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Come valutare un incontro? Il dilemma del dopo


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Vi racconto un po' di cose che non sono molto bravo a valutare, magari il vostro punto di vista esterno mi aiuta.
 
Ho incontrato questo ragazzo proponendo io di vederci; ci siamo trovati quando è uscito da lavoro e siamo andati a cenare insieme. Lui sa che sono gay, io so che è gay (per via di conoscenze in comune), anche se l'argomento non è assolutamente mai saltato fuori. Ci siamo ribeccati nel virtuale dopo un po' di tempo che non ci si sentiva, e dopo qualche chattata ha accettato (mi sembra volentieri) la mia proposta di vederci dal vivo.
Abbiamo chiacchierato parecchio del suo lavoro e dei miei piani, dell'università, insomma cose così, molto formali devo dire. Nonostante questo mi trovavo a mio agio con lui. Abbiamo poi mangiato insieme, ha fatto qualche telefonata, e mi sono reso conto che era distratto, assente, sovrappensiero. E' stato cordialissimo, sorridente, superdisponibile, ma non posso negare di aver notato questa cosa. Sicuramente credo che sia un tipo molto serio, lui stesso ha precisato di essere un tipo piuttosto introverso, un po' burbero; vabé spesso lo sono anche io. Alla fine dicendo qualche cazzata sono riuscito a farlo ridere un po', ma lo vedevo sempre assorto nei suoi pensieri.
 
A fine serata ho pensato di dover interpretare tutto ciò come un evidente segnale di disinteresse, quindi quando ci siamo congedati gli ho detto semplicemente "ciao" senza accennare a prossime volte e ho fatto per andarmene. Lui invece sembrava "ritornato vigile", mi ha fermato e ha voluto salutarmi più calorosamente con un "ci vediamo" "alla prossima", "risentiamoci" ecc.
 
Ho dato per scontato che fosse interessato a me solo come collega, e quindi che avrei dovuto lasciarlo perdere, però poi tornato a casa ho trovato dei suoi messaggi in cui mi chiedeva se fossi già arrivato a casa e si scusava per i problemi di lavoro e di salute che lo avevano reso assente e sotto tono, e la prossima volta che ci fossimo incontrati sarebbe stato in forma.
 
Nei due-tre giorni successivi ho pensato fosse meglio non scrivergli, dando per scontato che le sue fossero solo cortesie pro forma. Invece lui mi ha scritto di nuovo, linkandomi delle cose di lavoro e facendomi gli auguri per Pasqua. A distanza sembra una persona diversa, affabile e allegra.
 

Insomma ho pensato di dover rivalutare tutto, e forse è andata meno male di quel che pensassi. Ma ora? Visto il suo carattere così distaccato e le sue importanti questioni di lavoro, ho pensato di lasciar passare comunque un bel po' di tempo, però poi cosa succederà? Dovrò ricontattarlo io? Potrò chiedergli di uscire di nuovo? E' giusto che sia io a farlo oppure è più corretto che io lasci perdere definitivamente? Il punto è che il fatto di non esser riuscito a capire cosa lui pensi di me mi mette piuttosto in difficoltà nel prendere una qualsiasi decisione in un senso o nell'altro.

"Sono stato veramente bene con te, ma sarei poco sincero se non ti dicessi

che sono rimasto interdetto dall'averti percepito un po' assente durante la nostra prima cena.

So che ti sei brillantemente scusato per il tuo atteggiamento e l'ho apprezzato:

ora però non so se sperare di rivederti quando sarai più rilassato

o imparare a frequentare uomini più passionali e meno noiosi di te"

 

Copincolla, lesto! :D

Io ci riuscirei ancora, una prima uscita francamente è poco per prendere certe decisioni....

Se lo ricontati tu nuovamente è chiaro che gli lanci un messaggio forte e chiaro per cui sarà lui a dover fare la mossa giusta ;)

 

Non ti crucciare troppo....

Magari avessi io un ragazzo che mi chiede di uscire

Beh sampei, se ti piace certo che devi fare di tutto per pigliartelo! Magari aveva la testa da un'altra parte quella sera, ma dai messaggi a me sembra di capire che lui tenga a rivederti... scrivigli un banale "ciao come va?" Poi da li prosegui e chiedigli di uscire di nuovo...

E' capitato anche a me di avere un appuntamento del genere con un ragazzo, solo che ero io quello distratto.

Ho passato gran parte del tempo al telefono per dei problemi che dovevo per forza di cose risolvere.

Soluzione? Mi sono scusato con il ragazzo in questione e la volta dopo ci sono uscito senza avere distrazioni o altri mille problemi per la testa.

Escici di nuovo e vedrai che andrà bene ;) Mi sembra anche un bravo ragazzo visto che si é scusato e ha cercato di rimediare (come ho fatto io!).

Può capitare di avere un appuntamento e di essere distratti per altri problemi, basta saper rimediare in qualche modo ;)

Noi lombardi; sempre così formali e timorosi di dire le cose esattamente come stanno.

 

Se ti ha detto che il motivo della sua assenza mentale erano problemi di lavoro e di salute, ha già fatto un tentativo di farti comprendere che il suo comportamento non era dovuto a un disinteresse. È preoccupato per la tua interpretazione cognitiva del suo agire, non vuole che passi in «quel modo»: mi sembra già un motivo sufficiente per farsi risentire e dargli una seconda chance. Sempre che lui ti interessi sinceramente.

@almadel cavolo non ci avevo pensato, ero talmente impegnato a capire che idea si fosse fatto di me che mi sono dimenticato di accorgermi quanto mi sono annoiato. Non ci avevo proprio fatto caso. E' stato uno sforzo immane spingerlo a parlare di qualcosa che non fosse il lavoro.

Edited by Sampei

se non hai voglia di aspettare si rifaccia vivo lui, fatti sotto, sampei.

aspettare un tot per poterlo ricontattare di nuovo, poi, perché?

vuoi rivederlo e, se lui vorrà rivedere te, coglierà la palla al balzo.

e se la palla, invece, dovesse rotolare poi per terra, fa nulla.

se non altro, il dilemma del dopo sarà almeno diventato la certezza di ora.

@Lavipera

 

meglio muovere un passo per sapere se a qualcuno che ci interessa interessiamo piuttosto che domandarci, dubitabondi o senza muovere un dito, se a questo stesso qualcuno interessiamo oppure o no.

 

e, come puoi vedere, non sono parole più semplici.

 

evidentemente, il mio linguaggio non ha il dono della sintesi: ma tu passaci - anzi magari: strisciaci - pure sopra, cara.

 


Nei due-tre giorni successivi ho pensato fosse meglio non scrivergli, dando per scontato che le sue fossero solo cortesie pro forma. Invece lui mi ha scritto di nuovo, linkandomi delle cose di lavoro e facendomi gli auguri per Pasqua. A distanza sembra una persona diversa, affabile e allegra.

 

Non avete rotto il ghiaccio come si dice e mi pare che, anche dopo, lui la prende alla

larga "cose di lavoro" e "auguri di Pasqua" sono sempre argomenti un po' formali

 

Però ci sta...si tratta di vedere se è perchè entrambi siete introversi troppo preoccupati

per il giudizio che l'altro potrebbe dare di voi, insicuri etc. o se invece è proprio un modo

di essere che può essere designato come "noioso" ( studio e lavoro possono anche essere

un modo per giustificare ai propri occhi un ripiegamento su se stessi )

 

In fondo è solo un primo appuntamento....non ho capito se parziale

 

Se cioè la serata è finita con la cena al ristorante o siete andati in un locale, meglio

gay a bere qualcosa ( per me fare serata implica le due cose, se ci si ferma prima

non è - per me ripeto - una serata completa ) Questa seconda parte è essenziale

per accorciare le distanze, porre fine alla fase di presentazione, cazzeggiare un po'

lanciarsi degli sguardi, dei segnali ( a tavola si è seduti forzatamente di fronte tutto

il tempo ) spegnere il telefono etc

 

Se alla cena è seguita questa fase, ma non è andata bene, crescono le probabilità

che sia proprio noioso, però un secondo appuntamento si può provare se ti piace.

Se invece la serata è finita al ristorante...di fatto serve un appuntamento completo

per poter giudicare la situazione

miracolo, è stato aperto un topic da consigli nella sezione giusta. per questo ti darò il mio parere:

secondo me qualcuno di totalmente disinteressato non ti avrebbe rincorso con i messaggi ma si sarebbe limitato ai saluti di cortesia alla porta.

miracolo, è stato aperto un topic da consigli nella sezione giusta. per questo ti darò il mio parere:

secondo me qualcuno di totalmente disinteressato non ti avrebbe rincorso con i messaggi ma si sarebbe limitato ai saluti di cortesia alla porta.

OT ahhh quindi rispondi  solo a topic aperti nella sezione giusta eh? XD

 

Comunque io credo che l'essersi fatto vivo significhi che comunque qualcosa prova... poi lo hanno detto quasi tutti quindi....

comunque si ogni tanto mandagli un messaggino ( magari un video divertente se non sai che scrivere ) ma non soffocarlo con messaggi se non replica, non agitarti vuol dire molto probabilmente che non ha modo di rispondere ;)  GOOD LUCK!!!

@Hinzelmann Non c'è stata nessuna seconda fase, abbiamo solo mangiato insieme e fatto due passi, proprio come se fosse una fottuta cena di lavoro.

A questo punto non escludo che lui potesse essere preoccupato da un mio giudizio sulla scelta che ha fatto per il lavoro che si è rivelata piuttosto problematica (e io specularmente potrei dire di essere preoccupato per la stessa cosa; insomma è un ambiente piuttosto competitivo), ma non posso nemmeno escludere che a lui non fregasse nulla di "uscire" inteso in "quel" senso, ma gli interesso solo perchè gli avevo dato parecchia corda scherzando in modo un po' nerd su questi dannati argomenti di lavoro. Ad un certo punto voleva anche trovare lavoro a me per il post lauream... bah chissà magari è già fidanzato.

 

Ad un certo punto della cena ho provato a "testare" un po' la situazione con un incrocio di sguardi piuttosto forte, lui in effetti ha retto lo sguardo, ma nel complesso restava meditabondo e con la testa fra le nuvole.

 

Ciò che mi ha colpito è che i miei tentativi di divagare un po' e di introdurre nuovi argomenti un po' meno asettici sono stati tutti neutralizzati, tranne alla fine quando son riuscito a strappargli in extremis due chiacchiere su qualche stronzata non seria.

A prescindere dai dubbi, contattalo e chiedigli di uscire di nuovo.

 

Se la seconda uscita non dovesse avvenire, allora avrai la certezza che le sue scuse per la prima uscita son state "di cortesia"

Se invece riusciste ad uscire, vedi come va 'sto secondo incontro e come si porrà lui.

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