Guest JanitorOfLunacy Posted August 21, 2009 Share Posted August 21, 2009 - Jack Frusciante è uscito dal gruppo di E. Brizzi - Bastogne di E. Brizzi - Le ceneri di Angela di FranK McCourt - L'anticristo di F. W. Nietzsche - Aurora di F. W. Nietzsche - Il manifesto del Partito Comunista di K. Marx - Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare di L. Sepùlveda - Le rose di Atacama di L. Sepùlveda - Le metamorfosi di Lucio Apuleio - Il Satyricon di Petronio Arbitro - Il pasto nudo di W. S. Burroughs II - La scimmia sulla schiena di W. S. Burroughs II - La morbida macchina di W. S. Burroughs II - TUTTI i romanzi di Daniel Pennac - TUTTI i romanzi di Jonathan Coe :rotfl: OK, OK, ho finito xD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Lilly Posted August 25, 2009 Share Posted August 25, 2009 Primo su tutti "Il piccolo principe": madòòòò anche io lo porto nel cuore quel libro!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
jacopo87 Posted August 30, 2009 Share Posted August 30, 2009 Ecco i miei libri, per la gioia dei miei che nelle librerie li dividono per autore li ho messi tutti vicini (e apparentemente scompagnati) su un ripiano: -La storia infinita di Michael Ende (di cui guardando la mia firma si intuisce che sono un fan sfegatato): è stato il regalo più bello che mi abbia mai fatto mio padre, con il quale non ho un gran rapporto, che tornando a casa da un viaggio con il libro in mano mi ha detto: " toh, leggilo." Desideravo da tempo quel libro ma non l'avevo detto a nessuno, e mio padre l'aveva capito lo stesso. Regalarmelo per lui è stato un gesto semplicissimo, tanto che molto probabilmente ora nemmeno se lo ricorda, ma grazie a quel gesto mi sono sentito in perfetta sintonia con lui, come poche altre volte mi è capitato finora. L'ho letto che avevo dodici anni durante un viaggio in Irlanda che ricordo come uno dei più belli che io abbia mai fatto, ed ero veramente felice. Mi piacque così tanto che arrivato agli ultimi capitoli avevo paura di finirlo, perché non consideravo che una storia infinita non può terminare con la fine di un capitolo, per ultimo che sia. Sono d'accordo con yrian che lo descrive come "un inventario del nostro mondo interiore", direi che è una definizione molto bella. -Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda: me lo fecero leggere in prima media e ricordo che nel momento esatto in cui finii di leggerlo scoppiai in un pianto dirotto, ma dolce; capii che stavo sperimentando efficacemente la sensazionale potenza dei libri. -Il barone rampante di Italo Calvino: anche questo l'ho letto a dodici anni, l'età che all'inizio del libro ha Cosimo, il barone rampante. Inutile dire che mi ci sono immedesimato alla grande, tanto che più di una volta mi sono rovinato gomiti e ginocchia a forza di arrampicarmi sugli alberi, pur non essendo altrettanto rampante. -La fattoria degli animali di George Orwell: l'ho letto insieme al barone rampante e lo adoro anche perché è stato praticamente il primo libro a fornirmi uno spunto per intavolare una bella discussione a sfondo politico con un paio di amici (e l'ho pure avuta vinta! ). -La collina dei conigli di Richard Adams: me l'ha regalato il mio nonno preferito (che ovviamente è stato il primo dei due a schiattare ) un giorno che è venuto a trovarmi a Roma (avrete capito che se mi regalate un libro quando meno me lo aspetto quello diventa poi il libro della mia vita... ). Da molto piccolo conoscevo la storia che viene raccontata nel libro perché i miei imprudenti genitori mi avevano fatto vedere il film d'animazione (bellissimo col senno di poi) che Martin Rosen ne ha tratto: ; avendone compreso solo gli aspetti più macabri ero terroriazzato dal Coniglio Nero di Fu-Inlé (una specie di divinità della morte per i protagonisti) ed ero convinto che se non avessi cominciato seriamente ad evitare i posti bui quello prima o poi mi avrebbe preso e fatto fuori. Leggere il libro è stato anche un po' emanciparmi da questo timore (anche se tuttora non vado matto per il buio ) e scoprire una storia estremamente poetica con dei personaggi a cui (soprattutto per chi come me li "conosce" da parecchio tempo) è impossibile non affezionarsi per sempre. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
subaru-zats Posted September 8, 2009 Share Posted September 8, 2009 Ho letto molti libri interessanti, ma devo dire che quello che mi ha segnato di più è stato uno : Margherita dolcevita Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dreamer_ Posted September 26, 2009 Share Posted September 26, 2009 -Siddharta Beh, che dire, è l'interpretazione romanzata della vita del Buddha, da leggere non oltre i 23 anni -L'ombra del Vento Misteri e cospirazioni fra libri e realtà a Barcellona -Matilde Un libro per bambini del meraviglioso Dahl, è rimasto il mio libro preferito per 6 anni ** -The Raven La geometria poetica di Poe è incantevole, per quanto sia anche agghiacciante, e questo racconto in versi la rappresenta meglio degli altri (da leggersi in inglese) -L'occhio del lupo Altro libro della mia infanzia, incredibile e tristissimo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Stardust Posted September 26, 2009 Share Posted September 26, 2009 Nella mia vita dominano su tutti: *Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez *La casa degli spiriti di Isabel Allende A seguire tutti gli altri...(che sono tanti!) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Paolo Posted September 27, 2009 Share Posted September 27, 2009 "Tsugumi" di Banana Yoshimoto "Kitchen" sempre di Banana Yoshimoto "L'amico ritrovato" di... Oddio non mi viene il nome... ve lo dico appena mi ricordo... la saga di "Harry Potter" di J.K. Rowling... "La traccia" di Patricia Cornwell questi sono solo quelli che preferisco... se dovessi mettere tutti quelli che ho letto, non ci arriverei col tempo... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest macavity Posted September 27, 2009 Share Posted September 27, 2009 "L'amico ritrovato" di... Oddio non mi viene il nome... ve lo dico appena mi ricordo... dovrebbe essere Fred Ulham (dovrebbe scriversi così ma non sono sicura) bellissimo libro!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Paolo Posted September 27, 2009 Share Posted September 27, 2009 fred ulham... esatto... grazie macavity!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest JackSkellington Posted November 14, 2009 Share Posted November 14, 2009 primo "il piccolo principe", poi "l'amico ritrovato" e infine a pari merito "niente di nuovo sul fornte occidentale" e "se questo è un uomo" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mattia89 Posted December 5, 2009 Share Posted December 5, 2009 L'unico libro ad avermi davvero segnato a fondo è "Il piccolo principe". Trovo che sia poesia pura della qualità migliore. Ogni tanto me lo rileggo pure, la prima volta ho pianto al capitolo della volpe che guadagna il colore del grano. Chi l'ha letto sicuramente capisce. E' una sintesi perfetta della vita. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pietro Posted January 4, 2010 Share Posted January 4, 2010 Questi i miei preferiti: - On the road di Jack Kerouac - Le mille e una notte - Cuore di Edmondo de Amicis - Il milione di Marco Polo - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christine F. - It di Stephen King - Il quinto giorno di Frank Schatzing - Il giocatore di Fedor Dostoevskij - I fiori del male di Charles Baudelaire Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest JackSkellington Posted January 4, 2010 Share Posted January 4, 2010 Molto bello il giocatore,mi ha fatto ridere un sacco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pietro Posted January 4, 2010 Share Posted January 4, 2010 Molto bello il giocatore,mi ha fatto ridere un sacco Quale parte? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HaNKy87PaNKY Posted January 4, 2010 Share Posted January 4, 2010 Mi sembra che tra le risposte ci sia molta gente che ne approfitta per elencare tutti i libri piacevoli che è stato costretto a leggere, o tutti quelli che ha letto!! Anche a me piacciono tanti libri, ma da qui a dire che sono i Libri della mia vita... EH! Ce ne vuole. I libri della mia vita sono semplicemente tre: Alice in Wonderland e Through the looking-glass (CHIARAMENTE in inglese) di Lewis Carroll perché sono dei capolavori per i contenuti e soprattutto per la forma! Ho paura di leggerne la traduzione in italiano perché morirebbero tutte le filastrocche e le parole inventate e si creerebbe un libro completamente diverso. Un libro così illogico che è logico, e poi è la mia vita. (?) Veronika decide di morire di Paulo Coelho perché, nonostante abbia letto tutti i suoi libri, nessuno mi è piaciuto tanto come questo. Ne hanno già parlato altri utenti, quindi non ho nulla da dire e se vi incuriosisce leggetevelo. Il piccolo principe, The picture of Dorian Gray e mille altri libri (Orgoglio e pregiudizio, Satyricon, Le metamorfosi, L'alchimista) mi hanno segnato e sono stati tra i miei libri preferiti ma oggi non sarei tanto portato a definirli "libri della mia vita"... Beh dai forse L'alchimista. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted January 5, 2010 Share Posted January 5, 2010 Io ho già risposto nel 2007, tre anni fa, quando sono approdato a questo Forum. Ma è anche lievemente riduttivo dare una risposta sul piano dell'eterno. I libri della nostra vita non sono solo i 12 libri che porteremmo in un'isola deserta ma anche i libri che di volta in volta scopriamo nella varie fasi della nostra vita e che ci si impongono. In questo momento per me sono almeno i libri di Cameron, Leavitt e Hollinghurst. Poi va bene, io ho una predilezione per i Classici, ma non li elenco (oltre quelli che citai già in passato). Si può vivere una vita senza conoscere le grandi opere immortali delle grandissime letterature sovranazionali, prima tra tutte la letteratura greca? Troppi pochi forumisti rispondono a questo topic. Curioso come sono, vorrei conoscere i libri importanti di moltissimi altri. Fatevi sotto ragazzi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ziguli Posted January 17, 2010 Share Posted January 17, 2010 mettendola sul ridere, da piccolo non volevo leggere e ho iniziato (anche contro voglia) a leggere i libri per ragazzini: Piccoli brividi, in modo tale da non addormentarmi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
hook Posted February 8, 2010 Share Posted February 8, 2010 Eccomiii!!!! Adoro i classici :) sia antichi che contemporanei!!! Ho letto De brevitate vitae di Seneca stupefacente!!! Adoro Hemingway ( il vecchio e il mare :)) e tanti altri...troppi altri per poterli citare tutti! xD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted March 17, 2010 Share Posted March 17, 2010 Più che dei singoli libri mi innamoro di alcuni scrittori di cui finisco per leggere tutto: Kafka, Buzzati, Bulgakov, Tolstoj, Pessoa, Cechov, Phil Dick, Hrabal, Mario Praz, Montaigne, Gregory Bateson, e recentemente Jung. Visto che sono casualmente 12 ecco un titolo per ciascuno di loro: - Il processo di Kafka (letto 3 o 4 volte, c'è una versione cinematografica di Orson Welles con Anthony Perkins e Romy Schneider imperdibile, tra l'altro girata in una Roma spettrale) - Siamo spiacenti di... di Dino Buzzati, una raccolta di brevissimi racconti che lo scrittore aveva lasciato inediti - Il maestro e Margherita di Bulgakov, magico - Guerra e pace di Tolstoj, ma occorre superare lo scoglio dei nomi russi - Una sola moltitudine di Pessoa, raccolta di vari eteronimi - I racconti di Cechov... lo so non è un libro sono svariati libri ma come si fa a non leggerli tutti? - Le tre stimmate di Palmer Eldritch di Phil Dick (ma anche Ubik non è da meno) - Treni strettamente sorvegliati di Hrabal - La casa della vita di Mario Praz, ovvero l'affascinante follia del collezionismo (per chi è di Roma dopo aver letto il libro è d'obbligo andare a visitare la casa vera e propria, che Praz donò alla città e che è ora il museo di se stessa) - I saggi di Montaigne per coltivare il puro piacere della conversazione - Verso un'ecologia della mente di Gregory Bateson, affascinante ipotesi evoluzionistica sul concetto di "mente" e intelligenza - Psicologia e alchimia di Jung (ma per chi volesse un testo introduttivo meglio: Ricordi, sogni, riflessioni) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sueside Posted March 21, 2010 Share Posted March 21, 2010 Le benevole - Jonathan Littell (l'ho odiato, perché è come l'avessi scritto io) L'ombra dello scorpione - Stephen King (l'unico romanzo horror che, ad un certo punto, mi abbia messo paura) L'azteco - Gary Jennings (semplicemente delizioso. è un mattone, a volte anche scabroso) Stone Butch Blues - Leslie Feinberg (l'unico romanzo lello letto finora che mi abbia fatto fare le 5 di mattina) Il libro degli spiriti - Allan Kardec (ha meglio definito il mio essere agnostica) I racconti di Lansdale (adoro questo vecchio sporcaccione...scrive racconti horror ed è sboccato e volgare...come quei bei film horror demenziali di una volta). I romanzi di Ann Rice (affabula bene. tutti i suoi personaggi virano alla gaytudine). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
werther83 Posted April 23, 2010 Share Posted April 23, 2010 Oooh, finalmente un posto dove parlare del libro che mi ha cambiato la vita in pratica: -I Dolori del Giovane Werther: di Goethe; il tormento di quel giovane artista che spediva le sue lettere al fidato amico, sono il racconto per quell'amore verso Lotte, che non poteva essere. Quante lacrime ogni volta che rileggo le ultime pagine di quel libro molto piccolo ma enorme nel contenuto, che ha spinto giovani a seguire le gesta del povero ragazzo!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Ale_dream Posted April 23, 2010 Share Posted April 23, 2010 I libri di Harry potter di J.K.Rowling: sono unici e vibrano di una loro magia Dalla storia ai personaggi, al metodo di narrazione...è tutto così coinvolgente e vicino, stimo moltissimo l'autrice e merita tutto il successo e la prosperità che ha raggiunto. In fondo mi sento spesso circondato da babbani Manuale del Guerriero della Luce di Paulo Coelho: ho letto anche altri libri suoi e mi sono piaciuti, questo però è un distillato di saggezza, coraggio e forza interiore... senza tempo e senza spazio. Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry: l'ho letto poco tempo fa per la prima volta, non posso e non riesco a descrivere le emozioni che mi ha mosso... è stato uno tsunami di puri sentimenti. L'arte di sognare di Carlos Castaneda: perchè questo libro è stata una scintilla da cui è partito tutto o quasi tutto...un segno indelebile dentro di me. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frugale978 Posted May 5, 2010 Share Posted May 5, 2010 Solo Dodici... Uff... E come faccio a selezionarli... Pensiamoci a getto... I) Siddharta - Hermann Hesse (Chi è Siddharta? È uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che ripete il "costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l'aveva visto centinaia di volte con venerazione".) II) Fu mattia pascal - Luigi Pirandello (Chi è Mattia Pascal? Un figlio, un fratello, un marito; sono io, sei tu, è il tuo vicino di posto sul treno diretto a Montecarlo. Mattia Pascal siamo noi: uomini moderni in cerca di identità. È come quando ti svegli la mattina: ti alzi dal letto, fai colazione, esci di casa e solo allora cominci a vivere; già, perché solo in quel momento esisti: in mezzo alle persone, nella società. E può capitare che un giorno, improvvisamente, per errore, tutti ti credano morto. E tu lo scopri e dopo un attimo di smarrimento ti senti libero, avverti la vertigine, come se stessi rinascendo. E ci provi: un'altra vita, un nuovo inizio. Ma senza passato, senza una storia cui appartenere, non sei nessuno. Allora ti arrendi, rinunci e torni da dove sei venuto, in fondo come può vivere "un tronco reciso dalle sue radici?" Ma il mondo va avanti anche senza di te, è lui che decide, tu ti limiti a seguire, a nascere, a morire e a nascere una volta ancora.) III) Seta - Alessandro Barrico (La Francia, i viaggi per mare, il profumo dei gelsi a Lavilledieu, i treni a vapore, la voce di Hélène. Hervé Joncour continuò a raccontare la sua vita, come mai, nella sua vita, aveva fatto. "Questo non è un romanzo. E neppure un racconto. Questa è una storia. Inizia con un uomo che attraversa il mondo, e finisce con un lago che se ne sta lì, in una giornata di vento. L'uomo si chiama Hervé Joncour. Il lago non si sa.") IV) L'alchimista - Paulo Coelho (I delicati acquerelli di Moebius si accompagnano al clima spirituale e magico del romanzo di Coelho. Protagonista di questa storia di iniziazione è Santiago, giovane pastorello andaluso, che intraprende un viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico, che lo porterà a incontrare il vecchio Alchimista e grazie a lui, a salire tutti i gradini della scala sapienziale nel processo di conoscenza di sé e del mondo.) V) L'Ultima Legione - Valerio Massimo Manfredi (Anno Domini 476. Nella pianura fra Pavia e Piacenza, una coltre di nebbia ricopre il paesaggio. Ad un tratto un'orda di cavalieri barbari emerge dalla foschia e si abbatte sul campo della Legio Nova Invicta, leggendario baluardo della romanità a difesa di Romolo Augustolo, un ragazzo di tredici anni, l'ultimo imperatore romano d'Occidente. Ma non tutti muoiono nel massacro. Dal campo risorge un gruppo di legionari che paiono immortali. A loro si aggiunge Livia Prisca, formidabile guerriera. La loro disperata missione è liberare Romolo Augustolo insieme a Meridius Ambrosinus, il suo enigmatico precettore, anche a costo della vita.) VI) Il pellegrino dalle braccia d'inchiostro - Enrico Brizzi (Il narratore e un amico, partiti a piedi da Roma e già in viaggio da quaranta giorni, vengono raggiunti in Svizzera da due compagni che cammineranno con loro per una settimana attraverso le Alpi. L'antico Ospitale fondato da San Bernardo sul Passo che oggi porta il suo nome rappresenta per loro la sommità di una salita lunga giorni e la porta d'italia. Ma quella che sembrava un'avventura on the road assume ben presto i toni di una fuga dalla figura sempre più ingombrante di un sedicente pellegrino, intenzionato ad aggregarsi a ogni costo ai protagonisti. Al salire della quota altimetrica sale anche la tensione degli eventi, fino alla misteriosa sparizione di una giovane scout, della quale ovviamente il pellegrino tatuato è il principale sospettato.) VII) Il silenzio degli innocenti - Harris Thomas (Hannibal Lecter è una psichiatra geniale, un uomo colto e raffinato, un perfetto gentiluomo dotato di un sottile senso dell'umorismo. Ha un unico difetto: è un pericoloso psicopatico e un feroce assassino. Quando Clarice Starling, brillante allieva della Sezione Scienza del Comportamento dell'Fbi, si reca a visitarlo nel manicomio criminale dove è rinchiuso, il dottor Lecter, attratto dalla ragazza e spinto dal desiderio di entrare nella sua personalita, decide di aiutarla. Clarice vuole da lui elementi utili alla cattura di Buffalo Bill, il "mostro" che terrorizza l'America. Ma il prezzo della collaborazione di Lecter è uno scambio perverso: le consegnerà Buffalo Bill solo se Clarice accetteràa di svelargli i suoi ricordi più tormentati.) VIII) Misery - King Stephen (Paul Sheldon, un celebre scrittore, viene sequestrato in una casa isolata del Colorado da una sua fanatica ammiratrice. affetta da gravi turbe psichiche, la donna non gli perdona di aver "eliminato" Misery, il suo personaggio preferito, e gli impone tra terribili sevizie di "resuscitarla" in un nuovo romanzo. Paul non ha scelta, pur rendendosi conto che in certi casi la salvezza puo' essere peggio della morte... ) IX) Il Signore degli anelli - Tolkien John R. R ("Il Signore degli Anelli" è un romanzo di avventure in luoghi remoti e terribili, di episodi d'inesauribile allegria, di segreti paurosi che si svelano a poco a poco, di draghi crudeli e alberi che camminano, di città d'argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano al solo nominarli, di eserciti luminosi e oscuri. Tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male.) X) Biografia del figlio cambiato - Andrea Camilleri ("Ho voluto raccontare la biografia di Pirandello da un angolo visuale molto personale, incentrato soprattutto sul rapporto tra lo scrittore e il padre Stefano. Il loro fu un rapporto molto drammatico. A un certo momento Pirandello definì il padre 'l'uomo di cui solo anagraficamente porto il nome'") XI) Trainspotting - Irvine Welsh (Un pugno di ragazzi a Edimburgo e dintorni: il sesso, lo sballo, la rabbia, il vuoto delle giornate. Sono i dannati di un modernissimo inferno "chimico", con la loro vita sfilacciata e senza scampo. Alla ricerca di un riscatto, di un senso da dare alla propria esistenza - che non sia il vicolo cieco fatto di casa, famiglia e impiego ordinario - trovano nella droga e nella violenza l'unica risposta possibile.) XII) Fight Club - Palahniuk Chuck (Tyler Durden è un giovane che si trascina in una vita di bugie e fallimenti, disilluso dalla cultura vacua e consumistica che impera nel mondo occidentale. Sua unica valvola di sfogo sono gli incontri clandestini di boxe nei sotterranei dei bar. Tyler crede di aver trovato una strada per riscattare il vuoto della propria vita, ma nel suo mondo non c'è posto per alcuna regola, freno, o limite.) Ci ho messo molto, perchè ho superato quota 200 il mese scorso., e per me ogni libro è storia(brutta e bella che sia), ho messo i dodici che mi hanno bloccato un periodo della mia vita, ma la lista serebbe infinita Perchè mentre leggo la mia vita rimane sempre con un sottofondo di un libro, e sceglierne solo 12 migliori, non ce ne sarebbe nessuno.. Calcolate che non presto libri a nessuno, manco al mio boy... sono gelosissimo (Ho barato sui riassunti... eheh mi sono fatto aiutare, per chi legge molto mi capisce, che dopo 20 anni di letture, ricordarsi totalmente la trama di tutti i libri non è facile, credevo di essere tardo invece ho scoperto che è normale... eheheheh) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
hamlet Posted May 6, 2010 Share Posted May 6, 2010 Al di sopra di tutto io metto Alla ricerca del tempo perduto. non tanto per le vicende che narra, ambientate in un'epoca ormai molto distante da noi anche se è passato meno di un secolo, ma per l'insuperabile capacità di penetrare nel profondo dell'animo umano. Nessuno come lui riesce a cogliere le più sottili sfumature dei sentimenti umani, come nascono, come si evolvono e come si esprimono, e a descriverceli con tanta intensità e precisione da farceli provare. Oltre alla sensibilità e al talento letterario, scrivendo in un'epoca in cui la psicologia e la psicanalisi erano ancora agli albori mostra una lucidità nel cogliere i meccanismi della mente umana secondo me insuperate. Certo è un autore che dà molto ma chiede anche molta pazienza, non sono pagine da leggere tutte d'un fiato... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gaston Posted May 22, 2010 Share Posted May 22, 2010 Premetto che ho "scoperto" la lettura piuttosto tardi... purtroppo. Leggo (regolarmente e con passione) dall'età di 13 anni circa. Romanzi: Il Ritratto Di Dorian Gray, Oscar Wilde - So di non essere molto originale nel riportare questo titolo, ma è stato la causa del mio autonomo interessamento alla pagina scritta. Sarà per le paure che esprime, abbastanza universali, per la prosa elegante e i periodi armoniosi, ma questo è stato il primo libro, anzi IL libro, che mi ha fatto scoprire il Piacere di leggere. Wilde per me è stato una vera epifania :P Mrs Dalloway, Virginia Woolf - Certe volte vale la pena di giudicare dalla copertina. Mi muovevo nelle librerie a random, principalmente attratto dai colori e dalle immagini. Finii per comprare Mrs Dalloway soltanto perché in copertina c'era il bellissimo Ritratto Di Madame P. di Tamara De Lempicka. Lo lessi di getto e senza alcun pregiudizio (proprio "grazie" alla mia ignoranza) e riuscì ad inghiottirmi. Un'estate trascorsa mano nella mano con una donna come tante, insicura e piena di aspettative, che si confronta con la vita, e di riflesso con la morte... o viceversa. Una lettura cruciale, in un periodo in cui io stesso mi sentivo messo alla prova, in bilico e, per la prima volta, da solo di fronte alla vita. Il Deserto Dei Tartari, Dino Buzzati - La scuola non mi ha avvicinato alla lettura, ma mi è stata d'aiuto successivamente a conoscere autori geniali come Buzzati. Il Deserto Dei Tartari in particolare è stato per me un libro lancinante, spaventoso quasi... e il tutto senza effetti speciali! :P Per la cronaca, avrei dovuto leggerne un capitolo a settimana per la lezione, e invece lo finii in pochi giorni, altrimenti avrei probabilmente odiato anche questa "proposta" scolastica :P Carne E Sangue, Michael Cunningham - Cunningham è il geniale autore di Le Ore, una splendida rivisitazione dello stesso Mrs Dalloway. Tuttavia scelgo un altro romanzo dei suoi, che mi ha emozionato come pochi, mi sono sentito con il fiato in gola più di una volta durante la lettura. Non so cosa dire di più, ma lo consiglio. La Città Della Gioia, Dominique Lapierre - Un documento davvero importante, che vuole far luce su una realtà spesso tenuta nell'ombra, ma allo stesso tempo un romanzo di fiction emozionante e ricco d' umanità. E poi mi permetto di aggiungere altre letture di genere un po' differente. Fiaba: Storia di uno che se ne andò in cerca della paura, Fratelli Grimm - un racconto gotico molto affascinante e significativo, forse anche troppo esplicito, meno calato nei codici della fiaba, ma emozionante come pochi. Libro illustrato: Io Aspetto, Davide Cali e Serge Bloch (illustratore) - un racconto di vita che fa della più assoluta sintesi il suo punto di forza, una sintesi stilistica indirettamente proporzionale alla sua ricchezza di contenuti e capacità di restarti dentro. Poesia: Il Corvo, Edgar Allan Poe - questo è il gotico che preferisco, romantico e teatrale quanto basta, un piacere assoluto leggerlo e rileggerlo. Racconti: Alice Nel Paese Delle Meraviglie e Attraverso Lo Spechio, Lewis Carroll - Carroll è un autore complesso, che fa filosofia in maniera creativa ed originale, ma è pur sempre filosofia. Letto anche questo un po' di anni fa, sembrava racchiudere tutte le mie turbe esistenziali e riusciva a soddisfare il mio relativismo da adolescente ribelle... e un po' insicuro. Ho sempre prediletto la scena del topo (il codazzo di miserie), e i personaggio di Humpty Dumpty. Teatro: Sei Personaggi In Cerca D'Autore, Luigi Pirandello - Una dura lotta, L'Importanza Di Chiamarsi Ernesto di Wilde e Il Misantropo di Moliere scalpitavano, ma questo dramma di Pirandello è a mio avviso il miglior testo teatrale che abbia mai letto, la "tragedia" messa in scena è davvero forte e le tematiche trattate sono tra quelle che preferisco esplorare solitamente, tra quelle che mi incuriosiscono di più. Graphic Novel: Maus, Art Spiegelman - Come raccontare la tragedia dei campi di concentramento in maniera onesta, sentita, senza fronzoli o eccessivo melodramma. Piccolo appunto: Alan Moore (Watchmen, V Per Vendetta) e Marjane Satrapi (Persepolis) meritano menzione fra gli autori di Graphic Novel che preferisco... anche se non li ho inseriti nella lista. Saggistica: Il Mondo Incantato, Bruno Bettelheim - un interessante lettura per provare a decodificare le fiabe più note e imparare a leggerle con maggiore attenzione, notando ogni dettaglio, un libro capace di screditare ogni pregiudizio riguardo la letteratura infantile. Sono perfettamente 12 titoli, il massimo secondo le regole del topic, ma ovviamente ho dovuto escludere tante belle cosette Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Monia Posted June 22, 2010 Share Posted June 22, 2010 Troppi, però se dovessi scegliere : Le Mille e Una Notte, Cent'anni di solitudine, L'Autunno del Patriarca, Rulli di Tamburi per Rancas, Il Tamburo di Latta, Anna Karenina, Guerra e Pace, Casa Desolata, Il Nostro Comune Amico, La Fiera delle Vanità, La Ricerca del Tempo Perduto, David Copperfield, Harmonia Caelesti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted June 22, 2010 Share Posted June 22, 2010 complimenti, Manuel Scorza è scrittore ormai pochissimo praticato umh che sia la solita questione generazionale? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
simply_dreamer Posted June 22, 2010 Share Posted June 22, 2010 mi voglio compare l'ultimo libro di Picozzi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Monia Posted June 22, 2010 Share Posted June 22, 2010 complimenti, Manuel Scorza è scrittore ormai pochissimo praticato umh che sia la solita questione generazionale? Mi sa tanto di sì; personalmente adoro i sud americani e Scorza ha veramente una marcia in più. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
rosa_delle_alpi Posted July 30, 2010 Share Posted July 30, 2010 Heidi (non ridete! ) adoro il modo in cui descrive le alpi, mi ha fatto davvero amare ed apprezzare l'ambiente in cui vivo. inoltre (cosa più importante) mi ha affascinata la semplicissima filosofia proposta (il vedere le difficoltà e il dolore come probabile presupposto di una felicità futura). Piccole Donne (once again, non ridete ) oltre al rilassarmi (mi fa proprio entrare in un altro mondo, un mondo bellissimo, quando lo leggo), lo trovo motivante nei momenti in cui mi sento pigra e svogliata (tra gli insegnamenti c'è l'incoraggiamento al lavorare e impegnarsi per realizzare i propri obiettivi). Pollyanna (per completare il trio! ) perchè il "gioco del trovare un motivo per essere felici" (trovare il lato positivo anche nelle cose e situazioni più difficili) è semplice ma geniale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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