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Sondaggio Elezioni Europee 2014


  

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  1. 1. Per chi voterai alle europee del 25 maggio?

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@ican

 

Non mi sembra secondario combattere la mafia in sè aumentandone le pene ed introducendo nuovi reati.

 

Per altro sul rapporto politica/mafia come abbiamo detto si è già intervenuti nei mesi scorsi rendendo efficace una norma che da vent'anni era inutile e non aveva portato a nessuna condanna.

 

@Lavipera

 

Bene allora tornatene pure sulla shoutbox a fare i tuoi interventi di grande spessore.

A me il M5S ricorda sempre più la Lega nord, un partito leaderista (con un leader che insulta tutti), populista e di destra (ma inizialmente considerato di sinistra, molti infatti lo definivano come "una costola della sinistra") ma di cui venne presto a galla la vera natura.

La parabola che sta seguendo mi sembra la stessa.

 

Grillo stesso pare che un tempo prima di entrare in politica fosse un sostenitore della Lega Nord.

 

Non ho assolutamente votato M5S, ma paragonarlo alla Lega è assurdo, i Cinque Stelle sono un classico partito "grande tenda", populista si perchè non è radicato ed è incentrato sulla figura del leader, ma molti dei partiti degli ultimi anni sono nati così. La Lega era nata da subito come un partito di destra radicale, infatti Bossi ha sempre avuto convergenze con Le Pen padre e mi sembra che Maroni da giovane bazzicasse in Ordine Nuovo (non ne sono certo al 100%). Poi Grillo ha davvero foto con tutti.

 

Se dovessi dire l'Italia attuale più che alla Germania di Weimar assomiglia molto alla Spagna del 1935-36, e ciò non è bello.

Edited by Fabius81

@Demò

 

No e a dir la verità non ho nemmeno quasi mai votato per il Pd, l'ho fatto questa volta per le europee ,ma nella mia regione si votava anche per le regionali e in quel caso ho votato Sel e anche alle scorse politiche ho votato Sel.

 

Non ho assolutamente votato M5S, ma paragonarlo alla Lega è assurdo, i Cinque Stelle sono un classico partito "grande tenda", populista si perchè non è radicato ed è incentrato sulla figura del leader, ma molti dei partiti degli ultimi anni sono nati così. La Lega era nata da subito come un partito di destra radicale, infatti Bossi ha sempre avuto convergenze con Le Pen padre e mi sembra che Maroni da giovane bazzicasse in Ordine Nuovo (non ne sono certo al 100%). Poi Grillo ha davvero foto con tutti.

 

Se dovessi dire l'Italia attuale più che alla Germania di Weimar assomiglia molto alla Spagna del 1935-36, e ciò non è bello.

 

Veramente è l'esatto opposto di quello che hai detto.

 

Maroni da giovane militava nell'estrema sinistra, faceva parte di un  gruppo marxista-leninista di Varese e frequenta il movimento d'estrema sinistra Democrazia Proletaria, idem Bossi che da giovane fece parte di movimenti di estrema sinistra come il Partito di Unità Proletaria per il Comunismo.

 

La Lega all'inizio fu erroneamente definita infatti come "una costola della sinistra".

 

La Lega poi esattamente come il M5S all'inizio si caratterizzò per posizioni populiste e dichiarò di essere sia contro la sinistra che contro la destra (come oggi fa il M5S) infatti i manifesti che venivano fatti girare della Lega erano contro Berlusconi accusato di essere centralista/mafioso/fascista:

 

QQ116.gif

vorrei proporre un'analisi politica un poco più profonda del solito, spero riuscirete a seguirmi

secondo me Grillo ha perso quando ha detto che voleva vivisezionare Dudù :bua:

invece Berlusconi ha sbagliato a farsi vedere vecchio, ci voleva un'altra plastica facciale :uhsi:

e poi con questa fidanzata quasi moglie ha rotto le balle, noi tifosi lo volemo beato tra le donne, specialmente se sono minorenni :o

Edited by conrad65
privateuniverse

 

 


Il legame con la mafia va dimostrato e ad oggi cmq su Crisafulli non è stato dimostrato niente non è infatti stato condannato per nessun reato di stampo mafioso, c'è solo un singolo incotnro di 13 anni fa con un personaggio mafioso, ma incontro da cui non è scaturito nessun vantaggio per la mafia (visto che sennò sarebbe scattato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa) e non è nemmeno mai stato dimostrato che Crisafulli sapesse che quella persona aveva un'appartenenza mafiosa.

 

Sì, certo, un uomo politico incontra persone a caso.

 

Mi sfugge un punto: in cosa le tue argomentazioni si differenziano da quelle con cui Berlusconi si è difeso per anni?

 

Berlusconi è stato mai condannato per reati di mafia? Quante condanne penali ha avuto?


 


In ogni caso Crisafulli è stato allontanato perchè non è stato più ricandidato nelle liste del Pd.

 

E tu, su questa base, te la sentiresti di escludere che nel PD ci siano settori propensi alla corruzione e, magari, ad abboccamenti con la mafia?

 

Secondo te Crisafulli non aveva, nel suo partito, sodali e sostenitori?


 


Poi il cambio di leadership cambia eccome un partito, noi siamo toppo abituati ai partiti personalistici guidati da una stessa persona e dai suoi sodali (vedi Berlusconi e i suoi fedeli o Grillo e suoi fedelissimi) ma il Pd è un partito vero con primarie con democrazia interna e con una sfida interna democratica per il ricambio di leadership quindi non è che si può accusare qualcuno di nuovo per quello che è stato fatto da una leadership vecchia, Renzi fino a nemmeno un anno fa non aveva mai auvto alcun ruolo nella segreteria del suo partito e non aveva nemmeno mai avuto incarichi di politica nazionale.

 

Fai un'affermazione che poi contraddici. Prima dici che il cambiamento di leadership cambia un partito, poi dici che il PD non è un partito personale (il che è vero: è una confederazione di partiti personali, in effetti) e quindi, implicitamente, neghi quanto hai affermato precedentemente.

 

La verità è che certo, la leadership cambia un partito; ma un partito che nasce tondo non muore quadrato.

 

Certo che Berlinguer non era Luigi Longo; però il PCI è sempre stato il PCI, con i suoi pregi e i suoi difetti, e i suoi difetti se li è portati dietro fino alla fine.

 

Stessa cosa per il PSI che, dopo la scissione del PSIUP del 1964, che ne aveva allontanato la componente più militante (e anche più onesta), complice la pratica del sottogoverno nel centrosinistra, ha cominciato a trasformarsi in un partito clientelare e corrotto, anche se De Martino era un galantuomo e Craxi no.

 

Oppure la DC, al cui interno c'erano lestofanti come Andreotti e galantuomini come Zaccagnini. Però le sue tare sempre quelle sono rimaste.

 

Idem vale per il PD, che nasce come una confederazione di comitati elettorali il cui obiettivo è, puramente e semplicemente, la conquista del potere per usarlo a vantaggio proprio e dei propri amici, senza alcun progetto di trasformazione sociale, economica e politica del paese nel senso di renderlo più giusto, di ridurre le disuguaglianze, di aumentare gli spazi di democrazia. Che il segretario sia Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani o Renzi (o Civati, se è per questo), poco cambia.

 

La natura del PD quella era e quella sempre rimarrà, può solo essere più manifesta o più camuffata.

Sì, certo, un uomo politico incontra persone a caso.

 

Mi sfugge un punto: in cosa le tue argomentazioni si differenziano da quelle con cui Berlusconi si è difeso per anni?

 

Berlusconi è stato mai condannato per reati di mafia? Quante condanne penali ha avuto?

 

 

 

 

E tu, su questa base, te la sentiresti di escludere che nel PD ci siano settori propensi alla corruzione e, magari, ad abboccamenti con la mafia?

 

Secondo te Crisafulli non aveva, nel suo partito, sodali e sostenitori?

 

 

 

Fai un'affermazione che poi contraddici. Prima dici che il cambiamento di leadership cambia un partito, poi dici che il PD non è un partito personale (il che è vero: è una confederazione di partiti personali, in effetti) e quindi, implicitamente, neghi quanto hai affermato precedentemente.

 

La verità è che certo, la leadership cambia un partito; ma un partito che nasce tondo non muore quadrato.

 

Certo che Berlinguer non era Luigi Longo; però il PCI è sempre stato il PCI, con i suoi pregi e i suoi difetti, e i suoi difetti se li è portati dietro fino alla fine.

 

Stessa cosa per il PSI che, dopo la scissione del PSIUP del 1964, che ne aveva allontanato la componente più militante (e anche più onesta), complice la pratica del sottogoverno nel centrosinistra, ha cominciato a trasformarsi in un partito clientelare e corrotto, anche se De Martino era un galantuomo e Craxi no.

 

Oppure la DC, al cui interno c'erano lestofanti come Andreotti e galantuomini come Zaccagnini. Però le sue tare sempre quelle sono rimaste.

 

Idem vale per il PD, che nasce come una confederazione di comitati elettorali il cui obiettivo è, puramente e semplicemente, la conquista del potere per usarlo a vantaggio proprio e dei propri amici, senza alcun progetto di trasformazione sociale, economica e politica del paese nel senso di renderlo più giusto, di ridurre le disuguaglianze, di aumentare gli spazi di democrazia. Che il segretario sia Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani o Renzi (o Civati, se è per questo), poco cambia.

 

La natura del PD quella era e quella sempre rimarrà, può solo essere più manifesta o più camuffata.

 

Per quanto riguarda Berlusconi c'è stata proprio in queste ultime settimane una sentenza su Dell'utri che accerta che il suo ruolo fosse quello di tramite tra Berlusconi e la mafia, non c'è stato riguardo a Crisafulli una sentenza che abbia accertato cose simili.

 

E tu, su questa base, te la sentiresti di escludere che nel PD ci siano settori propensi alla corruzione e, magari, ad abboccamenti con la mafia?
 
Secondo te Crisafulli non aveva, nel suo partito, sodali e sostenitori?

 

 

No sennò avrebbe scalato il partito verso ruoli dirigenziali sempre più importanti invece non è stato nemmeno più ricandidato.

 

Fai un'affermazione che poi contraddici. Prima dici che il cambiamento di leadership cambia un partito, poi dici che il PD non è un partito personale (il che è vero: è una confederazione di partiti personali, in effetti) e quindi, implicitamente, neghi quanto hai affermato precedentemente.

 

 

Non è una contraddizione perchè sono i partiti personali che non cambiano mai perchè sono l'espressione del loro leader che non cambia mai quindi anche il partito stesso non cambia mai.

 

La verità è che certo, la leadership cambia un partito; ma un partito che nasce tondo non muore quadrato.
 
Certo che Berlinguer non era Luigi Longo; però il PCI è sempre stato il PCI, con i suoi pregi e i suoi difetti, e i suoi difetti se li è portati dietro fino alla fine.
 
Stessa cosa per il PSI che, dopo la scissione del PSIUP del 1964, che ne aveva allontanato la componente più militante (e anche più onesta), complice la pratica del sottogoverno nel centrosinistra, ha cominciato a trasformarsi in un partito clientelare e corrotto, anche se De Martino era un galantuomo e Craxi no.
 
Oppure la DC, al cui interno c'erano lestofanti come Andreotti e galantuomini come Zaccagnini. Però le sue tare sempre quelle sono rimaste.
 
Idem vale per il PD, che nasce come una confederazione di comitati elettorali il cui obiettivo è, puramente e semplicemente, la conquista del potere per usarlo a vantaggio proprio e dei propri amici, senza alcun progetto di trasformazione sociale, economica e politica del paese nel senso di renderlo più giusto, di ridurre le disuguaglianze, di aumentare gli spazi di democrazia. Che il segretario sia Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani o Renzi (o Civati, se è per questo), poco cambia.
 
La natura del PD quella era e quella sempre rimarrà, può solo essere più manifesta o più camuffata.

 

 

Non sta scritto da nessuna parte che un partito non possa cambiare.

 

Il Pd anzi nasce già portando con sè una grande cambiamento ed aumentando gli spazi di democrazia con le primarie che mai prima d'ora erano state utilizzate, dando così la possibilità agli elettori di scegliersi il segretario e quindi la linea di partito.

 

Idem vale per il PD, che nasce come una confederazione di comitati elettorali il cui obiettivo è, puramente e semplicemente, la conquista del potere per usarlo a vantaggio proprio e dei propri amici, senza alcun progetto di trasformazione sociale, economica e politica del paese nel senso di renderlo più giusto, di ridurre le disuguaglianze, di aumentare gli spazi di democrazia. Che il segretario sia Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani o Renzi (o Civati, se è per questo), poco cambia.

 

La natura del PD quella era e quella sempre rimarrà, può solo essere più manifesta o più camuffata.

 

Le uniche lotte che contraddistinguono questo partito sono quelle intestine.

Non fanno altro che ''scannarsi'' tra di loro, fra le correnti, per avere il potere.

 

Il PD è lo specchio dello stato politico dell'unione Europa: gli Stati divisi d'Europa.

Edited by Dragon
mentecritica

@ican Quelli del PD sono capaci di tutto!

 

Questo video ne è la prova!

 

http://www.youtube.com/watch?v=0Bjlgel8sSk

 

Io gli anni 90 li ho vissuti, dopo la svalutazione del '92, il ghiacciolo lo pagavo 500 lire, sotto casa mia.

 

Questa gente, un bel giorno, verrà spazzata via! 

Come la loro storia, insegna.

Questa è fantastica...Si fanno smerdare pure da uno come Salvini...LOL
FreakyFred

Farage si lamenta e non sta neanche nell'euro. Nazionalismo e xenofobia puri e semplici, mi domando come sia possibile giustificare un personaggio del genere.

Potrei giustificare perfino grillo che cerca l'alleanza con lui, visto che potrebbe essere considerata una scelta di realpolitik (sì! Il movimento 5 Stelle fa un COMPROMESSO POLITICO!), ma non è possibile giustificare Farage stesso. 

Farage è il personaggio che smaschera i movimenti no euro: non sono movimento contro l'euro, sono movimenti ultranazionalisti contro il processo di integrazione europea. 

Su Farage si stanno scavando la tomba da soli, continuino pure, tanto il mirror climbing non ha effetto e nemmeno il cambiare discorso parlando del PD. Rivela pure la mancanza di pensiero autonomo dei parlamentari grillini, pure Giulia Sarti ha cambiato opinione.

 

secondo me Grillo ha perso quando ha detto che voleva vivisezionare Dudù :bua:

 

Quella frase è un capolavoro, riesce a scontentare sia chi è favorevole (per la superficialità) sia chi è contrario alla sperimentazione animale (per l'innocenza dell'animale).

Fai un'affermazione che contraddici subito dopo.

 

Prima dici che sono esclusi gli incapienti, poi parli di bonus a "tutti i lavoratori dipendenti".

 

C'è una soglia di reddito minima, non solo massima, per usufruire del bonus; tanto è vero che un mio zio che percepisce una pensione di 680 € mensili non avrà alcun bonus. Inoltre, la combinazione di questo requisito con quello della condizione professionale l'ha resa una misura selettiva, destinata a una categoria di persone ristretta, quella nella quale il PD poteva sperare di capitalizzare il consenso per quella misura.

 

 

No, mettiamo in chiaro una cosa.

Esclusi gli incapienti significa coloro che hanno un reddito annuo sotto una certa soglia (no tax area, per dirla alla Tremonti). Quasi ogni anno cambia, è tra gli 8000 e i 7000 rotti annui. Questo perché gli incapienti NON sono soggetti ad Irpef, quindi non si può fargli uno "sconto" su in imposta che non pagano.

 

Tuo zio non è incapiente quindi, seppur di poco. Comunque c'entra poco, perché rebus sic stantibus sono esclusi tutti i redditi da pensione, anche le pensioni minime ("sociali") a carico dello Stato, ben al di sotto della soglia degli 8000annui.

 

Dopo ho messo una  mia personale considerazione: probabilmente questa norma viola il principio di uguaglianza, dato che nella legge (Tuir 917/1986, e successive modifiche) parla dei redditi da pensione come redditi "assimilati" (quindi soggetti alla stessa disciplina dei redditi da lavoro dipendente dato che proviene da un prelievo in passato dal reddito di lavoro e poi una retribuzione differita nel tempo).

 

Inoltre resta mia fermissima convinzione che il Pd debba il merito del suo risultato alla situazione politica, che ha orientato grandissima parte dei centristi a spostarsi sul Pd (vedi Sc allo 0,7%). Ciò detto, vi allego 3 immagini abbastanza chiarificatrici sul da dove provengano quei voti in più.

 

Il primo è il voto per sesso, istruzione e lavoro.

 

Il secondo il voto tra gli imprenditori delle PMI.

 

Il terzo quello fra le classi disagiate (vicine alla soglia della povertà, calcolato secondo il coefficiente di gini)

 

Il quarto il voto fra i cattolici.

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Edited by Chris
Hinzelmann

Su questo non c'è dubbio il PD voleva diventare la DC e quindi ha preso i soldi ( EDIT: volevo dire...i voti XD )

dagli imprenditori, dalle donne, dai cattolici e dalla piccola borghesia.

 

La misura degli 80 Euro quanto ha pesato?

 

Secondo me tanto...

 

1) Perché serviva a dare l'impressione di un "governo del fare"

    anche se è stata una finzione...nel senso che in 80 giorni puoi

    solo fare finta e così è stato ( mancano le coperture etc )

 

2) Perché serviva proprio a consolidare la propria fascia di elettorato

    di riferimento

 

3) Perché era una promessa che poteva essere mostrata in busta paga

    prima del voto 

 

Poi esiste un problema più vasto....le classi disagiate non votano più la

sinistra in generale: possono fidarsi di Bossi, poi di Berlusconi, forse di Farage

o di Grillo ma non votano NESSUN partito di sinistra

 

O comunque - a parte il PD - la Sinistra non rappresenta più il disagio sociale

non riesce ad interpretarlo...

 

Ed inizia a farsi strada con personaggi come Farage e Grillo l'idea che non abbia

neanche più senso il dividersi in una destra ed in una sinistra

 

E questo è un qualcosa di rivoluzionario rispetto al XX secolo ( anche se a me

non piace ) e al contempo disorientante

@Chris : praticamente dai grafici emerge questo : il M5S è un partito di giovani, il PD di mezza età, FI di vecchi. Abbastanza sorprendente il 43% dei cattolici praticanti che ha votato PD (addirittura superiore alla media nazionale) e solo il 22% FI, quando quest'ultimo è stato per anni il punto di riferimento dell'area clericale.

Il voto disagiato non è quasi mai andato verso la sinistra, o almeno quella classica, già negli anni '50 le aree contadine votavano DC con percentuali bulgare, mentre le aree urbane, più ricche, avevano un forte consenso PCI, PSI e PSDI. Questo perchè le classi meno agiate sono, da sempre, quelle più religiose, in quanto la chiesa diventa un punto di riferimento o, quantomeno, di conforto.

 

@Sbuffo : si è vero su Maroni mi sbagliavo, ma invece Salvini viene eccome dall'area dell'estrema destra, mi pare che negli anni '90 bazzicasse tra i naziskin e gli ultras da stadio. Non a caso nel Parlamento Europeo la Lega fa partito comune con Alba Dorata...

mentecritica

Ma davvero pensate che il m5s alleandosi con Farage in Europa possa scomparire alle prossime elezioni in stile Scelta Civica? Il PD in questi ultimi anni si è alleato con Berlusconi, Alfano e Monti, ha fatto una figura pessima nell'elezioni del Presidente della Repubblica, uscite senza senso dei propri parlamentari e tantissime altre vaccate, per non parlare di FI...E stanno ancora lì...E una cosa simile pensate possa nuocere al m5s? Mi auguro sia una vostra speranza perché se no conoscete davvero male l'italiano medio...

Hinzelmann

Abbastanza sorprendente il 43% dei cattolici praticanti che ha votato PD (addirittura superiore alla media nazionale) e solo il 22% FI, quando quest'ultimo è stato per anni il punto di riferimento dell'area clericale.

 

A me non sorprende affatto...essendo il fine dichiarato del PD, semmai è preoccupante per noi.

Perché quelle tabelle le legge pure Renzi....e stavolta gli è riuscito XD

 

Quanto alla bassa percentuale di cattolici in FI è in parte conseguente al 7% che ha votato NCD e

al 5% che ha votato Fratelli d'Italia, in parte al successo di Renzi...e comunque FI più che cattolico,

è un partito clericale che cioè fa i favori alla chiesa ( non che la cosa cambi molto quanto ai risultati pratici )

 

 

 

Ma davvero pensate che il m5s alleandosi con Farage in Europa possa scomparire alle prossime elezioni in stile Scelta Civica

 

Per quanto mi riguarda, no....quello gli pone un problema immediato coi militanti

 

Certo le scelte politiche, qualunque siano comportano anche delle conseguenze

elettorali...ed una parte di votanti di sinistra potrebbero perderla, ma non parlerei

di scomparsa ( anche perchè Renzi quei voti se li è forse già ripresi in gran parte )

 

Io ho scritto un'altra cosa che Grillo è uno dei teorici del superamento della

divisione in destra-sinistra, ma non pare che il sentimento popolare in questo

lo contrasti

Ops

 

''TEMO CHE L'ITALIA FINISCA COME L'ARGENTINA, CON UNO STATO CHE MENTE PERFINO SUI DATI DI PIL E INFLAZIONE'' (ZINGALES)

 

E' necessaria, per Zingales, "una qualche forma di unione fiscale, se si vuole tenere in piedi l'euro, altrimenti si prenda atto che manca questa volontà e, come in una coppia che litiga e non riesce più ad andare d'accordo, si arrivi a un divorzio".

 

http://www.ilnord.it/c-3069_TEMO_CHE_LITALIA_FINISCA_COME_LARGENTINA_CON_UNO_STATO_CHE_MENTE_PERFINO_SUI_DATI_DI_PIL_E_INFLAZIONE_ZINGALES

 

 

ar_image_3069_l.jpg

Edited by Dragon
privateuniverse

No, mettiamo in chiaro una cosa.

Esclusi gli incapienti significa coloro che hanno un reddito annuo sotto una certa soglia (no tax area, per dirla alla Tremonti). Quasi ogni anno cambia, è tra gli 8000 e i 7000 rotti annui. Questo perché gli incapienti NON sono soggetti ad Irpef, quindi non si può fargli uno "sconto" su in imposta che non pagano.

 

Tuo zio non è incapiente quindi, seppur di poco. Comunque c'entra poco, perché rebus sic stantibus sono esclusi tutti i redditi da pensione, anche le pensioni minime ("sociali") a carico dello Stato, ben al di sotto della soglia degli 8000annui.

 

Dopo ho messo una  mia personale considerazione: probabilmente questa norma viola il principio di uguaglianza, dato che nella legge (Tuir 917/1986, e successive modifiche) parla dei redditi da pensione come redditi "assimilati" (quindi soggetti alla stessa disciplina dei redditi da lavoro dipendente dato che proviene da un prelievo in passato dal reddito di lavoro e poi una retribuzione differita nel tempo).

 

Tu cominci rispondendo con un "no" ma poi, di fatto, mi dai ragione.

 

Dunque, vediamo.

 

Io ho scritto che è una misura selettiva, perché invece di essere a beneficio di tutti coloro che sono in possesso di un determinato requisito (per esempio, un reddito al di sotto di un certo livello), è a beneficio di tutti coloro che sono in possesso di un determinato requisito soggettivo completamente svincolato dalla situazione di bisogno oggettivo. Perché una misura a favore dei soli lavoratori dipendenti e non dei lavoratori autonomi o dei pensionati, a parità di reddito?

 

 

L'argomento dell'"incapienza" non è valido. Se il problema fosse stato quello la contromisura sarebbe stata semplice: aumentare la detrazione per i redditi da lavoro dipendente o da pensione. In questo modo, del bonus fiscale avrebbero usufruito anche gli "incapienti" e, anzi, lo sgravio fiscale si sarebbe esteso anche ai percettori di redditi medio-bassi.

 

Perché questo non è stato fatto? La risposta è semplice: perché è stata una misura elettoralistica e perché la copertura non c'è, quindi si doveva adottare una misura mirata sui potenziali elettori del PD e avente carattere temporaneo.

 

Renzi è stato premiato da questo modo di comportarsi e il PD ne ha beneficiato.

 

 

 

Renzi e il PD, non l'Italia.

Edited by privateuniverse

Anche secondo me portando avanti ques'alleanza con Farage il M5S non potrà che continuare a perdere voti.

 

Probabilmente non scomparirà ma continuerà come alle ultime politiche a ridurre i suoi consensi.

 

Perchè uno degli inganni e dei punti di forza del M5S era questa sua ambiguità e questo suo definirsi "nè di destra nè di sinistra" ma nel momento in cui il M5S stringe un'alleanza con Farage ed entra nel gruppo dei nazionalisti di destra euroscettici dell'EFD diventa chiaro come quell'affermazione non regge più e il M5S si schiera definitivamente a destra.

Una collocazione politica che per altro emergeva già dalle recenti prese di posizione di Grillo come quella sull'immigrazione.

 

Molti elettori del M5S che prima votavano a sinistra non accetteranno questa scelta e così si allontaneranno dal M5S facendogli perdere ulteriori voti.

 

Per quanto riguarda gli 80 euro credo che abbiano aiutato ma non nel senso del "ti voto perchè mi hai dato 80€" ma nel senso che Renzi ha dato l'idea di essere un politico che finalmente realizza e fa qualcosa concretamente.

Sono anni che si parla di abolire le province e Renzi è arrivato e ha approvato una legge per abolire la componente politica delle province (niente spese per presidenti assessori e consiglieri niente più spese per organizzare le elezioni delle province).

Sono anni che si parla di abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e Renzi è arrivato e lo ha abolito sostituendolo con un meccanismo di donazione facoltativa a scelta dell'elettore sul 730.

Sono anni che si parla di ridurre la pressione fiscale sul lavoro e Renzi è arrivato e ha ridato 80€ in tasca ai lavoratori.

Ecc...

 

Sono leggi certamente perfettibili e migliorabili però finalmente qualcosa di concreto nel senso richiesto dai cittadini si è iniziato a fare, questo credo abbia portato i cittadini a votare per Renzi.

 

Poi c'è stata secondo me c'è stata anche un a componente emotiva per cui Renzi è sembrato molto più rassicurante mentre Grillo ha spaventato una buona fetta di elettorato con toni troppo aggressivi.

 

Anche il voto dei cattolici secondo me si spiega in questo senso, anche perchè se andiamo a vedere dal punto di vista legislativo non c'è nessuna legge particolare fatta per il clero anzi le leggi in discussione in parlamento vanno semmai nel senso opposto (es. la legge sull'omofobia e quella sul matrimonio breve, leggi da sempre contestate dal mondo cattolico militante e clericale).

 

@Fabius81 Salvini negli anni 90 aveva una ventina d'anni ed ha iniziato da subito a militare nella Lega, non ha l'età di Maroni e Bossi per avere un passato politico prima della Lega.

Poi Alba dorata non ha parlamentari europei quindi non è presente nel Parlamento europeo, al parlamento europeo la lega Nord fino alle scorse elezioni europee stava nel gruppo dell'EFD assieme a Farage.

Edited by Sbuffo

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