Jump to content

Alla ricerca di un Dio perduto


Recommended Posts

spottiesvirus7

Mi piace affrontare queste domande con la logica.

In tutte le religioni ci sono chiari paradossi di tipo logico; il cristianesimo non é di certo fra le più coerenti. Vediamo il perchè:

1- già dalla genesi c'è una con tradizione enorme forse la più conosciuta: se dio è onniscente esso crea l'uomo sapendo che avrebbe peccato e quindi condannandolo in partenza alla sofferenza. Di fatto se dio è onniscente il libero arbitrio è una cazzata. Se lui conosce OGNI cosa l'uomo non è libero di scegliere ma condotto in corridoi come vacche al macello.

 

2- la parola incesto è stata forgiata dalla chiesa e deriva dal latino in cestus ovvero impuro; nonostante ciò Lot ha una progenie con le sue figlie essendo lui l'unico uomo disponibile nelle vicinanze. La religione dà delle regole che poi essa stessa non segue.

 

3- dio brucia Sodoma non perché piena di sodomiti, come le molte interpretazioni intendono, ma perchè le donne che passavano per quella città venivano stuprate. Dio brucia la città perché non ospitale. La chiesa però ha girato la cosa in modo non solo di condannare i sodomiti ma anche gli omosessuali. Nonostante ciò sono presenti testimonianze secondo cui papa clemente VII aveva apporti sessuali con degli animali.

 

Inoltre se la questione si sposta sull'esistenza di un dio in senso assoluto la mia risposta diventa:

Se un essere superiore esistesse come potremmo noi comprenderlo e accorgersi della sua esistenza? Proprio come le galline di conrad noi non abbiamo coscienza di quello che succede a livelli superiori dell'esistenza. Come potremmo mai anche solo sperare di comprendere meccanismi così complessi? È come se provaste a spiegare a una scimmia la meccanica quantistica.

Ed è per i sopra citati motivi che poso definirmi aphateista .

 

Edit.

La teori ad le multi verso serve a spiegare la bicotomia onda-particella e altri fenomeni quali la radiazione di hawking. Non possiamo dimostrarne l'esistenza al momento per mancanza di risorse tecnologiche. La differenza tra uno scienziato e un credente è che se ma la teoria del multi verso dovesse rivelarsi sbagliata gli scienziati avrebbero ancora su cui lavorare. Viceversa non si può dire sull'esistenza di dio.

Edited by spottiesvirus7
  • Replies 166
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Mario1944

    22

  • conrad65

    20

  • Angelo1900

    19

  • Ghost77

    9

 

 


1- già dalla genesi c'è una con tradizione enorme forse la più conosciuta: se dio è onniscente esso crea l'uomo sapendo che avrebbe peccato e quindi condannandolo in partenza alla sofferenza. Di fatto se dio è onniscente il libero arbitrio è una cazzata. Se lui conosce OGNI cosa l'uomo non è libero di scegliere ma condotto in corridoi come vacche al macello.

 

il genere di domande che da bimbo facevo ai preti

la risposta media era

"ahm... devo preparare la risposta comunque sappi che qualsiasi domanda ti viene in mente, qualche teologo ha già risposto"

al che ho pensato di tenermi lontano dall'ambiente in questione

spottiesvirus7

@p1olo purtroppo la mia è una famiglia molto credente. mi hanno obbligato a fare la comunione; la parte divertente è che ho dovuto cambiare 4 parrocchie diverse. nessuno voleva farmi la comunione; la motivazione era sempre la stessa: fa domande inopportune. quindi ti capisco.

una volta chiesi a un prete come fosse possibile che onnipotenza e immortalità coesistessero. gli dissi che se Dio è onnipotente può anche uccidersi, ma in questo caso non sarebbe immortale e viceversa; se è immortale allora non può uccidersi dunque non è onnipotente. Lui mi rispose che il disegno del signore non può essere compreso. mi sto ancora domandando cosa significhi.

Non è colpa mia se ho una predisposizione naturale a trovare problemi piuttosto che risolverli.

Lui mi rispose che il disegno del signore non può essere compreso. mi sto ancora domandando cosa significhi.

 

Molto semplicemente significa che le contraddizioni e le assurdità prodotte non tanto dal concetto di dio come causa e principio dell'universo quanto di quello di ente creatore provvidenziale, non potendo essere risolte, sono nascoste sotto il tappeto dell'inattingibilità di dio per la comprensione umana:

inattingibilità che già per sé però implica l'impossibilità di ogni definizione del concetto di dio e quindi di ogni ragionamento su proprietà, virtù, volontà, comandamenti ecc. di lui.

Insomma, se dio è inattingibile per la nostra comprensione, non si vede come possiamo stabilire che sia creatore, che sia provvidenziale, che sia buono, che sia misericordioso, che preferisca che ci comportiamo in un modo invece che in un altro, che ci premierà o punirà dopo la morte e secondo quali criteri ecc.

Edited by Mario1944
spottiesvirus7

@Mario1944 è il pensiero di molti filosofi. Dio esiste in quanto noi lo facciamo esistere. trovo quest'affermazione alquanto interessante poichè pragmanticamente parlando l'affermazione si traduce in : Dio è solo nella testa di chi crede.  questa è, a parer mio, la più probabile soluzione al problema. Dio in questo caso verrebbe chiuso in qualche aree remota insieme alla fatina dei denti,babbo natale e il coniglio pasquale. entità che seppur utili all'uomo per vivere più spensierato altro non fanno che impedire il progresso della vita.

Dio è inoltre una scelta comoda; è semplice che un essere trascendentale punirà tutto il male del mondo. è anche vero però che confidando nel volere divino l'uomo per secoli non ha fatto altro che attendere che il Dio facesse la sua parte.

la domanda ora diventa:

la felicità vale il progresso( sia personale che sociale)?

nel mio caso il preferisco il progresso. e non è detto che la felicità, per quanto effimera compagna di vita, un giorno arriverà ugualmente.

@Spottiesvirus7,

avrei pensato che fosse meglio la felicità invece di un progresso d'incerti effetti.

Semmai è da dubitare che la felicità sia conseguibile dagli uomini.....

 

 

Quanto a

 


Dio è inoltre una scelta comoda; è semplice che un essere trascendentale punirà tutto il male del mondo. è anche vero però che confidando nel volere divino l'uomo per secoli non ha fatto altro che attendere che il Dio facesse la sua parte.

 

Be' però ci sono anche dei che non sono immaginati come punitori o premiatori, ma bensì addirittura come ignari dei casi umani o comunque non interessati.

Be' però ci sono anche dei che non sono immaginati come punitori o premiatori, ma bensì addirittura come ignari dei casi umani o comunque non interessati.

 

c'è la concezione del deus otiosus, che postula il "ritiro" di Dio dal governo del mondo e la sua delega a spiriti intermedi

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Deus_otiosus

 

punto di vista molto umano e comprensibilissimo (ma chi avrebbe voglia di mettere le mani in questo bordello di mondo? :asd:)

 

ad esempio Anu, il Dio celeste mesopotamico, apparteneva alla categoria...

spottiesvirus7

@Mario1944 il motore immobile di aristotele è stato negato più volte nel tempo.

se tutto è mosso da qualcosa fino a giungere a un motore che non è mosso chi ti dice che non ci sia qualcosa che sta fermo? (Arthur Schopenhauer)

inoltre aristotele riconosceva l'esistenza di 55 entità tutti benevole mosse dal motore immobile. dunque anche se in forma politeista il concetto da me espresso non cambia.

platone stesso confidava nell'esistenza di un uno che era idea stessa di bene.

se crediamo nell'esistenza di una qualunque forza benevola come potremmo mai muoverci per ottenere qualcosa da noi?

Il progresso è il vero motore che muove l'uomo. senza progresso non potremmo neanche stare qui a parlarne perchè non esisterebbero i computer,internet e la parola stessa. senza progresso l'uomo è un animale. senza progresso l'uomo ha bisogno di credere in qualcosa che guidi la sua strada. che lo distingua dalla estia. non è un caso che i periodi più oscuri della storia sono stati anche i più religiosi.

la felicità per quanto volatile e effimera si può ottenere. Non ti è mai capitato di dire :" sono felice" ? è vero che la felicità assoluta è un utopia ma il piacere è  dettato dal es. senza di esso non avresti mai voglia di mangiare,bere o fare sesso. senza di esso saresti vuoto; un ammasso di regole in perenne conflitto col mondo.

 

 


@Mario1944 il motore immobile di aristotele è stato negato più volte nel tempo.

 

Non volevo far propaganda per il dio dello Stagirita, ma solo notare che non tutti gli dei immaginati dagli uomini corrispondono a quella che è ora la concezione più diffusa di dio, cioè quello di provvidenza creatrice.

Del resto io sono ateo.....

 

 

 

 


Il progresso è il vero motore che muove l'uomo. senza progresso non potremmo neanche stare qui a parlarne perchè non esisterebbero i computer,internet e la parola stessa. senza progresso l'uomo è un animale. senza progresso l'uomo ha bisogno di credere in qualcosa che guidi la sua strada. che lo distingua dalla estia. non è un caso che i periodi più oscuri della storia sono stati anche i più religiosi.
la felicità per quanto volatile e effimera si può ottenere. Non ti è mai capitato di dire :" sono felice" ? è vero che la felicità assoluta è un utopia ma il piacere è dettato dal es. senza di esso non avresti mai voglia di mangiare,bere o fare sesso. senza di esso saresti vuoto; un ammasso di regole in perenne conflitto col mondo.

 

Vabbe' ma il progresso non mira a soddisfare i bisogni umani e quindi a fare in qualche modo più felici gli uomini?

La felicità insomma è il fine del progresso e quindi, se potessimo conseguirla altrimenti, il progresso sarebbe inutile, oppure, se l'avessimo conseguita, il progresso sarebbe finito, ma la felicità no.

spottiesvirus7

l progresso sarebbe inutile, oppure, se l'avessimo conseguita, il progresso sarebbe finito, ma la felicità no.

 

tutte le persone altamente religiose credono di aver trovato la felicità grazie a Dio. il progresso è differente; cito wikipedia :

Il termine progresso designa il processo di avanzamento e di sviluppo delle discipline e delle condizioni umane

 

il progresso è il mezzo che ha l'uomo per migliorare se stesso. è il mezzo che ha domani per guardare più lontano di quanto abbai fatto ieri. è il mezzo per cui tanta gente ha speso la propria vita. è il processo secondo cui tutto va avanti. il processo è una "religione"; una religione che però non si basa su un dio trascendentale,provvidenziale o meno, creatore ecc.  il progresso è la possibilità degli uomini di forgiare il proprio destino. è l'abilita dell'uomo di riconoscere le proprie potenzialità e anche i suoi limiti. il progresso è un "religione" che non ha bisogno di fede o di dogmi. il progresso è fatto di prove tangibili e non di ipotesi sulla volontà di un dio che non riuscirai comunque a comprendere.

Edited by spottiesvirus7
spottiesvirus7

@Mario1944 in questo caso tu descrivi un paradosso. se per essere felici si ha bisogno del progresso. il progresso non può finire in quanto fonte della felicità umana. ad ogni modo non la penso come te. il progresso può farti vivere meglio o più a lungo ma non ti darà mai la felicità.

@Spottiesvirus7,

ma io non ho detto che il progresso dia la felicità né ho detto che la felicità sia conseguibile dagli uomini.

Ho detto solo che tra progresso e felicità, preferirei la felicità, dato che il progresso in sé è solo un mezzo per ottenere un miglioramento e quindi una condizione di vita più felice o, se preferisci, meno infelice:

che senso avrebbe contentarsi del mezzo ed anteporlo al fine cui tendiamo usando quel mezzo?

Sarebbe come volere un veicolo non perché ti permette di muoverti da un luogo ad un altro, ma solo per sé stesso!

Edited by Mario1944
  • 2 weeks later...

"hanno preso la loro paura di morire e ci hanno intagliato un idolo"

 

se c'è una parte di me che spera, non spera in una noiosissima vita eterna, nè in un dio buono o cristiano o intelligente. In fin dei conti per quanto sia spaventoso il "non so" della morte, il nulla non è certo una situazione di sofferenza cosciente. Quello che mi atterrisce da quando ero un bambino è la consapevolezza che non siamo una cosa "tutta di un pezzo"....ogni istante sono una cosa diversa e non posso impedire questa mutazione continua....io vorrei un dio che con ago e filo mi raccolga e mi faccia sapere in primis che sono esistito, in secondo luogo cosa sono stato 

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...