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Aspetto esteriore e aspetto interiore: quanto contano uno e l'altro in un rapporto?


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Embé? Anche io non ho mai detto a nessuno "mi piaci", ma cosa c'entra?

 

Sfiorarmi la mano significa che mi conferisci il potere, la libertà arbitraria di starci o ritrarmi perché mi hai appena manifestato in maniera esplicita il tuo interesse.

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Uhm, eppure mi sembra abbastanza evidente che le persone si comportano in maniera diversa, adottando parametri molto differenti, a seconda che prendano l'iniziativa o la subiscano. Voglio dire, non mi sembra poi così soggettivo constatare che chi va a caccia nella savana abbia parametri di valutazione differenti da chi va a far la spesa al supermercato.

 

 

 


Il classico "Ciao, sei molto carino" è un approccio superficiale.
Ti trovo bello e ti faccio sapere che sei bello.
Se sei superficiale valuterai il mio aspetto, se sei profondo mi farai delle domande
(e perderai interesse se ti risponderò in modo non soddisfacente).
Non esiste il "Ciao, sei molto profondo" quindi da quel lato il problema non si pone.

 

Almadel mi piacerebbe però capire come si salutano i "profondi" nella tua visione delle cose, perché se concordiamo che non esiste il "ciao sei molto profondo" possiamo comunque dire che esiste il "ciao" e basta. Quindi o due profondi si conoscono "a priori" e non capisco come ciò possa accadere dal punto di vista fisico-materiale, oppure due profondi si salutano dicendo "ciao". Assodato che un ciao non può essere detto contemporaneamente da due persone, ci dovrà essere per forza di cose uno dei due che lo pronuncia per primo... o no?

Non in tutte le relazioni il primo che si scopre si mette in una posizione di subalternità

ed è semplicemente su questo che volevo intervenire.

Ci sono modi per provarci che non danno all'altro il manico del coltello.

 

Fuori dall'incontro al bancone del bar ci sono varie possibilità:

alcune di esse ci permettono di approndire una conoscenza

senza forzare né me né te a dimostrare un qualche interesse.

E - se siamo persone mature - riuscirai anche a invitarmi al cinema

senza che io ti risponda con uno sdegnato "Guarda che hai frainteso..."

:)

Io non credo che dire a qualcuno "ma lo sai che sei carino?" sia sempre sinonimo di superficialità.

Voglio dire, molto dipende dalla situazione in cui ci si trova, se si è soli o no, se è una frase scritta su di un social o pronunciata di persona...

Io sono il tipo superficiale che si pretende profondo (il che, probabilmente, rappresenta l'apice della superficialità).

Embé? Anche io non ho mai detto a nessuno "mi piaci", ma cosa c'entra?

 

Sfiorarmi la mano significa che mi conferisci il potere, la libertà arbitraria di starci o ritrarmi perché mi hai appena manifestato in maniera esplicita il tuo interesse.

 

Ma questa è una panzana...che poi, diciamoci la verità, son veramente rarissimi i casi in cui sfiori la mano di qualcuno concependo plausibilmente un rifiuto.

A me è capitato solo con gli ex...

Non è che le persone profonde siano obbligate a comportarsi sempre in modo profondo:

possono anche dirti che sei carino, salvo poi allontanarti quando scoprono che non sai il Greco antico.

(Ah già, l'essere "profondi" non è un pregio: duole ammetterlo) :D

 

 


Fuori dall'incontro al bancone del bar ci sono varie possibilità:
alcune di esse ci permettono di approndire una conoscenza
senza forzare né me né te a dimostrare un qualche interesse.

 

Per quale altro diverso ed incomprensibile motivo dovresti mai invitare al cinema la persona che ti piace se non per creare una situazione favorevole, immediata o futura, per provarci?

Ahah!

 

Esempio: facciamo che tu mi interessi:

non c'è nulla di male se io ti invito al cinema per poter provarci con te, ora o anche in un momento ipotetico e futuro, ma onestamente mi risulterebbe decisamente inconcepibile invitarti al cinema per un motivo diverso da questo!

Se non mi interessi e non sei nemmeno fra i miei amici allora non mi passerebbe mai nemmeno per l'anticamera del cervello di invitarti al cinema.

 

Se invece sei un mio amico allora ti chiedo di andare al cinema, ma ovviamente non me ne frega nulla del tuo pacco, mi frega solo di vedere il film.

Come fai a perderti? E' un ragionamento semplice :S

Vuoi lo schemino?

Mi piaci? --> No. & Siamo amici? --> No. Risultato: Ovviamente non ti chiedo di andare al cinema dato che non ho nessun interesse (sia fisico che di amicizia).

Mi piaci? --> Sì. Risultato: Ti chiedo di andare al cinema per flirtare.

Siamo amici? --> Sì. Risultato: Ti chiedo di andare al cinema solo per guardare il film, senza segarsi a vicenda.

Il punto è che quando conosco qualcuno

non è automatico che io mi renda conto

se il simpatico ragazzo che mi invita al cinema

vuole inaugurare con una retrospettiva sul cinema armeno

la nostra fantastica nuova amicizia

oppure ne voglia approfittare per concupirmi.

 

Nel dubbio gli dirò: "Volentieri!".

- Siccome io ti lancio il segnale, ora non posso che attendere, perché l'esito finale non dipende da me. Sono in stato di subordinazione ad una tua scelta arbitraria.

- Siccome io ricevo il tuo segnale, ora ho il delizioso privilegio di poter decidere come andrà a finire, perché ho scoperto come vuoi che andrà a finire. Sono più libero di te.

 

Erano queste le mie impressioni.

 

La conclusione è quella, ahimé, di partenza: l'ardimentoso che prende l'iniziativa pian piano dovrà scontrarsi con lo sdegno selezionatore delle sue prede, e forse inizierà a dire più spesso che l'aspetto esteriore non è tutto, che ci vuole anche altro, ecc ecc. La tenera vittima che attende e riceve le iniziative altrui inizierà forse a dire più spesso che son tutti una schifezza, non va mai bene nessuno,bisogna tenere gli standard elevati ecc ecc.

 

Ecco come le due posizioni potrebbero influenzare la risposta alla domanda del topic.

Ma cosa te ne frega se ha altri scopi? Se non ci proverà saprai che gli interessi solo come amico :D

Che poi, personalmente, preferirei qualcuno che mi dicesse "Mi piaci" piuttosto che doverlo indovinare capendolo dai minimi gesti e blblabla

Dreamer_93

Il dubbio che avevo posto inizialmente riguardava in realtà una situazione specifica: nel caso in cui tizio X ci prova con me, infatti, a me viene da analizzare tutto di X per poi vedere se le sue peculiarità (esteriori, interiori) vadano bene o no.
E generalmente a me crea grandi problemi questa "valutazione".
Mi chiedevo quindi se vi è mai capitato di prediligere un certo aspetto rispetto a un altro, se invece è l'insieme che conta per davvero, se c'è una parte più nobile e una più materialista o se invece sono di pari livello i due aspetti citati prima.

 

Non ho dato il mio parere nel secondo caso (in cui sia io a provarci con X) perché in quel caso so già rispondermi ;)

Infatti sono due situazioni molto diverse.

Se tizio ci prova con te, valuta qua e rivaluta là, e bam è praticamente spacciato.

Se tu ci provi con tizio, valuta qua e rivaluta là, e bam sei praticamente spacciato.

 

Il mondo è fatto di persone perfette, tutti giudicano, nessuno è giudicato :)

Dreamer_93

oddio non banalizziamo. Analizzare e valutare per me è molto diverso da giudicare! Non c'è nulla di assoluto nella mia "analisi e valutazione", nessun canone di bellezza o profondità interiore, ma di volta in volta le cose possono cambiare.
D'altronde, chi sono io per giudicare? (cit.)

Il dubbio che avevo posto inizialmente riguardava in realtà una situazione specifica: nel caso in cui tizio X ci prova con me, infatti, a me viene da analizzare tutto di X per poi vedere se le sue peculiarità (esteriori, interiori) vadano bene o no.

E generalmente a me crea grandi problemi questa "valutazione".

 

Bah non è che te lo devi sposare...io direi che molto dipende dal mio umore e dal mio stato d'animo più che dalle caratteristiche di tizio o caio

Hinzelmann

Mi sembra la descrizione di una serata imbarazzante

con due ragazzi tesi come corde di violino, che finiscono

per annoiarsi e non divertirsi

 

Però non definirei questa situazione e queste persone

come "profondi" perchè della profondità non vedo traccia

 

Vedo preoccupazione per il rifiuto, Ego e autostima fragili

che portano alla difensiva ed all'egocentrismo, invece che

all'intraprendente curiosità, ansia di catalogare-etichettare

( ebbene sì...) secondo  "canoni e categorie" per tradurre

il tutto in qualcosa di "oggettivo" in modo tale che ferisca di

meno a livello soggettivo o l'esatto contrario una totale relativizzazione

che consenta di dire : non sto giudicando 

 

In tutto ciò la vittima designata è il divertimento...che viene

soppresso ( come possibilità ) ben prima che ogni valutazione

sia fatta

 

Perché non è importante - questo la capirete meglio fra qualche anno

che Dreamer_93 o Sampei non mi ritengano alla loro altezza e mi scartino

perchè io non sono sufficientemente bello-ricco-giovane per loro, se io ho

una mia autostima che funziona so qual è il mio valore a prescindere da un

insuccesso ( me lo confermano col tempo i fidanzati che ho già avuto etc )

 

E' importante che si crei una sintonia per la quale ci si può divertire, perdere

la cognizione del tempo etc Solo a queste condizioni può essere scoperta

una eventuale "profondità interiore"

 

 


Mi sembra la descrizione di una serata imbarazzante
con due ragazzi tesi come corde di violino, che finiscono
per annoiarsi e non divertirsi

 

Ma va là? E come potrebbe essere altrimenti?

il rendez-vous gioviale e forbito, con champagne, risatine e ammiccamenti fra due persone perfettamente brillanti e sciuolte (la u è volontaria) è una delle classiche situazioni inverosimili costruita per i film, come può esserlo l'incontro casuale di due sconosciuti sotto la pioggia in fila al bancomat che si giurano fedeltà eterna, o il poliziotto che sacrifica la propria carriera facendosi travolgere dagli Affari Interni per salvare la reputazione della dolce ragazza madre ispanica idei bassifondi.

Hinzi ricordati che "qui non è Hollywood" [cit.].

Hinzelmann

Ovviamente non pensavo ai film....pensavo a due gay che si

incontrano in un locale e fanno le checche superficiali

 

Voi confondete la "profondità" con la paura del giudizio

( o nel caso dei più fighi....del giudicare per scartare )

 

Se quelle due persone vanno in un locale e fanno quelle

cose....è perchè serve a sciogliersi, serve a prenderla in

modo più leggero. Non è un mistero che in realtà i gay ed

i giovani gay, lasciati a se stessi, sono tutt'altro che capaci

di divertirsi e rilassarsi

 

Se uno non ce la fa da solo...deve andare in un contesto

favorevole

Ma sta cavolo di profondità è una roba non molto ben comprensibile che ha introdotto Almadel, non io ahah

 

non ha senso come categoria perché ognuno è superficiale su certi argomenti e profondo su altri e ognuno sarà giudicato superficiale o profondo a seconda della superficialità o profondità di chi giudica, ma questo è un discorso vecchio già affrontato.

 

Ai fini di ciò che volevo dire il fatto che uno sia un serissimo e profondo conoscitore dell'esistenzialismo heideggeriano o un estroso fanatico dei foulard di Dolce e Gabbana è pefettamente indifferente, lo schema è sempre quello di cui ho parlato prima.

Hinzelmann

Parliamoci chiaro - questo topic nasce perchè Dreamer_93

è un figo quindi seleziona attentamente fra tutti i suoi corteggiatori

ma non vuole sentirsi in colpa per il fatto di giudicare gli altri o per

il fatto che il suo atteggiamento potrebbe essere "superficiale"

 

Questa è la verità...ma fa benissimo se ha la fila di corteggiatori XD

 

Certo rischia di scartare dei "bravi ragazzi" che potrebbero rivelare

doti inattese ad una conoscenza più approfondita...ma d'altronde se

non hai un luogo dove frequentarli e conoscerli a prescindere da un

primo giudizio negativo, non hai la possibilità di fartene un secondo

 

La frequentazione di un "ambiente" o un "locale" serve anche a poter

formarsi dei secondi-terzi giudizi ( per questo da che mondo è mondo

soprattutto da giovani ci si va )

 

Serve a questo ( rispetto alla cultura dei contatti ) e serve a creare

un clima che possa sdrammatizzare il cd. "primo appuntamento"

che altrimenti diventa un cross examination ( ma perchè ce l'hai

fatto diventare tu...caro il mio Sampei ! )

 

Poi fate come volete...potete continuare a raccontarvi balle

 

Io ho già dato XD

 

E vi avrei catalogato entrambi come : "noiosi"....

Ma scusami come puoi fare finta che non sia vero che il 99% della popolazione gay usi l'online-dating per conoscersi?

 

 

Confermo la stragrande maggioranza...non il 99% ma direi un 80%...un 15% si conosce in locali gay, ed un 5 per incontri "on the road" più o meno cercati...

Hinzelmann

Ma scusami come puoi fare finta che non sia vero che il 99% della popolazione gay usi l'online-dating per conoscersi?

 

Non lo ignoro affatto tanto è vero che ho parlato di "cultura dei contatti"

 

Rispetto a cui serve recuperare il significato di cosa significa veramente

conoscersi

 

A me non serve di sicuro....ci sono già nato ( nell'altro mondo-modo )

 

A voi che invece siete abituati in altro....mi pare serva moltissimo

recuperare qualcosa che non conoscete e sembrate neanche capire

a cosa possa servire 

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