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Indipendenza del Veneto


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Sul sito Plebiscito.eu più di 1 milione di persone ha votato al sondaggio virtuale che ha chiesto Vuoi tu che il Veneto diventi una Repubblica Federale indipendente e sovrana? Si vota online sul sito del comitato ma anche nei gazebo allestiti nelle sette province.

L'accostamento Veneto-Crimea ha subito suggestionato tanti e sul The Independent si legge Dal Canal Grande al balcone di Giulietta un "sì" per tagliare i legami con Roma.

 

La stampa estera ha chiesto al Presidente della Regione, Luca Zaia (Lega Nord), ulteriori delucidazioni. Russia Today titola Il "Sereno" referendum: una regione italiana vota per restaurare la Repubblica Veneta, il Daily MailLa ricca Venezia indice un referendum per staccarsi da Roma oppure ancora la BBC Venezia vota in un referendum per separarsi da Roma.

 

Forse è un "allarmismo" esagerato, ma le consultazioni online secondo Zaia potrebbero essere uno stimolo affinché il consiglio regionale approvi il progetto di legge di indizione del referendum. 

Tra gli elettori ci sono pure i Forconi del dicembre scorso, leghisti fuoriusciti, i delusi del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia. Il popolo del Nordest, commercianti, imprenditori, artigiani, ma pure giovani laureati, disoccupati e cassintegrati. In tempi di crisi le piccole patrie come Trieste e la Sardegna diventano "opportunità".

 

Per colpa di questo ceto politico corrotto la gente si appiglia a vecchi ordinamenti, l'Unità nazionale diventa un complotto per impoverirla e questa poi ritira fuori vecchie bandiere e simboli producendo ancora più divisioni. Non sono contrario per forza a priori all'indipendenza della Sardegna o del Veneto (o di regioni estere da Stati centrali), ma credo che a volte siano solo pretesti e meri interessi individualistici di nostalgici un po' ignoranti.

 

 

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/26480-indipendenza-del-veneto/
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Si tratta di un software che genera "firme virtuali":

la battuta che gira è che devono ricordare a Zaia

di fermarlo prima che superi gli abitanti del Veneto :)

 

Sono vent'anni che la Lega Nord è al governo in Italia e in regione

e non si è visto neppure il federalismo, bisogna essere baùchi per cascarci ancora...

 

 


Sono vent'anni che la Lega Nord è al governo in Italia e in regione
e non si è visto neppure il federalismo, bisogna essere baùchi per cascarci ancora...

 

Fosse solo il federalismo il problema!

 

La verità è che ad onta delle promesse questa specie di federalismo ha aumentato l'oppressione burocratico-fiscale dei cittadini invece di diminuirla e questo a prescindere dalla corruzione di molti esponenti leghisti tra cui il sommo capo con moglie, figli e satelliti.

Si tratta di un software che genera "firme virtuali":

 

Non è avvenuto solo su Internet, sono state raccolte quasi 2 milioni di firme (e il Veneto ha 4 milioni di abitanti) e in molte città allestiti gazebo, uffici elettorali e manifesti ufficiali per questo "evento", mica la solita ricerca di firme online.

 

Secondo alcune ricerche il 65% dei veneti sarebbe favorevole alla secessione, nel caso riesca a far valere il suo diritto di autodeterminazione lo Stato comprenderebbe il Veneto con possibilità di allargamento a zone limitrofi lombarde, Friuli-Venezia Giulia e il Trentino, ricreando così il territorio dell'antica Serenissima.

Edited by Rotwang

 

 


lo Stato comprenderebbe il Veneto con possibilità di allargamento a zone limitrofi lombarde, Friuli-Venezia Giulia e il Trentino, ricreando così il territorio dell'antica Serenissima.

 

Con notevoli ampliamenti però, dato che il Trentino non fu mai soggetto alla Serenissima ma fu principato episcopale del sacro romano impero.....

 

 


on è avvenuto solo su Internet, sono state raccolte quasi 2 milioni di firme (e il Veneto ha 4 milioni di abitanti) e in molte città allestiti gazebo, uffici elettorali e manifesti ufficiali per questo "evento", mica la solita ricerca di firme online.

 

Né io né nessuno dei miei amici ha visto nulla:

qualcosa forse vorrà dire?

Sinceramente nom so ancora come valutare la faccenda perché ci sono vari pro, ma credo anche molti contro, insidiosi in quanto meno evidenti dei vantaggi.

 

Detto ciò posso testimoniare di aver visto gazebo e volantini in una ventina di città/cittadine nel vicentino, trevigiano e veneziano. Io credo che a votare per il sì sarebbe una vast(issim)a maggioranza dei corregionali e sono al corrente di almeno un centinaio di persone tra conoscenze dirette e non che hanno votato. Il fenomeno non mi pare così circoscritto, più che altro i media ne hanno volutamente parlato poco.

non scordiamo che Venezia è stata per oltre un millennio una gloriosa repubblica e forse l'unica vera superpotenza che l'Italia abbia mai avuto (ok escludendo Roma antica e forse Firenze, la Svizzera del '400, che però non ha avuto la durata di Venezia e non ha mai esercitato una leadership politica e militare)

l'autonomismo lombardo è storicamente inesistente, molto più fondato è quello veneto....

Fa davvero ridere la cosa, visto che il Veneto non ha alcuna ragione di tipo storico/economico/sociale per richiedere l'indipendenza, anzi è una delle zone che più a beneficiato dall'unità d'Italia... per la cronaca il partito indipendentista veneto alle ultime politiche ha preso circa l'1% dei voti...

viceversa una regione che potrebbe avere delle ragioni per diventare uno stato indipendente è la Sardegna, dove fino a poco tempo fa le formazioni indipendentiste (IRS, Sardegna Nazione) avevano un certo seguito (in una provincia toccarono il 10% dei voti), e volendo anche l'Alto Adige-Südtirol dove i partiti favorevoli all'annessione all'Austria (UFS, Freiheitlichten) crescono elezione dopo elezione, alle utlime erano al 30% circa.

Quella del Veneto mi ricorda molto le follie del professor Franco Bampi qui in Liguria che, appellandosi al mancato plebiscito del 1815 (!) diceva che la Liguria non doveva far parte dell'Italia ma diventare nazione a se, e citando come esempio l'Estonia che ha una superficie e un numero di abitanti simili... inutile dire che il movimento si è estinto li e che non ha mai superato le percentuali da prefisso telefonico.

Gli indipendentisti sardi non mi sembra raccolgano grandi consensi

stando a wikipedia lo 0,03% alle ultime politiche a cui sono riusciti a

presentarsi e 3 consiglieri provinciali alle ultime amministrative del 2010

comunque è vero che la Sardegna ha avuto i suoi Giudicati e, salvo il fatto

che era divisa in 4 Regni e mai fu unita ed indipendente, certo ha lottato

fieramente per mantenere le sue indipendenze

 

Va detto che se possono essere indipendenti Macedonia, Kossovo e

Montenegro può esserlo chiunque...cioè alla fine contano i fatti

 

Comunque il minimo sarebbe indire un referendum vero e poi si

tratterebbe di vedere la reazione dell'Italia, altrimenti son chiacchiere

da bar

@Fabius81, c'è da dire che la Sardegna non è mai stata indipendente,

mentre la Serenissima Repubblica è durata quanto l'Impero Romano

e quando è stato proclamato il Regno d'Italia noi eravamo ancora con l'Austria.

 

La cultura veneta è molto più unitaria e storicamente determinata di quella sarda:

noi avevamo un'unica religione e un unico alfabeto;

le gesta del nostro popolo sono cantate nell'Iliade e nell'Eneide

e sono raccontate da Erodoto e Plinio

liquidarci dicendo che non abbiamo nessun motivo storico per chiedere l'indipendenza

è proprio uno dei motivi che rendono i Veneti così astiosi verso gli altri Italiani.

 

Siamo state una delle regioni più povere d'italia fino agli anni '70,

quindi decisamente non ci siamo avvantaggiati dall'Unità d'Italia:

ci siamo avvantaggiati dalle delocalizzazioni dell'industria tedesca

e dal boom delle esportazioni della moda italia grazie alla lira debole.

 

A nessun Veneto importa davvero di stare in Italia;

ma questo non significa che si dia fiducia ai partiti indipendentisti.

A una classe politica italiana corrotta e incompetente

non siamo riusciti a opporre una classe politica veneta migliore

perché - per noi Veneti - la politica è un'occupazione per chi non ha voglia di lavorare...

quindi il classico "politico veneto" è un piccolo imprenditore che chiede di pagare meno tasse.

E questo non basta per guidare bene una regione, figuriamoci per rifondare la Serenissima.

@Fabius81, c'è da dire che la Sardegna non è mai stata indipendente,

mentre la Serenissima Repubblica è durata quanto l'Impero Romano

e quando è stato proclamato il Regno d'Italia noi eravamo ancora con l'Austria.

 

La cultura veneta è molto più unitaria e storicamente determinata di quella sarda:

noi avevamo un'unica religione e un unico alfabeto;

le gesta del nostro popolo sono cantate nell'Iliade e nell'Eneide

e sono raccontate da Erodoto e Plinio

liquidarci dicendo che non abbiamo nessun motivo storico per chiedere l'indipendenza

è proprio uno dei motivi che rendono i Veneti così astiosi verso gli altri Italiani.

 

Siamo state una delle regioni più povere d'italia fino agli anni '70,

quindi decisamente non ci siamo avvantaggiati dall'Unità d'Italia:

ci siamo avvantaggiati dalle delocalizzazioni dell'industria tedesca

e dal boom delle esportazioni della moda italia grazie alla lira debole.

 

A nessun Veneto importa davvero di stare in Italia;

ma questo non significa che si dia fiducia ai partiti indipendentisti.

A una classe politica italiana corrotta e incompetente

non siamo riusciti a opporre una classe politica veneta migliore

perché - per noi Veneti - la politica è un'occupazione per chi non ha voglia di lavorare...

quindi il classico "politico veneto" è un piccolo imprenditore che chiede di pagare meno tasse.

E questo non basta per guidare bene una regione, figuriamoci per rifondare la Serenissima.

 

Tallà un altro leghista mascherato, invece noi in Emilia non solo non riteniamo che essere politici non significhi non avere voglia di lavorare ma pure impegnarsi per la gente, e siamo un altro popolo regionale di imprenditori e di lavoratori. Ah per la cronaca i Veneti hanno dato un grande contributo a plasmare un'identità peninsulare unitaria per cultura, storia e tradizioni nel XVIII secolo.

Il modo in cui si era Italiani prima dell'Unità d'Italia

era - come dire - un qualcosa d'elezione.

Chi negherebbe oggi che il venetissimo (e grecissimo) Foscolo non si sentisse Italiano?

O quantomeno molto più italiano che francese o austriaco...

 

Le cose però non si sono sviluppate in modo lineare.

La cultura politica veneta è molto diversa da quella emiliana

e dove sono simili è perché sono entrambe legate al PCI:

ma il PCI era maggioritario in Emilia e minoritario in Veneto.

 

Con il tracollo della DC la classe politica veneta ha smesso di avere una "scuola"

e a Destra è quasi sempre regredita nella forme pre-umane del leghismo.

Mi fa schifo dirlo, ma dalle nostre parti Forza Italia non è neanche tanto male,

perché i veri deficienti stanno tutti compatti con la Lega Nord.

(Non è strano trovare qui un Veneto del PDL a favore dei matrimoni gay).

 

Questa situazione fa in modo che non esistano "indipendentisti di sinistra"

come invece succede in Sardegna.

 

Questa situazione fa in modo che non esistano "indipendentisti di sinistra"

come invece succede in Sardegna.

 

In Sardegna l'indipendentismo è quasi solo di sinistra, un nazionalitarismo molto simile a quello catalano.

 

Comunque no, si era Italiani anche nel Basso Medioevo, non a caso si parlò di "Repubbliche italiane" per indicare l'esperienza dei comuni che si ribellarono al Sacro Romano Impero, sì la stragrande maggioranza della gente parlava miscugli di volgari che poi divennero noti come "dialetti", ma si lavorò anche a costruire una lingua popolare che però non si realizzò mai e tutti propendettero per una lingua colta relegata ad ambienti aristocratici. Gli Italici poi esistevano quasi prima dell'Antica Roma, si mischiarono a vari popoli che occuparono lo Stivale e gli Italiani per me sono nati tra l'Alto e il Basso Medioevo, non certo nel 1861. Eravamo Italiani anche divisi politicamente.

Edited by Rotwang

Francamente riterrei un po' lungo (benché interessante)

trattare la nascita dell'idea di identità nazionale.

 

Chiunque abbia un minimo di dimestichezza in Storia

può godersi le vicissitudini di Veneti, Celti, Latini, Etruschi e Sanniti nella Penisola.

L'Italia è un'idea geografica e non culturale: non è come la Francia o la Germania.

E' ancora meno compatta rispetto alla Spagna o alla Gran Bretagna.

E' però storicamente più compatta della Jugoslavia.

 

Quando la Grecia era l'Antica Grecia,

Ateniesi Tebani Lesbici e Spartani

parlavano dialetti diversi della stessa lingua.

A quei tempi però un Veneto, un Latino, un Sannita, un Celta e un Etrusco

parlavano cinque lingue diverse (gli Etruschi nemmeno una lingua ariana)

(E in questo discorso ho persino trascurato gli amici salentini

che all'epoca si chiamavano Messapi e non c'entravano una sega col Sannio.)

 

Per i Greci però noi stavano in "Italia" che è un luogo e non una cultura.

E lo stesso vale per la Sicilia che - anche nell'antichità - era abitata da popoli diversi

e per la Sardegna che ha una storia ricchissima e lunghissima di cui non so abbastanza.

 

Quando ci domandiamo cosa sia l'Italia NON dobbiamo parlare di popoli e di culture.

Perché siamo popoli e culture diverse: quello che dobbiamo fare è parlare di un progetto.

E' come se vivessimo in un grande condominio abitato da gente molto differente:

(tra un Veneto e un Emiliano le differenze genetiche sono superiori

rispetto a quelle che ci sono tra un Gallese e un Romeno).

 

Per me quello che fa la differenza è stata la Resistenza.

Perché i Partigiani creano per la prima volta un vero legame culturale

che va oltre le differenze storiche. Ma è vera questa cosa?

In Meridione la Resistenza non c'è stata: c'è stata la simpatia verso gli occupanti americani

che si è "sposata" nella nostra Costituzione con la nordica antipatia per gli occupanti tedeschi.

 

Io mi sento Italiano?

(Non è una domanda che voglio farmi da solo, ma che estendo a tutti voi).

in alcuni casi sì, sì e davvero tanto.

A me vengono gli occhi lucidi se penso a chi - in nome dell'Italia - è morto per mano di mafia.

No gli Italiani sono ben più compatti degli Spagnoli, nonostante siano uniti politicamente da quattrocento anni in più di noi hanno sempre avuto un problema con "l'occupazione castigliana" e sono ben più divisi di noi altri, uniti nel nostro municipalismo provinciale.

L'indipendentismo sardo è diviso in molti partiti e partitini, di diversa collocazione politica : Rossomori (centro-sinistra), IRS (sinistra abbastanza radicale) e Partito sardo d'Azione (centrodestra, simile al Partito Nazionale Basco). Anche quello veneto ha una sua corrente di sinistra, la Liga Veneto Autonomo che si è quasi sempre collocata nel centrosinistra, poi c'è Veneto Stato (destra abbastanza radicale) e Indipendenza Veneta (quelli del referendum, abbastanza trasversali).

In ogni modo le percentuali di tali partiti alle ultime elezioni sono queste : Liga Veneto 0.89%, Veneto Stato 0.38% e Indipendenza Veneta 0.96%, assieme non arrivano al 3% dei voti dei veneti stessi! Ciò la dice lunga su quanti siano davvero i veneti che vogliono staccarsi dall'Italia...

In Sardegna le percentuali dei partiti indipendentisti sono leggermente più alte, ma niente di che. Diverso il discorso Alto Adige, dove i Freiheitlichten, parecchio destrorsi infatti sono la versione locale della Fpoe austriaca hanno preso il 17.9%, il Sud Tirolo Libero di Eva Klotz (anti-italiani che più non si può) sono quasi all'8%, qui abbiamo davvero una regione dove quasi un abitante su tre vorrebbe staccarsi dall'Italia e tornare all'Austria! una sorta di Crimea italica.

In Meridione la Resistenza non c'è stata: c'è stata la simpatia verso gli occupanti americani

 

Oddio mai sentito parlare di questo? http://it.wikipedia.org/wiki/Quattro_giornate_di_Napoli è stato il primo vero atto di Resistenza spontanea anti-tedesca in Italia. 

 

 


Comunque no, si era Italiani anche nel Basso Medioevo, non a caso si parlò di "Repubbliche italiane" per indicare l'esperienza dei comuni che si ribellarono al Sacro Romano Impero,

 

Guarda che queste sono fantasie risorgimentali:  le repubbliche marinare allora non si chiamavano "repubbliche italiane" ed i comuni lombardi non si ribellarono al Sacro Romano Impero di cui infatti continuarono a fare ed a sentirsi parte anche dopo la vittoria di Legnano e la pace di Costanza del 1183.

Guarda che queste sono fantasie risorgimentali:  le repubbliche marinare allora non si chiamavano "repubbliche italiane" ed i comuni lombardi non si ribellarono al Sacro Romano Impero di cui infatti continuarono a fare ed a sentirsi parte anche dopo la vittoria di Legnano e la pace di Costanza del 1183.

 

C A G A T E revisioniste e anti-italiane, erano virtualmente italiane per storia, cultura e tradizioni tra loro simili. Mi spiace.

 

Viva il Risorgimento

Per i Greci però noi stavano in "Italia" che è un luogo e non una cultura.

 

Questo passaggio mi pare fin troppo disinvolto

 

Che il Risorgimento abbia prodotto una serie di miti è vero

 

Che il Risorgimento stesso e la cultura fossero dei fatti ristretti

ad una élite possiamo dirlo

 

Che non sia mai esistita una cultura italiana mi pare un po' troppo

è contraddetto dalla letteratura, dal diritto ( soprattutto quello commerciale )

dalla circolazione di idee-libri scritti  in volgare, dalla comunanza di religione etc

Che non sia mai esistita una cultura italiana mi pare un po' troppo

è contraddetto dalla letteratura, dal diritto ( soprattutto quello commerciale )

dalla circolazione di idee-libri scritti  in volgare, dalla comunanza di religione etc

 

Non mi intendo di storia del diritto, ma credo che quello veneziano fosse parecchio differente da quello del Regno delle Due Sicilie...o mi sbaglio? Le letterature "regionali" le abbiamo tutti un po' dimenticate, perché di ciascun autore abbiamo scelto quello che poteva dar lustro ad una "storia della letteratura italiana" che fosse più o meno unitaria/continuativa...è raro, che ne so, leggere le traduzioni di Omero fatte in veneziano dal Casanova, eppure c'è chi mi dice siano letterariamente significative...

 

Penso che @Almadel sia in cerca di un "mito fondatore" più recente. Per me, nato a pochi chilometri da lui, ma proveniente da famiglie che in quegli anni erano fasciste o comunque poco politicizzate, la resistenza ha acquisito un significato solo quand'ero già adulto. 

 

Lo zio leghista mi aveva spinto a votare per il referendum di Indipendenza Veneta, ma ho rinunciato volentieri.

Non credo che sia più molto interessante parlare di "indipendenza" delle regioni finché si tratta di far retorica..

Circoscritto a Napoli.

 

Si, però come si spiega il paradosso che durante la I repubblica il MSI (che fino ad Almirante era realmente neofascista) aveva quasi tutti i voti concentrati nel nord e guarda a caso la regione dove era più forte era proprio il Veneto? E che buona parte della Lega è nata dall'area destra dello stesso Msi?

Si, però come si spiega il paradosso che durante la I repubblica il MSI (che fino ad Almirante era realmente neofascista) aveva quasi tutti i voti concentrati nel nord e guarda a caso la regione dove era più forte era proprio il Veneto? E che buona parte della Lega è nata dall'area destra dello stesso Msi?

 

Un'altra area che votava in massa DC, MSI e Monarchici era proprio la Campania

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