi sei veramente.

 

E fai benissimo a volere coinvolgere papà e sorella, non è detto che perché tua madre ha avuto questa prima reazione iniziale anche loro debbano averla allo stesso modo.

il Re del nulla

Chissà perchè gli etero minorenni, maggiorenni e di ogni età  non si pongono mai il problema della loro bandierina da sventolare ai quattro venti, mondo cane!

 

Te lo scrivo io il perché anche se è facilissimo da capire: il mondo intero è da sempre rivolto solo all' eterosessualità, ecco perché noi abbiamo bisogno di farci sentire di più anche se siamo la maggioranza.

 

Pensa ai cosiddetti "repressi" e a quelli che non si dichiarano, inclusi loro si può tranquillamente dire che praticamente l' intera popolazione maschile mondiale sia tutta della nostra sponda o quantomeno bi!

il Re del nulla

Se i genitori dicessero al figlio:

"senti se sei gay tienitelo per te e resta nascosto fino ai 18/20 anni

E se hai problemi cazzi tuoi" soltanto al redelnulla sembra una buona idea.

 

Tanto vale dire al figlio di non avere la media dei voti superiore a 8

Se no i compagni lo possono prendere in giro,

Oppure di non portare lenti o occhiali.

E se il figlio é di colore meglio dargli una verniciata bianca fino ai 18

Oppure se é buddista dovrebbe andare in chiesa lo stesso fino a 18 anni.

 

Non mi sembra che essere molto bravo a scuola, o portare gli occhiali, essere di colore o buddista possa causare conseguenze negative in un' adolescente.

 

E comunque non dico di rimanere nascosto fino ai 20 anni, ma di aspettare qualche anno ancora, quando tutto sarà più chiaro e strutturato e si potrà affrontarlo diversamente e con più fermezza che non a 14 anni, omoaffettività inclusa.

Per quale ragione uno che abita in un luogo non può essere schifato dallo stesso luogo in cui vive? Forse per lo stesso motivo per cui deve considerare sacro il volere dei genitori ?

 

Con queste ristrettezze non si va da nessuna parte . Comunque dato che qui nessuno ti ha chiamato NAPULI o TERRONE, è giusto ritrattare un po' quel termine "polentoni nordici" .

Te lo scrivo io il perché anche se è facilissimo da capire: il mondo intero è da sempre rivolto solo all' eterosessualità, ecco perché noi abbiamo bisogno di farci sentire di più anche se siamo la maggioranza.

Guarda che la mia domanda era retorica anche se non penso che siamo la maggioranza

 

Se i genitori dicessero al figlio:

"senti se sei gay tienitelo per te e resta nascosto fino ai 18/20 anni

Velatamente i miei avrebbero voluto che lo tenessi nascosto, innanzitutto a loro!   Anche se ero ben oltre i 20 anni

Edited by prefy
Lunastorta123

Piano piano rispondo a tutti...

 

Perché la tua famiglia potrebbe fare della tua omosessualità un motivo di imbarazzo?

E perché rovinarti la reputazione?

 

Un tuo amico ha un comportamento omosessuale secondo te? E da cosa lo pensi?

 

Se ti riferisci ad un' ipotetica effemminatezza sappi fin da subito che non significa assolutamente niente, l' essere effemminato non è direttamente proporzionale all' essere gay, quella è una caratteristica intrinseca della persona come, per esempio, chi ha un tic nervoso oppure gesticola molto quando parla.

Perché in Italia sono tutti così, ne farebbero di sicuro una cosa negativa. Rovinarmi la reputazione perché sicuramente ci sarà lo stronzo di turno che lo andrà a dire in giro e sarò etichettato da tutti come ''frocio''...

 

Comunque riguardo al mio amico so perfettamente che l'effemminatezza non determina l'orientamento, ho capito più o meno che lui è omosessuale perché cerca di farmelo capire indirettamente così da non provare troppo imbarazzo

La legge tutela il minore ed anche la libera espressione.

Ciò non toglie che anche il minore abbia il diritto di tutelarsi da solo, ed anche un minore che si senta pronto al co, dovrebbe essere cauto se l'ambiente circostante può reagire in modo violento, mettere a rischio la sua incolumità fisica, psichica, o il suo diritto ad avere una casa. Fermo

restando che nessuno proibisce nulla al minore, è il minore stesso che va a valutare il suo caso.

 

@ilRedelNulla

Quello che ho scritto non penso che riguardi ciò che scrivi tu, mi sembra che tu ponga un caso diverso.

Essere aperti mentalmente non significa essere d'accordo con te. Ti abbiamo ascoltato, nessuno ti censura, ma noi siamo liberi di replicare ed esporre il nostro pensiero, anche molto diverso. Io personalmente non sono d'accordo con il tuo discorso sull'omoaffettività, né sul tuo dichiararti super-partes.

Capisco molto bene il tuo discorso sul primato della famiglia, perché quando ero ragazzino, dai 14 ai 18 diciamo, pensavo che non potevo fare co con gli amici senza farlo con la famiglia, doveva avere proprio la precedenza. Personalmente quando mi sono liberato da quei concetti, ho vissuto molto meglio.

@redelnulla spiegati meglio per "non per come si vorrebbe che fosse", perche' non si e' capito.

 

Ad ogni modo e' risaputo che il meridione e' piu' omofobo del centro-nord. 51% contro il 35% (percentuale altissima a mio parere) e i dati risalgono a settembre 2013.

 

Un altra cosa. Generalmente chi e' effeminato e' gay. Sono rari i casi in cui e' vero il contrario.

Stamattina ho letto la prima pagina del topic e stavo per rispondere alla discussione (in modo abbastanza contrariato relativamente alle tue dichiarazioni), ma mi sono trattenuto dicendomi che in fondo neppure io a 17 anni avevo ancora avuto il coraggio di fare CO.

Tornato a casa da scuola ho fatto CO, e ora posso risponderti con maggiore consapevolezza: sta alla maturità di ciascun individuo decidere quando farlo, e dipende dai sentimenti che prova, dal suo carattere e dall'ambiente in cui vive (aggiungo purtroppo, per certi casi). Quello dell'età è un fattore relativo. L'unico rischio è l'incomprensione, non essendo forse capaci di esprimersi nel migliore dei modi. Ma se uno è impulsivo a 14 anni è probabile che lo sia anche a 18.

Quello che mi ha spinto oggi a non rimandare il coming out è stato il fatto che procrastinando non sarebbe cambiato nulla, anzi, probabilmente sarebbe stato anche più difficile.

 

Per quanto riguarda la questione della famiglia, credo che quando si tratta di dire la verità la serenità del singolo valga più di tutto, e nonostante con queste confessioni ci si possa anche fare del male, sta alla famiglia, e sopratutto all'amore che ciascuno prova per gli altri mitigarne gli eventuali effetti nefasti.

Io stringerei le mani ai 14 enni che fanno co :) Rimandare il co, ovviamente per chi comunque VUOLE farlo, non risolve nulla.. e fare una decisione a 14 anni non è facile. Credo che a 14 anni pensi piu alla reputazione che a 20 anni, io credo... E parlo io che ho fatto co con due persone e basta...:|

Quello che mi ha spinto oggi a non rimandare il coming out è stato il fatto che procrastinando non sarebbe cambiato nulla, anzi, probabilmente sarebbe stato anche più difficile.

Ma a questo punto dicci come è andata, magari con un topic apposito ^^ sono curioso

@Re Del Nulla

Io pagherei per vivere a Catania, invece di abitare in un paesino di 15000 abitanti...

Riguardo alla differenza nordici e meridionali, io ho abitato per sette anni e sono nato in Piemonte e ti posso garantire che c'è un abisso a confronto con la Sicilia. Con ciò non voglio dire che il nord sia meglio del sud, perché ognuna ha delle sue particolarità: la Sicilia è la regione del verde e dell'azzurro ed ha dei paesaggi bellissimi (il mare e l'Etna *.*), mentre il Piemonte, pur essendo il pisciatoio d'Italia (piove spesso), ha paesaggi montuosi straordinari. La differenza sta nello stato di civiltà, perché io oggigiorno entro a contatto con un società che è abituata a buttare le carte per terra con strade piene di buche, a non rispettare le file al MC Donald's, a non mettere il casco quando si guida uno scooter e tante altre cose...mentre in Piemonte, per esempio, queste cose non esistono, se devo essere modesto, ma non significa che sia superiore!

Se ancora facciamo differenze, l'Italia non sarà mai unita e inoltre mi sale il nazismo a sentire ancora "polentoni" e "terroni", perché dimostriamo come siamo un popolo di ignoranti che si fa comandare da dei cretini!

Sono le singole persone che fanno la differenza non il nord o il sud.

Io vivo a Milano da sei anni e vi posso garantire che il grado di inciviltà è alle stelle.

Nella mia zona, hanno dovuto eliminare molti bidoni della spazzatura poiché la gente invece di fare la differenziata, creava delle piccole discariche di qualsiasi cosa intorno a questi raccoglitori. Poi non parliamo della cacca dei cani...

L'unico episodio di omofobia della mia vita lo ho subito a Milano.

Premesso che secondo me un quattordicenne che decide di fare c.o. evidentemente ci avrà pensato su, perché è ben consapevole dei rischi a cui va incontro (oggi come non mai, visto che l'argomento lgbt  non è più un tabù e finalmente se ne parla).

Ne ero consapevole io quando avevo qualche anno in più (e ai tempi veramente non se ne parlava affatto), presumo che ne dovrebbe essere consapevole anche un quattordicenne di oggi.

 

Ritengo quindi il c.o. una scelta prettamente personale e non faccio distinzioni in base all'età.

Anzi, sinceramente ogni volta che vedo una persona sotto i 20 essere dichiarato con tutti, non posso far altro che pensare che, dopo tutto, finalmente un po' le cose sono cambiate.

 

Consigliare ad un quattordicenne di non fare c.o. quando è invece convinto di volerlo fare e dirgli di aspettare minimo 6 anni prima di riprendere l'argomento, significa incrementare i guadagni di tutta la categoria degli psicologi che poi dovranno rimettere in sesto l'emotività di tal soggetto.

 

E no, la famiglia non è sacra, perché la famiglia è formata da individui che ti ritrovi accanto senza averli scelti alla nascita e, in quanto esseri umani, possono avere le loro pecche e i loro difetti, sbagliare e inoltre  potrebbero essere proprio dei pessimi individui.

Sono i genitori a dover tutelare un figlio, non il figlio a doversi annullare per far dormire sogni tranquilli ai genitori, altrimenti non ti metti a fare il genitore ma ti compri un gatto.

 

 

il Re del nulla

Per quale ragione uno che abita in un luogo non può essere schifato dallo stesso luogo in cui vive? Forse per lo stesso motivo per cui deve considerare sacro il volere dei genitori ?

 

Con queste ristrettezze non si va da nessuna parte . Comunque dato che qui nessuno ti ha chiamato NAPULI o TERRONE, è giusto ritrattare un po' quel termine "polentoni nordici" .

 

 

Ghost, innanzitutto grazie per avermi bannato senza alcun motivo dal topic di presentazione di MarioBros, secondo me non avevo scritto nulla di male ma solo espresso una mia opinione, non meritavo la bannatura per così poco, ma vabbè...

 

Pensavo saresti stato uno degli utenti con i quali mi sarei trovato meglio in questo forum specialmente quando mi hai chiesto nella mia pagina di presentazione dello spiritismo.

 

Ho usato il termine "polentoni nordici" esattamente come tanta gente del vostro civilissimo, avanzatissimo, sviluppatissimo, insomma tutto "issimo" Nord fa con noi meridionali da sempre, ma con tono di disprezzo chiamandoci allegramente e con non molta educazione "uè ti terùn"!

 

Perché sai, per noi apostrofarvi come polentoni non ha valore offensivo come per tanti di voi chiamarci terroni con la consapevolezza di umiliare dei connazionali che vanno rispettati esattamente come tutti gli altri e che non devono assolutamente sentirsi degli estranei nella propria patria.

 

Solamente che non volete assolutamente sentirvi dire che siete anche voi omofobi e che l' ottusità e la chiusura mentale esistono ovunque.

il Re del nulla

Perché in Italia sono tutti così, ne farebbero di sicuro una cosa negativa. Rovinarmi la reputazione perché sicuramente ci sarà lo stronzo di turno che lo andrà a dire in giro e sarò etichettato da tutti come ''frocio''...

 

Comunque riguardo al mio amico so perfettamente che l'effemminatezza non determina l'orientamento, ho capito più o meno che lui è omosessuale perché cerca di farmelo capire indirettamente così da non provare troppo imbarazzo

 

Ma no, per fortuna esistono anche persone intelligenti, aperte e comprensive.

Se lo stronzo di turno andasse a dire in giro una cosa del genere senza il tuo consenso, e quindi a questo punto diventerebbe "outing" potrebbe anche pigliarsi una bella querela sai da parte tua sai?

il Re del nulla

La legge tutela il minore ed anche la libera espressione.

Ciò non toglie che anche il minore abbia il diritto di tutelarsi da solo, ed anche un minore che si senta pronto al co, dovrebbe essere cauto se l'ambiente circostante può reagire in modo violento, mettere a rischio la sua incolumità fisica, psichica, o il suo diritto ad avere una casa. Fermo

restando che nessuno proibisce nulla al minore, è il minore stesso che va a valutare il suo caso.

 

@ilRedelNulla

Quello che ho scritto non penso che riguardi ciò che scrivi tu, mi sembra che tu ponga un caso diverso.

Essere aperti mentalmente non significa essere d'accordo con te. Ti abbiamo ascoltato, nessuno ti censura, ma noi siamo liberi di replicare ed esporre il nostro pensiero, anche molto diverso. Io personalmente non sono d'accordo con il tuo discorso sull'omoaffettività, né sul tuo dichiararti super-partes.

Capisco molto bene il tuo discorso sul primato della famiglia, perché quando ero ragazzino, dai 14 ai 18 diciamo, pensavo che non potevo fare co con gli amici senza farlo con la famiglia, doveva avere proprio la precedenza. Personalmente quando mi sono liberato da quei concetti, ho vissuto molto meglio.

 

Giusta osservazione, abbastanza equilibrata.

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