la figura paterna

[Piuma]

Ciao a tutte!

 

È la prima discussione a cui do inizio, a parte quella per presentarmi quindi...aaaeehhm, lasciatemi schiarire la voce un attimo. Bene.

 

Io vengo da una famiglia monogenitoriale, sono stata cresciuta solamente da mia madre. Avendo sviluppato fin dalla primissima infanzia dei comportamenti e dei gusti in genere considerati (a torto, ma bisogna semplificare) tipicamente maschili, ho cominciato a sentire, con gli anni, la mancanza di una figura adulta maschile di riferimento. 

 

Di qui un'ovvia curiosità: quelle che di voi sono cresciute con entrambi i genitori, che rapporto hanno avuto da piccole e da adolescenti con il loro papà? Mi rivolgo in particolare a quelle che, come me, hanno esibito presto qualche comportamento non conforme agli stereotipi di genere, sicché a cinque-sei anni chiedevano in regalo pistole e macchinine (so che ci siete, ho letto i vecchi post.....) a alle medie giocavano, per dire, a rugby o a calcio. Pensate che avere avuto in casa qualcuno che considerasse questi gusti perfettamente normali e anzi interessanti vi abbia aiutato a vivere con serenità i vostri orientamenti? Vi è capitato di essere incoraggiate da vostro padre a fare cose decisamente "non da femmina", o piuttosto di esserne dissuase?  La presenza visibile e tangibile in famiglia di un modello comportamentale affine a quello che sentivate vostro per istinto pensate sia stata rilevante per il vostro sviluppo, o credete che non abbia influito più di tanto?

E, per chi è out, avete osservato delle differenze di reazione fra mamma e papà quando avete parlato loro delle vostre preferenze?

 

Spero di essere riuscita a chiarire il nocciolo della questione!

 

 

[Alice_c]

ciao, 

sai che anche io questa domanda me la sono posta spesso? non so se ha attinenza o meno con i miei futuri orientamenti sessuali ma io si, ero proprio la bimba che chiedeva le macchinine e i soldatini, che alle medie giocava a calcio etc etc.. e che é come se fosse cresciuta in una famiglia come la tua..

io un padre ce l'ho ma per sintetizzare brevemente il nostro rapporto non l'ho mai chiamato "papà" perche si imbarazzava e mi prendeva in giro (era molto giovane quando mi ha avuta, 19 anni.. ed é immaturo ora che ne ha 54, figurarsi a 19). 

mi ricordo che da piccola facrvo qualsiasi cosa per attirare la sua attenzione e pendevo dalle sue labbra e quindi mi comportavo come credevo che lui sisarebbe trovato meglio, coltivando i suoi interessi... computer e calcio x esempio. e atteggiandomi a maschiaccio perche le bimbe proprio.. non le sapeva trattare... diciamo che non sapeva proprio cosa farci con un bambino. 

poi, si.. io mi sono evoluta... e ho abbandonato quasi del tutto la mia vena da maschiaccia, anzi, devo dire la verità, da quando mi sono accettata sono moolto piu femminile di prima. tuttavia sulla questione della figura paterna mi sono interrogata molto anche io, perche da questa queatione ne deriva un'altra.. 

gay si nasce o si diventa? 

io sono per la prima tuttavia la sessualità écosi complessa e i condizionamenti sociali cosi forti a volte che dubito che esista una risposta

[Bebaios]

Mio padre desiderava avere un figlio maschio. Invece sono nata io. Accanto ai giochi da bambina, che ho sempre adorato, c'erano anche quelli da bambino. Mi piaceva troppo giocare con le macchinine, le pistole, i mostriciattoli, a calcio. A scuola mi sono sempre comportata da bulla, picchiavo i maschi xD e crescendo ho sviluppato la mia passione per i motori. Un bel giorno, quando chiedo se con il mio gruzzoletto posso comprarmi una moto da pista, mio padre mi guarda e mi dice, con una nota di disprezzo: "non è roba da donne. Non è che per caso sei lesbica?". Essendo lui esageratamente omofobo, io ho sempre negato. Ma mi sono sempre chiesta se la sua educazione abbia influenzato il mio essere oppure se questa è la mia natura, indipendentemente dal suo atteggiamento nei miei confronti.

[Mary]

Mah sai Piuma, non penso ci sia una risposta completamente esatta.. secondo me dipende da tanti fattori. Insomma sicuramente la mancanza di una figura adulta maschile ha rafforzato degli aspetti del tuo carattere ma non so se possa aver inciso sul tuo orientamento sessuale.. ti racconto un tratto della mia storia per farti capire cosa è successo a me... io ho avuto un'infanzia bellissima,felice e avevo tutta la famiglia al completo. Un giorno quando avevo 14 anni mio padre iniziò a combinare casini e non ti sto a spiegare di che casino si tratta.. ha rovinato il rapporto che c'era tra lui e noi e anche quelli che ho con i miei fratelli. I miei poi si separarono e lui sparì nel nulla..non lo sento ne lo vedo da due anni ma va bhe.. nel momento in cui rovina tutto io iniziai ad odiare gli uomini in generale. Ma non perché mi avessero fatto qualcosa. In realtà odiavo mio padre. E dopo aver superato questo trauma psicologico iniziai ad accettarmi. Non dico che mi trasformò ma ti assicuro che non guardai i ragazzi per un po di tempo..poi va bhe sicuramente è stata una reazione mia psicologica

[Lili]

In realtà anche mio padre per motivi di lavoro non era sempre a casa, quindi facevo più affidamento su mia madre..d'altra parte si può dire che a casa mia i tradizionali ruoli di genere siano invertiti, è più uomo mia madre che mio padre, che invece è sensibile e schivo. Infatti temo più il co con la mamma XD. Comunque non credo che questo possa aver causato la nostra attrazione sessuale per le donne, al massimo può aver influito sui comportamenti e atteggiamenti esteriori.

[angie82]

Bella domanda! Anche io me lo sono sempre chiesta! Io ho uma classica famiglia composta da padre madre e 2 sorelle! Io, a detta deo racconti dei miei, sarei dovuta essere maschio, dopo 2 femminucce i miei avrebbero voluto anche un maschietto...chiaramente mi han cresciuta come femminuccia ma io ho sempre odiato tutto ciò che era da femmina, quindi giocavo a calcio, amavo fare a botte con i maschi e il mio atteggiamento è sempre stato molto maschile con gran dispiacere dei miei. In realtà però mio padre (con cui ho un rapporto molto complicato e di discussione su ogni fronte) ama parlare spesso di sport o politica o motori con me visto che non ha nessuno in casa con cui parlarne..non so se questo possa centrare con il mio essere gay, ma forse in piccola parte si...

[Nana86]

io da piccola ero il cosidetto "maschiaccio" odiavo i vestitini da bambine e volevo esclusivamente vestiti da maschio! a natale e compleanno chiedevo: i 5 samurai(<3), i cavalieri dello zodiaco, le tartarughe ninja e altri giochi simili.

Ho avuto un padre presente durante l'infanzia , entrambi ma si è allontanato da me non appena sono entrata nella fase adolescenziale, se prima correva ogni volta che lo chiamavo, dopo i 12 anni se poteva mi evitava. 

Ma non credo che questo abbia influito sulla mia sessualità perché fin da piccolissima avevo un lato maschile molto molto forte, che si è attenuato tantissimo intorno ai 16 anni, e ora che ho accettato a pieno il mio essere lesbica paradossalmente sono sempre più femminile.

Comunque la figura paterna per me è stata più o meno come avere un amico e compagno di giochi durante l'infanzia e uno sconosciuto durante l'adolescenza, ci siamo riavvicinati solo dopo che è diventato nonno.

[yep]

Mi sono ritrovata tempo fa ad affrontare la stessa conversazione con una conoscente, anche lei lesbica, dove lei esordì con una massima che non dimenticherò mai: "PADRE PADRONE O PADRE ASSENTE, FIGLIA LESBICA!". Ecco io in quel momento ci risi su un bel pò, ma poi pensando alla vita familiare di alcune mie amiche gay e soprattutto alla mia, ho riflettuto un pò su questa sua "perla". Io personalmente non amo psicoanalizzare ogni dettaglio della mia infanzia per capire qualcosa riguardo la natura della mia omosessualità, sta di fatto che io il papà costantemente fuori casa per lavoro ce l'ho sempre avuto, e da bimba tennista quale ero, di certo non mi divertivo con bambole, trucchi o scarpe col tacco della mamma. Per quanto riguarda i modelli comportamentali molto probabilmente li ho sempre cercati al di fuori del nucleo familiare ( non che abbia avuto una cattiva educazione, anzi...) ma di diventare come mia madre o come mio padre non ne ho mai avuto il desiderio. Per farla breve, amo la mia famiglia, e il mio papà doveva per forza di cose stare lontano, quindi lo apprezzo e lo rispetto per questo. Il CO arriverà un giorno, speriamo!

[Nemesi]

Che bel tema che hai posto Piuma!

da piccola anche io come altre di voi giocavo a calcio mi arrampicavo sugli alberi amavo Lady Oscar (ok questo centra forse poco voleva essere una battuta ma anche no) avevo le ginocchia perennemente sbucciate, odiavo le gonne e detestavo che mi si spazzolassero i capelli che preludevano al cerchietto.

A parte queste cose in casa mia i ruoli non sono mai stati molto rilevanti almeno per mia madre mentre mio padre era quello che doveva farmi sentire una simil c***a perché secondo il suo cervello così mi avrebbe spronato ad andare meglio, ci ho messo anni a capire che i limiti sono qualcosa di buono e giusto e che io avevo i miei come ognuna ed ognuno di noi ha i suoi.

Quindi era un padre padrone e non solo per questa caratteristica, e la frase detta dall'amica di yep nel mio caso e probabilmente non solo nel mio può considerarsi calzante.

Diciamo che io ho avuto un padre presente quando doveva rompere e assente quando avevo dei problemi e da adolescente ho cominciato a pensare che probabilmente se fossi stata cresciuta solo da mia madre mi sarei evitata vari traumi e varie sedute dalla psicologa.