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Fin dove può arrivare la scienza


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http://www.iflscience.com/health-and-medicine/laboratory-grown-vaginas-succesfully-transplanted-patients 

 

Vagine. Vagine create dalle cellule. Vagine create dalle cellule e trapiantate. 

 

C'è anche il video. Penso di amare la scienza. 

 

Però voi che ne pensate? Fin dove dovrebbe spingersi la scienza? 

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https://www.gay-forum.it/topic/26669-fin-dove-pu%C3%B2-arrivare-la-scienza/
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Be', perché ormai l'uomo va contro la Natura stessa! 

Non dipendiamo da essa, riusciamo a creare la vita con la scienza, le vagine, arti nuovi... Insomma, gli uomini di scienza sono arrivati a fare tanto e a scoprire cose sempre più nuove. 

 

Però c'è anche chi pensa che sia sbagliato. E vorrei avere un vostro pensiero. 

 

(Capisco che l'argomento "vagina" sia molto odiato qua dentro, però andate al di là della vagina in sé e guardate quello che può fare la scienza.) 

Dopo aver saputo che addirittura le clonazioni non sono più un dilemma per la scienza e che la chiesa le vieta di farne uso non mi meraviglia più nulla..

Chissà dove arriveranno, certo è che andranno sempre avanti facendo passi da giganti come fino ad ora.. che curiosità 

La scienza dovrebbe spingersi "verso l'infinito e oltre" [Cit. Buzz Lightyear] peccato che ci sia sempre la solita schiera di bigotti che si oppongono al suo sviluppo dicendo che l'uomo non deve spingersi troppo oltre, non deve seguire la strada della sperimentazione animale e bla bla bla...

Si potrebbero risolvere moltissimi problemi grazie alla ricerca, peccato che (almeno in Italia) la maggior parte dei fondi vengano dirottati per cretinate...

 

 

 

Se creano vagine probabilmente riusciranno prima o poi a creare anche altri tessuti o addirittura organi.

Ma guarda che c'erano quasi riusciti degli scienziati di un'università, non ricordo se italiana o straniera, solo che a causa delle forti opposizioni da parte di un gruppo di cattolici/protestanti/religiosi/dementi hanno tagliato i fondi ai ricercatori, se riesco a trovare l'articolo poi lo posto, quando l'ho letto ho provato un senso di disgusto e rabbia indescrivibile.

 

Purtroppo anche gli stupidi hanno la voce, e a quanto pare viene presa in considerazione di più la loro opinione rispetto a quella di persone dotate di un cervello :bua:

Edited by Hefes

L'uomo non va contro la natura, please. Tutto ciò che fa è naturale, impiega solo del lavoro per renderlo "spontaneo" un po' come la pompa di calore. :D

Penso invece che stia andando contro essa. Guarda l'effetto serra, guarda lo scioglimento dei ghiacci...

Però per quanto riguarda la Natura intesa come creazione e vita sono ben felice del lavoro verso cui sta procedendo.

AndrejMolov89

Penso invece che stia andando contro essa. Guarda l'effetto serra, guarda lo scioglimento dei ghiacci...

Però per quanto riguarda la Natura intesa come creazione e vita sono ben felice del lavoro verso cui sta procedendo.

 

Penso invece che stia andando contro essa. Guarda l'effetto serra, guarda lo scioglimento dei ghiacci...

Però per quanto riguarda la Natura intesa come creazione e vita sono ben felice del lavoro verso cui sta procedendo.

Attenzione, è un errore madornale: l'effetto serra sono conseguenze, non sono il sintomo che si va contro natura, perché "è naturale" anche questo effetto, pensa alle grandi estinzioni di massa, che si possono considerare gli eventi più catastrofici vissuti dalla storia della vita nel pianeta terra, la maggior parte sono derivate da processi analoghi. Non esiste nulla che va contro natura, in linea di principio. Se si può fare, è naturale: che non sia spontaneo è diverso, per creare vagine in laboratorio si usano processi che richiedono energia, o anche lo stesso processo di sintesi di un cristallo di diamante, ad esempio. E' un idea troppo moraleggiante della natura, e sinceramente è un concetto che odio. E' illogico e soprattutto non rappresenta lo stato naturale delle cose, non si va contro natura, si abusa degli equilibri naturali pre-esistenti in certi ambiti. Se scarichi del mercurio cromo in una falda è logico che la biosfera locale vada a puttane, ma è anche vero che è un processo che naturalmente avviene per esempio vicino ai giacimenti di cinabro! Pensa all'antimonio in Toscana, non deriva dall'opera umana, bensì da un processo geologico in atto che ne comporta una concentrazione sopra la media. Il problema di queste affermazioni è che mancano di fatto il problema, non conoscevamo l'equilibrio del sistema naturale, e pensavamo di vivere nel paese di ben godi, ora si fa finta che non esista, ma non è che il riscaldamento globale sia sintomo del fatto che stiamo andando contro le leggi naturali: tecnicamente le stiamo rispettando tutte, altrimenti non emergerebbe quel processo, semplicemente abusiamo di un equilibrio naturale. 

Non voglio fare il pignolo, ma caricare di moralità e di prescrittività alla natura è un errore logico fondamentale (fallacia naturale), perché la natura non rispetta nessun dovere morale da rispettare, ma solo di convenienza ed etica, e l'etica è un prodotto umano e non intrinseca alla natura, pur essendo derivata da un essere che vive nella natura e quindi è naturale.

Attenzione, è un errore madornale: l'effetto serra sono conseguenze, non sono il sintomo che si va contro natura, perché "è naturale" anche questo effetto, pensa alle grandi estinzioni di massa, che si possono considerare gli eventi più catastrofici vissuti dalla storia della vita nel pianeta terra, la maggior parte sono derivate da processi analoghi. Non esiste nulla che va contro natura, in linea di principio. Se si può fare, è naturale: che non sia spontaneo è diverso, per creare vagine in laboratorio si usano processi che richiedono energia, o anche lo stesso processo di sintesi di un cristallo di diamante, ad esempio. E' un idea troppo moraleggiante della natura, e sinceramente è un concetto che odio. E' illogico e soprattutto non rappresenta lo stato naturale delle cose, non si va contro natura, si abusa degli equilibri naturali pre-esistenti in certi ambiti. Se scarichi del mercurio cromo in una falda è logico che la biosfera locale vada a puttane, ma è anche vero che è un processo che naturalmente avviene per esempio vicino ai giacimenti di cinabro! Pensa all'antimonio in Toscana, non deriva dall'opera umana, bensì da un processo geologico in atto che ne comporta una concentrazione sopra la media. Il problema di queste affermazioni è che mancano di fatto il problema, non conoscevamo l'equilibrio del sistema naturale, e pensavamo di vivere nel paese di ben godi, ora si fa finta che non esista, ma non è che il riscaldamento globale sia sintomo del fatto che stiamo andando contro le leggi naturali: tecnicamente le stiamo rispettando tutte, altrimenti non emergerebbe quel processo, semplicemente abusiamo di un equilibrio naturale. 

Non voglio fare il pignolo, ma caricare di moralità e di prescrittività alla natura è un errore logico fondamentale (fallacia naturale), perché la natura non rispetta nessun dovere morale da rispettare, ma solo di convenienza ed etica, e l'etica è un prodotto umano e non intrinseca alla natura, pur essendo derivata da un essere che vive nella natura e quindi è naturale.

Caspita che rispostona!

Hai tutta la mia ammirazione. Non avevo pensato ad alcune problematiche.

Essendo convinto che la Natura coinvolgesse tutto (dall'ambiente alla vita) avevo considerato gli effetti postumi di alcuni lavori, come effetti contro Natura.

Non intendevo agire come un moralista, o apparire così. Ecco.

 

 

Guarda l'effetto serra
Più che della scienza questa è colpa dei grandi imprenditori e della loro fame di guadagno, pur di guadagnare soldi sono disposti a tutto, basti vedere il caso dei rifiuti radioattivi, smaltire questi rifiuti non è impossibile, ma costa, però pur di non spender soldi le grandi aziende preferiscono inquinare l'ambiente. Questa è colpa dell'avidità dell'uomo, non della scienza.
AndrejMolov89

Caspita che rispostona!

Hai tutta la mia ammirazione. Non avevo pensato ad alcune problematiche.

Essendo convinto che la Natura coinvolgesse tutto (dall'ambiente alla vita) avevo considerato gli effetti postumi di alcuni lavori, come effetti contro Natura.

Non intendevo agire come un moralista, o apparire così. Ecco.

Semplicemente hai fotograto questo istante, questo equilibrio e l'hai considerato "Natura" in senso stretto e quindi tutto ciò che si allontana da questo stato delle cose non è naturale. In realtà non è così,anche l'assenza di vita è natura. Quando si parla di riscaldamento globale, non si parla di un processo contro natura, ci sono stati intervalli anche di 200 milioni di anni senza calotte polari. Quel che bisognerebbe sottolineare è che i processi che hanno determinato il riscaldamento globale dipendevano da determinati cicli astronomici che con i loro tempi hanno modulato l'esistenza tutta nella terra(*) e che quindi eventi molto rapidi possono effettivamente compromettere la vita della biosfera: esempio, le grandi estinzioni di massa sono variazioni ambientali molto veloci che non hanno dato il tempo o di evolvere in nuove forme, o hanno semplicemente fatto schiattare il 95 per cento della vita in un attimo. Il riscaldamento antropogenico è rapido, ma non è contro natura, è solo un abuso dello stato d'equilibrio pre-esistente e questo naturalmente provoca delle conseguenze, ma diciamo che non lo si può considerare il ritorno di una natura offesa, diciamo che personalizzandola se ne frega, dice uh la CO2 mi da' acidità di stomaco. Faccio solamente il pignolo, i know, ma preferisco semplicemente evitare che determinate idee prendano piede, perché è un attimo. Esempio, molte volte si usa un periodo finalistico per semplicità, ma può ingenerare confusioni enormi. Questa creatura si è evoluta per sopravvivere a questo ambiente. Tecnicamente è corretto, ma usa una tipologia di proposizione che implica fine e che quindi fornisce volontà alla creatura, quando bisognerebbe dire senza ombra di dubbio che le bestie che presentavano queste particolarità erano "adatte" a vivere in quell'ambiente, qui viene eliminata la componente finalistica della frase ed emerge che una data situazione è frutto di un determinata selezione indipendente della volontà della specie. Se ci pensi bene anche quando si parla di sistemi complessi con feedback si utilizza il per o altro, ma in realtà, è solo una questione divulgativa e di semplificazione, un non detto esplicito agli addetti ai lavori. Non mi stupisce il tuo errore logico, ma è solamente di origine linguistico, non concettuale. 

(*) Assenza di calotte polari: oltre ai cicli astronomici aggiungici anche la conformazione dei continenti e il ciclo di Wilson, il ciclo di diverse pangee (ci sono state almeno 5-6 pangee http://it.wikipedia.org/wiki/Supercontinente)

Semplicemente hai fotograto questo istante, questo equilibrio e l'hai considerato "Natura" in senso stretto e quindi tutto ciò che si allontana da questo stato delle cose non è naturale. In realtà non è così,anche l'assenza di vita è natura. Quando si parla di riscaldamento globale, non si parla di un processo contro natura, ci sono stati intervalli anche di 200 milioni di anni senza calotte polari. Quel che bisognerebbe sottolineare è che i processi che hanno determinato il riscaldamento globale dipendevano da determinati cicli astronomici che con i loro tempi hanno modulato l'esistenza tutta nella terra e che quindi eventi molto rapidi possono effettivamente compromettere la vita della biosfera: esempio, le grandi estinzioni di massa sono variazioni ambientali molto veloci che non hanno dato il tempo o di evolvere in nuove forme, o hanno semplicemente fatto schiattare il 95 per cento della vita in un attimo. Il riscaldamento antropogenico è rapido, ma non è contro natura, è solo un abuso dello stato d'equilibrio pre-esistente e questo naturalmente provoca delle conseguenze, ma diciamo che non lo si può considerare il ritorno di una natura offesa, diciamo che personalizzandola se ne frega, dice uh la CO2 mi da' acidità di stomaco. Faccio solamente il pignolo, i know, ma preferisco semplicemente evitare che determinate idee prendano piede, perché è un attimo. Esempio, molte volte si usa un periodo finalistico per semplicità, ma può ingenerare confusioni enormi. Questa creatura si è evoluta per sopravvivere a questo ambiente. Tecnicamente è corretto, ma usa una tipologia di proposizione che implica fine e che quindi fornisce volontà alla creatura, quando bisognerebbe dire senza ombra di dubbio che le bestie che presentavano queste particolarità erano "adatte" a vivere in quell'ambiente, qui viene eliminata la componente finalistica della frase ed emerge che una data situazione è frutto di un determinata selezione indipendente della volontà della specie. Se ci pensi bene anche quando si parla di sistemi complessi con feedback si utilizza il per o altro, ma in realtà, è solo una questione divulgativa e di semplificazione, un non detto esplicito agli addetti ai lavori. Non mi stupisce il tuo errore logico, ma è solamente di origine linguistico, non concettuale. 

Capisco appieno cosa tu voglia dire.

Ti ringrazio per la correzione. Non avevo pensato all'assenza di vita come Natura. La etichettavo un po' come Niente più Natura XD

Il mio "andare contro Natura" era forse troppo generalizzato. Perché appunto, con i rifiuti, con il nuclerare, siamo andati contro Natura, perché essi non esistono in realtà. Siamo stati capaci di grandissime cose, che però hanno cambiato l'ambiente in cui viviamo. Non dico che queste grandi cose non siano da riconoscere, perché siamo in grado di creare dal nulla la vita ora, però c'è un arrivo? O possiamo andare avanti all'infinito?

Io, personalmente, sono pro. Vorrei che si andasse anche oltre un limite etico.

 

 

Più che della scienza questa è colpa dei grandi imprenditori e della loro fame di guadagno, pur di guadagnare soldi sono disposti a tutto, basti vedere il caso dei rifiuti radioattivi, smaltire questi rifiuti non è impossibile, ma costa, però pur di non spender soldi le grandi aziende preferiscono inquinare l'ambiente. Questa è colpa dell'avidità dell'uomo, non della scienza.

 

Certo, gli scopi economici stanno rovinando non poche cose, in tutto il mondo. E penso che si chiudano fin troppi occhi.

 

AndrejMolov89

Capisco appieno cosa tu voglia dire.

Ti ringrazio per la correzione. Non avevo pensato all'assenza di vita come Natura. La etichettavo un po' come Niente più Natura XD

Il mio "andare contro Natura" era forse troppo generalizzato. Perché appunto, con i rifiuti, con il nuclerare, siamo andati contro Natura, perché essi non esistono in realtà. Siamo stati capaci di grandissime cose, che però hanno cambiato l'ambiente in cui viviamo. Non dico che queste grandi cose non siano da riconoscere, perché siamo in grado di creare dal nulla la vita ora, però c'è un arrivo? O possiamo andare avanti all'infinito?

Io, personalmente, sono pro. Vorrei che si andasse anche oltre un limite etico.

 

 

 

Certo, gli scopi economici stanno rovinando non poche cose, in tutto il mondo. E penso che si chiudano fin troppi occhi.

Ci sono state fissioni nucleari naturali, anche, cioè spontaneamente in alcune rocce XD anche lì, è labile la definizione. Diciamo che produciamo determinati rifiuti che difficilmente sono smaltibili e che causano gravi danni rispetto all'equilibrio attuale XD

Ci sono state fissioni nucleari naturali, anche, cioè spontaneamente in alcune rocce XD anche lì, è labile la definizione. Diciamo che produciamo determinati rifiuti che difficilmente sono smaltibili e che causano gravi danni rispetto all'equilibrio attuale XD

La Natura è nata per alterare se stessa D:

La scienza dipende dalla curiosità umana e quindi non ha limiti, perché l'uomo non appena ha trovato la risposta che cercava si pone nuove domande. Il problema di andare contro natura esiste, esiste nel creare sostanze o modificare esseri viventi che non esisterebbero in natura, come i prodotti omg, oppure batteri o virus on DNA/RNA modificato.

Esistono batteri che sono stati modificati e che al momento sono immuni da qualsiasi antibiotico, è normale?

Dipende sempre dallo scopo per cui si cerca qualcosa è questo dipende dall'uomo...

…oggi è nel buon senso comune di molti vivere una tale mitizzazione del concetto di “scienza” da confonderlo con quello di “conoscenza” inteso nel senso più assoluto...

Però i casi che fanno scandalo e aprono dilemmi morali riguardano sempre la “tecnica”,  il “cosa si può fare ora rispetto a quel che prima non si poteva”. E’ logico che alcuni gridino alla blasfemia e altri alla bigotteria di questi, ma saper fare una cosa non significa sapere perché la si fa o quando e come sia giusto(licenza poetica) farla. Scienza e tecnica non esistono in astratto e le scelte dei singoli, il senso del limite, il pensiero religioso etc non sono robette da nulla in cui vedere immotivati ostacoli alle magnifiche e progressive…

Topos dei nostri tempi: se la tecnica consentisse di sconfiggere la vecchiaia e la morte diventasse questione di libera scelta(rifiutare le cure) o di una delle tante casualità che prima o poi occorrerebbero a stroncare una vita indefinitamente lunga, voi che scegliereste: il “bigna morì” o lo “speriamo che la scienza sconfigga anche il caso”?

 

 


La scienza dipende dalla curiosità umana e quindi non ha limiti, perché l'uomo non appena ha trovato la risposta che cercava si pone nuove domande.

 

In ogni caso l'uomo e quindi la sua scienza ha i limiti locali e temporali che la sua natura (nel senso di struttura vivente) gli impone.

 

 

 


Il problema di andare contro natura esiste, esiste nel creare sostanze o modificare esseri viventi che non esisterebbero in natura, come i prodotti omg, oppure batteri o virus on DNA/RNA modificato.

 

Qualsiasi intervento sull'ambiente circostante implica una "creazione" di qualcosa che prima non c'era o c'era diversamente atteggiato.

Del resto la stessa cosa degli uomini fanno le altre specie viventi e anche quelle non viventi in senso stretto:

il castoro crea le dighe, gli uccelli i nidi, le api gli alveari ecc. e anche una cosa non vivente come una stella "crea" qualcosa nel corso della sua esistenza: luce, energia, pianeti, comete, asteroidi ecc.

 

In generale, la scienza non è qualcosa di diverso da qualsiasi altra attività umana e quindi non vedo perché distinguere i limiti della scienza da quelli di qualsiasi altra attività umana.

Del resto a rigore la scienza dovrebbe essere solo speculativa, mentre l'operazione umana attiva sull'ambiente circostante dovrebbe essere riferita alla tecnica (arte) e quella sull'uomo stesso all'etica (morale).

 

Infine non bisogna dimenticare che l'uomo è parte della natura (nel senso di tutte le cose esistenti nell'universo) e quindi tutto ciò che fa o non fa  è pur sempre "naturale".

Infatti il vero problema è quali e quanti dei suoi atti possano essere utili, o indifferenti o dannosi per la specie umana nel suo complesso.

Nessuna specie vivente, a parte l'uomo, può modificare la natura cioè il materiale genetico, di un'altra specie vivente.

Questo può essere visto contro natura o meno dipende dallo scopo. Se è per vivere meglio è un conto, se è per giocare a Dio è un'altro.

AndrejMolov89

Nessuna specie vivente, a parte l'uomo, può modificare la natura cioè il materiale genetico, di un'altra specie vivente.

Questo può essere visto contro natura o meno dipende dallo scopo. Se è per vivere meglio è un conto, se è per giocare a Dio è un'altro.

Attenzione anche a questa fallacia naturale. Non è nulla di assolutamente contro natura, banalmente non si potrebbe fare e non si tratta di giocare a fare Dio, altrimenti lo giochiamo da almeno 7000 anni, quando abbiamo iniziato a stanziarci, a coltivare i campi e ad allevare il bestiame: tutti i prodotti biologici sono frutti di selezione casareccia, nessun animale agricolo è allo stato naturale bensì una specie selezionata e selezionata ancora. 

Odio questo modo di vedere l'ingegneria genetica, odio soprattutto il modo con cui non si riconosce che tutto il paesaggio naturale italiano sia di fatto "non - naturale", nella definizione di spontaneo. L'uomo ha modificato altamente i confini, i processi veicolandoli come meglio credeva costruendo infrastrutture, la stessa bonifica di un area è di fatto un modo di giocare a fare Dio. 

Appunto l'uomo si permette di fare selezione e decidere quale specie è meglio che prevalga e quale no, non è fare Dio?

La selezione naturale impiega anni se non secoli a capire la strada migliore, quanto tempo impiega l'uomo?

Inoltre la natura da una possibilità anche alle specie più deboli, anche se non riusciranno a sopravvivere, l'uomo da' questa possibilità?

Dio è un concetto inventato. Abbiamo creato noi Dio e le regole che seguiamo tutt'oggi. 

 

Sai con sta frase come si può divagare...in ogni caso beato chi ha le idee così chiare, in un senso e nell'altro

 

Quanto al giocare a fare Dio...più che altro temo sia giocare e basta...temo che in diffusi casi siano pochi a porsi problemi etici su quel che fanno nell'ambito della ricerca...d'altronde se è il tuo lavoro, purchè ti paghino...

Sai con sta frase come si può divagare...in ogni caso beato chi ha le idee così chiare, in un senso e nell'altro

 

Quanto al giocare a fare Dio...più che altro temo sia giocare e basta...temo che in diffusi casi siano pochi a porsi problemi etici su quel che fanno nell'ambito della ricerca...d'altronde se è il tuo lavoro, purchè ti paghino...

Molte persone lo fanno perché davvero vogliono farlo, per un loro interesse, per arrivare a qualcosa. Non tutti arrivano a fine mese e dicono: <Ahhh, giorno di paga, fanculo ai bambini senza arti.> 

 

 


Nessuna specie vivente, a parte l'uomo, può modificare la natura cioè il materiale genetico, di un'altra specie vivente.
Questo può essere visto contro natura o meno dipende dallo scopo. Se è per vivere meglio è un conto, se è per giocare a Dio è un'altro.

 

Prima di tutto, come ha giustamente notato Greed89, buona parte dei vegetali e degli animali che usiamo correntemente sono stati modificati dall'uomo nel corso dei millenni, quindi le fondamenta stesse del nostro vivere in comunità sono sbagliate: dovremmo ritornare ad un (presunto) stato di natura e limitarci a cogliere quello che vediamo crescere intorno a noi? Ma non lo fanno neppure le altre specie viventi, le quali, come ho già detto, operano sull'ambiente circostante per adattarlo a sé stesse.

 

Poi che vuol dire che è contro natura modificare il materiale genetico di un'altra specie vivente?

Se abbiamo gli strumenti per farlo, questi strumenti li abbiamo ricevuti dalla natura di cui siamo parte, quindi facciamo un'operazione naturale in quanto siamo della natura ed usiamo delle nostre facoltà naturali.

 

Ma neppure se tu pensi che l'uomo sia "extra naturam" perché creatura particolare e sola provvista di anima imperitura ad opera di un dio, è logico che tu ragioni così, perché anche questo caso, postulando cioè una posizione superiore dell'uomo sulle altre specie voluta da un dio, implica che l'uomo possa dominare la natura con le capacità di cui quel dio stesso l'ha dotato.

 

Alla fine quindi il vero problema, come già detto, è quali e quanti dei suoi atti possano essere utili, o indifferenti o dannosi per la specie umana nel suo complesso:

se cioè mettendo mano troppo leggermente in cose che non conosciamo a fondo, rischiamo di produrre effetti disastrosi su noi stessi o sull'ambiente in cui viviamo.

L'esempio può essere quello dell'energia atomica che può distruggere l'intera specie umana insieme con gran parte delle specie viventi in superficie e rendere la terra inabitabile per secoli oppure di qualche microrganismo modificato che sfugga al controllo e che moltiplicandosi uccida epidemicamente gran parte degli uomini del nostro pianeta.

D'altronde eventi massivamente distruttivi su questo pianeta accaddero senza mano dell'uomo:  ad esempio l'estinzione dei grandi rettili probabilmente per gli effetti della caduta d'una meteora:

ammesso e non concesso che l'uomo sia "extra naturam", non si può certo affermare che la natura sia meno distruttrice dell'uomo per gli esseri viventi.

 

 

 


Quanto al giocare a fare Dio...più che altro temo sia giocare e basta...temo che in diffusi casi siano pochi a porsi problemi etici su quel che fanno nell'ambito della ricerca...d'altronde se è il tuo lavoro, purchè ti paghino...

 

Appunto!  E' difficile pensare che qualcuno, speciamente se impresa, spenda somme enormi nella ricerca per "giocare a fare dio", ma in ogni caso i problemi etici dipendono dalle ideologie:

quello che può apparire giusto ad alcuni, può apparire ingiusto ad altri e viceversa.

 

Come ho già detto prima però, mi sembra stravagante che i maggiori lamenti sulla (presunta) potenza ottenuta dall'uomo grazie alla sua scienza e tecnica siano elevati proprio da coloro che credono che la specie umana sia stata collocata da un dio creatore al di sopra della natura e delle altre specie viventi e non viventi!:

se un dio ci ha donato questa eccellenza e queste facoltà, perché non dovremmo usarne a nostro arbitrio?

l'unico limite ragionevole dovrebbe giusto essere quelle di evitare danni a noi stessi collettivamente presi come specie.

Icoldibarin

Più che "fin dove può arrivare la scienza" penso sia bene chiederci dove vuole arrivare l'uomo.

La scienza non è mai un male di per sé, ma è un'arma tagliente, a volte molto.

Sarebbe il caso di chiederci, visto che non abbiamo ancora imparato ad usare bene un bastone, se è intelligente maneggiare alla leggera strumenti assai più potenti, come computieri, energia atomica e bioingegneria.

 

Io per esempio non avrei nessuna obiezione da fare in merito agli OGM, se fossero utilizzati per migliorare la condizione umana invece che asservire gli agricoltori alle multinazionali oltre a depauperare l'ambiente in modo assai incisivo.

Sarei favorevole all'uso massiccio dell'elettronica digitale per migliorare molti aspetti della nostra vita invece che predisporre un controllo sulla circolazione delle idee imponente.

Sarei favorevole all'uso di macchinari tecnologici in grado di liberare moltissime persone da lavori noiosi se ci fosse una sana economia basata sui bisogni e non sui profitti.

 

Qualche tempo fa attraversavo dei periodi quasi luddisti, ora ho superato questa fase poiché ho realizzato che sebbene la scienza possa creare molti problemi non è certo l'ignoranza che può risolverli.

 

L'«unico» problema dell'uomo cosiddetto occidentale è che ha bastoni sempre più grandi ma non ha mai fatto progressi significativi rispetto alla sua capacità di gestirli.

Ovviamente usare come metro l'evoluzione tecnologica per valutare lo sviluppo di un popolo è stata una pessima idea, che ha permesso inoltre di giustificare il progressivo genocidio, fisico o culturale, dei popoli che la pensavano diversamente e, non di rado, erano molto più evoluti socialmente.

Vorrei rientrare in tema ricollegandomi all'intervento iniziale di Yukio e portare la mia personalissima opinione in merito alla possibilità di "confezionare" vagine, chirurgicamente.

Io credo fermamente che la medicina, come scienza in continua evoluzione, così come le biotecnologie e tutte le altre scienze empiriche, abbiano un unico elevatissimo scopo: quello di migliorare l'esistenza dell'Uomo.

Qui non si parla di effetto serra, o di OGM (mi sembrano delle analogie poco calzanti, sinceramente) ma di permettere a coloro che sono nati con una disgenesia mista gonadica, o una qualsiasi altra sindrome da DSD (che in inglese sta per "Disfunction of Sexual Development, e cioè una disfunzione dello sviluppo sessuale, che si estrinseca in mille forme diverse e avviene per altrettante molteplici cause genetiche, embrionarie o ambientali, per cui il soggetto, in età neonatale o in età puberale manifesterà un'incongruenza dello sviluppo dei genitali esterni rispetto al proprio cariotipo) di diventare realmente donne, quando mentalmente lo siano già. Insomma, si renderebbe la vita più "facile" a chi, per un'anomalia dello sviluppo, ormonale e/o genetico, non avrebbe potuto averla altrimenti.

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