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Raccomandazioni ed affini...


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EDIT. Questo topic è il risultato della fusione di un OT diviso da "Università" e di un altro topic aperto in "Spunti" e qui spostato, per cui la parte iniziale della discussione appare confusa.

 

Ho fatto uno stae a Torino fino a ieri.

Orrendo!

Sono sempre più convinto che il proprio lavoro lo si perfezioni e crei sul campo. Con le proprie mani. Non attraverso raccomadazioni od affini...§

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https://www.gay-forum.it/topic/2668-raccomandazioni-ed-affini/
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Io  tra pochissimo comincio il terzo anno di economia dei mercati valutari!

 

Sono sempre più convinto che il proprio lavoro lo si perfezioni e crei sul campo. Con le proprie mani. Non attraverso raccomadazioni od affini...§

 

Più che altro le raccomandazioni servirebbero a portare all'attenzione degli addetti ai lavori gente affidabile e capace.. In Italia invece vengono spesso usate per sistemare figli di papà che non hanno voglia di fare nulla!  :cool:

D'accordissimo...

Detesto esser scavalcato (quando accade!) da idioti senza nè arte nè parte...

Hai avuto esperienze in merito???§

 

Guarda vista la mia molto modesta esperienza lavorativa (banconiere in pasticceria e lezioni di ripetizione) non ho avuto direttamente esperienze in merito...

Ma nel mio paese per esempio c'è un museo e una ragazza da fuori era stata assunta: lei molto volenterosa precisa puntuale e sai cosa le hanno detto? "Veda di darsi una calmata che altrimenti gli altri fanno figure di m****, se ne stia un po' calma". La ragazza se ne è andata... Tutto per far star lì i figli degli amici...

Oppure sempre nel mio adorato paesello di 3500 anime: il direttore della banca che non ha idea di come calcolare una rata di un mutuo senza computer! (cosa successa davanti ai miei occhi..) e poi rimproverare il vice per non essersi occupato della situazione... Dimmi un po' te... e questi sono due esempi ridicoli...  ;)

(On air: Io)

Detto fatto!

Perchè non aprire un topic in cui ci si racconta e si commenta qualunque tipologia di raccomandazioni vissute in prima persona o per traverso in ambito lavorativo e non???

Io ho già accennato qualcosina nel topic "Università". Voi che ne pensate???§

Sono sempre più convinto che il proprio lavoro lo si perfezioni e crei sul campo. Con le proprie mani. Non attraverso raccomadazioni od affini...§

 

allora ti conviene emigrare, perchè rimarrai proprio scottato dalla realtà :roll:

E non è neanche detto che all'estero sia diverso...

Voglio dire, si sa che ormai raccomandazioni e spintarelle fanno parte del cultura e del costume del nostro paese e che sono alla base del mondo del lavoro.

Soprattutto chi già come me è inserito nel mondo del lavoro, infatti, sa e si rende conto che raramente si può ottenere il lavoro che vogliamo senza raccomandazione. Bisogna avere le giuste conoscenze oppure avere tanta ma tanta fortuna. La cosa triste è che il merito conta davvero poco, dal momento che in qualsiasi momento si può venire scavalcati dal raccomandato di turno... E' così.

Io ad esempio lavoro in un'azienda piuttosto grande e ogni tanto vengo a sapere che un certo impiegato è cugino/fratello di un altro impiegato che lavora lì, che la donna delle pulizie è la suocera di un altro impiegato, che il nuovo manager è il lontano parente della moglie del direttore del personale, che la nuova segretaria è la sorella di un ingegnere di quelli che contano ecc. ecc...

E' così che va il mondo ragazzi... E non parliamo poi dei concorsi, lì è ancora peggio  :rotfl:

 

Ad ogni modo trovo patetico e anche molto ipocrita chi ce l'ha a morte coi raccomandati... Alla fine credo (anzi sono sicuro...) che sia soltanto un rosicare da parte di coloro che non lo sono  :look:

La raccomandazione è ignobile e vergognosa se non ci tocca o peggio ci svantaggia...

Ma poi voglio proprio vedere quanti di coloro che parlano male dei raccomandati si rifiuterebbero di essere raccomandati per avere il lavoro dei propri sogni...

Eheheh ragazzi, la raccomandazione è come il potere... Logora chi non ce l'ha ;-))

Mettiamola così. Secondo me c'è raccomandazione e raccomandazione.

 

Un concorso pubblico dovrebbe essere completamente meritocratico. Una grande azienda ha sicuramente degli obblighi dal punto di vista sociale. Ma se io, libero professionista, devo scegliermi mettiamo un assistente, me lo scelgo tramite raccomandazione. Idem se ho bisogno di un idraulico: piuttosto che aprire le pagine gialle a caso chiedo consiglio a un amico o al capocondomino.

 

Insomma, il meccanismo della raccomandazione che permette a qualcuno di scavalcare qualcun altro più meritevole per accedere a un posto che dovrebbe essere offerto a tutti in modo paritario è riprovevole e in alcuni casi anche illegale. Ma il procedere di qualcuno a colpi di "sentito dire" non è detto che sia una brutta cosa: in un certo senso la "fama" è meritocratica. Certo, ci sono tristi esempi del contrario (mi viene in mente Mia Martini), ma io stesso ottengo almeno il novanta per cento dei miei ingaggi solo perché la gente parla bene di me, non come risultato di concorsi, domande, colloqui, provini, audizioni.

Io ho rifiutato una "raccomandazione con dazio" in passato per due motivi.

Primo: detesto dovermi pensare seduto in quella sedia (di pelle o di plastica!) non per merito mio (e non sto mentendo!)...

Secondo: detesto la precarietà di un posto di lavoro trovato non con le proprie capacità ma con l'amicizia "giusta". E se questa finisce?§

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