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whitetiger90

E se non si rivolge a un medico fa male. Io se avessi saputo che la mia omosessualità avesse potuto essere un sintomo di malattia e non la condizione naturale che invece è, ci sarei andato eccome dal medico, anche se la vivo in maniera totalmente sereno e non mi da problemi di nessun tipo.

@Sampei, scusami ma credo non mi sia spiegata a sufficienza. Non si tratta di dichiarare qualcuno "malato", "patologico", o qualsiasi altro aggettivo vogliate utilizzare come sinonimo: qui whitetiger90 stava affermando un'altra verità, che è collaterale all'assunto che esiste una fetta della popolazione generale che è asessuale: ossia che in qualsiasi manuale di endocrinologia tu voglia consultare, sarà citato, tra i molti sintomi delle innumerevoli malattie endocrine, ANCHE l'assenza di libido. Dunque, esiste la possibilità che questo sintomo sia una evidenza clinica di qualcos'altro. Ovvio che nel sospetto clinico di qualche patologia di base, bisognerebbe prendere in considerazione altri sintomi e, se ritenuto opportuno, eventuali accertamenti specifici.

@Goethiana, se un frate ti dice che vede la Madonna e sente profumo di rosa quando prega

tu gli fai fare una TAC al cervello? Io penso di no. Per lui e per i suoi amici non è un problema.

Eppure le visioni - come l'asessualità - possono essere il sintomo di una malattia.

@Sampei non è detto che una persona vada dal medico con il preciso intento di lamentare la propria assente libido.

Se il medico è un buon medico, durante il colloquio con il paziente, potrebbe incidentalmente uscir fuori questa connotazione; che in base al quadro clinico complessivo può o meno esser preso in considerazione come sintomo.

Ripeto: non è una regola, perché nella medicina esistono solo statistiche, ma non sempre c'entra la psiche, o le propensioni personali.

Goethiana ho capito perfettamente che la carenza di libido può essere sintomo di una malattia endocrina, ma non riesco a capire per quale motivo si debba utilizzare l'endocrinologia per giustificare le prese di posizione di diversi utenti che potrai leggere all'inizio di questo thread.

Non è una giustificazione, spiego solamente qual era la tesi espressa da whitetiger90, come me studente di medicina. 

E cercavo di spiegare come in realtà nessun medico (che si possa vantare di esser considerato tale) si sognerà mai di dare del "malato" ad un asessuale.

Insomma è come se io dicessi: ok va bene esiste l'omosessualità, ma tieni presente che diversi eterosessuali si convincono di essere gay perchè subiscono bullismo, violenze, insulti, traumi familiari, emarginazione. Sei gay? bene fila al consultorio per parlare della tua infanzia triste!

whitetiger90

@Goethiana, se un frate ti dice che vede la Madonna e sente profumo di rosa quando prega

tu gli fai fare una TAC al cervello? Io penso di no. Per lui e per i suoi amici non è un problema.

Eppure le visioni - come l'asessualità - possono essere il sintomo di una malattia.

 

Mi pare che qui si stia parlando di una persona che pur sentendosi asessuale, serenissimamente asessuale, si trova a parlare con un medico. Quest'ultimo ha il dovere di informarlo che per quanto può essere felice come una Pasqua di non aver voglia di sesso,questo può essere il sintomo di una malattia. Che poi lui per questo motivo si sente un perseguitato saranno anche cavoli suoi. E detto ciò sottolineo, per l'ennesima volta, che non ho niente contro gli asessuali e che se sono discriminati (non so in che modo sinceramente, ma vabbè) è giusto che siano tutelati dalla comunità LGBT come tutti noi. Semplicemente sottolineavo che un asessuale (in una porzione minoritaria quanto vuoi tu) può essere un malato, un omosessuale no.

@Almadel c'entra che fare analisi per testare i livelli di ormoni (devo farti l'elenco? devo entrare nello specifico? non credo sia necessario) è un bel paio di altre maniche piuttosto che prescrivere una TAC ad un prete che dice di parlare con la Madonna.

whitetiger90

Insomma è come se io dicessi: ok va bene esiste l'omosessualità, ma tieni presente che diversi eterosessuali si convincono di essere gay perchè subiscono bullismo, violenze, insulti, traumi familiari, emarginazione. Sei gay? bene fila al consultorio per parlare della tua infanzia triste!

 

Ci hai mai sentito dire che l'omosessualità è una malattia o che può essere provocata da qualcosa? no, e non ce lo sentirai dire mai perchè non è così. Ci sentirai dire sempre e la medicina, che piaccia o no, non è un'opinione, che l'asessualtà può essere sintomo di malattia (in alcuni casi) o essere una condizione mentale semplicemente come l'omosessualità.

Ma immagino che se uno ti dichiara di essere asessuale ti ha anche già dichiarato implicitamente che la sua è una condizione mentale.

Se uno invece arriva e ti dice: dottore non funziono bene a letto: allora siamo nell'altra ipotesi su cui tu insisti.

 

Se gli asessuali hanno voluto autodefinirsi asessuali e si sono perfino riuniti in associazioni, forum, gruppi ecc penso proprio che sia evidente che il termine è utilizzato in maniera politica.

Altrimenti avrebbero continuato a chiamarsi "quelli che presentano carenza o assenza di libido".

Edited by Sampei
whitetiger90

Ma immagino che se uno ti dichiara di essere asessuale ti ha anche già dichiarato che la sua è una condizione mentale.

Se uno invece arriva e ti dice: dottore non funziono bene a letto: allora siamo nell'altra ipotesi su cui tu insisti.

 

Se gli asessuali hanno voluto autodefinirsi asessuali e si sono perfino riuniti in associazioni, forum, gruppi ecc è evidente che il termine è utilizzato in maniera politica.

Altrimenti avrebbero continuato a chiamarsi "quelli che presentano carenza o assenza di libido".

 

Non vuol dire assolutamente niente quello che pensa il paziente. Se vai da un medico e gli dici "sono asessuale" non vuol dire altro che "ho assenza di libido". Se vai da un cialtrone non gliene frega, se vai da uno serio indaga. Poi una volta che hai indagato e non è risultato niente è ovvio che per il resto della vita nessun medico più ti chiederà niente. Personalmente se uno viene da me, mi dice che è asessuale, che non ha mai indagato e che non è intenzionato a farlo, gli dico molto gentilmente di andarsene visto che lui ritiene di sapere già tutto, si può anche curare da solo.

Se voi mi dite: - Sì, quando visitiamo le vecchie che ci dicono di parlare con Dio nella preghiera

noi consigliamo loro delle analisi, perché sentire "voci nella testa" può essere sintomo di più gravi patologie -

allora mi scuso per aver pensato che il vostro criterio di "malattia" sia culturale e non scientifico.

Semplicemente sottolineavo che un asessuale (in una porzione minoritaria quanto vuoi tu) può essere un malato, un omosessuale no.

 

Questa è una sciocchezza. Gli unici che ci capiscono qualcosa sono Almadel e Hinzelmann...tutti gli altri han detto delle cavolate.

Mi spiace, ma non vorrei star qui a ricordare delle ovvietà -ad es., il fatto che il comportamento omosessuale fosse ritenuto una devianza da curare da una buona porzione di medici fino a non molti anni fa- e mi spiace che dei futuri medici (ma non è colpa vostra ragazzi, lo so che siete in buona fede) spesso siano sprovvisti di una certa formazione umanistico/storica che permetterebbe loro di affermare alcune cose con maggior consapevolezza... 

 

Comunque, tanto per rimanere in tema "medico", dubito si possa ritenere "l'asessualità" sintomo di una malattia...giacché gli "asessuali" avocano a loro stessi questa condizione "generale", al più il medico indagherà -doverosamente- se l'assenza di libido sia per così dire "cronica", se si sia manifestata in seguito a traumi, se il paziente desideri modificare questa condizione etc...

 

@Almadel ha ragione quando dice che difficilmente l'asessuale felice si rivolgerà al medico, ed è condivisibile anche la sua opinione circa il carattere egosintonico dell'asessuale "dichiarato". Una nota sul paragone col frate che vede la Madonna: talvolta i mistici si mettono "a disposizione" della scienza, perché es., si svolgano TAC o EEG a monaci in  meditazione eccetera...poi se vai a scavare di solito scopri che sono studi finanziati dalle organizzazioni di provenienza dei soggetti studiati, e talvolta non è illegittimo sospettare una certa parzialità nei risultati degli studi...questo per dire che sì, si fanno operazioni di politica culturale, mirate ad "animare" la natura.

whitetiger90

Questa è una sciocchezza. Gli unici che ci capiscono qualcosa sono Almadel e Hinzelmann...tutti gli altri han detto delle cavolate.

Mi spiace, ma non vorrei star qui a ricordare delle ovvietà -ad es., il fatto che il comportamento omosessuale fosse ritenuto una devianza da curare da una buona porzione di medici fino a non molti anni fa- e mi spiace che dei futuri medici (ma non è colpa vostra ragazzi, lo so che siete in buona fede) spesso siano sprovvisti di una certa formazione umanistico/storica che permetterebbe loro di affermare alcune cose con maggior consapevolezza... 

 

Comunque, tanto per rimanere in tema "medico", dubito si possa ritenere "l'asessualità" sintomo di una malattia...giacché gli "asessuali" avocano a loro stessi questa condizione "generale", al più il medico indagherà -doverosamente- se l'assenza di libido sia per così dire "cronica", se si sia manifestata in seguito a traumi, se il paziente desideri modificare questa condizione etc...

 

@Almadel ha ragione quando dice che difficilmente l'asessuale felice si rivolgerà al medico, ed è condivisibile anche la sua opinione circa il carattere egosintonico dell'asessuale "dichiarato". Una nota sul paragone col frate che vede la Madonna: talvolta i mistici si mettono "a disposizione" della scienza, perché es., si svolgano TAC o EEG a monaci in  meditazione eccetera...poi se vai a scavare di solito scopri che sono studi finanziati dalle organizzazioni di provenienza dei soggetti studiati, e talvolta non è illegittimo sospettare una certa parzialità nei risultati degli studi...questo per dire che sì, si fanno operazioni di politica culturale, mirate ad "animare" la natura.

qui non si parlava di curare in maniera psichiatrica, ma in maniera endocrinologica. non c'è niente di psichiatrico

@Sampei, quello che dici è giusto, ma a metà.

 

Innanzi tutto è differente dire "non provo desiderio per nessuno", piuttosto che "non mi funziona qualcosa laggiù".

E inoltre l'assenza di desiderio è prettamente mentale: non è una disfunzione erettile, o meglio, la disfunzione erettile o la scarsa lubrificazione per le donne può essere un effetto collaterale dell'assenza di libido.

 

E poi, ribadisco, non si può dire che sia un dogma, perchè come ho detto precedentemente, in medicina non esistono che statistiche epidemiologiche; ma nel caso ci fosse un ipopituitarismo non precedentemente diagnosticato, la colpa di chi sarebbe alla fine dei conti?

 

@Almadel: è ovvio che se un anziano mi si presenta con allucinazioni ricorrenti e di varia natura, lo mando dal neurologo. Ma prima voglio il consulto del neurologo, dello specialista. Ovvio.

Ilromantico

Ma il lato controverso della questione è che non avremo mai certezza della buona fede dell'asessualità di un asessuale. Sta davvero bene? Occulta un problema e finge di non importargliene?Sta effettivamente bene, ma solo perché non ha mai avuto esperienze? L'altra sera in TV c'era una suora che sosteneva che il sesso non l'è mai interessato e ha saputo viverne senza, ma possiamo davvero essere sicuri che non derivi dalla sua 'ignoranza'? Se l'avesse provato avrebbe davvero la stessa opinione?Non credo proprio.

 

Ah, comunque anche l'ipersessualità è una malattia (così come tutte le ossessioni compulsive), giusto per la cronaca..

Edited by Ilromantico

 

 


è ovvio che se un anziano mi si presenta con allucinazioni ricorrenti e di varia natura, lo mando dal neurologo.

 

forse sarebbe meglio un geriatra in quanto le allucinazioni sono uno dei sintomi che possono comparire nella demenza senbile.

 

nelle definizioni di malattia date da vari utenti in precedenza si potrebbe dedurre che la povertà sia una malattia.

@schopy, il dovere del medico non è quello di curare l'ASESSUALITA', ossia assenza di libido, o mancanza di desiderio, o volontà di non avere rapporti con nessun sesso, o in qualsiasi modo vogliamo chiamarla; semmai quella di INDAGARE, come dici tu, la possibilità che questa non sia o, al contrario, sia uno dei sintomi di una patologia sottostante, magari fino a quel momento non manifesta. E di curare la patologia di base, e non il sintomo. Non si tratta di alleviare i sintomi, ma di curare tutto il corteo di alterazioni ormonali (eventualmente) presenti.

 

Inoltre, non mi pare di aver dato dell'ignorante a nessuno, qui, ma di aver esposto ed esplicato la mia visione scientifica dell'argomento.

Io non sono un medico, ma suppongo che se avessi un problema alla

tiroide che mi condizionasse a livello sessuale andrei da un endocrinologo

 

Non capisco per quale motivo dovrei trasformare un sintomo di altra malattia

in "asessualità" semplicemente sarei preoccupato per delle disfunzioni sessuali

( eiaculazione precoce, impotenza etc. )

 

Il punto è che voi in modo surrettizio tentate di usare la possibilità, che certamente

esiste in astratto dell'impotenza, come sintomo di altra malattia, per ipotizzare che

gli asessuali siano malati e l'asessualità sia in sé una malattia

 

Questo perchè confondete l'assenza del desiderio con le disfunzioni sessuali

probabilmente molti di voi pensano esattamente come gli asessuali, che il sesso

sia il mero sfogo di uno stimolo ormonale...il chè la dice lunga sulla considerazione

in cui tenete la vostra sessualità Lol

@Hinzelmann, non so se tu hai letto il mio intervento precedente, in risposta a Sampei, in cui spiego proprio la differenza tra disfunzione erettile e assenza di desiderio... comunque sia, evidentemente non è chiaro quello che volevo esplicitare dall'inizio. Cioé che INDAGARE non significa voler trovare e confermare l'ipotesi che l'asessualità sia una malattia, ma che questa, A VOLTE, e non sempre, sia un sintomo subdolo e talvolta sin dall'adolescenza, dunque, sin dall'inizio della pubertà e dello sviluppo sessuale di un individuo, di una patologia endocrina.

Sì, è così.

E chiedetelo a un qualsiasi endocrinologo, di vostra conoscenza. Perché dall'endocrinologo non ci si va solo per una tiroidite.

 

 


Ma il lato controverso della questione è che non avremo mai certezza della buona fede dell'asessualità di un asessuale. Sta davvero bene? Occulta un problema e finge di non importargliene?Sta effettivamente bene, ma solo perché non ha mai avuto esperienze? L'altra sera in TV c'era una suora che sosteneva che il sesso non l'è mai interessato e ha saputo viverne senza, ma possiamo davvero essere sicuri che non derivi dalla sua 'ignoranza'? Se l'avesse provato avrebbe davvero la stessa opinione?Non credo proprio.

 

Esatto! E' proprio questo il punto! Proprio come non potremo mai avere la certezza della buona fede di un omosessuale! E se occultasse un problema? E se sta bene solo perchè dice di star bene, ma non ha mai avuto esperienze? E se magari non ha mai provato la figa? Come fa a sapere che proprio non gli piace? Se un gay provasse la vagina sono sicuro che non la penserebbe allo stesso modo!

Esatto! E' proprio questo il punto! Proprio come non potremo mai avere la certezza della buona fede di un omosessuale! E se occultasse un problema? E se sta bene solo perchè dice di star bene, ma non ha mai avuto esperienze? E se magari non ha mai provato la figa? Come fa a sapere che proprio non gli piace? Se un gay provasse la vagina sono sicuro che non la penserebbe allo stesso modo!

 

Io non ho mai provato la figa perché non ho mai provato attrazione per le donne né mai la proverò perché sono gay. Per dire che la merda fa schifo hai bisogno di mangiarla? No giusto?

 

Quindi un asessuale che non fa sesso non è un malato terminale, ma una persona che non sente naturalmente pulsione per il sesso con nessuno, e non va giudicato né costretto a scopare. 

Edited by Rotwang

qui non si parlava di curare in maniera psichiatrica, ma in maniera endocrinologica. non c'è niente di psichiatrico

 

ma appunto allora mica curi l'asessuale, casomai indaghi/vai alla ricerca di una certa sintomatologia del paziente...o no?

 

Non capisco per quale motivo dovrei trasformare un sintomo di altra malattia

in "asessualità" semplicemente sarei preoccupato per delle disfunzioni sessuali

( eiaculazione precoce, impotenza etc. )

 

Il punto è che voi in modo surrettizio tentate di usare la possibilità, che certamente

esiste in astratto dell'impotenza, come sintomo di altra malattia, per ipotizzare che

gli asessuali siano malati e l'asessualità sia in sé una malattia

 

già, è un circolo vizioso

 

@Almadel: è ovvio che se un anziano mi si presenta con allucinazioni ricorrenti e di varia natura, lo mando dal neurologo. Ma prima voglio il consulto del neurologo, dello specialista. Ovvio.

 

credo che Almadel volesse suggerire che non è davvero il caso di sottoporre a visita neurologica tutte le nostre nonne...non so di dove tu sia Goethiana, ma le campagne venete pullulano di "mistici"...

 

@schopy, il dovere del medico non è quello di curare l'ASESSUALITA', ossia assenza di libido, o mancanza di desiderio, o volontà di non avere rapporti con nessun sesso, o in qualsiasi modo vogliamo chiamarla; semmai quella di INDAGARE, come dici tu, la possibilità che questa non sia o, al contrario, sia uno dei sintomi di una patologia sottostante, magari fino a quel momento non manifesta. E di curare la patologia di base, e non il sintomo. Non si tratta di alleviare i sintomi, ma di curare tutto il corteo di alterazioni ormonali (eventualmente) presenti.

 

Non mi pare di aver parlato di cura "sintomatica" infatti...sono d'accordo su quello che scrivi qui.

 

Ma il lato controverso della questione è che non avremo mai certezza della buona fede dell'asessualità di un asessuale. Sta davvero bene? Occulta un problema e finge di non importargliene?Sta effettivamente bene, ma solo perché non ha mai avuto esperienze? L'altra sera in TV c'era una suora che sosteneva che il sesso non l'è mai interessato e ha saputo viverne senza, ma possiamo davvero essere sicuri che non derivi dalla sua 'ignoranza'? Se l'avesse provato avrebbe davvero la stessa opinione?Non credo proprio.

 

Se la metti così mi tocca dar ragione a @Sampei

 

 


A VOLTE, e non sempre, sia un sintomo subdolo e talvolta sin dall'adolescenza, dunque, sin dall'inizio della pubertà e dello sviluppo sessuale di un individuo, di una patologia endocrina.

 

Ora si passa ad altra ipotesi: la malattia ad esordio precoce

coincidente con la pubertà, che quindi potrebbe...essere

scambiata per un orientamento sessuale innato

 

Ipotesi limite...forse potrebbe interessare lo 0,0001%

 

Non si può trasformare un caso eccezionale nella risposta

da dare ad un quesito di ordine generale

 

Altrimenti si è in mala fede o si esprime attraverso il caso

eccezionale un pregiudizio negativo

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