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Coppia gay apostrofata in ristorante


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Se denunci sei solo la solita checca isterica con mania di protagonismo.
Se "fai il superiore e te ne vai" se solo il classico finocchietto coniglio.

 

Infatti accontentare tutti è impossibile: qualunque partito sia preso qualcuno potrà dissentire e affermare che sarebbe stato meglio fare altrimenti.

Alla fine possiamo solo ipotizzare che cosa avremmo fatto noi in quel caso ed esaminare, a posteriori, gli effetti dei comportamenti assunti da chi ci si è trovato in mezzo.

 

 

 


L'unica soluzione è risolvere il tutto virilmente con una scazzottata
e solo così avrai il rispetto dei tuoi pari.

 

Be' anche su questo ci sarebbe da ridire, dato che giuridicamente si finirebbe dalla parte del torto per essersi fatta giustizia da sé e se poi le cose prendessero una brutta piega, probabilmente anche i "pari" si dissocierebbero osservando che non si doveva trascendere.....

Il punto non dovrebbe essere dimostrare

quanto i gay italiani si fanno complessare

dall'idea di essere dei mezzi maschi

 

Quanto trovare il modo politicamente più

efficace di combattere l'omofobia

 

Sappiamo già cosa funziona contro gli imprenditori: il boicottaggio.

Se i due ragazzi avessero raccontato la loro disavventura su Youtube

e avessero detto il nome del ristorante...

 

 


Il punto non dovrebbe essere dimostrare
quanto i gay italiani si fanno complessare
dall'idea di essere dei mezzi maschi

Quanto trovare il modo politicamente più
efficace di combattere l'omofobia

Ma l'impossibilità di parlare del secondo punto dimostra la disastrosa schiavitù dei gay italiani nei confronti del primo punto. E' questo il punto.

 

 

 


Sappiamo già cosa funziona contro gli imprenditori: il boicottaggio.

Già, con la Barilla ha funzionato alla grande mi pare.

http://www.uominiedonnecomunicazione.com/3/5960/s.html

http://194.244.5.202/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2013/11/04/Gay-gruppo-Barilla-annuncia-iniziative_9565314.html

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-11-05/barilla-campo-diversita--142248.shtml

Anche se c'è da dire che gioca un ulteriore ruolo fondamentale un segretissimo (e paradossalmente fortunato) punto debole di questi cazzo di italiani di merda: l'opinione degli stranieri su di loro (e poi beh il fatto che siano clienti paganti). Quindi un imprenditore che ha a che fare con l'estero tenderà a non fare i propri porci comodi in Italia in tema di lgbt, un imprenditore solo interno invece sarà molto più ostile perché sa di avere - e gli interessa non perdere - l'appoggio di una buona fetta di opinione pubblica cattofasciodestroide.

Sappiamo già cosa funziona contro gli imprenditori: il boicottaggio.

Se i due ragazzi avessero raccontato la loro disavventura su Youtube

e avessero detto il nome del ristorante...

 

Il cameriere è un dipendente e di conseguenza l'imprenditore ne è responsabile, ma vediamola in maniera un attimo più razionale: non sappiamo se il proprietario dopo l'accaduto ha licenziato/cazziato il cameriere o meno, però di sicuro si è scusato con i due ragazzi. Boicottando così alla leggera un'attività a fronte di una situazione del genere (con i pochi dettagli pervenuti) non può che far passare le "vittime" dalla parte del torto. Purtroppo però gli unici che possono valutare a fondo le circostanze sono quelli che le hanno vissute in prima persona.

 

Se innocente, non puoi rovinare una persona con lo scopo di attaccarne un'altra. 

Sappiamo già cosa funziona contro gli imprenditori: il boicottaggio.

Se i due ragazzi avessero raccontato la loro disavventura su Youtube

e avessero detto il nome del ristorante...

 

Difatti è stata una bambinata, al pari di questi due e per fortuna non hanno fatto il video sarebbero risultati ancora più ridicoli.

 

 


però di sicuro si è scusato con i due ragazzi.

 

Sei sicuro?

 

Io ho letto solo delle scuse del cameriere...

 

Quel che tu dici implicherebbe la denuncia del fatto al titolare

che non credo proprio abbiano fatto

 

 


Ma l'impossibilità di parlare del secondo punto dimostra la disastrosa schiavitù dei gay italiani nei confronti del primo punto. E' questo il punto.

 

Non è il punto di questa discussione, è il punto trasversale di cui trasuda letteralmente

ogni Sezione del forum XD

 

 


Difatti è stata una bambinata, al pari di questi due e per fortuna non hanno fatto il video sarebbero risultati ancora più ridicoli.

La Vipera e Sheila Carter mi erano infinitamente più simpatiche di te

 

 


Se innocente, non puoi rovinare una persona con lo scopo di attaccarne un'altra.

tu invece sei una persona vera e questo ti rende infinatemente peggiore di un troll per le cazzate che dici.

Hai presente le mogli che vengono picchiate dai mariti e poi dicono: "mannò dai, è così buono e gentile quando vuole!" non posso mica rovinargli la reputazione facendo sapere in giro cosa è successo.

 

PS: Visto che sei troppo impegnato a recitare il ruolo della mogliettina sottomessa, e forse ti non ti viene in mente, ti chiarisco io che è ovvio che se uno è innocente non deve pagare di tasca sua, ed è anche ovvio che un ristorante il cui nome sia citato in un fatto di cronaca come questo riabiliterà il suo nome licenziando il testa di cazzo che ha agito. Il quale non oserà mai più comportarsi nello stesso modo perché tenersi il lavoro è troppo importante, e anzi nessun altro dipendente di ristorante oserà farlo viste le conseguenze ormai pubbliche ed evidenti cui porta fare l'omofobo con i clienti.

 

 


un imprenditore solo interno invece sarà molto più ostile perché sa di avere - e gli interessa non perdere - l'appoggio di una buona fetta di opinione pubblica cattofasciodestroide.

 

Un imprenditore serio è interessato a che i suoi clienti attuali e potenziali abbiano una buona opinione del suo lavoro e della sua impresa e, se un suo dipendente sbaglia in questo, gli farà pagare pegno o lo licenzierà addirittura perché inadatto al compito assegnato, avendo probabilmente dalla sua parte anche la dottrina e la giurisprudenza sulla giusta causa di licenziamento.

Mi pare quindi molto improbabile che un imprenditore metta in pericolo il suo buon nome presso i clienti per un presunto e poco concreto "appoggio di una buona fetta di opinione pubblica cattofasciodestroide", salvo che ovviamente non abbia un'impresa che lavori specificamente ed esclusivamente o quasi con i "cattofasciodestroidi", ma anche in questo caso non credo che prenderebbe troppo facilmente le parti d'un cameriere che in ogni caso e sottolineo in ogni caso è stato villano, senza una specifica causa di provocazione (per quel che si sa almeno), con alcuni suoi clienti.

tu invece sei una persona vera e questo ti rende infinatemente peggiore di un troll per le cazzate che dici.

Hai presente le mogli che vengono picchiate dai mariti e poi dicono: "mannò dai, è così buono e gentile quando vuole!" non posso mica rovinargli la reputazione facendo sapere in giro cosa è successo.

 

PS: Visto che sei troppo impegnato a recitare il ruolo della mogliettina sottomessa, e forse ti non ti viene in mente, ti chiarisco io che è ovvio che se uno è innocente non deve pagare di tasca sua, ed è anche ovvio che un ristorante il cui nome sia citato in un fatto di cronaca come questo riabiliterà il suo nome licenziando il testa di cazzo che ha agito. Il quale non oserà mai più comportarsi nello stesso modo perché tenersi il lavoro è troppo importante, e anzi nessun altro dipendente di ristorante oserà farlo viste le conseguenze ormai pubbliche ed evidenti cui porta fare l'omofobo con i clienti.

 

Intanto modera i toni, che mogliettina sottomessa lo dici a tua sorella. Accendi il cervello prima di partire in quarta.

 

La moglie picchiata sono i clienti offesi. Io voglio sputtanare chi mi picchia, non mio suocero che ha partorito quello che mi picchia. Se poi il suocero non randella il figlio, in quel caso si, sputtano anche lui. Chiaro? Non puoi far esplodere un edificio perché il cesso non tira lo sciacquone, cazzo. Tu mi dirai che il punto è il messaggio da diffondere, e su questo posso anche darti ragione. Tuttavia il processo alle intenzioni non è proprio il massimo della vita, messaggio o non messaggio. Non sempre il fine giustifica i mezzi.

La fate davvero tragica.

In realtà se c'è la coscienza pulita e si è un po' furbi

farsi sputtanare pubblicamente è anche un'occasione.

 

Dopo il video di boicottaggio su Youtube che le associazioni GLBT hanno fatto girare

il proprietario dovrebbe replicare con un video analogo in cui il suo cameriere si scusa

e lui promette a tutte le coppie gay che vengono nel suo ristorante il giorno del Pride o a San Valentino

due calici di prosecco gratis, lodando la forza e la coesione della Comunità Gay.

La fate davvero tragica.

In realtà se c'è la coscienza pulita e si è un po' furbi

farsi sputtanare pubblicamente è anche un'occasione.

 

Dopo il video di boicottaggio su Youtube che le associazioni GLBT hanno fatto girare

il proprietario dovrebbe replicare con un video analogo in cui il suo cameriere si scusa

e lui promette a tutte le coppie gay che vengono nel suo ristorante il giorno del Pride o a San Valentino

due calici di prosecco gratis, lodando la forza e la coesione della Comunità Gay.

 

Scusarsi si ma costringere ad un falso buonismo no, a sto punto chiedetegli di sacrificare il figlio no? Anzi sacrificare la verginità anale del figlio etero ai due!

Così potranno dimostrare quanto sono omeni

Forse se uno ti definisse "ragazzo" non ti risulterebbe "offensivo" quanto RAGAZZA ad un gay che è sminuito e svirilizzato.

(...) Se tu sei donna e lesbica (o bisessuale) non capisci cosa significa o capisci solo lontanamente l'essere equiparato al sesso femminile solo perché sei un uomo al quale piacciono gli uomini. Quindi taci.

 

puoi togliere il "forse": l'essere equiparata, da un estraneo, al sesso maschile solo perché sei un'altra donna alla quale piacciono altre donne può risultare altrettanto antipatico, spiacevole, offensivo e, persino, inaccettabile.

esagerati o meno, dice bene Demo: la prossima volta l'omuncolo ci penserà due volte.

oppure, chissà, d'ora in poi comincerà una crociata contro ogni "frocio" che gli passa accanto, per la strada.

Eh sì, perché io quando mi immagino una persona non isterica né rissaiola penso proprio a una persona che si mette a scambiare insulti con gli sconosciuti...

 

Ma dicci pure: quindi se qualcuno ti prende per il culo, tu porgi l'altra guancia, o vai a frignare e a farti prendere per il culo in caserma?

 

 

 

Comunque, visto che leggo pensieri confusi, torniamo per l'ennesima volta agli schemini, sempre utili per agevolare la comprensione di concetti e frasi a chi ha difficoltà in tal senso:

 

Persona rissaiola = persona che cerca la rissa, il fare a botte.

 

Persona isterica = persona che ha una reazione, appunto, isterica ed esagerata.

 

Persona normale = persona che risponde a tono, e soprattutto al momento, ad eventuali insulti o attacchi di qualsivoglia genere, ovvero senza scadere nel vittimismo nè nella violenza, ma semplicemente mettendosi sul piano di chi offende... non so come sei abituato tu, ma le persone normali, se vengono prese in giro, RISPONDONO allo stesso modo, ovvero nè subendo e facendo le vittime a posteriori, nè rompendo il naso a chi le ha prese in giro.

 

Comunque se servono i sottotitoli per far capire la differenza tra un "vai a farti fottere", dato come risposta ad un imbecille al momento opportuno, e lo scatenare una rissa, significa che state proprio alla frutta...

Edited by ben81

Che piaccia o meno ai radical chic la situazione è quella sopra esposta...e la reazione da persona normale non è nè quella da checche isteriche piangine, nè quella da guappi rissaioli... il punto è che tante sfrante non hanno le palle per rispondere a tono ed al momento ad eventuali offese, per cui restano zitte, subendo in silenzio, e poi solo dopo, rendendosi conto di aver fatto una figura da poveracce, optano per il pianto a posteriori, quasi a voler salvare una dignità che non hanno avuto e che probabilmente non avranno mai, in quanto prive di palle...

 

 

p.s. li conosco bene i miei polli, anzi, le mie pollastre ;-)

Edited by ben81
Loup-garou

Una persona rissaiola è una persona che cerca lo scontro. Lo scambiarsi insulti è appunto nella migliore delle ipotesi uno scontro verbale.

Una persona isterica "nell’uso com., detto anche, genericam., di chi ha umore stravagante, irritabile, facile agli scatti nervosi e a reazioni incontrollate". Per me uno che si mette a scambiare insulti con gli sconosciuti è una persona irritabile, isterica e nervosa.

Una persona normale è una persona che rientra nella media. Il fatto che la persona normale non sia né rissaiola né isterica andrebbe dimostrato. Ad ogni modo non importa, perché la risposta della persona normale non è necessariamente la più giusta o la più utile per il solo fatto di essere la più diffusa.

 

 

 

Ad ogni modo, agli insulti ognuno può rispondere come vuole, la cosa non mi interessa più di tanto. Finché si tratta di guarire il proprio delicato ego offeso, ognuno può usare i mezzi che ritiene più opportuni. Se insinuare che chi ti ha offeso ha l'uccello piccolo in qualche modo fa sentire meglio, bene. Se decidi di ignorare l'offesa per non farti venire il fegato verde per sciocchezze, bene lo stesso.

(Personalmente trovo dieci volte più lodevole la persona che usa i mezzi della società civile, piuttosto che chi si mette a fare a gara d'insulti come un troglodita. Ma questioni di opinioni.)

 

Il problema è quando non si tratta del proprio ego, ma quando si tratta di combattere un fenomeno sociale, come appunto l'omofobia. Il mezzo di risposta non può non essere uno che coinvolge la società intera, come appunto la stampa o la denuncia.

 

Questo al di là delle specifiche del caso concreto (anonimato, eccetera), che possono essere criticabilissime.

Non parliamo di SCAMBIARE insulti gratuitamente, ma di RISPONDERE ad eventuali insulti subiti, quindi una reazione consequenziale e proporzionata all'offesa ricevuta.

 

Una persona normale risponde come sopra illustrato, senza ne spaccare facce ne fare la vittima in un secondo momento.

 

p. s. Comunque da come cascate dal pero sembra che non abbiate mai avuto una vita reale là fuori...

Adesso ti faccio una domanda, giusto per capire: se uno ti manda affanculo tu:

a) gli spacchi la faccia

b ) lo citi in tribunale

c) ce lo rimandi a tua volta

 

Sono proprio curioso...

Edited by ben81
Loup-garou

Non è che perché rispondi non è uno scambio. Il botta e risposta chiamasi anche scambio di battute.

 

Se la tua reazione a uno che ti aggredisce verbalmente è rispondere con una reazione uguale e contraria (i.e. aggredendo verbalmente), non vedo come tu ti possa definire non rissoso. Poi non necessariamente sarai nel torto solo perché hai risposto a un'offesa con un'offesa, non sto dicendo questo, ma senz'altro non ti definirò una persona non rissosa. Esistono altre modalità di reazione e dal fatto che tu ne abbia scelta una piuttosto che un'altra ricavo determinate impressioni sulla tua personalità.

 

 

 

Per quanto riguarda la domanda, in questo topic non stiamo parlando di uno che ti manda a fanculo, stiamo parlando di commenti omofobi. Ho già detto qual è per me l'unica modalità socialmente utile per rispondere a questo tipo di offese.

Ad ogni modo, tanto per rispondere alla domanda così la possiamo chiudere qui, la mia risposta non è nessuna di quelle che hai elencato. Se si tratta di uno sconosciuto per strada la mia reazione sarà al massimo "Ma che vuole lei?" prima di continuare per la mia strada. Se si tratta di una situazione chiusa in cui ho intenzione di rimanere, mi rivolgerò a chi controlla la situazione (ad esempio, il proprietario del ristorante).

 

Diversa ovviamente è la situazione se si tratta di una persona conosciuta.

@ben81

 

ha senso rispondere in modo che l'altro aumenta i suoi attacchi per rispondere ?

 

va a vedere la situazione tra israele e palestinesi dove vige la legge occhio per occhio, dente per dente e dimmi tu se vivono bene le due parti in conflitto.

Loup-garou

Non ho alcun interesse ad aggredire a mio volta l'altra persona per dimostrare qualcosa. Non devo dimostrare niente a nessuno.

L'unica cosa che mi interessa è rimuovere il fastidio che l'altra persona mi crea. Se me ne sto andando tranquillo per la mia strada, certo non mi metterò a cambiare idea e a fermarmi per discutere solo perché devo dimostrare qualcosa. Continuo per la mia strada e categorizzo quella persona come uno squilibrato da cui è meglio stare alla larga.

Se invece per un motivo o per l'altro con quella persona ci debbo avere a che fare, userò i mezzi della società civile per tutelarmi. Cioè mi rivolgerò a chi dispone dell'autorità per risolvere la situazione. Perché quello di cui ho bisogno non è ferire il buzzurro per lavare l'onta, o dimostrare che sono un macho, ma è rimuovere la fonte di fastidio.

 

Trovo veramente buffo che le uniche opzioni che concepisci in una situazione simile siano:

a. aggressione a livello fisico;

b. aggressione a livello economico-legale;

c. aggressione a livello verbale.

 

 

Detto questo, ribadisco, siamo completamente OT. Perché qui il punto non è come rispondere alle offese. Ognuno risponda nella modalità che lo fa sentire meglio, nei limiti della legalità.

Il problema è, in una situazione del genere, qual è la modalità più efficace per combattere un fenomeno sociale come l'omofobia? Vedo dei meriti sia nel ricevere l'appoggio ufficiale della società (condanna del tribunale), sia nel fare cattiva pubblicità all'omofobo (denuncia della stampa). Ma rispondere agli insulti con gli insulti? Farà sentire meglio te, ma utilità per la collettività zero.

Bullfighter4

Tra l'altro rispondere a degli insulti con altri insulti spesso puro' portare ad uno scontro fisico.

Penso che Loup-garou abbia centrato in pieno il problema. Il caso al ristorante e' un po' come essere insultati in maniera omofobica sul lavoro. Si ottiene di piu' nel denunciare che nel rispondere Alle offense con altre offese.

Ilromantico

Addirittura, scomodate pure la situazione palestina-israele, per un semplice non saper rispondere!!LOOOOL Comunque io sono d'accordo che la denuncia sociale nel nostro caso serve ed è meglio farla, ma si può anche farla e avere le palle di rispondere a tono. Una cosa non esclude l'altra...

Icoldibarin

avere le palle di rispondere a tono

Perché si associano le palle al rispondere a tono?

Già l'idiomatismo "avere le palle" in luogo di un comportamento supposto coraggioso è indice di quanto il maschilismo sia permeato nella società.

A quanto pare tutti devono avere le palle, anche le donne.

 

Io francamente tutto questo coraggio nel rispondere a tono con gli stessi mezzi non lo vedo, vedo anzi una reazione molto istintiva e non troppo ponderata. Il coraggio abbisogna di seppur minima ponderazione, altrimenti diventa spavalderia gratuita, che in genere denota un'insicurezza di fondo più che prodezza.

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