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Etero che si gasano quando di parla del membro maschile


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Ma scusate da che mondo è mondo la virtù meno attribuibile ad un maschio eterosessuale non complessato è la pudicizia.

 

Sono i gay che con la coda di paglia credono che il cazzo sia "un organo" e basta: eh no, in questi casi è un sacro ARGOMENTO di discussione, un feticcio, un modo per potersi addentrare in scherzi pesanti, discorsi volgari, temi imbarazzanti, prese in giro, esperienze ambigue, dubbi inconfessabili, timori malcelati.

Il tutto serve per fare una cosa che in un primo momento nessun gay oserebbe fare per motivi che ahimé ben sappiamo: scherzare sulla sessualità.

Ma non è un problema solo di insicurezza, è un problema proprio

di "formazione"

 

Non può esistere un cameratismo fra A e B se non a partire dal

presupposto di escludere C ( il gay ) e D ( la donna)

 

Tanto è vero che le porte dei cessi abbondano di insulti ad

entrambi, c'è si il cazzo disegnato ma sempre anche un Marco

buco o un Mario finocchio ed una serie di insulti a qualche ragazza

( in genere trattata da puttana o svilita etc )

ma stai scherzando? :taunt:

 

no.... mi ricordo bene come ero io a 15 anni (e come sono tanti ragazzi che si vedono in giro, chiaramente "spaesati" nel proprio corpo perché non lo vivono come la stragrande maggioranza dei loro amici e imbarazzati dai loro discorsi fallocentrici)

l'imbarazzo verso i "discorsi sul cazzo" scompare in un gay dopo quella che ho chiamato "presa di coscienza", che può capitare piuttosto presto oppure, se sei un tardone come me, attorno ai vent'anni :D

il superamento di questa fase avviene rapidamente se si condividono certi punti di vista e sensibilità "diverse" con degli amici gay fin dall'adolescenza, cosa che a me non è capitata

 

 


Non l' ho capita!

 

A e B sono due maschi etero...

 

Il cameratismo in senso stretto è una complicità apparente che

presuppone  il rafforzamento di ogni individuo del gruppo attraverso

lo scherno di un capro espiatorio

 

Nella fattispecie più o meno da sempre la costruzione di una

identità maschile eterosessuale si è sorretta su forme di cameratismo

maschilista fatte sì di cazzi disegnati ( affermazione icastico-visiva di

virilità ) ma anche di scherno di "buchi" ( cioè gay definiti come tali )

e "puttane" cioè donne private di soggettività

 

E queste sono in genere le scritte che si trovano nei cessi...

Ilromantico

Hmmm però forse dovremmo differenziare tra gasamenti in cameratismo e gasamenti in solitario. Per il cameratismo è plausibile che ci gasi perché ci si sente parte di un gruppo (noi maschi etero uniti contro i gay e le donne), tuttavia a mia parere è innegabile che nel compagnerismo s'inneschi una certa omoaffettività (non sentimentale/sessuale) indiretta. Ai maschi etero piace stare tra maschi quasi quanto più di stare con le ragazze (specialmente dopo che la fase amorosa è passata), qualcosa vorrà pur dire.

 

Per quanto riguarda i gasamenti in solitario invece mi pare manchi del tutto l'attenuante del compagnerismo. Se uno disegna cazzi, sta nudo o guarda gli altri non mi pare stia facendo auto-camaretismo...

 

 


gasamenti in solitario

 

Questo non capisco cosa sarebbe, un etero che si gasa da solo

parlando a se stesso di cazzi? 

 

Esistono ovviamente le amicizie "fraterne" dove c'è una componente

omoaffettiva palese, ma a condizione di essere appunto "fraterne" cioè

"asessuate"; anzi a dirla tutta il riferimento espresso al legame parentale

proietta su questa forma di affetto fra maschi -speciale-lo spettro dell'incesto

in aggiunta al tabù omosessuale

 

Ed esistono le compagnie maschili dove la componente affettiva è assente

( cameratismo ) o estremamente diluita-distribuita nella compagnia in cui

domina comunque una regressione all'infanzia, al gioco ( che certo è in sè

una inclinazione affettiva, anche se non sessuale...ma molto circoscritta )

Ilromantico

 

 


Questo non capisco cosa sarebbe, un etero che si gasa da solo
parlando a se stesso di cazzi?

 

No, un etero che sbircia, ostenta e disegna cazzi senza motivo di cameratismo (già detto tra l'altro).

 

Per il resto sono d'accordo con l'analisi, ma continua ad essere un mistero l'altro tipo di etero, quello che per intenderci non si spoglia in palestra ed evita qualsiasi tipo di compagnerismo. Complesso da spogliatoio o altri complessi?Omofobia?Omosessualità repressa?Ipotesi probabili, ma credo che per alcuni ci sia totale un totale disinteresse genuino verso una certa 'omoaffettività'. Basti pensare che in fondo in palestra ci trovi raramente un certo tipo di etero 'normale', quelli normali finiscono per mollare subito, mentre pulula di metrosexual o etero 'moderni' con l'ossessione del corpo e dei muscoli. E parlo di palestre da quartiere, non della tipica palestra alla moda frequentata da gay e metrosexual.

Oggi in palestra mi è venuto in mente questo topic :D

 

Due ragazzi si stavano toccando i bicipiti

e l'istruttore fa: "I maschi che si palpano i muscoli,

sono l'unica cosa che mi fa diventare omofobo".

 

(Ovviamente nessuna reazione: credo non sapessero il significato di "omofobo" :D)

Io mi sono completamente smarrito....cioè non capisco 

proprio il senso o la direzione della discussione XD

 

Comunque ammettendo che esista un "etero vecchia-maniera"

definito "normale"(?)  ed un "etero moderno" che si prende cura

del corpo senza essere gay o metrosexual ( suppongo che il

metrosexual sia da intendersi come una estremizzazione dell'etero

moderno altrimenti non avrebbe senso ?!? )

 

Che il primo disegni "cazzi" nei cessi ma odi la palestra, mentre

il secondo non disegni più cazzi ma ami i muscoli, palpi i bicipiti Lol

Non vedrei niente di omosessuale né nel primo, né nel secondo XD

 

Si possono vedere in queste due tipologie, due tipi diversi di maschilità

la prima più tradizionale e fallocentrica, la seconda più incentrata sul

recupero del corpo maschile nella sua interezza, su una autogratificazione

narcisistica non legata esclusivamente ai caratteri sessuali ( peli e pene )

 

Possiamo anche dire - già scritto tante volte - che questo ingresso

del maschio e della maschilità nella società dell'immagine, corrisponda

ad una perdita di potere maschile, ad una reificazione del Soggetto-maschio

o vederlo come effetto della società dei consumi e designarla come

"femminilizzazione" etc etc

 

Non ci vedrei però altro che questo

In età adolescenziale ho incontrato molti etero che si eccitavano a parlare di peni, a esporli tra maschi per vedere chi ce l'aveva più lungo, a toccarsi e a masturbarsi in gruppo. Nonostante ne fossi scandalizzato, credo che fosse un modo per rapportarsi con altri maschi.

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