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Non la reggo più!


rifeco

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@freedog

 

ci sono anche quelle che non si lasciano istruire ma che combattono sempre più o meno fortemente contro i figli gay.

I know!

Una a caso: mia suocera!!

 

Però dai, cerchiamo di esse ottimisti: è probabile che la madre di Interpreter rientri nella casistica che dicevo prima!!

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Theinterpreter

Ragazzi scusate se faccio errori ma sono nuovissimo nel forum e quindi non sono ancora pratico xD Volevo fare una domanda (o post?) sull'argomento ma non so come funziona. Cioè non so se bisogna parlare per argomenti (es:ora continuo la discussione su questo post "infiltrandomi" in un qualcosa chiesta da un altro utente ) oppure se per ogni cosa posso fare una nuova domanda (tipo yahoo answers per intenderci).Coomunque:

 

@Theinterpreter

 

se a tuo padre verrà un colpo per la notizia non è colpa tua ma sua perché omofono. dunque non preoccuparti ne farti sensi di colpa per questo.

 

a tua madre di quello che io le dicevo prima che avesse demenza: le madri è meglio non averle.

 

Ah si questo sicuro! Non vorrei passare per bimbominchia "odio i miei!1!11" ma ti giuro ho desiderato spesso rimanere orfano. Comunque le ho detto anche di peggio ma sai non è servito a nulla! Anzi...

 

mah..

c'è anche l'ipotesi che lo facciano per ignoranza e/o paura del *diverso*!

E in quel caso, si può (secondo me, si deve; ma forse non tutti la pensiamo così su sto punto) *istruirle* e far capire loro che non c'è NIENTE di malato in quel che siamo!

Conosco madri che subito dopo il CO ebbero reazioni pessime e che, una volta informatesi, stanno tutti gli anni in prima fila ai pride, esagerando pure coll'entusiasmo frociarolo!

 

Un vecchio amico dice sempre che era meno stressato quando la madre era omofoba rispetto all'iper attivismo militante che ha oggi: è arrivato al punto di vergognarsi di vedersela sempre in prima fila ad ogni corteo/manifestazione/evento pro-gay che c'è in giro!

 

Le ho anche detto di "riunioni" per conoscere altri genitori ma lei non ci crede e si è scandalizzata che vi siano queste riunioni (esordendo con "ma che il gay pride!?!?"), come se non vi potessero essere dei gay a parlare in una stanza senza fare orge pseudosataniche. Quindi non è proprio la tipa da opuscoletto, anzi le prenderebbe un colpo (e non sarebbe male).

Lei va spesso su internet a "informarsi" e di cose ne troverebbe a bizzeffe ma ovviamente seleziona solo quelle che le fanno più comodo (mi ha parlato di Nicolosi e Luca di Tolve :o).

 

Comunque volevo inoltre chiedere se è normale che dopo 7 mesi da c.o. ancora continua a piangere. Cioè non si è arresa? Io 2 mesi fa per farla "calmare" le ho anche detto che era una fase e che ero "confuso", ma ancora continua (non se l'è bevuta?). L'unica cosa che è cambiata è che ora siamo capaci di parlare civilmente e non fuggiamo come ladri se ci incontriamo per casa.

Edited by Theinterpreter
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Comunque volevo inoltre chiedere se è normale che dopo 7 mesi da c.o. ancora continua a piangere. Cioè non si è arresa? Io 2 mesi fa per farla "calmare" le ho anche detto che era una fase e che ero "confuso", ma ancora continua (non se l'è bevuta?). L'unica cosa che è cambiata è che ora siamo capaci di parlare civilmente e non fuggiamo come ladri se ci incontriamo per casa.

Quando piange insultala, spiegale che ci sono cose serie per cui piangere e stronzate su cui piangono solo le zabette cretine sgranarosai come lei. Utilizza toni offensivi e dille che lei ti ha deluso perché credevi di poter avere un'interlocutrice equilibrata e invece ti sei ritrovato davanti una suora isterica ciucciaAlfano. Non scherzo, se non prendi in pugno la situazione con un po' di cattive maniere non ne esci. Minacciala di fare coming out con tuo padre se serve, anzi, se ti dà davvero troppo fastidio e hai bisogno di metterla a tacere minacciala di fare coming out con tutti i parenti e i vicini.

 

Sei tu che devi avere il controllo della situazione, non lei. E' per questo che fa la vittima, per continuare a mantenere il controllo della situazione, e tu, tonto, non te ne accorgi.

 

Quando una madre piange per il coming out di un figlio sta ponendo in essere il più disgustoso, viscido e riprovevole strumento di controllo che ha a disposizione sul figlio: il RICATTO PSICOLOGICO. E' per questo che devi punirla, e riderle in faccia mandando a fare in culo ogni sua singola lacrima di coccodrillo le ridarà un contegno. Ricordati, sta facendo finta di essere addolorata, il suo obiettivo è quello di farti rinnegare il coming out.

 

Evita di finire come Norman Bates, suvvia.

Edited by Sampei
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Theinterpreter

Quando piange insultala, spiegale che ci sono cose serie per cui piangere e stronzate su cui piangono solo le zabette cretine sgranarosai come lei. Utilizza toni offensivi e dille che lei ti ha deluso perché credevi di poter avere un'interlocutrice equilibrata e invece ti sei ritrovato davanti una suora isterica ciucciaAlfano. Non scherzo, se non prendi in pugno la situazione con un po' di cattive maniere non ne esci. Minacciala di fare coming out con tuo padre se serve, anzi, se ti dà davvero troppo fastidio e hai bisogno di metterla a tacere minacciala di fare coming out con tutti i parenti e i vicini.

 

Sei tu che devi avere il controllo della situazione, non lei. E' per questo che fa la vittima, per continuare a mantenere il controllo della situazione, e tu, tonto, non te ne accorgi.

 

Quando una madre piange per il coming out di un figlio sta ponendo in essere il più disgustoso, viscido e riprovevole strumento di controllo che ha a disposizione sul figlio: il RICATTO PSICOLOGICO. E' per questo che devi punirla, e riderle in faccia mandando a fare in culo ogni sua singola lacrima di coccodrillo le ridarà un contegno. Ricordati, sta facendo finta di essere addolorata, il suo obiettivo è quello di farti rinnegare il coming out.

 

Evita di finire come Norman Bates, suvvia.

Esattamente, ricatto psicologico. Fa così con tutti in famiglia, la finta vittima del cavolo.

Non puoi capire io passerei giorni ad insultarla. Il problema è che sto aspettando che si calmino le acque, visto che più o meno si sta ritornarno pian piano nella normalità.

Facendo volare insulti a raffica non ho mai risolto niente, anzi non farei altro che accrescere il suo stato di "vittima che viene insultata dal figlio gay egoista".

Nell'ultima grande discussione (due mesi fa quando le ho detto di avere dubbi) lei mi diceva che ha provato con tutto il cuore ad "accettare il fatto" ma non ci riesce ed è sicura in cuor suo che "non sono così".

Non so come spiegarti (posso dare del tu?) ma è come parlare con un muro, cioè non si riesce a ragionare con lei (in ogni discussione) e quando viene schiacciata dalla logica si ritrae come un riccio. E' impermeabile capito?

Forse dovrei semplicemente accettare che non tutti nascono con la materia grigia.

 

Ma il problema serio non è tanto lei quanto mio padre. Ho paura che se lo viene a sapere possa ritirarmi dall'università o peggio cacciarmi di casa (visto che sono maggiorenne ma mantenuto da loro). Non posso trovare un lavoro non ce la farei a mantenermi e studiare contemporaneamente, quindi devo restare così.

 

A cosa è servito il c.o. con mia madre dunque?A niente solo a peggiorare la situazione a quanto pare..

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Beh è piuttosto inverosimile che ti caccino di casa o ti taglino i fondi, comunque hai comunque delle armi per proteggerti se loro dovessero minacciare una cosa del genere, come quella di dirlo a tutti, di parlare in pubblico di quello che hanno intenzione di fare, di renderlo noto ad una associazione, ad un giornale, a amici di famiglia, ecc in modo da intavolare la più grandiosa minaccia che un genitore omofobo possa concepire, cioè che l'omosessualità del figlio divenga notizia di pubblico dominio. Ma questa è un'arma che ti riservi per le emergenze.

Non so che tipo possa essere tuo padre ma tieni conto che tua madre non è di certo il giudice più imparziale per dire che la prenderebbe male, anzi potrebbe essere esattamente il contrario.

Anche per evitare viscidezze di questo genere avevo scelto un coming out collettivo, così nessuno poteva dirmi di tenere qualcun altro delal famiglia all'oscuro.

 

Per il momento hai fatto il tuo coming out, hai visto che l'ambiente è ostile, ora vivi la tua vita tranquillamente senza curarti delle scenate omofobe e nei ritagli di tempo imposta un dialogo molto serrato e rigoroso con tua madre, forzala a documentarsi, portale del materiale, e falle capire chiaramente che le sue lacrime la rendono ridicola e fanno solo ridere.

 

E ricordati che nessun coming out è inutile, il coming out anche in situazioni ostili ha sempre un'importantissima funzione, è qualcosa che fai per te stesso, la tua piccola battaglia personale, il tuo modo di mandare a fanculo l'omofobia, il tuo modo di dire che ESISTI e nessuno può negare che ci sei e che realizzerai la tua vita secondo le tue aspirazioni nonostante piagnistei e isterie da parte di chi è troppo vigliacco e ignorante anche solo per avere uno straccio di cognizione di causa sull'argomento.

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Le ho detto di "riunioni" per conoscere altri genitori ma lei non ci crede e si è scandalizzata che vi siano queste riunioni (esordendo con "ma che il gay pride!?!?"), come se non vi potessero essere dei gay a parlare in una stanza senza fare orge pseudosataniche. Quindi non è proprio la tipa da opuscoletto, anzi le prenderebbe un colpo (e non sarebbe male).

Lei va spesso su internet a "informarsi" e di cose ne troverebbe a bizzeffe ma ovviamente seleziona solo quelle che le fanno più comodo (mi ha parlato di Nicolosi e Luca di Tolve :o).

 

Ok, t'è capitato un osso MOLTO duro.

al posto tuo, farei una capatina all'Agedo per chiedere consigli

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Theinterpreter

Grazie ragazzi di cuore :)

 

Oggi ci ho riparlato (rilitigato direi) e ho capito che non c'è proprio nulla da fare. In sintesi è venuto fuori che:

 

1) Il motivo è che lei è stata troppo opprimente e mio padre assente e questo mi ha condizionato secondo lei.

2) Soffe perchè nel quartiere si saprebbe, mio fratello perderebbe gli amici e mio padre deriso.

3) Io rifiuto di andare con una donna perchè ormai mi sono convinto che sono gay.

4) Non capisce perchè si accetta questa "condizione", insomma perchè si è felici ad essere gay?

5) Il dolore è troppo grande e non può ignorarlo.

 

Ovviamente ho risposto ma vabbè non commento. Ci siamo promessi che era l'ultima conversazione che avremmo fatto sull'argomento (più che altro a me non va di parlare più), e di non farci minacce a vicenda ma di vivere civilmente. Pace all'anima sua a questo punto ;)

 

Grazie ancora a tutti un abbraccio :)

 

Ok, t'è capitato un osso MOLTO duro.

al posto tuo, farei una capatina all'Agedo per chiedere consigli

 

Ci stavo pensando grazie.

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Suggerisco anche io l'agedo ma se parte pervenuta, come molti, la vedo dura…

Tu comunque provaci, e dimostra di tenerci.

 

PS: ti ammiro per la pazienza, io a quest'ora sarei vestito di rosa giorno e notte per ripicca…

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Questa sembra scritta apposta per te!!

--

Amy Dickinson cura la rubrica “Ask Amy” sul Washington Post in cui dà consigli di coppia e familiari.

Una mamma “tradita” le ha scritto perché suo figlio di 17 anni “non la smette” di essere gay: «Non mi ascolta, magari ascolterà te».

 

La risposta è sublime:

«Cara Tradita, dà l’esempio a tuo figlio cambiando la tua sessualità, così gli farai capire quanto possa essere facile. Provaci, smetti di essere etero: gli dimostrerai che la sessualità di una persona è una questione di scelta – dettata dai propri genitori, dalla chiesa e dalle pressioni sociali - e non l’essenza di ciò che sei. Se non sei capace di accettarlo, c’è un’associazione di genitori di omosessuali che potrebbe aiutarti, Pflag.org [l'Agedo USA, per capirci], contattali».

[ho un po' sintetizzato da qui http://www.thegailygrind.com/2013/11/20/advice-columnist-delivers-incredible-response-homophobic-parents-gay-son/ ]

---

che dire? applausi convintissimi alla grande Amy!!!

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Bellissima risposta! Quando né con le spiegazioni pazienti né con gli insulti si ottiene qualcosa, un po' di ironia pungente o sottile sarcasmo può portare a risultati.

Avrei voluto vedere la faccia della "mamma tradita" leggendo la risposta xD

Edited by AirTotem
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Theinterpreter

Questa sembra scritta apposta per te!!

--

Amy Dickinson cura la rubrica “Ask Amy” sul Washington Post in cui dà consigli di coppia e familiari.

Una mamma “tradita” le ha scritto perché suo figlio di 17 anni “non la smette” di essere gay: «Non mi ascolta, magari ascolterà te».

 

La risposta è sublime:

«Cara Tradita, dà l’esempio a tuo figlio cambiando la tua sessualità, così gli farai capire quanto possa essere facile. Provaci, smetti di essere etero: gli dimostrerai che la sessualità di una persona è una questione di scelta – dettata dai propri genitori, dalla chiesa e dalle pressioni sociali - e non l’essenza di ciò che sei. Se non sei capace di accettarlo, c’è un’associazione di genitori di omosessuali che potrebbe aiutarti, Pflag.org [l'Agedo USA, per capirci], contattali».

[ho un po' sintetizzato da qui http://www.thegailygrind.com/2013/11/20/advice-columnist-delivers-incredible-response-homophobic-parents-gay-son/ ]

---

che dire? applausi convintissimi alla grande Amy!!!

 

Uuuh non sai qaunte volte ho letto quella lettera!! :|

 

Beh gli ho detto proprio: tu saresti in grado di farlo con una donna?? E non ci crederai ma lei mi ha detto:

 

"Nella vita non si può mai sapere" :OOOOOOOOO

 

Poi si è giustificata dicendo che ha 50 anni e non sarebbe "plastica" come me nel poter giostrarsi tra varie sessualità. Bah..

 

Le ultime chiacchierate erano solo per farmi dire "forse in futuro mi potrò innamorare di una donna". Praticamente è questo che voleva. Due mesi fa le ho dato il contentino ma mi sono sentito incredibilmente tradito da me stesso (e poi comunque non era cambiato un bel niente quindi tanto valeva andarle contro). Così ho rinnovato la mia purissima omosessualità ^_^ (con suo grande dolore).

 

Leggendo le fasi di accettazione del lutto (si lei la vive come un lutto), ho pensato sia arrivata alla fase del "patteggiamento". Beh un piccolo passetto ma meglio di niente...

Edited by Theinterpreter
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