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Innamorato di un amico stretto, come fare?


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Purtroppo io sono un tipo in grado di controllare se stesso, di seppellire le proprie emozioni. Non smetto mai di sorridere, e dentro soffro moltissimo, ma non lo dimostro mai. Non avrei mai voluto innamorarmi di uno dei miei migliori amici. Fin dall'inizio il mio "Gay Radar" mi diceva che fosse omosessuale. Lui ha la sua bellezza, il suo stile, la sua sensualità e il suo fascino, ma soprattutto ha qualcosa di speciale nel suo modo di essere, che non so spiegarmi. Ormai sono circa 3 anni che ci conosciamo, poco a poco siamo diventati sempre più amici, e poco a poco ho iniziato a provare qualcosa per lui, soprattutto quando qualche giorno fa, mi ha confidato che pensava di essere bisessuale (recentemente ha avuto una esperienza sessuale con un ragazzo. Coincidenza? Nhà! Ne è attratto, lui gli piace ma è sempre insicuro della sua sessualità). In quel momento in cui si confido', ho provato una sensazione stranissima, forse di gelosia, cioè in quel momento mi sono reso conto più che mai, che ho da tempo forti sentimenti per lui. 

Da li mi sono detto che non mi faro' mai avanti, so come vanno a finire queste cose, e non voglio rovinare una bella amicizia, pertanto sono del parere che mi passerà... speriamo. 
Poi pero' da domenica mattina, le cose in me, sono peggiorate. In questi giorni non ho la minima idea di cosa io stia provando, so solo che sto malissimo e che vorrei stare attaccato a lui, come domenica mattina. Vi spiego. Domenica mattina, dopo essere rientrati, dalla discoteca, a casa di un amico, ci siamo coricati per terra tutti quanti, eravamo abbastanza stretti ed io casualmente ero accanto a lui. Temevo che succeddesse, in quel momento già avevo il cuore a mille, perché il sol pensiero di dormire stretto a lui, a guardarlo dormire ed a sentire il suo respiro, mi veniva voglia di dare pugni nel muro, perché sapevo e so che probabilmente niente si realizzerà mai. Il seguito mi ha ancor più distrutto. Prima di addormentarci, abbiamo parlato un po tutti quanti, ma io ed lui specialmente, eravamo sempre li a scherzare, a parlare e riparlare. Arriva il sonno, nessuno parla più, e lui inizia ad avvicinarsi sempre di più verso di me, come se non fossimo già stretti. Ad un certo punto, appoggia di poco la sua testa nel mio braccio. Dopo un po si rigira e poi il peggio... si riavvicina sempre di più, e mette le sue gambe fra le mie... più volte nella notte. Stando sempre stretti, eravamo molto vicini, faccia a faccia, ed io calavo la testa verso il basso, avvicinando ancor di più la mia testa verso di lui, ma niente di speciale ho pensato. Pero' mi è stato stretto, gambe su gambe, fino al risveglio. In quel momento mi sono torturato con tante di quelle domande: Ma perché si è messo cosi'? Cosa vorrà dire? Prova forse qualcosa per me? Perché? Perché ha messo le sue maledette gambe sulle mie, e perché si avvicina sempre di più? Perché mi ha tirato per la gamba, per avvicinarmi di più a lui? Sono soltanto mie impressioni? 
Non capivo un emerito c***o, non voglio dare ragione alla ragione, ed adesso mi sento morire, perché vorrei rivivere i momenti di questa mattina. Non criticatemi perfavore se scrivendo sono stato un pericolo per i diabetici :laugh:
 , ma è la prima volta che mi libero cosi, con quello che sento per davvero. Non riesco a smettere di pensare a lui, e ne ho abbastanza di fuggire dai sentimenti e di vivere una vita intorno all'orgoglio difensivo ed ai rimpianti. 

 

Cosa ne pensate?

Edited by Georgia
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https://www.gay-forum.it/topic/26464-innamorato-di-un-amico-stretto-come-fare/
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D'accordo con bastian e con faby: molti rapporti di coppia nascono da un'intensa amicizia, soprattutto alla tua età, ed è bellissimo. Non farti sfuggire questa possibilità.  Prendi tu, stavolta, l'iniziativa (o se la prendesse di nuovo lui, in qualche modo, rispondi). Se poi si mostrasse ancora incerto sulla sua sessualità, non stare lì a pregarlo, o metterti a discutere: niente parole. Solo, mostrati normale e disponibile, e 'attaccalo' sul lato dionisiaco :D

Temevo che succeddesse, in quel momento già avevo il cuore a mille, perché il sol pensiero di dormire stretto a lui, a guardarlo dormire ed a sentire il suo respiro, mi veniva voglia di dare pugni nel muro, perché sapevo e so che probabilmente niente si realizzerà mai. Il seguito mi ha ancor più distrutto. Prima di addormentarci, abbiamo parlato un po tutti quanti, ma io ed lui specialmente, eravamo sempre li a scherzare, a parlare e riparlare. Arriva il sonno, nessuno parla più, e lui inizia ad avvicinarsi sempre di più verso di me, come se non fossimo già stretti. Ad un certo punto, appoggia di poco la sua testa nel mio braccio. Dopo un po si rigira e poi il peggio... si riavvicina sempre di più, e mette le sue gambe fra le mie... più volte nella notte. Stando sempre stretti, eravamo molto vicini, faccia a faccia, ed io calavo la testa verso il basso, avvicinando ancor di più la mia testa verso di lui, ma niente di speciale ho pensato. Pero' mi è stato stretto, gambe su gambe, fino al risveglio.

 

La storia col mio ragazzo è iniziata così.

 

Anche lui diceva di non essere sicuro della sua sessualità ... da lì in poi non ha più avuto dubbi :-)

Edited by wasabi

Sembra tanto la storia di un film, però se i fatti stanno effettivamente così io direi di provarci, mi sembra abbia atteggiamenti troppo sospetti, forse una piccola attrazione x te la prova, poi è anche andato con un altro tipo..

La prossima volta cerca di avvicinarti tu a lui e se vedi che è li per cedere, limonatelo duro!!!

ma sei un maschio? il tuo nickname mi crea alcune perplessità..

Ovvio! Non hai letto nemmeno una riga di quello che ho scritto? xD

 

 

 

D'accordo con bastian e con faby: molti rapporti di coppia nascono da un'intensa amicizia, soprattutto alla tua età, ed è bellissimo. Non farti sfuggire questa possibilità.  Prendi tu, stavolta, l'iniziativa (o se la prendesse di nuovo lui, in qualche modo, rispondi). Se poi si mostrasse ancora incerto sulla sua sessualità, non stare lì a pregarlo, o metterti a discutere: niente parole. Solo, mostrati normale e disponibile, e 'attaccalo' sul lato dionisiaco :D

Sembra tanto la storia di un film, però se i fatti stanno effettivamente così io direi di provarci, mi sembra abbia atteggiamenti troppo sospetti, forse una piccola attrazione x te la prova, poi è anche andato con un altro tipo..

La prossima volta cerca di avvicinarti tu a lui e se vedi che è li per cedere, limonatelo duro!!!

C'è da dire che avete ragione, e che per amore bisogna provarci o rischiare lo stesso, qualunque sia la situazione, ma... che siate stati o meno nella mia situazione, non avete avuto paura di rovinare una amicizia? Non avreste paura di rovinare una bella amicizia con uno dei vostri migliori amici?

Ho troppa paura, non saprei nemmeno come provarci e sono sicuro che non bisogna andare troppo veloce, visto che è insicuro.

 

 

 

La storia col mio ragazzo è iniziata così.

 

Anche lui diceva di non essere sicuro della sua sessualità ... da lì in poi non ha più avuto dubbi :-)

Tu, per esempio, come hai fatto? Come hai agito nei suoi confronti, per poter finire in coppia con lui?

Edited by Georgia

Tu, per esempio, come hai fatto? Come hai agito nei suoi confronti, per poter finire in coppia con lui?

 

Eh, dunque ... hai un paio d'ore che ti spiego?

Innanzitutto, io sapevo che lui era gay e sapevo di piacergli.

Nonostante non lo dicesse apertamente, io avevo fortemente questo feeling e, sinceramente, dentro di me non avevo dubbi su queste due cose. Io, invece ero dichiarato, quindi lui sapeva benissimo che ero gay. 

Ci conoscevamo da parecchio, ma il nostro rapporto si era andato intensificando durante quell'estate, al punto da diventare una bella amicizia. A me però lui piaceva molto e credo si notasse lontano un chilometro (non sono mai stato bravo a nascondere i sentimenti).

 

Quella fatidica notte, più o meno come è successo a voi, ci siamo trovati a dormire l'uno accanto all'altro, insieme ad altri amici (eravamo in montagna in gruppo). Lui, quando gli altri si sono addormentati, si è avvicinato e si é stretto  a me. Eravamo entrambi su un fianco e io gli davo la schiena. Ad un certo punto mi ha abbracciato e ha iniziato ad accarezzarmi il torace e la pancia. Da lì, incroci di mani, carezze, gambe che si aggrovigliano, fiato che diventa ansimante, io sento violentemente la sua erezione e mi premuro di fargli notare la mia e ... e basta. Quel contesto non permetteva di andare oltre.  Ok, ma ormai il ghiaccio era rotto, non c'era più spazio per dire a me, ma soprattutto a sé stesso, di non essere certo di ciò voleva. Ormai lui sapeva quello che voleva, sapeva quello che volevo io ed entrambi sapevamo che non avremmo più potuto farne a meno. Nei giorni successivi lui era un po' schivo, cercava un po' di evitarmi, mi sorrideva ma si vedeva che era imbarazzato. D'altronde, l'ambiente che frequentavamo non era molto friendly, i suoi genitori erano terribilmente omofobi, lui più che dubbi aveva solo una gran paura delle conseguenze di ciò che provava per me.

Nelle sere successive sono arrivati i primi baci appassionati, sempre di nascosto dagli altri e senza dire troppe parole a riguardo, senza farci dei discorsi sopra. 

Tornati dalla montagna c'è stata una battuta d'arresto, il fatto di tornare a casa, nel solito ambiente (ostile all'omosessualità) ha fatto perdere quel senso di "libertà" che evidentemente aveva provato in vacanza e la paura si è rifatta viva. 

 

Io ho pazientato, non gli ho messo fretta, sapevo che non sarebbe più riuscito a far tacere ciò che gli ribolliva dentro ...

Intanto, non perdevo occasione per "provocarlo", mi strusciavo di sfuggita, lo accarezzavo distrattamente, mi mostravo appena potevo a dorso nudo perché sapevo che lo faceva impazzire. Lui era sempre più perso, ormai, quando i nostri sguardi si incrociavano, vi leggevo puro desiderio. Io, come dici anche tu, non volevo forzare la mano, doveva trovare lui dentro di sé la forza di dirmi che voleva andare oltre. Non me lo ha detto, però un bel giorno (circa tre mesi dopo quella notte in montagna), mi ha invitato a casa sua con una scusa che ora neanche ricordo. All'epoca viveva con dei coinquilini che quel pomeriggio non erano in casa. Non mi metto a descriverti come è andata quando ci siamo ritrovati soli in quella casa.

Ti dico solo che, a quel punto, non c'era più nessuna ombra di paura o di tensione, non c'era spazio per altro se non per il puro desiderio di stare insieme.

 

Ricorderò sempre le parole con cui si concluse quella serata (pronunciate da lui): "Voglio fare l'amore con te per sempre". Questo accadeva quattro anni e mezzo fa e, per ora, stiamo tenendo fede a quel desiderio :-)

Edited by wasabi

 

 


ma... che siate stati o meno nella mia situazione, non avete avuto paura di rovinare una amicizia? Non avreste paura di rovinare una bella amicizia con uno dei vostri migliori amici?

 

Ma tu sei convinto che siate degli amici, punto e basta? E non invece che questa amicizia sia solo lo stadio iniziale di un legame più coinvolgente sul piano sesuale e sentimentale? Io sono partito da questa seconda opzione, nel risponderti. Se così non fosse, e lui dovesse tirarsi indietro, una bella risata, molta scioltezza, e si ricomincia come amici - non c'è niente di male a provarci, anzi in determinate circostanza è quasi un dovere farlo; e se siete veramente amici, sta pur certo che non rovini un bel niente.

Eh, dunque ... hai un paio d'ore che ti spiego?

Innanzitutto, io sapevo che lui era gay e sapevo di piacergli.

Nonostante non lo dicesse apertamente, io avevo fortemente questo feeling e, sinceramente, dentro di me non avevo dubbi su queste due cose. Io, invece ero dichiarato, quindi lui sapeva benissimo che ero gay. 

Ci conoscevamo da parecchio, ma il nostro rapporto si era andato intensificando durante quell'estate, al punto da diventare una bella amicizia. A me però lui piaceva molto e credo si notasse lontano un chilometro (non sono mai stato bravo a nascondere i sentimenti).

 

Quella fatidica notte, più o meno come è successo a voi, ci siamo trovati a dormire l'uno accanto all'altro, insieme ad altri amici (eravamo in montagna in gruppo). Lui, quando gli altri si sono addormentati, si è avvicinato e si é stretto  a me. Eravamo entrambi su un fianco e io gli davo la schiena. Ad un certo punto mi ha abbracciato e ha iniziato ad accarezzarmi il torace e la pancia. Da lì, incroci di mani, carezze, gambe che si aggrovigliano, fiato che diventa ansimante, io sento violentemente la sua erezione e mi premuro di fargli notare la mia e ... e basta. Quel contesto non permetteva di andare oltre.  Ok, ma ormai il ghiaccio era rotto, non c'era più spazio per dire a me, ma soprattutto a sé stesso, di non essere certo di ciò voleva. Ormai lui sapeva quello che voleva, sapeva quello che volevo io ed entrambi sapevamo che non avremmo più potuto farne a meno. Nei giorni successivi lui era un po' schivo, cercava un po' di evitarmi, mi sorrideva ma si vedeva che era imbarazzato. D'altronde, l'ambiente che frequentavamo non era molto friendly, i suoi genitori erano terribilmente omofobi, lui più che dubbi aveva solo una gran paura delle conseguenze di ciò che provava per me.

Nelle sere successive sono arrivati i primi baci appassionati, sempre di nascosto dagli altri e senza dire troppe parole a riguardo, senza farci dei discorsi sopra. 

Tornati dalla montagna c'è stata una battuta d'arresto, il fatto di tornare a casa, nel solito ambiente (ostile all'omosessualità) ha fatto perdere quel senso di "libertà" che evidentemente aveva provato in vacanza e la paura si è rifatta viva. 

 

Io ho pazientato, non gli ho messo fretta, sapevo che non sarebbe più riuscito a far tacere ciò che gli ribolliva dentro ...

Intanto, non perdevo occasione per "provocarlo", mi strusciavo di sfuggita, lo accarezzavo distrattamente, mi mostravo appena potevo a dorso nudo perché sapevo che lo faceva impazzire. Lui era sempre più perso, ormai, quando i nostri sguardi si incrociavano, vi leggevo puro desiderio. Io, come dici anche tu, non volevo forzare la mano, doveva trovare lui dentro di sé la forza di dirmi che voleva andare oltre. Non me lo ha detto, però un bel giorno (circa tre mesi dopo quella notte in montagna), mi ha invitato a casa sua con una scusa che ora neanche ricordo. All'epoca viveva con dei coinquilini che quel pomeriggio non erano in casa. Non mi metto a descriverti come è andata quando ci siamo ritrovati soli in quella casa.

Ti dico solo che, a quel punto, non c'era più nessuna ombra di paura o di tensione, non c'era spazio per altro se non per il puro desiderio di stare insieme.

 

Ricorderò sempre le parole con cui si concluse quella serata (pronunciate da lui): "Voglio fare l'amore con te per sempre". Questo accadeva quattro anni e mezzo fa e, per ora, stiamo tenendo fede a quel desiderio :-)

E' una storia bellissima, talmente bella che ho quasi pianto per il fatto che stesse finendo! Haha Se ti va di scriverla TUTTA,mandamela loool hahah

Francamente non è veramente simile la storia, cioè tu sapevi che era gay e che gli piacevi, ed io... lasciamo stare.

Comunque mi ha dato molto coraggio, quello che mi hai raccontato, e sono pronto a fare qualcosa...anche dopo la batosta di qualche minuto fa (Mi ha raccontato la sua serata di ieri, e mi ha detto che ha dormito dal quel famoso ragazzo con cui ha avuto la prima esperienza. Pero' mi ha anche precisato che non ha fatto niente.)

 

Ma tu sei convinto che siate degli amici, punto e basta? E non invece che questa amicizia sia solo lo stadio iniziale di un legame più coinvolgente sul piano sesuale e sentimentale? Io sono partito da questa seconda opzione, nel risponderti. Se così non fosse, e lui dovesse tirarsi indietro, una bella risata, molta scioltezza, e si ricomincia come amici - non c'è niente di male a provarci, anzi in determinate circostanza è quasi un dovere farlo; e se siete veramente amici, sta pur certo che non rovini un bel niente.

Già, hai ragione... arrivato ad un certo punto non riusciro' più a tenermi,ed esplodero'! Quindi meglio far qualcosa!

Edited by Georgia

anche dopo la batosta di qualche minuto fa (Mi ha raccontato la sua serata di ieri, e mi ha detto che ha dormito dal quel famoso ragazzo con cui ha avuto la prima esperienza. Pero' mi ha anche precisato che non ha fatto niente.)

 

 

un "però" che a me fa dire: tutto fila, tutto torna.

tranquillizzandoti, cerca di farti ingelosire.

il lieto fine di wasabi e il suo compagno, poi, docet (forse a potere, una tantum, anche guardare il mondo da un oblo'...).

Comunque basta, è inutile girarci intorno! Avrei altre milioni di domande da farvi, tutte semplici e tutte domande stupide per raggirare la situazione, quando invece qualunque sia la situazione, qualunque siano le circostanze... ebbene dovro' prima o poi dirgli quello che provo per lui, poiché devo smettere di fuggire dai miei sentimenti, una volta per tutte. Cosi oggi con lui, e cosi con altri in futuro. Ecco cosa ho capito.

 

Grazie a tutti per aver risposto, per avermi aiutato e per aver condiviso alcune vostre storie :maninlove: !

(Come faccio per far chiude er topic chicchi? lol)

Edited by Georgia

Se lui stesso ti ha confidato di essere bisessuale vuol dire che hai delle possibilità concrete.

Magari può essere un modo per avvicinarti. Ma lui sa di te, giusto? 

Oltretutto da quello che hai raccontato è lui stesso che ha cercato un pò di ''intimità''. Un etero non fa queste cose.

Per la sofferenza e la gelosia ti capisco benissimo. Sembra di impazzire e non capisci più nulla.

Edited by Dragon

Se lui stesso ti ha confidato di essere bisessuale vuol dire che hai delle possibilità concrete.

Magari può essere un modo per avvicinarti. Ma lui sa di te, giusto? 

Oltretutto da quello che hai raccontato è lui stesso che ha cercato un pò di ''intimità''. Un etero non fa queste cose.

Per la sofferenza e la gelosia ti capisco benissimo. Sembra di impazzire e non capisci più nulla.

Non mi nascondo mai, e poi è uno dei miei migliori amici, ovvio che lo sa!  :pilot:

Impazzire? Sto utilizzando un enorme cuscino per fingere che sia lui, senno' non dormo! Hahahah

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