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L'occupazione, si o no?


faby91

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Di solito il problema degli immobili fatiscenti non è certo la pulizia.....

No????? :o

Ma scherzi vero??

Tra vandalismo, assenza di manutenzione e

Chi piu ne ha piu ne metta, c'è abbastanza caos..

Credo sia uno dei problemi principali.

 

Che poi ci siano altri problemi di sicurezza ok..

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  • faby91

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No????? :o
Ma scherzi vero??
Tra vandalismo, assenza di manutenzione e
Chi piu ne ha piu ne metta, c'è abbastanza caos..
Credo sia uno dei problemi principali.
Che poi ci siano altri problemi di sicurezza ok..

 

Scusa sai, ma che intendi per sicurezza?

forse le minacce della criminalità?

 

Io ho inteso dire che vandalismo e assenza di manutenzione minacciano la sicurezza degli inquilini perché gli edifici divengono insalubri abitativamente e pericolosi strutturalmente:

non è certo cosa cui si possa rimediare con un po' di pulizia di volenterosi inquilini, ma servono imprese edili con operai specializzati anche per passare i controlli di Asl, vigili del fuoco, uffici tecnici comunali ecc.

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...finché ci muoviamo nel binomio "legale"/"illegale" forse Hinz è quello che può dare più ragguagli

 

Ovviamente è illegale, il chè non significa che non esista

un diritto all'abitazione, solo che questo diritto viene bilanciato

con il diritto del proprietario attraverso la legge

 

In passato la legge fissava durata del contratto e canone ( cd. equo canone )

poi a partire dal 1992 per la necessità finanziaria di tassare la proprietà si è

liberalizzato il canone ( ma non la durata: 6+6 commercio ; 4+4 abitativo ; 3+2

abitativo calmierato etc )

 

Sempre la legge consente di graduare l'esecuzione degli sfratti in caso di

"emergenza abitativa", sospendendoli o pianificando la concessione della

forza pubblica etc.

 

L'edilizia sovvenzionata di fatto è un settore in cui si legittima una alterazione

delle regole del libero mercato, inoltre sono legittime forme varie di agevolazione

all'acquisto della prima casa o all'accesso al credito sull'acquisto della prima casa

 

Nel 2008 si è innescata una crisi mondiale per la crisi dei cd mutui subprime, 

che a loro volta avevano generato una bolla speculativa immobiliare

Quindi direi che se non esistono risorse per l'edilizia pubblica è anche perchè

gli Stati han dovuto far fronte all'esplosione del problema del debito pubblico

a sua volta determinato dalla necessità degli Stati di riassorbire ingentissimi debiti 

speculativi bancari, originati in gran parte nel mercato immobiliare dell'acquisto della

prima casa.

 

L'errore originato negli anni '90 di risolvere il problema del diritto alla casa attraverso

un incontrollato accesso al credito ha creato conseguenze ben peggiori di qualunque

inefficiente politica di sovvenzione agli affitti, con il risultato paradosso di mancare poi

di risorse per politiche alternative

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Sono contrario perchè è un reato, tuttavia ci sono alcuni casi che potrebbero essere interessanti, tipo l'occupazione al fine di recupero di edifici abbandonati da decenni, per esempio un Comune non troppo distante da casa mia è da anni che porta avanti, legalmente, questo progetto:

 

http://www.comunecarregaligure.eu/case1euro.asp

 

da quel poco di legge che so, occupare edifici abbandonati e non reclamati da eredi da oltre vent'anni non costituisce reato.

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da quel poco di legge che so, occupare edifici abbandonati e non reclamati da eredi da oltre vent'anni non costituisce reato.

 

La violazione del domicilio non dipende dall'abbandono di un edificio per più o meno di vent'anni, ma dal fatto che ci sia o no il domicilio di qualcuno.

Certo se l'edificio è realmente abbandonato, entrarci e disporne sembrerebbe per lo più un illecito civile.

Rimane comunque difficile pensare che possa esserci un edificio realmente abbandonato da molti anni, il quale non sia anche  in condizioni pericolose, strutturalmente o igienicamente, per gli occupanti, con tutte le possibili conseguenze anche penali per il proprietario che quindi giustamente si darà da fare per far cessare l'occupazione.

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Nel link che vedo ciò che si propone è un contratto di compravendita

"nummo uno" ( cioè per una cifra simbolica pari ad un euro ) compensato

da un obbligo di ristrutturazione

 

L'art 827 del codice civile dice che:

 

" i beni immobili che non sono in proprietà di nessuno spettano al patrimonio dello stato "

 

Quindi per quanto riguarda un bene immobile non può parlarsi di res derelicta o res nullius

perchè la legge prevede che un proprietario sempre vi sia

 

Da qui l'obbligo di una compravendita, anche simbolica, per una moneta

Comunque è una norma non un dogma, potrebbe anche cambiarsi la legge

 

Moltissime di queste case sono in paesi di campagna, quindi si presterebbero più a diventare

seconde case o case di vacanza per gente che ha delle disponibilità ( i nostri enti pubblici sono

inefficienti ma delle ragioni pratiche al loro abbandono esistono )

 

Cosa diversa le cd. aree industriali dismesse da riqualificare 

 

A Firenze poiché si è deciso di non aggiungere cubatura si spinge tanto per la riqualificazione

urbanistica di aree non abitative : un esempio felice l'ex carcere delle murate

http://it.wikipedia.org/wiki/Monastero_delle_Murate

http://www.lemurate.comune.fi.it/lemurate/

 

Però un discorso è un carcere, già di proprietà pubblica, altro discorso aree private industriali

FIAT-Telecom- ENEL ( che peraltro evidenziano come le città si siano svuotate di attività e lavoro )

dove il privato vuole un profitto e non realizzare case popolari

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oggi è un illecito, io non sono particolarmente contrario all'occupazione delle case da parte di senzatetto, a patto però che nessuno vi abbia domicilio e che siano sfitte

è però chiaro che il proprietario, essendo stato espropriato "pro tempore" del bene, non può farsi carico dei costi relativi, dunque la polizia dovrebbe riconoscere subito l'occupante e questi dovrebbe pagare tutte le spese come se fosse un usufrutturaio temporaneo, comprese imu, utenze e condominio, oltre a garantire che rilascerà il bene nello stato in cui lo ha trovato

così stando le cose, la cosa migliore sarebbe che la cosiddetta "occupazione" non fosse lasciata alla libera iniziativa dei singoli ma fosse regolata da una legge dello Stato, che, a fronte di una richiesta, potrebbe riservarsi il diritto di verificare l'indigenza e procedere all' "esproprio temporaneo" alle condizioni di cui sopra

si potrebbero trovare molte formule, ad esempio lo Stato potrebbe esentare il proprietario dal pagamento dell'IMU nel periodo di "occupazione" e garantirgli il ritorno del bene se questi ne avesse nel frattempo necessità, spostando al contempo l'occupante su un altro immobile sfitto

insomma si potrebbe concepire il tutto come una sorta di "assegno di disoccupazione", ovvero un beneficio temporaneo da assegnare a persone in difficoltà per non lasciarle in mezzo a una strada, cosa che ogni Stato dovrebbe cercare di evitare al massimo grado

Edited by conrad65
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L'art 827 del codice civile dice che:
 
" i beni immobili che non sono in proprietà di nessuno spettano al patrimonio dello stato "

 

secondo questa logica gli immobili costruiti in nero, cioè senza permesso statale e senza essere nel catasto apparterebbero allo stato e non vale la pena per questo costruirli, stranamente però l'italia è piena di case in nero.

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Ora non è che io abbia intenzione di fare 20 pagine di lezioni di 

diritto privato e urbanistico XD

 

L'occupazione è un modo di acquisto a titolo originario di beni mobili

e non di beni immobili stop - norma 1^

 

Ovviamente se io costruisco una casa su un terreno non edificabile

ho già la proprietà del terreno su cui costruisco, solo che non potrei

costruirci sopra

 

C'è un'altra norma che prevede l'acquisto del costruito sul mio terreno

per "accessione" - norma 2^

 

Se io costruisco nel mio giardino una serra, la serra è mia....se io pianto

un albero l'albero è mio, perchè è il mio giardino

 

Ciò non toglie che vi siano norme urbanistiche che consentono la piantagione

di alberi ed altre che non consentono l'edificazione di serre, per cui poi la serra

può essere che la devo demolire 

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@Hinzelmann

 

c'è anche chi costruisce case su terreni non suoi perchè li ritiene suoi (ad esempio certe organizzazioni criminali che usano prestanomi). per definizione le mafie sono illegali e tutto ciò che possiedono per lo stato è illegale e lo sequestra. ciò non impedisce loro di possedere dei bene.

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@Marco7 ma se ho un prestanome è proprio per il fatto

che esiste un proprietario fittizio che mi presta il suo nome no?

Quindi siamo d'accordo ( e sarà bene per lui...se io sono mafioso XD )

 

Ma ti pare che io spendo 500.000 euro per costruire una casa 

abusiva su un terreno di Conrad65?

 

Prima compro da Conrad65 il terreno agricolo per 15.000 euro

e poi inizio a spenderci per costruirci

 

Il problema è se Conrad65 mi denuncia al Comune, ma se lui

stesso vive in una casa abusiva non lo fa....tutto qui

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Invece dormire in strada è la cosa piú sicura del mondo... U.u

Si tratta del male minore..

 

Sarebbe opportuno non confondere risposte a certe questioni con risposte ad altre questioni, altrimenti si fa un pasticcio inestricabile.....

Le mie risposte vertevano sulla questione posta da Schopy:

 

 

 

Piuttosto, mi fa incazzare di più sapere che ci sono strutture grosse, non di tizio o caio, ma che ne so, in mano a banche, istituti finanziari, comune, regioni, stato che vengono lasciate a marcire mentre c'è gente che dorme per strada.

 

Dare in locazione sia pure a canoni minimi o in comodato un immobile fatiscente, a chi abbia bisogno perché senza tetto, non è così semplice neppure considerando una "volontà di beneficare" da parte del proprietario privato o pubblico, proprio per i pericoli cui andrebbero incontro gli inquilini e quindi per le responsabilità di chi avesse concesso la locazione o il comodato.

 

Che poi il bisognoso possa preferire una sistemazione in un immobile fatiscente piuttosto che sulla panchina del parco pubblico o sotto un ponte, non discuto, anche se c'è da dire che tra il pericolo che ti cada in testa un soffitto o si sfondi un pavimento ecc ed il pericolo di stare all'addiaccio, non è detto che sia razionale scegliere il primo:

infatti in caso di terremoto per lo più si consiglia di fuggire dagli edifici e di rimanere all'addiaccio......

Edited by Mario1944
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@Mario1944 se leggi quello che ho scritto dopo ti accorgi che dico delle cose piuttosto sensate, anche se probabilmente non realizzabili in modo facile.

Eh, perché citi sempre dei pezzi delle cose che scrivo e mi pigli per imbecille...non che mi importi molto la tua opinione, ma non estrarre pezzi degli interventi miei per replicare recitando la parte del grande saggio. Questo un po' mi infastidisce :D

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secondo questa logica gli immobili costruiti in nero, cioè senza permesso statale e senza essere nel catasto apparterebbero allo stato e non vale la pena per questo costruirli, stranamente però l'italia è piena di case in nero.

 

L'Italia non è "piena di case in nero", semmai ci sono regioni notoriamente in mano alla criminalità organizzata dove ci sono alcuni quartieri radicalmente o parzialmente abusivi.

Per il resto in genere si tratta di abusi edilizi minori che sono pertinenti ad ampliamenti, sopraelevazioni, mutamenti di destinazione di immobili già censiti: ovvio che sono pur sempre irregolarità e del resto con il caos legislativo, regolamentare ed interpretativo italiano, non solo in materia edilizia, essere irregolari non è difficile.

Però da qui al dire che l'Italia sia "piena di case in nero" ce ne corre......

 

Comunque, se un immobile destinato ad abitazione sia irregolarmente costruito e dovrebbe essere demolito o altrimenti destinato, non vedo perché lo si debba conservare per darlo a chi non abbia un tetto:

se l'irregolarità è sanabile, dovrebbe essere sanata a spese del proprietario e, se non è sanabile, non è né giusto né razionale passarci sopra per dare una casa a persone bisognose!

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@Mario1944 se leggi quello che ho scritto dopo ti accorgi che dico delle cose piuttosto sensate, anche se probabilmente non realizzabili in modo facile.

Eh, perché citi sempre dei pezzi delle cose che scrivo e mi pigli per imbecille...non che mi importi molto la tua opinione, ma non estrarre pezzi degli interventi miei per replicare recitando la parte del grande saggio. Questo un po' mi infastidisce :D

 

Guarda che ho citato un pezzo di quello che hai scritto:

1° perché avevo risposto a quel pezzo,

2° perché ho risposto a Faby91 in merito alla mia precedente risposta a te.

 

Comunque l'avevi scritto tu stesso che il tuo post era pieno di "banalità":

 

 

 

Non credo che il problema siano le seconde case sfitte, o l'appartamento ereditato dalla nonna, che costituirebbero una sorta di "capitale" inutilizzato, che il singolo non vuol mettere a disposizione della comunità. Piuttosto, mi fa incazzare di più sapere che ci sono strutture grosse, non di tizio o caio, ma che ne so, in mano a banche, istituti finanziari, comune, regioni, stato che vengono lasciate a marcire mentre c'è gente che dorme per strada.

Ecco, ho sparato la mia bella sequela di banalità.

 

Quindi perché ti lamenti di me?

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Una cosa è l'autoironia, altra e ben diversa il sarcasmo

 

Detto questo il problema non è ovviamente un problema 

banale

 

Tralasciado gli immobili di proprietà privata o di ex enti pubblici

privatizzati ( anche se quando si privatizzò si sarebbe potuto pur

prevedere qualcosa visto che è un patrimonio privatizzato di immobili

costruiti con finanziamenti pubblici ) potrebbero bastare gli immobili

comunali

 

Il problema è il reperimento delle risorse per ristrutturare....una ristrutturazione

integrale costa 100.000 euro o cifre del genere e su piccoli lotti non c'è economia

di scala ( anche se si potrebbe guadagnare in velocità....rispetto a mega progetti )

 

Con 1.000.000 di euro potrei avere 10 abitazioni in un anno

 

Potrebbe funzionare anche per ristrutturazioni non radicali o integrali, ma a quel che risulta

a me la manutenzione di tutti gli edifici di edilizia pubblica è talmente carente, che spesso

devono provvedervi gli assegnatari di case popolari a proprie spese

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così stando le cose, la cosa migliore sarebbe che la cosiddetta "occupazione" non fosse lasciata alla libera iniziativa dei singoli ma fosse regolata da una legge dello Stato, che, a fronte di una richiesta, potrebbe riservarsi il diritto di verificare l'indigenza e procedere all' "esproprio temporaneo" alle condizioni di cui sopra

 

Francamente non capisco perché i privati debbano farsi carico, per di più senza neppure una ragionevole distribuzione per capacità patrimoniali, dell'indigenza altrui:

già l'imposizione fiscale (non certo lieve in Italia!) dovrebbe servire a far sì che chi ha di più sovvenga a chi ha di meno o non ha nulla;  perché  aggiungere altri oneri per di più a caso?

Se ci sono persone indigenti da aiutare, che si provveda a spese pubbliche con edifici costruiti ad hoc oppure, in mancanza ed in urgenza, prendendo in locazione (e pagando i canoni!) da privati.

C'è una tendenza irreversibile a riversare sui privati cittadini, per di più scelti a caso ed indipendentemente dalle capacità patrimoniali, le inadempienze pubbliche ed i costi conseguenti.

E poi ci si meraviglia che gli Italiani ammirino i furbi che violano le leggi e calpestano i diritti altrui:

ma quelli sono sempre premiati!

Edited by Mario1944
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@Mario1944 chiaramente la mia era solo un'idea passibile di notevoli "miglioramenti", però a mio avviso (e parlo nell'ottica del mantenimento dell'ordine pubblico) non è opportuno lasciare gente per strada, e ce ne sarà sempre di più (di gente per strada) vista la situazione di precarietà lavorativa, anche nell'ex ceto medio

dunque in una simile "situazione emergenziale", che non darebbe il tempo di costruire edilizia abitativa popolare, si potrebbe pensare a un modo temporaneo per usufruire delle case sfitte

ovviamente lo Stato dovrebbe anche darsi dei criteri per non prendersi la casa della nonna appena deceduta, che non mi pare il caso, ma ad esempio io non vedrei grandi difficoltà ad attingere ai 1243 appartamenti (tra quelli sfitti si intende) della Signora Armellini a Roma...

 

http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/01/30/news/intervista_angiola_armellini-77257367/

 

@Hinzelmann tu mi hai citato proprio per un caso che in realtà è capitato a un mio conoscente: senza volerlo ha costruito, con regolare licenza, un magazzino sul confine di un terreno che pensava essere suo, ma il vicino è andato a verificare i confini e ha visto che andrebbero rettificati e che il capanno è stato in realtà costruito per metà sul suo terreno

ora non sanno bene come procedere, la tassazione etc. è sempre stata pagata da colui che ha costruito il magazzino

comunque non è la richiesta di un parere legale XD, era solo per dire che cose del genere capitano

Edited by conrad65
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Rimane comunque difficile pensare che possa esserci un edificio realmente abbandonato da molti anni, il quale non sia anche  in condizioni pericolose, strutturalmente o igienicamente, per gli occupanti, con tutte le possibili conseguenze anche penali per il proprietario che quindi giustamente si darà da fare per far cessare l'occupazione.

 

Nell'Appennino tra Genova, Piacenza ed Alessandria ci sono centinaia di case abbandonate da decenni, di cui molte di esse ancora solide e facilmente ristrutturabili. Certo non ci sono edifici simili nelle città, ma nei piccoli centri montani, per via di decenni di emigrazione, ce ne sono moltissimi, altrimenti perchè avrebbero proposto l'iniziativa della case a 1 euro? Il fatto che lo faccia il Comune vuol dire che se dopo un certo periodo (mi pare appunto 20 anni ma non ne sono sicuro) non vengono reclamate dagli eredi passano d'ufficio al Comune.

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@Mario1944 chiaramente la mia era solo un'idea passibile di notevoli "miglioramenti", però a mio avviso (e parlo nell'ottica del mantenimento dell'ordine pubblico) non è opportuno lasciare gente per strada, e ce ne sarà sempre di più (di gente per strada) vista la situazione di precarietà lavorativa, anche nell'ex ceto medio
dunque in una simile "situazione emergenziale", che non darebbe il tempo di costruire edilizia abitativa popolare, si potrebbe pensare a un modo temporaneo per usufruire delle case sfitte
ovviamente lo Stato dovrebbe anche darsi dei criteri per non prendersi la casa della nonna appena deceduta, che non mi pare il caso, ma ad esempio io non vedrei grandi difficoltà ad attingere ai 1243 appartamenti (tra quelli sfitti si intende) della Signora Armellini a Roma...

 

Perfettamente d'accordo sul problema pressante, specialmente in questi momenti, e che peraltro non riguarda solo la casa ma anche il pranzo quotidiano!

Ma rimane il problema che non è giusto e nemmeno razionale che paghino privati, tanto più se presi a caso e indipendentemente dalle capacità patrimoniali, mentre dovrebbe essere onere pubblico, cioè comune:

è troppo facile fare beneficenza con i soldi o con i beni altrui!

Quanto all'Armellini, ho il sospetto che non si tratti d'immobili sfitti e comunque, se ci sono state violazioni (conoscendo come si fanno gli accertamenti in Italia aspetterei comunque una sentenza passata in giudicato: vedi caso Dolce e Gabbana), devono essere punite secondo leggi precedenti e non successive e tanto meno ad nutum dell'opinione pubblica.

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Quindi perché ti lamenti di me?

 

Perché al momento non ho di meglio da fare...che noiosone.

 

dunque in una simile "situazione emergenziale", che non darebbe il tempo di costruire edilizia abitativa popolare, si potrebbe pensare a un modo temporaneo per usufruire delle case sfitte

 

su questo concordo!

 

Il problema è il reperimento delle risorse per ristrutturare....una ristrutturazione

integrale costa 100.000 euro o cifre del genere e su piccoli lotti non c'è economia

di scala ( anche se si potrebbe guadagnare in velocità....rispetto a mega progetti )

 

ci vorrebbe qualche "iniezione" di danari...ma io son troppo ignorante (e lo dico senza sarcasmo né autoironia) per capire da dove pigliarli. So per certo però che a Padova alcune ristrutturazioni faraoniche hanno portato a nuovo splendore anche edifici molto belli...che però poi l'amministrazione comunale non sa bene come sfruttare/valorizzare. E tu comune, se mi devi rimettere a nuovo il vecchio tribunale della città per poi organizzarci due mostre l'anno o farci la sede bibliotecaria più sfigata di Padova...bah, forse rimettere a "mezzo-nuovo" un pezzo di periferia per farci alloggi popolari non è un'idea così peregrina.

Son contento che il buon Renzo Piano, inaugurando la sua mostra a Palazzo della Ragione, abbia parlato delle periferie.

Fine delirio.

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Il problema è se Conrad65 mi denuncia al Comune, ma se lui
stesso vive in una casa abusiva non lo fa....tutto qui

 

il problema è che i comuni dovrebbero controllare per conto loro e recensire gli immobili abusivi.

 

@Mario1944

se io ho una casa abusiva aspetto le prossime elezioni in cui berlusconi mi promette una sanatoria e lo voto. semplice no ?

 

http://news.panorama.it/cronaca/abusi-edilizi-frane-condoni-lagambiente

 

"Secondo Legambiente una su dieci costruita nel 2013 è illegale, soprattutto al Sud. Ed abbatterle è quasi impossibile"

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Nell'Appennino tra Genova, Piacenza ed Alessandria ci sono centinaia di case abbandonate da decenni, di cui molte di esse ancora solide e facilmente ristrutturabili. Certo non ci sono edifici simili nelle città, ma nei piccoli centri montani, per via di decenni di emigrazione, ce ne sono moltissimi, altrimenti perchè avrebbero proposto l'iniziativa della case a 1 euro? Il fatto che lo faccia il Comune vuol dire che se dopo un certo periodo (mi pare appunto 20 anni ma non ne sono sicuro) non vengono reclamate dagli eredi passano d'ufficio al Comune.

 

Non mi risulta che gli enti teritoriali possano acquistare d'ufficio immobili abbandonati, neppure dopo vent'anni, se non in virtù dell'usucapione che per altro può essere fatta valere, se del caso, anche dai privati.

 

Comunque rimane il punto che le case, come tu stesso dici, devono essere ristrutturate, ma se lo fossero a cure pubbliche, ammesso che potessero essere confiscate, usucapite o altrimenti acquisite in tempi brevi, ci sarebbero poi tutte le implicazioni che ci sono per i lavori pubblici: tempi lunghissimi, costi esorbitanti, favoritismi, clientele ecc.

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il problema è che i comuni dovrebbero controllare per conto loro e recensire gli immobili abusivi.

 

Non capisco cosa c'entri con questa discussione però XD

 

Un immobile abusivo può essere e sicuramente sarà uno scempio

ma dopo che il Comune X avesse emanato 10-100-1000 ordini di

demolizione, cosa contro cui io non sollevo obiezione alcuna, resta

il fatto che ci sarebbero altre 10-100-1000 famiglie senza casa

 

La verità è che abbattere immobili abusivi non risolve il problema

della carenza di alloggi, ma - entro certi limiti di sicuro - lo complica...

 

E ti pare che uno stato che impiega anni a sgomberare case occupate

da inquilini morosi o occupanti senza titolo per finita locazione, possa o

voglia crearsi ulteriori grattacapi?

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So per certo però che a Padova alcune ristrutturazioni faraoniche hanno portato a nuovo splendore anche edifici molto belli...

 

Questo è un problema difficilmente spiegabile...ma facilmente osservabile

 

La domanda però è: questi finanziamenti il Comune di Padova come li ha

raccolti? Si tratta di un finanziamento ad hoc, ottenuto tramite qualche legge

speciale o tramite una cd. "leggina-provvedimento" dalla Regione o si tratta

di somme ascritte in bilancio e quindi liberamente destinate a quell'opera dal

Comune?

 

Spesso e volentieri in Italia i finanziamenti non arrivano tramite una attività

razionale di programmazione, ma per vie traverse e vincolati ( con l'aggravante

che se poi non li spendi perdi i fondi, quindi per non perdere i fondi li devi

spendere e li devi spendere in un certo modo....che spesso è il motivo del

finanziamento stesso....non so se mi sono spiegato Lol )

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@Mario1944

se io ho una casa abusiva aspetto le prossime elezioni in cui berlusconi mi promette una sanatoria e lo voto. semplice no ?

Dubito che chi abbia costruito abusivamente l'abbia fatto sperando nei condoni di Berlusconi, se non altro perché molti abusi erano e sono precedenti la sua discesa in campo.

Semmai si spera in generale di poter sanare legittimamente, sia pur pagando, l'abuso, specialmente se sia minore, oppure di mantenere di fatto l'abuso grazie a complicità di vario livello, all'inerzia delle autorità e ai tempi biblici della giustizia.

Edited by Mario1944
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@Mario1944

 

il senso della mia frase non è che chi ha costruito abusivamente l'ha fatto sperando nei condoni di berlusconi.

 

il senso è che chi ha l'abusivo ora se ha l'opportunità data da berlusconi forse lo farà e che berlusconi ci marcia per prendere voti.

 

 

 

 


ma dopo che il Comune X avesse emanato 10-100-1000 ordini di
demolizione, cosa contro cui io non sollevo obiezione alcuna, resta
il fatto che ci sarebbero altre 10-100-1000 famiglie senza casa

 

queste famiglie non avrebbero mai dovuto avere quella casa abusiva.

 

se uno fa una rapina in banca e lo stato non gli toglie i soldi che ha rubato perchè con quei soldi da da mangiare ai suoi figli è giusto ?

 

chi fa l'illecito poi approfitta della situazione di illecito creatasi negli anni per mettersi in regola.

 

come quei genitori che rapiscono il figlio di 5 anni al genitore che ha l'affidamento del figlio, scappa all'estero col figlio e vive all'estero per 8 anni col figlio che ha dimenticato il papà e poi si oppone a che la legge venga rispettata e ridato il figlio al padre perchè il bambino verrebbe sconvolto a cambiare nazione e genitore dopo 8 anni.

Edited by marco7
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