Almadel Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 Non si tratta di un problema teorico. Poniamo pure che domani sia universalmente accettato che sottoporsi a body modification per sembrare qualcuno o qualcosa sia una patologia psichiatrica a cui venga dato un nome. Se una persona non cerca aiuto medico, non mette in pericolo la sua vita né danneggia gli altri come è possibile concretamente prestarle aiuto? Le persone con la faccia completamente tatuata sono ben più strane di chi voglia somigliare a Justin Bieber: ma sinceramente non mi immagino che sia reso obbligatorio un colloquio con lo psicologo prima di tatuarsi in faccia anche ammettendo che sia davvero un disturbo mentale. Nel caso del riassegnamento chirurgico del genere puoi imporre questo passaggio perché l'operazione è a carico dello Stato e perché è un problema pubblico il cambio di sesso nei documenti: ma nel caso di Rick Genest? Come si potrebbe "aiutarlo"? Inoltre il Movimento Trans è riuscito da poco a convincermi dell'opportunità di combattere per depatologizzare la loro condizione e l'idea di patologizzare piercing, tatuaggi e bisturi mi sembra a pesante rischio di illiberalità. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 Inoltre il Movimento Trans è riuscito da poco a convincermidell'opportunità di combattere per depatologizzare la loro condizione e che vogliono ottenere con la depatologizzazione ? vogliono tornare a battere sui marciapiedi perché costretti a pagarsi da se le spese operative ? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 e che vogliono ottenere con la depatologizzazione ? Sei mai riuscito a scrivere un post in questo forum che non fosse un OT gigantesco? :) Le persone trans vogliono non essere più obbligate a chiedere a un medico se "lo sono veramente". Non c'è bisogno di essere considerate malate per avere accesso alla Sanità Nazionale, come è ampiamente dimostrato dalla gravidanza che non è certo una malattia e nessun medico ti può dire se è opportuno o meno che tu rimanga incinta (né può impedirtelo anche qualora ci fossero rischi). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wotan88 Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 Internare no, aiutare sì...Ma tanto tu sai tutto della vita.. Hai la scienza infusa Mak, una persona la puoi aiutare se si fa aiutare. Costringere una persona a "farsi aiutare": non vuoi chiamare questa cosa "internare", ok, ti pare brutto, ma è comunque una violazione della sua libertà e un'intromissione nella sua volontà. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 @Almadel se si presenta mia madre 85enne in sala parto all'ospedale non la fanno entrare per partorire. anche le donne incinte per il rimborso delle spese parto devono andare dal medico che conferma che sono incinta. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wotan88 Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 @Almadel se si presenta mia madre 85enne in sala parto all'ospedale non la fanno entrare per partorire. anche le donne incinte per il rimborso delle spese parto devono andare dal medico che conferma che sono incinta. Sì ma un conto è dire che una donna è incinta, un conto è dire che una persona è malata. La malattia mentale in Italia ha delle conseguenze legali, per esempio, sull'affidamento di minori. Una persona transessuale con figli potrebbe vederseli allontanati da un giudice in quanto "malata di mente". Ci sono dei motivi ben precisi se si chiede la depatologizzazione, restando però che nessuno è contrario - a quanto ne so - al riconoscimento di una condizione che richiede aiuto medico, come lo è appunto la gravidanza. Si potrebbe considerare la disforia di genere come una malattia non mentale? Questa potrebbe essere un'altra possibilità, alla quale personalmente non vedrei delle particolari obiezioni, visto che è difficile essere discriminati per avere - che so - il diabete, mentre alla malattia mentale, per quanto lo si neghi, sono spesso associati giudizi morali. Anche perché in tutto questo un disagio della persona c'è davvero, e qui finisce il paragone con la gravidanza: mentre una donna può essere contenta di essere incinta, non ho mai sentito di transessuali che fossero contenti di essere "nel corpo sbagliato". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 (edited) @wotan88 basterebbe considerare l'essere trans come una condizione naturale che su desiderio dei portatori della condizione trans può necessitare di cure mediche pur non essendo i trans malati. qualcuno dovrà però pur verificare che questa condizione trans sussiste veramente, altrimenti chi usufruisce delle cure mediche le prende in self-service e questo sarebbe veramente strano. Edited June 4, 2014 by marco7 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wotan88 Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 Personalmente in effetti io sono d'accordo sulla necessità di un riscontro da parte di un medico. Il punto è che se è necessario un riscontro del medico, come facciamo a dire che non è una malattia (e non intendo una malattia mentale)? Ma appunto, io non sono del tutto favorevole alla depatologizzazione - semmai al trasferimento da malattia mentale a problema fisico. Ma l'argomento è piuttosto scivoloso. Se non è una malattia, nemmeno una condizione medica, allora cosa differenzia un transessuale da una persona con altri aspetti che i tratti sessuali diversi da come "si sente"? Io credo che un criterio ci debba essere per capire chi abbia bisogno di una cura e chi no. Da una parte c'è il diritto all'autodeterminazione, dall'altro il bisogno di avere un motivo serio per garantire l'accesso alle cure. Il problema è decidere cosa è serio e cosa no. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 State facendo un sacco di confusione XD Intanto sarebbe un "disturbo mentale" non una malattia psichiatrica l'accertamento medico serve ad accertare semmai se non esistano altre psico-patologie associate, questo è il motivo per cui correttamente nel nuovo manuale diagnostico si propone di depatologizzare il DIG, il chè non significa che non si possa accertare l'esistenza di altre malattie che potrebbero interferire con la formazione di questo desiderio Ammesso al procedimento per il cambiamento di sesso sarebbe quindi la persona che ha questo desiderio, senza avere dei disturbi mentali ( ad ogni modo poiché una trans può avere anche degli altri problemi...questo passaggio rappresenta sempre uno stress ) Questo è lo stato dell'arte per quanto riguarda le trans Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted June 4, 2014 Author Share Posted June 4, 2014 Soprattutto che cosa vuol dire "aiutare" ? Aiutarlo a non avere più pensieri discordi dalla massa? aiutare a restare ciò che non vuole essere ? Questo appunto non sembra aiuto ma TSO. Non sta cercando di uccidersi o di ledere nessuno il nostro amico dal volto asiatico, sta cercando di emergere con le sue forze, proprio da gente che lo vedrebbe bene aiutato coattamente . E, per la gioia di mak, non ho detto che bisogna depatologizzare tutto, semplicemente che tra poco si renderanno malati pure i bimbi irrequiet... oh l'han già fatto . Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 Intanto sarebbe un "disturbo mentale" non una malattia psichiatrica una volta si diceva: se non è zuppa è pan bagnato..... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 In effetti le stupidaggini si sono dette sempre.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 forse non hai capito che disturbo mentale e malattia psichiatrica sono la stessa cosa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted June 4, 2014 Author Share Posted June 4, 2014 Si, la terminologia ufficiale li chiama "disturbi mentali" o "mental disorders" . Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted June 4, 2014 Share Posted June 4, 2014 @GhostHunter77 http://it.dicios.com/enit/disorder disorder = disturbo, malattia e altri significati. alla fine è una questione di definizione. definizione di malattia, definizione di disturbo..... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted June 4, 2014 Author Share Posted June 4, 2014 Si Marco, non lo dico io, è la traduzione ufficiale del DSM che li chiama Disturbi Mentali . Poi anche io per primo li chiamo in mille modi, l'importante è capirsi alla fine ! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted June 5, 2014 Share Posted June 5, 2014 forse non hai capito che disturbo mentale e malattia psichiatrica sono la stessa cosa. Forse non hai capito che non sono affatto la stessa cosa...XD Come d'altronde non lo è una zuppa rispetto al pan bagnato basta assaggiare entrambe le cose... A parte questo è una risposta veramente "povera" che non apporta niente alla discussione...sarebbe come se io rispondessi: se non è un reato è un altro perchè nel codice penale una qualche norma riferibile al caso c'è ( ma un omicidio non equivale affatto ad una contravvenzione ) Prova....ad applicare un TSO ad una persona a cui viene diagnosticato un qualunque altro disturbo sessuale ( impotenza, desiderio ipoattivo ) e vediamo se la magistratura non ha qualcosa da ridire circa la congruità di questa privazione di libertà personale. Credo che un processo per sequestro di persona...sarebbe inevitabile Quindi No! Un disturbo mentale della sfera sessuale NON è la stessa cosa della Schizofrenia o della Psicosi...se non per una persona che viva completamente installata nell'astratto, di una discussione nominalistica Poi non hai capito neanche che la tendenza in atto sarebbe quella di superare l'attuale definizione....a favore di una diagnosi differenziale sull'assenza di altri disturbi mentali o psicopatologie che potrebbero influire sul "desiderio" di cambiare sesso Tornando IT Almadel ha introdotto il paragone con il tatuaggio ed altre tecniche di manipolazione del corpo, fermo restando il fatto che l'esito estremo "scandalizza" la società, sarebbe semplicemente per il fatto che in questi casi si infrange un tabù sociale Io ho sottolineato il fatto che se esiste un tabù sociale, secondo me consiste proprio nel fatto che nella nostra società l'identità sociale è una identità sessuale - deve essere tale Se io - come gay - "schecco" clamorosamente con un tatuaggio assurdo i gay storceranno il naso...ma nessuno mi riterrà un freak, perchè bene o male corrispondo ad una identità sessuale. Lo stesso vale per una trans E vale anche...lo possiamo aggiungere : per la biondona che si fa le super-tette, o per il frocetto-bisex e etero col pene piccolo complessati dal fatto di essere dei mezzi-maschi che si massacrano di palestra e steroidi per avere i super-muscoli Questo significa che lottare contro l'invecchiamento e per il potenziamento narcisistico della propria identità sessuale....è un concetto socialmente riconosciuto, perchè corrisponde ad una identità sociale L'esito potrà essere criticato su un piano estetico, come disarmonico ; io potrò osservare che quell'etero per sembrare più virile magari è diventato sterile, il chè è paradossale...Potrò anche osservare : tutto bene...ma se il rafforzamento dell'identità sessuale è un "dovere" sociale il gay - su cui grava il pregiudizio di non corrispondergli - rischia di essere spinto a dover dimostrare sempre di più la sua corrispondenza ad un modello sociale che pretende "prestazioni" sempre più alte ed è dannoso per la salute Tuttavia non abbiamo Freak Il Freak esiste nel momento in cui io decido di "distruggere" la mia identità sessuale che dovrebbe essere la mia identità sociale per affermarne una irriducibilmente individuale: la Barbie, il Gatto, L'Asiatico, Il Diavolo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Krad77 Posted June 6, 2014 Share Posted June 6, 2014 (edited) Beh innanzitutto il mio professore di psicologia fisiologica diceva che un disturbo mentale provoca sofferenza. Bisognerebbe tenerlo a mente e rispettare chi soffre. Non ci sono poi, all'atto pratico, molte differenze tra le malattie mentali e le malattie del corpo. Nel caso che pone Alma: Se una persona non cerca aiuto medico, non mette in pericolo la sua vita né danneggia gli altri come è possibile concretamente prestarle aiuto? Cosa si fa se questa persona soffre di depressione?O di una agorafobia tale da non poter uscire di casa? Di problemi cardiaci? O di aids? Generalmente sono i famigliari e gli amici a farsene carico ed insistere. Infatti se il soggetto non ha famigliari o amici, diventa molto molto difficile. E comunque, anche nel caso in cui famigliari e amici ci siano e si prendano a cuore il problema, se il soggetto è fermo nella sua volontà di non fare terapie, è una situazione difficile. Un tso si attua solo se il paziente rischia di mettere in pericolo sé stesso e/o altri, quindi il caso non si pone - potrei raccontare qualcosa su come si attua un tso nella realtà, ma andrei fuori tema, lasciatemi dire che il tso è sempre temporaneo, per legge. Ho un po' ragionato sulla questione della depatologizzazione e mi sembra che si stia mancando il bersaglio. Se poniamo la disforia di genere come un disturbo che provoca sofferenza al soggetto, la cui cura è la transizione, parziale o totale, verso il sesso desiderato, mi sembra che il problema non sia tanto l'etichetta diagnostica, ma lo stigma sociale. Non nascondiamoci dietro un dito, molte malattie mentali sono associate a pregiudizi, mi sembra che il Movimento Transessuale stia dicendo: già ci discriminano per la nostra sessualità, non vogliamo essere considerati anche dei pazzi! E' lun problema simile a quello di chi ha l'aids, o è sieropositivo; però il vero bersaglio penso che sia lo stigma sociale, e non la diagnosi di malattia. E infatti in questi ultimi due casi che ho citato, mai nessuno ha pensato di dire, eliminiamo il problema togliendolo dall'elenco delle malattie. In questo senso io dico: combattiamo lo stigma sociale, che è il vero problema. In riferimento a ciò che scrive Wotan, una persona transessuale, che stia effettuando il percorso o l'abbia terminato, non può vedersi allontanare i figli. Sarebbe come, a rigor di logica, allontanare dei figli da un genitore che si sta curando il cancro o che ne sia guarito O_O Inoltre non tutti i disturbi mentali possono essere considerati invalidanti nell'accudimento di un figlio. Sarebbe ben miope quel giudice che dicesse: c'è una malattia mentale, allontaniamo il bambino. Si rende necessario analizzare e valutare il disturbo mentale nel caso specifico. Edited June 6, 2014 by Krad77 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ben81 Posted June 13, 2014 Share Posted June 13, 2014 Jessica Rabbi umana http://www.leggo.it/NEWS/ESTERI/penny_brown_jessica_rabbita_umana_foto/notizie/743273.shtml A voi i commenti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted June 13, 2014 Share Posted June 13, 2014 (edited) ma facciano quel che vogliono, come vogliono, gli unici per cui vedo utile un T.S.O. sono quelli che minano l'altrui libertà, tutto il resto può, al massimo, costituire oggetto di spettegules a proprosito la tipa postata da Ben non somiglia affatto a Jessica Rabbit, ne deve fare ancora di interventi! Edited June 13, 2014 by prefy Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted June 13, 2014 Share Posted June 13, 2014 @ben81 quella per me è una povera scema. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted June 14, 2014 Share Posted June 14, 2014 Mi sembra il meno estremo degli esempi qui fatti certo si è fatta dei seni enormi, spropositati Ma non credo sia l'unica persona nel mondo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted June 14, 2014 Share Posted June 14, 2014 (edited) Beh innanzitutto il mio professore di psicologia fisiologica diceva che un disturbo mentale provoca sofferenza. Bisognerebbe tenerlo a mente e rispettare chi soffre. Non ci sono poi, all'atto pratico, molte differenze tra le malattie mentali e le malattie del corpo. Nel caso che pone Alma: Cosa si fa se questa persona soffre di depressione? O di una agorafobia tale da non poter uscire di casa? Di problemi cardiaci? O di aids? Capisco molto bene di cosa parli; è che il "rispetto per la sofferenza" e la "cura" dovrebbero, dico dovrebbero, andare di pari passo e spesso è un casino combinare le due cose. Io lo so da quando soffro di attacchi di panico; come cazzo faccio a spiegare ai vecchi amici che non riesco a passare una serata in compagnia come capitava fino ad un paio d'anni fa perché temo di sentirmi male/di aver bisogno di una rassicurazione medica/di creare un gran trambusto per nulla? Tanto più che un tempo ostentavo una certa "disinvoltura" in molte situazioni sociali...di fatto vivo un po' da recluso, e non ne ha colpa nessuno eccetto me. La cosa più sgradevole, e foriera di ulteriori ansie, è la difficoltà che si incontra quando i familiari, rassicurati dai medici, ti dicono che non hai nulla: probabilmente è così, non ho "nulla", ma la sofferenza per me è più che tangibile in alcuni momenti. Tornando in topic, star qui a distinguere il "disturbo mentale" dalla "malattia psichiatrica"...compete allo psichiatra o a chi come Hinz ha a che fare colle aule di tribunale, ché è meglio tenere a mente che il concetto di "malattia" e quello di "psiche" sono dei costrutti cui ciascuno si riferisce con accezioni più o meno rifinite, nella misura in cui ha ricevuto un certo tipo di formazione anziché un altro. Credo che la "disforia in genere" meriti attenzione e non vada derisa; non saprei dire però se chi ha la fissa, che ne so, di cambiare colore della pelle, debba poter usufruire della sanità pubblica per fare gli interventi necessari a conseguire il suo scopo. Edited June 14, 2014 by schopy Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loreeenzo Posted July 5, 2014 Share Posted July 5, 2014 Piccolo off-topic: il signor Jackson era affetto da una malattia della pelle, chiamata vitiligine; non si è voluto di certo colorare la pelle da nera a bianca, come affermano alcuni media scandalistici; è tutto ben documentato e lo ha confermato pure l'autopsia. Saluti :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ben81 Posted July 5, 2014 Share Posted July 5, 2014 (edited) Pareri? Edited July 5, 2014 by ben81 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted July 5, 2014 Share Posted July 5, 2014 @Loreeenzo mah. sembra che la malattia di jackson sia una palla. e poi scusa ma se un nero avesse quella malattia non è più facile colorarsi le macchie bianche di scuro che sbiancarsi, cambiare i tratti somatici & co. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ben81 Posted July 7, 2014 Share Posted July 7, 2014 Sulla vitiliggine: conosco ben 4 persone che ne soffrono (uno è mio zio) è non è che la vitiliggine fa sbiancare totalmente come se parlassimo di un panno immerso nella candeggina; la vitiliggine colpisce la pelle a chiazze...nulla a che vedere con lo sbiancamento totale ed uniforme di Michael Jackson. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted July 7, 2014 Share Posted July 7, 2014 Ragazzi, una cosa che mi capita di vedere fra le righe negli interventi di una grossa parte della comunita' omosessuale e' l'ossessione per il non dover essere giudicati e non dover giudicare. Ora, e' chiaro che il giudizio si lega alla comprensione, e anche che c'e' modo e modo per esprimere il giudizio. Ma essendo l'uomo animale sociale l'idea che uno possa fare quello che vuole senza essere giudicato perche' gli altri glielo devono e' utopica a dire il meno.Se io vado in giro coi pantaloni da clown la gente mi guarda e mi giudica, si chiedera' che messaggio voglio mandare con con quei pantaloni assurdi, che cosa sto pensando, che idea ho... dal che nasceranno dei giudizi. Al massimo gli altri potranno decidere di non parlarmi dei loro giudizi, ma dentro di se' li avranno espressi comunque, e' inevitabile. PS: none sistono tecniche per sbiancare la pelle. La vitiligine di solito colpisce a chiazze, ma sicuramente ci sono casi come quello di MJ in cui sbianca tutto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted July 7, 2014 Share Posted July 7, 2014 Michael Jackson non lo citerei In primo luogo il giudizio sociale si è tradotto in processi Poi pare che effettivamente l'autopsia abbia confermato che nelle parti non visibili del corpo aveva chiazze ( e a dire il vero per questo fu sottoposto ad ispezione corporale negli anni' 90 ) Diciamo che è uno che ha preferito passare per Freak piuttosto che dire di essere malato ed stato poi costretto a dire di essere malato quando il freak è diventato imputato Però pare che l'autopsia abbia confermato vitiligine e lupus oltre a perdita di capelli sopracciglia e depigmentazione della bocca, che era anch'essa tatuata. Certo il risultato estetico era quello che era...ma sembra sia cresciuto in un ambiente in cui la malattia era ritenuta una punizione di Dio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted July 7, 2014 Share Posted July 7, 2014 Ognuno è libero di fare ciò che vuole. Le persone che criticano sono solo tristi! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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