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Perché non esistono le terapie anti-omofobia?


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Ilromantico

Si sente spesso parlare di terapie o convegni per "curare" l'omosessualità, ma come mai non esistono gli stessi per curare l'omofobia, visto che quest'ultima è la vera e unica malattia? Voi cosa ne pensate?Considerareste giuste le terapie anti-omofobe o si andrebbe contro la "libertà di pensiero"(come se fare danno fisico o verbale al prossimo possa esserlo)?

il Re del nulla

Premetto che secondo me la cosiddetta "omofobia" di cui tanto si sente parlare e leggere ma della quale nessuno ha ben chiaro in mente cosa sia precisamente non esiste; se per omofobia ci si riferisce a qualche innocua battutina fatta magari su una ipotetica effemminatezza allora ci sarebbero tante altre fobie da tentare di risolvere!

 

Ragion per cui penso che di "terapie anti-omofobia" oltre ad essere di per sé ridicola la sola definizione non bisognerebbe nemmeno discuterne, visto che appunto non sappiamo nemmeno cosa si voglia dire per omofobia.

 

Da persona liberarle quale credo di essere non credo sarebbe giusto negare a chi non accetta le altrui diversità la possibilità di esprimere il proprio giudizio senza che per questo il soggetto venga considerato discriminante e\o giudicante.

Ilromantico

 

 


Premetto che secondo me la cosiddetta "omofobia" di cui tanto si sente parlare e leggere ma della quale nessuno ha ben chiaro in mente cosa sia precisamente non esiste; se per omofobia ci si riferisce a qualche innocua battutina fatta magari su una ipotetica effemminatezza allora ci sarebbero tante altre fobie da tentare di risolvere!

Sei dichiarato?In coppia?Hai mai subito un attacco omofobo? Te lo chiedo perché vorrei contestualizzare la tua risposta. Magari fosse qualche "innocua battutina", ma in genere l'omofobia scade in attacchi verbali e/o fisici MOLTO violenti quindi eviterei di minimizzarla. E anche le "battuttine innocue" sugli effeminati non sono così "innocue" visto che non sarà per nulla piacevole sentirsele dire di continuo. Deduco quindi che a te faccia piacere essere insultato da "Innocue battutine"...

il Re del nulla

@romantico:

 

io sono dichiarato a metà, nel senso che i miei genitori lo sanno e non lo sanno, ma comunque si nota.

 

No, non sono in coppia.

 

E mi sono anche sentito fare qualche battutina da un paio di ex colleghi di lavoro che però di fondo mi hanno sempre rispettato e stimato.

 

Mai subiti gesti di violenza, considera che ad uno della mia stazza (1.74 x 101 kg ca.) visto di spalle ci penserebbe almeno due volte prima di dire e\o fare qualsiasi cosa.

 

Poi comunque la battuta ironica è un conto, un gesto di violenza tutt' altra cosa e può assumere tante declinazioni.

chi commette reati sessuali in certe nazioni può essere costretto a fare una terapia. chi commette omofobia o razzismo violento potrebbe pure venire costretto a fare una terapia in via giudiziaria (ad esempio dandogli una pena più mite se collabora in terapia).

 

la terapia consisterebbe nel confrontare gli omofoni / i razzisti con gay e neri. l'omofobia e il razzismo derivano normalmente dall'ignoranza, dal non conoscere direttamente un gay o un nero.

Ilromantico

 

 


io sono dichiarato a metà, nel senso che i miei genitori lo sanno e non lo sanno, ma comunque si nota.
 
No, non sono in coppia.
 
E mi sono anche sentito fare qualche battutina da un paio di ex colleghi di lavoro che però di fondo mi hanno sempre rispettato e stima

 

Ah ok, quindi vivi nell'ombra.

 

 


Mai subiti gesti di violenza, considera che ad uno della mia stazza (1.74 x 101 kg ca.) visto di spalle ci penserebbe almeno due volte prima di dire e\o fare qualsiasi cosa.

Se vivi nell'ombra è difficile che tu possa essere vittima di omofobia...e a ben poco serve la 'stazza' se ti attacca un gruppo e/o si utilizza un pugnale o catene o bastoni.

 

 

 


Poi comunque la battuta ironica è un conto, un gesto di violenza

Quindi fammi capire se ti chiamano "coglione" o "palla di lardo" è una simpatica battuta ironica?Dove andremo a finire con il masochismo e il colpevolismo inconscio O-o'''.

 

Comunque ragazzi non mi riferivo a scenari di terapie 'forzate' quanto più a convegni o libri con titolii tipo "Sei omofobo?Leggendo questo libro puoi guarire". Se hanno il coraggio di fare uscire robaccia per "curare" l'omosessualità, come mai non esiste una ben più nobile controtendenza?

 

 


la cosiddetta "omofobia" di cui tanto si sente parlare e leggere ma della quale nessuno ha ben chiaro in mente cosa sia precisamente non esiste

 

Spero di aver letto male... di aver capito male!Spero siano state parole scritte di fretta ...

 

La gente MUORE per omofobia!

L'omofobia è ciò che ti porta a credere di essere sbagliato,un errore della natura!l'omofobia conduce le persone ad annullare la propria vita ed i propri sentimenti!.... sono d'accordo ... non si tratta che una forma di razzismo ... e scusate se credo che il razzismo abbia già fatto troppe vittime nella storia!

l'omofobia non è diversa da altre forme di discriminazione e di ODIO(per le donne/per i neri/per i musulmani etc) ... un tempo i neri di pelle si credevano realmente meno intelligenti,soltanto perchè persone ignoranti e spaventate li volevano vedere tali .... si sprecavano test di intelligenza e pseudo evidenze scientifiche che rivelavano questa assurdità!(questo per dire quanto la cultura che ci circonda sia in grado di influire sulla costruzione del nostro se ... sul modo in cui vediamo noi stessi)

 

Il guaio è che l'omofobia rende l'omosessualità qualcosa di vergognoso!e rende difficile(per alcuni) la possibilità di amare se stessi e gli altri!

 

L'omofobia non esiste??????l'omofobia si fonda su di un giudizio denigrante ed è per tanto il disprezzo verso una qualità dell'essere umano,il quale non può scegliere di esser diverso!

 

La libertà di opinione è essenziale e sacrosanta,ma non deve mai ed in nessun modo esser nociva per gli altri!!!Chi ha il coraggio di affermare che l'omofobia non nuoce alla vita delle persone?


Comunque ragazzi non mi riferivo a scenari di terapie 'forzate' quanto più a convegni o libri con titolii tipo "Sei omofobo?Leggendo questo libro puoi guarire".

 

come già detto da altri non c'è ne l'interesse ne la motivazione da parte di un omofobo per mettere in discussione le proprie convinzioni ... l'omofobia si potrebbe definire "egosintonica" poiché il problema viene semplicemente proiettato fuori da se.

Chi vive l'omoaffettività (in contesti omofobi)la vede invece come un problema ... pertanto è egodistonica e si è quindi più inclini alla ricerca di soluzioni...

@Ilromantico : esistono invece. Un omofobo può andare in terapia sotto spinta della famiglia o degli amici.

Come le fobie, i comportamenti e gli atteggiamenti omofobi possono essere ridotti e rielaborati in comportamenti

costruttivi. Tuttavia un omofobo che collabora con il terapeuta non è più omofobo, almeno nelle intenzioni,

quindi è difficile che un omofobo porti a compimento una qualunque terapia.

Perchè nessun omofobo si sente sbagliato (il discorso che facevo sui pregiudizi e che avete deciso di ignorare), mentre alcuni omosessuali sì

e, d'altra parte, nessun trattamento sanitario puo esssere imposto, sempre che si tratti di patologia

 

mi è venuto in mente che ci sono rari casi di persone che non riescono ad accettare l'omosessualità ma vorrebbero farlo, ad esempio i genitori di gay: a volte tentano una psicoterapia per riuscire ad essere più sereni, penso che con simili motivazioni si possa riuscire a "guarire" o migliorare

Edited by prefy
il Re del nulla

@prefy:

 

sinceramente non saprei dirti se sono ottuso io oppure sei tu che non riesci a farti capire (almeno da me): ho guardato ed ascoltato il video che hai postato dopodiché sono andato a rileggermi con attenzione il tuo primo post, ciononostante continuo a non seguirti.

 

Nel video, c'è un ragazzo sulla ventina che fa delle osservazioni sul modo di comportarsi di certi ragazzi gay effemminati almeno quanto lui, però non mi è sembrato di scorgere nelle sue parole elementi di discriminazione.

 

In ogni caso, nessuno di voi ha saputo rispondere alla domanda implicita nel mio primo post in cui scrivo che non capisco cosa sia precisamente l'omofobia, tutti ne parlano ma nessuna la sa spiegare e questa cosa mi fa riflettere non poco...

La cura è l'istruzione forzata degli ignoranti. E' un'istruzione che per i prossimi congiunti va fatta con una certa preparazione, di solito adoperando la violenza verbale in maniera molto attenta veicolando l'insulto e la giustificazione dello stesso, in modo da poter distruggere il punto di vista altrui prima ancora che si sia esplicitato. deve essere utilizzata la violenza verbale non fine a se stessa ma al fine specifico di vincolare informazioni e "sanzionare" la reazione scorretta.

Questo può funzionare (può, sottolineo) solo con conoscenti stretti, parenti e familiari.

 

Con gli sconosciuti si possono provare due strade: quella efficace nel lunghissimo periodo è la sensibilizzazione. Quella efficace già nel breve periodo è la sanzione economica per la violazione di una legge. Quella più potente in assoluto deriva dall'unione di queste due, si sviluppa in una fase molto matura e con un'estrema lentezza, ed è la disapprovazione sociale del gesto omofobo.

 

Infine con gli omosessuali omofobi si può percorrere la strada della sollecitazione alla coerenza ed alla dignità, che grosso modo riesce a fornire l'imput iniziale, anche se esso deve comunque essere corroborato da strumenti culturali che siano adeguati per creargli un'identità sociale in cui riconoscersi e da poter difendere.

Considerereste giuste le terapie anti-omofobe o si andrebbe contro la "libertà di pensiero"(come se fare danno fisico o verbale al prossimo possa esserlo)?

 

Hahahaha carino come topic. Sì, pena rieducativa a tutti gli omofobi :D

Scherzi a parte, il punto non è far cambiare idea alle persone (a me non importa poi molto quello che pensano gli altri se io sono gay, coll'importane eccezione dei familiari e degli amici più stretti); piuttosto bisognerebbe aiutare chi ha problemi di frustrazione, o di gestione della rabbia, ché poi sono alla base del comportamento omofobo.

Sfortunatamente queste persone non sono le più inclini alla terapia di gruppo...non so come spiegarmi, ma a quel che so i ragazzi che cercano di "guarire" dall'omosessualità e si rivolgono ad associazioni varie sono persone tutto sommao miti, disposte a mettersi in discussione, o obbligate dalla famiglia a fare determinati percorsi, perché loro per primi talvolta son convinti di "vivere male" colla loro omosessualità. Dubito ci siano molti omofobi che "convivono male" colla loro omofobia...

Perché non esistono le terapie anti-omofobia [...] visto che quest'ultima è la vera e unica malattia?

Beh di fatto l'omofobia non è mai stata annoverata tra le patologie riconosciute dall'OMS né sul DSM, per cui può sembrare anche ovvio che non esista alcuna terapia riparativa anti-omofobia non essendo possibile guarire da una non-malattia. In realtà però io penso che la questione sia molto più complessa di quanto possa sembrare perché, come ha già lasciato intendere qualcun altro, omofobia può voler dire tutto e niente!

Per come la vedo io se l'omofobia è limitata al semplice pregiudizio non c'è motivo di tirare in ballo fantomatiche terapie anti-omofobia o cercare in qualche modo di fare opere di persuasione...per me in fin dei conti ognuno è libero di pensarla come gli pare!

Diversamente, nel caso in cui subentrano atti discriminatori il problema è un po' diverso...e qui non si tratta soltanto di convinzioni personali, tantomeno di problemi psichiatrici, ma secondo me è solo una questione di educazione e rispetto, niente di più!

 

@Plutone

Quella a cui ti riferisci non la definirei neanche omofobia, bensì omosessualità repressa. È proprio per quest'ultima che deve esserci il bisogno di terapie riparative, così come per qualunque altra forma di egodistonia sessuale. Non a caso nel corso degli anni diversi studi hanno dimostrato l'esistenza di una certa correlazione tra omofobia e omosessualità latente repressa.

 

il punto non è far cambiare idea alle persone [...] piuttosto bisognerebbe aiutare chi ha problemi di frustrazione, o di gestione della rabbia

Concordo!  ;)

 

 


Quella a cui ti riferisci non la definirei neanche omofobia, bensì omosessualità repressa.

 

In alcuni casi l'omosessualità repressa è come dici tu alla base del problema ...

E comunque no!si può esser pesantemente omofobi senza esser per forza dei repressi!!.

L'omofobia non è una patologia!!!l'omofobia è un ottica viziata della cultura ... esattamente come altre forme di razzismo! ed in alcuni casi,tali prospettive presenti nella cultura, vengono estremizzate da coloro che reprimono la propria sessualità secondo fattori personali. Torno quindi a ribadire che l'omofobia nella sua forma più ampia abbia una costituzione psico-sociale .Secondo me Il cambiamento deve essere perseguito attraverso un evoluzione socio culturale, e non tramite intervento psicoterapeutico(quest'ultima rappresenta una soluzione adatta ad una parte ridotta della popolazione omofoba).

In alcuni casi l'omosessualità repressa è come dici tu alla base del problema ...

E comunque no!si può esser pesantemente omofobi senza esser per forza dei repressi!!.

 

Probabilmente mi sono espresso male io ma, quando dicevo che diversi studi hanno dimostrato l'esistenza di una certa correlazione tra omofobia e omosessualità latente repressa, con quel "certa" intendevo proprio quello che hai detto tu. XD

Anche per il resto mi pare che il tuo punto di vista non sia così discosto dal mio.

Hinzelmann

Avete detto tutti cose più o meno giuste e rilevanti io però propongo

di rovesciare il discorso

 

Esiste - potenzialmente - in ognuno di noi una "omofobia latente"

perché in una società etero normativa l'omofobia è necessaria alla

costruzione di una identità individuale.

 

Per questo l'omofobia sociale l'insieme cioè dei precetti, dei pregiudizi

delle idee negative sull'omosessualità, proprio in quella fase di vita in cui

un giovane cresce, si educa e si forma alla eterosessualità come individuo,

diventa quasi necessariamente omofobia individuale e soggettiva.

 

L'omofobia dell'adolescente è individuale e si traduce in sentimenti di rigetto

discriminazione, a volte bullismo...perché un adolescente sta costruendo la sua

identità maschile e l'omofobia ne è un elemento costitutivo

 

L'omofobia individuale è correlata ad una pedagogia eterosessuale

dopo questa fase può tranquillamente diventare omofobia oggettiva

cioè adesione ideale alla stessa omofobia sociale che ha provocato

negli anni precedenti quei sentimenti di disprezzo

 

Ed il meccanismo si rialimenta a ciclo continuo

Fabio Castorino

Le terapie contro l'omofobia non ci sono e non ci saranno perché gli omofobi non considerano la loro omofobia come un problema da risolvere: casomai loro i problemi li creano alle vittime del loro pregiudizio.

E non c'entra nemmeno il fatto che l'omofobia non sia una malattia mentale, ma un fenomeno socio-culturale. Un omofobo potrebbe comunque fare terapia per ridurre i sentimenti di ansia, rabbia e aggressività che gli suscitano le persone omosessuali, ma non lo farà mai perché non considera questi suoi sentimenti negativi come un problema: per lui il problema da risolvere è l'esistenza dei gay.

  • 4 weeks later...

in Italia i pregiudizi sono voltatili e scivolosi perché siamo una società individualista, priva di senso civico. In altre società certi pregiudizi diventano un collante sociale su scala maggiore e quindi sarebbero combattuti + efficacemente anche con terapie mirate 

Prima di combattere l'omofobia sarebbe il caso di delinearla perché qui dentro c'é gente che griderebbe alla violenza anche solo per uno sguardo sbagliato o perché una persona dice apertamente che non gli piacciono gli omosessuali cosa peraltro legittima

A me pare di averla delineata abbastanza bene....che poi tu non

sia d'accordo è un altro paio di maniche XD

 

Si impara fin da piccoli che bisogna diventare eterosessuali e 

soprattutto se maschi, che questo implica disprezzare gli omosessuali

 

Poi ad una certa età questo disprezzo diventa da soggettivo, oggettivo

e si disprezza l'omosessualità

 

Non tutti compiono questo passaggio, ma difficilmente qualcuno può

sottrarsi al primo ( tanto è vero che tutti i gay devono accettarsi...per

superare il disprezzo soggettivo rivolto contro se stessi )

A me pare di averla delineata abbastanza bene....che poi tu non

sia d'accordo è un altro paio di maniche XD

 

Si impara fin da piccoli che bisogna diventare eterosessuali e 

soprattutto se maschi, che questo implica disprezzare gli omosessuali

 

Poi ad una certa età questo disprezzo diventa da soggettivo, oggettivo

e si disprezza l'omosessualità

 

Non tutti compiono questo passaggio, ma difficilmente qualcuno può

sottrarsi al primo ( tanto è vero che tutti i gay devono accettarsi...per

superare il disprezzo soggettivo rivolto contro se stessi )

 

Diventare omosessuali? Oibò questa mi è nuova *_*

Hai problemi di vista?

 

Oibò ma tu non sei un ex-etero curioso, pentito?

 

Dovresti saperne qualcosa della costrizione a diventare

etero no?

Mi sono costruito una mia identità sessuale, ma di questa costrizione è la prima volta che ne ho sentito parlare.

 

Mi mancava.

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