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Thailandia, l'esercito decreta la legge marziale


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L'esercito thailandese ha proclamato la legge marziale in tutto il paese al centro di nuove proteste anti-governative, dopo la recente destituzione del Primo Ministro Yingluck Shinawatra.

 

Dopo dozzine di morti e centinaia di feriti i militari hanno occupato la capitale Bangkok, soprattutto i quartieri commerciali, alberghieri e quelli nelle vicinanze di studi televisivi. Il generale Prayuth Chan-ocha dichiara che la legge marziale resterà in vigore fin quando nel paese non ritorneranno a regnare la pace e l'ordine, invitando poi al dialogo vari gruppi politici per risolvere la crisi.

 

Il capo degli anti-governativi, Suthep Thaugsuban, ha consegnato un mazzo di fiori all'esercito davanti alla sede del governo nazionale, già occupata in precedenza dai suoi sostenitori.

 

I militari hanno inoltre censurato i media con la giustificazione di proibire notizie ed immagini dannose per la nazione e distorcenti. Le forze armate negano che stiano preparando un colpo di stato (nel 1932 la Thailandia divenne una monarchia costituzionale e da allora i militari sono stati autori di 18 golpe). La vita però prosegue normalmente: le scuole, le attività turistiche e le aziende aprono regolarmente.

 

Il Ministro della Giustizia Chaikasem Nitisiri riferisce che l'esercito non ha consultato il governo prima di provvedere alla legge marziale in tutto il regno. Il Ministro dell'Istruzione Chaturon Chaisang sostiene che la legge marziale non è il giusto provvedimento per uscire da una crisi politica e che potrebbe generare un nuovo colpo di stato militare.

 

 

@Demò ... poi sto a chiedermi perchè al tg5 parlano 5 minuti di un cagnolino smarrito e poi ritrovato, tette e culi... mentre ci sono notizie come quella citata da @Rotwang che non passano.

Non ho trovato molte notizie riguardo a quello che sta succedendo in Thailandia, ma so che anche in Venezuela c'è una situazione critica, con manifestazioni da parte dell'opposizione "sedate" dalla polizia (si parla di pulman carichi di manifestanti arrestati e portati nelle peggiori carceri) e altro ancora.

Eppure non se ne parla.

 

La cosa che mi intristisce é che gente come Demò si disinteressa non solo di queste cose ma anche di quello che succede in Italia... finchè qualcosa non capita a lui, alla sua famiglia o alla sua casetta. Prova a chiedergli cosa vota il 25 (se sa che si vota).

Spero che tu non te la prenda... del resto "sono così lontano da te che potrei anche non esistere".

A parte gli scherzi, davvero, penso che per quanto queste cose succedano lontano da noi dobbiamo comunque interessarci: imparare non solo attraverso le nostre esperienze ma anche attraverso quelle degli altri.

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