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Avrei bisogno di un parere


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Ciao ragazze. Ora vi racconto la mia storia perché sono disperata e non so più cosa fare. Ve la affido, la affido al vostro buon cuore. Scusatemi se mi dilungherò in alcuni particolari, cercherò di essere più concisa possibile.

L'ho vista sul posto di lavoro e subito ha attirato la mia attenzione. Una collega, dopo diversi mesi, ci ha presentate e da quel giorno la mia vita è cambiata. Ho scoperto di provare interesse verso di lei, mi incuriosiva e così siamo diventate amiche. Da subito, però, ho notato una cosa insolita per me: mi sentivo attratta da lei, non mi era mai successo prima d'ora. Dopo mesi di amicizia, quando ormai eravamo in confidenza, le ho rivelato il mio segreto. Le ho detto: "Prima stavo per baciarti". Lei subito non ha capito, pensava mi riferissi ad un bacio sulla guancia. In un primo momento ha visto il mio interesse come un voler manifestare quanto le volevo bene, poi, coi mesi, ha capito che mi ero davvero presa una bella cotta, visto il modo in cui la guardavo, le cose dolci che le dicevo. Un giorno l'ho abbracciata, non era la prima volta. Mentre la stringevo sentivo come al solito il suo corpo a contatto con il mio, una sensazione davvero piacevole. Mi sono sentita andare su di giri e le ho baciato il collo con una foga tale da sorprendere anche me stessa. Lei mi ha detto che mi ha trovata "scatenata", che l'avevo stupita e che quel gesto le era piaciuto, anche se sapeva benissimo che non era da comuni amiche. I giorni seguenti, quando ci trovavamo per fare due chiacchiere, finivo poi per attaccarmi al suo collo e lei rimaneva lì a farsi baciare. Alcune volte io ho provato a baciarla, ma lei si è spostata, dicendo che non se la sentiva. Un giorno, però, non si è allontanata, è rimasta lì ferma ad aspettare il mio bacio. Da allora, per due settimane, quando uscivamo ci trovavamo da me o da lei e ci baciavamo per ore e ore, le accarezzavo le gambe ed il seno, glielo baciavo, le baciavo il collo. Lei però non ricambiava, mi baciava e saltuariamente mi stringeva i fianchi o mi accarezzava le gambe. Un giorno, però, di punto in bianco, arriva dicendo che non voleva continuare questa storia, che lo trovava irrispettoso nei confronti della sua famiglia, omofoba tanto quanto la mia, che la vedeva come un tradimento verso di loro. Mi sono sentita morire. Ho rispettato la sua scelta, ma dentro di me sentivo di amarla e questa cosa non mi lasciava vivere. L'ho guardata negli occhi, nei suoi bellissimi occhi, e le ho detto: ti amo. Lei mi ha fatto notare che era una cosa importante da dire e mi ha chiesto se ne ero sicura. Le ho detto di si. A distanza di un mese ci siamo baciate di nuovo. Abbiamo avuto una settimana molto intensa di passione, senza, però, fare mai l'amore, semplicemente baciandoci e coccolandoci. Un pomeriggio le ho detto: ti amo, lei mi ha risposto: "anche io. In fondo, credo di averti amata da sempre". Non so descrivere la gioia provata in quel momento, dopo tanta sofferenza.Trascorsa questa settimana, lei è tornata di nuovo a parlare della sua famiglia, che per lei era un dolore immenso avere questa storia "fuori dalla morale". "Anche nel caso in cui ti amassi, viene sempre prima la morale e noi viviamo in una società che ha determinate regole, non possiamo vivere fuori dal mondo". Altra pugnalata al cuore. Ho passato settimane senza mangiare e senza dormire, raccontandoglielo ogni volta che ci vedevamo. Da brava amica, è sempre rimasta al mio fianco. E diceva che la facevo sentire in colpa, "il demonio", perché soffrivo. Un giorno la guardo e le dico: ti prego, concedimi almeno un ultimo bacio. E lei me lo diede. La volta successiva glielo chiesi di nuovo, chiedendole se lo avrebbe fatto ogni volta che stavo veramente troppo male. Ci baciammo e si riaccese anche la passione in lei, nei giorni successivi mi scriveva messaggi stuzzicanti, diceva che non vedeva l'ora di vedermi, faceva apprezzamenti sul mio corpo. Ma quando le dissi nuovamente: ti amo, lei mi disse: "ne sei sicura? Guarda che è una cosa importante da dire", le risposi che ne ero certa. Allora le chiesi, nelle volte successive, se si sentiva realmente attratta da me. A volte diceva: credo di si; altre volte: non so, è tutto nuovo per me. Anche per me era tutto nuovo, non mi ero mai sentita attratta da una ragazza. Lunedì scorso è venuta a casa mia, per la prima volta siamo andate sul mio letto, ci siamo tolte magliette e reggiseni, ci siamo baciate, accarezzate il corpo, senza però oltrepassare il confine della zona V, mi ha detto che non si sentiva pronta a farlo. Però è successo qualcosa che non mi aspettavo. Mi sono trovata sopra di lei, a cavallo, e abbiamo iniziato a muoverci una contro l'altra, con i pantaloni addosso, finché ho provato piacere. Poi è arrivata mia sorella e abbiamo dovuto smettere, così lei è stata interrotta sul più bello. Mi ha detto che è stata un'esperienza fantastica, che è stato bellissimo per lei regalarmi quelle sensazioni e che le erano piaciute le sensazioni che le avevo donato. Il giorno dopo, mentre ci baciavamo, io ho iniziato ad avvicinare la mano alla zona V e lei mi ha detto di no, che non era pronta. Sapete che cosa ho fatto? Lasciandomi prendere dalla foga, le ho messo la mano sotto agli slip, ho iniziato ad accarezzarla e così lei ha provato piacere, senza mai fermarmi. Dopo averlo provato, mi ha fermata sgridandomi, dicendo che non le avevo portato rispetto, che si era sentita violata e violentata da me. Mi sono sentita confusa ed è stata un'altra coltellata al cuore. Le ho chiesto scusa, in tutti i modi possibili, ma lei dice che continua a soffrire per questa cosa, che stava per piangere. Ora dice di non saper cosa fare con me, se chiudere la storia e restare amiche oppure continuare, che continua a soffrire per il fatto che la nasconde alla sua famiglia, che ciò che è successo martedì l'ha sconvolta. Dice che un domani vuole un marito e dei figli, che un domani che avrà un marito non vuole tradirlo con me. Quindi ha già deciso che questa storia non avrà un futuro. Ma ancora non sa se avrà un presente, dice che non sa cosa fare con me, che non capisce se io la attraggo o meno. Dice che a lei piacciono gli uomini, eccome, che non le piacciono le donne, ma che io costituisco un'eccezione. Non capisce se la sua è attrazione oppure voglia di avere affetto e attenzioni.

Mi rivolgo a voi, che siete sicuramente più esperte di me. Cosa ne pensate? Grazie a tutte coloro che mi aiuteranno. Un abbraccio tra le lacrime.  

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https://www.gay-forum.it/topic/27247-avrei-bisogno-di-un-parere/
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Come cavolo hai fatto ad innamorarti di una testa di xxxxx del genere?

Sará anche molto carina e sexi ma zero personalitá.. Non ha un minimo di cervello

E di rispetto nei tuoi confronti..

 

Ha capito che le sbavi dietro e ci marcia.

Sveglia ragazza!!!

 

Sappi che la fuori oltre al vostro mondo esistono molte lelle con un cervello

Pronte ad amarti ed essere amata..

Non posso dirlo con certezza visto che non la conosco..

Peró ti ha detto "per ora divertiamoci ma sappi che voglio un marito"

Tira tu le tue conclusioni..

 

Certo con mooooooooolto tempo FORSE (??) cambia idea..

Ma ne vale la pena??

Quando potresti smollarla e trovarti una vera donna!

Lei dice che un domani mi vedrebbe felice con la donna giusta per me... Ma io non ci riesco! La amo troppo per immaginarmi insieme ad un'altra!

Poi pensa che io non sia convinta di non essere più etero, pensa che il mio "stato" sia solo dovuto ad un trauma avuto in passato...

Mi ha scritto per messaggio che non sa che cosa sia l'amore, che pensava fosse una cosa bella, invece si ritrova sempre a rimuginare su ciò che succede tra me e lei, avvolta da mille preoccupazioni. Mi ha raccontato dei suoi sogni di avere una famiglia felice, con marito e bambini, con me vado a trovarla, che faccio da zia ai suoi piccoli. Le ho detto che amare è volere il bene della persona amata e dunque io sarei felice per lei, se lei fosse felice. Lei ha risposto che non vuole che io soffra, che io trovi la mia felicità, la persona giusta per me, perché non è giusto che io soffra sempre. Dice che lei non potrà rendermi felice per il fatto che desidera una famiglia. Ed io sono qui, rannicchiata nel letto, a piangere, chiedendomi perché non me ne vada mai bene una.

non ti offendere per quello che ti dirò ma pure @faby91 l'ha detto, per lei sei solo un giocattolo, ste frasi sono frasi di circostanza, senza alcun coinvolgimeneto emotivo,  tu non hai sfortuna, devi soltanto imparare a capire meglio chi hai davanti, considerala come un'esperienza, che serve per farti capire ciò che non vuoi si ripeta più :)): spero di essere stato abbastanza esaustivo...

Sì, vi ringrazio per le dritte. Ci tengo a trascrivere il messaggio che ho appena ricevuto:

(A proposito del fatto che non sa se stare ancora con me oppure no) "sto valutando da tempo, logorandomi il fegato, cercando di non farti soffrire, perdendo peso e gioia, cercando di incastrare il lavoro e le paure, e tu credi che per me sia più facile, tu vuoi da me risposte che non ho nemmeno per me stessa, mi sento persa, spaventata, confusa, ed ogni giorno mi ritrovo a rimuginare, e soffrire, e non conta un cazzo tutta questa fatica, perché dovrei avere sempre risposte io, ma sono solo travolta da dubbi che gestisco da sola, mentre cerco di sistemare tutto e sembra che faccio solo casini".

Dico solo che ci sto davvero male, non voglio essere una sofferenza per lei.

Sì, vi ringrazio per le dritte. Ci tengo a trascrivere il messaggio che ho appena ricevuto:

(A proposito del fatto che non sa se stare ancora con me oppure no) "sto valutando da tempo, logorandomi il fegato, cercando di non farti soffrire, perdendo peso e gioia, cercando di incastrare il lavoro e le paure, e tu credi che per me sia più facile, tu vuoi da me risposte che non ho nemmeno per me stessa, mi sento persa, spaventata, confusa, ed ogni giorno mi ritrovo a rimuginare, e soffrire, e non conta un cazzo tutta questa fatica, perché dovrei avere sempre risposte io, ma sono solo travolta da dubbi che gestisco da sola, mentre cerco di sistemare tutto e sembra che faccio solo casini".

Dico solo che ci sto davvero male, non voglio essere una sofferenza per lei.

io ai messaggini strappa lacrime c'ho sempre creduto poco.... se non me lo dice in faccia con la faccia devastata dalla sofferenza, io ancora non mi fido, mi sono scottotato trope volte per dar retta ad un mero messaggio...

Domani mi scontrerò con la sua faccia e lo scoprirò. Per il momento mi rinfaccia di essersi portata dentro dei pesi in questi mesi. Le ho chiesto perché non me ne ha mai parlato e ha risposto che nella vita è sempre stata abituata così, a far parte per se stessa. Anche io ho avuto dei problemi piuttosto seri, ma ho sempre messo al primo posto lei. Quando è morto suo nonno ho fatto di tutto per starle accanto, quando è morta mia zia la scorsa settimana, mi ha semplicemente detto che le dispiaceva, non ho avuto nemmeno il tempo di sfogarmi. Un tempo non faceva così con me, era molto più aperta, mi ascoltava e mi lasciava sfogare. Sta storia invece ha modificato gli equilibri di un tempo, o almeno, a volte mi sembra che sia così.

Mi sembra una ragazza repressa e rincretinita da indottrinamenti omofobi della sua famiglia. Temo si sia resa conto che per lei contano di più l'apparenza e la famigliola tradizionale rispetto a ciò che prova. Questo è lo scenario "light", ma quello proposto da Rookie e Faby pare piuttosto realistico… in ogni caso con una persona del genere non ci starei.

Accidenti, non mi sarei mai aspettata risposte del genere. Vi ringrazio di cuore. Io voglio darle ancora una possibilità, per essere sicura al 100% che sia come dite voi. So che anche lei sta soffrendo, quindi voglio aiutarla con tutta me stessa. Penserete che sono masochista, in verità io sono così per natura, do il massimo per gli altri e il minimo per me stessa. 

Quanti anni avete?

Tanto per sapere.

 

E in termini di tempo, da quanto va avanti tutta questa faccenda?

 

Comunque lei mi pare abbastanza ricolma di omofobia interiorizzata e non mi sembra intenzionata a far passi avanti per risolvere questa sua situazione di non accettazione.

 

Per quanto tu possa essere presa da lei e dai sentimenti che provi, il mio consiglio è quello di lasciarla andare, tu mi sembri una persona nettamente più in pace con la coscienza e meriti una partner altrettanto sicura.

 

E' un suicidio emotivo star con una persona come quella, fidati.

Abbiamo entrambe 20 anni. Ci conosciamo da due anni e le ho rivelato il mio amore circa 6 mesi fa. 

Oggi le ho dato alcuni baci, piccoli e teneri, ogni tanto me n'è scappato qualcuno un pochino più carico di passione. Le ho poi chiesto che cosa aveva provato, se l'aveva trovato diverso dall'ultima volta che ci siamo viste, ovvero quando mi ha detto che l'avevo "violentata". Ha detto che non sapeva che cosa aveva provato, che le era sembrato come sempre.

Secondo te nowhere, ho sbagliato qualcosa con lei? Cosa pensi in base all'episodio in cui lei si è sentita "violata"?

Grazie per il consiglio.

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