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Accettereste un lavoro non degno della vostra qualifica accademica?


Allineedisyou

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Io porrei la domanda in maniera diversa:

 

Quanto siete disposti a rischiare?

 

Avreste il coraggio di trasferirvi all'estero nel caso in cui nella vostra città, nel vostro Paese, non ci fosse la possibilità di realizzarvi professionalmente?

 

Accontarsi di molto meno in Italia o mettersi in gioco all'estero?

Edited by cerveza
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Seriamente ci sto pensando all'estero, ci dovevo già andare un anno fa e forse ho altra proposta entro breve. Vorrei accettare più che altro per scappare e ricominciare la vita da zero, per questo ho paura di poi starci male dopo. E che stando qua in Italia le prospettive di stabilizzazione del mio contratto ci sono ma devo fare gavetta per almeno 3 anni, invece andando all'estero avrei contratto stabile fin da subito, però il problema è che devo lavorare e studiare contemporaneamente. E tra l'altro vorrei vedere se con il tempo alcune "situazioni" affettive possono evolvere.. :-(

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Io porrei la domanda in maniera diversa:

 

Quanto siete disposti a rischiare?

 

Avreste il coraggio di trasferirvi all'estero nel caso in cui nella vostra città, nel vostro Paese, non ci fosse la possibilità di realizzarvi professionalmente?

 

Accontarsi di molto meno in Italia o mettersi in gioco all'estero?

 

Sì. :\

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Bullfighter4

L'importante e' lavorare. Se l'alternativa a stare a casa mantenuti dai genitori e' spazzare cessi, bisogna essere pronti ad impugnare lo spazzolone. Non ho mai capito come a 30 anni uno possa stare a casa a fare niente. Se non c'e' lavoro dove abitate, spostatevi.

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Io accetterei qualunque cosa purché sia un lavoro onesto ma purtroppo ancora non mi è stata data l'occasione perché ho poca esperienza

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FreakyFred

Alcuni non hanno scelta. Io ce l'avrei perché i miei ancora possono mantenermi, ma non accetterei più di dipendere da loro dopo aver provato l'ebbrezza dell'autonomia...

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AndrejMolov89

L'importante e' lavorare. Se l'alternativa a stare a casa mantenuti dai genitori e' spazzare cessi, bisogna essere pronti ad impugnare lo spazzolone. Non ho mai capito come a 30 anni uno possa stare a casa a fare niente. Se non c'e' lavoro dove abitate, spostatevi.

Il problema non è lavorare a qualsiasi costo. Io voglio lavorare, adoro gestirmi da solo e vorrei assolutamente abitare da solo o con il mio compagno, però se dopo aver studiato come ingegnere o qualsiasi cosa, fai lavori diversi, gli imprenditori del settore non ti vogliono perché nella loro ottica tu devi essere pronto come ingegnere o qualsiasi altra cosa. Se dopo 5 anni di studi la tua carriera rimarrà sempre legata ai lavori che fai per mantenerti, tanto valeva non studiare nell'ottica di avere un lavoro.

Sfortunatamente non è come in America, da noi pretendono che tu sia un geologo/ingegnere/chimico con esperienza del settore come pre-requisito...

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davydenkovic90

se dopo aver studiato come ingegnere o qualsiasi cosa, fai lavori diversi, gli imprenditori del settore non ti vogliono perché nella loro ottica tu devi essere pronto come ingegnere o qualsiasi altra cosa.

questa mi sembra una scusa per dire: o faccio l'ingegnere, o non faccio niente.

Ma dai, mi sembra un pochino sciocca come idea questa... ne hai avuto qualche riscontro da qualche parte?

Ovvio che se vuoi fare il pianista, e dopo il conservatorio per anni invece di suonare vai a pulire i cessi, nessuno ti offrirà mai un concerto.

E' vero che forse oggi per alcuni lavori è più difficile trovare subito dopo la laurea... e che se si vuole trovarlo magari in un secondo momento bisogna rimanere nel settore... magari si viene sfruttati per un periodo di tempo, cioè si lavora gratis nel settore pur di rimanere nel settore... ma niente vieta che in questo periodo tu non lavori anche, che ne so, come spazzino, postino, gelataio, raccoglitore di mele, cubista, escort, e chi più ne ha più ne metta. anche se non tutte queste professioni sono gradite, senza che questo ti distolga per sempre da quello che volevi fare inizialmente

Edited by davydenkovic90
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AndrejMolov89

Sì. Alcuni miei amici venivano assunti per un periodo di prova nel quale o dovevano fare gli operai, oppure gli impiegati per poi essere assunti come ingegneri. Risultato: dopo il periodo di prova a casa, e successivamente non potevano fare gli ingegneri perché la loro esperienza non era formativa per farlo, quindi reiniziavano daccapo. Questo è successo a due miei amici, ed è un timore anche del mio moroso che fa ingegneria. 
Io per esempio studio geologia, e appena finisco vorrei provare il dottorato, per un anno starò fermo e ho deciso di fare qualsiasi lavoro per iniziare a mettermi via dei soldi che che userò come base per andare ad abitare da solo. Il problema rimane sempre quello: nessuno vuole formarti. Cioè, le imprese pretendono sempre uomini che non siano da direzionare e vogliono persone già scafate nel mondo del lavoro: il lavoratore non viene considerato un investimento. Ciò non si sente in altri settori, per esempio una mia amica che fa chimica è stata contattata varie volte da diverse imprese. 
Io da canto mio ho come obbiettivo principale staccarmi dal nucleo famigliare e costruirmi una vita mia, ne consegue che se non riesco ad entrare nel dottorato farei anche il call centrista a vita, mandando a puttane tutto il mio impegno, ma immagino che in ogni caso verrei chiamato deficiente nel rispetto del mio impegno profuso a geologia, oppure choosy se voglio aspettare di entrare nel settore. E' un ciclo eterno di merda, in cui tre quarti dell'umanità giudicherà le mie scelte e mi defininrà coglione a prescindere dalle condizioni contestuali che mi spingono verso una scelta o un'altra.

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Bullfighter4

Greed, mi spiace che in Italia ci siano cosi' tanti problemi ancora per I giovani a cercare lavoro. Penso che il problema sia anche il fatto che in italia ci si laurea tardi. Io penso che la preparazione universitaria sia molto maggiore che in altre parti del mondo, ma non c'e' praticamente nessuna connessione con il mondo del lavoro. Per te sarebbe un problema trasferirti lontano?

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Penso che il problema sia anche il fatto che in italia ci si laurea tardi.

 

io non credo dipenda da questo ma dalla situazione economica disastrosa in italia.

 

anche in svizzera quando c'era un po' di crisi le aziende se la tiravano e chiedevano esperienza così che i nuovi laureati venivano esclusi. quando invece le aziende hanno poca scelta sul personale si adattano a prendere gente con poca esperienza.

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AndrejMolov89

Greed, mi spiace che in Italia ci siano cosi' tanti problemi ancora per I giovani a cercare lavoro. Penso che il problema sia anche il fatto che in italia ci si laurea tardi. Io penso che la preparazione universitaria sia molto maggiore che in altre parti del mondo, ma non c'e' praticamente nessuna connessione con il mondo del lavoro. Per te sarebbe un problema trasferirti lontano?

Per ora sì, diciamo che sono ammorosato e deve concludere gli studi anche lui. Pensavo di puntare ad un dottorato qua a Padova, o al massimo a Ferrara. Poi si vedrà in futuro, potrei provare ad andare a Zurigo il ricercatore che mi segue ha molti contatti là e se il modello funziona e se mi impegno potrebbe metterci una buona parola XD

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@Greed89

 

se vai a zurigo al limite il moroso te lo puoi tenere ugualmente e vedervi i fine settimana, non è lontanissimo.....

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Sì. Alcuni miei amici venivano assunti per un periodo di prova nel quale o dovevano fare gli operai, oppure gli impiegati per poi essere assunti come ingegneri. Risultato: dopo il periodo di prova a casa, e successivamente non potevano fare gli ingegneri perché la loro esperienza non era formativa per farlo, quindi reiniziavano daccapo.

 

per quanto riguarda gli ingegneri posso confermare che è così: se uno vuole lavorare nell'ambito della specializzazione conseguita durante il corso di laurea, deve assolutamente cercarsi un lavoro in quello specifico settore, altrimenti, dopo un anno che lavora in un altro settore, viene accantonato per preferirgli un neolaureato

il curriculum conta tantissimo soprattutto nelle attività con un background tecnico - specialistico, dove l'evoluzione è tale che se non rimani agganciato alla tua materia dopo un po' di tempo "passi di moda"

Edited by conrad65
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Io porrei la domanda in maniera diversa:

 

Quanto siete disposti a rischiare?

 

Avreste il coraggio di trasferirvi all'estero nel caso in cui nella vostra città, nel vostro Paese, non ci fosse la possibilità di realizzarvi professionalmente?

 

Accontarsi di molto meno in Italia o mettersi in gioco all'estero?

Io andrei a lavorare in Giappone subito. Anche se mi costasse la vita, per via degli orari assurdi.

Ma io sono un tipo che andrebbe a lavorare nei campi in campagna, perché frega nulla della scalata sociale. Mi basterebbero 2000 euro al mese, giusto per potermi pagare bollette in santa pace e comprarmi libri.

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a meno che non sia una cosa chiaramente una situazione momentanea il cui scopo è quello di aiutarmi nel raggiungere un lavoro degno della mia preparazione accademica, no, non lo farei mai.

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Mi basterebbero 2000 euro al mese, giusto per potermi pagare bollette in santa pace e comprarmi libri.

 

se hai casetta di proprietà, per vivere solo basta molto meno (ce la fai tranquilamente con 1000 euro al mese e ci esce anche la vacanza e tutti i libri che vuoi, a meno che non sei una fashion victim :uhsi: )

con casa in affitto, se non pretendi l'attico al centro storico, ce la fai comodamente con 1500 euro al mese

Edited by conrad65
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Il Giappone è forse purtroppo il mercato più difficile. Io amo il Giappone, vuoi per la mia grande passione per manga e anime, nonchè per la cucina nipponica...e già due anni fa feci delle ricerche per vedere se c'erano margini per potere andare...

se si vuole visitare il Giappone da turista è un conto, se ci si vuole affermare da un punto di vista lavorativo senza sapere il giapponese, è una autentica Mission Impossible ( anche perchè i giapponesi masticano pochissimo l'inglese )..

 

In questo momento DUE sono i Paesi che possono offrire tanto. E quei due Paesi sono Germania e Inghilterra. Già se scegli un Paesi nordico tipo Danimarca, Svezia, cominciano i problemi, perchè essendo fuori dall'Unione Europea, puoi stare lì solo 3 mesi come turista in attesa di trovare lavoro ...e dimostrare di avere un capitale di 12.000 euro per stare un anno

 

per cui :germania e inghilterra per chi vuole provare un'esperienza lavorativa medio-lunga  ( o anche per sempre ) all'estero....per gli altri Paesi è un casino....

 

per Paesi come Usa, Canada o Australia per esempio, bisogna avere uno SPONSOR...e il tuo datore di lavoro deve dimostrare al proprio Paese di avere cercato e non avere trovato nessun americano/canadese/australiano migliore di te e comunque in generale per otterenere i visti tempoeranei c'è da perdere la testa

Edited by cerveza
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se hai casetta di proprietà, per vivere solo basta molto meno (ce la fai tranquilamente con 1000 euro al mese e ci esce anche la vacanza e tutti i libri che vuoi, a meno che non sei una fashion victim :uhsi: )

con casa in affitto, se non pretendi l'attico al centro storico, ce la fai comodamente con 1500 euro al mese

 

Non mi fido, meglio tenersi un bel gruzzoletto da parte. 

 

 

Il Giappone è forse purtroppo il mercato più difficile. Io amo il Giappone, vuoi per la mia grande passione per manga e anime, nonchè per la cucina nipponica...e già due anni fa feci delle ricerche per vedere se c'erano margini per potere andare...

se si vuole visitare il Giappone da turista è un conto, se ci si vuole affermare da un punto di vista lavorativo senza sapere il giapponese, è una autentica Mission Impossible ( anche perchè i giapponesi masticano pochissimo l'inglese )..

 

 

Chi ha detto che non parli giapponese? O.O 

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@Allineedisyou: "In questo periodo di crisi accontentarsi o seguire i propri sogni. Ambire al meglio o consolarsi?".

 

non esiste consolazione alla rinuncia dei propri sogni.

d'accordo l'autonomia, e i compromessi che a mio avviso è doveroso accettare se si fa dello stare in piedi sulle proprie gambe una questione di principio, di dignità, di responsabilità: perciò, d'accordo pure pulire i cessi se pulire i cessi è il solo modo per avere un tetto sulla nostra testa e cibo nella nostra pancia. ma che non ci si riduca all'ombra di se stessi, vita natural durante: che si provi, almeno una volta nella vita, a provare ad essere colui o colei che si vuole (o si vorrebbe) diventare.

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Io ho un sogno ma non riguarda il lavoro. Per quello mi basta che mi paghino bene (ovviamente ciò accade col tempo). Io studio lingue, che di per sé non ti indirizza a qualcosa di particolare. Ho 27 anni e per un errore della mia università mi ritrovo a dover rifare la triennale. Mi sono abbastanza scocciato ed infatti voglio lavorare, guadagnare finalmente soldi. Di certo non prendo posto come spazzino, sarebbe degradante dopo gli sforzi che ho fatto per l'università, però farei anche l'operatore call center momentaneamente.

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teenagedream

Beh, l`importante è lavorare. Io sono uno di quelli che per sbarcare il lunario ha dovuto rinunciare alle sue ambizioni. In realtà non ho proprio rinunciato, però quando si lavora a tempo pieno su turni massacranti è un po` difficile riuscire a trovare la forza e la costanza di continuare a cercare. Io sono laurato in comunicazione d`impresa e, dopo anni di lavoretti usa e getta, contornati da una fantastica esperienza al call center durata bene tre anni, ho deciso che dovevo ripartire dalla formazione e imparare un mestiere...uno vero però, non di quelli millantati dagli uffici placement degli atenei. Oggi sono receptionist presso un`importante struttura ricettiva della mia città e copro soprattutto i turni di notte poiché la zona in cui lavoro non è delle più tranquille e ho tutte colleghe donne. Sono soddisfatto? No...però almeno riesco a pagare le mie bollette e anche se non esistono sabati, domeniche, natali e capodanni, almeno ho qualcosa degno di nota da inserire in un curriculum. Detto ciò, la risposta è sì, basta che non ci si accontenti mai e si trovi la forza per tentare in tutto e per tutto di realizzarsi professionalmente. Io sta forza ancora non ce l`ho perché mi sento una carcassa in decomposinzione...ma sono fiducioso e presto la troverò ;)

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Concordo.. fin quando viene rispettata la mia persona mi accontenterei di qualunque lavoro.. Il fatto di spostarsi l'ho vissuto in prima persona 2 anni fa, e devo dire che questa scelta non si è mai rivelata sbagliata. Sono qui in Canada con la mia famiglia, ma ho il mio lavoro, pago le mie bollette, telefono, uscite, drinks, insomma qualunque cosa. La scelta di spostarsi è sicuramente difficile, ma a lungo andare porta tante cose positive! :D

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omofona

 

Caro il tuo Lapsus è geniale. Sì, la lingua giapponese è una delle lingua con la presenza maggiore di parole omofone al mondo.

Per questo nonostante abbiano due sillabari (alfabeti) autoctoni non hanno rinunciato agli ideogrammi giapponesi. (kanji)

 

Sì, i giapponesi sono omofobi e maschilisti!

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