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L'occupazione, si o no?


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queste famiglie non avrebbero mai dovuto avere quella casa abusiva.

 

Vallo a spiegare ai 67.000 proprietari di immobili alle pendici del Vesuvio

già colpiti da sentenze e ordinanze ed ai 580.000 abitanti che sanno di correre

gravi rischi ma scelgono di rimanerci a vivere

 

Evidentemente non è così semplice come sembra

 

Resta il fatto che dal 1997 al 2012 a fronte di 1.778 ordinanze di abbattimenti

esecutive le demolizioni sono state 40

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@Mario1944
il senso della mia frase non è che chi ha costruito abusivamente l'ha fatto sperando nei condoni di berlusconi.
il senso è che chi ha l'abusivo ora se ha l'opportunità data da berlusconi forse lo farà e che berlusconi ci marcia per prendere voti.

 

Guarda i condoni in generale e quelli edili in particolare non li ha inventati Berlusconi e non ne ha nemmeno fatti di particolarmente osceni, essendo il suo limitato agli abusi minori.

In generale comunque chi costruisce completamente abusivo gode o spera di godere di vaste complicità nelle amministrazioni locali, spesso con l'aiuto della delinquenza organizzata, non spera certo in condoni futuri ed eventuali.

@Lavipera

L'avevo capito, ma non si può dire con certezza chi perirà prima, se quelli che sfidano l'ira d'un vulcano o quelli che non sfidano apparentemente nulla, ma possono tuttavia essere travolti da un sussulto improvviso della terra o del mare o del cielo.....

Comunque io eviterei di abitare sulle pendici del Vesuvio, ma è anche vero che io non credo né in dio né in san Gennaro!

@Lavipera

I moti distruttivi della natura non distinguono tra uomini e loro opere:  un terremoto, un maremoto, un diluvio distruggono tutto quello che trovano.

Sul preavviso non saprei dire, ma non mi fiderei troppo anche perché gli indizi potrebbero essere ambigui e comunque far sgomberare centinaia di migliaia di persone in breve tempo è più facile a dirsi che a farsi.

Di logica non si dovrebbe costruire in luoghi sospetti, ma di fatto si costruisce dovunque e non solo in Italia, anche nel bel mezzo del letto d'un fiume in secca temporanea (cosa vista da me stesso e non in "Terronia" ma nel settentrionalissimo Piemonte, in Valsesia per la precisione).

Poi è indubbio che la terra può aprirsi improvvisamente domani sotto le fondamenta di Milano o di Roma ed il Vesuvio, patrocinante san Gennaro, non esplodere mai nei prossimi centomila anni......

 

 


Ovviamente se io costruisco una casa su un terreno non edificabile
ho già la proprietà del terreno su cui costruisco, solo che non potrei
costruirci sopra

 

a porta a porta hanno appena illustrato un caso di un signore 80enne evasore totale che possedeva decine di case e voleva ora anche costruire qualcosa (non ricordo cosa) su un terreno non suo.

Nessuno in concreto può impedirti di costruire su un terreno

non tuo, se e fino a quando il legittimo proprietario non si oppone.

 

Però resta il fatto che stai spendendo soldi per una costruzione

che per accessione viene acquistata dal proprietario del fondo

via via che viene costruita

 

Può capitare, come nell'esempio di Conrad65 del suo amico

che stupidamente ha costruito un magazzino senza verificare i

confini fra due terreni ( ma ora è nei guai...può essere abbattuto )

 

Può essere anche voluto, io costruisco una struttura inquinante

su un tuo terreno, approfittando che stai in Australia....così se la

prenderanno con te, perchè tu risulterai formalmente il proprietario

 

Resta il fatto che ciò che viene costruito su un terreno, è di proprietà

del proprietario del terreno .

Può capitare, come nell'esempio di Conrad65 del suo amico

che stupidamente ha costruito un magazzino senza verificare i

confini fra due terreni ( ma ora è nei guai...può essere abbattuto )

 

@Hinzelmann la cosa è un pelo più complicata: lo dico per la cronaca perché è un caso interessante

i confini in realtà c'erano, ed erano dei "muretti" che separavano i vari lotti

questa persona ha costruito un magazzino proprio sul muro di confine e la cosa è rimasta tranquilla per almeno 10 anni

poi successe che ci fu una diatriba non sul suo confine ma su quello opposto, e il proprietario dell'altro terreno dimostrò che i muretti costruiti (immagina un reticolo) non coincidevano con i veri confini catastali ma andavano in realtà tutti inclinati di alcuni gradi (adesso non so con precisione quanti)

il proprietario del terreno confinante con il magazzino ha colto la palla al balzo e, dato che questo magazzino non gli è mai andato giù (gli toglieva luce) ha intrapreso una causa legale perché con il nuovo confine questa costruzione veniva quasi tagliata a metà, metà da una parte e metà dall'altra

certo chi ha costruito è stato incauto, si è fidato dei confini considerati validi da sempre, ma non erano quelli giusti

chissà quanti casi del genere si possono verificare, soprattutto in campagna

Sì ma diciamo che se una certa leggerezza è legittima

nel caso di una serra ed al limite di un magazzino, tu

capisci che prima di scavare le fondamenta di una casa

uno le verifiche al catasto le fa....anche se gli manca la

concessione edilizia

 

Il senso del mio intervento è questo

 

Nel caso specifico il fatto che esistesse un confine segnato

ai sensi dell'art.950 c.c. ha un suo rilievo ai fini dell'usucapione

 

La giurisprudenza ha avuto modo di affermare che, laddove l’incertezza sui confini 

abbia carattere oggettivonon è ammissibile l’eccezione di intervenuta usucapione

 sollevata dal convenuto con l’azione di regolamento dei confini in quanto la promiscuità

dell’uso della zona di confine controversa impedisce l’acquisto per usucapione (si veda

Cassazione civile , sez. II, 28 maggio 2007 , n. 12481).

 

Supponendo invece che qui l'incertezza sui confini avesse carattere non oggettivo

ma soggettivo  - perchè erano apposti dei termini di confine sbagliati, sarebbe eccepibile

l'usucapione ventennale

 

Tuttavia 10 anni sono pochi e quindi metà magazzino non è suo e l'altra

metà dovrebbe essere tenuta a distanza dal confine, quindi il rischio di

un abbattimento è concreto

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