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Fabio Castorino

Se questa legge passasse così come viene presentata oggi, con tutti i diritti e doveri del matrimonio (tranne le adozioni di coppia), sarebbe un enorme passo in avanti per il nostro Paese, speriamo che non si scelga la strada del compromesso a tutti i costi con l'NCD che rischierebbe di portare ad uno svuotamento della legge. Spero che la comunità LGBT si attiverà per sostenerla, perché i gruppi omofobi (Manif pour Tous, Sentinelle in Piedi, gruppi di Adinolfi) già annunciano manifestazioni di piazza contro (da sottolineare la loro ipocrisia bugiarda, fino a ieri dicevano di essere contrari a matrimoni&adozioni ma favorevoli alle unioni civili, poi appena Renzi le presenta annunciano battaglia contro le unioni civili). E' vero che rispetto ai DICO del 2006 la situazione è cambiata in meglio sotto molti aspetti (l'ulteriore evoluzioni dei diritti civili in Europa e USA ha reso la situazione dell'italia ancora più imbarazzante, in Parlamento le forze laiche hanno una chiara maggioranza, Renzi dopo le Europee gode di un sostegno popolare che Prodi non aveva, ci sono sentenze della Corte Costituzionale che lo impongono), ma c'è anche un cambiamento in peggio: la nascita di queste associazioni create dalla Chiesa cattolica (anche se si dichiarano falsamente "aconfessionali" ) per combattere i matrimoni gay in Francia ed ora importate anche in Italia, che come in Francia cercheranno di organizzare grandi manifestazioni per spaventare il governo. Bisognerà essere in grado di contrastarle con una mobilitazione di segno opposto.

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Fabio Castorino

Il papa non si esprimerà mai a favore di questa legge: il fatto positivo è che, a differenza di quanto avrebbe fatto Ratzinger, non lancerà anatemi. I vescovi però, a partire da Bagnasco, li lanceranno eccome, e mobiliteranno le loro associazioni e parrocchie per un nuovo "family Day"

@Fabio Castorino

 

l'unica cosa che questa legge contiene e che potrebbe urtare i cattolici è l'adozione del figlio del partner, che però è una cosa utilissima. il resto non vedo perché dovrebbe dare tanto fastidio ai cattolici. di matrimonio (per loro sacramento sacro) non si parla e quel che i cattolici vogliono evitare è proprio il matrimonio, dunque alla fine dovrebbero essere a favore della legge.

Fabio Castorino

La Manif Pour Tous – Italia ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un commento alle notizie apparse oggi sull’Unità


 


+++ “UNIONI CIVILI”: PROPOSTA DI RENZI IDEOLOGICA E IRRICEVIBILE, LA FAMIGLIA NON HA UGUALI +++


La Manif Pour Tous Italia annuncia battaglia sul disegno di legge introduttivo in Italia delle così dette “unioni civili” o “civil partnerships”, di cui sono stati resi noti i tratti caratteristici a cui Matteo Renzi, secondo quanto dichiarato dal sottosegretario Ivan Scalfarotto, avrebbe dato il suo personale consenso.


La proposta, che il Governo vorrebbe presentare a settembre in Parlamento, è assolutamente irricevibile da parte di chiunque abbia le idee chiare circa la risolutezza con cui l’ordinamento deve rispettare l’identità e il ruolo ineguagliabile della famiglia nel contesto antropologico e sociale. Un quadro di preferenza sostanziale e non meramente formale espressamente accolto in Costituzione e, infatti, altrettanto espressamente ribadito anche nelle note sentenze della Corte Costituzionale sul rapporto tra matrimonio e unioni civili alla luce di un pur sollecitato interesse legislativo (in particolare le sentt. 138/2010 e 170/2014 Corte Cost).


L’idea di creare un istituto in tutto e per tutto uguale a quello matrimoniale, che se ne distingua per la mera intestazione, viola in modo ipocrita la differente considerazione in cui, anche secondo le richiamate pronunce della Consulta, la Costituzione tiene, da una parte, i diritti riconosciuti alla famiglia quale “società naturale” (art. 29 Cost) e, dall’altra, i diritti dei singoli tutelati anche all’interno di “formazioni sociali” in cui si svolge la loro personalità (art. 2 Cost).


La famiglia riconosciuta col matrimonio, e dunque fondata sulla comunione di vita di un uomo e di una donna, ha il diritto, anche secondo l’art. 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, di veder rispettate e tutelate le sue impareggiabili specificità antropologiche e sociali; per esigenze di giustizia e proporzionalità, l’ordinamento giuridico deve far salve queste peculiarità distinguendole nettamente da qualsiasi regolamentazione di altre formazioni sociali.


Né vale minimamente a costituire sufficiente differenziazione tra i due istituti la vietata possibilità per la coppia riconosciuta con unione civile di adottare minori; ciò sia perché quello di crescere con una figura materna e una paterna è un bisogno elementare e dunque un diritto di ogni fanciullo, che lo Stato ha il preciso dovere di tutelare anche e soprattutto nella dinamica dell’adozione (ed è dunque un ambito a priori sottratto da qualsiasi “contenzioso” tra matrimonio e unioni civili), sia perché questo supposto limite è comunque gravemente inficiato dalla prevista possibilità che un convivente avrebbe di adottare il minore che sia già figlio dell’altro convivente (così detta “stepchild adoption”).


Dal momento che tale forma di unione civile si annuncia aperta alla sola coppia di persone dello stesso sesso, quest’ultima concessione va nella precisa direzione di negare, sulla scia ingannevole delle redivive ideologie di genere, quell’ordine naturale dei rapporti di filiazione che l’adozione deve sempre far salvo nell’interesse del minore stesso. Anche alla luce dell’esperienze internazionale, è certo che questo passo sarebbe solo il primo verso l’ammissione incondizionata di coppie dello stesso sesso all’adozione di minori e, per logica conseguenza, anche verso l’ammissione di queste coppie alle tecniche di fecondazione artificiale e medicalmente assistita. Un inquietante scenario che sta già manifestando la sua intrinseca inumanità dov’è stato introdotto, e contro il quale chiunque crede nella famiglia deve spendersi con ogni risorsa fisica e morale.


Per questi motivi, l’unica regolamentazione delle unioni civili immaginabile sulla base del combinato disposto degli artt. 2 e 29 Cost. è quella di mantenere integra, nella sua esclusività sostanziale, la disciplina del matrimonio, e di tenerla altresì saldamente differenziata da una normazione civilistica che raccolga e in caso completi quegli specifici diritti che la giurisprudenza ha già riconosciuto spettare alla persona in ragione di una stabile convivenza di vita.


La Manif Pour Tous – Italia


 


http://www.tempi.it/manif-pour-tous-italia-daremo-battaglia-sul-disegno-di-legge-sulle-unioni-civili-di-renzi#.U6Cw95R_uSo


@Piuma come si evince anche dal commento che ho fatto, la penso esattamente come te.

Comunque il futuro di questa legge resta assai nebuloso, penso che dovremmo aspettare a Settembre e sperare in un dialogo con le associazioni LGBT e in un dibattito di qualità (ricordo sfortunatamento, anche se ero più piccolo, il modo in cui si parlò dei Dico da Bruno Vespa)

ho voglia di divorare qualche idiota associato alla fraglia dell'omofobica francofilia.

 

A parte questo vedo bergoglio parlare sommessamente dell'importanza della famiglia, ma muovendosi come un equilibrista su una fune. Mezza parola di troppo e si sputtana davanti al mondo, il quale, strano a dirsi, si estende oltre i sacri italici confini

Sognatevi pure sta cosa, non accadra mai, a meno che il pedofilo in bianco non prenda una posizione, tutto gira attorno a lui, purtroppo, anche se dubito fortemente, perchè se lo facesse sarebbe una mossa alla "buon viso e cattivo gioco", e nello stesso tempo rischierebbe che qualcuno si opponga alla chiesa.

Se si propongono ste cose lo si fa con la certezza che verranno fatte, perchè se non verranno fatte sarà una battaglia persa non solo per i diritti non ottenuti, ma anche per le cause che ci saranno.

Di sicuro gli oppositori e sappiamo gia chi, e quanti saranno, e saranno anche molti di più, non se ne staranno zitti a guardare.

Prevedo dei mesi non piacevoli riguardo questi diritti e a quello che accadrà.

@Lor24, l'accordo è reciproco. Tutto sommato anche io sarei più per l'equiparazione fra convivenze etero- e omo- a tutela ridotta, piuttosto che per la creazione di un istituto apposito e parallelo al matrimonio, la cui esistenza rischierebbe di bloccare a lungo la strada per una completa parità di trattamento per tutti

 

A parer mio il governo Renzi dovrebbe dimostrare coraggio. Il risultato eccezionale delle Europee consegna al PD un consenso mai toccato prima, mentre il NCD è prossimo all'estinzione. I rapporti di forza interni alla maggioranza sono chiarissimi e completamente sbilanciati a favore del PD: ci sarebbero le condizioni politiche per un disegno di legge ben più coraggioso e, se vogliamo, ben più economico, che semplicemente estenda l'applicabilità dell'istituto matrimoniale a tutti  i cittadini, indipendentemente dal sesso dei coniugi. D'altra parte l'articolo 29 della Costituzione, a cui quei poveri emulatori della Manif pour Tous fanno riferimento, non dice in alcun luogo che i contraenti del matrimonio devono essere un uomo e una donna. Dice semplicemente che lo Stato riconosce alla famiglia una dignità di "società naturale" compatibile con l'esistenza dello Stato stesso e che in quanto tale la tutela con uno strumento, il matrimonio, che regola diritti e doveri fra i coniugi. Insomma, non c'è nessuna difficoltà giuridica a priori che non consenta di considerare "famiglia" tutelata tramite "matrimonio" un nucleo di due persone dello stesso sesso.

La difficoltà vera sta nei rapporti di forza interni al PD (del quale personalmente sono tesserata ed elettrice, tanto per chiarire che la mia è una prospettiva di parte, e anche parecchio travagliata). La componente moderata, di cui Renzi è il campione, ha stravinto le primarie ed è uscita rafforzata dal voto europeo. Il matrimonio gay non s'ha da fare (né domani né mai) perché una dirigenza molto più popolare che socialista non può semplicemente concepire una cosa del genere. Vi ricordo che Graziano Delrio, braccio destro di Matteo, è un cattolico arciconvinto.

In sostanza: Alfano e compagni, col crollo di consenso che devono fronteggiare, voterebbero anche per legalizzare, chessò, la zoofilia pur di mantenere in piedi la legislatura; l'opposizione vera ad una normativa veramente egalitaria viene dall'interno del PD, purtroppo...

Io non mi preoccuperei della chiesa o di cazzari della Manif. Bergoglio non può permettersi crociate contro, non è mica Ratzinger. Mentre quegli omofobi là sono sconosciuti a tutti, tranne che ai gay, e le loro manifestazioni sono poco considerate. Piuttosto mi preoccuperei del bigottismo di molti esponenti PD e dell'inaffidabilità del M5S.

 

 


Noi ci preoccuperemmo del fatto che tutto questo "darsi dda fare per la causa gay", se tutto dovesse andare bene, si risolva con una 20 di civil-partnership in un anno...

 

Ma perché, Vipera, preoccuparsi che un diritto ottenuto sia poco o punto esercitato?

Tutti abbiamo diritto di presentarci candidati alla Camera o al Senato, ma relativamente pochi si presentano.....

Se il matrimonio è un diritto che dev'essere esteso, che lo sia;  se non è un diritto che dev'essere esteso, che non lo sia, indipendentemente dal numero dei possibili sposi.

Ilromantico

@Lavipera che ti succede?Fai interventi sensati xD

 

 

 


Se il matrimonio è un diritto che dev'essere esteso, che lo sia;  se non è un diritto che dev'essere esteso, che non lo sia, indipendentemente dal numero dei possibili sposi.

 

Certo, ma purtroppo la gente vuole numeri e riscontri. Se su 10.000 si sposano solo in 10 i soliti detrattori e non si chiederanno l'utilità di certi diritti. Sono d'accordo che dev'essere un diritto a prescindere, ma non prendiamoci in giro matrimoni egualitari o unioni civili hanno anche un'importante peso rivendicativo e politico.

 

 

Ma quindi chi si sposerà del gay-forum?:)

 

 


Tutti abbiamo diritto di presentarci candidati alla Camera o al Senato, ma relativamente pochi si presentano.....

 

Mi sembra un ottimo esempio che ti ruberò certamente.

 

Di preciso non so se saremo proprio i primi a unirci civilmente,

ma il mio compagno ha un'assicurazione odontoiatrica

che se fossimo sposati potrebbe coprire anche me

quindi avremo una certa urgenza.

 

 


Ma quindi chi si sposerà del gay-forum?:)

 

Io, manco morto!

 

Non credo nel matrimonio come luogo di celebrazione dell'amore e del resto non è questo per cui è nato e sopravvive l'istituto.

Però è un fatto che l'etica occidentale da circa un secolo lo considera tale e quindi è un fatto che l'apertura dell'istituto matrimoniale alle coppie omo sarebbe un fortissimo incentivo alla parità dell'amore, incentivo non tanto giuridico, dato che l'amore sfugge per sua natura alle regole legali, quanto piuttosto etico-sociale.

Per questo non voglio affatto sposarmi, ma me ne rivendico il diritto.

Fabio Castorino

I matrimoni gay non passerebbero mai, perché una parte considerevole del PD non li vuole, perché l'opposizione sociale e della Chiesa sarebbe molto più forte, perché non c'è la sentenza della Corte Costituzionale che li richiede, perché si rischia il referendum abrogativo. Bene ha fatto secondo me  Renzi a fare questa proposta di unioni civili che, nonostante alcune difficoltà, hanno buone possibilità di passare. L'elemento di segregazione è fondamentale per farle digerire ad una parte dell'opinione pubblica perché molti omofobi, che farebbero fuoco e fiamme se venisse proposta la piena uguaglianza tra gay e etero, non si mobiliteranno più di tanto contro le unioni civili, rassicurati dal fatto che siano un "ghetto per froci" separato ed inferiore rispetto al matrimonio. Non a caso la propaganda clericale strombazzerà il concetto che siano un "matrimonio mascherato" per cercare di suscitare la mobilitazione di questa parte della popolazione.

http://www.huffingtonpost.it/giuseppina-la-delfa/unioni-civili-parita_b_5506508.html?utm_hp_ref=italy

 

questo articolo riassume quella che è la mia posizione. Cioè ok alla legge, se avrà i contenuti che appaiono adesso, ma non che questo ponga fine alla questione, che ha solo un punto d'arrivo, l'uguaglianza.

Fabio Castorino

In Inghilterra, dopo che entrarono in vigore le civil partnership, nel linguaggio comune si iniziarono ben presto ad usare i termini "marriage", "wedding" "husbands", "wives" , anche se giuridicamente inesatti, perché erano percepite come equivalenti al matrimonio.

 

 


E' una contraddizione, ma sei in coppia?

 

Non è una contraddizione, per quanto ho già detto:  personalmente il matrimonio non m'interessa, anzi "c'interessa" dato che lo stesso pensa il mio ragazzo, perché non lo giudico (e neppure è tale realmente parlando a rigore di funzione politico-sociale) come l'istituto che consacra l'amore, ma collettivamente c'interessa questo riconoscimento quale stimolo alla parificazione etico- sociale del nostro amore a quello etero.

 

NB: sono in coppia fissa e chiusa da quasi 25 anni.

Fabio Castorino

2. Presso gli uffici del registro di ogni comune italiano è istituito il registro nazionale delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. In tale registro si possono iscrivere alla presenza di due testimoni due persone dello stesso sesso, maggiorenni e capaci di intendere e di volere, unite da reciproco vincolo affettivo.

 

Però ci sono i testimoni!

@Pix

 

in che senso è possibile avere figli propri ?

 

anche i single possono avere figli propri.

 

Che se approvassero le civil partnership approverebbero difatti il matrimonio perché la cerimonia si può fare comunque e ci sono molti modi per fare un figlio.

una volta i figli si facevano solo nel matrimonio e le verginelle si sposavano in bianco. le "ragazze madri" erano ghettizzate.

 

oggi i figli hanno poco a che vedere col matrimonio. metà dei matrimoni in svizzera finiscono col divorzio e nessuno bada ai figli con un solo genitore. 

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