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Polemiche al liceo Giulio Cesare: "E' emergenza omofollia". "Maschi selvatici, non checche isteriche"


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Hinzelmann

L'altro giorno ho visto un documentario in TV sull'educazione

sessuale a scuola nel Texas, dove esiste credo una legge che

impedisce agli insegnanti di portare profilattici dentro le scuole 

o ogni oggetto sessuale e quindi fanno lezione di educazione

sessuale attraverso il PC che mostra immagini di un profilattico

e illustra come indossarlo e le varie pratiche etc

 

Ovviamente si poneva l'accento su quanto fosse ridicola e

restrittiva la legge del Texas...

 

Poi mi pare veramente "italiota" il discorso di dire: certe

cose si fanno in privato e non in pubblico

 

Se una cosa è vietata ai minori di 18, non dovrebbero fruirne

i minori di 18 ( piaccia o non piaccia a me o chiunque ) ma non

lo può stabilire Iva Zanicchi e non dovrebbe avere valore il discorso

"l'importante è farlo privatamente" come se fosse una cosa sporca o

morbosa....

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Mario1944

un conto è leggerlo in classe, e non sarei d'accordo in quanto, in effetti, sarebbe stato opportuno consigliare all'insegnante altri tipi di letture. A 16 anni una cosa è cercare l'erotismo di per sé (anche andando sui siti porno "di nascosto", l'abbiamo fatto tutti),altra cosa è averne una visione gratuita, non so... quasi sbattuto lì in classe. Non è moralismo, è una questione diversa.

 

Cioè?  Che specie di questione sarebbe?

L'unica per me sarebbe una questione "estetica" nel senso che, se il libro facesse pena, sarebbe meglio evitarlo oppure leggerlo come esempio di come non si dovrebbe comporre un'opera.

Per il resto a 16 anni e anche prima al liceo classico (ai miei tempi!) era comune avere libri di testo con tutti i carmi di Catullo che quanto a linguaggio sboccato e descrizioni oscene non teme rivali.

Idem dicasi per Marziale e anche per Orazio.

Poi ovviamente c'erano i Greci che pur non essendo molto sboccati, a parte nella commedia antica, almeno per quello che ci è giunto ed eccettuato qualche impeto di Anacreonte o Ipponatte, presentavano però situazioni gravemente indecenti per la morale degli anni 50 e 60 soprattutto in tema di omosessualità degli amori.

Del resto per una morale omofoba come quella vigente fino a pochi decenni fa, anche un autore sessualmente castigatissimo come Platone non poteva non essere considerato indecentissimo:

eppure si leggeva correntemente il Simposio !

Edited by Mario1944

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