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La Lega milanese contro i gay non vedenti


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notare che si parla di ben 50€ destinati agli accompagnatori dei non vedenti, quindi non può essere che pretestuosa la polemica del carroccio (tanto per cambiare).

Roba da matti.

 

Del resto la Lega è sempre quel partito che si appresta a tifare contro la Nazionale, pooooooracci

 

Le Lega contro Palazzo Marino: i gay non vedenti si arrangino se vogliono andare al Pride

«Gay Pride: Un consiglio di zona che spende soldi dei milanesi per realizzare gadget e pagare un "accompagnatore per ciechi", è composto da gente che non idea di quello che avviene in città, con padri separati che vivono in macchina e bimbi che dormono per terra in stazione». Lo scrive sul proprio profilo Facebook Alessandro Morelli, capogruppo della Lega a Milano (e gran tifoso della Russia di Putin ai Mondiali di calcio).

Il motivo del contendere è la scelta del Consiglio di zona 1 di Milano di destinare 500 euro al Pride meneghino: 250 euro per la comunicazione, 200 euro in gadget e 50 per pagare alcuni accompagnatori che permettano ai non vedenti di poter partecipare all'evento.

Insomma, una cifra irrisoria per una città come Milano ma ritenuta un esborso inammissibile da parte del capogruppo di un partito che era al potere quando l'allora assessore Mariolina Moioli (la stessa che nel decise di non aprire i mezzanini della metropolitana per difendere i clochard dal gelo, ma qui compianti) è stata indagata per aver dirottato 331mila euro di stanziamenti destinati alle famiglie a finte associazioni legate alla Compagnia delle Opere (un'associazione no-profit vicina a Comunione e Liberazione).

La notizia è stata immediatamente ripresa anche da Il Giornale, pronto ad ironizzare: «succede invece che il Consiglio di zona 1 tratti [il Pride] come un appuntamento imperdibile, e stanzi fondi ad hoc perché nessuno, in particolare in non vedenti, ne sia escluso». Secondo il quotidiano, infatti, «Hanno tutto il diritto di partecipare e ben venga se si trovasse qualche sponsor o se la stessa associazione Arcigay organizzasse dei servizi gratuiti per permettere ai ciechi di arrivare nella zona intorno a Buenos Aires dove avrà luogo la sfilata arcobaleno, e fornisse loro degli accompagnatori durante il corteo». Insomma, si arrangino!

E pensare che ci sarebbe da essere fieri dell'attenzione che i Pride hanno dedicato alle disabilità (dalla traduttrice per non udenti che ha accompagnato il discorso di Carlo Gabardini al Roma Pride, al convegno del 18 giugno organizzata nell'ambito del Napoli Pride dedicato a sordità ed omosessualità): un partito che a livello nazionale ha contribuito a creare una disparità di diritti fra i gay poveri e quelli ricchi (dove solo questi ultimi hanno la possibilità economica per potersi recare all'estero a sposarsi), ora chiede che lo stato non ci metta neppure 50 euro per eliminare una discriminazione fra i gay che possono manifestare in autonomia e quelli che hanno la necessità di un supporto. Il tutto dicendo di voler difendere chi dorme nelle stazioni... anche se recentemente è stata proprio la Lega a cercare di colpirli facendosi promotori di quelle che sono state ribattezzate «norme anti-clochard».

 

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/27224-la-lega-milanese-contro-i-gay-non-vedenti/
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Cioè pensare che questo partito abbia pure dei "fans" è incredibile, non si può trattare così un portatore di handicap!!!! già un gay senza handicap non se la passa bene, insomma, possiamo solo lamentarci di sto schifo tanto son sempre loro al governo :(

sono un partito di cavernicoli, amano fare feste celtiche dove abbonda birra e rutto libero........fanno tutti gli amanti della FXXA (in apparenza perchè poi di ricchioni ce ne sono pure lì dentro, io ne ho conosciuti ahimé per mia disgrazia).....e sono quelli più ipocriti i gay leghisti......quasi al limite del bipolarismo.......sono i primi a prendere per i fondelli i gay, e sono anche i primi clandestinamente a cercare altri ometti.

 

Avrei tanto voluto sputtanare uno di questi, purtroppo poi persi l'occasione giusta.

questa notizia dei 500 euro mi pare proprio una balla.  Le cifre sborsate da palazzo marino per i pride e comunque in generale per tante iniziative del tutto discutibili sono MOLTO piu alte.

 

Cioè non capisco proprio cosa vogliano organizzare con 500 euro?!  Almeno saranno 5000, comunque qua mancano parecchie informazioni. La tendenza diffusissima dell'amministrazione di milano di sperperare soldi e sparare le tasse comunali (e le varie tariffe di uso della città) al massimo possibile invece mi è chiarissima.

 

Se posso permettermi sono stato a due pride, e per certe posso proprio dire che mi pare il peggior modo di "farci conoscere", frivolo eccetera, anche se ovviamente centra poco con questa notizia.

notare che si parla di ben 50€ destinati agli accompagnatori dei non vedenti, quindi non può essere che pretestuosa la polemica del carroccio (tanto per cambiare).

[...]

Il tutto dicendo di voler difendere chi dorme nelle stazioni... anche se recentemente è stata proprio la Lega a cercare di colpirli facendosi promotori di quelle che sono state ribattezzate «norme anti-clochard».

 

 

Non va bene se aiutiamo gli immigrati perché ci sono gli italiani, non va bene nemmeno se aiutiamo gli italiani perché ci sono quelli messi ancora peggio, ho l'impressione che l'unica cosa che vada bene ai leghisti è ingrassare le loro tasche (a spese di tutta la comunità)

Oddiomio quanti soldi!

Allo scorso pride di Milano a fine parata siamo andati nei negozi in zona

io ed il mio compagno:

vestiti 150 €

aperitivi 16 €

ristorante 80 €.

 

In effetti il pride è  sostenuto dalla associazione commercianti di corso Buenos Aries.

chissà perchè!

Edited by icefall

a proposito di Lega

 

Lombardia: la Lega propone una Festa della Famiglia Naturale e il disconoscimento delle famiglie gay
Pubblicato il 27 giugno 2014


Dopo le polemiche per il voto del consigliere leghista che ha permesso il patrocinio gratuito del Milano Pride da parte della Regione Lombardia, la Lega Nord pare intenzionata a riaffermare la propria posizione omofoba attraverso una «mozione urgente» volta a far sì che la regione dichiari «la propria opposizione a qualunque tentativo di introdurre nell'ordinamento giuridico disposizioni normative tali da alterare la stessa struttura della famiglia, comprimere i diritti dei genitori all'educazione dei propri figli, ignorare l'interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all'interno di una famiglia naturale».
Al contempo si chiede che Giunta Regionale si impegni «ad individuare una data per la celebrazione della Festa della Famiglia Naturale, fondata sull'unione fra uomo e donna, promuovendone sia direttamente che indirettamente attraverso scuole, associazioni ed Enti Locali la valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali» e che chieda «al Governo centrale la non applicazione del Documento Standard per l'educazione sessuale in Europa redatto dall'ufficio europeo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità».
La proposta sarà sottoposta al voto dal Consiglio Regionale martedì (1° luglio) ed ha già ricevuto il pieno appoggio da parte di Ncd, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lista Maroni.

Curioso è come fra le premesse si arrivi a sostenere che il Ddl Scalfarotto «parifica l'omofobia ai reati già condannati dalla legge Mancino (razzismo, antisemitismo, etc)» e che «una volta approvata in via definitiva, chi ad esempio si dichiarerà contrario al matrimonio fra persone dello stesso sesso sarà punito con 1 anno e 6 mesi di reclusione (che possono arrivare a 4 anni se il reato è svolto in forma associativa)». Un partito che ha organizzato centinaia di manifestazioni razziste dovrebbe ben sapere che non ha mai subito alcuna ripercussione per aver espresso le proprie idee (persino quelle molto discutibili) e sarebbe interessante capire come si possa sostenere che gli effetti della medesima legge sarebbero diversi nel caso di una sua estensione.
Fra gli altri punti non mancano paragrafi che paiono attinti direttamente alla stampa anti-gay (che prontamente ha espresso il proprio plauso alla proposta), come il sostenere che gli insegnanti del Liceo Giulio Cesare di Roma che abbiano «imposto ad allievi minorenni la lettura di un romanzo, a forte impronta omosessualista» o il sostenere che «la strategia dell'Unar mira nei fatti a destrutturare la famiglia naturale, impartendo già nei soggetti più deboli ed in crescita questi insegnamenti»). In fondo una lettura del libro incriminato o dei libretti curati dall'Unar sembrerebbero quantomeno opportune prima di chiedere una condanna istituzionale contro un qualcosa che si è sentito dire (e se una lettura c'è stata, è difficile pensare che si possano sostenere certe teorie se non per una mera strumentalizzazione già ravvisata in chi ha avviato la polemica).
Il documento afferma anche che «è legittimo e condivisibile che nelle scuole si insegni a non discriminare i gay o altre minoranze, ma questo non deve necessariamente comportare l'imposizione di un modello di società che prevede l'eliminazione delle naturali differenze tra i sessi». Come dire, l'omofobia va condannata ma non bisogna toccare la disinformazione che la alimenta.

 
 

una tristezza vedere che purtroppo certe posizioni medievali sono largamente da alcuni partiti tipo Lega, NCD, FI ...ma anche trasversalmente da alcune singole "personalità" in altri.

 

auguro a tutti questi politicanti di avere un giorno figli gay, della peggior specie che troieggino alla luce del sole e magari vistosamente omosessuali in modo tale da non poter nascondere "la vergogna" agli occhi degli altri.

Magari solo allora faranno i conti con la realtà.

Edited by Akcent

auguro a tutti questi politicanti di avere un giorno figli gay, della peggior specie che troieggino alla luce del sole e magari vistosamente omosessuali in modo tale da non poter nascondere "la vergogna" agli occhi degli altri.

Magari solo allora faranno i conti con la realtà.

 

Quoto pienamente, purtroppo ho ormai perso tutte le speranze in questo pese, tra partiti politici (un 10% dato a Lega e Fratelli d'Italia), le varie sentinelle in piedi, la chiesa che sta riprendendo forza ecc... non vedo nulla di buono all'orizzonte. Penso che con il clima politico-sociale attuale le cose possano solo peggiorare.

Regione, la battaglia della Lega: una festa per la famiglia naturale Appuntamento annuale per difendere le unioni uomo-donna

di Andrea Senesi

Un family day istituzionale. Una data fissa, una ricorrenza da segnare in calendario come la giornata del papà o San Valentino. Un giorno da dedicare nelle scuole alla celebrazione della famiglia «naturale» e «tradizionale», quella «composta da un uomo, una donna ed eventualmente dei figli». La proposta della Lega Nord, che ha presentato ieri una mozione da approvare con urgenza, cade, forse non casualmente, alla viglia del corteo cittadino del Gay Pride. Il documento chiede poi di non applicare in Italia il «Documento standard per l’educazione sessuale in Europa» promosso dall’Oms e indirettamente di schierare il Pirellone contro la «legge Scalfarotto», già approvata alla Camera e in discussione attualmente al Senato, che equipara l’omofobia ai reati sanzionati dalla legge Mancino.

Tutte le forze del centrodestra regionale hanno sottoscritto il testo. «Noi non siamo per la discriminazione - spiega il capogruppo leghista Massimiliano Romeo-, ma ci sono tante iniziative che con la scusa di combattere le discriminazioni attaccano la famiglia tradizionale: noi, invece la difendiamo, senza voler imporre il nostro modello». Il gruppo leghista chiederà poi alla giunta Maroni di prevedere in sede di bilancio risorse finanziarie per la distribuzione nelle scuole di opuscoli e materiale informativo in difesa della famiglia naturale. «Si stanno moltiplicando i casi di aperta propaganda contro il modello tradizionale, soprattutto nel mondo scolastico, con proiezione di film e sitcom gay, diffusione di fiabe rivedute e corrette in chiave omosessuale consegnate ai bimbi della scuola dell’infanzia e pubblicate dall’UNAR, ufficio che dipende dal dipartimento Pari Opportunità che a sua volta fa capo al ministero del Lavoro. È legittimo e condivisibile che nelle scuole si insegni a non discriminare i gay o altre minoranze, ma questo non deve necessariamente comportare l’imposizione di un modello di società che prevede l’eliminazione delle naturali differenze tra i sessi».

 

Tra i firmatari anche Riccardo de Corato (Fratelli d’Italia) che punta il dito contro le politiche della giunta Pisapia: «In questi tre anni di giunta di centrosinistra Milano è stata la capofila di un tentativo di sgretolamento della famiglia che non ha eguali. È un processo lento ma costante, mirato, e con salti in avanti spesso tenuti nascosti.Come Regione è nostro dovere vigilare su quello che sta succedendo sul territorio, sugli attacchi portati alla famiglia e sul fatto che spesso queste battaglie sono tenute in sordina».

 

27 giugno 2014 | 09:43

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_giugno_27/regione-battaglia-lega-festa-la-famiglia-naturale-ab3cee06-fdc7-11e3-8c6c-322f702c0f79.shtml

 

Pirellone, sì alla mozione sulla famiglia naturale. "La Regione la celebri con una festa"

Il documento promosso dal capogruppo leghista Romeo è passato con i voti del centrodestra: l'opposizione ha lasciato l'aula al momento del voto. Carra (Pd): "Una discussione volgare e strumentale"

 

Sì alla mozione in difesa della famiglia naturale e alla richiesta alla giunta del leghista Roberto Maroni di trovare una data per celebrarla: il consiglio regionale della Lombardia ha approvato a maggioranza il documento firmato da tutto il centrodestra. I gruppi di opposizione - Pd, Patto civico e Movimento 5 Stelle - al momento del voto sono usciti dall'aula. Nel testo, il cui primo firmatario è il capogruppo leghista Massimiliano Romeo, si invita appunto la giunta e il consiglio a trovare una data per la 'Festa della famiglia naturale, fondata sull'unione fra uomo e donna' e di chiedere al governo di non applicare il Documento standard per l'educazione sessuale in Europa, redatto dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

La mozione parte dalla premessa che "la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna rappresenta l'istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita, è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto a essere protetta dalla società e dallo Stato e una comunità di affetti e di solidarietà in grado di insegnare e trasmettere valori culturali, etici, sociali, spirituali e religiosi". Nel documento si evidenzia poi che 'in tutto il Paese, con il pretesto di combattere inutili stereotipi, si stanno moltiplicando i casi di aperta propaganda contro la famiglia naturale, soprattutto nel mondo scolastico, con proiezioni di film e sitcom gay, diffusione di fiabe riveduta e corrette in chiave omosessuale".

"Il Pd ha deciso di uscire al momento del voto per la palese strumentalità e volgarità della discussione in aula", si legge in un comunicato del Pd. In discussione generale il Pd è intervenuto con il consigliere Marco Carra. "Il tema della famiglia meriterebbe una trattazione più seria di quanto non sia avvenuto in aula - ha detto Carra - Occorrerebbe parlare delle politiche per le famiglie, che si fanno carico dei bambini e degli anziani e hanno bisogno di essere aiutate. La mozione, invece, vuole individuare una data per celebrare la festa della famiglia naturale, e peraltro una festa della famiglia già c'è,

 

ma non è chiaro cosa intenda esattamente la maggioranza con tale definizione. L'articolo 29 della nostra Costituzione, nell'intento dei nostri padri costituenti, definisce il concetto di famiglia come preesistente alla legge e non vieta il riconoscimento di altri tipi di famiglie".

 

http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/07/01/news/pirellone_-90460961/

 

 

 

ironia della sorte il leghista si chiama Romeo :D

certo che le motivazioni addotte sono le classiche da cavernicoli, quali sono i leghisti normalmente

Edited by Akcent

La Lombardia come la Russia: approvato un emendamento contro «l'esaltazione della vita gay»

«Non si può negare il principio che un rapporto fra un uomo e una donna è su un piano superiore da qualsiasi altro tipo di rapporto». «Lo spot della Findus è un'esagerazione». «La scuola vuole esaltare l'omosessualità e la vita gay». «Coloro che sono stati ingiustamente discriminati in passato ora vogliono discriminare gli altri in segno di vendetta». «I gay non sono famiglie, sono solo coppie».
Sono queste alcune delle motivazioni che hanno portato la Giunta della Regione Lombardia ad approvare l'emendamento 263. Tra gli effetti immediati ci sarà la creazione di una nuova Festa della Famiglia Naturale (si è proposta di farla coincidere con festa della Sacra Famiglia) e l'introduzione di programmi scolastici ed iniziative sociali volte a «valorizzazione i principi culturali, educativi e sociali» della famiglia fondata dall'unione fra un uomo e una donna.
Inoltre la Regione Lombardia dichiara la propria opposizione a qualunque tentativo di riconoscere i matrimoni gay o le adozioni da parte delle coppie dello stesso sesso, impegnandosi anche a perseguire «l'interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all'interno di una famiglia naturale» (toglieranno i figli alle famiglie arcobaleno?) e a destinare fondi che permettano ai genitori di poter istruire i propri figli presso scuole private (che spesso è sinonimo di cattoliche).
Impressionate è notare come le argomentazioni e le strumentalizzazioni portate in aule appaio tutte tratte dalla propaganda anti-gay di alcune realtà cattoliche (come Tempi, ProVita, Uccr, Giuristi per la Vita) al punto che queste stesse realtà hanno festeggiato parlando di uno «splendido isolamento» dalle altre realtà italiane (e del resto d'Europa) attraverso «una serie di prese d'impegno in linea con una politica conservatrice».
In un sol colpo la Regione Lombardia ha calpestato la dignità e i diritti di migliaia di cittadini attraverso la legittimazione ed istituzionalizzando di un pensiero omofobo volto a sostenere che gli affetti eterosessuali debbano essere considerati più importanti di quelli gay, cancellando in un col colpo ogni diritto costituzionale alla pari dignità sociale.
La Consigliera Nanni (M5S) ha denunciato: «Siete voi volete imporre un modello di famiglia che chiamate "naturale" mentre invece le tipologie familiari non si limitano alle coppie sposate». Da un lato, infatti, c'è chi chiede che alla propria famiglia sia data pari dignità, dall'altro chi adduce motivazioni religiose o morali per sostenere che nessun altro possa formare una famiglia... in aula si è sostenuto che siano le prime a voler «imporre» qualcosa.
Questa mattina Marco Mori, Presidente di Arcigay Milano, aveva commentato: «Questa mozione si caratterizza per essere una riproposizione del modello della scuola fascista, sembra uscita dal Minculpop. Se la Lombardia approvasse una mozione del genere farebbe passi indietro nell'immaginario collettivo mondiale quale luogo di accoglienza, inclusione e territorio di sviluppo e progresso sociale economico e politico, con anche delle forti ripercussioni sul PIL e sull'occupazione e occupabilità».

 
 
che vomito
che poi voglio dire la Lombardia non mi risulta essere uno stato sovrano e dato il potere che hanno le regioni in Italia mi sembrano cose di poco conto onestamente.
Tuttavia se questo è quello che produce la presunta evoluta e moderna Lombardia......c'è veramente da essere tristi.
Edited by Akcent

un'altra mente illuminata leghista

 

.[....]Sui diritti gay osserva: “Non mi iscriverò mai all’Arcigay, per l’amore del cielo. L’adozione gay mi fa schifo, mi fa letteralmente vomitare. Due omosessuali che si baciano in pubblico? Mi dà fastidio, ci vuole un minimo di senso civico. Potrei fare anche una delibera comunale per impedirlo”[...].

 

 

se volete leggere ci sono tanti altri argomento sui quali straparla

articolo completo qui

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/07/03/lega-buonanno-papa-comunista-marino-spende-soldi-per-rolling-stronz/287123/

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